Nuovi dazi di Trump: crollo delle Big Tech in Borsa
Donald Trump ha firmato ieri l’ordine esecutivo che introduce dazi reciproci sulle importazioni di beni da oltre 180 paesi. La Borsa ha immediatamente reagito con il crollo delle azioni delle Big Tech statunitensi. Tra le più penalizzate c’è Apple.
Aumento dei prezzi dei prodottiLo show di Trump, denominato Liberation Day, si è svolto davanti ai giornalisti ospitati nel Giardino delle rose della Casa Bianca. I nuovi dazi, che entreranno in vigore il 9 aprile, riguardano praticamente tutti i beni importati negli Stati Uniti. Le aliquote sono differenti e commisurate a quelle applicate ai beni importati nei singoli paesi dagli Stati Uniti.
Considerando solo i paesi in cui viene realizzata e assemblata la maggioranza dei prodotti tech, le aliquote variano tra il 20% e il 46%. Questi sono i dazi in dettaglio: Unione europea (20%), Cina (34%), Vietnam (46%), India (26%), Malaysia (24%), Thailandia (36%).
Apple produce i suoi prodotti in tutti questi paesi, quindi subirà un incremento notevole dei costi. Dopo l’annuncio di Trump, le azioni dell’azienda di Cupertino sono diminuite del 6%. Le azioni di NVIDIA, Microsoft, Amazon, Meta e Google sono diminuite tra il 2% e il 5%.
Ovviamente è certo che l’incremento dei costi verranno recuperati con un aumento dei prezzi, quindi ai danni dei consumatori. Trump ha inviato le aziende ad investire negli Stati Uniti. Apple ha già promesso di investire 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.
Tra le Big Tech, Amazon ha ricevuto un “favore”. Un altro ordine esecutivo di Trump elimina l’esenzione dai dazi per i prodotti importati dalla Cina con valore inferiore a 800 dollari, come tutti quelli venduti da Temu e Shein. A partire dal 2 maggio verranno applicati dazi del 30%.
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A partire da oggi, chi guarda film e serie di Netflix sulla TV avrà a disposizione un ventaglio molto più ampio di opzioni per sottotitoli e doppiaggio.
Netflix TV: aumentano le lingue per i sottotitoli e il doppiaggioFino a ieri, su TV e dispositivi connessi, Netflix mostrava solo 5-7 lingue rilevanti in base alla posizione e alle impostazioni dell’utente. Una scelta logica, ma limitante per un pubblico sempre più globale e poliglotta. Ora, invece, si potrà attingere all’intera lista di lingue disponibili per ogni titolo, proprio come già avviene su mobile e browser web. Una novità “molto attesa“, come sottolinea Netflix nel suo blog post.
Immaginiamo di guardare Bridgerton, una serie in inglese, con il doppiaggio in spagnolo e i sottotitoli in italiano. O di passare al doppiaggio giapponese con sottotitoli portoghesi. Con la nuova funzione, ci si potrà sbizzarrire in abbinamenti linguistici prima impensabili. Un video diffuso da Netflix mostra il nuovo menu in azione.
Un passo avanti per l’inclusività e l’apprendimento delle lingueQuesta novità non è solo una manna per i cinefili poliglotti o per gli expat nostalgici. È anche uno strumento prezioso per l’inclusività e l’apprendimento delle lingue. Pensiamo a studenti e appassionati che vogliono affinare le loro competenze linguistiche guardando i loro show preferiti. O a famiglie multiculturali che desiderano condividere i propri contenuti preferiti superando le barriere idiomatiche.
Con questa mossa, Netflix dimostra di aver colto l’importanza di adattarsi a un mondo sempre più interconnesso e plurale. Un mondo in cui la lingua non deve più essere un ostacolo alla fruizione di storie e intrattenimento di qualità.
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Qt 6.9 è l’ultima versione del framework di sviluppo software multipiattaforma, ampiamente diffuso e usato nella realizzazione delle interfacce degli applicativi, nonché alla base dell’ambiente desktop KDE, che con quest’ultimo aggiornamento porta con sé un ventaglio di novità le quali arricchiscono le capacità grafiche e le prestazioni delle applicazioni.
Qt 6.9: le novità dell’aggiornamento per la libreria multipiattaformaQt 6.9 si distingue, nello specifico, in aggiornamenti che riguardano il potenziamento del modulo Qt Graphs, ora di in grado di supportare la trasparenza nei grafici 3D a superficie, ideale per visualizzazioni stratificate e fluide di dati complessi. La nuova funzione QSpline3DSeries introduce spline per i grafici tridimensionali, accompagnata da opzioni di personalizzazione per assi e etichette. Inoltre, è possibile integrare grafici in una View3D di Qt Quick 3D, ampliando le possibilità di rappresentazione 3D, mentre i grafici 2D beneficiano di una gestione migliorata degli input e di un’area di disegno configurabile.
