Il modello OpenAI o1 pensa in cinese, mistero sul perché

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 10:53

Poco dopo che OpenAI ha rilasciato o1, il suo primo modello di AIche ragiona“, la gente ha iniziato a notare uno strano fenomeno. A volte il modello inizia a “pensare” in cinese, persiano o qualche altra lingua, anche quando gli viene posta una domanda in inglese.

Perché o1 di OpenAI pensa in cinese? Un processo di pensiero che fa il giro del mondo…

Quando gli si pone un problema da risolvere, OpenAI o1 inizia il suo ragionamento, arrivando alla soluzione attraverso una serie di passaggi logici. Fin qui, nulla di strano. Ma c’è un dettaglio che non quadra: se la domanda è in inglese, anche la risposta finale sarà in inglese… ma nel frattempo, o1 sembra fare un giro turistico tra gli idiomi di mezzo mondo!

Gli utenti di Reddit e X hanno notato questa stranezza e si sono chiesti: ma perché o1 si mette a ragionare in cinese senza alcun motivo apparente? OpenAI, dal canto suo, non ha fornito spiegazioni. Tocca quindi agli esperti di AI tirare a indovinare.

Why did o1 pro randomly start thinking in Chinese? No part of the conversation (5+ messages) was in Chinese… very interesting… training data influence pic.twitter.com/yZWCzoaiit

— Rishab Jain (@RishabJainK) January 9, 2025

Openai o1 pensa in cinese per colpa dell’addestramento?

C’è chi punta il dito contro i dataset usati per addestrare OpenAI o1, pieni zeppi di caratteri cinesi. Altri parlano di servizi di etichettatura dati gestiti da aziende del Dragone. Insomma, l’influenza linguistica della Cina si farebbe sentire anche nei ragionamenti dell’AI.

Ma non tutti concordano con questa teoria. In fondo, o1 passa con disinvoltura dal cinese all’hindi, dal thai al farsi. Forse, dicono alcuni, il modello usa semplicemente la lingua che trova più efficiente per raggiungere il suo scopo. O forse è solo in preda alle allucinazioni.

Token, non parole: ecco cosa “vede” l’AI

Già, perché per OpenAI o1 non esistono lingue diverse: è tutto un grande minestrone di testo. L’AI non ragiona in termini di parole, ma di “token“: sillabe, lettere, pezzi di parole. E come le etichette, anche i token possono portare a distorsioni e pregiudizi.

C’è pure chi ipotizza che o1 impari dalle sfumature linguistiche a cui è esposto. Un po’ come facciamo noi umani, che magari preferiamo fare i calcoli in una lingua e parlare di certe cose in un’altra. Sarà questo il segreto dei ragionamenti poliglotti dell’AI?

Il mistero rimane (per ora)

Purtroppo, senza una parola ufficiale da parte di OpenAI, brancoliamo nel buio. La natura “opaca” di questi modelli rende difficile capire cosa succede dietro le quinte.

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Con Sky Wifi la fibra ultraveloce è a soli 25,90€ al mese con un’offerta personalizzabile

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 10:45

Tra gli operatori che offrono una connessione internet veloce, stabile e affidabile c’è sicuramente anche Sky che con Sky Wifi ha una linea in fibra ottica FTTH e FTTC adatta a diverse esigenze. Si tratta infatti di un’offerta che assicura una connessione potente e sicura, dalle elevate prestazioni, perfetta per guardare film e serie TV, giocare online, lavorare da casa, scaricare file e navigare senza interruzioni o cali della velocità. Verifica la copertura e attiva Sky Wifi.

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La promozione di Sky Wifi è rivolta sia ai nuovi clienti che a chi è già abbonato a Sky TV. Per i nuovi clienti c’è la possibilità di aggiungere anche Sky Sport o Sky Cinema riducendo ulteriormente per 18 mesi il prezzo della connessione internet e accedendo all’abbonamento a un costo estremamente vantaggioso.

Per chi ama lo sport Sky Wifi è a 20,90€ al mese con Sky TV e Sky Sport a 14,90€ al mese per 18 mesi invece di 51,90€ al mese. Per gli amanti del cinema, invece, la connessione Sky Wifi è sempre a 20,90€, con Sky TV e Sky Cinema a 14,90€ al mese per 18 mesi. Sottoscrivendo l’abbonamento Sky Wifi, i clienti Sky TV possono ottenere fino al 19 gennaio un Buono Regalo Amazon del valore di 50€.

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Infine è possibile aggiungere all’offerta Sky Wifi le chiamate illimitate (Voce Unlimited) e l’extender wifi (Ultra Wifi) per distribuire al meglio il segnale nelle case più grandi.

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Apple: produzione di massa dei chip USA per iPhone

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 10:44

Apple sta per compiere un passo storico: la produzione di chip della serie A per iPhone realizzati interamente negli Stati Uniti sta per prendere il via. Questo segna un’importante pietra miliare, poiché sarà la prima volta che i chip Apple Silicon verranno prodotti direttamente sul suolo statunitense.

Apple: chip iPhone made in USA

Andando più in dettaglio, secondo le più recenti informazioni, l’azienda sarebbe nelle fasi finali per avviare la produzione di massa presso il nuovo stabilimento TSMC in Arizona. È emerso che la produzione di prova dei chip presso il nuovo impianto TSMC vicino a Phoenix è già stata completata e Apple è ora nelle fasi finali della verifica della loro qualità e prestazioni.

Il primo lotto di chip pronto ad essere immesso sul mercato potrebbe essere disponibile per la produzione di massa già in questo trimestre, in attesa del completamento dei processi di controllo e qualità.

Il nuovo impianto TSMC, situato nei pressi di Phoenix, si concentrerà principalmente sulla produzione di chip della serie A destinati ai dispositivi Apple, in particolare per modelli meno recenti. Tra i chip previsti troviamo: l’A16 Bionic che è attualmente montato su iPhone 15 e iPhone 15 Plus e l’S9 che viene già utilizzato nell’Apple Watch Ultra 2 ed è noto per la sua efficienza e le funzionalità avanzate.

