Il nuovo Redmi Note 14 5G è già in FORTE SCONTO (-50€)
Appena arrivato sul mercato, il nuovo Redmi Note 14 5G è già in sconto di 50 euro. È merito dell’offerta a tempo di Amazon che vede protagonista lo smartphone Xiaomi di ultima generazione, caratterizzato da un elevato rapporto qualità prezzo. Approfitta della promozione e acquista la versione 8/256 GB a 249 euro (invece di 299 euro) oppure quella 6/128 GB a 229 euro (invece di 279 euro).
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Redmi Note 14 5G è già in offerta su Amazon: eccoloIntegra un display AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione 2400×1800 pixel, frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz e lettore di impronte digitali, il processore MediaTek Dimensity 7025-Ultra con prestazioni elevate, memoria interna espandibile con microSD fino a 1 TB, tripla fotocamera posteriore con sensore principale da 108 megapixel, selfie camera frontale da 20 megapixel, connettività 5G, Wi-Fi dual band e Bluetooth 5.3, altoparlanti stereo con Dolby Atmos, certificazione IP64, GPS, NFC e batteria da 5.110 mAh con ricarica rapida da 45 W. Il sistema operativo è HyperOS, basato su Android e con accesso ai servizi Google come Play Store per il download delle applicazioni. Trovi tutte le altre informazioni che cerchi nella descrizione completa.
Ricapitolando: grazie alla promozione in corso, in questo momento puoi acquistare il nuovo smartphone Redmi Note 14 5G di Xiaomi in sconto di 50 euro rispetto al listino ufficiale. Vale a dire al prezzo di 249 euro (invece di 299 euro) nella versione 8/256 GB e a soli 229 euro (invece di 279 euro) in quella 6/128 GB. Scegli la colorazione che preferisci tra Coral Green, Lavender Purple e Midnight Black, la spesa non cambia.
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Sia la vendita che la spedizione sono gestite da Amazon, senza passare da intermediari, con la disponibilità immediata e la consegna gratuita a domicilio prevista già entro domani.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Blue Origin: successo per il primo lancio del New Glenn
Dopo l’annullamento del primo tentativo per problemi tecnici e il ritardo causato dalle cattive condizioni atmosferiche, Blue Origin ha lanciato con successo il razzo New Glenn, concorrente del Falcon 9 di SpaceX. L’obiettivo principale era quello di raggiungere l’orbita. Quello secondario era l’atterraggio del primo stadio sulla nave drone nell’Oceano Atlantico.
Lancio avvenuto con successoBlue Origin aveva già previsto di posticipare il lancio al 17 gennaio in caso di condizioni meteo sfavorevoli. Fortunatamente è stata rispettata la data di oggi. C’è stato solo un piccolo ritardo dovuto alla necessità di raffreddare i motori e alla presenza di un’imbarcazione entro la distanza di sicurezza dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida.
Il lancio del New Glenn è avvenuto con successo alle ore 2:03 locali (le 8:03 in Italia). Tutti i sette motori BE-4 del primo stadio sono rimasti accesi fino allo spegnimento previsto circa tre minuti dopo. È quindi avvenuta la separazione e l’accensione dei due motori BE-3U del secondo stadio. Dopo circa 13 minuti è stata raggiunta l’orbita e sono stati spenti i due motori. Elon Musk ha fatto i complimenti a Blue Origin e Jeff Bezos per il successo ottenuto al primo tentativo.
Il primo stadio doveva atterrare sulla nave drone Jacklyn nell’Oceano Atlantico, ma non è mai arrivato. Era comunque un obiettivo difficile da raggiungere al primo colpo. SpaceX ha riportato sulla Terra il primo stadio del razzo Falcon 9 dopo 19 lanci.
Il CEO di Blue Origin (Dave Limp) ha comunicato che il secondo lancio è previsto in primavera. Il New Glenn verrà utilizzato per portare nello spazio diversi carichi, tra cui i satelliti della costellazione Project Kuiper.
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Google ha appena annunciato una novità per Gmail su Android: il pulsante “Inserisci” nel pannello Gemini. Questa funzione permetterà di generare risposte alle email grazie all’AI in modo ancora più facile e immediato.
Gmail Android: nuovo pulsante per inserire le risposte di Gemini nelle bozzePrima, per usare le risposte generate da Gemini, bisogna armarsi di pazienza e fare il classico copia-incolla manuale nella bozza dell’email. Un po’ una scocciatura, ammettiamolo. Ma ora basterà un tocco sul nuovo pulsante “Inserisci” e voilà: il testo generato dall’AI comparirà come per magia nella nostra risposta.
Il pulsante “Inserisci” non stravolgerà l’interfaccia di Gmail che in tanti amano. Anzi, si integrerà alla perfezione nel pannello Gemini, affiancando le opzioni già presenti come “Mi piace”, “Non mi piace” e “Copia”. Una piccola aggiunta ma preziosa, che renderà l’esperienza con Gmail ancora più fluida e appagante.
Le funzioni di Gemini su GmailMa il pulsante “Inserisci” è solo l’ultima delle funzioni di Gemini per gestire la posta elettronica su Gmail. Questo assistente non si limita a generare messaggi. Può trovare informazioni dai file di Google Drive, cercare determinati tipi di e-mail (come “Mostra solo le e-mail non lette degli ultimi 5 giorni” o “E-mail di Gianfranco inviate la scorsa settimana”), ottenere informazioni sugli eventi di Google Calendar, riassumere intere conversazioni e persino creare eventi nel proprio Calendario per organizzare impegni e scadenze.
