CMF Watch Pro 2: lo smartwatch ELEGANTE ad un super prezzo su Amazon

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 19:24

CMF Watch Pro 2 è uno smartwatch eccezionale, dal rapporto qualità-prezzo strepitoso, dal design elegante e dalle mille funzioni che potranno accompagnarti per tutta la giornata. Oggi è in offerta su Amazon al prezzo di soli 49,95 euro invece di 69, con spedizione Prime che assicura la consegna in un giorno. Sarà davvero capace di sorprenderti: vediamo perché.

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CMF Watch Pro 2: potenza e intelligenza al polso

CMF Watch Pro 2 è costruito in lega di alluminio leggera e resistente che, unita alle lunette intercambiabili e ai cinturini in silicone liquido, ti regala un look sempre curato e adattabile a qualsiasi occasione. Il display è un meraviglioso AMOLED da 1,32” con luminosità automatica perfetto per ogni condizione di luce.

Bello da vedere, ma soprattutto funzionale, specie se si parla di salute e benessere dato che tiene sotto controllo frequenza cardiaca, stress, sonno e saturazione dell’ossigeno nel sangue, aiutandoti a conoscere meglio il tuo corpo. Il nuovo algoritmo Smart Movement ti permette di contare su metriche precise per oltre 120 sport, con analisi del carico di allenamento, suggerimenti per il recupero e anche esercizi di riscaldamento guidati da animazioni 3D. Il GPS integrato a cinque satelliti è perfetto per ogni attività sportiva all’aperto.

Altre cose? Le chiamate bluetooth con tecnologia di riduzione del rumore, oltre 100 quadranti personalizzabili, widget su misura e integrazione completa con Apple Health, Google Fit e Strava. Un assistente personale completo da portare al polso, con tanto di batteria che dura fino a 11 giorni.

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Mini PC con processore Intel e Windows 11 a 149 euro col DOPPIO SCONTO AMAZON

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 19:15

Perfetto da utilizzare a casa per studiare o in smart working o da posizionare semplicemente in ufficio, questo Mini PC è protagonista di un’ottima doppia offerta su Amazon. Applicando il coupon sconto che trovi nella pagina del prodotto puoi pagarlo soltanto 149,63 euro invece di 179,61, con spedizione Prime.

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Mini PC NiPoGi E1: le caratteristiche tecniche

Il Mini PC si presenta con processore Intel Twin Lake N150 che arriva fino a 3,6 GHz e ti garantisce una reattività fluida, perfetta per navigazione, Office, streaming e smart working. Supporta anche due schermi 4K in contemporanea grazie alla contemporanea presenza di porte HDMI 2.0 e DP 1.4.

Le dimensioni compatte e il peso di soli 274 grammi lo rendono perfetto da posizionare sostanzialmente ovunque: il tutto senza rinunciare a 8 GB di RAM DDR4 e a una SSD M.2 da 256 GB super veloce che puoi anche espandere fino a 2 TB.

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La connettività è completata da Wi-Fi dual band, Bluetooth 4.2, porta RJ45 e USB 3.2 Gen 2. Un PC completo, scattante e pronto all’uso in un formato compatto: applica il coupon sconto per pagarlo solo 149,63 euro invece di 179,61.

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Su ChatGPT arrivano le notizie del Washington Post

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 19:04

D’ora in avanti, ChatGPT includerà i contenuti del Washington Post, per offrire agli utenti l’accesso a notizie affidabili e approfondite. OpenAI, infatti, ha appena stretto una partnership con il celebre quotidiano di informazione. Tutte le volte che un utente farà una domanda su un tema coperto dal quotidiano, ChatGPT fornirà sintesi, estratti e link diretti agli articoli originali.

L’accordo tra OpenAI e il Washington Post

I temi su cui si concentrerà questa sinergia sono quelli in cui il Washington Post eccelle: politica, eventi globali, affari, tecnologia. ChatGPT citerà sempre la fonte e inviterà gli utenti a leggere gli articoli completi. Un modo per valorizzare il giornalismo di qualità e per offrire un’esperienza informativa più ricca e approfondita.

Per il quotidiano non importa dove si trovi il pubblico, il Washington Post vuole esserci. E se milioni di persone oggi cercano risposte su ChatGPT, allora è lì che il giornalismo di qualità deve farsi trovare. Almeno così la pensa Peter Elkins-Williams, responsabile delle partnership globali del Washington Post, che ha commentato l’accordo con entusiasmo.

OpenAI e gli accordi con i media

La partnership con il Washington Post non è un caso isolato per OpenAI. Negli ultimi tempi, la società ha stretto una serie di accordi di licenza dei contenuti con grandi testate di tutto il mondo, da News Corp ad Axel Springer, dal Financial Times a Dotdash Meredith, da Vox Media a The Atlantic. In genere, questi accordi danno a OpenAI il diritto di utilizzare i contenuti giornalistici per addestrare i suoi modelli e plasmare le risposte di ChatGPT, inclusa la generazione di sintesi e il collegamento alle fonti originali.

Opportunità o un rischio per l’editoria?

Ma mentre queste partnership si moltiplicano, crescono anche le preoccupazioni e le controversie legali. Il caso più eclatante è la causa intentata dal New York Times, che accusa OpenAI di aver utilizzato i suoi contenuti protetti da copyright senza permesso né adeguato compenso.

