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Updated: 42 min 55 sec fa

Copilot come pagina iniziale predefinita di Microsoft Edge

Mar, 04/22/2025 - 18:09

Perché accontentarsi di Copilot solo nella barra laterale di Edge? Microsoft vuole di più per il suo assistente AI. Gli utenti, infatti, potranno impostare Copilot come pagina iniziale delle nuove schede del browser, al posto della classica interfaccia con la barra di ricerca di Bing, i link rapidi, gli sfondi e le notizie.

Su Edge Copilot diventa la homepage

Per provare questa nuova funzionalità, non è sufficiente avere l’ultima versione stabile di Edge. Bisogna scaricare la versione 137.0.3274.0 o successiva, attualmente disponibile nel programma Insider. Dopo aver aggiornato il browser, bisogna andare nella pagina edge://flags e attivare una serie di opzioni sperimentali:

  • NTP Composer: impostare su “Enabled with experimental features”;
  • NTP Composer Chat Ranking: impostare su “Enabled”;
  • NTP Composer Focus: impostare su “Enabled”;
  • NTP Composer Use Copilot Search: impostare su “Enabled”.

Fatto questo, basta riavviare Edge e aprire una nuova scheda. Al posto della solita interfaccia, si vedrà Copilot in tutto il suo splendore, con un link rapido a Office, alcuni suggerimenti, un pulsante per le impostazioni e molto altro.

Prima di lanciarsi a capofitto in questa novità, bisogna tenere presente che le opzioni in edge://flags sono sperimentali. Questo significa che possono essere instabili, incomplete, buggate e non pronte per il debutto pubblico. Insomma, chi vuole provare Copilot come pagina delle nuove schede, lo fa a proprio rischio e pericolo. La pazienza è d’obbligo, perché qualche intoppo è praticamente garantito.

Copilot sempre più protagonista

L’arrivo di Copilot nelle nuove schede di Edge è solo l’ultima mossa di Microsoft per mettere il suo assistente AI al centro dell’esperienza di browsing. Recentemente, ha lanciato anche Copilot Vision, una funzionalità che permette all’AI di “vedere” la scheda corrente e di offrire informazioni e suggerimenti utili. Ma le ambizioni di Microsoft vanno oltre il browser. Copilot Vision sta per sbarcare anche su Windows 11, come dimostrano le recenti build di anteprima.

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Perplexity chiede più scelta, non la vendita di Chrome

Mar, 04/22/2025 - 18:01

La ricerca AI è uno degli argomenti trattati durante il promesso sui rimedi che dovrebbero essere imposti a Google per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca. Nei prossimi giorni verranno ascoltati diversi testimoni, tra cui alcuni dirigenti di Perplexity. L’azienda di San Francisco ha anticipato che chiederà più scelta su Android, non la vendita di Chrome.

Chrome è importante per i concorrenti

Il Dipartimento di Giustizia chiederà al giudice di imporre la vendita di Chrome perché rappresenta il principale punto di accesso al motore di ricerca. Aravind Srinivas, CEO di Perplexity, ha scritto su X che Google deve continuare lo sviluppo di Chrome, in quanto contribuisce al progetto Chromium, il cui codice open source viene utilizzato da altri browser, come Microsoft Edge e Comet di Perplexity.

L’azienda di San Francisco sottolinea che il problema non è il dominio di Google, ma l’uso di tale dominio per limitare la scelta, quando esistono opzioni migliori. Il riferimento è all’obbligo per produttori e operatori telefonici di impostare Google come motore di ricerca predefinito e installare tutte le app dell’azienda di Mountain View.

Secondo Perplexity, il rimedio migliore è proprio quello di eliminare questo vincolo. Produttori e operatori telefonici devono consentire ai loro utenti di scegliere l’alternativa preferita su Android (motore di ricerca, assistente digitale e altro).

L’azienda evidenzia che il suo motore di ricerca AI è superiore a Gemini, quindi l’unico modo per ripristinare la concorrenza è vietare a Google di imporre la sottoscrizione di contratti vincolanti.

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Amazon Music Unlimited: la prova di 30 giorni calza a pennello

Mar, 04/22/2025 - 17:36

I ponti primaverili si avvicinano, i primi tormentoni estivi sono già tra noi, e non manca nemmeno tanto all’Eurovision Song Contest. Il minimo comune denominatore? La musica, tanta musica. Per tutti gli appassionati questo è il momento ideale per attivare la prova gratuita di 30 giorni di Amazon Music Unlimited, il servizio streaming musicale di Amazon.

Durante il periodo di prova è possibile godere dell’accesso completo a oltre 100 milioni di brani, ai podcast più famosi oggi disponibili, e di un’esperienza di ascolto di qualità grazie all’ultra alta definizione. Al termine l’abbonamento si rinnoverà a 10,99 euro al mese, salvo disdetta prima del rinnovo (nel caso, non vi sono costi aggiuntivi da sostenere).

Prova gratis Amazon Music Unlimited

Perché è il momento giusto per attivare la prova di Amazon Music Unlimited

I 30 giorni di prova di Amazon Music Unlimited calzano a pennello per il periodo che ci aspetta. In questo mese, ad esempio, si potrà dare libero sfogo alla propria creatività per realizzare la propria playlist dei sogni, e ascoltare tutte le canzoni desiderate con skip illimitati mentre si è alla guida in macchina oppure una volta rientrati a casa o in hotel se si è in vacanza.

In tante playlist personalizzate finiranno anche i brani dell’Eurovision Song Contest. La canzone dell’Italia, Volevo essere un duro di Lucio Corsi, ormai la conoscono tutti, questo non toglie però la curiosità verso gli altri artisti in gara, soprattutto man mano che ci si avvicinerà al giorno della finale.

L’altro motivo per cui attivare la prova gratuita di Amazon Music Unlimited è l’ascolto senza limiti dei primi tormentoni estivi e dei nuovi album. Tra le novità più interessanti spiccano Bottiglie vuote dei Pinguini Tattici Nucleari con Max Pezzali e Nonostante tutto, il brano di Elisa con Cesare Cremonini.

L’offerta, valida soltanto per i nuovi iscritti, è attivabile collegandosi al sito Amazon e cliccando su Iscriviti, è gratis per 30 giorni.

Prova gratis Amazon Music Unlimited

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Fujitsu svela nuovo computer quantistico da 256 qubit

Mar, 04/22/2025 - 17:18

Fujitsu e l’istituto di ricerca giapponese RIKEN hanno appena svelato un mostro di potenza: un nuovo computer quantistico superconduttore a 256 qubit.