Un’altra innovazione è il supporto rinnovato per le emoji, con rilevamento automatico delle sequenze e utilizzo di font a colori conformi agli standard Unicode più recenti. Grazie ai formati CBDT e COLRv1, le emoji vengono rese in alta qualità su ogni piattaforma, e nuove API in QFontDatabase consentono di scegliere font specifici per una personalizzazione avanzata. Qt 6.9 introduce anche funzionalità per estendere i contenuti delle applicazioni fino ai bordi dello schermo, grazie al flag Qt.ExpandedClientAreaHint e alla proprietà SafeArea in Qt Quick, garantendo un’esperienza visiva immersiva senza interferire con i controlli di sistema.
Per gli sviluppatori che fanno uso di SVG, la versione 6.9 offre il supporto alle animazioni CSS per proprietà come colore e trasformazioni, integrabili direttamente in Qt Quick tramite il modulo Qt SVG e l’elemento VectorImage. Per quanto riguarda le prestazioni, Qt 6.9 ottimizza l’uso dei core CPU, reintroduce l’accelerazione FramebufferObject su OpenGL e migliora il rendering su OpenGL ES e Direct 3D. Funzionalità come Variable Rate Shading e Order Independent Transparency (OIT) potenziano l’efficienza grafica, specialmente per applicazioni XR.
La prossima versione, vale a dire Qt 6.10, è prevista per settembre 2025.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Samsung Galaxy Ring 2: batteria più efficiente
Il futuro Samsung Galaxy Ring 2 potrebbe offrire una durata della batteria maggiore rispetto a quanto proposto sul modello attuale. L’autonomia dello smart ring del colosso sudcoreano, infatti, rappresenta uno dei punti deboli del dispositivo e l’azienda intende ottimizzare la cosa, o almeno questo è quanto si apprende dalle più recenti indiscrezioni.
Samsung Galaxy Ring 2 con batteria a stato solidoA rivelare la cosa è stata la testa coreana Money Today, con la pubblicazione di un report che suggerisce che la prossima generazione di Galaxy Ring sarà dotata di una batteria a stato solido. Questa tipologia di batterie immagazzinano più energia delle batterie agli ioni di litio utilizzate nella maggior parte dei dispositivi.
Il report suggerisce altre che Samsung ha già sviluppato una batteria a stato solido per dispositivi indossabili l’anno scorso che ha una densità energetica di 200Wh/L. Tuttavia, l’azienda sta ora cercando di aumentare il numero ad almeno 360Wh/L, il che incrementerà significativamente la durata della batteria del device indossabile.
Oltre a immagazzinare più energia, queste batterie riducono le possibilità che possano prendere fuoco, in quanto sfruttano elettroliti solidi.
Tutti questi vantaggi, però, hanno un costo più elevato. Sono molto più costose da produrre rispetto alle batterie agli ioni di litio utilizzate nell’attuale generazione di Galaxy Rings.
Quel che ne potrebbe conseguire, dunque, è che l’uso di queste batterie sul Samsung Galaxy Ring 2 potrebbe aumenterebbe il prezzo del device, che è qualcosa che il colosso sudcoreano probabilmente intende evitare, considerando il recente calo di interesse verso lo smart ring.
iPhone 17 Pro: zoom ottico ridotto, ma qualità migliorata
Secondo le ultime indiscrezioni, Apple starebbe lavorando a un’ulteriore innovazione per la fotocamera dei futuri iPhone 17 Pro. In base a quanto emerso, l’azienda starebbe valutando di ridurre lo zoom ottico, ma di aumentare la qualità.
iPhone 17 Pro: sensore da 48 megapixel, ma zoom ottico di 3.5xA riferire lo scenario è stato il noto leaker Majin Bu, asserendo che Apple è intenzionata a sostituire l’attuale teleobiettivo da 12 megapixel con zoom ottico di 5x con un nuovo sensore da 48 megapixel, ma con zoom ottico di 3.5x.
A prima vista, questa scelta potrebbe rappresentare un passo indietro, ma in realtà le cose non stanno così. La “mela morsicata” utilizzerebbe il crop digitale per offrire uno zoom superiore, simulando uno zoom di 5x o anche di 7x con un’elaborazione intelligente delle immagini. Ciò che ne deriva è una maggiore versatilità nei ritratti, con un’inquadratura più naturale e una maggiore immediatezza nello scatto, mantenendo comunque una qualità d’ingrandimento notevole.
L’idea è essenzialmente la stessa dell’obiettivo principale sugli ultimi iPhone. Sebbene l’iPhone 16 abbia un sensore da 48 megapixel, Apple offre uno zoom digitale di 2x (che l’azienda chiama zoom teleobiettivo) che ritaglia l’immagine completa in una foto da 12 megapixel, risultando in una foto ingrandita decente. Ecco perché Apple dice che l’iPhone 16e ha due fotocamere in una, per esempio.