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Una VPN con poco più di 1 euro al mese? Ora è possibile con questa promo

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 18:57

PrivadoVPN è la soluzione giusta per attivare una VPN illimitata con poco più di 1 euro al mese. La promozione flash in corso, infatti, consente l’accesso al servizio al costo di 1,11 euro al mese andando a scegliere il piano da 24 mesi con 3 mesi gratis aggiuntivi.

In totale è possibile accedere a 27 mesi di servizio con un costo ridotto del 90%. Per accedere subito alla promozione basta raggiungere il sito ufficiale di PrivadoVPN, tramite il link qui di sotto. L’offerta è disponibile solo per un breve periodo di tempo.

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1 euro al mese per una VPN

Con PrivadoVPN è possibile accedere a una VPN illimitata e ricca di funzionalità, in modo da rendere più sicura la connessione e andando anche a evitare blocchi geografici online. Il servizio, infatti, mette a disposizione la crittografia del traffico dati e una politica “zero log”.

Da segnalare anche un network di server distribuiti in decine di Paesi al mondo. In questo modo, è possibile scegliere il server situato in un altro Paese rispetto a quello di connessione andando così a evitare i blocchi su base geografica online.

PrivadoVPN è utilizzabile da 10 dispositivi in contemporanea per account, permettendo agli utenti di accedere al servizio da tutti i dispositivi, grazie alle varie app messe a disposizione dal servizio. La connessione è sempre senza limiti di banda e di traffico dati.

Con l’offerta in corso, PrivadoVPN è ora disponibile con un prezzo scontato di 1,11 euro al mese scegliendo il piano di 24 mesi che, in via promozione, include anche 3 mesi gratis aggiuntivi per un totale di 27 mesi di utilizzo della rete VPN, senza limiti di alcun tipo. Per tutti i nuovi utenti c’è sempre la possibilità di sfruttare una garanzia di rimborso di 30 giorni. Per accedere all’offerta basta premere sul box qui di sotto.

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Telegram non accetterà mai di creare una bakdoor

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 18:54

Pavel Durov ha pubblicato un nuovo messaggio sul canale personale per commentare la recente decisione dell’Assemblea Nazionale della Francia. I parlamentari hanno respinto una proposta di legge che imponeva la creazione di una backdoor per l’accesso ai messaggi cifrati. Il fondatore e CEO di Telegram ha evidenziato i possibili rischi.

Nessuna backdoor su Telegram

L’Assemblea Nazionale ha fortunatamente respinto la proposta di legge, già approvata dal Senato, che introduceva l’obbligo di implementare una backdoor per consentire alle forze di polizia di accedere ai messaggi privati. Durov spiega che è tecnicamente impossibile garantire che solo la polizia leggerebbe i messaggi.

Una backdoor verrebbe sfruttata da chiunque, dagli agenti stranieri ai cybercriminali. Durov sottolinea inoltre che la legge non avrebbe comunque contribuito a combattere la criminalità. I criminali possono comunicare in modo sicuro attraverso numerose app poco note, sfruttando anche le VPN.

Se un paese dovesse approvare una simile legge, Telegram abbandonerebbe quel paese perché non accetterà mai di creare una backdoor. Durov sottolinea che, in 12 anni di storia, Telegram non ha mai svelato nessun messaggio. Se riceverà un ordine del giudice sulla base del Digital Services Act in Europa comunicherà solo l’indirizzo IP e il numero di telefono del sospettato, non i messaggi (in realtà sarebbe possibile accedere ugualmente ai messaggi se non viene usata la chat segreta, ndr).

Nel messaggio del CEO c’è infine un riferimento alla nuova strategia ProtectEU annunciata dalla Commissione europea che prevede vari obiettivi, tra cui l’accesso legale ai dati da parte delle forze dell’ordine. Nelle FAQ si parla chiaramente di strumenti per l’accesso ai dati cifrati.

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Conto deposito senza vincoli: ecco come avere il 2,4% per un guadagno sicuro

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 18:39

Sfruttare un conto deposito non vincolato in grado di garantire un buon tasso di interesse è oggi più semplice grazie a Deposito flessibile di Klarna, istituto svedese ben noto per il suo comodo sistema di pagamento in 3 rate senza interessi.

Per i risparmiatori italiani, Klarna propone un conto deposito con interessi al 2,4%. La liquidità depositata non ha vincoli ed è sempre possibile rientrare in possesso del denaro, per spostarlo sul conto corrente oppure per investirlo.

Il conto deposito proposto da Klarna può essere richiesto direttamente online. Per accedere subito alla promozione basta visitare il sito ufficiale di Klarna, tramite il link qui di sotto.

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Conto deposito con Klarna: ecco la promo

Con Deposito flessibile di Klarna è possibile accedere a una soluzione vantaggiosa per il conto deposito non vincolato. La liquidità in eccesso può essere depositata nel conto proposto da Klarna in modo da sfruttare un tasso di interesse vantaggioso, con la garanzia dei depositi svedese che tutela il risparmiatore fino a 1.050.000 corone (circa 100.000 euro).

Klarna mette a disposizione un tasso di interesse del 2,4% sulla liquidità. Gli interessi maturati sono accreditati su base mensile e non ci sono vincoli. Di conseguenza, è possibile incrementare il valore del denaro depositato in totale sicurezza e, in qualsiasi momento, spostare tutta o parte della liquidità su un altro conto o per altre forme di investimento. La gestione può avvenire direttamente dall’app di Klarna, in modo completamente digitale e senza alcun costo di mantenimento.

