Che spettacolo questa striscia LED che genera effetti di luce grazie all’AI
Riguarda ancora un attimo l’immagine e pensa che quegli effetti puoi averli anche in ogni stanza della tua casa. Come? Con la striscia LED Govee Neon. Magari non avrai lo stesso salotto della foto, ma l’effetto finale sarà comunque meraviglioso e sai perché? Perché la striscia LED Govee Neon ti consente di ottenere tantissime soluzioni luminose ed effetti di luce, anche ricorrendo all’intelligenza artificiale. L’offerta su Amazon con il coupon da 30€ ti permette di acquistarla a soli 79,99€.
3 ragioni per scegliere la striscia LED Govee Neon
- Illuminazione personalizzabile con tecnologia RGBIC
- Sincronizzazione musicale
- Compatibilità con Matter e assistenti vocali
Striscia LED per battiscopa Govee Neon a soli 79,99€
Come la striscia LED Govee Neon trasforma ogni angolo della tua casaLa striscia LED Govee Neon è lunga 5 metri e puoi tagliarla per sistemarla al meglio lungo il battiscopa, dietro la TV o lungo i mobili della tua casa. Il risultato è che in qualsiasi momento puoi avere un’atmosfera incredibilmente bella. Quando sei in compagnia degli amici, con il tuo partner o con la famiglia; hai sempre la possibilità di personalizzare l’illuminazione della tua stanza.
Quello che ottieni è sempre un effetto WOW che diventa ancora più spettacolare se consideri che puoi impostare l’illuminazione in modo che segua la musica che stai ascoltando o che puoi chiedere direttamente alla striscia LED di modificare colori e tonalità per una specifica circostanza.
Ideale per chi…
- Desidera un’illuminazione decorativa e versatile per personalizzare gli ambienti domestici
- Cerca un sistema di luci che interagisca con la musica, creando effetti luminosi dinamici
- Vuole integrare facilmente l’illuminazione nel proprio ecosistema smart home per un controllo centralizzato
Striscia LED per battiscopa Govee Neon a soli 79,99€
Oltre a essere semplice da installare la striscia LED Govee Neon è un vero e proprio contributo allo stile, all’arredo e all’armonia della tua casa. Provala sfruttando il coupon di 30€ che ti permette di averla su Amazon a soli 79,99€.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Google Automotive: più interoperabilità in Europa
In seguito all’indagine avviata dall’autorità antitrust della Germania (Bundeskartellamt), Google ha sottoscritto un accordo per eliminare le restrizioni di Automotive Services e Maps. I produttori europei di veicoli possono ora installare i singoli servizi nei sistemi di infotainment e utilizzare servizi di mappe alternativi.
Più libertà e interoperabilità in EuropaAndroid Automotive è un sistema operativo per i sistemi di infotainment delle automobili. Non richiede il collegamento dello smartphone, a differenza di Android Auto. I produttori possono installare i Google Automotive Services che includono Google Maps, Google Play e Google Assistant. Secondo l’autorità antitrust della Germania, l’obbligo di un “pacchetto unico” ostacola la concorrenza.
L’indagine è stata chiusa perché Google ha accettato di offrire separatamente i tre servizi. I produttori europei possono quindi integrare i servizi (mappe, app store e assistente digitale) di altri provider. Google promette inoltre di creare le condizioni necessarie per consentire l’interoperabilità con servizi di terze parti.
L’azienda di Mountain View eliminerà anche le clausole contrattuali restrittive che hanno incentivato i clienti ad utilizzare i suoi servizi, come quelle sulle impostazioni predefinite e sulla partecipazione ai ricavi pubblicitari (revenue sharing).
L’interoperabilità riguarda principalmente Google Maps. I produttori di automobili potranno combinare il servizio di Google con quelli di terze parti, come HERE, Mapbox e TomTom. Inoltre, i contenuti forniti da Google potranno essere visualizzati sulle mappe di terze parti, come quelle di OpenStreetMap.
Gli impegni di Google si applicano ai sistemi di infotainment dei veicoli registrati in Germania. Dato che i requisiti per la registrazione sono standard in tutta Europa, gli impegni sono validi nell’intero mercato europeo. A fine febbraio, una sentenza della CGUE ha confermato l’abuso di posizione dominante da parte di Google per aver impedito l’integrazione dell’app JuicePass di Enel X con Android Auto.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}YouTube lancia nuovi strumenti contro i deepfake
YouTube scende in campo con decisione per contrastare il fenomeno dei deepfake, i video generati dall’intelligenza artificiale che simulano l’aspetto e la voce di persone reali. E lo fa con una doppia mossa: tecnologia e politica.
YouTube alza il tiro contro i deepfakeYouTube aveva già presentato a dicembre 2024 il suo sistema di “likeness detection”, sviluppato in collaborazione con la Creative Artists Agency (CAA). Ora sta lanciando una fase pilota con alcuni dei creator più influenti della piattaforma come MrBeast, Mark Rober, Estude Matemática, ecc. Testeranno il sistema per aiutare YouTube a perfezionarlo e a definire i controlli appropriati. L’obiettivo è rendere disponibile questa tecnologia a un numero maggiore di creator nel corso del prossimo anno.
Ma YouTube non si limita alla tecnologia. La piattaforma scende in campo anche a livello politico, dichiarando pubblicamente il suo sostegno al NO FAKES ACT, una proposta di legge che mira a contrastare i deepfake dannosi e ingannevoli.
YouTube ha collaborato con i senatori promotori del disegno di legge, Chris Coons e Marsha Blackburn, e con altri attori del settore come la RIAA e la MPA. Perché questo sostegno? YouTube è chiara: le piattaforme hanno la responsabilità di affrontare in modo proattivo i rischi legati ai contenuti generati dall’AI.