Come provare il pulsante “Inserisci” su Gmail?Chi non vede l’ora di testare il nuovo pulsante, non dovrà fare altro che scaricare l’ultimissima versione di Gmail (2025.01.05.715468168), direttamente dal Play Store di Google. E voilà, il pulsante “Inserisci” sarà lì nel pannello Gemini, pronto a fare le sue magie.
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Segnaliamo l’offerta su eBay dedicata alla bilancia pesapersone di Xiaomi con sensori ad alta precisione e funzionalità avanzate: è Mi Smart Scale 2. In questo momento è proposta in forte sconto sul marketplace, con disponibilità immediata e spedizione gratuita. Si tratta di una riduzione significativa della spesa rispetto a quella prevista dal listino ufficiale.
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Mi Smart Scale 2: l’offerta sulla bilancia XiaomiIntegra la connettività Bluetooth che permette di interfacciarla con un’applicazione così da poter tenere traccia dello storico delle misurazioni, la modalità utile per pesare gli oggetti, il calcolo del peso ideale con rilevazione dell’indice di massa corporea e persino un test dell’equilibrio. Ancora, è in grado di riconoscere tutti i membri della famiglia (fino a un massimo di 16 persone diverse), di pesare bambini o neonati tenendoli in braccio, ha un design elegante e minimalista con display LED chiaro e superficie in vetro temperato con angoli arrotondati. Vuoi saperne di più? Dai uno sguardo alla scheda del prodotto.
Grazie all’offerta di oggi, la bilancia pesapersone Mi Smart Scale 2 di Xiaomi può essere tua al prezzo finale di soli 19,99 euro. Si tratta di una spesa davvero contenuta, considerando le sue caratteristiche e la possibilità di sincronizzarla con lo smartphone. Inoltre, acquistandone più di un’unità si ha diritto a uno sconto ulteriore.
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La puoi ricevere direttamente a casa con la consegna gratis in pochi giorni se la ordini subito. È proposta da FABIO STORE, uno dei venditori professionisti più noti e affidabili del marketplace, con all’attivo oltre 185.000 feedback al 100% positivi. Attenzione: come indicato su eBay, la disponibilità è limitata e potrebbe andare sold out da un momento all’altro.
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Windows 11 è in circolazione da ormai più di tre anni, ma ancora non ha accolto tutte le funzionalità presenti nel predecessore Windows 10 (e non è detto che lo farà): tra queste, la possibilità di posizionare la barra delle applicazioni in verticale. Dal punto di vista della libertà in termini di personalizzazione, il sistema operativo più recente impone alcune limitazioni, volute da Microsoft nel nome della coerenza con la propria idea di design e di layout. Agli utenti non rimane dunque che rivolgersi alle utility di terze parti per aggirarle.
Barra delle applicazioni verticale in Windows 11 con Start11L’aggiornamento appena introdotto da Stardock per il software Start11 fa proprio questo, definendola la funzionalità richiesta più a lungo. Il passaggio alla versione 2.5 porta infatti con sé un’opzione che consente di agganciare la taskbar ai lati dello schermo, a sinistra oppure a destra. Lo screenshot qui sotto mostra il risultato finale.
Per ragioni di compatibilità, la caratteristica è disponibile solo per le edizioni più recenti del sistema operativo ovvero 24H2 e 23H2, mentre le precedenti 22H2 e 21H2 non risultano supportate.
Va precisato che Start11 non è un software gratuito. La licenza per un singolo PC è in vendita al prezzo di 12,99 euro. È comunque possibile scaricare la versione di prova dalle pagine del sito ufficiale. Per l’elenco completo di tutte novità introdotte da Startdock con l’aggiornamento 2.5 rimandiamo al changelog pubblicato dallo sviluppatore.
Un’altra componente di Window 11 spesso preso di mira da feroci critiche è il menu Start. Molti non hanno gradito la scelta di posizionarlo al centro di default (è comunque possibile spostarlo tramite le impostazioni) e un ex Senior Software Engineer di Microsoft lo ha definito comicamente pessimo. Il motivo è da ricercare nelle sue prestazioni non ottimali, tali da innescare in alcuni casi rallentamenti anche sui computer con specifiche tecniche di fascia alta.
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Il colosso di Redmond ha presentato Microsoft 365 Copilot Chat. Una suite di strumenti pensata per i clienti che vogliono qualcosa di più rispetto al Copilot attuale.
Microsoft 365 Copilot Chat non è solo una versione potenziata del Copilot base, ma un vero e proprio arsenale di strumenti AI per dare boost alla produttività. Tra cui le chat su web con GPT-4o, gli agenti AI e le funzioni di sicurezza come la protezione dei dati aziendali (EDP).
Cosa si può fare con Microsoft 365 Copilot ChatCon Microsoft 365 Copilot Chat potenziato da GPT-4o è possibile fare ricerche di mercato approfondite, scrivere strategie vincenti e prepararsi al meglio per le riunioni importanti. Inoltre, grazie a Copilot Pages si possono creare contenuti in tempo reale mettendo insieme file, contenuti generati da Copilot e dati web. La vera chicca sono le immagini generate dall’AI. Può anche generare immagini AI per le campagne e i post sui social.