Non parliamo certo del primo computer quantistico al mondo, ma rispetto al vecchio modello da 64 qubit, è un upgrade notevole. Ad esempio, potrà simulare molecole più articolate. Cosa vuol dire? Che potrebbe portare alla creazione di farmaci fino a ieri impensabili. Senza contare la possibilità di testare i meccanismi di correzione degli errori quantistici.

Il computer quantistico da 256 qubit di Fujitsu presto accessibile ad aziende e istituti

Ma la vera notizia non è solo il numero di qubit. Fujitsu e RIKEN hanno deciso di mettere il loro gioiellino a disposizione di aziende e istituti di ricerca di tutto il mondo. Chiunque potrà accedere a questa meraviglia della tecnologia per portare avanti i propri progetti. Un esempio di collaborazione e condivisione che fa ben sperare per il futuro.

Ma come si fa a gestire un mostro da 256 qubit senza che vada in ebollizione? Fujitsu e RIKEN hanno trovato la soluzione: un innovativo sistema di raffreddamento basato su un refrigeratore a diluizione, che sfrutta tecniche di implementazione ad alta densità e un design termico all’avanguardia. Ma non è tutto. Fujitsu e RIKEN hanno in serbo un’altra chicca: l’integrazione perfetta tra computer quantistici e classici. In futuro, gli utenti potranno eseguire algoritmi ibridi che sfruttano il meglio dei due mondi.

Obiettivo 1000 qubit

E chi pensa che 256 qubit siano già tanti, non ha visto ancora niente. Fujitsu e RIKEN stanno già lavorando a un computer quantistico da 1000 qubit, che dovrebbe vedere la luce il prossimo anno. Una corsa verso l’infinitamente piccolo che non conosce soste né confini. E grazie all’accordo di collaborazione esteso fino al 2029, possiamo aspettarci ancora tante sorprese dal duo nipponico.

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Monopolio di Google anche nella ricerca AI?

Mar, 04/22/2025 - 16:32

Durante il primo giorno del processo sui rimedi, il Dipartimento di Giustizia ha ribadito che la vendita di Chrome è una delle soluzioni migliori per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca. Google ha invece evidenziato che le richieste del governo sono eccessive. È stato anche affrontato un argomento poco trattato durante il processo del 2023, ovvero la ricerca AI con Gemini.

Google paga Samsung per installare Gemini

L’avvocato del Dipartimento di Giustizia (David Dahlquist) ha mostrato una slide che descrive il “ciclo vizioso” di Google. L’azienda di Mountain View paga miliardi di dollari per essere il motore di ricerca predefinito. Riceve quindi più query, raccoglie più dati, migliora i risultati delle ricerche, guadagna di più e quindi può sottoscrivere altri accordi.

Google afferma invece che si tratta di un “ciclo virtuoso” perché è ciò che ha reso il motore di ricerca migliore degli altri e quindi il preferito dagli utenti. Il Dipartimento di Giustizia ha chiesto tre rimedi principali, ovvero la vendita di Chrome, l’annullamento dei contratti relativi all’uso di Google come motore di ricerca predefinito e l’accesso ai dati di ricerca da parte dei concorrenti.

L’avvocato di Google (John Schmidtlein) ha sottolineato che questi rimedi sono “estremi” e che permetterebbero ai concorrenti di sviluppare i loro prodotti sfruttando gli investimenti dell’azienda californiana. Inoltre, i dati di ricerca includono molte informazioni private difficili da gestire e proteggere.

Durante il processo del 2023 che ha portato alla sentenza di monopolio ad agosto 2024 non è stata considerata la ricerca AI. Secondo l’avvocato del Dipartimento di Giustizia, Google potrebbe monopolizzare anche questo mercato con Gemini.

Nel corso del dibattimento è emerso che Samsung riceve enormi somme di denaro ogni mese per la preinstallazione dell’app Gemini sui dispositivi Galaxy, oltre ad una percentuale sui guadagni pubblicitari (revenue sharing).

L’avvocato di Google ha evidenziato che ci sono o ci saranno molti concorrenti di Gemini. I nomi sono elencati nel post pubblicato su sito ufficiale: ChatGPT (OpenAI), Apple Intelligence, Meta AI, Alexa+ di Amazon, Copilot di Microsoft, Grok 3 di xAI, Claude di Anthropic e V3 di DeepSeek.

Nexi azzera il canone e abbassa le commissioni: come avere il POS

Mar, 04/22/2025 - 16:31

Per chi è alla ricerca di un nuovo POS a canone zero e con commissioni vantaggiose, il consiglio è di valutare seriamente la soluzione di Nexi. Cosa offre? In primis, il canone completamente azzerato, ma non solo: puoi incassare con una commissione unica all’1,89%,

E fino al 30 giugno è possibile godere di un ulteriore vantaggio: per i micropagamenti fino a 10€ non ci sono proprio commissioni. Per averlo basta andare sul sito di Nexi, il costo di attivazione è pari a 29€.

Vai all’offerta di Nexi

Tutti i vantaggi del POS Nexi Mobile

Riassumiamo in sintesi i vantaggi del POS Nexi Mobile:

  • Canone zero, a differenza della maggior parte degli altri POS;
  • Commissione unica dell’1,89% per tutti i pagamenti con le carte Mastercard, Visa, Maestro, V-Pay e PagoBancomat, indipendentemente dall’importo della transazione;
  • Promo micropagamenti, con azzeramento di tutte le commissioni sotto ai 10€;
  • Piccole dimensioni del POS, perfetto per essere utilizzato in mobilità.

Da menzionare il fatto che il POS di Nexi è compatibile con il bonus fiscale, grazie a cui si ottiene un credito di imposta del 30% sull’importo delle commissioni. Inoltre, si aggiunge il programma “Protection Plus”, con cui è possibile ottenere la certificazione di conformità agli Standard PCI-DSS, obbligatoria per i circuiti internazionali.

Per acquistarlo basta andare sul sito di Nexi, selezionare “Acquista Mobile POS” e fare clic su “Acquista” per completare la procedura. Una volta giunti nella pagina di acquisto, troverai la scritta “Scopri Offerta Welcome Special“: cliccandoci sopra, vedrai anche la percentuale 0,00% riferita ad American Express, valida fino a 3.000 euro di transato, che poi passa allo 0,90% tra i 3.000 euro e fino a 50.000 euro (offerta valida solo per i nuovi clienti American Express).