Un punto di equilibrio tra protezione e innovazioneIl NO FAKES ACT, secondo YouTube, offre un approccio intelligente al problema. Mette il potere direttamente nelle mani degli utenti, che possono segnalare alle piattaforme i deepfake che ritengono inappropriati. Questo processo di segnalazione è fondamentale per distinguere i contenuti autorizzati dalle imitazioni dannose. E YouTube ci crede. Le piattaforme possono prendere decisioni equilibrate solo attraverso questo approccio, bilanciando la tutela degli utenti con i progressi dell’intelligenza artificiale.
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Poter contare su una Virtual Private Network sicura, certificata da enti indipendenti e affidabile, come nel caso di NordVPN, significa anche potersi collegare senza timori alle reti Wi-Fi pubbliche, solitamente esposte a rischi per la loro stessa natura. Sono quelle, ad esempio, disponibili in luoghi come gli hotel, gli aeroporti o i ristoranti.
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Samsung ha implementato la fotocamera sotto il display per l’altissimo frontale per alcune generazioni della sua linea Galaxy Z Fold, andandole a collocare sotto lo schermo pieghevole, ma il risultato ultimo non è stato propriamente dei migliori in termini di qualità. Sulla base di ciò, il futuro Samsung Galaxy S26 Ultra probabilmente non sarà dotato di nulla del genere.
Il Samsung Galaxy S26 Ultra non avrà la fotocamera sotto il displayIn contraddizione con precedenti voci di corridoio, le ultime indiscrezioni suggeriscono infatti che il colosso sudcoreano avrebbe deciso di non usare una fotocamera frontale sotto il display per il suo futuro smartphone top di gamma, optando piuttosto per la ben più classica, ma collaudata e testata, configurazione con apposito foro.
L’azienda di Seoul avrebbe avuto l’intenzione di utilizzare una fotocamera sotto il display del Samsung Galaxy S26 Ultra per dare quel look senza soluzione di continuità su tutto lo schermo, ma avrebbe poi abbandonato l’idea avendo riscontrato problemi insormontabili con la tecnologia, sia relativi al costo che ad altre ragioni non meglio specificate, che presumibilmente hanno a che vedere con la resa finale di foto e video.
Samsung avrebbe pertanto deciso di a posticipare l’implementazione di questa tecnologia sulla sua linea di smartphone di punta, teoricamente fino a un momento in cui le fotocamere sotto il display possono effettivamente corrispondere alle normali fotocamere in termini di qualità, senza dover scendere a compromessi. È infatti evidente come questo tipo di fotocamera possa essere adoperato, ad oggi, solo su smartphone che non puntano sul comparto fotografico e su device che offrono alternative alla fotocamera frontale.
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Con eBay l’offerta è dietro l’angolo. Stamattina abbiamo scovato un’ottima opportunità per chi vuole fare il salto di qualità nella pulizia di casa. Infatti, in promozione speciale oggi c’è l’ottimo Aspirapolvere Dyson V15 Detect. Cosa stai aspettando? Solo pochi pezzi sono in offerta a soli 599 euro, invece di 799 euro. Acquistalo subito, prima che anche gli ultimi pezzi finiscano.
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Aspirapolvere Dyson V15: la pulizia veraCon il fantastico Aspirapolvere Dyson V15 accedi alla vera pulizia. Acquistalo adesso in offerta speciale con soli 599 euro. Stiamo parlando di un 25% di sconto sul prezzo di listino. Cosa stai aspettando? Goditi il meglio al miglior prezzo disponibile su eBay. Stai acquistando direttamente dallo store ufficiale Dyson, con tutte le garanzie di un acquisto dal produttore al consumatore.
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La potente batteria garantisce un’ottima autonomia, per una pulizia ancora più duratura e profonda. Cosa stai aspettando? Acquista ora l’Aspirapolvere Dyson V15 a soli 599 euro, invece di 799 euro. Risparmia subito 200 euro su eBay.
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Se ami cucinare, il tuo partner è un appassionato di cucina o se stai rinnovando la tua cucina e vuoi inserire qualche elettrodomestico tech, l’impastatrice planetaria Electrolux E6KM1-4BPT è quello che fa al caso tuo. Comoda, utilissima e perfetta per sperimentare tante nuove ricette e in offerta esclusiva su eBay per averla a soli 189,99€ grazie al codice sconto TECHAPR25 da utilizzare in fase di checkout.
3 ragioni per scegliere impastatrice planetaria Electrolux E6KM1-4BPT
- Potente motore da 1200 W
- Doppia ciotola in acciaio inox
- 10 velocità con funzione Pulse
61% di sconto sull’impastatrice planetaria Electrolux E6KM1-4BPT
Tutto quello di cui hai bisogno per le tue ricetteL’impastatrice planetaria Electrolux E6KM1-4BPT è un piccolo concentrato di tecnologia al servizio del gusto, del mangiare sano e della scoperta di nuovi abbinamenti per tutte le tue ricette. Dotata di due ciotole ampie da utilizzare per ogni impasto, l’Electrolux E6KM1-4BPT ti assicura sempre per ogni ricetta la miscelazione migliore di tutti gli ingredienti.
Electrolux Planetaria Assistent 700 Black Pearl E6KM1-4BPT
L’altro aspetto interessante dell’impastatrice planetaria Electrolux E6KM1-4BPT è che puoi utilizzare tantissimi accessori (come la frusta per la glassa o il gancio per lavorare la pasta) così da avere sempre il necessario per ogni ricetta.
Puoi tenere tutto sotto controllo in ogni momento grazie alla luce LED integrata nella planetaria così che puoi vedere come procede la lavorazione e sapere esattamente quando intervenire.
