iliad down, i problemi del 16 gennaio 2025 (update)
Gli utenti iliad stanno lamentando un down prolungato, un disservizio che impedisce il normale accesso a Internet. A testimoniarlo, come sempre, sono le tante segnalazioni che sta raccogliendo il portale Downdetector. I primi feedback sono stati inviati durante la mattinata di oggi, giovedì 16 gennaio 2025, indicativamente tra le ore 8 e le 10. Successivamente un calo, ma dalle 13 in poi è stato registrato un nuovo picco.
Il down di iliad (16/01/2025): cosa sta accadendo?I problemi riguardano sia la linea fissa sia quella mobile. Vale a dire che, per molti clienti, è impossibile navigare non solo attraverso la connessione in fibra dell’operatore, ma anche sulle reti 4G e 5G dal proprio smartphone. Tra gli errori visualizzati più di frequente dal router fornito c’è Step 4: in attesa risposta DHCP, come mostrano alcuni post condivisi sui social network, dove l’hashtag #iliaddown sta catalizzando l’attenzione. Un riavvio del dispositivo potrebbe essere utile.
La mappa delle segnalazioni sta mettendo in evidenza i malfunzionamenti in corso soprattutto nelle grandi città, dal nord al sud del paese: Milano, Roma, Napoli e Perugia. Manterremo aggiornato questo articolo con tutti gli update del caso. Per il momento, dai canali ufficiali della telco non sono giunti comunicazioni in merito.
Aggiornamento (16/01/2025, 13.45): Sembrano esserci problemi anche per quanto riguarda il servizio di assistenza, probabilmente a causa dell’impossibilità di far fronte al volume elevato delle richieste. È possibile contattarlo al numero di telefono 177 oppure mediante il sito dedicato.
Aggiornamento (16/01/2025, 14.21): il numero dei feedback inviati a Downdetector è in netta diminuzione. Abbiamo avuto modo di condurre direttamente alcuni test e la rete iliad sembra funzionare correttamente. Potrebbe essere il segnale di una risoluzione in corso.
Aggiornamento (16/01/2025, 15.06): sempre meno segnalazioni, il problema sembra essere rientrato o comunque in fase di risoluzione. Quella che sta per concludersi non è stata affatto una giornata semplice per molti clienti dell’operatore.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Masterchef Italia 14: dove vedere la sesta puntata in streaming (anche all'estero)
C’è grande attesa per la sesta puntata di Masterchef Italia 14, il cooking show più popolare, che sarà in onda questa sera a partire dalle 21.15. Una puntata speciale dato che si entrerà in una fase cruciale della competizione e che segnerà il percorso degli aspiranti chef che saranno messi a dura prova con una Myster Box “green”, l’Invention Test e lo Skill Test.
La puntata sarà disponibile in diretta streaming su NOW con il pass Entertainment, ma se ti trovi all’estero dovrai usare NordVPN per non incorrere nel blocco geografico.
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Masterchef Italia 14: guarda la sesta puntata anche dall’esteroSe non sei in Italia e non vuoi perderti l’appuntamento, NordVPN è la soluzione che fa per te. L’applicazione di NOW è infatti bloccata geograficamente al di fuori dei nostri confini e devi trovare il modo di simulare la tua posizione nel Bel Paese senza muoverti dal luogo in cui ti trovi. Non preoccuparti, è semplicissimo. Questa la procedura:
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Intel ha annunciato al CES 2025 di aver rilasciato un nuovo microcodice per i recenti processori Core Ultra con architettura Arrow Lake, le quali non avevano per nulla brillato al lancio per quanto riguarda le prestazioni in ambito videoludico. Si tratta del secondo aggiornamento destinato alle schede madri equipaggiate con i controller della serie 800, per cui l’azienda dice di aver finalmente risolto i problemi che causavano perdite prestazionali nei giochi rispetto la concorrenza rappresentata dai Ryzen 9000 Zen 5 di AMD.
Intel migliora le prestazioni in gioco dei processori Arrow Lake con un nuovo microcodiceIl nuovo microcodice rilasciato da Intel per i suoi processori Arrow Lake si aggiunge anche alle precedenti patch già rilasciate sia per il BIOS che tramite aggiornamento del sistema, con la build 26100.2314 di Windows 11. Come mostrato dall’azienda stessa all’evento del CES 2025, dove sono stati pubblicati dei grafici, le prestazioni sono ora migliorate del 26% su Cyberpunk 2077, il titolo probabilmente impegnativo che è quello dove i Core Ultra ottengono più benefici, mentre altri giochi come DOTA 2, Far Cry 6 e Assassin’s Creed: Mirage incrementano rispettivamente del 21%, 16% e del 7%.
