Tim Cook è preoccupato per la produzione di iPhone 17, perché?

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 08:16

Riuscirà Apple a lanciare il suo prossimo iPhone 17 a settembre come ogni anno? Secondo fonti vicine alle fabbriche cinesi, la produzione del nuovo modello sarebbe in crisi a causa della carenza di un materiale di produzione fondamentale, un tipo di fibra di vetro chiamata low-CTE fiberglass. Cos’ha di tanto particolare? Ha un bassissimo coefficiente di espansione termica, il che la rende perfetta per sopportare le variazioni di temperatura senza deformarsi.

Tim Cook in ansia per l’uscita dell’iPhone 17

La situazione è talmente critica, che Tim Cook in persona avrebbe preso in mano la questione, contattando quotidianamente il partner responsabile dell’assemblaggio per monitorare gli sviluppi. La fibra di vetro low-CTE fiberglass dissipa il calore, che varia più volte durante le fasi di costruzione dei recenti smartphone. Riduce lo stress sui componenti del dispositivo, consentendo di ottenere prestazioni e finiture ottimali. Perché le scorte di questa fibra di vetro si stiano esaurendo non è dato saperlo. Ma si dice che anche altri produttori abbiano le stesse difficoltà di approvvigionamento.

L’uscita dell’iPhone 17 è particolarmente importante per Apple. Secondo le informazioni già emerse, i prossimi dispositivi dell’azienda adotteranno un design completamente nuovo. Con una fascia piuttosto ampia sul retro per ospitare i sensori fotografici – ma anche una variante Air con un profilo super sottile (dovrebbe essere di 5,5 millimetri).

Apple rischia di rimandare il lancio dell’iPhone 17

Al di là delle scorte, queste difficoltà di produzione creano un nuovo problema da risolvere per Tim Cook. Anche se Apple è stata appena esentata dall’esorbitante dazio del 145% su tutti i prodotti importati negli Stati Uniti dalla Cina, l’impatto delle misure di ritorsione cinesi sta complicando i piani dell’azienda.

Apple è stata costretta a rivedere rapidamente parte della sua catena di approvvigionamento globale, anche prima che l’attuale inquilino della Casa Bianca decidesse di esentarla dai dazi. Queste decisioni hanno probabilmente già generato costi significativi per l’azienda. Ma riducono anche il tempo a disposizione per lanciare una nuova generazione di iPhone ogni anno.

A meno di un miracolo, l’azienda potrebbe essere costretta a spostare la finestra di lancio dell’iPhone 17 di almeno qualche settimana.

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Andor 2, guarda i nuovi episodi in streaming: a che ora escono?

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 08:11

L’attesa è finita, la stagione 2 di Star Wars: Andor è finalmente pronta per il debutto su Disney+. Potrai vedere in streaming i nuovi episodi tra poche ore. Quando escono? La disponibilità è prevista a partire dalle ore 3:00 di mercoledì 23 aprile. Manca dunque davvero poco per sapere come prosegue la storia. Puoi ingannare l’attesa guardando la prima stagione per rinfrescarti la memoria.

Guarda la serie Andor in streaming

Star Wars: Andor, la stagione 2 in streaming su Disney+

Non riportiamo anticipazioni per non correre il rischio di inciampare in spoiler e rovinare l’esperienza di visione. Ci limitiamo a scrivere che si tratta di una produzione live action ambientata nell’universo di Guerre Stellari, prequel del film Rogue One e collocata cronologicamente quattro anni prima delle sue vicende. Al centro della narrazione c’è Cassian, una spia ribelle. Questa la breve sinossi riportata dalla scheda ufficiale.

In un’era piena di pericoli, inganni e intrighi, Cassian Andor scoprirà di poter fare la differenza nella lotta contro il tirannico Impero Galattico. Cassian si imbarca in un percorso destinato a trasformarlo in un eroe ribelle.

Il rating assegnato è 12+. Oltre a Diego Luna nei panni del personaggio principale, fanno parte del cast di attori anche Stellan Skarsgård, Adria Arjona, Fiona Shaw, Denise Gough e Kyle Soller. La stagione 2 è composta in totale da 12 episodi: i primi tre usciranno tra poche ore, gli altri arriveranno nelle prossime settimane, 3 alla volta.

Guarda la serie Andor in streaming

Per vedere in streaming la stagione 2 della serie Star Wars: Andor e tutti gli altri contenuti di Disney+ è sufficiente attivare l’abbonamento Standard con pubblicità che, al prezzo di soli 5,99 euro al mese include l’accesso completo al catalogo della piattaforma. In alternativa ci sono le formule Standard e Premium con funzionalità aggiuntive come il supporto ai download, alla tecnologia Dolby Atmos e alla risoluzione 4K.