Da notare che la decisione di spostare parte della produzione negli Stati Uniti non è solo simbolica, ma anche strategica. Per il colosso di Cupertino, infatti, produrre chip localmente costituisce un importante passo in avanti verso l’indipendenza tecnologica, andando a ridurre la dipendenza dagli impianti asiatici e ottenendo non pochi vantaggi significativi in termini di logistica e stabilità politica.

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Assegno Unico in ritardo: quando il pagamento di gennaio 2025?

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 10:33

Solitamente, la notifica relativa all’arrivo del pagamento dell’Assegno Unico è mostrata dall’app IO entro il 15 del mese, ma in questo caso si sta registrando un ritardo. Lo stesso vale per l’accredito del bonifico, che tarderà alcuni giorni rispetto al solito. A chiarire la situazione è un comunicato ufficiale.

Pagamento in ritardo per l’Assegno Unico

Si tratta del messaggio 111 pubblicato da INPS, che scioglie ogni dubbio in merito alla causa e alle tempistiche. Fa riferimento al nuovo sistema Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria) della Banca d’Italia, a cui ha aderito l’Istituto. È descritto come una moderna architettura informatica, introdotta con l’obiettivo di snellire le procedure amministrative allineandole con l’evoluzione dei sistemi e degli strumenti di pagamento.

Il ritardo nell’invio delle notifiche e nell’accredito dell’Assegno Unico (Assegno Unico e Universale per i figli a carico) di gennaio 2025 è dovuto proprio ai tempi necessari per l’abbinamento dei primi flussi al nuovo sistema telematico per le operazioni di pagamento delle prestazioni non pensionistiche.

Accrediti sui conti correnti dal 20 gennaio

Non ci sarà comunque molto da aspettare: la data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 20 gennaio. A partire da lunedì, e nel corso della prossima settimana, chi ne ha diritto riceverà la somma direttamente sul proprio conto corrente.

Entro la fine del mese di gennaio è accreditato l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui il citato assegno sia stato oggetto di conguaglio, a credito oppure a debito.

Inoltre, INPS ha confermato che presto renderà noto il calendario completo dei pagamenti relativi ai primi sei mesi del 2025.

ISEE 2025: come ottenere la DSU precompilata

A coloro che ne necessitano, segnaliamo che è già possibile ottenere la DSU precompilata (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per l’ISEE 2025. È accessibile attraverso l’applicazione INPS Mobile, da poco rinnovata. L’autenticazione può essere effettuata con le credenziali SPID o la Carta Identità Elettronica.

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Firefox: risolto il blocco su YouTube e non solo

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 10:22

Mozilla ha rilasciato un piccolo aggiornamento per correggere alcuni bug insiti nella versione 134 di Firefox che è stata rilasciata di recente. Si tratta, precisamente, della relase 134.0.1 e porta in dote le patch per alcuni bug che interessano siti Web e servizi popolari e varie altre piccole problematiche.

Firefox: disponibile la relase 134.0.1

Andando più in dettaglio, in base a quanto riportato nel changelog ufficiale condiviso da Mozilla, Firefox 134.0.1 corregge il blocco che poteva verificarsi su alcuni siti Web del colosso di Mountain View, precisamente YouTube e Google Documenti. Gli utenti avevano riferito che in alcune circostanze l’interfaccia utente si bloccava e smetteva di rispondere.

Inoltre, gli ingegneri di Mozilla hanno risolto i problemi di crash all’avvio che si verificavano dopo l’aggiornamento dalla versione 133, unitamente ai menu di selezione dei motori di ricerca non funzionanti e i menu contestuali che potevano dare anch’essi problemi dopo il ritorno a una versione precedente del browser.

L’aggiornamento, come di consueto, viene installato in maniera del tutto automatica, ragion per cui non occorre fare assolutamente nulla.

Volendo, però, è possibile forzare la procedura, facendo clic sul menu Firefox nella parte superiore della finestra del browser e selezionando dal menu che compare la voce Informazioni su Firefox. Fatto ciò, verrà visualizzata la finestra denominata Informazioni su Firefox e verrà avviata automaticamente la ricerca degli aggiornamenti, dopodiché il browser individuerà l’ultimo update disponibile e inizierà a scaricarlo. Al termine del download, basterà fare clic sul tasto Riavvia per aggiornare Firefox, in maniera tale da riavviare il navigatore e installare gli aggiornamenti scaricati.

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TikTok spegnerà il social network negli USA?

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 10:06

Secondo The Information, TikTok disattiverà l’app il 19 gennaio, se la Corte Suprema non sospenderà l’applicazione della legge che impone la vendita. Ciò significa che gli utenti statunitensi (oltre 170 milioni) non potranno più accedere al social network. L’azienda cinese ha comunque rassicurato i dipendenti che gli uffici rimarranno aperti, quindi non perderanno il lavoro.

Decisione estrema di TikTok?

La legge approvata a fine aprile 2024, denominata Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, impone a ByteDance di vendere TikTok ad un’azienda non cinese. Se ciò non avverrà entro il 19 gennaio, Apple e Google dovranno rimuovere l’app dai rispettivi store.

Il termine “ban” non è corretto perché gli utenti potranno ancora accedere al social network tramite l’app già installata sullo smartphone (che non verrà più aggiornata). Secondo The Information, l’azienda cinese avrebbe preso una decisione estrema. All’avvio dell’app, gli utenti statunitensi vedranno un avviso che spiega il motivo del ban. In pratica, il social network verrà spento. Ci sarà solo un’opzione per il download dei dati personali.

In base ad una comunicazione interna, i dirigenti di TikTok hanno pianificato vari scenari. Viene tuttavia sottolineato che la legge non impone la chiusura delle attività negli Stati Uniti. Gli uffici rimarranno aperti anche dopo il 19 gennaio e nessun dipendente (circa 7.000) perderà il lavoro.