Le migliorie non provengono tuttavia solo dall’azienda di Santa Clara, dato che anche Epic ha rilasciato un aggiornamento per Easy Anticheat con cui viene risolto un errore che causava il crash di sistema, con Windows 11 24H2, sui PC che sono dotati dei nuovi processori Core Ultra.
Oltre a ciò, Intel ha anche mostrato i risultati relativi ai benchmark eseguiti con i software più diffusi, dove i processori Arrow Lake hanno ancora una volta mostrato ulteriori miglioramenti che si traducono in un incremento del 10% su 3DMark Time Spy e del 52% nei test single thread di Cinebench 2024. Risultati raggiunti grazie al lavoro di correzione relativo a problematiche che hanno interessato la gestione dell’alimentazione con il sistema operativo, oltre a incrementi anomali della latenza memoria, scheduling non coerente e incerto e noti problemi con la tecnologia di accelerazione APO (Application Performance Optimizer).
Con il nuovo microcodice, Intel riesce a sistemare i problemi di Arrow Lake giusto in tempo per il lancio della gamma di CPU pensata per i portatili, che fa uso della medesima architettura, ovvero i Core Ultra HX, H e U. Non resta ora che attendere nuovi benchmark, per quantificare l’incremento reale rispetto ai Ryzen 9000, sperando che l’azienda possa rendere i suoi nuovi prodotti più competitivi.
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La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha avviato la prima indagine antitrust sulla base della nuova legge (Digital Markets, Competition and Consumers Act 2024) entrata in vigore il 1 gennaio 2025. Sotto la lente dell’autorità è finita Google. L’obiettivo del procedimento è verificare la posizione dell’azienda di Mountain View nel mercato della ricerca e dei servizi di advertising correlati.
Google offrirà massima collaborazioneIl Digital Markets, Competition and Consumers Act (DMCC) è in pratica equivalente al Digital Markets Act (DMA) in Europa. Sulla base di quest’ultima legge, la Commissione europea ha designato Google come gatekeeper. La CMA stabilirà invece se a Google deve essere assegnato lo “strategic market status” in relazione al motore di ricerca e ai servizi di advertising.
Durante l’indagine verranno esaminate le attività dell’azienda di Mountain View. In caso di designazione, l’autorità antitrust può imporre rimedi a favore della concorrenza. Il procedimento prevede tre fasi e terminerà il 13 ottobre 2025. Fino al 3 febbraio, le parti interessate possono inviare commenti sulla prima fase.
In dettaglio, la CMA valuterà tre aspetti: se Google sfrutta la sua posizione dominante nel mercato della ricerca (anche tramite i servizi AI) per ostacolare la concorrenza, se utilizza l’auto-preferenza dei servizi (ad esempio quelli per shopping e viaggi) e se raccoglie i dati degli utenti senza un consenso informato.
Tra i possibili rimedi c’è anche la vendita di alcuni asset, come chiesto negli Stati Uniti per Chrome (Google ha proposto alternative). L’azienda californiana ha garantito una collaborazione costruttiva.
In Europa sono stati avviati due procedimenti a fine marzo 2024 per la possibile violazione del Digital Markets Act, ma non ci sono novità in merito. DuckDuckGo ha chiesto di avviare altre tre indagini.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Una VPN può rendere la tua vita più sicura? Sì, ecco come
Non c’è attività quotidiana che non svolgiamo online: dagli acquisti per la casa all’aggiornamento sulle principali notizie passando per il lavoro da remoto, il guardare gli eventi live o film e serie TV, fino al gioco e all’utilizzo dei social network. Un insieme di attività svolte da tutti i componenti della famiglia, giovani e adulti, con una serie di rischi per la sicurezza di ciascuno. Ogni attività online, infatti, lascia una traccia che può essere utilizzata da hacker e malintenzionati per fini illeciti. Senza sottovalutare i rischi legati alle frodi, ai furti dei dati sensibili e di quelli delle carte di pagamento o alla pubblicità aggressiva che si riceve dopo aver consultato un sito.