Per sfruttare subito Deposito flessibile è sufficiente premere sul box qui di sotto e accedere così al sito dell’istituto per avviare la procedura di apertura del conto. Subito dopo sarà poi possibile depositare il denaro e iniziare a sfruttare il tasso di interesse vantaggioso.

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Copilot come pagina iniziale predefinita di Microsoft Edge

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 18:09

Perché accontentarsi di Copilot solo nella barra laterale di Edge? Microsoft vuole di più per il suo assistente AI. Gli utenti, infatti, potranno impostare Copilot come pagina iniziale delle nuove schede del browser, al posto della classica interfaccia con la barra di ricerca di Bing, i link rapidi, gli sfondi e le notizie.

Su Edge Copilot diventa la homepage

Per provare questa nuova funzionalità, non è sufficiente avere l’ultima versione stabile di Edge. Bisogna scaricare la versione 137.0.3274.0 o successiva, attualmente disponibile nel programma Insider. Dopo aver aggiornato il browser, bisogna andare nella pagina edge://flags e attivare una serie di opzioni sperimentali:

  • NTP Composer: impostare su “Enabled with experimental features”;
  • NTP Composer Chat Ranking: impostare su “Enabled”;
  • NTP Composer Focus: impostare su “Enabled”;
  • NTP Composer Use Copilot Search: impostare su “Enabled”.

Fatto questo, basta riavviare Edge e aprire una nuova scheda. Al posto della solita interfaccia, si vedrà Copilot in tutto il suo splendore, con un link rapido a Office, alcuni suggerimenti, un pulsante per le impostazioni e molto altro.

Prima di lanciarsi a capofitto in questa novità, bisogna tenere presente che le opzioni in edge://flags sono sperimentali. Questo significa che possono essere instabili, incomplete, buggate e non pronte per il debutto pubblico. Insomma, chi vuole provare Copilot come pagina delle nuove schede, lo fa a proprio rischio e pericolo. La pazienza è d’obbligo, perché qualche intoppo è praticamente garantito.

Copilot sempre più protagonista

L’arrivo di Copilot nelle nuove schede di Edge è solo l’ultima mossa di Microsoft per mettere il suo assistente AI al centro dell’esperienza di browsing. Recentemente, ha lanciato anche Copilot Vision, una funzionalità che permette all’AI di “vedere” la scheda corrente e di offrire informazioni e suggerimenti utili. Ma le ambizioni di Microsoft vanno oltre il browser. Copilot Vision sta per sbarcare anche su Windows 11, come dimostrano le recenti build di anteprima.

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Perplexity chiede più scelta, non la vendita di Chrome

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 18:01

La ricerca AI è uno degli argomenti trattati durante il promesso sui rimedi che dovrebbero essere imposti a Google per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca. Nei prossimi giorni verranno ascoltati diversi testimoni, tra cui alcuni dirigenti di Perplexity. L’azienda di San Francisco ha anticipato che chiederà più scelta su Android, non la vendita di Chrome.

Chrome è importante per i concorrenti

Il Dipartimento di Giustizia chiederà al giudice di imporre la vendita di Chrome perché rappresenta il principale punto di accesso al motore di ricerca. Aravind Srinivas, CEO di Perplexity, ha scritto su X che Google deve continuare lo sviluppo di Chrome, in quanto contribuisce al progetto Chromium, il cui codice open source viene utilizzato da altri browser, come Microsoft Edge e Comet di Perplexity.

L’azienda di San Francisco sottolinea che il problema non è il dominio di Google, ma l’uso di tale dominio per limitare la scelta, quando esistono opzioni migliori. Il riferimento è all’obbligo per produttori e operatori telefonici di impostare Google come motore di ricerca predefinito e installare tutte le app dell’azienda di Mountain View.

Secondo Perplexity, il rimedio migliore è proprio quello di eliminare questo vincolo. Produttori e operatori telefonici devono consentire ai loro utenti di scegliere l’alternativa preferita su Android (motore di ricerca, assistente digitale e altro).

L’azienda evidenzia che il suo motore di ricerca AI è superiore a Gemini, quindi l’unico modo per ripristinare la concorrenza è vietare a Google di imporre la sottoscrizione di contratti vincolanti.

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Amazon Music Unlimited: la prova di 30 giorni calza a pennello

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 17:36

I ponti primaverili si avvicinano, i primi tormentoni estivi sono già tra noi, e non manca nemmeno tanto all’Eurovision Song Contest. Il minimo comune denominatore? La musica, tanta musica. Per tutti gli appassionati questo è il momento ideale per attivare la prova gratuita di 30 giorni di Amazon Music Unlimited, il servizio streaming musicale di Amazon.

Durante il periodo di prova è possibile godere dell’accesso completo a oltre 100 milioni di brani, ai podcast più famosi oggi disponibili, e di un’esperienza di ascolto di qualità grazie all’ultra alta definizione. Al termine l’abbonamento si rinnoverà a 10,99 euro al mese, salvo disdetta prima del rinnovo (nel caso, non vi sono costi aggiuntivi da sostenere).