Ideale per chi…
- Ama preparare in casa una varietà di ricette, dai prodotti da forno alle creme, necessitando di un dispositivo versatile
- Cerca un’impastatrice robusta e potente per uso domestico, capace di affrontare impasti impegnativi
- Desidera un elettrodomestico con capacità variabile, grazie alle due ciotole incluse, per adattarsi sia a piccole che grandi quantità
61% di sconto sull’impastatrice planetaria Electrolux E6KM1-4BPT
Considera che l’impastatrice planetaria Electrolux E6KM1-4BPT è in vendita a 449,99€, ma puoi averla a soli 189,99€ su eBay approfittando dello sconto del 56% e del codice promozionale TECHAPR25 da applicare al momento dell’acquisto. Con un risparmio così cucinare diventa ancora più piacevole.
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La prossima versione di watchOS per Apple Watch porterà una riprogettazione simile a visionOS, proprio come gli aggiornamenti del design in arrivo per iOS 19 e macOS 16, o almeno questo è quanto viene riferito dalle più recenti indiscrezioni.
Apple Watch: riprogettazione simile a visionOSAndando maggiormente in dettaglio, pulsanti, menu, icone e altri elementi dell’interfaccia utente saranno aggiornati, con Apple che sta lavorando su diverse idee per la schermata iniziale. Non è noto quando, esattamente, saranno implementati questi cambiamenti di design, poiché le funzionalità sarebbero ancora in fase di sviluppo.
Ad ogni modo, il colosso di Cupertino starebbe lavorando sulle funzionalità di Apple Intelligence per Apple Watch Ultra. Quest’ultimo avrà presumibilmente un nuovo chip esclusivo che gli consentirà di eseguire l’AI della “mela morsicata”, ma non è escluso che successivamente le funzioni possano essere estese anche ad altri modelli dello smartwatch.
Le funzionalità di Apple Intelligence su Apple Watch includeranno riepiloghi delle notifiche, la possibilità di creare Genmoji e un nuovo Siri che comprende il comportamento dell’utente e raccoglie informazioni da attività sportiva, monitoraggio medico dell’IA, monitoraggio del sonno, attività della frequenza cardiaca e altro ancora.
Da tenere presente che le informazioni in questione sono state diffuse dal sito Web israeliano The Verifier che non ha il miglior track record in fatto di rumors. L’anno scorso, ad esempio, ha riferito che iOS 18 avrebbe avuto una riprogettazione sulla base di visionOS, cosa che alla fine non è avvenuta. Altre voci che poi si sono rivelate inattendibili riguardavano l’implementazione del Touch ID per l’Apple Watch, una modalità per bambini per Apple TV, la data di lancio di una nuova Apple Pencil e diverse previsioni errate su diverse versioni di iOS che abbandonano il supporto per i dispositivi più vecchi. Di conseguenza, il tutto va preso con le pinze, come si suol dire.
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Dopo aver visto come sfruttare l’intelligenza artificiale generativa di ChatGPT per trasformare una qualsiasi immagine con lo stile inconfondibile del maestro Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli (non funziona quasi più per motivi di copyright) e in un action figure, vediamo come fare altrettanto per dar vita a un Funko Pop personalizzato. Sembra essere questa la nuova tendenza che sta spopolando sui social.
Come creare un Funko Pop con ChatGPTPrendiamo come riferimento l’immagine di Unsplash riportata qui sotto. Dopo aver aperto l’interfaccia del chatbot, via applicazione oppure all’indirizzo chatgpt.com, è sufficiente eseguirne l’upload attraverso il pulsante + , allegando la richiesta seguente.
Si può partire da un prompt di questo tipo, specificando solo un paio di dettagli come il nome e il colore principale della scatola. Qui sotto il risultato.
Trasformami in un personaggio Funko Pop esattamente come quello del riferimento. Devo essere nella scatola. Mi chiamo PINCO PALLINO. Il colore principale del box è il BLU.
Ovviamente, la richiesta può essere personalizzata sulla base dei propri desideri, ad esempio includendo i dettagli su eventuali oggetti da includere. Funziona anche con fotografie non a figura intera, come questa. Ecco un altro esempio.
Trasformami in un personaggio Funko Pop esattamente come quello del riferimento. Devo essere nella scatola con UN FIORE IN MANO. Mi chiamo RAGAZZA IN ROSSO. Il colore principale del box è il GIALLO.
A volte si possono verificare errori, come per i piedi dell’immagine qui sopra che escono dalla scatola. C’è da metterlo in conto.
Anche in questo caso l’unico limite è quello dettato dalla fantasia. Ricordiamo che per gli utenti free di ChatGPT è previsto un limite pari a tre immagini da generare ogni giorno, dopodiché il servizio si rifiuta di accettare altre richieste. Chi invece ha sottoscritto un abbonamento premium non deve fare i conti con questa restrizione.
Echo Show 10 in forte sconto su Amazon: solo 229€ oggi
Echo Show 10 è lo schermo intelligente con tecnologia in alta definizione che ti permette di gestire in modo pratico e immediato qualsiasi cosa nella tua giornata di vita. Infatti, è la soluzione perfetta per chi cerca un sistema in grado di offrire non solo un assistente vocale, ma anche immagini a quello che cerchi, chiedi o gestisci. Acquistalo oggi a soli 229 euro, invece di 269 euro.
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Questo significa che potrai pagare il tuo nuovo Echo Show 10 a 2 partire da 46 euro al mese, senza interessi. Un’ottima opzione per questo gioiellino che promette di semplificarti la vita oltre che l’organizzazione delle tue giornate. Infatti, grazie al suo ampio schermo in HD hai anche la possibilità di interagire con i dispositivi di Casa Intelligente con maggior comfort.
Echo Show 10: l’intelligenza dà spettacolo su ampio schermoEcho Show 10 è lo schermo intelligente che offre funzionalità avanzate attraverso un display da 10,1 pollici che ti segue. Infatti, grazie alla base mobile, si sposta automaticamente seguendo la tua posizione. In questo modo, se stai seguendo una ricetta, potrai intanto cucinare sostandoti per la cucina senza perdere mai di vista la videoricetta. Acquistalo ora a soli 229 euro su Amazon!