Ma forse la funzione più interessante sono gli agenti automatici. Si possono creare con un linguaggio naturale e permettono di automatizzare un sacco di compiti noiosi. Ad esempio, agenti CRM per le riunioni con i clienti o agenti di assistenza sul campo per istruzioni in tempo reale. Gli agenti sono a consumo, quindi si paga solo per quello che si usa. Gli admin IT possono gestirli tramite Microsoft Copilot Studio.
Come provare Microsoft 365 Copilot ChatCopilot Chat non è solo per le grandi aziende. Microsoft ha pensato anche ai piccoli team e ai singoli professionisti. Si può provare gratuitamente tramite l’app Microsoft 365 Copilot sul web, su Windows, Android o iOS. Inoltre, si può sottoscrivere un abbonamento a consumo per sbloccare tutte le funzionalità premium, come gli agenti avanzati e le analisi dettagliate sull’utilizzo e il ROI.
GTA 6 potrebbe costare 100 dollari: una svolta per l'industria?
Il gioco più atteso di questa stagione è GTA 6, su questo ci sono ben pochi dubbi. Annunciato in via ufficiale a fine 2023, dopo numerosi leak, il nuovo capitolo della saga sviluppata da Rockstar Games è stato confermato in uscita entro quest’anno. Non ci sono trailer, notizie ufficiale e screenshot da oltre 13 mesi, ma l’hype rimane comunque molto alto. E se al lancio fosse venduto al prezzo di 100 dollari?
100 dollari per un gioco: GTA 6 sarà il primo?È quanto ipotizzato da Matthew Ball, analista e ricercatore di Epyllion, nel gigantesco report da 221 pagine intitolato The State of Video Gaming in 2025. Dopotutto, il publisher Take-Two è stato uno dei primi a innalzare la spesa necessaria per acquistare i titoli AAA, nel 2020. Lo ha fatto proponendo NBA 2K21 a 70 dollari (in precedenza si arrivava al massimo a 60 dollari) nelle versioni PS5 e Xbox Series X/S. Le critiche iniziali sono state seguite da una generale accettazione da parte degli appassionati e oggi quella è diventata la norma.
Per quanto riguarda l’Italia, quei 70 dollari si traducono solitamente in 80 euro. Ne consegue che un possibile lancio di Grand Theft Auto VI a 100 dollari negli Stati Uniti possa trasformarsi da noi in 110 euro al day one.
L’analista definisce l’eventualità un punto di svolta per l’intera industria videoludica. Una volta oltrepassata la soglia, altri sviluppatori e publisher potrebbero fare altrettanto.
Molto, se non tutto, dipenderà comunque dalla volontà e dalle decisioni dei giocatori, che nell’ultimo periodo hanno già bocciato sonoramente alcune produzioni AAA, innescando un trend al ribasso delle vendite e la chiusura degli studi responsabili. I casi più eclatanti sono forse quelli di Concord e Suicide Squad: Kill the Justice.
Dalla sua, Take-Two potrebbe forzare la mano facendo leva sull’importanza del franchise, sull’attesa spasmodica per GTA 6 e sulla longevità di un titolo che promette di definire un nuovo standard di riferimento nell’ambito delle produzioni open world.
Meta, nuovo impianto solare da 200MW per l'energia green
Meta ha appena annunciato l’acquisto di altri 200 megawatt di energia solare da Engie, la multinazionale elettrica. Un bel boost al suo già sostanzioso portafoglio di oltre 12 gigawatt di energie rinnovabili.
Meta punta sul solare: 200 megawatt in più per il suo portafoglio greenMa perché Meta si sta dando così tanto da fare sul fronte energetico? Semplice: le aziende tech stanno accelerando sulle loro ambizioni nel campo dell’intelligenza artificiale, il che significa nuovi data center a ritmo forsennato e una domanda di energia alle stelle. Secondo alcune stime, entro il 2027 la metà dei nuovi server AI potrebbe ritrovarsi a corto di corrente!
Meta non sta certo a guardare: a dicembre ha annunciato un mega data center da 2 gigawatt in Louisiana (anche se lì userà il gas naturale) e ora questa nuova fattoria solare vicino a uno dei suoi data center in Texas.
Certo, ultimamente l’energia nucleare sta attirando parecchio l’attenzione delle big tech. Google e Kairos puntano a installare 500 megawatt di mini reattori modulari dal 2030, mentre Amazon ha stretto un accordo con X-Energy per 300 megawatt. E Meta non vuole essere da meno: a dicembre ha lanciato una “call” per proposte da sviluppatori nucleari per 1-4 gigawatt. Le aziende hanno tempo fino al 7 febbraio per farsi avanti.
Ma mentre il nucleare fa notizia, le rinnovabili continuano silenziosamente ad aumentare la loro capacità, permettendo a colossi come Meta di espandere da subito la loro potenza di calcolo. Google sta supportando un mega deal da 20 miliardi di dollari con Intersect Power e TPG Rise, mentre Microsoft lavora con Acadia Infrastructure Capital su un accordo da 9 miliardi.
La sfida della velocità: qui il solare batte il nucleareLa vera sfida per le startup nucleari sarà tenere il passo con la rapidità di installazione delle rinnovabili. Pensate che la nuova fattoria solare di Meta dovrebbe essere operativa già nel 2025!
Insomma, mentre il nucleare fa sognare in grande per il futuro, sono le rinnovabili come il solare a rispondere concretamente alla fame di energia delle big tech nel presente. E Meta lo sa bene, visto che continua ad arricchire il suo già invidiabile portafoglio green.