Prova gratis Amazon Music Unlimited

Perché è il momento giusto per attivare la prova di Amazon Music Unlimited

I 30 giorni di prova di Amazon Music Unlimited calzano a pennello per il periodo che ci aspetta. In questo mese, ad esempio, si potrà dare libero sfogo alla propria creatività per realizzare la propria playlist dei sogni, e ascoltare tutte le canzoni desiderate con skip illimitati mentre si è alla guida in macchina oppure una volta rientrati a casa o in hotel se si è in vacanza.

In tante playlist personalizzate finiranno anche i brani dell’Eurovision Song Contest. La canzone dell’Italia, Volevo essere un duro di Lucio Corsi, ormai la conoscono tutti, questo non toglie però la curiosità verso gli altri artisti in gara, soprattutto man mano che ci si avvicinerà al giorno della finale.

L’altro motivo per cui attivare la prova gratuita di Amazon Music Unlimited è l’ascolto senza limiti dei primi tormentoni estivi e dei nuovi album. Tra le novità più interessanti spiccano Bottiglie vuote dei Pinguini Tattici Nucleari con Max Pezzali e Nonostante tutto, il brano di Elisa con Cesare Cremonini.

L’offerta, valida soltanto per i nuovi iscritti, è attivabile collegandosi al sito Amazon e cliccando su Iscriviti, è gratis per 30 giorni.

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Fujitsu svela nuovo computer quantistico da 256 qubit

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 17:18

Fujitsu e l’istituto di ricerca giapponese RIKEN hanno appena svelato un mostro di potenza: un nuovo computer quantistico superconduttore a 256 qubit.

Non parliamo certo del primo computer quantistico al mondo, ma rispetto al vecchio modello da 64 qubit, è un upgrade notevole. Ad esempio, potrà simulare molecole più articolate. Cosa vuol dire? Che potrebbe portare alla creazione di farmaci fino a ieri impensabili. Senza contare la possibilità di testare i meccanismi di correzione degli errori quantistici.

Il computer quantistico da 256 qubit di Fujitsu presto accessibile ad aziende e istituti

Ma la vera notizia non è solo il numero di qubit. Fujitsu e RIKEN hanno deciso di mettere il loro gioiellino a disposizione di aziende e istituti di ricerca di tutto il mondo. Chiunque potrà accedere a questa meraviglia della tecnologia per portare avanti i propri progetti. Un esempio di collaborazione e condivisione che fa ben sperare per il futuro.

Ma come si fa a gestire un mostro da 256 qubit senza che vada in ebollizione? Fujitsu e RIKEN hanno trovato la soluzione: un innovativo sistema di raffreddamento basato su un refrigeratore a diluizione, che sfrutta tecniche di implementazione ad alta densità e un design termico all’avanguardia. Ma non è tutto. Fujitsu e RIKEN hanno in serbo un’altra chicca: l’integrazione perfetta tra computer quantistici e classici. In futuro, gli utenti potranno eseguire algoritmi ibridi che sfruttano il meglio dei due mondi.

Obiettivo 1000 qubit

E chi pensa che 256 qubit siano già tanti, non ha visto ancora niente. Fujitsu e RIKEN stanno già lavorando a un computer quantistico da 1000 qubit, che dovrebbe vedere la luce il prossimo anno. Una corsa verso l’infinitamente piccolo che non conosce soste né confini. E grazie all’accordo di collaborazione esteso fino al 2029, possiamo aspettarci ancora tante sorprese dal duo nipponico.

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Monopolio di Google anche nella ricerca AI?

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 16:32

Durante il primo giorno del processo sui rimedi, il Dipartimento di Giustizia ha ribadito che la vendita di Chrome è una delle soluzioni migliori per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca. Google ha invece evidenziato che le richieste del governo sono eccessive. È stato anche affrontato un argomento poco trattato durante il processo del 2023, ovvero la ricerca AI con Gemini.

Google paga Samsung per installare Gemini

L’avvocato del Dipartimento di Giustizia (David Dahlquist) ha mostrato una slide che descrive il “ciclo vizioso” di Google. L’azienda di Mountain View paga miliardi di dollari per essere il motore di ricerca predefinito. Riceve quindi più query, raccoglie più dati, migliora i risultati delle ricerche, guadagna di più e quindi può sottoscrivere altri accordi.

Google afferma invece che si tratta di un “ciclo virtuoso” perché è ciò che ha reso il motore di ricerca migliore degli altri e quindi il preferito dagli utenti. Il Dipartimento di Giustizia ha chiesto tre rimedi principali, ovvero la vendita di Chrome, l’annullamento dei contratti relativi all’uso di Google come motore di ricerca predefinito e l’accesso ai dati di ricerca da parte dei concorrenti.

L’avvocato di Google (John Schmidtlein) ha sottolineato che questi rimedi sono “estremi” e che permetterebbero ai concorrenti di sviluppare i loro prodotti sfruttando gli investimenti dell’azienda californiana. Inoltre, i dati di ricerca includono molte informazioni private difficili da gestire e proteggere.

Durante il processo del 2023 che ha portato alla sentenza di monopolio ad agosto 2024 non è stata considerata la ricerca AI. Secondo l’avvocato del Dipartimento di Giustizia, Google potrebbe monopolizzare anche questo mercato con Gemini.

Nel corso del dibattimento è emerso che Samsung riceve enormi somme di denaro ogni mese per la preinstallazione dell’app Gemini sui dispositivi Galaxy, oltre ad una percentuale sui guadagni pubblicitari (revenue sharing).