Questi sono i rischi che quotidianamente corriamo navigando online; con una VPN vengono tutti superati per un’esperienza di fruizione dei contenuti digitali non solo più sicura, ma anche più completa. Scarica ora Surfshark, una delle VPN più complete e convenienti in circolazione.
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Come cambia la navigazione con la VPN di SurfsharkAttivando la VPN di Surfshark si naviga online con una connessione criptata con la quale nessuno, nemmeno il provider, può accedere alle proprie informazioni personali. La VPN, infatti, va a nascondere l’indirizzo IP del device da cui si sta navigando, rendendo impossibile tracciare le proprie attività online.
Inoltre la VPN di Surfshark consente di essere attivata su più dispositivi simultaneamente (senza limiti sul numero di device collegabili) così da poter beneficiare di questo tipo di navigazione anche quando ci si trova fuori casa o ci si collega a una rete Wi-Fi pubblica.
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Infine, aspetto non meno importante su cui porre l’attenzione, con la VPN chi lavora da remoto ha la certezza di proteggere i propri dati durante qualsiasi attività. Scarica Surfshark e attiva il piano migliore per la tua famiglia approfittando degli sconti disponibili.
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Ogni anno si registra un numero impressionante di data breach (violazioni di dati), attraverso cui vengono rubati i dati personali degli utenti. Questo accade perché i cybercriminali riescono a guadagnare ottime cifre dalle informazioni sottratte: possono ad esempio rivendere i dati rubati ad altri criminali, commettere furti di identità, impadronirsi di un account, oltre che effettuare attacchi di phishing a persone e aziende.
Per proteggere i propri dati personali, la soluzione consigliata è l’uso di una VPN con crittografia dei dati. Una delle migliori è NordVPN, che oltre al servizio VPN aggiunge anche la funzionalità proprietaria Threat Protection Pro, un software anti-phishing che si serve dell’intelligenza artificiale per rilevare eventuali nuove minacce.
In queste prime settimane del 2025 NordVPN è in sconto fino al 72%, con prezzi a partire da 3,39 euro al mese. L’opzione Threat Protection Pro è inclusa nei piani Plus e Ultimate, in offerta rispettivamente a 4,39 euro e 6,89 euro al mese per 24 mesi.
Proteggere i dati personali con NordVPNCapita di frequente cedere i dati personali quando si naviga sul web, magari accettando i termini di utilizzo di un servizio o premendo sul tasto Accetto o Sì presente nei banner che si aprono in automatico quando si visita un sito web. Per risolvere, basta connettersi a una VPN prima di accedere a Internet, così da nascondere il proprio traffico web a chiunque, sia agli hacker che al proprio provider dei servizi di rete.
Da sola però la VPN potrebbe non bastare. Ed è qui che arriva in aiuto Threat Protection Pro, la soluzione proprietaria di NordVPN che rileva e blocca sia i file che i siti malevoli prima che si finisca nei guai.
I piani di due anni di NordVPN sono in offerta a partire da 3,39 euro al mese per 24 mesi. Inoltre, è possibile beneficiare di tre mesi extra di servizio e di una garanzia di rimborso di 30 giorni.
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Flashes è una nuova app per la condivisione di foto che sta cercando di offrire un’alternativa innovativa a Instagram. L’aspetto più interessante? È decentralizzata, quindi non c’è un’unica azienda che controlla tutti i dati e contenuti.
La storia diventa ancora più interessante quando consideriamo chi c’è dietro: Sebastian Vogelsang, che non è certo un novellino in questo campo. È già noto per aver creato Skeets, un’app che ha riscosso un notevole successo. Il fatto che sia lui a sviluppare Flashes aggiunge credibilità al progetto.
Arriva Flashes, la nuova app foto di Bluesky alternativa a InstagramMa cosa significa esattamente “decentralizzato” in questo contesto? Bisogna immaginare Instagram come un grande magazzino dove tutte le foto sono conservate in un unico posto, controllato da Meta. Flashes, invece, è più come una rete di piccoli album fotografici distribuiti ovunque, dove ogni utente ha più controllo sui propri contenuti e su come vengono condivisi.
Questa è una sfida ambiziosa al dominio di Instagram, che da anni regna incontrastato nel mondo della condivisione di foto. Vogelsang sta essenzialmente dicendo: “Ehi, c’è un modo diverso di fare le cose, un modo che dà più potere agli utenti.”