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Pronte a partire le multe per gli utenti di IPTV e Pezzotto

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 07:57

Secondo le ultime dichiarazioni degli addetti ai lavori nella lotta alla pirateria online, sembra proprio che 5000 multe siano pronte per essere inviate e recapitate. I destinatari? Tutti quegli utenti di IPTV e Pezzotto scoperti negli ultimi controlli e blocchi effettuati da Piracy Shield, la piattaforma tanto discussa.

Una notizia che sta generando panico fino a un certo punto. Infatti, stando alle dichiarazioni, queste multe costeranno poco ai multati. Si parla di 50 euro che però potrebbero raggiungere fino a 5000 euro per recidiva. In quel caso la somma comincia a diventare più preoccupante.

Ezio Maria Simonelli, presidente di Lega Serie A, alcuni giorni fa aveva annunciato: “La Lega si sta muovendo molto nei confronti non solo più di chi manda il segnale, ma anche verso gli utenti. Sono già pronte 5.000 multe a soggetti individuati e adesso verranno sanzionati. Non è una grande multa, purtroppo sono 50 euro di multa però sulla recidiva poi si può arrivare fino a 5mila euro“.

Quindi la guerra non è solo a chi distribuisce e vende illegalmente contenuti protetti da copyright, ma anche a chi ne usufruisce. Si parla di un inizio che potrebbe costare caro nel tempo a chi decide di accedere alla pirateria online pensando di farlo impunemente tramite IPTV e Pezzotto.

IPTV e Pezzotto: sotto attacco anche gli utenti

Da punire quindi anche gli utenti che fruiscono di IPTV e Pezzotto illegali. Le tecnologie sono sempre più sofisticate e progettate per agire tempestivamente e con maggiori risultati. Questo indica che la guerra alla pirateria online si farà sempre più dura e fitta, con l’obiettivo di bloccare i criminali che provvedono alla distribuzione di illegalità.

Infatti, AGCOM ha sottolineato che “la rapidità dei tempi di intervento è stata uno dei punti di forza dell’azione finora svolta dall’Agcom, come riconosciuto dall’intera filiera dell’industria creativa. Considerando l’ingente danno provocato dalla diffusione illegale di contenuti trasmessi in diretta, la misura cautelare e il ricorso alla piattaforma Piracy Shield potranno fornire uno strumento di tutela più efficace“.

Nuove truffe email con estorsione: strage di vittime online

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 07:21

Le minacce online si stanno triplicando, rendendo difficile a tutti gli utenti connessi evitare spiacevoli raggiri che provocano il furto di identità e di denaro. In questi giorni, dalle segnalazioni che arrivano agli esperti, è stata scovata una pericolosa ondata di nuove truffe email con estorsione che sta facendo una strage di vittime online.

Sarai processato, puoi salvarti solo versando una quota di 4.000 euro“, si legge all’interno della comunicazione che si presenta come convocazione giudiziaria da parte della Polizia di Stato. Ovviamente, questa comunicazione è falsa, ma essendo realizzata con dovizia, come il logo delle forze dell’ordine e la firma dell’ispettore capo, trae in inganno.

Infatti, il destinatario di queste nuove truffe email con estorsione, preso dal panico, segue le istruzioni dei cybercriminali pensando si tratti invece delle forze dell’ordine. Inviando la somma di denaro, richiesta entro 72 ore altrimenti la minaccia è di procedere con la convocazione giudiziaria, la vittima fornisce i propri soldi a dei criminali per non vederli più, soprattutto effettuando bonifici istantanei.

Come proteggersi dalle nuove truffe con estorsione

Le nuove truffe con estorsione sono una novità solo per quanto riguarda chi i cybercriminali tentano di impersonificare con l’invio. Per quanto riguarda il metodo, invece, si tratta di una tecnica ormai conosciuta e che fa leva sul panico e sull’urgenza. Agendo senza ragionare, la vittima si trova a fornire dati personali e denaro quasi inconsciamente e quando se ne accorge è ormai troppo tardi.

Gli esperti ricordano che le forze dell’ordine non inviano convocazioni giudiziarie tramite posta elettronica né tanto meno richiedono denaro per evitare di avviare un processo. Si tratta di truffe molto pericolose che spaventano l’utente per farlo agire senza pensare. Quindi, nel caso di dubbi o preoccupazione, meglio contattare le forze dell’ordine tramite i rispettivi numeri di emergenza.

Inoltre, è importantissimo non comunicare mai i propri dati personali, informazioni sensibili e dettagli di pagamento tramite email a contatti sconosciuti, anche se sembrano essere enti governativi, forze dell’ordine, istituti bancari e altro.