L’avvocato di Google ha evidenziato che ci sono o ci saranno molti concorrenti di Gemini. I nomi sono elencati nel post pubblicato su sito ufficiale: ChatGPT (OpenAI), Apple Intelligence, Meta AI, Alexa+ di Amazon, Copilot di Microsoft, Grok 3 di xAI, Claude di Anthropic e V3 di DeepSeek.

Nexi azzera il canone e abbassa le commissioni: come avere il POS

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 16:31

Per chi è alla ricerca di un nuovo POS a canone zero e con commissioni vantaggiose, il consiglio è di valutare seriamente la soluzione di Nexi. Cosa offre? In primis, il canone completamente azzerato, ma non solo: puoi incassare con una commissione unica all’1,89%,

E fino al 30 giugno è possibile godere di un ulteriore vantaggio: per i micropagamenti fino a 10€ non ci sono proprio commissioni. Per averlo basta andare sul sito di Nexi, il costo di attivazione è pari a 29€.

Vai all’offerta di Nexi

Tutti i vantaggi del POS Nexi Mobile

Riassumiamo in sintesi i vantaggi del POS Nexi Mobile:

  • Canone zero, a differenza della maggior parte degli altri POS;
  • Commissione unica dell’1,89% per tutti i pagamenti con le carte Mastercard, Visa, Maestro, V-Pay e PagoBancomat, indipendentemente dall’importo della transazione;
  • Promo micropagamenti, con azzeramento di tutte le commissioni sotto ai 10€;
  • Piccole dimensioni del POS, perfetto per essere utilizzato in mobilità.

Da menzionare il fatto che il POS di Nexi è compatibile con il bonus fiscale, grazie a cui si ottiene un credito di imposta del 30% sull’importo delle commissioni. Inoltre, si aggiunge il programma “Protection Plus”, con cui è possibile ottenere la certificazione di conformità agli Standard PCI-DSS, obbligatoria per i circuiti internazionali.

Per acquistarlo basta andare sul sito di Nexi, selezionare “Acquista Mobile POS” e fare clic su “Acquista” per completare la procedura. Una volta giunti nella pagina di acquisto, troverai la scritta “Scopri Offerta Welcome Special“: cliccandoci sopra, vedrai anche la percentuale 0,00% riferita ad American Express, valida fino a 3.000 euro di transato, che poi passa allo 0,90% tra i 3.000 euro e fino a 50.000 euro (offerta valida solo per i nuovi clienti American Express).

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Come usare Firebase Studio di Google per creare app con l'AI

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 16:30

Con il lancio di Firebase Studio, Google spera di fare breccia nel cuore degli sviluppatori (e non), con un nuovo strumento AI per creare app senza scrivere una sola riga di codice.

La nuova interfaccia di Big G consente di sviluppare, generare e testare app in pochi clic ed è perfetta anche per chi ha poca dimestichezza con il codice, diventando un diretto competitor di tool affermati come Cursor, Lovable, Bolt, ecc., che offrono esperienze simili di sviluppo assistito dall’AI. Ma Google ha un vantaggio enorme rispetto a loro: l’integrazione nativa con l’ecosistema Firebase, già usato da milioni di sviluppatori nel mondo.

Firebase Studio con Gemini, la piattaforma di Google per generare app

Firebase Studio non è solo un editor visuale o un generatore di codice. È un vero e proprio ambiente di sviluppo nel cloud, che unisce il meglio di Project IDX, Gemini e Firebase per offrire tutto ciò che serve a realizzare un’applicazione completa, dalle API al backend, dal frontend alle app mobile. Il tutto in un unico workspace collaborativo, accessibile da qualsiasi dispositivo.

L’aspetto più interessante di Firebase Studio è che permette di sviluppare app semplicemente descrivendo ciò che si vuole, in formato testuale o addirittura con immagini e disegni. Gemini, il modello AI di Google, si occupa di tradurre le istruzioni in codice funzionante, suggerendo anche miglioramenti e correzioni. Un approccio che ricorda il “vibe coding” tanto in voga tra gli sviluppatori.

È un po’ come costruire un modello iniziale dell’app attraverso descrizioni invece che attraverso la programmazione tradizionale. Immaginiamo di poter dire “voglio un’app con una schermata di login blu, un feed di notizie e notifiche push” o persino disegnare uno schizzo dell’interfaccia, e l‘AI crea automaticamente il codice necessario. Questo approccio velocizza enormemente la fase iniziale di sviluppo, poiché consente di vedere rapidamente un’app funzionante che poi può essere perfezionata, invece di dover programmare tutto da zero.

Come funziona Firebase Studio di Google?

Facciamo un esempio pratico. Mettiamo il caso si voglia creare un’app sugli eventi gratuiti in città. Basta scrivere una descrizione tipo: “Voglio un’applicazione che mostri concerti, mostre e mercatini gratuiti in base alla posizione dell’utente, con possibilità di salvarli tra i preferiti e ricevere notifiche quando sono nei dintorni“.

In pochi secondi, Gemini può generare un blueprint completo dell’app: interfaccia mappa con pin dinamici, schede evento con immagini e descrizione, integrazione con il calendario, login utente e sistema di notifiche. Il tutto già collegato al backend Firebase per gestire i dati in tempo reale.

