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Come usare Gemini 2.0 Flash per generare e modificare immagini
Big G continua a migliorare i suoi modelli AI e recentemente, ha aggiunto una nuova funzione a Google Gemini 2.0. Se si utilizza il servizio sul proprio computer in Google AI Studio, ora è possibile non solo generare immagini, ma anche modificarle. Photoshop deve iniziare a preoccuparsi? Forse…
Esistono molti strumenti AI per la generazione di immagini: Midjourney, Ideogram, Microsoft Designer, ecc. Ma alcuni sono costosi, altri sono molto limitati e si possono generare solo poche immagini al giorno. È quindi positivo che Google abbia lanciato una versione sperimentale di Gemini 2.0 Flash come parte del suo Google AI Studio. Permette di creare immagini gratuitamente e senza limiti (“solo”, si fa per dire, 1.000 modifiche al giorno).
Ciò che distingue Gemini 2.0 Flash è la sua capacità di combinare comprensione del testo, ragionamento avanzato ed elaborazione multimodale. È davvero impressionante perché riesce a capire sia testi che immagini e a metterli insieme in modo sensato. Inoltre, mantiene coerenti i personaggi nelle storie visive, finalmente niente più protagonisti che cambiano faccia tra un’immagine e l’altra… E poi permette di modificare un dettaglio, senza stravolgere tutto il resto.
Ma c’è un problema serio: molti utenti hanno iniziato a usare Gemini 2.0 Flash per rimuovere il watermark dalle immagini. Per il momento Google non ha dato spiegazioni, ma essendo un modello sperimentale, ci sta che non sia infallibile.
Come creare e modificare le immagini con Gemini 2.0 Flash in Google AI StudioPer chi non conoscesse Google AI Studio, è una piattaforma web sviluppata da Big G, che permette di interagire con i suoi modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), tra cui Gemini, appunto. È una sorta di cassetta degli attrezzi per chi vuole cimentarsi con l’intelligenza artificiale in modo semplice e intuitivo. All’interno dell’interfaccia, accessibile direttamente dal browser, basta selezionare l’opzione “Crea prompt” nel menu laterale per accedere a un ambiente chiaro e facile da usare. Al centro della schermata c’è una barra di testo in cui inserire il prompt. Fin qui, tutto bene.
Google AI Studio offre molte altre possibilità, ma oggi ci concentreremo sull’editing delle immagini. Per farlo, è importante utilizzare la versione giusta di Gemini. Se si va sul sito di Gemini, non funziona. È un po’ complicato se non si conosce la procedura. Ecco come sfruttare questa funzione per generare e modificare le immagini.
- Nel browser del computer (non funziona ancora sugli smartphone), lanciare Google AI Studio dal menu;
- Selezionare il modello Gemini 2.0 Flash (Image Generation) Experimental a destra, sotto la voce “Model”;
- Subito sotto, alla voce “Output Format”, è necessario assicurarsi che sia selezionato Images and text, altrimenti non sarà possibile modificare le immagini;
- In basso, nella riga di input, è possibile formulare una richiesta per generare un’immagine;
- È possibile anche cliccare sul simbolo “+” a destra nella riga di immissione e caricare le proprie immagini;
- Da qui, tutto ciò che si deve fare è essere creativi e modificare un’immagine esistente. Si può cambiare la posa delle persone, vestirle in modo diverso, aggiungere sfondi alle immagini e molto altro ancora!
Quando ci si trova nella pagina vuota di Google AI Studio, si vedranno tre esempi di opzioni di modifica al centro. Si tratta di “Image editing”, “Visual story” e “Birthday card”. Facendo clic su questi tre esempi, si ottiene una dimostrazione molto chiara di ciò che lo strumento può fare. Logicamente, è possibile modificare un’immagine in “Image editing”. L’esempio di Google mostra una prima immagine di partenza, dei croissant, e poi l’immagine modificata, con un tocco di cioccolato, aggiunto con un semplice prompt testuale (Add some chocolate drizzle to the croissants.“).
Ma gli altri esempi offerti da Google sono altrettanto impressionanti. Ad esempio, se si clicca su “Visual story”, Gemini inventerà una storia in pochi minuti, con tanto di immagini appropriate a corredo. La cosa bella è che le immagini sono coerenti! Ciò significa che se nella storia compare una dolce pecorella, sarà sempre la stessa in tutte le illustrazioni, senza cambiamenti improvvisi di stile o aspetto.