ChatGPT, i ragazzi lo usano per fare i compiti nonostante i rischi
ChatGPT sta spopolando tra gli studenti delle superiori, nonostante le sue criticità. Uno studente americano su quattro lo usa per fare i compiti! È quello che ha scoperto il Pew Research Center, chiedendo direttamente ai ragazzi tra i 13 e i 17 anni se usano l’AI per la scuola. E pensare che solo due anni fa erano la metà!
E non è finita qui: più della metà dei teenager intervistati (il 54%) pensa che sia accettabile usare ChatGPT per fare ricerche su nuovi argomenti. Il 29% lo trova utile per risolvere problemi di matematica e il 18% addirittura per scrivere saggi.
Usare ChatGPT per fare i compiti non è sempre una buona ideaL’entusiasmo dei ragazzi per questa tecnologia è comprensibile, ma c’è un problemino. ChatGPT non è certo un genio infallibile. Anzi quando si tratta di matematica e di affidabilità delle informazioni lascia alquanto a desiderare. Uno studio recente ha scoperto che GPT-4o è in grado di rispondere alle domande solo in modo leggermente più accurato di una persona che tira a indovinare.
La ricerca è divisa sull’impatto di ChatGPT nell’istruzioneLe ricerche sull’impatto di ChatGPT sulla didattica non sono unanimi. Uno studio turco ha scoperto che gli studenti delle superiori con accesso a ChatGPT hanno preso voti peggiori in matematica rispetto a quelli senza. Un altro studio tedesco ha notato che gli studenti che usano ChatGPT trovano più facilmente il materiale per le ricerche, ma poi lo sintetizzano peggio dei compagni che non lo usano.
Secondo la maggior parte degli insegnanti usare strumenti AI come ChatGPT fa più male che bene. Di certo i ragazzi farebbero bene a non affidarsi ciecamente a questa tecnologia ancora imperfetta e a volte inaffidabile.
Il chatbot di OpenAI andrebbe usato piuttosto come supporto per le ricerche e i compiti, ma sempre con spirito critico. Bisogna verificare le informazioni che dà, incrociarle con altre fonti, ragionare con la propria testa. Anche gli insegnanti e i genitori non dovrebbero demonizzare ChatGPT, ma aiutate i ragazzi a capirne potenzialità e limiti. Questo è l’unico modo per non farsi travolgere dai suoi effetti collaterali.
L’AI è senza dubbio un buon assistente, ma non potrà mai sostituire l’intelligenza umana. E quella va coltivata a qualunque età, con curiosità, impegno e senso critico.
Con Conto Corrente Arancio Più una carta di credito a canone zero
Conto Corrente Arancio Più è il conto online della banca olandese ING che include una carta di credito Mastercard Gold a canone zero. Inoltre, aggiungendo Conto Arancio durante l’apertura, è possibile avere il 4% annuo lordo per i primi 12 mesi, fino ad un massimo di 50.000 euro.
Per attivare Conto Corrente Arancio Più occorre accreditare il proprio stipendio sul nuovo conto. E se non si ha una busta paga, è sufficiente avere entrate mensili di almeno 1.000 euro per azzerare il canone.
Il modulo di richiesta per l’apertura del conto corrente online è disponibile su questa pagina del sito ING.
Conto Corrente Arancio Più con carta di credito Mastercard Gold a canone zeroL’attivazione di Conto Corrente Arancio Più consente di richiedere la carta di credito Mastercard Gold, grazie alla quale si possono effettuare acquisti online e nei negozi di tutto il mondo. Per i clienti ING la Mastercard Gold è a canone zero, con PIN e limiti di spesa personalizzabili, la funzionalità Pagoflex per dilazionare la spesa in più mesi e l’opzione Mastercard Fast track per saltare la coda in aeroporto.
Oltre alla carta di credito, i titolari del conto online ING hanno a disposizione anche una carta di debito Mastercard a canone zero. Tra le altre cose, permette di effettuare acquisti ovunque nel mondo e di prelevare gratis in Italia e in Europa.
Poi, come ciliegina finale sulla torta, ecco il 4% annuo lordo per 12 mesi dalla data di attivazione di Conto Arancio, con un importo massimo del deposito fino a 50.000 euro. Tutto quello che occorre fare è aprire Conto Corrente Arancio, aggiungere Conto Arancio entro il 22 marzo e accreditare lo stipendio.
Maggiori dettagli sono consultabili su questa pagina del sito ING.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Conto aziendale online con cambio valuta istantaneo grazie a wamo
Se per la propria attività si necessità di un conto aziendale online che integri un cambio valuta istantaneo, una delle scelte più interessanti è quella proposta da wamo, piattaforma britannica specializzata in servizi bancari digitali per liberi professionisti, piccole e medie imprese e startup.
Nello specifico, wamo offre un conto aziendale con cambia valuta, fatturazione semplificata, gestione delle spese e pagamenti. Fino al 31 gennaio i nuovi clienti possono ottenere 3 mesi gratis del piano Grow, avendo accesso a tutte le sue funzionalità durante il periodo di prova.
L’offerta dei 3 mesi gratuiti è riscattabile su questa pagina del sito wamo.
wamo: il conto aziendale per gestire le finanzeCome accennato nell’introduzione dunque, con il conto business digitale wamo si possono ricevere pagamenti in 24 valute, per poi convertirle in un secondo momento con tariffe competitive, senza mai lasciare il proprio account. Facendo un esempio pratico, i destinatari di un bonifico possono saldare le fatture nella loro valuta locale, con il conto wamo pronto a convertire e depositare in automatico qualsiasi delle 24 valute diverse.