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Come usare Firebase Studio di Google per creare app con l'AI

Mar, 04/22/2025 - 16:30

Con il lancio di Firebase Studio, Google spera di fare breccia nel cuore degli sviluppatori (e non), con un nuovo strumento AI per creare app senza scrivere una sola riga di codice.

La nuova interfaccia di Big G consente di sviluppare, generare e testare app in pochi clic ed è perfetta anche per chi ha poca dimestichezza con il codice, diventando un diretto competitor di tool affermati come Cursor, Lovable, Bolt, ecc., che offrono esperienze simili di sviluppo assistito dall’AI. Ma Google ha un vantaggio enorme rispetto a loro: l’integrazione nativa con l’ecosistema Firebase, già usato da milioni di sviluppatori nel mondo.

Firebase Studio con Gemini, la piattaforma di Google per generare app

Firebase Studio non è solo un editor visuale o un generatore di codice. È un vero e proprio ambiente di sviluppo nel cloud, che unisce il meglio di Project IDX, Gemini e Firebase per offrire tutto ciò che serve a realizzare un’applicazione completa, dalle API al backend, dal frontend alle app mobile. Il tutto in un unico workspace collaborativo, accessibile da qualsiasi dispositivo.

L’aspetto più interessante di Firebase Studio è che permette di sviluppare app semplicemente descrivendo ciò che si vuole, in formato testuale o addirittura con immagini e disegni. Gemini, il modello AI di Google, si occupa di tradurre le istruzioni in codice funzionante, suggerendo anche miglioramenti e correzioni. Un approccio che ricorda il “vibe coding” tanto in voga tra gli sviluppatori.

È un po’ come costruire un modello iniziale dell’app attraverso descrizioni invece che attraverso la programmazione tradizionale. Immaginiamo di poter dire “voglio un’app con una schermata di login blu, un feed di notizie e notifiche push” o persino disegnare uno schizzo dell’interfaccia, e l‘AI crea automaticamente il codice necessario. Questo approccio velocizza enormemente la fase iniziale di sviluppo, poiché consente di vedere rapidamente un’app funzionante che poi può essere perfezionata, invece di dover programmare tutto da zero.

Come funziona Firebase Studio di Google?

Facciamo un esempio pratico. Mettiamo il caso si voglia creare un’app sugli eventi gratuiti in città. Basta scrivere una descrizione tipo: “Voglio un’applicazione che mostri concerti, mostre e mercatini gratuiti in base alla posizione dell’utente, con possibilità di salvarli tra i preferiti e ricevere notifiche quando sono nei dintorni“.

In pochi secondi, Gemini può generare un blueprint completo dell’app: interfaccia mappa con pin dinamici, schede evento con immagini e descrizione, integrazione con il calendario, login utente e sistema di notifiche. Il tutto già collegato al backend Firebase per gestire i dati in tempo reale.

Una volta ottenuto il prototipo, chiaramente, è possibile perfezionarlo ulteriormente chattando con Gemini, che ha può apportare le modifiche richieste in tempo reale. La cosa bella, è che Firebase Studio supporta decine di linguaggi e librerie. Inoltre, integra nativamente gli emulatori e i servizi Firebase, che rendono semplicissimo testare e debuggare l’app direttamente nel browser.

L’interfaccia di Firebase Studio ricorda da vicino VS Code, con tanto di terminale, anteprima live e accesso completo ai file di progetto. Tutto gira nel cloud, quindi non c’è bisogno di installare nulla in locale. Si può lavorare da qualsiasi dispositivo e riprendere esattamente dal punto in cui si era rimasti. Un plus non da poco per chi sviluppa in mobilità o collabora con team remoti.

Come creare app in pochi minuti con Firebase Studio

Firebase Studio, come già anticipato, combina gli strumenti di codifica Genkit e Project IDX di Google con agenti AI specializzati e l’assistenza di Gemini. È costruito sul popolare progetto Code OSS, che lo rende familiare a molti.

Gli utenti devono solo aprire il loro browser per costruire un’applicazione in pochi minuti, importandola da repository esistenti come GitHub, GitLab, Bitbucket o da una macchina locale. La piattaforma supporta linguaggi come Java, .NET, Node.js, Go e Python e framework come Next.js, React, Angular, Vue.js, Android, Flutter e altri.

Gli utenti possono scegliere tra più di 60 modelli precostituiti o utilizzare un agente di prototipazione che aiuta a progettare un’app (compresi UI, flussi AI e schema API) attraverso il linguaggio naturale, schermate, mockup, strumenti di disegno, screenshot, immagini, senza la necessità di codificare. L’app può poi essere distribuita direttamente su Firebase App Hosting, Cloud Run o su un’infrastruttura personalizzata.

Le app possono essere monitorate in una console Firebase e perfezionate ed espanse in un’area di lavoro di codifica con un solo clic. Le app possono essere visualizzate in anteprima in un browser e Firebase Studio dispone di servizi di runtime e strumenti integrati per l’emulazione, il test, il refactoring, il debugging e la documentazione del codice.

Google sta anche concedendo l’accesso anticipato agli agenti Gemini Code Assist in Firebase Studio per coloro che fanno parte del Google Developer Program. Ad esempio, un agente di migrazione può aiutare a spostare il codice; un agente di test può simulare le interazioni degli utenti o eseguire scenari avversari contro modelli di intelligenza artificiale per identificare e correggere i risultati potenzialmente pericolosi; ecc.

Studio è disponibile con tre spazi di lavoro per gli utenti regolari, mentre i membri del Google Developer Program possono utilizzare fino a 30 spazi di lavoro. Gli agenti Gemini Code Assist sono in lista d’attesa.

I limiti di Firebaese Studio

Il traffico elevato sulla piattaforma può causare qualche errore e rallentamento nella generazione delle app. Inoltre, manca un pulsante per annullare le modifiche accettate dal codice, il che può essere frustrante per chi fa molti esperimenti. Un altro limite di Firebase Studio è la mancanza di flessibilità con strumenti di terze parti. Al momento si è abbastanza vincolati all’ecosistema Google, il che può non piacere a chi preferisce mixare servizi di diversi provider.

La buona notizia è che Firebase Studio è gratuito per i primi 3 workspace (10 per gli iscritti al Google Developer Program). Alcune funzionalità avanzate, come l’hosting delle app, richiedono però una carta di credito e seguono un modello “pay-as-you-go”. Niente di strano per un servizio cloud, ma è bene tenere d’occhio i consumi se non si vogliono brutte sorprese in fattura.