Un’altra funzione interessante è “Birthday Card”, che permette di creare un biglietto d’auguri personalizzato e ben curato graficamente. Questo dimostra che Google AI Studio non si limita al solo testo, ma potrebbe addirittura competere con strumenti di design visivo come Canva.
Questo nuovo modo di modificare le immagini potrebbe rappresentare una minaccia ancora più grande per programmi come Adobe Photoshop. Bisogna riconoscere che applicare modifiche complesse, come aggiungere una giacca di pelle a qualcuno che indossa solo una maglietta, richiede tempo e competenze specifiche. Con questo strumento AI, invece, tutto diventa incredibilmente più semplice.
Gemini 2.0 Flash lancia il guanto di sfida a Photoshop e CanvaCiò che colpisce è la facilità con cui il Gemini 2.0 Flash riesce a mantenere una certa coerenza visiva tra le modifiche, rendendo le trasformazioni naturali e realistiche. Certo, non sempre il risultato è perfetto, ma bisogna considerare che si tratta ancora di una versione sperimentale dello strumento, quindi qualche imprecisione è più che comprensibile.
Provando questa funzione, si può avere un assaggio del suo potenziale. Ma la vera domanda non è solo cosa significhi per l’utente, bensì quali conseguenze potrebbe avere su strumenti affermati come Photoshop e Canva. Con Gemini 2.0 Flash, operazioni che solitamente richiedono tempo, competenze e risorse – come la creazione di inviti per feste, illustrazioni per un blog di ricette o il design di prodotti per un negozio online – diventano accessibili con pochi clic e in un istante.
Ovviamente, trattandosi ancora di una versione sperimentale, ci sono margini di miglioramento. A volte, alcuni elementi indesiderati possono riapparire in immagini successive, e in alcuni casi la coerenza visiva tra le modifiche non è perfetta. Tuttavia, con un po’ di sperimentazione, si possono ottenere risultati sorprendenti. Resta il fatto che è incredibile vedere tutto ciò che già oggi è possibile fare, gratuitamente, con uno strumento AI.
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Betruger: nuova backdoor multifunzione di RansomHub
I ricercatori di Symantec hanno individuato una nuova backdoor custom utilizzata durante gli attacchi effettuati dagli affiliati a RansomHub, noto Ransomware-as-a-Service (RaaS). Betruger è un raro esempio di backdoor multifunzione, in quanto consente diverse attività solitamente eseguite con tool distinti.
Funzionalità di BetrugerL’installazione di un ransomware sul computer delle vittime è sempre l’ultimo stadio dell’attacco. I cybercriminali devono prima accedere al sistema, raccogliere varie informazioni e rubare i dati da inviare al server C2 (command and control). Ciò avviene utilizzando vari tool (anche legittimi) che tuttavia possono lasciare tracce e consentire di rilevare l’intrusione.
Grazie alle numerose funzionalità di Betruger è possibile ridurre al minimo i tool usati durante l’attacco. La backdoor scoperta dal Threat Hunter Team di Symantec può scattare screenshot, registrare i tasti premuti (keylogging), inviare i file al server C2, effettuare la scansione della rete, ottenere privilegi elevati e rubare le credenziali.
La backdoor viene distribuita con i nomi mailer.exe e turbomailer.exe, ma non offre nessuna funzionalità di posta elettronica. È solo un “trucco” per ingannare gli utenti. Bertruger è stata usata recentemente da almeno un affiliato a RansomHub. Quest’ultimo è un RaaS, attivo da febbraio 2024, gestito da un gruppo di cybercriminali noto come Greenbottle. Tra le vittime recenti c’è anche il Bologna FC.
Per disattivare le soluzioni di sicurezza viene solitamente sfruttata la tecnica BYVOD (Bring Your Own Vulnerable Driver). Altri tool usati in attacchi recenti sono: Impacket, Stowaway Proxy, Rclone, ScreenConnect, Mimikatz, NetScan, Atera, Splashtop e TightVNC (molti sono open source).
Arcane colpisce gli utenti di YouTube e Discord
I ricercatori di Kaspersky hanno individuato un nuovo infostealer che viene distribuito attraverso YouTube e Discord. Arcane, questo è il suo nome, può rubare numerosi dati personali dal computer delle vittime, tra cui le credenziali dei client VPN e le informazioni memorizzate nei browser.
Descrizione della catena di infezioneLa distribuzione del malware avviene principalmente tramite video su YouTube che pubblicizzano trucchi o crack per giochi. L’utente viene invitato a cliccare su un link presente nella descrizione del video. Viene così scaricato un archivio ZIP o RAR protetto con password (indicata nel video) da un servizio di file sharing o cloud storage.