Grazie alla telecamera incorporata, non solo effettui videochiamate di alta qualità, ma puoi anche vedere quello che succede nella stanza quando sei fuori casa, grazie alla praticissima app Alexa.
Cosa stai aspettando? Sfrutta tutte le sue funzionalità per migliorare la tua vita. Acquista Echo Show 10 a soli 229 euro, invece di 269 euro. Anche in piccole rate a tasso zero direttamente con Amazon.
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OpenAI ha deciso di contrattaccare. Basta subire in silenzio gli attacchi di Elon Musk. È arrivato il momento di passare al contrattacco e mettere fine a questa storia una volta per tutte.
OpenAI cita in giudizio Elon MuskIn un post su X, OpenAI non usa mezzi termini: “Le azioni incessanti di Elon contro di noi sono solo tattiche in malafede per rallentare OpenAI e ottenere il controllo delle sue tecnologie più avanzate per scopi personali“. Parole dure, che non lasciano spazio a interpretazioni.
Elon’s nonstop actions against us are just bad-faith tactics to slow down OpenAI and seize control of the leading AI innovations for his personal benefit. Today, we counter-sued to stop him.
— OpenAI Newsroom (@OpenAINewsroom) April 9, 2025
Ma OpenAI non si limita alle parole. Passa ai fatti, con una controcausa legale. Gli avvocati chiedono che “Gli attacchi continui di Musk a OpenAI, culminati nella finta offerta di acquisizione progettata per sconvolgere il futuro di OpenAI, devono cessare“. Vogliono che Musk sia “bloccato da ulteriori azioni illecite e sleali” e che sia “ritenuto responsabile dei danni che ha già causato“.
La relazione tra Musk e OpenAI non è mai stata semplice, soprattutto dopo che il magnate di Tesla è uscito dal gruppo. Poi qualcosa si è rotto. La scorsa primavera la prima causa, con Musk che accusava OpenAI di aver abbandonato la sua missione originale a favore del profitto. Causa ritirata a giugno, ma poi ripresentata ad agosto.
A dicembre OpenAI ha deciso di scoprire le carte, con un post dal titolo eloquente: “Elon Musk voleva un’OpenAI a scopo di lucro“. E con tanto di prove allegate. Documenti e mail che provano come Musk avrebbe spinto per trasformare OpenAI in una società for-profit sotto il suo controllo. Ora si attende il processo, previsto per la primavera del 2026.
L’offerta “farsa” di Elon Musk per acquisire OpenAIMa la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’offerta di acquisto da 97,4 miliardi presentata da Musk quest’anno. Una mossa per “riportare OpenAI ad essere una forza open-source, focalizzata sulla sicurezza, a beneficio dell’umanità“, secondo lui. Una “finta offerta“, secondo OpenAI, che l’ha respinta all’unanimità. La battaglia è iniziata (di nuovo). Prepariamo i popcorn.
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Donald Trump ha deciso di applicare dazi del 10% per 90 giorni a quasi tutti i paesi. L’aliquota per la Cina è stata invece portata al 125%. Amazon aveva già deciso di cancellare gli ordini per alcuni prodotti provenienti dal paese asiatico. L’azienda di Seattle ha iniziato anche a vendere prodotti di noti brand su Haul.
Amazon cancella gli ordini dalla CinaSulla piattaforma di e-commerce di Amazon sono disponibili prodotti provenienti da ogni parte del mondo. Molti venditori sono cinesi, quindi i nuovi dazi annunciati da Trump causeranno un aumento dei costi. Invece di incrementare i prezzi finali, l’azienda di Seattle ha deciso di cancellare alcuni ordini in attesa (o nella speranza) della fine della guerra commerciale tra Stati Uniti e resto del mondo.
Un venditore cinese è stato avvisato tramite email della cancellazione dell’ordine per sedie da spiaggia (valore totale di 500.000 dollari). Nella comunicazione non ci sono riferimenti ai dazi, ma si parla di ordine effettuato per errore. Simili email sono state ricevute da venditori in altri paesi colpiti dai dazi. Ora devono cercare altri retailer o rinegoziare i termini contrattuali con Amazon (ridurre il margine di guadagno).
Quando effettua ordini all’ingrosso, Amazon deve pagare i dazi sui prodotti che raggiungono gli Stati Uniti. I venditori possono anche importare i prodotti in maniera autonoma, pagando direttamente i dazi.
Trump ha eliminato anche l’esenzione per i beni con valore inferiore a 800 dollari, la maggioranza dei quali arriva dalla Cina. A partire dal 2 maggio verrà applicata un’aliquota del 90%. Dato che molti prodotti venduti tramite Amazon Haul (concorrente di Temu e Shein) sono cinesi, l’azienda di Seattle ha deciso di aggiungere all’inventario anche prodotti di noti brand, come Adidas, Levi’s e Under Armour.
Questi prodotti si trovano nei magazzini di Amazon negli Stati Uniti, quindi non sono soggetti ai dazi sulle importazioni. Le consegne saranno più veloci, ma i prezzi aumenteranno (oltre i 20 dollari). Amazon Haul dovrebbe arrivare in Europa entro fine anno.
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Quel Paint che abbiamo usato tutti per scarabocchiare orrendi disegni negli anni ’90 è tornato, ed è irriconoscibile (in senso positivo). Per oltre trent’anni, è stata un’applicazione spartana presente in tutte le versioni di Windows sin dalla 1.0.
Un programma così basico che perfino nostra nonna avrebbe potuto usarlo per disegnare case con il tetto a punta e alberi a forma di nuvola su uno stecco. Poi è arrivata l’intelligenza artificiale, ed è cambiato tutto. Oggi Paint è rinato dalle sue ceneri.