Airbnb mostra prezzo totale del soggiorno, senza extra nascosti

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 07:03

Gli utenti di Airbnb lamentano da anni la politica dei prezzi a sorpresa: solo al checkout si scopre l’importo totale, gonfiato da tasse e commissioni nascoste. Ci si ritrova così davanti a un bivio frustrante: pagare molto più del previsto o tornare indietro e ricominciare la ricerca da zero, buttando via tempo prezioso.

Airbnb, prezzi chiari fin dall’inizio della prenotazione

La buona notizia è che questi giorni sono finalmente finiti. “Da oggi, i clienti di tutto il mondo vedranno il prezzo completo del loro soggiorno, compresi tutti i costi prima delle tasse, fin dall’inizio“, annuncia Airbnb. Ciò significa che le spese di pulizia e la commissione applicata dalla piattaforma appariranno fin dalla visualizzazione dei risultati della ricerca. In Europa, anche le tasse (IVA e tassa di soggiorno) saranno incluse nel prezzo che appare all’inizio della ricerca.

Sappiamo che prezzi chiari e trasparenti migliorano l’esperienza Airbnb sia per i viaggiatori che per gli host“, spiega l’azienda in un comunicato, aggiungendo che i clienti potranno “confrontare le opzioni più facilmente che mai e prenotare il soggiorno più adatto al loro budget“.

Airbnb cambia rotta e punta sulla trasparenza (finalmente)

L‘occultamento delle spese aggiuntive fino all’ultimo passaggio era un tranello bello e buono per i consumatori. Con questo cambiamento, Airbnb non fa altro che offrire un’esperienza trasparente, come sarebbe dovuta essere sin dall’inizio.

La piattaforma aveva già testato la visualizzazione del prezzo comprensivo di tutte le spese in alcuni mercati dal 2019. L’anno scorso aveva introdotto un’opzione nelle impostazioni per attivare questa modalità, rimasta però sconosciuta alla maggior parte degli utenti. Finalmente questa trasparenza diventerà lo standard globale, eliminando la necessità di cercare e attivare funzioni nascoste per conoscere il reale costo di un soggiorno.

Apri SelfyConto di Mediolanum per ricevere 100 euro di Buono Amazon

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 07:02

Se si sta valutando l’apertura di un nuovo conto online, si può prendere in considerazione SelfyConto, il conto corrente 100% digitale di Banca Mediolanum, al centro di una nuova promozione che permette di ottenere un Buono Amazon da 100 euro. Per ricevere il Buono Regalo occorre aprire un nuovo conto e accreditare il proprio stipendio, oppure spendere un importo minimo per tre mesi consecutivi. Tutti i dettagli di seguito.

Apri SelfyConto

Come ricevere un Buono Regalo Amazon da 100 euro con SelfyConto

L’operazione a premi di Banca Mediolanum prevede l’apertura di SelfyConto entro il 5 maggio 2025. L’altra data da tenere in considerazione è il 10 ottobre 2025, entro cui occorre accreditare lo stipendio o spendere 500 euro al mese per almeno tre mesi consecutivi. Se si rispettano le tempistiche appena indicate, si riceverà il Buono Amazon via e-mail all’indirizzo di posta elettronica indicato in fase di sottoscrizione del nuovo conto.

Per aprire Selfyconto è necessario avere a disposizione un documento d’identità e il codice fiscale, oltre che il proprio smartphone e un indirizzo e-mail valido. L’identificazione, infine, potrà essere completata tramite SPID, bonifico e webcam.

I vantaggi di SelfyConto

Il conto corrente online SelfyConto di Banca Mediolanum è una soluzione a 360 gradi per pagare, investire e gestire il proprio denaro in modo semplice, pratico e veloce. Il canone del conto è a zero fino a 30 anni e per tutti il primo anno, con la possibilità di azzerarlo fino al 31 dicembre 2027 accreditando lo stipendio o spendendo almeno 500 euro al mese.

Al momento dell’apertura del conto si riceverà una carta di debito Mastercard con un massimale di 4.500 euro al mese e 1.000 euro al giorno, per la quale è previsto un canone azzerato per il primo anno. Inclusa vi è anche l’assicurazione Nexi, una polizza gratuita che tutela gli utenti per gli acquisti effettuati con la carta ovunque.

Altri tre vantaggi significativi sono i bonifici SEPA e istantanei gratuiti, l’addebito delle utenze gratuito e i prelievi ATM in area Euro gratis in tutta Europa.

Ricordiamo infine che per beneficiare della promozione in corso, e ricevere dunque 100 euro di Buono Amazon, occorre aprire SelfyConto entro il 5 maggio 2025.

