Le ammissioni di Microsoft; come disattivare la raccolta dati

Zeus News - Mar, 02/04/2025 - 20:30
Pag2 - Microsoft accusata di leggere i documenti Word allo scopo di addestrare l'IA. I fatti fin qui.

Notion AI: l'alternativa a ChatGPT che migliora la produttività

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 19:27

Per migliorare la propria produttività è possibile ricorrere a Notion, l’app che mette a disposizione degli utenti un workspace ricco di funzioni e in grado di agevolare le attività quotidiane, sia ai freelance, che hanno la necessità di organizzare in autonomia i vari task, che ai team di lavoro, che potranno collaborare su progetti di vario tipo.

Con Notion è possibile creare documenti, calendari, roadmap e molto altro ancora, sfruttando un tool “all in one” che può adattarsi alle esigenze dell’utente e che può essere arricchito da Notion AI, la funzione che consente di utilizzare l’intelligenza generativa per velocizzare le attività e incrementare, ancora di più, l’efficienza del proprio workflow. Di fatto, si tratta di una vera e propria alternativa a ChatGPT, già integrata nel workspace e in grado di semplificare al massimo la vita all’utente.

Per iniziare a usare il servizio basta raggiungere il sito ufficiale di Notion, accessibile qui di sotto. A disposizione degli utenti c’è anche una versione gratuita che consente di iniziare a familiarizzare con il tool oltre a vari piani a pagamento, con cui sfruttare appieno le potenzialità di Notion anche con l’integrazione con Notion AI.

Prova gratis Notion

Quanto costa Notion: ecco le promo

Notion è disponibile con vari piani tra cui scegliere quello più adatto alle proprie necessità. Per gli utenti ci sono i piani:

  • Free, completamente gratuito; per usare Notion AI è previsto un costo di 7,50 euro al mese
  • Plus dal costo di 9,50 euro al mese per utente oppure 17 euro al mese per utente con Notion AI
  • Business dal costo di 14 euro al mese per utente oppure 21,50 euro al mese per utente con Notion AI
  • Enterprise, riservato alle aziende e personalizzabile su misura delle necessità del team di lavoro

I prezzi indicati si riferiscono all’abbonamento annuale che garantisce il 20% di sconto rispetto al piano mensile. Per scegliere la versione più adatta alle proprie necessità basta seguire il link qui di sotto.

Prova gratis Notion

Cosa può fare Notion AI

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Apple Invites è la nuova app per creare inviti

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 18:35

Apple Invites è una nuova app per iPhone che permette di creare inviti personalizzati per riunire familiari e amici in ogni occasione. Occorre però un abbonamento al servizio iCloud+. Gli altri utenti possono rispondere agli inviti anche senza abbonamento, iPhone e account Apple. Oltre che tramite app per iOS è possibile accedere da web.

Funzionalità di Apple Invites

Apple Invites (Inviti di Apple in italiano) può utilizzare le foto presenti sullo smartphone o una serie di sfondi che rappresentano diverse occasioni ed eventi a tema. Grazie all’integrazione con Apple Maps e Weather, l’app aggiungerà automaticamente informazioni stradali e previsioni meteo. Ovviamente ci sono varie opzioni di personalizzazione, come il tipo di carattere.

È possibile invitare altre persone con un link tramite qualsiasi servizio di messaggistica. Le persone invitate possono rispondere attraverso l’app per iPhone o sul web da qualsiasi dispositivo. L’utente può inoltre comunicare notizie dell’ultimo minuto aggiungendo un messaggio all’evento.

Non c’è limite al numero di inviti, ma è possibile invitare un massimo di 100 persone. I partecipanti possono aggiungere foto e video ad un album condiviso per preservare i ricordi e rivivere l’evento. Le playlist collaborative consentono invece agli abbonati Apple Music di creare una colonna sonora per l’evento, accessibile direttamente da Apple Invites.

L’app può essere installata su tutti gli iPhone con almeno iOS 18. Gli utenti con iPhone che supportano Apple Intelligence possono anche sfruttare la funzionalità Image Playground (serve iOS 18.2) per generare immagini tramite intelligenza artificiale.

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Con Synthesia trasformi un testo in video in pochi minuti

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 18:11

Synthesia è la piattaforma basata su AI che ti permette di trasformare un testo in un video in pochissimi minuti. Puoi ottenere infatti un filmato dalla qualità professionale con avatar e doppiaggi in 140 lingue: semplicissimo da usare, include vari piani a seconda delle tue esigenze.