L’arrivo di Firebase Studio metterà sicuramente pressione su competitor come Microsoft (con GitHub Copilot) e Cursor, ma per gli sviluppatori è un’opportunità unica per creare applicazioni AI potenti in modo semplice e veloce, sfruttando al meglio l’integrazione con i servizi Google come Gemini, Vertex AI, Firestore e App Engine.

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Driver Nvidia per le schede grafiche RTX causano crash e problemi

Mar, 04/22/2025 - 16:10

I driver che Nvidia ha rilasciato negli ultimi quattro mesi, una vera e propria altalena di emozioni (e di bug). Tutto è iniziato a gennaio, quando Nvidia ha lanciato i driver per le nuove GPU RTX serie 50. Sulla carta, queste schede promettevano prestazioni da urlo e un supporto senza precedenti per le ultime tecnologie grafiche.

I nuovi driver di Nvidia causano instabilità e crash

Nella realtà, i driver hanno portato con sé una sfilza di problemi che hanno fatto venire il mal di testa a migliaia di utenti: schermate nere, crash dei giochi, instabilità generale.

Da quel momento, è stato un susseguirsi di aggiornamenti e hotfix da parte di Nvidia, nel disperato tentativo di tappare le falle. Ma ogni volta che un buco veniva chiuso, se ne apriva un altro. Gli utenti, esasperati, hanno invaso Reddit e i forum di supporto con le loro lamentele. C’è chi è riuscito a risolvere tornando ai driver di dicembre, ma chi possiede le nuove RTX non ha avuto questa fortuna: i vecchi driver non le supportano più.

Quando la scorsa settimana Nvidia ha rilasciato il driver 576.02, con una lunga lista di correzioni per bug e crash, sembrava finalmente la luce in fondo al tunnel. E invece, per alcuni sfortunati utenti, è stato come finire dalla padella alla brace. Temperature della GPU sballate, flickering dei giochi, insomma un bel cocktail di problemi. Risultato? Nvidia si è vista costretta a correre ai ripari con l’ennesimo hotfix.

Ieri è arrivato l’hotfix 576.15, che risolve (si spera) il pasticcio delle temperature e qualche altro bug causato dal 576.02. Chi ha una RTX serie 50 o usa utility come Afterburner per gestire le ventole in base alla temperatura, dovrebbe installare subito questo aggiornamento. Altrimenti, rischia di cuocere la nuova GPU come un uovo al tegamino.

Un primato poco invidiabile per Nvidia

Quattro hotfix in due mesi: un bel record per Nvidia, che ci aveva abituati a driver stabili e affidabili, spesso migliori di quelli della concorrenza. Certo, AMD e Intel non sono esattamente dei santi, ma questa volta Nvidia sembra aver toppato alla grande.

I pasticci dei driver sono solo l’ultima tegola per le nuove GPU di Nvidia, il cui lancio è stato a dir poco tribolato. Cavi di alimentazione che si sciolgono come burro, schede con difetti di fabbrica, prezzi alle stelle e scorte introvabili. Insomma, un debutto da dimenticare per quello che doveva essere il non plus ultra del gaming.

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Con ExpressVPN hai un IP dedicato tutto per te: provala in sconto del 60%

Mar, 04/22/2025 - 16:04

Navigare su internet in totale sicurezza e anonimato è una delle priorità per chi vuole proteggere la propria privacy online. A tal proposito, ExpressVPN offre una funzionalità molto vantaggiosa per chi cerca un livello di privacy ancora più alto: la possibilità di utilizzare un IP dedicato. Ma cos’è un IP dedicato e perché dovresti considerarlo?

Nelle prossime righe lo spiegheremo nel dettaglio, ma prima vogliamo dirti che questo è il momento migliore per avere il servizio in questione. ExpressVPN infatti è in sconto del 60%, al prezzo di 4,87€ al mese per il piano biennale, e con ben 4 mesi extra in più completamente gratis.

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ExpressVPN ti dà un IP dedicato: cos’è e perché è importante

Un IP dedicato è un indirizzo IP unico e personale che viene utilizzato solo dal singolo utente. Questo significa che, a differenza di un indirizzo condiviso con altre persone (come avviene nelle VPN tradizionali), l’IP dedicato è esclusivo. Questo comporta numerosi vantaggi:

  1. Maggior privacy: poiché l’indirizzo IP è unico, non è possibile tracciare facilmente la tua attività online da parte di terze parti, come le pubblicità mirate o i tracker;
  2. Maggiore sicurezza: riduce il rischio di essere esposto a attacchi informatici, come quelli basati su IP condivisi, che possono essere più vulnerabili a tentativi di hacking;
  3. Accesso a contenuti limitati: alcuni servizi online e siti web possono bloccare gli utenti che utilizzano un IP condiviso, ma con l’IP dedicato di ExpressVPN, puoi accedere a questi contenuti senza restrizioni. È molto utile per il gaming online, il streaming e altre attività.
  4. Connessione più stabile: contribuisce a diminuire i problemi di condivisione della larghezza di banda, assicurando una connessione più stabile.

ExpressVPN offre poi tutta una serie di altre caratteristiche che la rendono una delle soluzioni VPN migliori sul mercato. Tra le principali funzionalità troviamo la crittografia avanzata AES-256 bit, la solida politica no-log, l’accesso ai contenuti di tutto il mondo grazie ad un’estesa infrastruttura server e velocità elevate.

Ora, con l’attuale promozione, puoi ottenere questo strumento con uno sconto del 60%, pagando solo 4,87€ al mese per il piano biennale. Per approfittarne vai sul sito di ExpressVPN.

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Intel: a produrre le CPU Nova Lake sarà ancora TSMC

Mar, 04/22/2025 - 15:58

Nonostante gli interessanti progressi del nodo interno 18A da 2nm, che stando alle indiscrezioni più recenti avrebbe persino superato la concorrenza in termini di resa, prestazioni ed efficienza, sembra che Intel abbia ancora intenzione di affidarsi a TSMC per la produzione a 2nm dei suoi prossimi processori Nova Lake, i quali dovrebbero garantire al tempo stesso prestazioni più adeguate alle aspettative degli attuali Arrow Lake.