Paint ritorna in pista con l’AIL’integrazione delle funzioni AI ha dato nuova vita a Paint. Ora è un’opzione interessante sia per gli utenti occasionali, che vogliono modificare un’immagine al volo, sia per i professionisti che desiderano trasformare rapidamente un’idea grezza in un concept visivo, senza dover ricorrere a software complessi come Photoshop o Illustrator.
Quali sono le funzioni AI di Paint e come si usano 1. Creare opere d’arte da schizzi approssimativi con CocreatorAddio ai tempi in cui Paint era limitato a omini stilizzati e forme elementari. Ora, grazie a Cocreator, una funzione di intelligenza artificiale, anche i disegni più semplici, come un cerchio o uno schizzo a mano libera, possono essere trasformati in immagini realistiche e professionali. Non serve essere artisti: basta un’idea abbozzata.
Cocreator analizza lo schizzo iniziale e lo arricchisce con dettagli, texture, ombre e altri elementi, creando un’immagine di grande impatto. Basta inserire un prompt testuale, tracciare le linee di base di un paesaggio o di un personaggio, e l’AI farà il resto. Utilizzare Cocreator è molto semplice:
- Aprire Paint;
- Cliccare sull’icona Copilot e poi su Cocreator;
- Nella casella di testo, descrivere lo stile e gli elementi che si vogliono aggiungere allo schizzo;
- Iniziare a disegnare sulla tela, usando il mouse o la penna. Mentre si disegna, si vedrà l’AI generare l’opera d’arte nel pannello laterale, basandosi sul testo e sullo schizzo.
È possibile regolare il livello di Creatività con uno slider. Meno creatività significa meno input da parte dell’AI e un risultato più fedele al proprio schizzo; più creatività significa più intervento dell’AI e un’interpretazione più fantasiosa e stilizzata. Si può anche scegliere tra vari stili artistici, come acquerello, schizzo a inchiostro, anime, pixel art e pittura a olio.
Non si convinti di quello che si vede? Nessun problema. Basta cliccare su “Riprova” e l’algoritmo si rimette al lavoro, per generare nuove varianti. Quando si trova quella giusta, è sufficiente cliccare su “Applica”. L’opera apparirà direttamente sulla tela di Paint, dove si potrà modificare con gli strumenti di editing classici.
Cocreator è uno strumento prezioso per visualizzare rapidamente i concetti, creare prototipi di design o illustrazioni partendo da schizzi di base. Un aiuto prezioso per creativi e artisti, che possono modificare i loro bozzetti senza passare a software più complessi.
Attenzione: La funzione Cocreator è disponibile solo sui PC Copilot+, la nuova classe di PC ottimizzati per l’AI con NPU.
2. Generare immagini con Image CreatorLa funzione Image Creator di Paint fa leva sul modello DALL-E e permette di generare immagini da semplici prompt testuali alla stregua di altri servizi e chatbot AI come Flux o ChatGPT. Quindi, si possono creare immagini dal nulla semplicemente descrivendole a parole. Per provarlo:
- Aprire Paint;
- Cliccare sull’icona Copilot e poi su Image Creator;
- Nella casella di testo, inserire una descrizione dell’immagine che si vuole creare, cercando di essere il più dettagliato possibile;
- Scegliere uno Stile e cliccare su “Crea”.
Image Creator genererà tre diverse varianti dell’immagine richiesta; cliccando su una di esse, si applicheranno alla tela di Paint. Questa funzione può aiutare a creare immagini uniche per articoli, post sui social, campagne di marketing, presentazioni e materiale di formazione.
Per generare immagini con Image Creator, bisogna accedere con il proprio account Microsoft e sottoscrivere un abbonamento (quello Personal costa solo 10 euro al mese). Ogni set di immagini generate consuma un credito, quindi, occhio.
3. Aggiungere oggetti alle foto con Generative FillGenerative Fill è una funzione di intelligenza artificiale disponibile anche su Adobe Photoshop che permette di modificare o arricchire le immagini in modo realistico. Basta selezionare un’area dell’immagine – come uno spazio nel cielo o una parte dello sfondo – e descrivere brevemente cosa si vuole aggiungere (“una nuvola soffice” o “una panchina vintage”).
È sufficiente selezionare l’oggetto da eliminare e cliccare su “Generative erase“: l’AI analizza l’immagine e riempie automaticamente l’area selezionata, integrandola con lo sfondo circostante. Queste funzioni sono utili non solo per ritocchi estetici, ma anche per rinnovare vecchie foto, creare composizioni artistiche o realizzare mockup velocemente. Ecco come fare:
- Aprire l’immagine in Paint;
- Con lo strumento Selezione, tracciare un rettangolo o una forma libera per marcare il punto in cui si vuole aggiungere il nuovo oggetto;
- Sulla selezione apparirà un piccolo menu: cliccare su “Generative fill”;
- Usare la casella di testo per descrivere cosa si vuole aggiungere nella selezione e cliccare su “Crea”.
Se il risultato non è soddisfacente, si può affinare il prompt testuale, a volte basta cambiare un aggettivo per trasformare completamente il risultato. Oppure, con un semplice clic su “Riprova”, si può chiedere all’intelligenza artificiale di proporre una nuova interpretazione. Se il risultato rispecchia ciò che si ha in mente, basta cliccare su “Mantieni” per applicare l’immagine alla tela di Paint.
La funzione Cancellazione generativa funziona allo stesso modo. Basta selezionare l’oggetto da eliminare e cliccare su “Generative erase“: l’AI analizza l’immagine e riempirà automaticamente l’area selezionata, integrandola in modo armonioso con lo sfondo circostante. Queste funzioni generative sono molto utili non solo per i ritocchi estetici, ma anche per dare nuova vita a vecchie immagini, creare composizioni artistiche o realizzare mockup velocemente.
Generative Fill è disponibile solo per i PC Copilot+.