Scopri Syntesia

Synthesia: come funziona la piattaforma AI

Synteshia è basata sull’intelligenza artificiale ed è una piattaforma che, grazie alle potenzialità di questa tecnologia, ti permette di creare video professionali in pochi minuti: non dovrai utilizzare attrezzature costose, acquisire competenze tecniche o assumere persone che li doppino per te.

Ti basta infatti inserire un testo, scegliere un avatar AI e personalizzare il video con colori, fonti e layout. Il sistema supporta oltre 140 lingue e mette a tua disposizione doppiaggi realistici, ideali per presentazioni aziendali, corsi di formazione o contenuti di marketing.

Puoi sfruttare anche degli interessanti strumenti di collaborazione integrati, con cui condividere e modificare i video con il tuo team in tempo reale. Una volta fatto, il video può essere scaricato, condiviso con un link e incorporato su qualsiasi piattaforma.

Scopri Syntesia

Synthesia è la soluzione perfetta dunque per coloro che hanno bisogno di creare contenuti video in modo rapido, economico ed efficace. Scopri i piani a disposizione direttamente sulla pagina ufficiale.

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Sky Wifi è in offerta e con 9,90€ in più c'è il bundle con Sky TV e Sky Calcio

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 18:07

È il momento di scegliere la fibra ottica di Sky: con la nuova offerta in corso oggi, infatti, Sky Wifi è attivabile con un prezzo scontato di 25,90 euro al mese per 12 mesi (poi 29,90 euro al mese). A rendere ancora più vantaggiosa la promo, però, è la possibilità di optare per il bundle con Sky TV + Sky Calcio che costa appena 9,90 euro al mese in più, con possibilità anche di aggiungere altri pacchetti (Sky Cinema, Sky Sport e Sky Kids). In questo caso, la durata del periodo di prezzo scontato è estesa fino a 18 mesi. La promozione è attivabile dal sito ufficiale Sky.

Accedi qui all’offerta Sky

Sky Wifi: cosa prevede l’offerta

La promo Sky Wifi mette a disposizione:

  • la linea telefonica fissa
  • una connessione illimitata tramite fibra ottica FTTH oppure fibra mista FTTC
  • il modem Wi-Fi

Il costo è di 25,90 euro al mese per 12 mesi, poi 29,90 euro al mese.

L’offerta di Sky diventa ancora più interessante scegliendo, in fase di attivazione online, il seguente bundle:

  • Sky Wifi con tutte le caratteristiche viste in precedenza
  • Sky TV + Sky Calcio per accedere ai contenuti di intrattenimento e alle partite dei campionati trasmessi da Sky

Il costo è di 35,80 euro al mese per 18 mesi con possibilità di aggiungere:

  • Sky Sport al costo di 22,90 euro al mese
  • Sky Cinema al costo di 10 euro al mese
  • Sky Kids al costo di 5 euro al mese

L’offerta in questione è ora attivabile tramite il sito Sky. Dopo la verifica della copertura della fibra è possibile scegliere se aggiungere o meno anche l’offerta TV, andando a selezionare i pacchetti desiderati, in modo da poter contare su un piano in abbonamento in linea con le proprie necessità. Per accedere all’offerta basta seguire il link qui di sotto. I due abbonamenti resteranno indipendenti tra di loro.

Accedi qui all’offerta Sky

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Anthropic: il suo sistema AI blocca i jailbreak e sfida gli hacker

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 18:04

Anthropic ha lanciato il guanto di sfida alla comunità dei red teamer, gli esperti di sicurezza che cercano di forzare i sistemi di intelligenza artificiale. L’azienda sostiene di aver sviluppato un nuovo metodo, chiamato “Constitutional Classifiers“, in grado di bloccare il 95% dei tentativi di jailbreak contro il suo modello di punta, Claude 3.5 Sonnet.

Anthropic sfida gli hacker: “Provate a violare la nostra AI”

I jailbreak sono prompt specifici e altri escamotage che ingannano i modelli di linguaggio per fargli produrre contenuti dannosi. Finora, nessuno sviluppatore è riuscito a trovare una difesa efficace al 100%. Ma Anthropic ci prova, e invita gli hacker a dimostrare il contrario.