Eseguendo il file batch nell’archivio viene scaricato un secondo archivio. Nel file batch ci sono i comandi PowerShell che estraggono i file dall’archivio, avviano un eseguibile e disattivano la protezione SmartScreen di Windows. Nell’archivio ci sono inoltre un miner ignoto e Arcane.
L’infostealer può rubare un numero elevato di dati, tra cui password, token e dati delle carte di credito memorizzati nei browser. Raccoglie inoltre informazioni su hardware e software (CPU, GPU, memoria, rete, dispositivi USB, versione del sistema operativo) e scatta screenshot.
Arcane ruba anche file di configurazione, impostazioni e informazioni sugli account di client VPN (OpenVPN, Mullvad, NordVPN, IPVanish, Surfshark, Proton, hidemy.name, PIA, CyberGhost, ExpressVPN), utility (ngrok, Playit, Cyberduck, FileZilla, DynDNS), app di messaggistica (ICQ, Tox, Skype, Pidgin, Signal, Element, Discord, Telegram, Jabber, Viber), Outlook, client gaming (Riot, Epic, Steam, Ubisoft Connect, Roblox, Battle.net, Minecraft) e wallet di criptovalute (Zcash, Armory, Bytecoin, Jaxx, Exodus, Ethereum, Electrum, Atomic, Guarda, Coinomi).
Recentemente è stato utilizzato un metodo di distribuzione alternativo. I cybercriminali pubblicizzano un tool, denominato ArcaneLoader, su YouTube e Discord. Dovrebbe consentire il download di crack e trucchi per giochi. Invece installa Arcane sul computer. Il consiglio è ovviamente quello di non scaricare crack e software pirata perché spesso nascondono malware di vario tipo.
SiteGround Hosting WordPress: 2,99€ al mese per prestazioni top
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Conto deposito Klarna: fino al 2,74% sui tuoi risparmi, senza costi né vincoli
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Microsoft toglie il caricabatterie dalle confezioni dei Surface 11 Pro
TikTok: Perplexity vuole un algoritmo open source
Perplexity è uno dei potenziali acquirenti di TikTok negli Stati Uniti. La startup californiana ha proposto di riprogettare da zero l’algoritmo dei suggerimenti usato per il feed For You e renderlo open source, integrare le citazioni con le community notes e aggiungere le funzionalità di ricerca AI. Intanto, un gruppo di investitori potrebbe appoggiare l’offerta di Oracle.
Il piano di Perplexity per TikTokPerplexity aveva comunicato l’intenzione di acquistare TikTok il 18 gennaio. La startup di San Francisco ha successivamente aggiornato l’offerta, proponendo la creazione di una nuova entità composta da Perplexity, TikTok USA e il governo statunitense. Quest’ultimo riceverà fino al 50% della nuova azienda dopo una IPO di almeno 300 miliardi di dollari.
Nell’offerta di acquisto è escluso l’attuale algoritmo dei suggerimenti. Perplexity ha comunicato ieri sera che vuole riprogettarlo da zero in base alle normative e agli standard sulla privacy statunitensi. L’infrastruttura sarà composta da data center presenti negli Stati Uniti e sfrutterà la tecnologia NVIDIA Dynamo. Il nuovo algoritmo per il feed For You sarà open source.
Le risposte del chatbot di Perplexity includono le citazioni. Questa funzionalità verrà estesa ai video di TikTok per consentire la verifica delle fonti in tempo reale. Prevista inoltre l’aggiunta delle Community Notes in sostituzione dell’attuale programma di fact-checking di TikTok.
La startup californiana vuole inoltre integrare le sue funzionalità di ricerca AI nella libreria video del social network. I video di TikTok verranno inclusi nelle risposte del chatbot di Perplexity. Gli utenti che sceglieranno di collegare gli account di Perplexity e TikTok avranno un’esperienza personalizzata. Previsto infine il supporto multilingua ai video con traduzione automatica.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Come vedere Germania - Italia in streaming, anche dall'estero (Nations League)
Germania – Italia si giocherà domenica, 23 marzo, dalle 20:45. Si tratta della partita di ritorno dei quarti di finale di Nations League. Dopo la sconfitta all’andata, l’Italia andrà a Dortmund per sfidare la Germania con l’obiettivo di conquistare una vittoria in trasferta che potrebbe garantire il passaggio del turno.