4. Rimuovere lo sfondo dalle fotoIsolare i soggetti delle foto dallo sfondo è un’operazione comune nell’editing delle immagini. La funzione Rimuovi sfondo di Paint semplifica questo processo. Permette di eliminare accuratamente lo sfondo da una foto per creare immagini trasparenti, sostituire gli sfondi, ecc. Per sfruttare questa funzione:
- Aprire l’immagine in Paint;
- Cliccare sull’icona Copilot, poi su Rimuovi sfondo.
Paint analizzerà l’immagine per qualche secondo, identificherà automaticamente il soggetto della foto e lo separerà dallo sfondo. In alternativa, si può usare lo strumento Selezione per tracciare un rettangolo o una forma libera intorno all’area in cui si vuole rimuovere lo sfondo. Sulla selezione apparirà un piccolo menu: cliccare su “Generative erase”.
Rimuovi sfondo è uno strumento utile in moltissimi casi. È possibile isolare e ritagliare soggetti da usare in progetti di grafica, presentazioni multimediali e collage fotografici. Si possono anche creare ritratti e foto professionali con sfondi puliti e rimuovere gli sfondi dalle foto dei prodotti per inserzioni e-commerce impeccabili.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Piccolo restyling per un canale del digitale terrestre
Sul digitale terrestre, proprio in queste ore, abbiamo assistito a un piccolo restyling per un canale televisivo. Si tratta di un interessante aggiornamento che, sulla piattaforma di intrattenimento radiotelevisivo italiano e gratuito, riconferma la qualità con cui le emittenti gestiscono la loro presenza. Di cosa si tratta e cosa comporta per gli utenti?
Iniziamo col specificare che questo aggiornamento non comporta nulla per gli utenti a livello tecnico, ma solamente estetico. Quindi non è necessario effettuare una ricerca automatica dei canali, in quanto non ci troviamo nel campo delle frequenze o della tecnologia di trasmissione. Infatti, si tratta di una modifica al logo del canale oggetto dell’aggiornamento.
Stiamo parlando dell’emittente bresciana SUPERTV, disponibile alla LCN 96 del digitale terrestre. Questo canale televisivo fa parte del MUX LOCALE 1 Lombardia. Perciò sono solo gli utenti che si trovano nella zona coperta dalla frequenza di questo multiplex a essere interessati. Cosa è successo quindi a questo canale?
In pratica, SUPERTV ha sostituito al numero 96 del logo la dicitura HD. Questa modifica non arriva a caso. Infatti, questo canale trasmette in alta definizione, con risoluzione massima a 980 x 1080 pixel. Una sostituzione importante a livello identitario che mostra immediatamente al telespettatore che il canale trasmette con tecnologia HD.
Digitale Terrestre: si aggiorna il MUX LOCALE 1 LombardiaTutti gli utenti che vivono in zone raggiunte dal segnale del MUX LOCALE 1 Lombardia del digitale terrestre sono oggetto di questa modifica. Il canale SUPERTV, sintonizzato alla LCN 96, ha cambiato il suo logo, togliendo la numerazione e sostituendola con la dicitura HD. Vediamo quindi come si presenta il Multiplex in questione aggiornato.
- LCN 13 – Telecity Lombardia
- LCN 14 – Espansione Tv HD
- LCN 15 – Bergamo TV HD
- LCN 16 – TT-TELETUTTO
- LCN 73 – RADIO BRUNO Lombardia
- LCN 77 – CANALE ITALIA 77
- LCN 83 – PIU VALLI TV
- LCN 85 – TSN
- LCN 87 – VIDEOSTAR
- LCN 88 – RETE 55
- LCN 93 – TI RICORDI TV
- LCN 94 – SEILATV Bergamo HD
- LCN 96 – SUPERTV HD
- LCN 97 – VALENZA TV
- LCN 98 – TELECLUSONE
- LCN 115 – DTV1
Windows 95: il suono di avvio è un pezzo di storia USA
Il suono di avvio di Windows 95 è entrato a far parte del National Recording Registry, come annunciato dalla Library of Congress. Quel breve file audio che ha accompagnato il boot dei computer dalla seconda metà degli anni ’90 al nuovo millennio è stato selezionato tra i suoni dell’America, che ne rappresentano la storia e la cultura.
La consacrazione del suono di avvio di Windows 95Per chi non ha avuto la possibilità di ascoltarlo in presa diretta, ai tempi d’oro dell’era PC, magari per ragioni anagrafiche, eccolo in streaming. Purtroppo (o per fortuna), il sottoscritto lo ricorda bene, riprodotto dagli altoparlanti collegati a un Pentium 133 con monitor 15 pollici, rigorosamente a tubo catodico.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/4/42/The_Microsoft_Sound_%28Windows_95%29.wav
Quello che accompagnava Windows 95 all’avvio non era un suono qualunque, ma d’autore. Mark Malamud ed Erik Gavriluk, all’epoca designer del gruppo di Redmond, chiesero a Brian Eno di comporlo. Non uno qualunque, ma il membro dei Roxy Music nonché padre della musica ambient. Nacque così The Microsoft Sound.
L’ispirazione mi è venuta in un momento in cui ero completamente a corto di idee. Lavoravo alla mia musica da un po’ ed ero piuttosto perso, in realtà. E apprezzavo molto che qualcuno venisse da me e mi dicesse: Ecco un problema specifico: risolvilo.
La richiesta fu in realtà piuttosto vaga.
Vogliamo un pezzo musicale che sia ispiratore, universale, blah-blah, da-da-da, ottimista, futuristico, sentimentale, emozionante, tutto questo elenco di aggettivi, e poi in fondo dicevano deve durare 3 secondi e un quarto.
Qualche anno più tardi, Microsoft chiese a Robert Fripp (King Crimson) di fare altrettanto con Windows Vista.