Per testare il suo nuovo sistema, l’azienda ha lanciato una demo focalizzata sulle armi chimiche. La sfida, aperta fino al 10 febbraio, consiste nel superare otto livelli usando un solo jailbreak universale, cioè in grado di far cadere completamente le difese del modello.

Al momento, il sistema di Anthropic sembra reggere. Un bug nell’interfaccia ha permesso ad alcuni hacker di avanzare nei livelli senza effettivamente violare il modello. Ma nessun jailbreak universale è riuscito a forzare Claude 3.5 Sonnet.

Come funzionano Constitutional Classifiers

I Constitutional Classifiers si basano sull’AI “costituzionale”, una tecnica che allinea i sistemi di intelligenza artificiale ai valori umani. Il principio è semplice: definire una lista di azioni permesse e vietate. Ad esempio, le ricette per la mostarda vanno bene, quelle per il gas mostarda no.

Per costruire il suo nuovo metodo, Anthropic ha generato 10.000 prompt di jailbreak, traducendoli in diverse lingue e stili. Ha poi addestrato i classificatori a riconoscere e bloccare i contenuti potenzialmente dannosi, confrontandoli con query benigne.

I test hanno dato risultati promettenti. Su un modello di base, senza difese, l’86% dei jailbreak ha avuto successo. Ma su Claude 3.5 Sonnet “corazzato”, la percentuale è scesa al 4,4%. Il modello quindi ha rifiutato oltre il 95% degli attacchi, con un leggero aumento dei “falsi positivi” e dei costi computazionali.

Gli hacker ci provano, ma non ci riescono (per ora)

Per mettere alla prova i classificatori, Anthropic aveva lanciato un programma di “bug bounty”. In palio, 15.000 dollari per chi fosse riuscito a forzare Claude a rispondere in dettaglio a 10 query “proibite”. In due mesi, quasi 185 partecipanti hanno passato circa 3.000 ore a cercare di violare il modello.

Hanno usato varie tecniche per confonderlo, come prompt lunghissimi o stili bizzarri. Ma nessuno è riuscito a scoprire un jailbreak universale, cioè capace di superare tutte le difese con un solo prompt.

Le strategie più efficaci sono state la “parafrasi benigna” (riformulare query dannose in modo apparentemente innocuo) e lo “sfruttamento della lunghezza” (output verbosi per aumentare le probabilità di successo). Ma tecniche come il “many-shot jailbreaking” o il “God-Mode” non sono state rilevate tra gli attacchi riusciti.

I ricercatori di Anthropic ammettono che i classificatori costituzionali potrebbero non prevenire ogni jailbreak universale. Ma credono che anche la piccola percentuale di attacchi che riesce a superare le difese richieda uno sforzo molto maggiore.

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Risparmia e scegli l’energia sostenibile con Octopus Energy

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 18:01

Se stai cercando una fornitura energetica trasparente, sostenibile e conveniente, Octopus Energy Italia ha l’offerta perfetta per te. Con un processo di attivazione rapido e senza complicazioni, puoi completare la tua richiesta in meno di due minuti e iniziare a risparmiare con tariffe flessibili e senza vincoli.

Scopri l’offerta di Octopus Energy

Scegli la tariffa più adatta alle tue esigenze

Octopus Energy Italia offre soluzioni su misura per le utenze domestiche, senza penali o vincoli contrattuali, garantendo energia 100% rinnovabile. Puoi scegliere tra due opzioni principali:

1. Octopus Fissa 12 Mesi

Se preferisci la stabilità dei prezzi, questa tariffa blocca il costo della materia prima per 12 mesi, permettendoti di pianificare le spese senza sorprese.

  • Materia prima Luce: 0,1386 €/kWh
  • Materia prima Gas: 0,52 €/Smc
  • Commercializzazione: 108 €/anno per luce e gas
  • IVA e imposte escluse, perdite incluse

L’offerta è valida fino al 6 Febbraio.

2. Octopus Flex

Per chi cerca la massima flessibilità, questa opzione prevede prezzi indicizzati, che si aggiornano in base all’andamento del mercato.

  • Materia prima Luce: PUN Mono + 0,011 €/kWh
  • Materia prima Gas: PSVDAm + 0,08 €/Smc
  • Commercializzazione: 108 €/anno per luce e gas
  • IVA e imposte escluse, perdite incluse
Energia sostenibile e senza vincoli

Octopus Energy Italia fornisce energia 100% rinnovabile, contribuendo alla transizione energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale. Inoltre, non ci sono penali o vincoli, quindi puoi cambiare operatore in qualsiasi momento senza costi nascosti.