Il leaker suggerisce che il cambiamento nell’iPhone 17 Pro andrà a beneficio degli utenti, poiché l’attuale obiettivo di 5x richiede agli utenti di allontanarsi dal soggetto per scattare foto ritratto. Con un obiettivo di 3.5x, scattare foto ritratto sarebbe più facile, mentre lo smartphone sarebbe ancora in grado di fotografare con uno zoom digitale fino a 7x.
Apple vuole creare un iPhone tutto in vetro
La presunta riprogettazione di iOS 19 con design translucido è sicuramente un punto di svolta, ma anche l’ultimo brevetto di Apple, che parla in dettaglio di un iPhone con superfici realizzate totalmente in vetro non è assolutamente da meno.
Apple: iPhone con superfici in vetroIl brevetto descrive dispositivi in cui tutte le superfici esterne (anteriore, posteriore e laterali) sono realizzate in vetro, creando un aspetto senza soluzione di continuità e trasparente con un’interfaccia itinerante che può essere utilizzata da qualsiasi angolazione.
Al di là dell’estetica, gli involucri in vetro introdurrebbero nuove capacità interattive. Apple descrive le aree sensibili al tocco e alla forza che si estendono ai lati e alla parte posteriore dei dispositivi, creando essenzialmente interfacce multi-late che potrebbero adattarsi in base a come l’utente tiene o orienta il dispositivo. Le forme di realizzazione includono anche meccanismi per smontare i dispositivi per le riparazioni.
Per gli iPhone, il brevetto illustra un design in vetro a sei lati in cui i display potrebbero apparire su qualsiasi superficie, con sistemazioni per componenti come altoparlanti e microfoni. L’interfaccia utente si sposterebbe dinamicamente a seconda dell’orientamento del dispositivo, consentendo interazioni contestuali indipendentemente dal lato rivolto verso l’utente.
Da notare che il brevetto include anche concept per altri prodotti Apple, tra cui un Mac Pro in vetro con una forma di prisma ottagonale e un Apple Watch costruito quasi interamente in vetro trasparente.
Naturalmente, l’esistenza di un brevetto non garantisce che quanto viene in esso descritto possa effettivamente giungere sul mercato, ma offre senz’altro una panoramica della potenziale visione a lungo termine dell’azienda.
FTC chiuderà l'indagine antitrust su Meta?
Mark Zuckerberg ha chiesto l’aiuto di Donald Trump per evitare la probabile sanzione in arrivo dall’Europa. L’azienda di Menlo Park è anche sotto indagine negli Stati Uniti, ma la FTC (Federal Trade Commission) potrebbe chiudere il procedimento in caso di ordine emesso dal Presidente.
Zuckerberg vuole evitare il processoIl 18 febbraio, Trump ha firmato un ordine esecutivo per affermare che i funzionari delle agenzie (come la FTC) sono soggette a supervisione e controllo del Presidente. In pratica sono più agenzie indipendenti. Andrew Ferguson, Presidente della Federal Trade Commission, ha dichiarato che obbedirà agli ordini di Trump, quindi potrebbe decidere di chiudere il procedimento contro Meta.
L’autorità antitrust ha avviato l’indagine a fine 2020, accusando Meta di aver abusato della sua posizione dominante nel mercato dei social media e aver danneggiato la concorrenza con l’acquisizione di WhatsApp nel 2012 e Instagram nel 2014. Nonostante i ricorsi presentati, un giudice federale ha confermato la validità della denuncia. Il processo antitrust inizierà il 14 aprile.
Mark Zuckerberg è stato avvistato ieri alla Casa Bianca. Secondo il Wall Street Journal, il CEO vuole evitare il processo e cercare di ottenere un accordo extragiudiziale.
Meta sostiene che la FTC non ha tenuto conto di altri servizi concorrenti, tra cui TikTok, YouTube, Snapchat, iMessage e X. In caso di sconfitta, l’azienda californiana potrebbe essere costretta a vendere WhatsApp e Instagram. L’eventuale sentenza sfavorevole verrà ovviamente impugnata, quindi lo scontro proseguirà in appello.
iPhone: pulsanti aptici per i futuri modelli
Apple sta continuando a prendere in considerazione l’idea, ampiamente vociferata in passato, di proporre, in futuro, i pulsanti a stato solido con feedback tattile per i suoi iPhone. Lo si apprende da un nuovo report del noto leaker “Instant Digital” sul social media cinese Weibo.
iPhone: pulsanti a stato solido con feedback tattile in futuroIn base a quanto riferito nelle scorse ore, dunque, Apple starebbe ancora investendo risorse nel perfezionamento di questa tecnologia, anche se al momento il progetto risulta essere in una fase di pausa strategica.