Un altro elemento chiave del conto è poi la sicurezza. Da un lato, wamo è autorizzato come Istituto di Moneta Elettronica (EMI), con i fondi che vengono protetti dunque in un conto bancario sicuro; dall’altro lato, la piattaforma propone un servizio di protezione antifrode attivo 24 ore su 24 e la crittografia a livello bancario dei dati sensibili.
Con wamo Grow i liberi professionisti hanno accesso a tutta una serie di strumenti necessari per far crescere la loro attività, tra cui carte Visa virtuali illimitate, 50 trasferimenti locali gratuiti e lo 0,5% di cashback su tutte le spese.
Per attivare tre mesi gratis del piano Grow, riferito all’innovativo conto aziendale online, è sufficiente aprire il conto collegandosi a questa pagina del sito wamo.
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Microsoft ha rilasciato ieri sera gli aggiornamenti cumulativi per Windows 11 e 10. Dopo poche ore è stato segnalato il primo problema. Se è presente un particolare componente di Citrix, la procedura di installazione degli update non viene completata. L’azienda della Florida ha pubblicato un workaround in attesa del fix definitivo.
Descrizione del problema e soluzioneGli aggiornamenti distribuiti da Microsoft sono KB5050009 per Windows 11 24H2, KB5050021 per Windows 11 23H2 e KB5049981 per Windows 10 22H2. Il consiglio per gli utenti consumer è quello di installarli al più presto perché correggono numerose vulnerabilità.
Gli utenti aziendali che usano il software VDA (Virtual Apps and Desktop) di Citrix potrebbero notare un fastidioso problema. Microsoft ha confermato che, se è presente la versone 2411 del componente SRA (Session Recording Agent), la procedura di installazione degli aggiornamenti non viene completata.
Sui computer viene correttamente scaricato l’aggiornamento da Windows Update, ma al successivo riavvio viene mostrato un messaggio di errore simile a “Something didn’t go as planned. No need to worry – undoing changes“. In pratica, l’aggiornamento viene eliminato e il sistema operativo ritorna allo stato precedente.
Microsoft spiega che troverà una soluzione definitiva insieme a Citrix. Nel frattempo è possibile applicare il workaround dell’azienda della Florida. In breve è necessario fermare il servizio Session Recording Monitoring, disattivare l’avvio automatico, installare l’aggiornamento, avviare il servizio e impostare l’avvio automatico.
L’operazione può essere effettuata tramite la console di gestione dei servizi (services.msc), PowerShell o prompt dei comandi.
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A fine settembre 2024 era stata inclusa l’app Gemini. Oggi l’azienda di Mountain View ha aggiunto tutte le altre funzionalità AI nei piani Business e Enterprise di Google Workspace. Gli utenti della suite di produttività non dovranno più pagare l’abbonamento per l’add-on. Sono stati però aumentati leggermente i prezzi dei piani.
Piccolo aumento per avere Google AIFinora i clienti aziendali dovevano pagare almeno 20 dollari/mese per utente, oltre al prezzo base. Chi sottoscrive oggi l’abbonamento ad uno dei piani Business (Starter, Standard e Plus) troverà tutte le funzionalità di Google AI incluse nel prezzo. La stessa novità arriverà a partire dal 29 gennaio per i piani Enterprise (Starter, Standard e Plus).
Google ha ritoccato leggermente i prezzi considerando l’incremento di valore. Ad esempio, il piano Business Standard passa da 12 dollari/mese per utente a 14 dollari/mese per utente (impegno annuale). In precedenza, aggiungendo l’add-on Gemini si doveva pagare 32 dollari/mese per utente. I nuovi prezzi verranno applicati agli abbonati esistenti a partire dal 17 marzo 2025.
L’aumento in Italia è inferiore a 2 euro per il piano Business Starter, ma superiore per gli altri. Ad esempio il piano Business Standard passa da 11,50 euro/mese per utente a 13,60 euro/mese per utente.
I suddetti abbonamenti includeranno tutte le funzionalità offerte precedentemente con gli add-on Gemini Business, Gemini Enterprise, AI Meetings & Messaging e AI Security (non più disponibili). Gli utenti potranno quindi sfruttare l’aiuto di Gemini in Gmail, Documenti, Fogli, Presentazioni, Meet, Chat, Vids e Drive. Sarà possibile accedere al modello Gemini Advanced nell’app Gemini e, nelle prossime settimane, anche al servizio Notebook LM Plus.
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Una VPN torna utile in tanti contesti di utilizzo: una delle situazioni in cui usare una VPN si rivela fondamentale è rappresentata dall’accesso ai contenuti online che presentano un blocco geografico. Ipotizziamo di trovarci all’estero e di voler accedere a una piattaforma di streaming italiana. In alcuni casi, soprattutto quando ci si trova fuori dall’UE, l’accesso potrebbe essere bloccato. Con una VPN, invece, è possibile ottenere un indirizzo IP italiano (selezionando un server VPN situato in Italia). In questo modo, si potrà navigare evitando questo tipo di blocchi.
La VPN giusta da utilizzare a tale scopo è NordVPN. Il servizio, infatti, mette a disposizione un network composto da oltre 6 mila server VPN sparsi in oltre 100 Paesi. Per gli utenti, quindi, è facilissimo accedere a Internet senza blocchi geografici e censure online. Per utilizzare NordVPN è possibile scegliere il piano biennale che costa 3,39 euro al mese, con 30 giorni di garanzia di rimborso. In alternativa, è possibile optare per il piano mensile da 12,99 euro. Il servizio è attivabile tramite il sito ufficiale di NordVPN.