Intel si affida ancora a TSMC per la produzione delle CPU Nova Lake

La notizia arriva direttamente dal Taiwan Economic Daily, secondo cui appunto Intel ha affidato a TSMC la produzione delle tile di Nova Lake contenenti i core, sfruttando così il più avanzato processo a 2nm della fonderia taiwanese. Si tratta indubbiamente di una mossa che solleva interrogativi sul futuro del nodo 18A di Intel, pubblicizzato come superiore al nodo N2 di TSMC. Tuttavia, Michelle Johnston Holthaus, CEO dei prodotti dell’azienda di Santa Clara, ha già ribadito che l’azienda non esiterà a rivolgersi a partner esterni, come TSMC, per garantire le prestazioni più elevate ai clienti, suggerendo un possibile approccio a “doppia fornitura” per i suoi prodotti.

Il processo a 2nm di TSMC sta attirando l’attenzione delle aziende più rinomate nel settore: oltre a Intel e ovviamente anche AMD, per i suoi processori EPYC “Venice” di sesta generazione, c’è anche Apple per il chip A20 che troveremo negli iPhone 18. Tuttavia, attualmente, l’adozione di un processo produttivo a 2nm comporta costi significativamente più elevati rispetto ai processi precedenti.

Il nodo 18A di Intel Foundry non rimarrà però inutilizzato, ma verrà impiegato per le CPU Panther Lake e i processori Xeon Clearwater Forest, suggerendo che l’azienda non intende abbandonare affatto le sue fonderie interne, anche a rigor di logica scaturita dalle dichiarazioni della Holthaus. Per ora, l’azienda sembra orientata a mantenere un approccio strategico che combina fornitori esterni e produzione interna, bilanciando innovazione e competitività.

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Uber: denuncia della FTC per pratiche ingannevoli

Mar, 04/22/2025 - 15:23

La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha denunciato Uber per pratiche ingannevoli. L’azienda di San Francisco avrebbe attivato l’abbonamento al servizio Uber One senza il consenso degli utenti e reso complicata la sua cancellazione. Le accuse sono simili a quelle che hanno portato all’indagine nei confronti di Amazon (il procedimento è ancora in corso).

Uber respinge le accuse

Uber One è il servizio che permette agli abbonati di ottenere sconti per corse Uber e ordini Uber Eats. Il costo negli Stati Uniti è 9,99 dollari/mese. Nella denuncia della FTC sono evidenziate tre principali pratiche ingannevoli. La prima riguarda il risparmio di 25 dollari al mese evidenziato al momento dell’iscrizione. L’azienda ha inoltre “nascosto” le informazioni usando testo poco leggibile.

Molti consumatori affermano di essere stati iscritti senza consenso. Uno di essi ha dichiarato di aver ricevuto l’addebito, ma non aveva un account Uber. L’azienda non rispetterebbe inoltre la data di addebito. In alcuni casi, il costo mensile è stato addebitato prima della scadenza del periodo di prova.

Diversi consumatori hanno infine segnalato la difficoltà di cancellare l’iscrizione. La procedura prevede fino a 23 schermate e fino a 32 azioni. Ad alcuni utenti viene detto di contattare l’assistenza clienti per annullare l’abbonamento, ma non viene spiegato come farlo. Altri sostengono che Uber ha addebitato un altro ciclo di fatturazione dopo aver richiesto l’annullamento.

Secondo la FTC, Uber ha violato due leggi, ovvero FTC Act e Restore Online Shoppers’ Confidence Act (ROSCA). Un portavoce dell’azienda ha dichiarato:

Siamo delusi che la FTC abbia scelto di procedere con questa azione, ma siamo fiduciosi che i tribunali concorderanno con ciò che già sappiamo: le procedure di iscrizione e cancellazione di Uber One sono chiare, semplici e seguono la lettera e lo spirito della legge. Uber non effettua iscrizioni né addebita alcun costo ai consumatori senza il loro consenso, e le cancellazioni possono ora essere effettuate in qualsiasi momento tramite l’app e richiedono alla maggior parte delle persone 20 secondi o meno.

AMD al lavoro su nuovi modelli Radeon PRO con GPU Navi 48

Mar, 04/22/2025 - 15:23

AMD è attualmente al lavoro nell’espandere la sua nuova generazione di GPU, non solo per quanto riguarda i modelli desktop, ma anche quelli pensati per sistemi workstation. Mentre la gamma Radeon RX arricchirà presto l’offerta di modelli con due nuove schede video, ovvero Radeon RX 9060 XT e la Radeon RX 9070 GRE, pensate per la fascia media, la gamma Radeon PRO aggiungerà nuovi modelli RDNA 4, dato che finora era stata limitata a soluzioni con architettura RDNA 3.

AMD: in arrivo nuovi modelli Radeon PRO RDNA 4

Nelle ultime settimane sono sempre più circolate indiscrezioni su una possibile GPU AMD con processore Navi 48 e una memoria di 32GB, un grande quantitativo il quale lascia chiaramente intendere che abbiamo a che fare con un modello Radeon PRO. L’arrivo di questo specifico modello di scheda era stato anticipato da addetti ai lavori conosciuti e affidabili. Non essendo stata diffusa alcuna conferma riguardo alla fascia consumatori, principalmente improntata per il gioco, è chiaro che l’azienda ha intenzione di rendere disponibile questo modello per la fascia professionale.

La nuova scheda che dovrebbe far presto parte della serie Radeon PRO, dotata di una GPU Navi 48 XTW, verrà sicuramente inquadrata nella serie W9000. Questa scheda, ancora senza un nome ufficiale, sarà dotata di 32 GB di memoria, presumibilmente di tipo GDDR6 ECC. Si tratta di una capacità inferiore rispetto ai 48 GB o 64 GB della generazione precedente, ma le specifiche potrebbero ancora evolversi nel corso di questi giorni.

AMD terrà inoltre il suo evento “Advancing AI”, previsto per giugno, che si concentrerà sulle GPU Instinct per data center e sulla piattaforma ROCm (Radeon Open Compute). Proprio l’evento potrebbe rappresentare il momento ideale per svelare ufficialmente le nuove GPU destinate alla gamma workstation. Non sono invece disponibili ulteriori dettagli riguardo ad altri modelli, che sicuramente arriveranno più avanti in queste settimane.