TikTok spera ovviamente in una decisione favorevole della Corte Suprema. L’alternativa è accettare l’offerta di acquisto del gruppo Project Liberty. Ci sono altre due opzioni (intervento di Trump o estensione della scadenza), ma sembrano meno probabili.

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MINIMO STORICO per il Nothing Phone (2a) Bianco Latte

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 10:03

Amazon sta proponendo un’offerta senza precedenti, portando Nothing Phone (2a) al suo prezzo minimo storico. È l’occasione giusta per allungare le mani su uno smartphone unico nel suo genere, caratterizzato da un design capace di distinguersi dal resto della categoria. Tra i punti di forza c’è il sistema di raffreddamento avanzato che impiega una camera a vapore extra large, un’area per la dissipazione del calore da 12.000 mm² e uno strato di grafite dello spessore di 0,11 mm.

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Nothing Phone (2a): l’offerta di Amazon

Il sistema operativo è NothingOS basato su Android, con interfaccia personalizzata Glyph e accesso a Google Play per il download delle applicazioni. Di seguito le specifiche tecniche più importanti tra quelle in dotazione, per maggiori informazioni dai uno sguardo alla descrizione completa.

  • Display AMOLED da 6,7 pollici con refresh rate fino a 120 Hz, Gorilla Glass 5 e risoluzione 2412×1084 pixel;
  • chipset MediaTek Dimensity 7200 Pro con processore octa core;
  • 20 GB di RAM (8+12 GB virtuali) e 128 GB di memoria interna;
  • doppia fotocamera posteriore da 50+50 megapixel e selfie camera frontale da 32 megapixel;
  • connettività Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.3 con supporto Dual SIM;
  • NFC, GPS; e sensore di impronte digitali integrato nello schermo;
  • scocca con certificazione IP54;
  • batteria da 5.000 mAh con supporto alla ricarica da 45 W.

Ordinalo subito per riceverlo direttamente a casa tua già entro domani con la consegna gratuita. Al suo prezzo minimo storico, lo smartphone è un ottimo affare. Amazon si occupa direttamente sia della vendita che della spedizione.

Compra Nothing Phone (2a) in sconto

Il forte sconto è applicato in automatico e ti permette di acquistare Nothing Phone (2a) a soli 283 euro, nella configurazione hardware appena descritta e nella colorazione Bianco Latte visibile in queste immagini. Non sappiamo fino a quando rimarrà attiva l’offerta.

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Il Samsung Galaxy S25 Slim non sarà lanciato questo mese

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 09:59

Alla presentazione dei nuovi smartphone della serie Galaxy S25 ormai manca davvero poco, l’evento Unpacked in occasione del quale Samsung li annuncerà è infatti fissato per il 22 gennaio prossimo, a San Jose (California). Tra i vari device parte della gamma di quest’anno dovrebbe figurare anche il tanto chiacchierato Samsung Galaxy S25 Slim, ma stando a quelle che sono le più recenti indiscrezioni il dispositivo non verrà lanciato questo mese e con ogni probabilità sarà necessario attendere la primavera.

Samsung Galaxy S25 Slim: lancio sul mercato atteso per maggio 2025

Andando più nello specifico, un rumor delle score ore suggerisce che il Samsung Galaxy S25 Slim dovrebbe essere lanciato a maggio 2025. L’informazione si allinea con le affermazioni precedenti, in base alle quali lo smartphone avrebbe fatto il suo debutto sul mercato nel secondo trimestre.

Ciò non significa però che il dispositivo sarà assente in occasione dell’evento di questo mese. Il colosso sudcoreano, infatti, potrebbe comunque anticipare il Samsung Galaxy S25 Slim durante la presentazione del resto della gamma, offrendo una panoramica sulle caratteristiche del device, similmente a come ha fatto con il Galaxy Ring dopo il lancio del Galaxy S24.

In merito a quelle che dovrebbero essere le caratteristiche dello smartphone, ci si aspetta, considerando il nome, che sia il più sottile di tutti, con uno spessore di soli 6,60 mm.

Inoltre, di dice che lo smartphone sarà dotato un display Dynamic AMOLED 2x da 6,7 pollici con supporto della frequenza di aggiornamento di 120 Hz. Dovrebbe altresì essere dotato della futuristica tecnologia della fotocamera ALoP di Samsung.

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NotebookLM di Google, i conduttori AI imparano la cortesia

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 09:50

Essere interrotti mentre si parla può essere molto fastidioso. E a quanto pare vale anche per l’intelligenza artificiale. Gli utenti di NotebookLM, l’app di Google che genera podcast con conduttori AI, se ne sono accorti quando è stata introdotta una nuova funzione lo scorso dicembre.

Google insegna le buone maniere ai conduttori AI di NotebookLM

Tutto è iniziato quando NotebookLM ha lanciato la Modalità interattiva lo scorso dicembre. Questa feature permette agli utenti di intervenire durante il podcast e fare domande, praticamente interrompendo i conduttori virtuali mentre parlano.

All’inizio non è andata proprio bene… I conduttori AI sembravano piuttosto seccati da queste interruzioni e rispondevano ai poveri ascoltatori con frecciatine tipo “Ci stavo arrivando” o “Come stavo per dire“. Insomma, un clima stranamente ostile.

Conduttori AI scontrosi, Google corre ai ripari

Di fronte a questa situazione, il team di NotebookLM ha capito che ci voleva un po’ di “messa a punto della cordialità“. E così, con un tweet autoironico, hanno ammesso il problema: “Dopo aver lanciato gli Audio Overviews interattivi, che vi permettono di intervenire e fare una domanda dal vivo ai conduttori AI, abbiamo dovuto fare un po’ di ‘messa a punto della cordialità’ perché i conduttori sembravano infastiditi dalle interruzioni. Archiviate questa cosa sotto la voce ‘cose che non avrei mai pensato facessero parte del mio lavoro, ma lo sono’.