Evita i blocchi geografici con NordVPNNordVPN è la soluzione giusta per attivare una VPN senza limiti, sfruttando la protezione della crittografia e una politica no log. Con il servizio in questione è possibile aggirare i blocchi geografici e le censure online, sfruttano il network di migliaia di server distribuito in tutto il mondo.
Il meccanismo è semplice: gli utenti che hanno attivato NordVPN, direttamente dall’app, hanno la possibilità di selezionare il server desiderato, in modo da ottenere l’indirizzo IP di un altro Paese ed evitando così i blocchi geografici online. La VPN è utilizzabile da 10 dispositivi in contemporanea.
Per attivare il servizio basta premere sul box qui di sotto. Il costo è di 3,39 euro al mese scegliendo il piano biennale.
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Tutti parlano di ChatGPT, Copilot e Claude, ma c’è un altro assistente AI che meriterebbe più attenzione: Gemini di Google. Questo chatbot ha un sacco di frecce al suo arco, ma per qualche motivo non se lo fila nessuno. Beh, forse è arrivato il momento di dargli una chance.
5 buoni motivi per usare Gemini di Google 1. Chat vocali illimitate e gratuiteUno dei grandi vantaggi di Gemini è che permette di fare chat vocali in tempo reale senza limiti di tempo o di numero di interazioni. Si può parlare in modo naturale, fare domande di seguito, cambiare argomento senza dover ricominciare tutto da capo ogni volta. E l’aspetto più interessante è che non si deve pagare un centesimo.
Con la modalità vocale e Gemini se la cava alla grande. Riconosce benissimo il parlato, ha una voce molto realistica, capisce il contesto, supporta diverse lingue, sa intavolare discussioni profonde, ma sa anche rispondere al volo a quesiti pratici.
Certo, non sa ancora esprimere emozioni diverse come fa la voce di ChatGPT, ma in compenso non mette paletti alle interazioni vocali e si ricorda le conversazioni precedenti anche se si cambia dispositivo. Se poi si ha un telefono Pixel, Gemini è ancora più comodo perché è già installato e si può impostare come assistente vocale predefinito con un semplice tocco.
2. Memoria da elefante: Gemini non dimentica una virgolaUn altro punto di forza di Gemini è la sua incredibile memoria. Riesce a seguire conversazioni lunghissime senza mai perdere il filo, ricordandosi ogni dettaglio delle chat precedenti. Il merito è della finestra contestuale molto ampia. L’assistente AI di Big G usa un modello linguistico avanzatissimo (attualmente Gemini 1.5 Flash), che può processare fino a 1 milioni di token. I token sono piccole unità di testo, come una parola o parte di una parola. Tanto per essere chiari, 1 milione di token equivale a diversi libri o articoli.
In pratica, Gemini riesce a ricordare e citare con precisione qualsiasi parte del dialogo, anche se si tratta di scambi avvenuti ore prima o di papiri. Peccato solo che per ora non si possano caricare documenti di testo (cosa che invece si può fare con la versione a pagamento, Gemini Advanced). Tuttavia, anche così questa capacità di memoria eccezionale si rivela utile ad esempio per scrivere rapporti lunghi o risolvere problemi che richiedono più passaggi sequenziali.
Molte chatbot AI hanno una lunghezza contestuale sufficiente per la maggior parte dei compiti (la versione standard di ChatGPT-4 arriva ino a 8.192 token), ma Gemini riduce il rischio di “allucinazioni” dovute a una memoria troppo corta.
3. Può generare immagini AI super realistiche grazie a Imagen 3Gemini, grazie a Imagen 3, sa anche disegnare. È un modello multimodale e come tale può generare immagini fotorealistiche mozzafiato a partire da una semplice descrizione testuale. Basta scrivere qualcosa tipo “Un tramonto infuocato sul mare” e Gemini sfornerà un paesaggio in linea con il prompt. Attenzione, per il momento non si possono generare immagini di persone, se non di spalle, parti singole (anche se spesso sono deformate) o viste da lontano. Questa resta una prerogativa di Gemini Advanced.
In questo modo, Gemini può diventare un alleato prezioso per creare visual per campagne, generare concept iniziali da rifinire poi con strumenti tradizionali, o arricchire presentazioni o progetti con illustrazioni ad hoc.
4. Si integra perfettamente con l’ecosistema GoogleUno dei punti di forza di Gemini rispetto ad altri modelli di AI è la perfetta integrazione con la suite di prodotti e servizi di Google. Se si usa già Gmail, Documenti, Drive o Calendario, Gemini permette di risparmiare un sacco di tempo perché lavora direttamente dentro a queste applicazioni.
Per esempio si può chiedere a Gemini di trovare un’email specifica inviata il mese scorso riguardo a un progetto X, oppure di creare un evento per una riunione di team per il giorno dopo alle ore 10:00. Gemini può anche riassumere documenti, email o articoli salvati su Google Drive, e se si ha un documento in un’altra lingua, si può chiedere di tradurlo.
Avere un assistente AI integrato nel proprio flusso di lavoro quotidiano può far guadagnare una marea di tempo. Con Gemini non si deve cambiare programma o esportare dati: è tutto automatico, nell’ecosistema Google.