Flashes non si limita a copiare Instagram. L’applicazione ripensa radicalmente l’esperienza di condivisione delle foto sfruttando l’infrastruttura decentralizzata di Bluesky. Gli utenti possono condividere fino a quattro foto per pubblicazione e video della durata massima di un minuto. Questa limitazione deliberata incoraggia la creatività e la spontaneità, piuttosto che il sovraccarico di contenuti.
La forza di Flashes sta nella sua perfetta integrazione con l’ecosistema Bluesky. Ogni foto condivisa su Flashes appare automaticamente sul news feed principale di Bluesky. I commenti sincronizzati tra le due piattaforme creano una conversazione fluida e unificata. Questo approccio innovativo consente agli utenti di mantenere una presenza coerente su entrambe le piattaforme senza alcuno sforzo aggiuntivo.
L’esperienza SkeetsIl successo annunciato di Flashes non è arrivato dal nulla. Sebastian Vogelsang si basa sull’esperienza acquisita con Skeets, il suo client Bluesky alternativo, che ha già superato i 30.500 download. Questa solida base gli ha permesso di accelerare lo sviluppo di Flashes, garantendo al contempo una perfetta esperienza utente fin dal lancio.
L’applicazione beneficia in particolare delle funzioni avanzate di accessibilità sviluppate per Skeets. Gli utenti ipovedenti o non vedenti potranno avere un’esperienza ottimizzata, a dimostrazione dell’impegno di Vogelsang per un social network davvero inclusivo. Questa attenzione alle esigenze specifiche degli utenti distingue Flashes dalle applicazioni tradizionali di condivisione delle foto.
L’applicazione sarà gratuita, ma offrirà funzioni premium attraverso un sistema di abbonamento. Gli utenti di Skeets non saranno penalizzati: un sistema di abbonamento unificato darà accesso alle funzioni premium di entrambe le applicazioni.
Le funzioni avanzate includeranno segnalibri, bozze, opzioni di filtraggio avanzate e notifiche migliorate. Questo approccio trasparente al modello di business contrasta con le pratiche di monetizzazione talvolta aggressive dei social network tradizionali.
Come provare FlashesIl futuro di Flashes appare luminoso. Vogelsang ha già in programma il lancio di un’applicazione dedicata ai video, chiamata Blue Screen.
La fase di test pubblico si sta avvicinando rapidamente. Gli utenti interessati possono seguire l’account ufficiale di Flashes su Bluesky per partecipare al programma TestFlight e ottenere un’anteprima dell’applicazione. Il lancio ufficiale è previsto per le prossime settimane.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Con ING puoi avere un prestito in soli 5 minuti e senza inviare documenti
Devi sostenere una spesa improvvisa o vuoi fare un acquisto importante per il quale hai bisogno di liquidità? Con ING c’è la possibilità di ottenere un prestito personale con accredito della cifra richiesta in soli cinque minuti e senza la necessità di dover inviare documenti, certificati o pratiche burocratiche. Tutto in maniera semplice e smart direttamente dal proprio PC o dall’app dello smartphone. Scopri tutti i vantaggi di Prestito Arancio.
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Come richiedere il Prestito ArancioAccedendo alla relativa sezione di Prestito Arancio è possibile impostare l’importo del prestito da richiedere (fino a 50.000€) e la durata (fino a 120 mesi). In questo modo si ha una panoramica dettagliata di tutti i costi, dell’importo della rata e di tutte le condizioni del prestito.
Fin qui nulla di diverso da altre banche e istituti di credito. Le novità di ING riguardano soprattutto i clienti che hanno un Conto Corrente Arancio. Per loro, infatti, è possibile ottenere uno sconto dello 0,50% sul TAN (il tasso anno nominale) addebitando le rate del prestito sul Conto Corrente Arancio. Inoltre i clienti ING hanno accesso alla procedura rapida per ottenere il prestito in cinque minuti con accredito sul proprio Conto Arancio e senza dover inviare alcun tipo di documento.
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Google ha annunciato la prima partnership con un editore. Gli utenti che usano l’app Gemini riceveranno risposte più aggiornate grazie alle notizie fornite da Associated Press. Quasi contemporaneamente, OpenAI ha annunciato una collaborazione con Axios, mentre Mistral AI ha annunciato oggi un accordo con Agence France-Presse.