After we launched interactive Audio Overviews, which let you "call in" and ask the AI hosts a live question, we had to do some “friendliness tuning” because the hosts seemed annoyed at being interrupted.

File this away in “things I never thought would be my job, but are.”

— notebooklm (@notebooklm) January 13, 2025

Per risolvere il problema, Google ha testato diversi prompt, fino ad arrivare a quello giusto. Colpa del prompt o dei dati di addestramento? Non è del tutto chiaro. A volte i conduttori umani mostrano frustrazione quando vengono interrotti, e questo potrebbe finire nei dati di addestramento del sistema. Tuttavia, una fonte vicina alla questione ha detto che in questo caso il problema probabilmente deriva dal design del prompt, non dai dati di addestramento.

Tutto è bene quel che finisce bene. Comunque sia, la correzione sembra funzionare. Qui per provare NotebookLM.

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Australian Open: guarda in streaming Sinner e gli altri italiani

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 09:43

Entra ora nel vivo il tabellone degli Australian Open (da vedere in streaming su NOW), uno dei tornei del Grande Slam, tra gli appuntamenti più importanti dell’anno per gli appassionati del grande tennis. Sono diversi gli italiani in gara, impegnati sui campi di Melbourne nel tentativo di alzare un trofeo o quantomeno di migliorare la loro posizione nel ranking mondiale.

Guarda gli Australian Open in streaming

Sinner, Polini e gli altri italiani agli Australian Open

Il numero uno della classifica, Sinner, si è qualificato per i 32esimi di finale battendo il cileno Jarry: affronterà l’australiano Schoolkate, alla sua portata anche se sostenuto dal pubblico di casa. Match decisamente più impegnativo invece per Berrettini, che superato l’ostacolo britannico Norrie deve ora fare i conti con il danese Rune. Lo stesso vale per Sonego, che sbarazzatosi dello svizzero Wawrinka sfida ora il brasiliano Fonseca, fin qui sorpresa della competizione, capace di disintegrare con un secco 3-0 un big come il russo Rublev. Puoi guardare tutti gli incontri in diretta.

Per quanto riguarda il secondo turno del tabellone femminile, la nostra Paolini si trova ad affrontare la messicana Zarazua, in una partita che non dovrebbe nascondere troppi pericoli. Invece, Brozetti si trova a dover fare i conti con la romena Cristian, poco sotto di lei nel ranking.

Guarda gli Australian Open in streaming

Come vedere in streaming gli Australian Open

Per vedere in streaming tutte le sfide degli Australian Open di basta attivare l’abbonamento di NOW al pass Sport. È lo stesso che include anche la Serie A, la Serie C e le coppe europee di calcio, le nuove stagioni di Formula 1 e Moto GP, il grande spettacolo del campionato NBA e molto altro ancora. Non lasciarti sfuggire l’occasione di farlo da 14,99 euro al mese scegliendo la formula annuale.

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Migliora il tuo curriculum nel 2025 imparando una nuova lingua

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 09:33

Avere una nuova lingua straniera nel proprio curriculum non è soltanto un vanto transitorio, ma una possibile carta che può aprire più di una porta, in particolare nel settore turistico. E oggi per imparare una lingua non occorre più iscriversi a uno dei tradizionali corsi in presenza, ma si può fare affidamento su specifiche app e piattaforme online.

Una delle migliori è Mondly, di recente premiata come Migliore nuova app da Apple e App dell’Anno da Facebook. In questi giorni è disponibile in offerta limitata a 89,99 euro (pagamento unico), prezzo che si riferisce al piano a vita.

Quest’ultimo, che dà accesso alle lezioni di 41 lingue straniere, è attivabile su questa pagina del sito ufficiale Mondly.

Vai all’offerta di Mondly

Imparare una nuova lingua con Mondly nel 2025

Intanto, ecco la lista delle lingue principali che si possono imparare con il piano a vita di Mondly: inglese, francese, portoghese, tedesco, spagnolo, cinese, russo, giapponese, coreano e turco. A queste si aggiungono poi olandese, greco, ebraico, arabo, hindi e afrikaans (la lista completa è disponibile alla pagina linkata qui sopra).

Ci sono forse più lingue difficili rispetto ad altre, ad esempio lo spagnolo è più semplice dell’afrikaans, ma le lezioni e il metodo di studio Mondly sono stati progettati per portare tutti gli studenti a imparare la lingua nel più breve tempo possibile.

Tra i suoi principali punti di forza si annoverano il focus sulle frasi di uso comune e non più sulle singole parole, l’utilizzo del chatbot dotato di riconoscimento vocale e possibilità di ascoltare direttamente i madrelingua professionisti per ottenere accenni naturali e pronunce impeccabili.

Il piano a vita di Mondly, con accesso a 41 lingue, è in offerta al prezzo scontato di 89,99 euro. L’offerta è sottoscrivibile online su questa pagina del sito Mondly.

Vai all’offerta di Mondly

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Windows 10 KB5049981 in download: il primo Patch Tuesday 2025

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 09:25

Puntuale come da previsione, Microsoft ha dato il via alla distribuzione del pacchetto KB5049981 per Windows 10. Si tratta di un aggiornamento cumulativo obbligatorio, come tutti quelli che fanno parte del ciclo Patch Tuesday. Una volta installato, porta la versione 22H2 del sistema operativo (la più recente) alla build 19044.5371.

Download e novità di KB5049981 per Windows 10

Come scaricarlo? Il download dovrebbe avviarsi in automatico, non appena possibile. Ad ogni modo, si può forzare la procedura avviando l’utility Windows Update e controllandone la disponibilità. Oppure, in alternativa, ci sono i file .msu che permettono di farlo in modalità manuale, caricati sul portale Update Catalog.