Il costo di produzione non rappresenta l’ostacolo per l’adozione dei pulsanti aptici. Il vero “cruccio” sarebbero piuttosto le cosiddette mistouches, ovvero i tocchi involontari o non perfettamente rilevati. Apple avrebbe rilevato che la risposta fornita da questi pulsanti non è ancora in grado di garantire un’esperienza perfettamente prevedibile, come invece ci si aspetta dai classici tasti meccanici.
In base a ciò, il team di ingegneri della “mela morsicata” starebbe ridefinendo il design tattile dei pulsanti, cercando di trovare un buon compromesso tra affidabilità, comfort e risposta sensoriale. La questione non è soltanto tentare di replicare al meglio la pressione, ma anche e soprattuto quella di offrire un’esperienza che sia familiare e convincente per l’utente, senza un movimento fisico reale.
L’attuale design dei pulsanti su iPhone è integrato direttamente nel telaio, senza rimbalzo quando avviene la pressione, ma l’azienda sta apparentemente cercando di replicare più da vicino l’esperienza di un pulsante meccanico tradizionale.
I vantaggi sono la semplicità e la riduzione dell’usura meccanica, consentendo agli utenti di distinguere tra una pressione leggera e una pressione ferma per attivare diverse funzioni.
Notebook gaming MSI con Core i7 e NVIDIA RTX al prezzo minimo
MSI Thin 15 B13U al suo prezzo minimo storico è la migliore occasione di oggi su Amazon se stai cercando un nuovo notebook gaming da mettere sulla tua scrivania. Il merito è dell’offerta a tempo in corso, ma che potrebbe scadere da un momento all’altro. Ha tutto ciò che serve per far girare i titoli di ultima generazione in alta qualità.
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MSI Thin 15: notebook gaming con NVIDIA RTXIl comparto hardware è ottimizzato per l’esperienza di gioco, grazie a una potenza di calcolo notevole e al supporto di una GPU dedicata. C’è poi il sistema operativo Windows 11 Home preinstallato. Ecco quali sono le specifiche tecniche, concentriamoci sulle più importanti, rimandando alla scheda completa per altri dettagli.
- Display Full HD da 15,6 èpollici con refresh rate da 144 Hz;
- processore Intel Core i7-13620H con chip grafico Intel Iris Xe;
- scheda video NVIDIA RTX 3050 con 4 GB di memoria GDDR6;
- 16 GB di RAM DDR4 e SSD PCIe 4 da 512 GB;
- connettività Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3 ed Ethernet;
- porte USB Type-A, USB-C e due jack audio;
- tastiera retroilluminata, webcam con microfono e altoparlanti;
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Processo antitrust, Meta deve cedere Instagram e WhatsApp?
Il vento sta cambiando nella Silicon Valley… Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, i giganti tech stanno riallineando le loro strategie. Meta, in particolare, sembra aver puntato tutte le sue fiches su una mossa politica audace. Ma il CEO Mark Zuckerberg potrebbe aver fatto un passo falso.
Zuckerberg ha recentemente ammesso che Facebook ha censurato contenuti durante l’amministrazione Biden. Ora, la sua nuova strategia è collaborare con il governo Trump per respingere le accuse di censura. Una mossa a sorpresa, forse un tentativo di ingraziarsi il presidente in vista del processo antitrust che attende Meta.
Il 14 aprile 2025, una data cruciale per il futuro di MetaIl processo si terrà il 14 aprile 2025. Affonda le sue radici in una battaglia legale iniziata anni fa. La causa è stata avviata nel 2020 dalla Federal Trade Commission. La FTC ha accusato Meta (all’epoca Facebook) di aver acquisito Instagram nel 2012 e WhatsApp nel 2014 non per competere lealmente, ma per eliminare potenziali rivali e consolidare il proprio monopolio.
A supporto della tesi, la FTC cita comunicazioni interne di Meta. Nel 2012, Zuckerberg descriveva Facebook come “molto indietro” rispetto a Instagram, la cui crescita “spaventosamente veloce” lo preoccupava. Propose di “pagare un sacco di soldi” per acquisire funzionalità e slancio che a Facebook mancavano.
L’obiettivo dichiarato era “neutralizzare un potenziale concorrente” e proteggere casi d’uso chiave. Con WhatsApp, il timore era che la messaggistica si evolvesse in vere e proprie reti sociali, come già accaduto in Asia con LINE e WeChat. Un dirigente Meta ammise che l’idea lo teneva sveglio la notte.
Il futuro incerto di Instagram e WhatsAppSe la corte darà ragione alla FTC, Meta potrebbe essere costretta a scorporare Instagram e WhatsApp, ma
a vincere non sarà così facile per l’antitrust. Secondo il Wall Street Journal, gli esperti sostengono che la FTC dovrà dimostrare che la strategia di Meta ha danneggiato direttamente la concorrenza o i consumatori.
Intanto, Zuckerberg si trova di fronte a un bivio. Continuare a corteggiare Trump nella speranza di ammorbidire la posizione del governo nel processo? O concentrare tutte le energie sulla difesa legale, mettendo da parte le manovre politiche? La posta in gioco è altissima. Instagram e WhatsApp sono asset fondamentali, che generano una fetta consistente dei ricavi e dei dati dell’azienda. Perderli sarebbe un colpo durissimo, forse letale.