Oltre alle app di Google Workspace, Gemini si integra anche con l’hardware di Google come i telefoni e gli orologi Pixel o i dispositivi Google Home.
5. La versione gratuita vale oroA differenza di altri tool di AI che tengono le funzioni migliori per gli abbonamenti a pagamento, Gemini offre un piano gratuito sorprendentemente ricco. Anche senza sborsare un euro, con Gemini si ha accesso a una marea di funzionalità che non hanno niente da invidiare ai piani premium della concorrenza.
Con un’edizione gratuita così accessibile e completa, non ci sono più scuse per non provare Gemini. Al massimo si perde qualche minuto per testarlo e vedere se fa al caso proprio. Male che vada, ci si sarà tolti lo sfizio. Ma si potrebbe anche restare piacevolmente sorpresi da questo chatbot troppo spesso (e ingiustamente) sottovalutato.
Bonus: Gemini 2.0 Flash ExperimentalTramite il chatbot, dalla finestra in alto a sinistra, si può accedere anche a Gemini 2.0 Flash Experimental. È una versione avanzata di Gemini. Offre una serie di nuove funzionalità e miglioramenti rispetto alle versioni precedenti. Ad esempio, può elaborare anche input video e audio e generare output in formati diversi. Inoltre, ha una comprensione più profonda del linguaggio naturale ed è particolarmente abile nella generazione e nella comprensione del codice.
Ma la grande novità è la funzionalità di agente AI. Cosa vuol dire? Che Gemini 2.0 Flash Experimental può compiere delle azioni da solo, come prenotare un volo o cercare informazioni online.
Per chi se lo fosse perso, gli agenti AI, sono software avanzati che possono svolgere compiti complessi in modo autonomo. Ciò vuol dire che possono prendere decisioni e interagire con vari sistemi. La loro popolarità sta crescendo per diversi motivi e Google, come gli altri big del settore AI, non vuole restare indietro. In futuro ne vedremo delle belle o delle brutte, dipende dai punti di vista.
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Bottles 51.18, è la nuova versione del noto emulatore basato su Wine realizzato da Mirko Brombin e mantenuto da una comunità internazionale di sviluppatori, pensato per permettere all’utenza Linux di eseguire applicazioni e giochi Windows attraverso un’interfaccia che mira a rendere tutto più pratico e, soprattutto più intuitivo.
Bottles 51.18: l’ultimo aggiornamento dell’emulatore basato su WineCon Bottles 51.18 viene ora sistemata l’interfaccia a riga di comando che all’avvio di una “bottiglia” non presenta ora più problemi, contribuendo ora a rendere tutto più stabile per chi fa uso del terminale. Il pulsante per le donazioni è ora stato aggiornato e cambiato in un formato più raffinato, insieme a una nuova finestra di dialogo per le scorciatoie da tastiera che rende tutto più intuitivo e semplice.
Altri miglioramenti riguardano tutti i selettori dei file e dei percorsi, ora unificati in un singolo tipo di dialogo file, una standardizzazione che aiuta a semplificare maggiormente l’esperienza utente e offrire un’approccio più coerente e veloce.
Bottles 51.18 rimuove poi alcuni elementi sandbox e runtime, riordinando la struttura delle cartelle, rendendo più facile la navigazione. Sono incluse anche diverse correzioni più piccole, come la risoluzione di un piccolo problema che riguardava alcune lettere combo mancanti quando viene rimossa un’unità, mentre i percorsi pre e post script vengono adesso correttamente reimpostati in modo da garantire una corretta pulizia, invece che lasciare le stringhe vuote.
Nel menu principale sono ora stati aggiunti dei mnemonici, allo scopo di rendere più semplice l’accesso alle attività comuni attraverso le scorciatoie da tastiera. La finestra di dialogo “Nuova bottiglia” è ora stata rinnovata per semplificare maggiormente la configurazione, mentre un collegamento per il forum, precedentemente non funzionante, è ora stato ripristinato, permettendo gli utenti di accedere velocemente alla comunità dove poter discutere dei temi relativi all’emulatore.
Con Bottles 51.18 la funzione “Aggiungi scorciatoie” inizia ora dalla radice, eliminando percorsi inutili per ridurre la navigazione non necessaria. Anche la finestra relativa alle variabili d’ambiente è ora stata rielaborata, in modo da rendere più diretta la modifica e la gestione.
Una modifica all’interfaccia utente, infine, introduce un nuovo design “a scatola” per conferire un aspetto più pulito insieme a un layout migliorato.
Tutti i cambiamenti di Bottles 51.18 sono elencati nella pagina ufficiale GitHub, mentre il download è disponibile da Flathub o in formato Flatpak sempre dal sito.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Niente smartphone a scuola, ci risiamo: questa volta in Brasile
Eccoci giunti al nuovo appuntamento con quella che sembra poter diventare una rubrica periodica: la messa la bando degli smartphone a scuola. Questa volta la notizia arriva da oltreoceano, più precisamente dal Brasile, dove il presidente Lula ha firmato la legge che proibisce l’uso dei dispositivi personali all’interno degli istituti, sia pubblici sia privati. Il ministro Valditara, immaginiamo, applaude e prende appunti.
Il Brasile vieta gli smartphone a scuolaIl divieto, ufficialmente in vigore a partire dal mese di febbraio, si applica a tutte le classi frequentate da alunni fino alla maggiore età, l’equivalente di elementari, medie e superiori in Italia. Vale anche per i tablet, considerando come l’unica differenza residua tra le due categorie di prodotto risieda nella dimensione dello schermo.