Come già avvenuto negli ultimi mesi, non ci sono grandi novità. Le uniche da segnalare riguardano l’inclusione di elementi suggeriti (promozionali) nel menu Start, che è comunque possibile disabilitare dalle Impostazioni, e i numerosi messaggi che invitano l’utente a effettuare l’upgrade a Windows 11.

Non mancano comunque i bugfix, per correggere alcuni dei problemi rilevati. Il più importante è quello che interessa lo scambio dei file da alcuni servizi cloud: anziché eseguirne la copia, l’errore nel codice lo spostava, eliminandolo dalla posizione originale e creando non pochi grattacapi.

Sul fronte della sicurezza, si registra un aggiornamento del file Windows Kernel Vulnerable Driver Blocklist (DriverSiPolicy.p7b) che include un elenco di driver kernel noti per le loro vulnerabilità, così da impedirne il caricamento e l’eventuale sfruttamento da parte dei cybercriminali.

I due problemi noti, che Microsoft non ha ancora risolto, riguardano il funzionamento non corretto delle connessioni SSH per il mancato avvio del servizio OpenSSH (Open Secure Shell) e l’impossibilità di installare l’update sui PC dotati di alcune componenti Citrix.

Si avvicina il momento dell’addio a W10

Ricordiamo che il supporto ufficiale a W10 scadrà tra pochi mesi, più precisamente il 14 ottobre 2025. Ciò nonostante, il market share di questa versione non accenna a diminuire, anzi, sta aumentando, a dispetto di quella successiva.

Fanno parte del Patch Tuesday anche i pacchetti distribuiti su Windows 11: rispettivamente KB5050009 per 24H2 e KB5050021 per 23H2.

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Fibra ultraveloce e 5G a un prezzo mai visto prima

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 09:15

Poter avere a disposizione una connessione internet ultraveloce è il desiderio di tanti che, sia a casa che in mobilità, hanno bisogno di navigare e usufruire dei contenuti in streaming senza problemi di buffering e rallentamenti vari. Fastweb ha, con una delle reti più veloci d’Italia, un’offerta molto interessante che combina i vantaggi della fibra ottica per la connessione domestica a quelli del 5G per la connessione mobile. Con Fastweb Casa Light + Mobile si risparmia sia sui costi della fibra che su quelli della SIM avendo sempre a disposizione il meglio della connessione. Attiva ora Fastweb Casa Light e Fastweb Mobile.

Non perdere l’opportunità di risparmiare: scegli Fastweb

Un’offerta che conviene a tutti

Fastweb Casa Light è l’offerta per la connessione internet ultraveloce domestica con la quale accedere alla fibra ottica sfruttando le potenzialità del router Internet Box NeXXt One con Wi-Fi 6. Incluso nel canone di 27,99€ al mese si ha anche l’attivazione, le chiamate a consumo e l’accesso esclusivo a tutti i corsi della Fastweb Digital Academy con la quale apprendere le principali skill richieste dall’attuale mondo del lavoro.

Fastweb Mobile, invece, è la SIM per smartphone e tablet con la quale avere fino a 300 GB di traffico in 5G con chiamate illimitate verso numeri fissi e mobili nazionali e 100 SMS.

Attivando insieme le due offerte il piano Fastweb Casa Light passa da 27,94€ a 23,95€ e la SIM ha un costo di 7,95€ al mese per avere 150 GB, 9,95€ al mese per 200 GB e 11,95€ al mese per 300 GB. Con Fastweb Mobile non ci sono costi di attivazione e la spedizione della SIM (o l’attivazione dell’eSIM) è gratuita.

Scegli la connessione ultraveloce di Fastweb

La convenienza dell’offerta Fastweb non è solo quella legata al risparmio economico e all’accesso a una connessione ultraveloce, ma anche il contributo che l’operatore dà per la salvaguardia del pianeta. Fastweb, infatti, dona 1 milione di euro per progetti a favore del clima e adotta soluzioni a impatto zero che riducono le emissioni del 90%.

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Windows 11 23H2: le novità dell'aggiornamento KB5050021

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 08:52

È tempo di Patch Tuesday anche per Windows 11 23H2, che nel primo appuntamento di questo 2025 riceve l’aggiornamento KB5050021, passando così alla build 22631.475. Come sempre in questi casi, l’installazione è obbligatoria. Include un paio di nuove funzionalità (in realtà poche), bugfix e miglioramenti vari. Per la versione 24H2 del sistema operativo ha invece preso il via la distribuzione del pacchetto KB5050009.

Patch Tuesday: KB5050021 per Windows 11 23H2

Per eseguire il download è sufficiente aprire Windows Update e controllare la disponibilità oppure, in alternativa, scaricare i file .msu dal portale Update Catalog. Ad ogni modo, l’operazione sarà avviata automaticamente dal PC non appena possibile.

Abbiamo fatto riferimento a nuove funzionalità. In realtà, si tratta del proseguimento del rollout per alcune di quelle già avvistate nei mesi scorsi, ma non ancora accessibili da tutti i PC. La prima riguarda la visualizzazione compatta di data e ora (qui sotto lo screenshot di Windows Latest), che elimina sia il riferimento all’anno sia la campanella delle notifiche, per risparmiare spazio. Può essere abilitata o disabilitata a piacimento dalle Impostazioni, nella sezione Data/ora e lingua.

C’è poi la possibilità di accedere alla memoria interna dei dispositivi Android direttamente da Esplora file, senza dover collegare alcun cavo. Sfrutta la sincronizzazione di smartphone e tablet attraverso l’applicazione Collegamento al telefono di Microsoft.

Un’altra novità già in fase di rollout nei mesi scorsi, ma non ancora disponibile per tutti e che ora prosegue nella sua distribuzione, è relativa al menu Start. Con un click del tasto destro del mouse sull’icona delle app, si apre un menu contestuale che permette l’accesso rapido ad alcune funzionalità specifiche. Di fatto, si tratta di scorciatoie che permettono di risparmiare tempo.