Il match sarà trasmesso in diretta su Rai 1 e sarà visibile in diretta streaming su Rai Play, in modo completamente gratuito. Per chi si trova all’estero, invece, c’è la possibilità di verificare se la partita verrà trasmessa o meno da un’emittente locale.
In caso negativo, c’è sempre l’opzione di collegarsi a Rai Play con una VPN, selezionando un server italiano, in modo da vedere Germania – Italia in streaming dall’estero. Si tratta di un meccanismo semplice e veloce. Basterà poi collegarsi alla piattaforma della Rai per seguire il match.
La VPN da utilizzare è PrivateVPN, ora disponibile con un prezzo scontato di 2,08 euro al mese. L’offerta riguarda il piano biennale con 3 mesi extra. Per accedere alla promo basta visitare il sito ufficiale di PrivateVPN tramite il link qui di sotto.
Germania – Italia: le probabili formazioniEcco le probabili formazioni di Germania – Italia:
- Germania (4-2-3-1): Baumann; Kimmich, Koch, Schlotterbeck, Mittelstädt; Andrich, Goretzka; Sané, Musiala, Adeyemi; Kleindienst. Ct: Nagelsmann.
- Italia (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Buongiorno; Politano, Barella, Ricci, Tonali, Cambiaso; Raspadori, Kean. Ct: Spalletti.
Per seguire il match basta collegarsi a Rai 1 oppure, in streaming, a Rai Play. La partita dall’estero può essere vista anche con una VPN, collegandosi poi a Rai Play dopo aver scelto un server italiano. La VPN da scegliere oggi è PrivateVPN che costa appena 2,08 euro al mese, scegliendo il piano biennale con 3 mesi extra e con 30 giorni di garanzia di rimborso. Per sfruttare la promo basta premere sul box qui di sotto.
Germania – Italia: gli highlight dell’andata Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Instagram, arrivano i commenti generati dall'AI?
Negli ultimi anni, Meta ha introdotto diversi strumenti AI per migliorare l’esperienza su Facebook e Instagram, con risultati altalenanti. Uno dei tentativi più discutibili è stato il lancio dei profili con personaggi AI… un flop clamoroso. Gli utenti li trovavno inquietanti e totalmente inutili, tanto che l’azienda ha fatto marcia indietro in tutta fretta.
E adesso qual è l’ultima trovata di Zuckerberg? Usare l’AI per suggerire agli utenti cosa scrivere nei commenti ai post degli amici su Instagram. Una cosa un po’ deprimente, a pensarci bene.
Instagram sperimenta i commenti generati dall’AI: la mossa di Meta che fa discutereJonah Manzano, un utente X sempre in prima linea quando si tratta di testare le novità dei social, ha scovato su Instagram un misterioso pulsante a forma di matita. Si chiama “Write with Meta AI” e promette di aiutarci a scrivere commenti brillanti sotto i post degli amici. Basta un tap e l’intelligenza artificiale analizza la foto, sfornando tre suggerimenti pronti all’uso.
Short video how it works pic.twitter.com/WdVOxcumZa
— Jonah Manzano (@jonah_manzano) March 15, 2025
Immaginiamo la scena: un amico pubblica una foto mentre sorride fiero nel suo nuovo soggiorno. Magari si vorrebbe lasciare un commento spiritoso, ma l’ispirazione latita. Niente paura, ci pensa Meta AI a suggerire frasi ad effetto come “Adoro l’atmosfera accogliente” o “Bel setup del soggiorno“. Peccato che suonino un po’ forzate e impersonali!
Il rischio di snaturare l’esperienza InstagramMolti utenti di vecchia data rimpiangono i tempi in cui Instagram era un’oasi di autenticità, lontana dalla frenesia e dalla pressione di altri social. L’introduzione di commenti generati dall’AI rischia di allontanare ancora di più l’app dalle sue radici, trasformandola in un luogo dove anche le interazioni più spontanee sono mediate da algoritmi.
Per Meta, la vera sfida è trovare il modo di sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale senza snaturare l’essenza delle sue app. Non è un compito facile, come dimostrano i precedenti passi falsi. Servirà un approccio più calibrato e attento alle esigenze degli utenti. Al momento, la funzione “Write with Meta AI” è solo un test limitato a pochi utenti. Non sappiamo se e quando verrà estesa a tutti, né come evolverà in base ai feedback ricevuti.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Perché ChatGPT è migliore dei modelli AI di DeepSeek
C’era una volta un chatbot AI chiamato DeepSeek. È arrivato sulla scena baldanzoso con la promessa di scuotere la Silicon Valley. Per un momento, sembrava davvero il rivale più temibile di ChatGPT, strappando lodi a destra e manca. Persino il CEO di Nvidia Jensen Huang lo ha definito il modello R1 “incredibilmente eccitante“.