Un processo epocale…Al di là delle sorti di Meta, questo processo potrebbe segnare uno spartiacque nella regolamentazione delle Big Tech. Se la FTC dovesse spuntarla, si aprirebbe la strada a un’ondata di cause simili contro altre aziende accusate di pratiche anti-concorrenziali. Sarebbe un segnale forte, un messaggio chiaro che nemmeno i giganti della Silicon Valley sono al di sopra della legge.
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Puoi vedere Roma-Juventus in streaming gratis su DAZN. È il regalo della piattaforma a tutti i tifosi e agli appassionati del grande calcio. Si gioca domenica 6 aprile alle ore 20:45, nella cornice dello stadio Olimpico, per la giornata 31 di Serie A. Per guardare la partita è sufficiente registrarsi al servizio, non servono abbonamenti.
Guarda Roma-Juve in streaming gratis
Roma-Juventus di Serie A è in streaming gratisSi tratta di un big match molto importante nell’ottica della qualificazione alla Champions League. I giallorossi sono sesti in classifica con 52 punti (gli stessi della Lazio che li segue), mentre i bianconeri si trovano in quinta posizione a 55 punti, uno in meno del Bologna quarto e a tre distanze dall’Atalanta terza, impegnate in casa rispettivamente con il Napoli e con la Lazio. Da questo turno di campionato usciranno verdetti importanti.
Grazie agli accordi siglati dalla piattaforma con Lega Serie A, la partita è in streaming gratis su DAZN. C’è la telecronaca di Pierluigi Pardo, affiancato da Dario Marcolin per il commento tecnico.
Queste le probabili formazioni al fischio d’inizio. I padroni di casa devono rinunciare a Saelemaekers (squalificato), Abdulhamid, Dybala e Rensch (infortunati), mentre tra gli ospiti gli assenti sono Cambiaso, Douglas Luiz e Gatti (in infermeria) senza considerare Bremer e Cabal out ormai da molto tempo. Stesso modulo schierato dai due allenatori, Ranieri e Tudor.
- Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Celik, Koné, Cristante, Angelino; Soulé, Pellegrini; Dovbyk;
- Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Veiga, Kelly; Nico Gonzalez, Locatelli, Thuram, McKennie; Conceicao, Yildiz; Vlahovic.
Il fattore campo pesa sul pronostico, con i giallorossi leggermente favoriti rispetto ai bianconeri.
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Ricapitolando, se ti stai chiedendo come vedere in streaming gratis la partita, è davvero semplice: ti basta registrarti a DAZN, senza dover attivare un abbonamento. Con la sola apertura dell’account puoi guardare il big match in diretta sui tuoi dispositivi.
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Questa settimana, Apple ha rilasciato pubblicamente iOS 18.4, rendendo finalmente disponibile Apple Intelligence anche in Italia. Purtroppo, però, l’aggiornamento ha portato in dote pure un fastidioso bug: su diversi iPhone aggiornati stanno riapparendo automaticamente vecchie app cancellate da tempo, senza alcun intervento da parte dell’utente.
iOS 18.4 e il bug delle app fantasmaLe segnalazioni arrivano da più fonti, tra cui numerosi thread su Reddit e le pagine di supporto Apple. Svariati utenti sparsi in varie parti del mondo hanno notato che subito dopo aver installato iOS 18.4 sul proprio iPhone sono comparse delle app che avevano eliminato mesi o persino anni addietro e che erano ormai cadute nel dimenticatoio.
Questo comportamento non sembra legato a funzioni note come i download automatici, che permettono di sincronizzare app acquistate su altri dispositivi Apple. Molti utenti coinvolti, infatti, non possiedono neppure altri device a marchio Apple e non hanno mai attivato tale opzione.
Non c’entrano assolutamente nulla neppure il jailbreak, i marketplace alternativi e le installazioni non autorizzante, in quanto anche utenti con iPhone mai sbloccati e utilizzati solo con l’App Store ufficiale hanno riscontrato il problema.
Al momento, non è dato sapere quale sia la causa tecnica del bug e neppure quanto sia concretamente diffusi. Il colosso di Cupertino non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale al riguardo, ma di certo l’azienda sta indagando o comuqnue indagherà nel corso dei prossimi giorni e fornirà le dovute spiegazioni, oltre che risolvere il problema. Nel mentre, l’unica soluzione efficace è cancellare manualmente le app che riappaiono.
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Trovi in offerta su Amazon il Mini PC Stick del marchio HEIGAOLAPC: lo puoi acquistare al prezzo stracciato di soli 93 euro. Come fare? Ti basta attivare il coupon proposto dall’e-commerce. Perfetto come media player o per trasformare qualsiasi schermo in una postazione di lavoro, è possibile connetterlo a qualsiasi monitor o televisore attraverso HDMI. Il design è senza ventola, risultando totalmente silenzioso durante il funzionamento.