Sono previste eccezioni: lo smartphone potrà essere acceso a scuola solo in caso di emergenza o di pericolo oppure per finalità educative. Inoltre, non sono interessati dalla messa al bando gli studenti con disabilità.
Proibire è la strada più sempliceL’efficacia delle iniziative che mirano a risolvere i problemi legati a un utilizzo improprio o inopportuno dei dispositivi, semplicemente vietandolo, è tutta da dimostrare. Di certo, si tratta di una strada più semplice da percorrere rispetto a quella che passa (che passerebbe) dall’insegnamento delle modalità corrette di approcciare la tecnologia, di esplorarne e di sfruttarne il potenziale, per scopi didattici e non solo. indicando le buone pratiche e quelle da evitare. Se ne discute da molto tempo, anche in Italia.
Limitarsi a pensare che proibire il cellulare sui banchi possa rappresentare la soluzione preventiva agli errori che bambini e adolescenti compiono quando poi avranno il telefono tra le mani, con la complicità dei genitori in primis, è quantomeno poco lungimirante.
Lo è altrettanto continuare stigmatizzare smartphone e tablet, nell’era in cui strumenti come il registro elettronico e i compiti assegnati sulle piattaforme cloud sono ormai entrati a far parte della quotidianità per docenti e studenti. E con i notebook che si fa? Al di sopra di una certa diagonale dello schermo i dispositivi sono da considerare ammessi? Ancora, chi decide quando un utilizzo è giustificato poiché rientra nella sfera della didattica? Con quale criterio?
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Elon Musk, scommesse sui tweet: oltre 1 mln di dollari a settimana
Come sarebbe un mondo in cui la gente scommette con la stessa foga sul numero di tweet di Elon Musk come sui gol di Vinicius Jr. o Haaland? Folle, senza dubbio, ed è per questo che esiste. E si chiama Polymarket.
Scommesse sui tweet di Elon Musk, ogni settimana oltre 1 milione di dollari in palioSu Polymarket, il “mercato di previsione” più chiacchierato del web, il toto-tweet di Musk è diventato un appuntamento fisso. Ogni settimana, gli scommettitori si sfidano a colpi di pronostici: più di 400 cinguettii? Oltre 800? Chi ci azzecca, si porta a casa un bel gruzzoletto.
Il giro d’affari è impressionante: solo questa settimana, il volume delle puntate ha sfondato quota 1,9 milioni di dollari. E non è una novità: il “Musk Twitter Market” macina regolarmente oltre un milione a settimana. Ma chi pensa sia un gioco da ragazzi, si sbaglia. Gli scommettitori di Polymarket si applicano seriamente, con tanto di analisi degne dei migliori trader di Wall Street.
C’è chi studia la media dei tweet giornalieri, chi fa previsioni basate sui prossimi lanci di SpaceX, chi elabora complesse strategie per massimizzare le vincite. Insomma, un mondo a parte, che forse non tutti possono capire (noi no di certo).
Musk, il re Mida dei mercati di previsionePolymarket non è l’unico ad aver fiutato l’affare Musk. Anche il suo rivale Kalshi ha una sezione dedicata all’eclettico miliardario, dove si può scommettere su tutto: dal suo ruolo nella politica ai suoi futuri capital gain. Ma il numero di tweet resta l’oggetto del desiderio, il “cavallo di razza” su cui puntare… dove siamo arrivati.
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La seconda stagione di Scissione, uno dei prodotti Apple Originals di maggior successo, sarà disponibile a brevissimo. Gli episodi della seconda stagione della serie, infatti, arriveranno su Apple TV+ a partire dal prossimo 17 gennaio, con una distribuzione globale che coinvolgerà anche il mercato italiano.
Per seguire la serie, quindi, basterà avere un abbonamento attivo ad Apple TV+, servizio disponibile con una settimana di prova gratuita. Per chi ha acquistato di recente un nuovo prodotto Apple (iPhone, iPad, Mac oppure Apple TV) è possibile riscattare 3 mesi gratis di abbonamento.
Per verificare la disponibilità di una delle due promo per accedere gratis alla piattaforma di streaming di Apple o per recuperare la prima stagione di Scissione basta raggiungere Apple TV+ tramite il link qui di sotto.
Scissione 2: cast, trama ed episodiLa seconda stagione di Scissione sarà disponibile a partire dal 17 gennaio e comprenderà un totale di 10 episodi con il season finale programmato per il prossimo 21 marzo 2025. La trama della serie riprenderà dopo la fine della prima stagione, andando ad esplorare le conseguenze di quanto avvenuto negli ultimi episodi della stagione precedente (non facciamo spoiler e consigliamo di recuperare la prima stagione su Apple TV+ a chi non ha ancora visto la serie).
Nel cast di Scissione troviamo s Adam Scott, Zach Cherry, Britt Lower, Tramell Tillman, Jen Tullock, Dichen Lachman, Michael Chernus, John Turturro, Christopher Walken e Patricia Arquette. La serie è stata creata da Dan Erickson ed è diretta da Ben Stiller e Aoife McArdle. Ricordiamo che Scissione ha ottenuto punteggi elevatissimi su Rotten Tomatoes (97%) e Metacritic (83) e anche la seconda stagione, nelle prime review, è stata accolta molto bene (94% su Rotten Tomatoes e 85 su Metacritic).
Scissione: il trailer ufficiale della stagione 2Ecco il trailer ufficiale della stagione 2 di Scissione:
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