News in tempo reale con GeminiGoogle ricorda che la collaborazione con Associated Press è stata avviata molti anni fa per mostrare informazioni accurate e aggiornate nei risultati del motore di ricerca. Le stesse informazioni verranno fornite nelle risposte dell’app Gemini. Per l’azienda di Mountain View si tratta del primo accordo con un editore che riguarda il chatbot di intelligenza artificiale.
Non sono noti i termini economici. Kristin Heitmann, Vice Presidente e Chief Revenue Officer di Associated Press, ha dichiarato:
La relazione di lunga data tra Associated Press e Google si basa sulla collaborazione per fornire notizie e informazioni tempestive e accurate al pubblico globale. Siamo lieti che Google riconosca il valore del giornalismo di Associated Press e il nostro impegno per un’informazione imparziale nello sviluppo dei suoi prodotti di intelligenza artificiale generativa.
Quasi contemporaneamente, OpenAI ha ulteriormente incrementato il numero di collaborazioni con gli editori. L’azienda californiana ha sottoscritto un accordo triennale con Axios che prevede il finanziamento di quattro nuove redazioni locali: Pittsburgh (Pennsylvania), Kansas City (Missouri), Boulder (Colorado) e Huntsville (Alabama).
Nelle risposte di ChatGPT ci saranno rifermenti alle notizie di Axios, mentre l’editore utilizzerà le tecnologie di OpenAI nei suoi prodotti (ma l’intelligenza artificiale non sostituirà i giornalisti).
Mistral AI ha invece annunciato una partnership con Agence France-Presse (AFP). Anche per la startup francese si tratta del primo accordo con un’agenzia di stampa. Gli articoli di AFP verranno citati nelle risposte del chatbot Le Chat.
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Dallo scorso anno, diversi marchi di smartphone cinesi offrono i loro smartphone di punta con batterie al carburo di silicio (SiC) invece che batterie al litio (Li-ion), questo perché le prime hanno una densità di energia superiore di circa il 10% rispetto alle seconde. A quanto pare, anche Samsung intende aumentare la capacità delle batterie dei suoi device, specie del Galaxy 26 Ultra, e sta lavorando in questa direzione.
Samsung: batterie con tecnologia impilata in lavorazioneAndando più in dettaglio, secondo le ultime indiscrezioni, il colosso sudcoreano sta sviluppando batterie con tecnologia impilata, in grado di offrire circa il 10% in più di densità di energia rispetto al metodo tradizionale.
Con la nuova tecnologia, Samsung dovrebbe essere in grado di offrire il futuro Galaxy S26 Ultra con una batteria da 5.500 mAh, che però occuperà lo stesso spazio di una batteria da 5.000 mAh che si trova attualmente nel Galaxy S24 Ultra. Ovviamente, non c’è da aspettarsi che l’azienda utilizzi questa tecnologia per smartphone più economici, in quanto la produzione di questo tipo di soluzione risulta essere più costoso.
È bene tenere presente che voci relative al fatto che il gruppo di Seoul fosse intenzionata a utilizzare batterie con la tecnologia impilata sono emerse anche in passato, ma le cose poi non sono andate effettivamente in questo modo. Alla luce di ciò, è bene prendere con le pinze, come si suol dire, l’ultima indiscrezione, in quanto alla fine potrebbe poi rivelarsi inesatta. Vale altresì la pena sottolineare che Apple utilizza già batterie impilate a partire da iPhone 15.
Powerbank INIU 10000 mAh piccolo e leggero: l'AFFARE a 8,99€
Ti basta un click (o un tap): attiva il coupon che trovi oggi su Amazon e taglia il prezzo del powerbank da 10.000 mAh di INIU, uno dei marchi più apprezzati del settore. Lo sconto del 50% si aggiunge a un’altra riduzione automatica della spesa e ti permette di acquistarlo a soli 8,99 euro. Da listino costerebbe 26,99 euro.
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Il coupon che taglia il prezzo del powerbank da 10.000 mAhÈ davvero piccolo e leggero: misura 13,21×6,86×1,27 centimetri, per un peso che si attesta a 198 grammi. Al suo interno trova posto una batteria molto capiente che ti tornerà utile per alimentare smartphone, tablet, smartwatch, auricolari wireless, persino console come Switch e droni. Ha in dotazione tre porte che possono essere utilizzate anche in contemporanea, due USB-C e una USB-A, così da risultare sempre compatibile con i tuoi dispositivi. Dai un’occhiata alla scheda dell’articolo per tutti gli altri dettagli.