Infine, all’occorrenza, Gestione attività (Task Manager) mostra la finestra di dialogo per la disconnessione degli utenti con supporto al tema scuro del sistema operativo, come già visto in passato su Windows 11 24H2.

A tutto questo si aggiungono bugfix introdotti per correggere i problemi rilevati. Per tutti i dettagli rimandiamo al changelog ufficiale. Ricordiamo infine che il termine del supporto ufficiale per la versione 23H2 è stato fissato e confermato nell’11 novembre 2025.

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SEC denuncia Elon Musk per irregolarità nell'acquisto di Twitter

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 08:51

Elon Musk nei guai con la SEC, di nuovo. La Securities and Exchange Commission lo accusa di non aver comunicato per tempo l’acquisto di Twitter, violando la legge federale sui titoli.

SEC fa causa a Elon Musk: “Non ha dichiarato in tempo l’acquisto di Twitter”

Gary Gensler, il capo della SEC (ancora per poco – si dimetterà il 20 gennaio), sostiene che Musk avrebbe aspettato ben 11 giorni prima di svelare al mondo la sua partecipazione del 5% in Twitter. Lo scopo? Rastrellare altre azioni a prezzi da outlet, arrivando al 9%. Il giorno in cui Elon Musk ha comunicato la sua acquisizione, le azioni di Twitter sono schizzate del 27%. Un affarone, dice la SEC. Avrebbe risparmiato la bellezza di 150 milioni di dollari.

Ora la SEC rivuole indietro i profitti che Musk avrebbe incassato in modo “poco pulito”. E non si accontenta: pretende pure una bella multa, tanto per gradire. Ma sarà un giudice a decidere se le accuse sono fondate e se il magnate della Tesla dovrà mettere mano al portafogli.

Secondo l’avvocato di Musk Alex Spiro questa è solo l’ultima puntata di una telenovela di molestie contro il suo cliente. Questa denuncia sarebbe un’ammissione che la SEC non può intentare una “vera causa”, come ha dichiarato a Bloomberg.

Musk grida alla “persecuzione”, ma la musica potrebbe cambiare con Trump

In un post di dicembre su X, Musk aveva condiviso una lettera di Spiro, che faceva riferimento anche ad anni di molestie da parte della SEC. Comunque sia, tra poco Gensler farà le valigie e al suo posto arriverà il pupillo di Trump, Paul Atkins. Chissà, magari con la nuova amministrazione la SEC gli darà un po’ di tregua.

Insomma, non c’è pace per Elon Musk. Tra cause, tweet al vetriolo e colpi di scena degni di Beautiful, non ci si annoia mai. Staremo a vedere come andrà a finire questa soap opera infinita tra il magnate e la SEC.

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Windows 11 24H2, è il Patch Tuesday: KB5050009 in download

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 08:19

Il pacchetto KB5050009 è il primo rilasciato quest’anno da Microsoft per Windows 11 24H2, come parte del ciclo Patch Tuesday. È già disponibile per il download e l’installazione, porta il sistema operativo alla build 26100.2894. Vediamo come scaricarlo e quali sono le novità introdotte sui PC degli utenti. Spoiler: non ci sono grandi cambiamenti in termini di funzionalità.

Le novità di KB5050009 per Windows 11 24H2

È possibile riceverlo semplicemente avviando l’utility Windows Update e controllandone la disponibilità. In alternativa, lo si può applicare in modalità manuale grazie ai file .msu che la software house mette a disposizione attraverso il portale Update Catalog. Come sempre accade nel secondo martedì (per noi italiani tardo martedì, inizio mercoledì) di ogni mese, si tratta di un aggiornamento cumulativo obbligatorio.

Lo screenshot allegato a questo articolo mostra come il Patch Tuesday porti con sé anche la distribuzione per .NET Framework 3.5 e 4.8.1. Si tratta della componente essenziale per l’esecuzione delle applicazioni di sistema. L’aggiornamento include correzioni legate alla sicurezza.

Come già anticipato, KB5050009 per Windows 11 24H2 non introduce nuove funzionalità degne di nota. Il motivo è da ricercare nel fatto che, nel mese di dicembre, Microsoft interrompe la distribuzione degli aggiornamenti opzionali con i quali effettuarne i test prima del rilascio su larga scala.

Qualche cambiamento degno di nota c’è comunque. Uno di questi riguarda la visualizzazione compatta di ora e data all’interno della systray, già avvistata il mese scorso, ma ora in rollout per un numero maggiore di utenti. Il riferimento all’anno è rimosso, così come la campanella delle notifiche. Per ripristinare il layout tradizione è sufficiente agire sulle Impostazioni (Data/ora e lingua e all’interno di Sistema, Notifiche). Eccola.

Ciò che fino a oggi è stato noto come Esperienze personalizzate, cambia nome e diventa Offerte personalizzate, all’interno del processo di configurazione guidata del sistema operativo, come già visto in fase di test. Nel concreto, si tratta di inserzioni pubblicitarie mostrate da Microsoft all’interno dell’OS, al fine di monetizzare (uno dei motivi per i quali la società tollererebbe le licenze piratate). È possibile disabilitarle agendo ancora una volta sulle Impostazioni (Privacy e sicurezza, Feedback e diagnostica).

A questo si aggiunge il solito elenco di bugfix e miglioramenti per intervenire su alcuni problemi rilevati nelle versioni precedenti e su aspetti specifici. Riguardano, tra le altre cose, un comportamento anomalo del campo di ricerca, l’accesso ai menu contestuali delle app attraverso le loro icone nel menu Start (con un click sul tasto destro del mouse), le cosiddette edge gesture dei display touchscreen, la condivisione con Android da Esplora file e altro ancora.

Il peso del download di KB5050009 per Windows 11 24H2 varia da 1,0 a 1,1 GB circa, a seconda della tipologia di processore integrato. Per la versione 23H2 del sistema operativo è invece stato rilasciato il pacchetto KB5050021.