DeepSeek ha attirato anche l’attenzione di Mark Zuckerberg, che ha addirittura istituito quattro squadre speciali di ingegneri, ribattezzate “war room”, per capire come avesse fatto a raggiungere prestazioni pari o superiori a quelle dei concorrenti come ChatGPT. Ma al di là del chiacchiericcio… DeepSeek è davvero all’altezza delle aspettative o è l’ennesimo caso di “tutto fumo e niente arrosto”?
Chi è DeepSeek?Innanzi tutto, facciamo le presentazioni. DeepSeek è il nome di un’azienda cinese di intelligenza artificiale e del suo omonimo chatbot. I suoi modelli principali, DeepSeek-V3 e DeepSeek-R1, hanno fatto scalpore per il fatto di essere più economici da addestrare e utilizzare rispetto a modelli analoghi.
A differenza di ChatGPT e di altri strumenti di intelligenza artificiale, DeepSeek è completamente gratuito. Non esiste un livello a pagamento. Il piano gratuito dà accesso alle migliori versioni dei modelli di DeepSeek, punto. ChatGPT invece, ha un livello gratuito, ma i modelli più potenti sono a pagamento. ChatGPT Plus costa 20 dollari al mese, e ChatGPT Pro costa 200 dollari al mese.
DeepSeek inoltre, è più trasparente sui suoi meccanismi interni. ChatGPT di OpenAI funziona come una “scatola nera”, invece DeepSeek ha reso pubblici i pesi dei suoi modelli (i parametri di addestramento). Attenzione però, questo non significa che i modelli siano open-source: il codice di addestramento e i dati utilizzati restano privati, mentre solo i risultati finali dell’addestramento sono accessibili. Anche se ciò impedisce una riproduzione completa del modello, DeepSeek e altri sistemi con pesi aperti rappresentano comunque un passo avanti verso una maggiore trasparenza.
Il vantaggio principale è che può essere eseguito localmente. Per utilizzare ChatGPT e altri chatbot AI online è che è necessaria una connessione a Internet. Le richieste e le risposte passano attraverso i server di OpenAI, il che significa che si dipende dalla loro infrastruttura, dalle politiche sulla privacy e dai potenziali tempi di inattività. DeepSeek invece si può installare sul proprio PC. In questo modo non ha accesso alla connessione Internet né a informazioni sensibili.
Sia o1 che DeepSeek-R1 includono nel loro output una sequenza chiamata “catena di pensiero“, che mostra i passaggi logici seguiti dal modello per elaborare una risposta. Ma o1 è addestrato a nascondere la maggior parte di questo processo e a fornirne invece una versione abbreviata. DeepSeek-R1, al contrario, rivela maggiormente il suo “processo di pensiero” ed è più facile identificare eventuali errori o falle nel ragionamento.
I limiti di DeepSeekSulla base di queste considerazioni quindi, sembrerebbe che DeepSeek sia la scelta migliore. Ma come si dice, non è tutto oro quel che luccica…
1. Server inaffidabiliCon DeepSeek capita spesso di trovarsi a fissare lo schermo in attesa di una risposta che non arriva mai. E quando finalmente si degna di rispondere, è solo per dire di riprovare più tardi. Scalare un servizio diventato improvvisamente popolare non è facile, ma se non si riesce a utilizzarlo quando se ne ha bisogno, che senso ha?
2. Conversazioni senz’animaMa il vero neo, sono le conversazioni impersonali, sembra di parlare con un navigatore satellitare. DeepSeek sa generare risposte testuali e comunicare in modo efficace, ma manca quella scintilla, quella profondità che rende uno scambio davvero coinvolgente. Inoltre, è incapace di cogliere le sfumature e di mantenere il filo del discorso su lunghe distanze.
3. Non supporta i filePer non parlare del supporto ai file. Sulla carta, DeepSeek permette di caricarli. Nella pratica, si limita a estrarre il testo, ignorando bellamente immagini, audio e tutto il resto.
4. App per lo smartphone senza riconoscimento vocaleE che dire dell’app per smartphone? Purtroppo manca la funzione di riconoscimento vocale. Perché mai si dovrebbe sprecare spazio sul telefono per un’app che non sa nemmeno ascoltare? Meglio puntare su Gemini, ChatGPT o Perplexity, che almeno sanno il fatto loro.