Apri SelfyConto

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Due canali del digitale terrestre ora trasmettono in HD

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 06:48

Proseguono i lavori di aggiornamento dell’offerta radiotelevisiva italiana, sia su scala nazionale che su scala regionale. Ed è proprio di quest’ultima che oggi ci troviamo a parlare. Infatti, in queste ultime ore, due canali del digitale terrestre, presenti a livello locale, ora trasmettono in alta definizione (HD), per la gioia dei loro telespettatori.

Tutti e due i canali fanno parte del Mux Locale 1 Calabria, disponibile a livello regionale nelle zone coperte dal segnale. Si tratta di una notizia che sottolinea e conferma la volontà delle emittenti regionali di aggiornarsi e proporre un intrattenimento di qualità per gli utenti, conformandosi alle necessità dell’arrivo del prossimo standard DVB-T2.

Il primo canale è L’altro corriere, sintonizzabile alla LCN 75 del Mux Locale 1 Calabria. Le trasmissioni ora vengono proposte in alta definizione, con una risoluzione video da 1920 x 1080 pixel. In base alle rilevazioni degli esperti e degli spettatori, questa emittente trasmette anche le programmazioni di EURO TV in alcune fasce orarie.

Il secondo canale è Digital TV, sintonizzabile alla LCN 92 del Mux Locale 1 Calabria. L’emittente del gruppo ADN Italia, ha iniziato quindi a trasmettere le proprie programmazioni in alta definizione, con una risoluzione video da 960 x 1080 pixel. Al momento, secondo quanto rilevato, non trasmette in contemporanea con RADIO JUKEBOX TV, sintonizzabile nei Mux Locale 2 e Mux Locale 3 Calabria.

Digitale Terrestre: come ricevere i due canali in HD

Per poter ricevere i due canali che ora trasmettono in alta definizione è necessario essere dotati di un televisore compatibile con la tecnologia HD. Inoltre, è necessario effettuare una ricerca automatica dei canali del digitale terrestre. In questo modo, sia L’altro corriere e Digital TV verranno sintonizzati con la nuova qualità di trasmissione. Ecco il Mux Locale 1 Calabria aggiornato secondo le ultime modifiche.

  • LCN 10 – Video Calabria HD
  • LCN 11 – LaC TV
  • LCN 12 – TEN TV
  • LCN 13 – Calabria TV HD
  • LCN 14 – RTI
  • LCN 15 – ESPERIA TV
  • LCN 16 – Telespazio TV HD
  • LCN 17 – LaC OnAir
  • LCN 18 – Tele A1
  • LCN 19 – CANALE ITALIA extra
  • LCN 71 – CANALE ITALIA extra
  • LCN 75 – L’altro corriere HD
  • LCN 76 – TELEMIA
  • LCN 77 – REGGIO TV HD
  • LCN 78 – RTC TELECALABRIA
  • LCN 80 – Telemormanno
  • LCN 82 – JONICA RADIO TV
  • LCN 84 – 7 GOLD
  • LCN 85 – Wedding TV
  • LCN 86 – Tele Dehon
  • LCN 87 – VideoTouring
  • LCN 92 – DIGITAL TV HD
  • LCN 677 – REGGIO TV HD
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ChatGPT Search cresce velocemente in Europa

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 06:42

Mentre Google resta saldamente in testa alla classifica dei motori di ricerca, un nuovo concorrente sta guadagnando terreno a passi da gigante: ChatGPT search di OpenAI. I dati non mentono. In Europa, questa funzionalità che permette al chatbot di includere informazioni aggiornate dal web nelle sue risposte sta crescendo a un ritmo vertiginoso.

ChatGPT search all conquista dell’Europa: un’ascesa inarrestabile

Stando a un report presentato da OpenAI Ireland Limited, una delle divisioni europee dell’azienda, ChatGPT search ha raggiunto circa 41,3 milioni di utenti mensili attivi in media nel periodo di sei mesi che si è concluso il 31 marzo. Un balzo impressionante rispetto agli 11,2 milioni registrati nei sei mesi precedenti.

Il boom di utenti che sta vivendo ChatGPT search potrebbe presto costringere il servizio a fare i conti con il Digital Services Act europeo. La normativa prevede controlli stringenti per piattaforme che superano i 45 milioni di utenti mensili. E le conseguenze non sarebbero da poco: OpenAI dovrebbe garantire agli utenti la possibilità di disattivare i sistemi di raccomandazione personalizzata, aprire i propri dati a ricercatori e autorità, e sottoporsi regolarmente a verifiche esterne.