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Meta ossessionata dall'idea di battere GPT-4 di OpenAI, le prove

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 07:56

I piani alti di Meta avevano un chiodo fisso mentre sviluppavano Llama 3: battere GPT-4 di OpenAI a tutti i costi. È quanto emerge da alcuni messaggi interni svelati martedì da un tribunale durante una delle tante cause sul copyright dell’AI che vede coinvolto il colosso di Menlo Park.

Documenti rivelano l’ossessione di Meta per GPT-4

Onestamente… Il nostro obiettivo dev’essere GPT-4“, scriveva Ahmad Al-Dahle, VP dell’AI generativa di Meta, in un messaggio dell’ottobre 2023 al ricercatore Hugo Touvron. “Ci stanno arrivando 64mila GPU! Dobbiamo imparare a costruire sistemi all’avanguardia e vincere questa gara.

Anche se Meta rilascia modelli open source, i suoi leader dell’AI erano molto più concentrati a superare concorrenti che di solito non divulgano i pesi dei loro modelli, come Anthropic e OpenAI, e li proteggono dietro un’API. I dirigenti e i ricercatori di Meta consideravano Claude di Anthropic e GPT-4 di OpenAI come lo standard da raggiungere.

La startup francese Mistral, uno dei maggiori competitor di Meta, veniva menzionata più volte nei messaggi interni, ma con toni sprezzanti. “Mistral sono noccioline per noi“, diceva Al-Dahle in un messaggio. “Dovremmo essere capaci di fare di meglio“, aggiungeva poi.

Oggi le aziende tech fanno a gara per sorpassarsi a vicenda con modelli AI all’ultimo grido, ma questi documenti legali rivelano quanto i leader dell’AI di Meta fossero veramente competitivi, e a quanto pare lo sono ancora. In diversi scambi, i responsabili dell’AI di Meta parlavano di quanto fossero “molto aggressivi” nell’ottenere i dati giusti per addestrare Llama; a un certo punto, un dirigente disse perfino che “Llama 3 è letteralmente l’unica cosa che mi interessa” in un messaggio ai colleghi.

L’accusa di usare libri protetti da copyright per addestrare Llama

I pubblici ministeri in questo caso sostengono che talvolta gli executive di Meta abbiano preso delle scorciatoie nella loro folle corsa al lancio di modelli AI, finendo per usare libri coperti da copyright per l’addestramento.

Touvron notava in un messaggio che il mix di dataset usati per Llama 2 “era pessimo“, e parlava di come Meta potesse usare un mix diverso di fonti di dati per migliorare Llama 3. Touvron e Al-Dahle discutevano poi di spianare la strada all’uso del dataset LibGen, che contiene opere protette da copyright di Cengage Learning, Macmillan Learning, McGraw Hill e Pearson Education.

Le ambizioni di Zuckerberg su Llama

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha già detto in passato di voler colmare il divario di prestazioni tra i modelli AI di Llama e quelli chiusi di OpenAI, Google e altri. I messaggi interni rivelano l’intensa pressione all’interno dell’azienda per riuscirci.

Quest’anno, Llama 3 è competitivo con i modelli più avanzati ed è leader in alcune aree“, scriveva Zuckerberg in una lettera del luglio 2024. “A partire dal prossimo anno, ci aspettiamo che i futuri modelli Llama diventino i più avanzati del settore.

Quando Meta ha finalmente rilasciato Llama 3 ad aprile 2024, il modello open AI era competitivo con i principali modelli chiusi di Google, OpenAI e Anthropic, e superava le alternative open source di Mistral. Tuttavia, i dati che Meta ha usato per addestrare i suoi modelli – dati che Zuckerberg avrebbe autorizzato a usare, nonostante fossero protetti da copyright – sono sotto esame in diverse cause legali in corso.

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WhatsApp, arrivano nuovi effetti fotocamera e sticker per i selfie

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 06:56

Meta ha appena annunciato un bel po’ di nuove funzioni per WhatsApp. Sulla popolare app di messaggistica sono in arrivo effetti per la fotocamera, sticker per i selfie, reazioni più veloci e la possibilità di condividere pacchetti di sticker con gli amici. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Su WhatsApp arrivano effetti per la fotocamera, reazioni più veloci e sticker per i selfie

Ora, quando si scatterà una foto o si registrerà un video da inviare ai propri contatti o nelle chat di gruppo, si hanno a disposizione più di 30 sfondi, filtri ed effetti per modificare gli scatti.

Quante volte sarà capitato di voler rispondere a un messaggio con un’emoticon? Adesso basta fare doppio tap sul messaggio per far apparire le reazioni che si usano di più in un’interfaccia scorrevole. Così si può reagire al volo con la faccina perfetta per l’occasione.

Ma la vera star sono gli sticker. WhatsApp permette di trasformare i propri selfie in adesivi personalizzati. Come? Semplice: basta toccare l’icona “Crea” nel cassetto degli sticker e comparirà l’opzione per scattare un selfie e farne uno sticker. C’è solo un piccolo dettaglio: per ora questa funzione è disponibile solo per gli utenti Android. Gli utenti di iOS dovranno aspettare ancora un po’.

Condividere i pacchetti di sticker con gli amici

Ma non è finita qui. Ora si possono anche condividere i pacchetti di sticker che si trovano su WhatsApp direttamente nelle chat con i propri amici.

È sufficiente nella chat con il proprio amico, aprire il cassetto degli sticker, toccate i tre puntini accanto a un pacchetto e selezionare “Invia”. E voilà, il link al pacchetto si incollerà automaticamente nel campo di testo, pronto per essere inviato.

A quanto pare, Meta ha un debole per gli sticker. Già da un po’ sta lavorando per migliorare le funzioni legate a questi simpatici adesivi. Già a ottobre si vociferava che WhatsApp avrebbe presto permesso di condividere i pacchetti con gli amici. Senza dimenticare l’integrazione con la libreria GIPHY e il creatore di sticker personalizzati che fa disegnare, modificare e inviare i propri capolavori a chiunque. Insomma, per i fan degli sticker, WhatsApp sta diventando un parco giochi.