Una volta ottenuto il prototipo, chiaramente, è possibile perfezionarlo ulteriormente chattando con Gemini, che ha può apportare le modifiche richieste in tempo reale. La cosa bella, è che Firebase Studio supporta decine di linguaggi e librerie. Inoltre, integra nativamente gli emulatori e i servizi Firebase, che rendono semplicissimo testare e debuggare l’app direttamente nel browser.

L’interfaccia di Firebase Studio ricorda da vicino VS Code, con tanto di terminale, anteprima live e accesso completo ai file di progetto. Tutto gira nel cloud, quindi non c’è bisogno di installare nulla in locale. Si può lavorare da qualsiasi dispositivo e riprendere esattamente dal punto in cui si era rimasti. Un plus non da poco per chi sviluppa in mobilità o collabora con team remoti.

Come creare app in pochi minuti con Firebase Studio

Firebase Studio, come già anticipato, combina gli strumenti di codifica Genkit e Project IDX di Google con agenti AI specializzati e l’assistenza di Gemini. È costruito sul popolare progetto Code OSS, che lo rende familiare a molti.

Gli utenti devono solo aprire il loro browser per costruire un’applicazione in pochi minuti, importandola da repository esistenti come GitHub, GitLab, Bitbucket o da una macchina locale. La piattaforma supporta linguaggi come Java, .NET, Node.js, Go e Python e framework come Next.js, React, Angular, Vue.js, Android, Flutter e altri.

Gli utenti possono scegliere tra più di 60 modelli precostituiti o utilizzare un agente di prototipazione che aiuta a progettare un’app (compresi UI, flussi AI e schema API) attraverso il linguaggio naturale, schermate, mockup, strumenti di disegno, screenshot, immagini, senza la necessità di codificare. L’app può poi essere distribuita direttamente su Firebase App Hosting, Cloud Run o su un’infrastruttura personalizzata.

Le app possono essere monitorate in una console Firebase e perfezionate ed espanse in un’area di lavoro di codifica con un solo clic. Le app possono essere visualizzate in anteprima in un browser e Firebase Studio dispone di servizi di runtime e strumenti integrati per l’emulazione, il test, il refactoring, il debugging e la documentazione del codice.

Google sta anche concedendo l’accesso anticipato agli agenti Gemini Code Assist in Firebase Studio per coloro che fanno parte del Google Developer Program. Ad esempio, un agente di migrazione può aiutare a spostare il codice; un agente di test può simulare le interazioni degli utenti o eseguire scenari avversari contro modelli di intelligenza artificiale per identificare e correggere i risultati potenzialmente pericolosi; ecc.

Studio è disponibile con tre spazi di lavoro per gli utenti regolari, mentre i membri del Google Developer Program possono utilizzare fino a 30 spazi di lavoro. Gli agenti Gemini Code Assist sono in lista d’attesa.

I limiti di Firebaese Studio

Il traffico elevato sulla piattaforma può causare qualche errore e rallentamento nella generazione delle app. Inoltre, manca un pulsante per annullare le modifiche accettate dal codice, il che può essere frustrante per chi fa molti esperimenti. Un altro limite di Firebase Studio è la mancanza di flessibilità con strumenti di terze parti. Al momento si è abbastanza vincolati all’ecosistema Google, il che può non piacere a chi preferisce mixare servizi di diversi provider.

La buona notizia è che Firebase Studio è gratuito per i primi 3 workspace (10 per gli iscritti al Google Developer Program). Alcune funzionalità avanzate, come l’hosting delle app, richiedono però una carta di credito e seguono un modello “pay-as-you-go”. Niente di strano per un servizio cloud, ma è bene tenere d’occhio i consumi se non si vogliono brutte sorprese in fattura.

L’arrivo di Firebase Studio metterà sicuramente pressione su competitor come Microsoft (con GitHub Copilot) e Cursor, ma per gli sviluppatori è un’opportunità unica per creare applicazioni AI potenti in modo semplice e veloce, sfruttando al meglio l’integrazione con i servizi Google come Gemini, Vertex AI, Firestore e App Engine.

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Driver Nvidia per le schede grafiche RTX causano crash e problemi

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 16:10

I driver che Nvidia ha rilasciato negli ultimi quattro mesi, una vera e propria altalena di emozioni (e di bug). Tutto è iniziato a gennaio, quando Nvidia ha lanciato i driver per le nuove GPU RTX serie 50. Sulla carta, queste schede promettevano prestazioni da urlo e un supporto senza precedenti per le ultime tecnologie grafiche.

I nuovi driver di Nvidia causano instabilità e crash

Nella realtà, i driver hanno portato con sé una sfilza di problemi che hanno fatto venire il mal di testa a migliaia di utenti: schermate nere, crash dei giochi, instabilità generale.

Da quel momento, è stato un susseguirsi di aggiornamenti e hotfix da parte di Nvidia, nel disperato tentativo di tappare le falle. Ma ogni volta che un buco veniva chiuso, se ne apriva un altro. Gli utenti, esasperati, hanno invaso Reddit e i forum di supporto con le loro lamentele. C’è chi è riuscito a risolvere tornando ai driver di dicembre, ma chi possiede le nuove RTX non ha avuto questa fortuna: i vecchi driver non le supportano più.