Google trema, ma resta in vetta

Nonostante i progressi di ChatGPT search, Google rimane il re incontrastato delle ricerche online. Secondo un sondaggio di settembre, solo l’8% delle persone sceglierebbe ChatGPT come motore di ricerca principale. E si stima che Google gestisca ancora 373 volte più ricerche rispetto al suo rivale AI.

Motori di ricerca AI: un’arma a doppio taglio

Le ricerche recenti mettono in discussione l’affidabilità dei motori di ricerca AI come ChatGPT search e Perplexity, che in determinati contesti funzionano peggio delle alternative tradizionali. Un caso emblematico emerge da uno studio che ha rilevato come ChatGPT abbia identificato erroneamente due terzi degli articoli ricercati. Preoccupante anche la gestione imprecisa dei contenuti giornalistici, che paradossalmente include testate con cui OpenAI ha già siglato accordi di licenza.

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Windows 11, l'aggiornamento di aprile manda in tilt Windows Hello

Zeus News - Lun, 04/21/2025 - 23:00
News - L'ultimo Patch Tuesday non si limita a creare cartelle misteriose.

SuperCard X: furto di denaro tramite NFC in Italia

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 17:44

I ricercatori di Cleafy hanno identificato una nuova campagna malware, denominata SuperCard X, che sfrutta l’ingegneria sociale e il chip NFC per rubare i dati delle carte di credito/debito e prelevare denaro dagli ATM o effettuare pagamenti tramite POS. Le vittime sono principalmente utenti Android che si trovano in Italia.

Descrizione dell’attacco

SuperCard X è una piattaforma MaaS (Malware-as-a-Service) gestita da cybercriminali cinesi. Gli esperti di Cleafy hanno rilevato attacchi in Italia, ma potrebbero esserci affiliati che operano in altri paesi. La catena di infezione inizia con l’invio di SMS o messaggi WhatsApp che sembrano avvisi urgenti delle banche.

L’ignara vittima viene invitata a chiamare un falso supporto tecnico per confermare una transazione sospetta. Risponderà un cybercriminale che convincerà l’utente a fornire il numero della carta e il PIN, a rimuovere i limiti di spesa e ad installare un’app di “verifica” (Reader) che contiene il malware SuperCard X.

Il cybercriminale chiede quindi di avvicinare la carta al chip NFC del dispositivo. Vengono così catturati tutti i dati della carta, successivamente inviati al dispositivo Android dei cybercriminali, sul quale è installata un’altra app (Tapper) che permette di creare una carta virtuale con i dati della carta fisica.

La carta virtuale emula la carta della vittima, consentendo il prelievo di denaro agli ATM e i pagamenti contactless nei negozi tramite POS. Essendo piccole somme (in Italia il massimo per singola transazione è 50 euro) superano i controlli delle banche.

Al momento, SuperCard X viene rilevato solo da sei antivirus. Il numero è basso perché il malware chiede solo il permesso di accedere al chip NFC. I tradizionali trojan bancari necessitano di permessi maggiori, quindi vengono più facilmente bloccati. Google ha comunicato che SuperCard X non è presente in nessuna app distribuita tramite Play Store.

Instagram: verifica dell'età con AI e altre novità

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 16:42

Meta ha annunciato altre novità per i cosiddetti Teen Account di Instagram, tra cui le notifiche ai genitori sull’uso del servizio e la verifica dell’età attraverso l’intelligenza artificiale. Gli account per adolescenti, introdotti a settembre 2024, sono stati estesi anche a Facebook e Messenger all’inizio del mese.

Meta vuole la verifica tramite app store

Gli account per teenager sono circa 54 milioni nel mondo. Meta sottolinea che il 97% degli utenti con età compresa tra 13 e 15 anni ha lasciato le protezioni automaticamente impostate. Il 90% dei genitori è soddisfatto delle novità introdotte finora, ma hanno chiesto ulteriori miglioramenti.

A partire da oggi, Meta invierà notifiche ai genitori con informazioni su come possono spiegare ai figli l’importanza di fornire l’età corretta. Quest’ultima è infatti una condizione essenziale per avere una maggiore protezione. Dato che i genitori non sempre possono seguire i figli, l’azienda californiana ha iniziato ad usare l’intelligenza artificiale negli Stati Uniti per individuare gli account che appartengono agli adolescenti, nonostante l’inserimento di una data di nascita da adulto.

Ciò avviene analizzando i contenuti pubblicati e le interazioni con altri utenti. Meta avverte però che la tecnologia non è perfetta. Agli utenti realmente maggiorenni potrebbero essere applicate le restrizioni per errore. È possibile quindi correggere le impostazioni.

L’azienda di Menlo Park sottolinea che la verifica dell’età rappresenta una sfida per l’industria. Meta continuerà ad offrire gli account per adolescenti, ma crede che la soluzione migliore sia quella di delegare il controllo agli app store, come prevede una recente legge dello Utah. Apple e Google hanno invece evidenziato i rischi per la privacy e proposto soluzioni alternative.