L’obiettivo della National Recording Registry è quello di creare e preservare registrazioni considerate culturalmente, storicamente o esteticamente importanti, che informano o riflettono il modo di vivere negli Stati Uniti. Tra le new entry ci sono l’album Goodbye Yellow Brick Road di Elton John e la soundtrack Volume Alpha di Minecraft composta da Daniel Rosenfeld.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Veo 2 di Google per video AI più realistici, le nuove funzioni
Google ha appena aggiornato Veo 2, il suo generatore di video AI, con una serie di funzionalità che faranno sentire gli utenti come dei veri professionisti del cinema.
Veo 2 di Google: ora si possono controllare inquadrature e movimenti cameraTra le novità più interessanti di Veo 2 c’è l’inpainting, che permette di rimuovere automaticamente elementi indesiderati come loghi, sfondi, ecc. dai video. C’è poi l’outpainting, che estende la cornice del video originale in un formato diverso, riempiendo il nuovo spazio con filmati generati dall’AI che si fondono perfettamente con la clip di partenza. Una funzionalità simile a quella di “Generative Expand” di Adobe per le immagini.
L’aggiornamento permette anche di scegliere i preset cinematografici da applicare ai prompt testuali. I preset suggeriscono all’AI come comporre l’inquadratura, quale angolazione usare per la camera e con quale ritmo far scorrere le scene. Tra gli esempi disponibili, ci sono effetti time-lapse, POV stile drone e panoramiche simulate della camera in diverse direzioni.
Un’altra novità interessante è la funzione di interpolazione video. Permette di generare automaticamente una transizione fluida tra due immagini statiche. Basta fornire un’immagine iniziale e una finale: il modello riempirà lo spazio tra le due creando fotogrammi intermedi. In questo modo, duw semplici immagini diventeranno una breve clip animata coerente.
Miglioramenti anche per Imagen 3 e nuove funzionalità Lyria e Chirp 3Ma le sorprese non finiscono qui. Anche Imagen 3, il generatore di immagini AI di Google, ha ricevuto un aggiornamento significativo. Ora si possono rimuovere oggetti indesiderati dalle foto in modo ancora più preciso e naturale. E per quanto riguarda l’audio? Google ha pensato anche a quello! Con Lyria, il nuovo generatore di musica AI, è possibile generare musiche originali partendo da semplici descrizioni testuali. E grazie a Chirp 3 e alla sua funzione “Instant Custom Voice”, si potranno creare voci personalizzate e realistiche in pochi secondi.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Piracy Shield è pericolosa: ulteriore attacco alla piattaforma antipirateria
Il fine giustifica i mezzi? Questo è quanto si stanno chiedendo molti in merito a Piracy Shield. Nel mirino ci sono la piattaforma e i suoi strumenti che mette in campo per contrastare la pirateria online di IPTV e Pezzotto. Infatti, nelle ultime ore c’è chi ha mosso un ulteriore attacco. Ciò fa emergere come in molti non apprezzino per nulla tecniche e funzionalità di questa piattaforma.
Ad aver fatto sentire la sua voce, in rappresentanza del mondo digitale europeo che difende, è stata la Computer & Communications Industry Association (CCIA Europe). Secondo questa associazione internazionale, la piattaforma utilizzata e sostenuta da AGCOM nella lotta alla pirateria dei contenuti protetti da copyright, sarebbe pericolosa e dovrebbe essere limitata.
“Come molti altri operatori del settore digitale – con sede in Italia, in altri Stati membri dell’UE o al di fuori dell’Europa – abbiamo espresso serie preoccupazioni riguardo al ‘Piracy Shield’ italiano, che l’AgCom ha scelto come strumento per emettere ordini di blocco dei siti Internet (entro il brevissimo lasso di tempo di 30 minuti). Queste richieste vengono fatte dai detentori dei diritti, senza un giusto procedimento o possibilità di ricorso“, denuncia l’associazione nei confronti della piattaforma antipirateria.
Piracy Shield alimenta polemicheLa piattaforma Piracy Shield sta continuando ad alimentare polemiche per i suoi metodi. A dar voce a chi si sente schiacciato da questa soluzione, promossa in Italia per combattere la pirateria online, è stata la CCIA Europe. Questa associazione non ha di certo risparmiato i suoi giudizi in merito, cercando di entrare nel merito della discussione.
“Riteniamo quindi che lo Scudo antipirateria rappresenti un rischio significativo per i principi della libertà di espressione imprenditoriale, come stabilito dalla legislazione europea e italiana. Ciò è dovuto a molteplici aspetti, che riguardano innanzitutto il modo stesso in cui questo strumento è stato sviluppato“, ha spiegato l’associazione.
“Infatti – continua la lettera – il meccanismo di Piracy Shield è stato costruito da una società affiliata alla Lega Serie A, una delle poche entità autorizzate a effettuare segnalazioni attraverso la piattaforma. Inoltre, le caratteristiche tecniche della piattaforma non sono mai state rese pubbliche e sono state decise da un comitato tecnico a cui è stato invitato a partecipare solo un ristretto numero di operatori del settore digitale”.
In conclusione, CCIA Europe, ritiene che “il funzionamento complessivo della piattaforma è estremamente problematico. Il lasso di 30 minuti per l’attuazione degli ordini di blocco non solo esclude la possibilità di verificare gli ordini dell’AgCom da parte dei fornitori a monte, ma non è nemmeno tecnicamente rispettata dagli operatori a valle“.
USA: dazi 125% per la Cina, 10% al resto del mondo (per 90 giorni)
A meno di un giorno di distanza dall’entrata in vigore dei dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni, Donald Trump ha deciso di metterli in pausa. Il tempo dirà se si tratta di un dietrofront imprevisto, dettato dalla minaccia delle contromisure attuate rapidamente dai partner commerciali (Europa in primis). Oppure, se è l’esito studiato di una strategia pensata in questi termini fin dal primo momento.