Nella confezione sono inclusi il manuale, un cavo da USB-A a USB-C e la custodia per il trasporto. Al prezzo di soli 8,99 euro è un affare da cogliere al volo. Come anticipato, per ottenere lo sconto devi solo attivare il coupon che trovi in questo momento sull’e-commerce.
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Per il massimo dell’affidabilità, la spedizione è gestita da Amazon attraverso la sua rete logistica, senza passare da intermediari. La disponibilità è immediata, il voto medio assegnato da più di 60.000 recensioni dei clienti è pari a 4,5/5. Non è tutto: se hai un abbonamento Prime e lo ordini adesso, per te c’è anche la consegna gratis a casa (o presso un punto di ritiro a tua scelta) garantita entro un paio di giorni.
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Da tempo si discute del nuovo iPhone SE 4 di Apple, che a detta di alcuni potrebbe invece chiamarsi iPhone 16E, e stando alle indiscrezioni il lancio sul mercato dovrebbe avvenire questa primavera, per la precisione durante il mese di marzo. Nell’attesa, però, è già possibile farsi un’idea concreta del design del dispositivo, grazie alla diffusione online dei primi dummy.
iPhone SE 4 si mostra nei primi dummyA condividere per primo le imagini è stato il leaker Sonny Dickson su X, solitamente considerato abbastanza affidabile, consentendo pertanto di osservare il nuovo smartphone in maniera dettagliata.
Come visibile nella parte superiore di questo articolo, lo smartphone viene mostrato nelle colorazioni bianca e nera. Non dovrebbero esserci troppi dubbi sul fatto che il display sarà dotato di un notch (quello di iPhone 14) che sostituirà gli ormai obsoleti cornicioni superiore e posteriore che invece erano presenti sui modelli pregressi. Inoltre, scomparirà anche il Touch ID, sostituito dal Face ID.
Il retro è altresì caratterizzato dalla presenza di una singola fotocamera collocata all’interno di un modulo circolare nell’angolo in alto a sinistra e a destra trova posto il flash LED. Lateralmente, invece, c’è il tasto muto, il bilanciere del volume e lo slot per la nano SIM.
Per quel che concerne le caratteristiche “sotto il cofano”, è probabile che l’iPhone SE 4 sia alimentato dal chip A18, lo stesso che si trova nell’iPhone 16 e 16 Plus. Si dice altresì che sia dotato di 8 GB di RAM, il che consentirebbe alle funzionalità di Apple Intelligence di funzionare senza problemi.
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Chi lavora in smart working o svolge una professione digitale (analisi dei dati, content creator, web agency, eccetera) ha costante necessità di collaborare con colleghi e clienti. Farlo su diverse piattaforme è una grande perdita di tempo oltre che un problema a volte di compatibilità. Ciò di cui si ha maggiore bisogno è di una piattaforma che faciliti la comunicazione e la condivisione delle informazioni, consenta l’accesso rapido a tutti i file, li tenga al sicuro e permetta di risparmiare rispetto al costo di server fisici e software dedicati. Con pCloud si ha accesso a un cloud storage che, tra gli altri, prevede diverse funzionalità di collaborazione molto interessanti. Scegli il piano di cui hai bisogno.
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Accedi, sincronizza e condividi i tuoi file in maniera semplice e sicuraPer rendere l’esperienza di lavoro più fluida e collaborativa pCloud mette a disposizione di tutti i suoi piani di cloud storage diverse funzionalità dedicate. Oltre ad accedere allo spazio in cloud in qualsiasi momento da qualunque dispositivo è possibile creare link unici per file e cartelle da condividere con colleghi e clienti anche se non hanno un account pCloud.
Inoltre è possibile inviare richieste di file creando un link che clienti e collaboratori possono utilizzare per caricare i file desiderati direttamente nel proprio archivio in cloud. Così da evitare di cercare tra e-mail, messaggi WhatsApp o altri canali di comunicazione. Per le web agency e coloro che si interfacciano quotidianamente con diversi clienti ci sono anche le opzioni di personalizzazione dei link (ai quali è possibile aggiungere il logo aziendale o un messaggio specifico) e i report dettagliati con le statistiche del numero di volte che i file condivisi sono stati visualizzati.