Duolingo insegnerà anche a giocare a scacchi

Mar, 04/22/2025 - 15:18

Presto sarà possibile affidarsi a Duolingo anche per imparare a giocare a scacchi. L’applicazione, tra le più note e apprezzate per quanto riguarda l’apprendimento delle lingue, già un paio di anni fa ha ampliato il proprio raggio d’azione implementando i corsi di musica e matematica. Ora si appresta a fare altrettanto con il gioco di strategia per eccellenza. Al momento la novità si trova in fase beta ed è previsto solo il supporto all’inglese.

I corsi di scacchi in arrivo su Duolingo

A svelarlo è stata la redazione del sito The Verge, che ha avuto la possibilità di dare uno sguardo in anteprima. Stando a quanto riportato l’approccio è esattamente quello che ci si aspetterebbe: incentrato sul concetto di gamification, così da rendere il percorso divertente e calibrato in base alle abilità di ognuno. Ci sono puzzle da risolvere per arrivare a padroneggiare le mosse delle singole pedine e partite da affrontare contro Oscar, uno dei personaggi ben conosciuti da chi ha già confidenza con l’app.

Sammi Siegel, Software Engineer di Duolingo, ha dichiarato che la società non escludere di fare lo stesso con altri giochi in futuro. Molto dipenderà dai feedback raccolti con gli scacchi. Forse il poker? Noi ovviamente speriamo scopa e briscola.

Di recente, l’applicazione ha fatto registrare un vero e proprio boom di iscrizioni, quando negli Stati Uniti è diventato operativo (salvo poi essere revocato poco dopo) il ban di TikTok. Il motivo? Gli utenti hanno cercato il modo più semplice e veloce per imparare il mandarino, la lingua utilizzata dal social network alternativo RedNote.

Tra le ultime funzionalità integrate c’è quella che permette di effettuare videochiamate con l’AI, esercitandosi così a parlare con un interlocutore virtuale. Si tratta di una caratteristica premium, riservata in esclusiva a chi ha sottoscritto un abbonamento Max (39,99 euro al mese).

-80€: Apple Watch Series 10 è tra i migliori affari di oggi su Amazon

Mar, 04/22/2025 - 14:40

Segnaliamo volentieri l’offerta di Amazon che in questo momento sta facendo crollare il prezzo dell’Apple Watch Series 10. Non sappiamo fino a quando andrà avanti, ma l’e-commerce sta proponendo lo smartwatch di ultima generazione della mela morsicata con un forte sconto di 80 euro, rendendolo più conveniente che mai. Non lasciarti sfuggire l’occasione, risparmia e mettilo al polso o regalalo a chi vuoi tu.

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È basato sul sistema operativo watchOS per garantire il pieno supporto a tutte le sue funzionalità: da quelle dedicate al monitoraggio avanzato della salute (incluso l’ECG) al tracciamento dell’attività fisica durante le sessioni di allenamento. Integra il display Retina LTP33 always-on con pannello OLED, il chip SiP S10 con processore dual core a 64 bit e Neural Engine 4-core, la Digital Crown con feedback aptico, un tasto laterale, l’assistente virtuale Siri, connettività Wi-Fi e Bluetooth 5.3, tecnologia Ultra Wideband, GPS e batteria con autonomia elevata. Tutto questo in un design con certificazione IP6X per la resistenza all’acqua e alla polvere. Dai uno sguardo alla descrizione completa per altri dettagli.

Al prezzo finale di 379 euro, Apple Watch Series 10 è un affare da cogliere al volo e da mettere al polso. Il forte sconto è applicato in automatico, non devi attivare coupon né inserire codici promozionali. È la versione con cassa in alluminio color Argento da 42 mm e cinturino Sport Loop Denim.

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L’orologio della mela morsicata è venduto e spedito da Amazon con disponibilità immediata e consegna gratis a casa tua prevista già entro domani se decidi di ordinarlo adesso.

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Intel cambia per l'ennesima volta il socket con le CPU Nova Lake

Mar, 04/22/2025 - 14:10

Sappiamo benissimo che la longevità della piattaforma non è affatto il punto forte di Intel, e questa volta l’attuale socket LGA 1851 potrebbe persino essere quello tra i meno duraturi dato che, per quanto riguarda le prossima CPU Nova Lake, l’azienda dovrebbe nuovamente adottare un nuovo socket, denominato LGA 1954.

Intel: il socket LGA 1851 è già obsoleto, l’azienda adotterà LGA 1954 per le CPU Nova Lake

L’attuale socket LGA 1851 è stato introdotto da Intel nel 2024 con l’attuale famiglia di processori Arrow Lake-S “Core Ultra Serie 2”, supportato dalle nuove schede madri della serie 800. Sebbene ci fossero grandi aspettative per questa linea, le prestazioni nei giochi si sono rivelate inferiori. Tuttavia, l’azienda ha portato miglioramenti significativi in termini di efficienza e potenza di calcolo in multi-threading su desktop, che hanno consentito ai processori di garantire prestazioni più elevate nelle attività produttive, superando anche le CPU Zen 5.

La casa di Santa Clara starebbe anche lavorando a un aggiornamento della serie Arrow Lake-S, con potenziamenti al Neural Processing Unit (NPU) e altre funzionalità. Ma come già anticipato inizialmente, è previsto l’uso di un nuovo socket LGA 1954 per quanto riguarda Nova Lake.

Secondo le recenti informazioni, provenienti da manifesti di spedizione su nbd.ltd, Intel sta già preparando il socket LGA 1954 per la prossima generazione di processori, destinata a sostituire presto Arrow Lake-S, con un debutto previsto per la seconda metà del 2026. Nova Lake-S aumenterà significativamente il numero di core, portando fino a 16 la conta dei P-Core e 32 quella degli E-Core, destinati sia alla fascia desktop che mobile, per i portatili.

Il nuovo socket dovrebbe già essere in fase di test nelle piattaforme di prova per i nuovi processori, nonostante non ci sia ancora una conferma ufficiale a riguardo. Il passaggio a una nuova piattaforma è più o meno in linea con le strategie di Intel, anche se stavolta, come accennato prima, le generazioni di CPU supportate dall’attuale piattaforma risultano essere soltanto due, o quasi, dato che i modelli Arrow Lake Refresh dovrebbero riguardare solamente le varianti K, con moltiplicatore sbloccato.

Il nuovo socket LGA 1954 potrebbe molto probabilmente essere adottato anche dalla successiva architettura, ovvero Razer Lake. La nuova piattaforma dovrebbe essere infine abbinata ai controller della serie 900, con Nova Lake-S che farà parte della gamma Core Ultra Seriee 4, dato che Core Ultra Serie 3 sarà assegnata ai processori Panther Lake, destinati esclusivamente al settore mobile.