Quando la scorsa settimana Nvidia ha rilasciato il driver 576.02, con una lunga lista di correzioni per bug e crash, sembrava finalmente la luce in fondo al tunnel. E invece, per alcuni sfortunati utenti, è stato come finire dalla padella alla brace. Temperature della GPU sballate, flickering dei giochi, insomma un bel cocktail di problemi. Risultato? Nvidia si è vista costretta a correre ai ripari con l’ennesimo hotfix.

Ieri è arrivato l’hotfix 576.15, che risolve (si spera) il pasticcio delle temperature e qualche altro bug causato dal 576.02. Chi ha una RTX serie 50 o usa utility come Afterburner per gestire le ventole in base alla temperatura, dovrebbe installare subito questo aggiornamento. Altrimenti, rischia di cuocere la nuova GPU come un uovo al tegamino.

Un primato poco invidiabile per Nvidia

Quattro hotfix in due mesi: un bel record per Nvidia, che ci aveva abituati a driver stabili e affidabili, spesso migliori di quelli della concorrenza. Certo, AMD e Intel non sono esattamente dei santi, ma questa volta Nvidia sembra aver toppato alla grande.

I pasticci dei driver sono solo l’ultima tegola per le nuove GPU di Nvidia, il cui lancio è stato a dir poco tribolato. Cavi di alimentazione che si sciolgono come burro, schede con difetti di fabbrica, prezzi alle stelle e scorte introvabili. Insomma, un debutto da dimenticare per quello che doveva essere il non plus ultra del gaming.

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Con ExpressVPN hai un IP dedicato tutto per te: provala in sconto del 60%

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 16:04

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ExpressVPN ti dà un IP dedicato: cos’è e perché è importante

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Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS

Zeus News - Mar, 04/22/2025 - 16:00
News - Il sistema basato su Linux sarà montato anche sulle prossime Smart TV del colosso.

Intel: a produrre le CPU Nova Lake sarà ancora TSMC

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 15:58

Nonostante gli interessanti progressi del nodo interno 18A da 2nm, che stando alle indiscrezioni più recenti avrebbe persino superato la concorrenza in termini di resa, prestazioni ed efficienza, sembra che Intel abbia ancora intenzione di affidarsi a TSMC per la produzione a 2nm dei suoi prossimi processori Nova Lake, i quali dovrebbero garantire al tempo stesso prestazioni più adeguate alle aspettative degli attuali Arrow Lake.

Intel si affida ancora a TSMC per la produzione delle CPU Nova Lake

La notizia arriva direttamente dal Taiwan Economic Daily, secondo cui appunto Intel ha affidato a TSMC la produzione delle tile di Nova Lake contenenti i core, sfruttando così il più avanzato processo a 2nm della fonderia taiwanese. Si tratta indubbiamente di una mossa che solleva interrogativi sul futuro del nodo 18A di Intel, pubblicizzato come superiore al nodo N2 di TSMC. Tuttavia, Michelle Johnston Holthaus, CEO dei prodotti dell’azienda di Santa Clara, ha già ribadito che l’azienda non esiterà a rivolgersi a partner esterni, come TSMC, per garantire le prestazioni più elevate ai clienti, suggerendo un possibile approccio a “doppia fornitura” per i suoi prodotti.

Il processo a 2nm di TSMC sta attirando l’attenzione delle aziende più rinomate nel settore: oltre a Intel e ovviamente anche AMD, per i suoi processori EPYC “Venice” di sesta generazione, c’è anche Apple per il chip A20 che troveremo negli iPhone 18. Tuttavia, attualmente, l’adozione di un processo produttivo a 2nm comporta costi significativamente più elevati rispetto ai processi precedenti.

Il nodo 18A di Intel Foundry non rimarrà però inutilizzato, ma verrà impiegato per le CPU Panther Lake e i processori Xeon Clearwater Forest, suggerendo che l’azienda non intende abbandonare affatto le sue fonderie interne, anche a rigor di logica scaturita dalle dichiarazioni della Holthaus. Per ora, l’azienda sembra orientata a mantenere un approccio strategico che combina fornitori esterni e produzione interna, bilanciando innovazione e competitività.

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Uber: denuncia della FTC per pratiche ingannevoli

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 15:23

La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha denunciato Uber per pratiche ingannevoli. L’azienda di San Francisco avrebbe attivato l’abbonamento al servizio Uber One senza il consenso degli utenti e reso complicata la sua cancellazione. Le accuse sono simili a quelle che hanno portato all’indagine nei confronti di Amazon (il procedimento è ancora in corso).

Uber respinge le accuse

Uber One è il servizio che permette agli abbonati di ottenere sconti per corse Uber e ordini Uber Eats. Il costo negli Stati Uniti è 9,99 dollari/mese. Nella denuncia della FTC sono evidenziate tre principali pratiche ingannevoli. La prima riguarda il risparmio di 25 dollari al mese evidenziato al momento dell’iscrizione. L’azienda ha inoltre “nascosto” le informazioni usando testo poco leggibile.

Molti consumatori affermano di essere stati iscritti senza consenso. Uno di essi ha dichiarato di aver ricevuto l’addebito, ma non aveva un account Uber. L’azienda non rispetterebbe inoltre la data di addebito. In alcuni casi, il costo mensile è stato addebitato prima della scadenza del periodo di prova.