La questione riguarda anche il mercato europeo. In seguito all’indagine avviata per la possibile violazione del Digital Services Act, Meta ha chiesto l’intervento dei legislatori per imporre la verifica a livello di app store o sistema operativo.

Black Mirror 7, istruzioni per l'uso (senza spoiler)

Zeus News - Lun, 04/21/2025 - 16:00
Recensioni - Recensioni di Cassandra/ Ritorna la serie che ha esaltato gli appassionati di fantascienza in questo decennio. Ma secondo Cassandra va goduta “cum grano salis”.

Vulnerabilità Windows NTLM sfruttata per phishing

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 15:27

Microsoft ha rilasciato l’11 marzo la patch per una vulnerabilità presente nel protocollo NTLM (New Technology LAN Manager) di Windows, specificando che non circolava nessun exploit. Gli esperti di Check Point Research hanno invece scoperto che il bug è stato sfruttato durante vari attacchi di phishing contro entità governative e aziende private.

Furto di hash NTLM

NTLM è una suite di protocolli di autenticazione che permettono di verificare l’identità dell’utente attraverso un meccanismo challenge/risposta, in cui viene trasmesso un hash invece della password in chiaro. Nonostante i miglioramenti introdotti da Microsoft, le risposte (hash) possono essere intercettate e usate per relay attack o forza bruta. L’azienda di Redmond ha quindi deciso di abbandonare NTLM e utilizzare soluzioni più sicure.

Circa otto giorni dopo il rilascio della patch, Check Point ha rilevato diversi attacchi di phishing che sfruttano la vulnerabilità CVE-2025-24054. Nelle email è presente il link ad un archivio ZIP ospitato su Dropbox. All’interno c’è un file .library-ms che contiene un percorso ad un server SMB controllato dai cybercriminali.

È sufficiente l’estrazione del file per avviare una connessione al server SMB. Il file può essere allegato direttamente alle email. In questo caso è sufficiente la copia su disco. Microsoft spiega nel bollettino di sicurezza che la vulnerabilità può essere sfruttata con una minima interazione dell’utente, come selezione del file (singolo clic), ispezione (clic destro) o altre azioni.

In entrambe le opzioni, la connessione al server SMB attiva l’autenticazione NTLM e quindi il furto degli hash. I principali bersagli sono al momento entità governative e aziende private che si trovano in Polonia e Romania. Non sono noti gli autori degli attacchi (forse il gruppo russo Fancy Bear).

Capsule Caffè Borbone Nescafè Dolce Gusto ora a 19 centesimi

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 12:51

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Apple ha ridotto le emissioni di gas serra del 60%

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 12:42

Apple ha comunicato di aver superato la riduzione del 60% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2015. L’azienda di Cupertino ha quindi confermato l’obiettivo di diventare “carbon neutral” entro il 2030. Per celebrare la Giornata della Terra (22 aprile) sono previsti uno sconto negli store fisici e un premio virtuale su Apple Watch.

Progressi ambientali di Apple

I progressi di Apple sono elencati nel report annuale. La strategia di Apple per il 2030 punta a tagliare le emissioni di gas serra del 75% rispetto al 2015 e usare i carbon credit per compensare le emissioni rimanenti. Grazie alle varie iniziative del 2024, come l’uso di energia rinnovabile e materiali riciclati, l’azienda californiana ha evitato l’emissione di 41 milioni di tonnellate di gas serra.

La filiera globale di Apple utilizza 17,8 GW di energia rinnovabile. L’obiettivo è raggiungere il 100% entro il 2030. L’energia rinnovabile acquistata dai fornitori ha permesso di evitare 21,8 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra nel 2024 (+17% rispetto al 2023).

Apple collabora inoltre con i fornitori per ridurre le emissioni di gas serra fluorurati del 90% entro il 2030 durante la produzione di chip e display. È stato anche incrementato l’uso di materiali riciclati nei prodotti. All’inizio dell’anno, Apple ha superato il 99% del suo obiettivo di usare entro il 2025 il 100% di terre rare riciclate in tutti i magneti e il 100% di cobalto riciclato in tutte le batterie.

Il nuovo MacBook Air contiene oltre il 55% di materiali riciclati, mentre il Mac mini del 2024 è il primo Mac ad impatto neutro. Per tutti gli Apple Watch è disponibile anche un’opzione carbon neutral (riduzione delle emissioni di gas serra per materiali, elettricità e trasporto).