Sapphire: nuova scheda madre a basso prezzo, ma solo in Cina

Mar, 04/22/2025 - 13:16

Sapphire è un celebre marchio di sicuro noto per essere il partner di AMD e, per questo motivo, produrre schede video a marchio Radeon, oltre che i modelli di GPU di riferimento della casa di Sunnyvale. Di recente, tuttavia, sono emerse nuove notizie riguardo un nuovo modello di scheda madre a cui l’azienda sta lavorando, caratterizzato da un prezzo abbastanza accessibile e da un disegno piuttosto semplice.

Sapphire: A620AM PULSE WIFI è la nuova proposta dell’azienda dal costo accessibile

Il nuovo modello di Sapphire prende il nome di A620AM PULSE WIFI e, come appunto suggerito dal nome stesso, è basato sul controller A620A. Nonostante si senta pochissimo parlare delle schede madri della casa cinese, questo nuovo modello in realtà si affianca alle già presenti soluzioni AM4, B650 e B850 dell’azienda, ed è progettata per supportare processori Ryzen 7, come il 9700X o il 9800X3D, garantendo prestazioni elevate senza limitazioni, secondo quanto dichiarato dalla stessa caza.

La A620AM PULSE WIFI è caratterizzata da un disegno con una configurazione VRM da 6+2+1 fasi e supporta memorie DDR5 con velocità fino a 7200 MT/s tramite due slot DIMM. Per quanto riguarda la connettività, offre uno slot principale PCIe 4.0, quindi non 5.0, insieme a un ulteriore slot PCIe 3.0 4x. Arrivando all’archiviazione, sono infine presenti due interfacce M.2, compatibili con PCIe 4.0. La scheda include anche Wi-Fi 6 (AX) e Bluetooth integrati.

Rispetto alla B650M, la A620AM PULSE WIFI condivide molte caratteristiche, con differenze minime come il colore e il numero dei condensatori, oltre all’assenza di un dissipatore per l’M.2. Secondo fonti cinesi, la scheda sarà disponibile in Cina a partire dal 21 aprile, in linea con la strategia di Sapphire di commercializzare le sue schede madri PULSE e NITRO esclusivamente in questo mercato, almeno per ora. Se quindi stavate aspettando un nuovo modello per costruire una configurazione a basso costo dovrete volgere lo sguardo verso altre soluzioni, a meno che l’azienda non decida di renderla disponibile anche nel resto dei mercati mondiali.

Google Messaggi nasconde le immagini con nudità

Mar, 04/22/2025 - 13:03

Google ha avviato il rollout di una funzionalità annunciata a fine ottobre 2024 per l’app Messaggi. Permette di sfocare automaticamente le immagini di nudità ricevute per proteggere i minori. La rilevazione avviene sul dispositivo, quindi non viene inviato nulla ai server dell’azienda di Mountain View.

Avvisi per contenuti sensibili

La funzionalità, denominata Sensitive Content Warnings, non è ancora disponibile per tutti (in Italia non è presente nell’ultima versione di Google Messaggi). Per gli utenti maggiorenni è opzionale (opt-in), mentre per quelli con età inferiore a 18 anni è attivata per impostazione predefinita (nel caso degli utenti supervisionati può essere disattivata solo dai genitori tramite l’app Family Link).

Se disponibile verrà mostrata in Impostazioni > Protezione e sicurezza. Quando attivata, le immagini di nudità verranno automaticamente sfocate. Inoltre, prima dell’invio o dell’inoltro, gli utenti dovranno confermare l’operazione dopo aver letto i rischi associati.

Il contenuto delle immagini viene rilevato dal componente System SafetyCore di Android che effettua la scansione sul dispositivo, senza inviare nessuno dato ai server di Google. Ciò avviene ovviamente solo se la funzionalità è attiva e non funziona sui video. La privacy viene sempre garantita dalla crittografia end-to-end (messaggi RCS).

Gli sviluppatori di GrapheneOS hanno apprezzato il fatto che la scansione sia locale, ma hanno evidenziato che la funzionalità non è open source, quindi il codice non è incluso in Android Open Source Project (AOSP).

In molti paesi, tra cui Francia, Svezia e Florida, le autorità o i legislatori cercano di imporre la creazione di una backdoor che consente l’accesso ai messaggi cifrati durante un’indagine di polizia.

Copilot ora crea slide in PowerPoint dai documenti

Mar, 04/22/2025 - 12:55

Copilot in PowerPoint ora può generare slide direttamente dai propri documenti, con un semplice prompt. Per sfruttare questa nuova funzione, bisogna assicurarsi di avere PowerPoint per Windows aggiornato alla versione 2502 (Build 18526.20144) e di possedere una licenza Copilot. Per ora è disponibile solo in inglese, ma presto arriverà il supporto per altre lingue.

Come usare Copilot in PowerPoint per creare slide in un lampo

Per usare Copilot in PowerPoint, basta:

  • Aprire la presentazione su cui si sta lavorando e cercare il pulsante Copilot sopra la slide;
  • Cliccarci sopra e selezionare “Aggiungi una slide”. Se non appare, niente panico: è sufficiente andare nella scheda Home e cercare “New slide with Copilot”;
  • Scrivere un prompt per spiegare a Copilot cosa deve contenere la slide. Si può anche caricare un documento di riferimento cliccando su “Reference a file”. Se si è a corto di idee, Microsoft suggerisce alcuni prompt preconfezionati;
  • Se il file di riferimento è particolarmente lungo e la slide deve focalizzarsi su una sezione o un argomento specifico, bisogna specificarlo nel prompt. In generale, è preferibile essere concisi e non includere più di due punti chiave;
  • Premere su Invio in basso a destra e lasciare che Copilot si occupi di tutto il resto.

In pochi secondi, presenterà una bozza di slide da esaminare. Si può modificare, chiedere a Copilot di riscrivere il testo o ricominciare da capo con un nuovo prompt per generare una nuova slide.