HEIGAOLAPC: il Mini PC Stick a prezzo stracciatoNonostante le sue dimensioni estremamente compatte (128x51x13 millimetri) integra tutte le componenti di un vero e proprio computer. Tra le specifiche tecniche sono presenti il processore Intel Pentium N4200 affiancato da 4 GB di RAM DDR4 e da 64 GB di memoria interna eMMC espandibile con schede microSD. Ci sono poi i moduli Wi-Fi e Bluetooth per la connettività wireless, lo slot Ethernet per quella cablata, due porte USB 3.0 Type-A e il jack audio. Il sistema operativo preinstallato è Windows con licenza ufficiale Microsoft per ricevere tutti gli aggiornamenti rilasciati, ma volendo è possibile utilizzare una distribuzione Linux. Per altre informazioni visita la pagina dedicata.
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Google DeepMind ha pubblicato un documento mastodontico sulla sua strategia per rendere sicura l’AGI, l’intelligenza artificiale generale in grado di svolgere qualsiasi compito umano (come e meglio di noi). Un tema controverso che spacca il mondo in due.
C’è chi sostiene che l’AGI sia solo una chimera, un traguardo irraggiungibile. Altri, come Anthropic, avvertono che è dietro l’angolo e potrebbe causare danni catastrofici se non si adottano le giuste precauzioni.
DeepMind lancia l’allarme: AGI entro il 2030, rischi “gravi” per l’umanitàIl paper di DeepMind prevede l’arrivo dell’AGI entro il 2030. Gli autori parlano di possibili “danni gravi“, senza specificare scenari concreti, ma citando come esempio estremo “rischi esistenziali” che potrebbero “distruggere l’umanità per sempre“.
Il paper esprime dubbi sulla fattibilità dell’AI superintelligente. OpenAI ha recentemente dichiarato di puntare proprio su questo obiettivo, ma per DeepMind, senza innovazioni architetturali radicali, i sistemi superintelligenti non emergeranno presto, ammesso che lo facciano mai.
Tuttavia, gli autori ritengono plausibile uno scenario diverso ma altrettanto preoccupante: l‘auto-miglioramento ricorsivo dell’AI. In questo caso, l’AI non avrebbe bisogno di un salto architetturale improvviso, ma potrebbe accelerare la propria evoluzione conducendo autonomamente ricerche e migliorandosi progressivamente. E questo potrebbe essere incredibilmente pericoloso.
DeepMind individua quattro aree di rischio principali per l’AGI: abuso, disallineamento, incidenti e rischi strutturali. Al momento, l’attenzione si concentra soprattutto sulle prime due. Per prevenire un uso malevolo dell’AI, l’azienda ha introdotto un framework di valutazione della cybersicurezza, controlli di accesso e protezioni contro gli attacchi informatici.
Dobbiamo prepararci all’avvento dell’AGI?Non tutti gli esperti sono d’accordo con le premesse del paper. C’è chi ritiene che il concetto di AGI sia troppo vago per essere valutato rigorosamente dal punto di vista scientifico, altri non credono che il miglioramento ricorsivo dell’AI sia realistico al momento. Il vero rischio? L’AI che si autoalimenta con output inaccurati. Con la proliferazione di contenuti generati dall’AI sul web, i modelli di intelligenza artificiale vengono addestrati su dati che non provengono da fonti autentiche, ma da loro stessi.
Questo crea un effetto a catena: le AI finiscono per rielaborare e apprendere dai propri output, che possono contenere errori, distorsioni o vere e proprie allucinazioni, a tutto scapito della qualità e affidabilità delle informazioni. Un rischio che aveva già anticipato per altro, anche Ilya Sutskever.
Switch 2 è già in vendita su Amazon: liscia e con Mario Kart World
Switch 2 è già in preordine su Amazon, ma comprarla non è un’impresa semplice. Le prime unità sono andate letteralmente a ruba, facendo registrare un sold out in pochi minuti. I fortunati che sono riusciti a metterla nel carrello e a completare l’ordine la riceveranno direttamente a casa al day one del 5 giugno. Tra i miglioramenti introdotti rispetto alla versione precedente ci sono un restyling della piattaforma (display più grande, controller multifunzione ecc.), il supporto alla risoluzione 4K (su TV) e una maggiore potenza di calcolo.
Acquista Switch 2 su Amazon in preordineC’è la versione liscia che include solo la console al prezzo di 469,99 euro. Nella confezione sono presenti i Joy-Con 2 rinnovati nell’aspetto e non solo, con i loro laccetti e l’impugnatura, la base per il collegamento al televisore, il blocco alimentatore, un cavo HDMI ad alta velocità e il libretto con le informazioni di base.