Perché DeepSeek non è all’altezza di ChatGPT (per ora)ChatGPT naturalmente non è perfetto, ma ha molti pregi, in primis l’affidabilità. Con ChatGPT, i tempi di inattività sono un lontano ricordo. Merito di un’infrastruttura solida e di una maggiore esperienza nel gestire picchi di traffico.
Poi ci sono le conversazioni. Quelle vere, coinvolgenti, quasi umane. Il chatbot di OpenAI sa adattarsi al contesto, fornire spiegazioni dettagliate, ricordare i messaggi precedenti. Sa essere un interlocutore, non solo un ripetitore di risposte preconfezionate.
Ma sono le funzionalità avanzata a fare la differenza. Il caricamento dei file, ad esempio, non è limitato all’estrazione del testo. È possibile caricare immagini di specifiche tecniche, tabelle, grafici, e lasciare che l’AI spieghi tutti i dettagli che potrebbero sfuggire a una prima occhiata. Senza dimenticare le conversazioni vocali. Una caratteristica interessante per fare domande a mani libere.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Claude di Anthropic usa Brave per le ricerche sul web
All’inizio di questa settimana, Anthropic ha lanciato una funzione di ricerca sul web per Claude per stare al passo con i rivali. Ma invece di sviluppare un proprio indice di ricerca, sembra aver stretto un’alleanza con un partner d’eccezione: Brave.
Anthropic sceglie Brave per la ricerca web di ClaudeUn ingegnere informatico, tale Antonio Zugaldia, ha notato un dettaglio sospetto nella documentazione di Anthropic. “Brave Search” è comparso nella lista dei partner che elaborano i dati di Claude. Coincidenza? A quanto pare, no. Un altro programmatore, Simon Willison, riferisce che almeno una ricerca su Claude e Brave ha restituito citazioni identiche. Willison ha anche scoperto che la funzione di ricerca web di Claude contiene un parametro chiamato “BraveSearchParams”.
Del resto, Brave non è nuovo a queste collaborazioni. A febbraio, ha stretto un accordo con Mistral per alimentare la ricerca web del chatbot Le Chat. Sembra proprio che Brave stia diventando il motore di ricerca di riferimento per l’intelligenza artificiale conversazionale.
Alcune aziende di AI preferiscono mantenere il riserbo sulle loro collaborazioni per la ricerca web. OpenAI, per esempio, ha una partnership con Bing, ma utilizza anche altre fonti non meglio specificate per alimentare ChatGPT.
La ricerca web nei chatbotAggiungere la ricerca web ai chatbot AI è solo l’ultimo pezzo del puzzle… Questi strumenti stanno diventando sempre più potenti e versatili, capaci di pescare da un mare sconfinato di informazioni per dare risposte pertinenti e aggiornate. È affascinante vedere come stiano passando dall’essere dei semplici assistenti testuali a veri e propri hub informativi.
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Sul sito ufficiale di Octopus Energy sono disponibili le nuove tariffe luce e gas valide fino al 31 marzo. Le novità riguardano l’offerta Octopus Fissa 12 Mesi, che prevede un prezzo bloccato della materia prima per un anno.
Rispetto alle tariffe precedenti, sia il costo della materia prima luce che quello della materia prima gas sono diminuiti. Allo stesso tempo, invece, è stato confermato lo sconto sulla quota fissa per i servizi di commercializzazione, pari a 96 euro l’anno invece di 108 euro.
Non bisogna poi dimenticare la disponibilità di Octopus Flex, l’offerta con il costo della materia prima indicizzato, la scelta ideale per tutte quelle persone alla ricerca di una tariffa flessibile in base all’andamento del mercato energetico.
Le nuove tariffe luce e gas di Octopus fino al 31 marzoEcco un rapido riepilogo delle nuove tariffe luce e gas dell’offerta Octopus Fissa. I prezzi a seguire saranno validi per un anno per tutti coloro che sottoscriveranno un contratto di fornitura con Octopus entro la data del 31 marzo.
Luce (tariffa monoraria)
- costo della materia prima Luce: 0,1397 euro/kWh (bloccato per 12 mesi)
- costi di commercializzazione: 96 euro l’anno (quota fissa)
Gas
- costo della materia prima Gas: 0,513 euro/Smc (bloccato per 12 mesi)
- costi di commercializzazione: 96 euro l’anno (quota fissa)
Nella bolletta luce e gas gli utenti Octopus Energy troveranno poi altri costi, indipendenti dal fornitore britannico ma che per trasparenza vengono ugualmente segnalati: le imposte, gli oneri di sistema, gli oneri di regolazione, il trasporto e la gestione del contatore.