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ChatGPT, arrivano i promemoria e le attività ricorrenti

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 06:37

Gli utenti paganti di ChatGPT potranno finalmente chiedere all’assistente AI di programmare promemoria o richieste ricorrenti. La nuova funzione in beta, chiamata “Tasks“, inizierà a essere disponibile questa settimana per gli abbonati a ChatGPT Plus, Team e Pro in tutto il mondo.

ChatGPT permette di programmare promemoria e attività, diventa il segretario personale

Con Tasks si possono impostare semplici memo con ChatGPT, tipo “Ricordami tra sei mesi quando scade l’assicurazione auto“, e l’assistente manderà una notifica push sulla piattaforma dove è stata abilitata la funzione. Ma non è finita qui: ora si potranno programmare anche richieste ricorrenti, ad esempio “Ogni venerdì dammi un piano per il weekend in base alla mia posizione e alle previsioni meteo“, oppure “Mandami un briefing di notizie ogni giorno alle 7“.

Un primo passo verso gli agenti AI (quasi) indipendenti

Questa novità sembra essere il primo assaggio di OpenAI di modelli AI che possono agire in modo semi-autonomo, i cosiddetti “agenti AI“. Il CEO Sam Altman ha dichiarato che il 2025 sarà un anno di svolta per queste entità, prevedendo addirittura che “si uniranno alla forza lavoro“.

Tasks è una versione ancora limitata di un sistema di questo tipo, ma permette agli utenti di impostare promemoria con ChatGPT, una funzione pratica che ormai ci si aspetta da assistenti come Siri o Alexa. Le richieste di informazioni programmate sono invece più uniche nel loro genere e mostrano capacità nuove rispetto agli assistenti digitali precedenti.

Come usare i Tasks di ChatGPT

Per accedere alla nuova funzione, basta cliccare sull’icona del proprio profilo e poi su Tasks nel menu a comparsa. Da lì si può inviare un messaggio all’assistente dicendogli che promemoria o azione si vuole creare. A volte sarà ChatGPT stesso a suggerirvi dei task in base alle proprie chat. Si possono impostare e gestire gli impegni chiacchierando con l’AI su qualsiasi piattaforma, oppure usando l’apposita scheda Tasks Manager disponibile solo sulla web app.

Grazie a questa funzione, ChatGPT può ora navigare sul web secondo una tabella di marcia prestabilita, ma non farà ricerche continue in background né acquisti. Ad esempio, gli si può dire di controllare una volta al mese se ci sono biglietti per un concerto del proprio artista preferito in una determinata zona, ma non si può chiedere di avvisare nell’istante in cui i biglietti saranno in vendita, né tanto meno di comprarli per conto proprio. Comunque sia, è un passo avanti verso questi sistemi.

OpenAI afferma che sta usando questo periodo di beta per capire meglio come le persone utilizzano i Tasks prima di renderli ampiamente disponibili sulla sua app mobile e sulla versione gratuita di ChatGPT. Per ora, l’azienda precisa che non è possibile impostare promemoria tramite la Modalità vocale avanzata.

In arrivo l’agente AI Operator?

L’azienda di Sam Altman si sta preparando a rilasciare agenti AI più avanzati, tra cui “Operator” che sarebbe in grado di scrivere codice e prenotare viaggi. Questo sistema potrebbe arrivare nelle prossime settimane, stando a quanto riportato da Bloomberg. Ma con agenti AI più evoluti arrivano anche potenziali problemi. Tasks mostra una gamma abbastanza controllata di abilità “agentive”, ma le misure di sicurezza di OpenAI potrebbero essere messe alla prova nei prossimi mesi.

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pCloud: cloud storage sicuro con protezione dei dati al top

Punto Informatico - Mer, 01/15/2025 - 06:02

La maggior parte dei servizi di cloud storage oggi disponibili presenta un problema significativo: la posizione dei server negli Stati Uniti o in un altro Paese al di fuori dell’Unione europea, con tutte le conseguenze che questo può avere riguardo la privacy dei propri dati.

Se si è alla ricerca di un servizio cloud sicuro, che abbia la sua base in Europa, una delle migliori scelte è rappresentata da pCloud (qui il sito ufficiale). Si tratta di un servizio che ha la propria base in Svizzera, e che offre una protezione dei dati di gran lunga superiore rispetto a servizi analoghi più blasonati.

Vai all’offerta di pCloud

pCloud: servizio di cloud storage sicuro in Svizzera

Con pCloud si ha la garanzia che i propri file siano protetti dalle leggi svizzere, tra le più rigorose per i dati personali. Questo perché la sede dell’azienda si trova all’interno del Paese elvetico.

Sempre sul fronte della sicurezza, occorre citare altre due caratteristiche chiave. Da un lato il centro dati sicuro e certificato situato nell’Unione europea, dall’altro l’utilizzo dei certificati TLS/SSL e della crittografia lato client, per garantire a ciascun utente il possesso esclusivo delle chiavi per la decifratura dei file.

A tutto questo, infine, si aggiunge l’accesso su qualsiasi dispositivo, anche offline, e la facilità d’uso della piattaforma. Si tratta infatti di un servizio semplice da usare, alla portata di tutti, anche di chi è poco avvezzo alla tecnologia.

Ecco la panoramica dei prezzi dei piani individuali di pCloud (in offerta).

Piani annuali

  • Premium 500 GB: 49,99 euro l’anno invece di 59,88 euro
  • Premium Plus 2 TB: 99,99 euro l’anno invece di 119,88 euro

Piani a vita

  • Premium 500 GB: 199 euro invece di 299 euro (pagamento unico)
  • Premium Plus 2 TB: 399 euro invece di 599 euro (pagamento unico)
  • Ultra 10 TB: 1.190 euro invece di 1.890 euro (pagamento unico)

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