Diversi consumatori hanno infine segnalato la difficoltà di cancellare l’iscrizione. La procedura prevede fino a 23 schermate e fino a 32 azioni. Ad alcuni utenti viene detto di contattare l’assistenza clienti per annullare l’abbonamento, ma non viene spiegato come farlo. Altri sostengono che Uber ha addebitato un altro ciclo di fatturazione dopo aver richiesto l’annullamento.

Secondo la FTC, Uber ha violato due leggi, ovvero FTC Act e Restore Online Shoppers’ Confidence Act (ROSCA). Un portavoce dell’azienda ha dichiarato:

Siamo delusi che la FTC abbia scelto di procedere con questa azione, ma siamo fiduciosi che i tribunali concorderanno con ciò che già sappiamo: le procedure di iscrizione e cancellazione di Uber One sono chiare, semplici e seguono la lettera e lo spirito della legge. Uber non effettua iscrizioni né addebita alcun costo ai consumatori senza il loro consenso, e le cancellazioni possono ora essere effettuate in qualsiasi momento tramite l’app e richiedono alla maggior parte delle persone 20 secondi o meno.

AMD al lavoro su nuovi modelli Radeon PRO con GPU Navi 48

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 15:23

AMD è attualmente al lavoro nell’espandere la sua nuova generazione di GPU, non solo per quanto riguarda i modelli desktop, ma anche quelli pensati per sistemi workstation. Mentre la gamma Radeon RX arricchirà presto l’offerta di modelli con due nuove schede video, ovvero Radeon RX 9060 XT e la Radeon RX 9070 GRE, pensate per la fascia media, la gamma Radeon PRO aggiungerà nuovi modelli RDNA 4, dato che finora era stata limitata a soluzioni con architettura RDNA 3.

AMD: in arrivo nuovi modelli Radeon PRO RDNA 4

Nelle ultime settimane sono sempre più circolate indiscrezioni su una possibile GPU AMD con processore Navi 48 e una memoria di 32GB, un grande quantitativo il quale lascia chiaramente intendere che abbiamo a che fare con un modello Radeon PRO. L’arrivo di questo specifico modello di scheda era stato anticipato da addetti ai lavori conosciuti e affidabili. Non essendo stata diffusa alcuna conferma riguardo alla fascia consumatori, principalmente improntata per il gioco, è chiaro che l’azienda ha intenzione di rendere disponibile questo modello per la fascia professionale.

La nuova scheda che dovrebbe far presto parte della serie Radeon PRO, dotata di una GPU Navi 48 XTW, verrà sicuramente inquadrata nella serie W9000. Questa scheda, ancora senza un nome ufficiale, sarà dotata di 32 GB di memoria, presumibilmente di tipo GDDR6 ECC. Si tratta di una capacità inferiore rispetto ai 48 GB o 64 GB della generazione precedente, ma le specifiche potrebbero ancora evolversi nel corso di questi giorni.

AMD terrà inoltre il suo evento “Advancing AI”, previsto per giugno, che si concentrerà sulle GPU Instinct per data center e sulla piattaforma ROCm (Radeon Open Compute). Proprio l’evento potrebbe rappresentare il momento ideale per svelare ufficialmente le nuove GPU destinate alla gamma workstation. Non sono invece disponibili ulteriori dettagli riguardo ad altri modelli, che sicuramente arriveranno più avanti in queste settimane.

Duolingo insegnerà anche a giocare a scacchi

Punto Informatico - Mar, 04/22/2025 - 15:18

Presto sarà possibile affidarsi a Duolingo anche per imparare a giocare a scacchi. L’applicazione, tra le più note e apprezzate per quanto riguarda l’apprendimento delle lingue, già un paio di anni fa ha ampliato il proprio raggio d’azione implementando i corsi di musica e matematica. Ora si appresta a fare altrettanto con il gioco di strategia per eccellenza. Al momento la novità si trova in fase beta ed è previsto solo il supporto all’inglese.

I corsi di scacchi in arrivo su Duolingo

A svelarlo è stata la redazione del sito The Verge, che ha avuto la possibilità di dare uno sguardo in anteprima. Stando a quanto riportato l’approccio è esattamente quello che ci si aspetterebbe: incentrato sul concetto di gamification, così da rendere il percorso divertente e calibrato in base alle abilità di ognuno. Ci sono puzzle da risolvere per arrivare a padroneggiare le mosse delle singole pedine e partite da affrontare contro Oscar, uno dei personaggi ben conosciuti da chi ha già confidenza con l’app.

Sammi Siegel, Software Engineer di Duolingo, ha dichiarato che la società non escludere di fare lo stesso con altri giochi in futuro. Molto dipenderà dai feedback raccolti con gli scacchi. Forse il poker? Noi ovviamente speriamo scopa e briscola.

Di recente, l’applicazione ha fatto registrare un vero e proprio boom di iscrizioni, quando negli Stati Uniti è diventato operativo (salvo poi essere revocato poco dopo) il ban di TikTok. Il motivo? Gli utenti hanno cercato il modo più semplice e veloce per imparare il mandarino, la lingua utilizzata dal social network alternativo RedNote.

Tra le ultime funzionalità integrate c’è quella che permette di effettuare videochiamate con l’AI, esercitandosi così a parlare con un interlocutore virtuale. Si tratta di una caratteristica premium, riservata in esclusiva a chi ha sottoscritto un abbonamento Max (39,99 euro al mese).

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