In alternativa, il bundle che contiene anche il gioco Mario Kart World è proposto al prezzo di 509,99 euro. Conviene rispetto all’acquisto separato. Si tratta del titolo realizzato appositamente e in esclusiva per Switch 2, arricchito con personaggi aggiuntivi e modalità inedite, come quella che permette di esplorare liberamente i circuiti senza l’ansia di dover tagliare per primi il traguardo. Non fatichiamo a immaginare che diventerà un altro successo per Nintendo.
Compra il bundle Switch 2 in preordine
La vendita e la spedizione sono ovviamente a carico di Amazon, con la consegna gratuita assicurata nel giorno dell’uscita sul mercato, il 5 giugno. In caso di sold out, il consiglio è di tenere controllate con una certa frequenza le due schede prodotto (liscia e bundle) per approfittarne subito delle nuove disponibilità.
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È in corso un’offerta su Amazon che propone Redmi 14C al prezzo di soli 109 euro. Lo smartphone Xiaomi è un’ottima scelta se stai cercando un telefono economico, ma che ha tutto ciò che serve. Il sistema operativo è Android con personalizzazione HyperOS e accesso alla piattaforma Google Play per il download delle applicazioni.
Redmi 14C a 109 euro: lo smartphone Xiaomi è in offertaC’è il display Dot Drop da 6,88 pollici con risoluzione 1640×720 pixel e frequenza di aggiornamento da 120 Hz, perfetto per lo streaming e in ogni altro utilizzo. Ha poi in dotazione il processore MediaTek Helio G81-Ultra con GPU Mali-G52 MC2, 8 GB di RAM, 256 GB di memoria interna (è la versione meglio accessoriata), una doppia fotocamera posteriore con sensore principale da 50 megapixel, la selfie camera frontale da 13 megapixel, il modulo NFC per i pagamenti in mobilità, il sensore di impronte digitali, il riconoscimento facciale, il supporto Dual SIM, lo slot microSD, la connettività Wi-Fi dual band e Bluetooth 5.4, il sintonizzatore radio FM e la batteria da 5.160 mAh con autonomia elevata e ricarica via porta USB-C. Scopri di più nella descrizione completa.
In questo momento puoi acquistare lo smartphone Xiaomi Redmi 14C al suo prezzo minimo storico di soli 109 euro, grazie allo sconto applicato in automatico. La colorazione è Midnight Black, quella mostrata dall’immagine qui sotto.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Non perdere l'offerta Iliad: 200 GB in 5G con minuti e SMS illimitati a 9,99€
A Iliad va riconosciuto il merito di saper stupire il panorama della telefonia mobile italiana proponendo offerte sempre molto interessanti come Iliad Giga 200, la promozione che permette di avere 200 Giga, minuti e SMS illimitati, e la tecnologia 5G inclusi nel canone a soli 9,99€ al mese. Tutto quello di cui hai bisogno a un prezzo estremamente conveniente: attiva subito l’offerta.
L’offerta che rivoluziona la tua esperienza di navigazione mobileSpesso le offerte mobile degli altri operatori di telefonia mancano di qualcosa (il 5G, i minuti o gli SMS illimitati) per cercare di tenere basso il prezzo del canone mensile. Non così Iliad che nella sua offerta include tutto il meglio della connettività mobile permettendo di chiamare, mandare messaggi e navigare senza preoccupazioni.
Con i 200 Giga di traffico in 5G si possono guardare film e serie TV ad alta definizione, partecipare a eventi live di lavoro, giocare sulle varie piattaforme e utilizzare lo smartphone come hotspot per il PC o la Smart TV. Un’offerta completa per la vita di tutti i giorni ma anche per le occasioni in cui si è lontani da casa e si vuole avere sempre a disposizione una connessione stabile e ultraveloce.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Elon Musk fuori dall'amministrazione Trump?
La permanenza di Elon Musk nei corridoi della Casa Bianca come membro dell’amministrazione Trump potrebbe essere agli sgoccioli. Alcuni fedelissimi del presidente USA (per ovvie ragioni rimasti anonimi) hanno riferito a testate d’oltreoceano che i due avrebbero già preso la decisione, in attesa di ufficializzarla entro le prossime settimane.
I fedelissimi di Trump contro Elon MuskIn caso di conferma, il numero uno di Tesla e SpaceX tornerebbe a occuparsi dei suoi business, come prima della discesa in campo. Dovrebbe invece rimanere operativo il dipartimento DOGE di cui è stato nominato responsabile.
Si tratta di una decisione maturata da Musk o imposta da Trump? La seconda. Le fonti parlano di una frustrazione sempre più evidente manifestata da alcuni membri dell’amministrazione USA nei confronti dell’uomo più ricco al mondo, da qualcuno ormai ritenuto un peso politico, per via della sua imprevedibilità e non solo. Nel mirino anche la sua strategia comunicativa, poco istituzionale e più che altro basata su post affidati al social X.