Gli utenti che riciclano un dispositivo idoneo e contestualmente acquistano un nuovo accessorio idoneo tra il 16 aprile 2025 e il 16 maggio 2025 riceveranno uno sconto del 10%. Gli utenti che useranno Apple Watch il 22 aprile potranno guadagnare una medaglia in edizione limitata dedicata alla Giornata della Terra completando un qualsiasi allenamento di almeno 30 minuti.

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Compressore Portatile Xiaomi a soli 47€ su eBay

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 12:08

Uno degli oggetti che non dovrebbe mai mancare è il Compressore Portatile Xiaomi. Si tratta di un dispositivo estremamente utile e particolarmente pratico per il gonfiaggio d’emergenza, la manutenzione degli pneumatici e la sicurezza su strada. Grazie alla sua potente batteria, lo porti sempre con te e lo sfrutti alla necessità. Acquistalo in offerta su eBay a soli 47 euro!

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Ottieni questo incredibile prezzo grazie al Coupon PSPRAPR25 che applica subito un extra sconto di 2 euro all’articolo. Devi comunque sbrigarti perché le scorte stanno terminando e presto assisteremo a un sold out veloce. Approfitta quindi dell’occasione, prima che sia troppo tardi.

Tra l’altro, su eBay non solo hai la consegna gratuita compatibile con tantissime destinazioni, ma puoi anche decidere di pagare in 3 comode rate a tasso zero. Quindi non fermarti a pensare troppo, approfittane subito.

Compressore Portatile Xiaomi: pronto per qualsiasi necessità

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FTC vs Meta: errata definizione di mercato?

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 11:45

La FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti rischia seriamente di perdere la causa contro Meta. Gli avvocati cercano di dimostrare il monopolio dell’azienda di Menlo Park nel mercato dei social network personali, ma hanno considerato solo Snapchat e MeWe come diretti concorrenti. Questo potrebbe rappresentare un grave errore.

La FTC non capisce come funzionano i social network

Per dimostrare che Meta (all’epoca si chiamava Facebook) ha acquisito Instagram e WhatsApp per eliminare possibili concorrenti è stato considerato come riferimento il mercato dei social network personali che, secondo la definizione della FTC, facilitano la condivisione tra amici e familiari. Includendo solo Snapchat e MeWe, Meta avrebbe in pratica il monopolio negli Stati Uniti con un market share dell’80%.

L’avvocato della FTC (Daniel Matheson) non ha chiesto nulla su MeWe a Mark Zuckerberg durante le 13 ore di testimonianza. Quando è stato interrogato dall’avvocato di Meta (Mark Hansen), il CEO ha dichiarato che non ne ha mai sentito parlare. Zuckerberg ha invece evidenziato che il principale concorrente è TikTok, ma ci sono anche X, iMessage, Telegram, LinkedIn, YouTube e altri servizi con funzionalità social.

Includendo tutti i servizi attuali nella definizione di mercato rilevante, Meta non ha nessun monopolio. Zuckerberg ha sottolineato che, all’epoca delle acquisizioni, Instagram e WhatsApp non erano concorrenti pericolosi.

La vendita di Instagram e WhatsApp potrebbe teoricamente portare alla nascita di nuovi concorrenti. Gli utenti dovranno però creare da zero i profili, l’elenco di amici e altre connessioni, a meno che non venga imposta l’interoperabilità (obbligatoria in Europa per alcuni servizi grazie al Digital Markets Act, ma non negli Stati Uniti).

Le migliori Cuffie Gaming Logitech a un prezzo speciale

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 11:34

Le migliori Cuffie Gaming Logitech sono in offerta a un prezzo speciale su Amazon. Cosa stai aspettando? Approfitta subito della promozione a tempo in corso, prima che anche gli ultimi pezzi finiscano. Ordina ora le Logitech G535 LIGHTSPEED a soli 74 euro circa! Si tratta di un’ottima opportunità per alzare il livello di gioco.

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Attiva ora Apple Music: 3 mesi gratis per ascoltare le ultime novità