È poi possibile anche invitare specifici utenti a collaborare su alcune cartelle condivise così che possano non solo visualizzare e accedere ai file, ma anche modificarli e aggiungerne di nuovi. Scopri il piano pCloud più adatto al tuo lavoro approfittando degli sconti sui piani individuali con abbonamento annuale o accesso a vita.
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Google ha annunciato che Chrome per iOS e chiaramente anche per iPadOS ora supporta le passkey, il che significa che è possibile sincronizzare con maggiore facilità i propri accessi dagli altri dispositivi già supportati, ovvero Android, macOS, Windows, Linux e ChromeOS.
Chrome: arrivano le passkey su iOS17Una volta creata una passkey per un sito Web o un’app, è possibile accedere a quel servizio utilizzando l’impronta digitale, il riconoscimento facciale, un PIN o un codice QR. Rimuove la necessità di utilizzare le password per accedere al proprio account, il che, in teoria, rende più difficile per gli hacker violare il tuo account. Un problema con le passkey in questo momento è che non possono essere esportate se si decide di cambiare browser, ma lo saranno in futuro.
Inoltre, le passkey sono crittografate end-to-end e non sono accessibili a nessuno, nemmeno Google. Per questo motivo, gli utenti devono necessariamente ricordare e utilizzare il loro GPM PIN per ripristinare l’accesso alle proprie passkey su un nuovo dispositivo.
Per creare una passkey con Google Password Manager su Chrome per iPhone e iPad è necessario disporre almeno di iOS/iPadOS 17. Versioni precedenti del sistema operativo non permettono la sincronizzazione delle passkey da altri dispositivi.
Da tenere presente che per iniziare a utilizzare le passkey di Chrome su iOS/iPadOS è necessario impostare Chrome come provider di riempimento automatico sul dispositivo. Per cui, corre recarsi in Impostazioni su iOS/iPadOS, poi su Generali e su Inserimento automatico e password e abilitare l’interruttore in corrispondenza di Chrome nella sezione Inserisci automaticamente da.
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Grazie all’offerta proposta da NordPass, non dovrai più fare i conti con le password dimenticate, non avrai più bisogno di appuntarle su un post-it o in agenda e, soprattutto, potrai mantenere i tuoi account e i tuoi dati sempre al sicuro. È quella che propone l’abbonamento Premium con uno sconto del 50% rispetto al listino, dunque al prezzo mensile di soli 1,49 euro scegliendo la formula biennale. Vediamo cosa la rende molto conveniente, un affare da cogliere al volo.
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L’offerta di NordPass: Premium a metà prezzoIl password manager, già scelto da milioni di utenti per la sua affidabilità, include la possibilità di salvare un numero illimitato di codici segreti e di passkey, creandole e archiviandole automaticamente, generando combinazioni complesse per il massimo della protezione. Inoltre, le sincronizza su tutti i dispositivi, supporta l’autenticazione a più fattori e il riconoscimento biometrico (lettura delle impronte digitali o analisi facciale), esegue la scansione del Web alla ricerca delle fughe di dati ed effettua la compilazione automatica dei moduli. Per conoscere tutti gli altri dettagli relativi alle tante funzionalità integrate dai uno sguardo alla pagina dedicata.
Ricapitolando: l’offerta in corso in questo momento ti permette di attivare l’abbonamento biennale Premium al prezzo di soli 1,49 euro al mese, con uno sconto del 50% rispetto al listino. non sappiamo fino a quando rimarrà attiva, se se interessato ti consigliamo di approfittarne subito. In alternativa, se preferisci la formula annuale, puoi attivare a soli 1,99 euro al mese.
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NordPass è un servizio offerto da Nord Security, la stessa realtà che gestisce anche la Virtual Private Network globale di NordVPN, le eSIM di Saily e altro ancora. Scopri di più sulle pagine del sito ufficiale.
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OpenAI sta testando un nuovo metodo di iscrizione a ChatGPT che richiede solo il numero di telefono, niente email. L’ingegnere informatico Tibor Blaho se n’è accorto all’inizio di questo mese. Per ora, questa opzione è disponibile in versione beta solo negli Stati Uniti e in India.