Solo poche settimane fa, rappresentanti della Casa Bianca avevano ribadito la volontà di andare oltre le limitazioni imposte dal cosiddetto 130-day cap. È la regola secondo cui un dipendente pubblico temporaneo non può prestare il suo servizio per più di 130 giorni in un anno. La scadenza è al momento prevista per fine maggio o inizio giugno.
Le smentite: solo fake newsLe voci di corridoio sono subito state smentite. Prima lo ha fatto Karoline Leavitt, con un post in cui etichetta lo scoop come spazzatura. Poi è intervenuto il diretto interessato, definendola una fake news.
Ricordiamo che Musk si è speso durante la campagna elettorale per il ritorno di Trump alla Casa Bianca e non solo in termini economici. Inevitabilmente, il suo impegno sul fronte politico e amministrativo lo ha distolgo dalle attività alla guida delle sue aziende.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}TikTok America: 50% a nuovi investitori statunitensi
Nelle ultime ore sono trapelati altri dettagli sulla vendita di TikTok che dovrebbe avvenire entro il 5 aprile. Secondo The Information, Donald Trump annuncerà una nuova società, denominata TikTok America. Le quote verranno ripartite tra nuovi e vecchi investitori, ma ci sarà ancora ByteDance che concederà l’algoritmo in licenza. Intanto sono arrivate offerte da Amazon, Andreessen Horowitz, AppLovin e dal fondatore di OnlyFans.
TikTok America: soluzione legale?Il Presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo per posticipare di 75 giorni la scadenza prevista dalla legge (Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act), quindi la vendita deve avvenire entro il 5 aprile. L’ipotesi più probabile è quella che prevede l’acquisizione di quote da parte di vari investitori.
La cordata, guidata da Oracle (che già ospita sui server i dati degli utenti statunitensi), sarebbe formata anche da Blackstone, Andreessen Horowitz, Silver Lake e altre società di private equity. Secondo le fonti di The Information, questi investitori diventeranno proprietari del 50% di TikTok. Gli attuali investitori, tra cui General Atlantic, Susquehanna, KKR e Coatue, dovrebbero avere circa un terzo delle quote.
Il restante 19,9% rimarrebbe nelle mani di ByteDance. Questa percentuale rispetta il requisito della legge in vigore da fine aprile 2024, in quanto è inferiore alla soglia del 20%. L’annuncio di TikTok America è imminente, ma l’accordo non verrà finalizzato prima di tre o quattro mesi. È necessario ricevere l’approvazione da ByteDance e soprattutto dal governo cinese.
La nuova società non diventerà proprietaria del famoso algoritmo dei suggerimenti. Verrà invece ottenuto in licenza dall’azienda cinese. Nelle ultime ore sono arrivate anche offerte da Amazon, AppLovin e dal fondatore di OnlyFans (Tim Stokely) tramite la startup Zoop.
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Con la versione 24H2, il sistema operativo di Microsoft abbraccia finalmente la funzione Hotpatch, fino ad ora riservata alle versioni server.
Aggiornamenti di sicurezza di Windows 11 senza riavvii forzatiQuante volte sarà capitato di rimandare un aggiornamento per non interrompere il lavoro? O di imprecare contro quei fastidiosi avvisi che obbligano a riavviare il PC? Bene, con Hotpatch questo incubo è finito. La funzione, infatti, applica le patch di sicurezza direttamente ai processi in memoria, senza dover riavviare per forza il sistema. Un sollievo per gli utenti, che possono continuare a lavorare senza interruzioni. E una manna per gli amministratori IT, che hanno la certezza che tutti i PC siano sempre aggiornati, indipendentemente da quando vengono riavviati.
Come funziona Hotpatch?Con Hotpatch, i computer ricevono un unico aggiornamento di base ogni trimestre, che richiede un riavvio. Poi, nei due mesi successivi, arrivano le hotpatch, che si installano in silenzio senza necessità di restart. Attenzione però: altri tipi di aggiornamenti potrebbero comunque richiedere un riavvio.
Ecco il punto dolente: al momento, Hotpatch è disponibile solo per Windows 11 Enterprise versione 24H2 (nelle varianti E3, E5, F3, Education A3, A5 e Windows 365 Enterprise). Niente da fare per le edizioni Home e Professional. Inoltre, serve un PC con processore Intel o AMD. I dispositivi ARM sono supportati, ma la funzione è ancora in anteprima pubblica per loro. Microsoft promette che riceveranno il supporto completo “in un secondo momento“.
Per gli utenti normali, c’è un’altra novità in arrivo: Quick Machine Recovery. Questa funzione aiuta a riparare i PC che non si avviano, fornendo gli aggiornamenti e le patch necessarie direttamente dall’ambiente di ripristino di Windows. Quick Machine Recovery è attualmente in fase di test pubblico e sarà disponibile per tutte le edizioni di Windows 11, compresa la Home.
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