Al di là poi dei prezzi concorrenziali rispetto agli altri fornitori presenti nel mercato libero energetico, l’altro tratto distintivo di Octopus riguarda la possibilità offerta ai suoi clienti di risparmiare anche dopo un anno. In che modo? Dando loro la possibilità di scegliere nuovamente la tariffa più conveniente tra Fissa e Flex, in base alle loro esigenze.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Caricatore USB-C 270W con 6 porte: attiva il coupon per avere il 40% di sconto
Amazon ti offre una splendida occasione su questo caricatore USB-C da 270W e 6 porte: attivando il coupon sconto che trovi nella pagina prodotto potrai pagarlo soltanto 29,93 euro invece di 49,89. Un risparmio del 40% con tanto di spedizione Prime e consegna immediata.
Caricatore USB-C 270W: puoi ricaricare anche due laptop insiemeQuesto caricatore è davvero un prodigio per i suoi scopi. Dotato di 6 porte (4 USB-C e 2 USB-A), offre una potenza totale di 270W, abbastanza per ricaricare addirittura due laptop e altri dispositivi USB simultaneamente. Potrai ottenere fino a 100W di potenza dalla porta USB-C1 e 65W dalla porta USB-C2, ideale per PC portatili e altri dispositivi energivori.
Nonostante questo ha un design compatto che lo rende facilmente trasportabile, con un cavo di ricarica lungo 150 centimetri incluso nella confezione che ti darà modo di posizionarlo dove preferisci. La tecnologia GaN di ultima generazione assicura infatti che sia più piccolo, più efficiente e più fresco durante l’uso rispetto ai caricabatterie tradizionali.
Compatibile con praticamente tutti i dispositivi elettronici, anche i più esigenti, è la soluzione perfetta se stai cercando un caricabatterie potente e versatile capace di gestire più device allo stesso momento. Attiva il coupon sconto per pagarlo soltanto 29,93 euro invece di 49,89.
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Se hai un PC o un laptop senza porta ethernet, questo adattatore di rete da USB 2.0 a Ethernet è un vero affare: oggi puoi acquistarlo su Amazon a soli 5,99 euro e riceverlo subito a casa con la spedizione Prime. Con una velocità di trasmissione fino a 100 Mbps, garantisce una connessione più stabile e veloce rispetto alla maggior parte delle reti wireless.
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Adattatore di rete USB-Ethernet: per una connessione veloce ovunquePer funzionare, basta collegare l’adattatore al tuo PC o Mac e connettere un cavo Ethernet alla porta RJ-45 per accedere subito a una rete cablata, senza bisogno di installare software o driver aggiuntivi.
L’accessorio supporta operazioni full-duplex e half-duplex, oltre alla modalità di sospensione e riattivazione remota tramite link-up e magic packet, per una gestione efficiente della connessione. Compatibile con gli standard IEEE 802.3 e 802.3u, si adatta facilmente a router, modem e switch di rete.
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Compatto e leggero, è perfetto per essere portato sempre con te, anche in borsa, in modo che tu possa avere una soluzione semplice per collegarti a internet con un cavo ovunque ti trovi. Acquista adesso l’adattatore a soli 5,99 euro.
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Con l’offerta di Primavera in anticipo di Amazon puoi fare un mega affare su questo hub USB 3.1 da 10 porte: oggi è disponibile infatti in sconto a soli 36,25 euro invece di 45,92. In questo modo, potrai trasformare una singola porta in una vera e propria stazione di connettività perfetta per ogni tipo di dispositivo.
Hub USB 3.1 a 10 porte: tante possibilità per i tuoi dispositiviLe 7 porte USB 3.1 incluse ti permettono di avere una velocità di trasferimento fino a 5 Gbps, mentre con le 3 porte a ricarica rapida potrai ricaricare velocemente il tuo dispositivo sia smartphone che tablet senza rallentamenti.
L’alimentatore da 65W incluso nella confezione fa il resto dandoti la possibilità di sincronizzare i tuoi dispositivi in modo stabile e sicuro senza cali di alimentazione. Il design compatto e portatile lo rende perfetto sia per la scrivania che per l’uso in mobilità.
Compatibile con USB 3.1, 3.0 e 2.0, supporta sia Mac OS che Windows senza bisogno di installare driver o software aggiuntivi. Un accessorio dunque pratico e anche un upgrade per la tua produttività: acquistalo adesso in sconto a soli 36,25 euro invece di 45,92.