L’unico neo: al momento Copilot non supporta i prompt che richiedono una formattazione specifica della slide (come font, colori, sfondo e immagini). Ma siamo certi che ci stanno già lavorando.

iPhone 17 Pro: mascherine per personalizzare la camera bar

Mar, 04/22/2025 - 12:26

La nuova camera bar che il prossimo iPhone 17 Pro di Apple porterà in dote sarà altamente personalizzabile da parte degli utenti, grazie ad alcune mascherine concepite non solo per proteggerla, ma anche e soprattutto per trasformarla in un vero e proprio elemento di decoro.

iPhone 17 Pro: camera bar altamente personalizzazione

Andando maggiormente in dettaglio, i produttori di accessori starebbero pensando a mascherine colorate, stilizzate e persino tematizzate, che si applicano direttamente sulla camera bar. Il risultato ultimo sarebbe simile a come già avviene con alcune skin o adesivi per la parte posteriore del telefono, ma stavolta con il preciso focus di rendere la fotocamera non solo protetta, ma unica.

A riferirlo è stato nelle scorse ore il noto leaker Majin Bu su X, secondo cui alcuni produttori di accessori avrebbero già iniziato a lavorare su soluzioni del genere.

Fino a oggi, molti utenti hanno utilizzato proteggi lente trasparenti per evitare graffi sul modulo fotografico, ma adesso che Apple si prepara a introdurre una barra fotocamera lunga e orizzontale la situazione pare essere destinata a cambiare.

Considerando che la maggior parte delle cover per iPhone 17 Pro lascerà un ritaglio completo per la barra della fotocamera, le nuove opzioni di personalizzazione in questione dovrebbero andarsi ad adattare abbastanza bene.

Resta tuttavia da capire se anche lo stesso gruppo capitanato da Tim Cook sia intenzionato a produrre mascherine per la camera bar o se lascerà perdere, lasciando campo libero alle terze parti e concentrandosi sulle cover destinate all’intero dispositivo e ritenute di maggiore importanza.

Apple Music è Gratis per 3 mesi: scopri le ultime aggiunte

Mar, 04/22/2025 - 12:11

Apple Music Gratis 3 Mesi è possibile! Attiva il tuo nuovo abbonamento qui. Con un catalogo di oltre 100 milioni di canzoni, questo servizio di streaming musicale integra anche funzionalità esclusive come l’Audio Spaziale e Lossless, per un’esperienza ancora più coinvolgente.

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Ecco le ultime aggiunte nella playlist New Music Daily.

  1. Diva – Model/Actriz
  2. BELLA DAVVERO – Ultimo
  3. AMOR – Achille Lauro
  4. Bluebird – Lana Del Rey
  5. San Junipero – BigMama
  6. Before You I Just Forget – Fontaines D.C.
  7. Bottom of a Bottle – Julien Baker, TORRES
  8. spacco tutto (feat. Meg) – GINEVRA
  9. AUTODISTRUZIONE – Holden
  10. Gelido (feat. Mimì) [Live Session] – Shablo, Joshua, Tormento
  11. TROPPAweed (feat. Noyz Narcos) – Neffa
  12. giochi di gambe – Giorgio Poi
  13. i guess u never really cared about me – Artemas
  14. Dream Machine – Purple Disco Machine, Alison Goldfrapp
  15. Players Club ’25 (feat. Glocky, RRARI DAL TACCO, Promessa, Latrelle, Ele A, Sayf, Melons & Faneto) – Night Skinny
  16. Invincible (from Kaiju No. 8) – OneRepublic
  17. L’avresti detto mai (From the motion picture “30 notti con il mio ex”) – Malika Ayane
  18. Oggi sono io (feat. Marco Mengoni) – Alex Britti
  19. Come ti pare – AIELLO
  20. Tilt – Federica Abbate
  21. Prezzy – MIKE, Tony Seltzer
  22. Offa Me (feat. Victoria Monét) – Davido
  23. Dreams – Jade Bird
  24. I Ain’t Comin’ Back – Morgan Wallen, Post Malone
  25. Lacrime del diavolo – 8blevrai, Jake La Furia
  26. empatia – mew
  27. MEZZA MORTA – CARO WOW
  28. Fare a meno di te (feat. Guè) – Eiffel 65
  29. Cashed Out (feat. Larry June) – Wiz Khalifa
  30. Frozen – Cris MJ
  31. Headphones On – Addison Rae
  32. Strade – Giordana Angi
  33. You and Me Time (feat. Sheryl Crow) – James Bay
  34. fertili – CALLIOPE
  35. Breaking Into Acting – Matt Berninger, Hand Habits
  36. ANTARES (feat. Clavdio) – le medie
  37. Dangerous – Hailee Steinfeld
  38. YA BABA (feat. French Montana) – DYSTINCT
  39. Jazmine – Tresca Y Tigre
  40. Nun Piagne (feat. Gemitaiz) – Briga
  41. Testa – Luzai
  42. AHAH (feat. Niky Savage) – Flaco G
  43. I WANNA MOVE TO BROOKLYN – JP Saxe
  44. SEI LA MIA VERTIGINE – DƏVA
  45. Dormire in macchina – Prim
  46. Venire – Masamasa
  47. Nazisti Dell’Illinois – Delta V
  48. GOD – Nelly Furtado, Sid Sriram
  49. Blind Spot – Bruce Springsteen
  50. La nostra storia normale – Kaufman
  51. BIANCO E NERO – nudda, Asteria
  52. Automobilisti – Fabio Concato, Federico Stragà
  53. 19 – Heartman, Lie O’Neill
  54. Frequency (Go West) – Gabry Ponte, Village People
  55. CHIUSO (feat. Kres) – Baby Sosa
  56. GRWM – Calici
  57. Las Vegas Freestyle – Nerone, W.edy Wonders
  58. CANADA (ancora e ancora) – ORLVNDO
  59. Petrolio – M.E.R.L.O.T
  60. Io mi comando – Gianluca De Rubertis
  61. Festa – Malvax
  62. Come Si Fa – acquachiara
  63. CURA – CARRESE
  64. You You You – Lukas Graham
  65. I’M NOT SCARED – salem ilese
  66. Fight Club – Crytical
  67. Mi hanno rapito gli alieni – Alibi, SONNY
  68. RAGAZZI LÌ – Cioffi
  69. XFAREAMENODIME – Frigo
  70. VHS EVERGREEN – FRANK!
  71. Cuori Stanchi – Möly
  72. Solo Come Un Cane – ventitrevoltemario
  73. Splendido Splendente – Trashock
  74. Dawgs – Shiny
  75. A MI HIJA VITTORIA – Muriel
  76. Calma – Nahur
  77. Nuvola Speedy – Evan
  78. Meteore – CILA
  79. MORIRE DAL RIDERE – Linda, Feelikefeel, Kr1
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