I dazi di Trump sono già stati messi in pausaPer i prossimi 90 giorni, la tassa sarà ridotta al 10% per i beni provenienti da 90 paesi. Questo, nelle intenzioni del presidente USA, concederà ai loro rappresentanti un periodo necessario per mettersi in contatto con la Casa Bianca e intavolare le trattative finalizzate a stipulare nuovi accordi.
Fa eccezione la Cina, per la quale i dazi sono stati ulteriormente innalzati al 125% (e non più 104%). In un post su Truth, il social network da lui controllato, Trump afferma che la misura si è resa necessaria sulla base della mancanza di rispetto che la Cina ha mostrato verso i mercati mondiali. Si complica dunque ulteriormente lo scenario legato all’importazione dei dispositivi tecnologici assemblati dal colosso asiatico, iPhone compresi.
La reazione di Pechino alla linea dura statunitense non si era fatta attendere. Al 104% applicato da Washington aveva subito risposto con un 84% sui prodotti in arrivo dagli USA. Il rischio è quello di assistere a un’escalation, con conseguenze non solo economiche e commerciali.
I 90 giorni di pausa annunciati da Trump per il resto del mondo hanno immediatamente innescato un rimbalzo in borsa. Ne hanno beneficato soprattutto i titoli delle Big Tech: +19% per NVIDIA, +15% per Apple e Meta, +12% per Amazon, +10% per Microsoft e Alphabet (Google).
Anche nel settore delle criptovalute, sempre più connesso a quello della finanza tradizionale, si respira aria di entusiasmo. Dopo il crollo dei giorni scorsi, il prezzo di Bitcoin si è riportato sopra la soglia degli 80.000 dollari.
Digitale Terrestre: problemi in tutta Italia e molte segnalazioni
Da tutta Italia, proprio in questi giorni, stanno arrivando molteplici segnalazioni a causa di svariati problemi di ricezione dei canali del digitale terrestre. Si tratta di una situazione generalizzata che sta colpendo ampie aree regionali e non solo alcune zone dove il segnale potrebbe essere normalmente difficile. Cosa sta causando tutto questo?
Gli esperti hanno già spiegato più volte che queste situazioni si riscontrano quando si applicano aggiornamenti importanti sulla piattaforma DTT. Infatti, proprio qualche giorno fa è stata aggiornata la lista canali con cambi di numerazione per diverse emittenti e alcune aggiunte di nuovi canali all’interno della Logical Channel Number.
È quindi ovvio che televisori e decoder fatichino ora a trasmettere in modo pulito e chiaro tutti i canali del digitale terrestre. Questo perché sono state aggiornate anche le frequenze del segnale nei multiplex nazionali e regionali. Infatti, nelle ultime settimane abbiamo assistito a importanti modifiche sia a livello nazionale che a livello regionale.
Digitale Terrestre: come tornare a vedere tutti i canaliNelle segnalazioni di problemi per la ricezione dei canali del digitale terrestre, gli utenti stanno anche chiedendo come poter tornare a vedere tutti i canali disponibili in chiaro nella zona di pertinenza, sia a livello locale che nazionale. Ciò che può far fare un sospiro di sollievo è che non si tratta di un problema tecnico tale per cui è necessario l’intervento di tecnici specializzati.
Riavere tutta la lista dei canali in chiaro disponibili nel proprio televisore è facile e veloce. Tutti possono farlo in totale autonomia o con l’aiuto di un familiare. Selezionando il menu del proprio telecomando, è necessario raggiungere e avviare la “ricerca automatica dei canali” che si trova all’interno della sezione dedicata alla “Ricerca Canali”.
Se alcuni canali non dovessero comparire nonostante questo procedimento, allora è possibile risolvere il problema avviando la “ricerca manuale dei canali” del digitale terrestre. In questo caso sarà necessario inserire manualmente la frequenza del canale che si ha intenzione di trovare e sintonizzare sul proprio apparecchio.
Windows 11, aggiornamento crea cartella misteriosa intepub
Chi ha installato gli ultimi aggiornamenti di Windows 11 avrà notato qualcosa di strano. L’8 aprile, insieme alle consuete patch di sicurezza per le versioni supportate di Windows 10 e 11, Microsoft ha distribuito anche l’aggiornamento KB5055523. Oltre alle classiche correzioni e ottimizzazioni, però, questo update ha introdotto una novità sul disco C.
Aggiornamenti Windows 11 creano cartella vuota “intepub”Dopo aver installato gli aggiornamenti di aprile, molti utenti hanno notato la comparsa di una nuova cartella vuota chiamata “inetpub“. Questo misterioso ospite non contiene sottocartelle o file, e le sue proprietà indicano una dimensione di 0 byte. Ma da dove arriva? E soprattutto, cosa ci fa lì?
Il nome della cartella suggerisce un legame con Microsoft Internet Information Services (IIS), una piattaforma introdotta nel lontano 1995 per ospitare siti web e servizi. Anche se IIS è ancora presente nelle versioni moderne di Windows, è disattivato di default. Per usarlo, bisogna installarlo manualmente come funzionalità opzionale. Quindi, in teoria, inetpub non dovrebbe comparire sul disco C senza il nostro consenso.
La buona notizia è che inetpub sembra innocua. Non è protetta in alcun modo, e si può cancellare come qualsiasi altra cartella. Ovviamente, si può anche lasciare lì dov’è, visto che non occupa spazio. L’importante è che non è un virus, non è un malware, e non mangerà i nostri file…
Il silenzio di MicrosoftPer ora, Microsoft non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla questione. Potrebbe trattarsi di un semplice bug sfuggito ai controlli e finito nella versione pubblica degli aggiornamenti. O forse c’è dell’altro sotto? Solo il tempo (e gli sviluppatori di Redmond) potranno dirlo.