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Google ha pubblicato i risultati dell’esperimento avviato a metà novembre 2024 per valutare l’impatto sul trafitto e sulle entrate pubblicitarie in seguito all’eliminazione delle news. L’azienda di Mountain View ha rilevato conseguenze trascurabili, quindi potrebbe anche evitare di pagare gli editori.
L’obbligo della EUCD è inefficace?In base all’art. 15 della direttiva sul diritto d’autore (EUCD), gli editori europei devono ricevere un equo compenso per le news pubblicate online (se non sono estratti brevi). Google è stata spesso accusata di sfruttare il lavoro giornalistico per incrementare i profitti, senza pagare gli editori.
L’azienda di Mountain View ha quindi avviato un esperimento (gli editori hanno evidenziato che non sono stati avvisati) a metà novembre 2024. Per l’1% degli utenti in 8 paesi (Italia, Belgio, Croazia, Danimarca, Grecia, Paesi Bassi, Polonia e Spagna) sono state “nascoste” le news in Google Search, Discover e Google News.
L’esperimento è terminato il 31 gennaio 2025 e oggi sono stati pubblicati i risultati (PDF). Secondo le rilevazioni di Google, l’eliminazione delle news ha avuto un impatto trascurabile sulle entrate pubblicitarie.
In dettaglio, il numero di utenti attivi giornalieri per Search e Discover è diminuito in media di 0,77% e 5,47%, rispettivamente. Mentre per Google News c’è stato un aumento dell’1,54%. Lo studio ha inoltre dimostrato che le entrate pubblicitarie sono rimaste invariate per Search.
Google sottolinea che gli utenti usano il motore di ricerca per differenti attività, indipendentemente dalla presenza di news. L’azienda di Mountain View potrebbe quindi eliminare completamente la sezione Notizie di Search o il servizio Google News, in quanto non ottiene un incremento dei profitti. Google continuerà però a supportare economicamente gli editori attraverso il programma Extended News Previews (finora sono stati sottoscritti accordi con oltre 4.400 pubblicazioni in 24 paesi europei).
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Nell’estate del 2024, Microsoft ha aggiunto la possibilità di controllare lo smartphone Android direttamente dall’interfaccia web di Copilot. Poi questa funzione è scomparsa senza fare troppo rumore. Ma non poteva che ritornare in una forma ancora più smagliante, visto che ora è integrata nell’applicazione Copilot su Windows 11.
Per usufruire di questa funzione, il PC e il telefono Android devono essere collegati tramite l’applicazione Mobile Connected. Bisogna assicurarsi di utilizzare lo stesso account Microsoft del PC. Quindi, nell’applicazione Copilot sul PC, accedere alle impostazioni del profilo e attivare Connetti con il telefono. Una volta stabilita la connessione, è possibile formulare diversi tipi di richieste in linguaggio naturale.
Copilot ora controlla il telefono Android direttamente da WindowsEcco alcuni esempi di ciò che si può chiedere a Copilot di fare sul proprio smartphone:
- Riepilogo dei messaggi ricevuti: “Quali messaggi non ho ancora letto oggi?”, “[nome contatto] mi ha scritto stamattina?”, “Mostrami le informazioni di [nome contatto]”;
- Inviare messaggi: “Invia un messaggio a [nome del contatto] per chiedergli se ha qualche idea per il compleanno di X”;
- Impostare timer: “Imposta un timer per 12 minuti per cuocere la pasta”;
- Impostare una sveglia: “Imposta una sveglia alle 8 del mattino per martedì prossimo”;
- Cercare un luogo o un’attività commerciale: “Trova il negozio di abbigliamento maschile più vicino aperto in questo momento”.
Chi ha uno smartphone Samsung con sistema operativo Android 14 o superiore, può accedere a funzionalità avanzate come avviare la navigazione su Google Maps con un semplice comando vocale o eliminare sveglie o promemoria già impostati, a patto che abbiano un nome specifico (ad esempio, “Cancella la sveglia delle 7” o “Elimina il timer per la pasta”).
Disponibilità della funzioneLa funzione è ancora in fase di implementazione sui PC compatibili e potrebbe non essere sempre affidabile. Secondo la pagina di supporto Microsoft, il rilascio globale è previsto “entro la fine di febbraio 2025”, ma al momento non è ancora pienamente disponibile.
Per assicurarsi di ricevere l’aggiornamento appena disponibile, si consiglia di controllare regolarmente il Microsoft Store per eventuali aggiornamenti di Copilot e dell’app Mobile Connected.
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