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 11:05

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  4. LUV U – Straffitti, JELEEL!
  5. Egbami – Rexxie, Rybeena
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  9. Kuna – Diamond Platnumz
  10. Only You – F3line
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  12. Fool Me Once – Joyce Olong
  13. Gbemidebe – B4M
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  16. PLUG ME – Shayo Davids
  17. Awe – FID’GA
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  19. Shoulder Down – Kpeseh (feat. Shoday)
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  29. Amandla – TCT, Msongi, Mthandazo Gatya
  30. Uthembekile – Jnr SA (feat. Section Five)
  31. Hallelujah – Lebza TheVillain, Lady Amar (feat. Basetsana)
  32. Bayede Simakade – BOKKIEULT, Yanga Grenade (feat. E.M MusiQ)
  33. Parsaloi – Foozak
  34. YOU & I – Sixby9ine, Lowfeye, Majorsteez
  35. Continents – Sio, Tesfa Williams
  36. L.U. – Sault
  37. RATHER BE ALONE – Leon Thomas, Halle
  38. HOROSCOPE – Jon Bellion, Pharrell Williams
  39. The Lamb Is Worthy – Victoria Orenze
  40. War Chant – Minister James Akinwumi
  41. Otua – Ada Ehi, Frank Edwards, Limoblaze
  42. 50 Jiggas – Mooseylion
  43. TES – Lyrical Joe (feat. Medikal)
  44. Kekela – Qwellers, Blue Pappi, LaCabra, Dahoodhope, JEPEDOH
  45. Brrr – Priddy Prince, KindlyNxsh, BabyDaiz
  46. J’t’emmène au vent – Collectif Métissé
  47. Numéro – Jogga
  48. Tout Est Carré – Joy Makita
  49. FRESH – IMMA
  50. Millionaire – Halfco Baby
  51. SHELEMPELE – Sefa
  52. e get why – Joojo Addison
  53. Spesos – Seff
  54. LOKOGOMA – Tobii WTW
  55. Love and Appreciation – Okyeame Kwame
  56. Shila – Airmi
  57. Lifestyle – Buzaga
  58. I Go Nowhere (Acoustic) – Dwin, The Stoic
  59. Lasgidi Spaceship – R33NZO (feat. Valentino Rose)
  60. Terminator – Jlyricz
  61. Usain Bolt – PreshLee
  62. Steeze and Composure – DopeNation
  63. Weko – OCHUNGULO FAMILY
  64. Oliver Twist – Graham BMG
  65. Composure – Aema, Remedee
  66. Riddim – Kemikal
  67. Mankind – El Mukuka (feat. Fadhilee Itulya)
  68. Molotov Cocktail – Tendaness
  69. Feel Good – Bho Sew
  70. Sweetie Darlinn – Shinestone, Geko
  71. I Ain’t Comin’ Back – Morgan Wallen, Post Malone
  72. Bottom of a Bottle – Julien Baker, TORRES
  73. Prezzy – MIKE, Tony Seltzer
  74. Sorry To Cancel – chlothegod
  75. Dreams – Jade Bird
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Monopolio ricerca: inizia il processo sui rimedi

Punto Informatico - Lun, 04/21/2025 - 10:37

A partire da oggi e per le prossime tre settimane si svolgerà a Washington il secondo processo relativo al mercato dei motori di ricerca. Dopo aver stabilito che Google è monopolista, il giudice deciderà i rimedi da imporre all’azienda di Mountain View per ripristinare la concorrenza. Il Dipartimento di Giustizia ha chiesto la vendita di Chrome.

La difesa di Google

Il Dipartimento di Giustizia ha proposto un cosiddetto rimedio strutturale che avrebbe pesanti conseguenze per Google. Dato che il principale punto di accesso al motore di ricerca è Chrome, l’azienda di Mountain View deve vendere il browser. Se non rispetterà la decisione del giudice, Google dovrà vendere anche Android.

Il Dipartimento di Giustizia ha chiesto inoltre di imporre l’annullamento dei contratti con Apple e altre aziende che prevedono Google come motore di ricerca predefinito e la condivisione dei dati di ricerca con i concorrenti. Google può mantenere l’investimento in Anthropic, ma dovrà informare il governo prima di ogni investimento futuro nel settore dell’intelligenza artificiale.

L’azienda californiana ha proposto rimedi alternativi e presenterà appello contro la sentenza di primo grado al termine di questa seconda fase del procedimento. Con un post pubblicato ieri ha ribadito che i rimedi chiesti dal Dipartimento di Giustizia danneggeranno consumatori, economia e leadership tecnologica degli Stati Uniti.

Secondo Google, gli utenti scelgono il suo motore di ricerca perché è il migliore, non perché sono obbligati. Vietare gli accordi con altre aziende causerà un aumento dei prezzi dei dispositivi e probabilmente la fine dello sviluppo di Firefox (Mozilla riceve soldi per usare Google come motore di ricerca predefinito).

La condivisione dei dati potrebbe rappresentare un rischio per sicurezza e privacy. L’obbligo di informare il governo potrebbe invece rallentare lo sviluppo delle tecnologie AI e avvantaggiare la Cina. Infine, la vendita di Chrome o Android renderà il browser e il sistema operativo meno sicuri e introdurrà rischi per la sicurezza nazionale.

Un altro giudice ha stabilito che Google è monopolista in due mercati relativi all’advertising online. Anche in questo caso inizierà un secondo processo sui rimedi.

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