OpenAI is rolling out phone-only signups in the US and India, with no plans for other regions, limiting phone numbers to a single account creation even if the account is deleted, and requiring an email for upgrades to paid plans or enabling multi-factor authentication pic.twitter.com/Ou0jg2WWbj
— Tibor Blaho (@btibor91) January 15, 2025
OpenAI sperimenta l’iscrizione a ChatGPT solo con il numero di telefonoCi sono però alcune limitazioni se ci iscrive usando solo il numero di telefono:
- Niente upgrade a piani a pagamento come ChatGPT Plus o Pro, a meno che si verifichi l’account con un’email;
- L’autenticazione a più fattori non funziona senza un indirizzo email valido;
- Il numero usato per creare un account non può essere utilizzato per crearne altri.
OpenAI spiega nella sua nuova pagina di FAQ che i numeri di telefono riciclati o riutilizzati possono causare errori. Per il momento l’azienda non ha piani per espandere l’iscrizione solo tramite telefono ad altri Paesi.
Questa novità fa parte degli esperimenti di OpenAI per semplificare l’accesso ai suoi prodotti, soprattutto al suo chatbot. A dicembre, ha lanciato una chat telefonica gratuita di 15 minuti con ChatGPT per gli utenti americani. Più o meno nello stesso periodo, ha portato una versione base di ChatGPT anche su WhatsApp, limitando però il numero di scambi giornalieri.
Tanti utenti ma ancora niente profittiPiù di 300 milioni di persone ogni settimana interagiscono con ChatGPT. Non è solo una questione di popolarità. È un vero e proprio fenomeno che sta facendo piovere soldi nelle casse di OpenAI. Quanto? Si parla di 3,7 miliardi di dollari solo nel 2024.
Ma l’azienda di Sam Altman è ancora lontana dal fare profitti, a dispetto dei copiosi round di finanziamenti. nel 2024 OpenAI ha perso circa 5 miliardi di dollari tra affitti, stipendi e costi di addestramento dei modelli AI.
Per questo motivo OpenAI sta valutando di aumentare i prezzi degli abbonamenti e di introdurre tariffe basate sull’utilizzo per alcuni servizi. Il CEO Sam Altman ha ammesso che l’azienda perde denaro sul piano più costoso.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}TikTok: ordine esecutivo di Trump per impedire il ban?
Donald Trump ha chiesto alla Corte Suprema di sospendere l’applicazione della legge che impone a ByteDance di vendere TikTok. Secondo il Washington Post, il Presidente eletto potrebbe firmare un ordine esecutivo per posticipare l’eventuale ban di 60 o 90 giorni. L’azienda cinese avrebbe deciso di disattivare l’app, impedendo agli utenti statunitensi di accedere al social network.
Il Dipartimento di Giustizia non applicherà la legge?Per una casuale coincidenza, la scadenza imposta dalla legge per la vendita di TikTok (19 gennaio) è prevista il giorno prima dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca. Ciò significa che l’eventuale ban sarà già in vigore e l’app dovrà essere rimossa dagli store di Apple e Google.
Tuttavia, il Dipartimento di Giustizia potrebbe ritardare intenzionalmente l’applicazione della legge. La nuova Procuratrice Generale (Pamela Jo Bondi), scelta da Trump, non ha confermato il ban durante l’udienza nell’aula del Senato (che dovrà approvare la sua nomina). In tal caso, Trump avrebbe il tempo per emettere l’ordine esecutivo che posticipa la scadenza, se la sentenza della Corte Suprema sarà negativa.
Secondo alcuni esperti legali, un ordine esecutivo non può “scavalcare” completamente una legge approvata dal Congresso a larga maggioranza. Apple e Google rischierebbero ancora pesanti sanzioni (5.000 dollari per utente) se permetteranno il download dell’app.
Grazie all’ordine esecutivo, ByteDance avrebbe più tempo per cercare un’acquirente. Secondo Bloomberg c’è anche Elon Musk tra i possibili candidati, ma il governo cinese ha smentito l’indiscrezione. L’azienda cinese potrebbe anche ricevere l’aiuto inatteso dai legislatori, se verrà approvata la proposta di legge che posticipa la scadenza di altri 270 giorni.
Secondo NBC News, l’amministrazione Biden valuta eventuali opzioni per evitare il ban di TikTok. Il CEO Shou Chew parteciperà agli eventi inaugurali per l’insediamento di Trump, insieme a Elon Musk, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Sundar Pichai e Tim Cook.
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