I vantaggi offerti da Octopus Energy
  • Attivazione semplice e veloce: basta completare la richiesta online in pochi minuti.
  • Trasparenza nei costi: nessuna sorpresa in bolletta.
  • Servizio clienti premiato: riconosciuto tra i migliori nel settore energetico.
  • Energia 100% rinnovabile: una scelta sostenibile per un futuro più verde.

Con Octopus Energy Italia, hai il pieno controllo della tua fornitura senza sorprese e con il massimo rispetto per l’ambiente. Per conoscere l’offerta completa di Octopus Energy clicca qui.

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TeamViewer: supporto remoto in Google Meet

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 17:35

L’azienda tedesca ha annunciato l’integrazione di TeamViewer in Google Meet. È quindi possibile offrire supporto remoto senza interruzioni e migliorare la collaborazione a distanza. Grazie a questa soluzione, i team di assistenza possono risolvere problemi tecnici in tempo reale, senza costringere gli utenti ad abbandonare la piattaforma per videoconferenze.

Add-on per Google Workspace

TeamViewer non ha bisogno di presentazioni. È uno dei software di accesso e controllo remoto più utilizzato al mondo (purtroppo anche dai cybercriminali). Google Meet è invece una delle più popolari piattaforme per videochiamate e meeting aziendali. Grazie alla “fusione” tra i due servizi è possibile risolvere eventuali problemi tecnici, senza passare da un’app all’altra.

È necessario scaricare l’add-on TeamViewer Remote Control dal Google Workspace Marketplace. Consente di avviare sessioni di supporto remoto direttamente all’interno di una riunione, quindi senza interrompere la conversazione.

I tecnici che forniscono di assistenza possono connettersi istantaneamente tramite browser, mentre gli utenti che non hanno TeamViewer possono ricevere supporto remoto tramite un veloce download automatico. I tecnici potranno quindi risolvere i problemi, visualizzando lo schermo degli utenti.

Stefan Prestele, Senior Vice President of Strategic Alliances di TeamViewer ha dichiarato:

Le aziende oggi si affidano a Google Meet per la comunicazione, ma le interruzioni tecniche possono facilmente compromettere la produttività. Con l’integrazione delle potenti funzionalità di accesso remoto di TeamViewer, le persone possono collaborare in modo più fluido, offrendo supporto tecnico immediato durante le riunioni che permettono di risolvere i problemi, anche complessi, in tempo reale senza dover passare da un’app all’altra.

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Atalanta-Bologna (Coppa Italia): come vederla in streaming dall'estero

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 17:31

Archiviato il turno di Serie A, si torna subito in campo con i quarti di finale di Coppa Italia. Ad aprire il programma saranno Atalanta e Bologna, una partita interessante tra due delle squadre migliori del campionato: i felsinei, in netta ripresa rispetto l’inizio della stagione, puntano una semifinale che manca da troppo tempo. Per i padroni di casa, invece, la possibilità di ripetere l’ottimo percorso della scorsa stagione.

La partita avrà inizio alle ore 21 e potrai vederla in diretta TV su Italia Uno o in streaming su SportMediaset e Infinity. Se ti trovi all’estero, invece, dovrai sfruttare NordVPN.

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Come usare NordVPN per vedere Atalanta-Bologna dall’estero

NordVPN ti permette di superare le restrizioni geografiche attive sull’app e i siti web di SportMediaset e Mediaset Infinity. Per farlo ti basterà simulare la tua posizione in Italia in questo modo:

  1. Attivare un abbonamento NordVPN: approfitta degli sconti di febbraio
  2. Scaricare NordVPN sul dispositivo in cui vedrai la partita
  3. Aprire NordVPN e la lista dei server
  4. Collegarti a un server italiano
  5. Aprire SportMediaset o Mediaset Infinity, selezionare Italia Uno all’orario del match e iniziare a guardare regolarmente Atalanta-Bologna

Grazie a questo “trucchetto” potrai simulare la tua posizione in Italia e sarà come se ti trovassi nel nostro paese potendo accedere a tutto quello che invece viene bloccato se sei all’estero.

Attiva NordVPN con gli sconti di febbraio

In più, conterai su una connessione assolutamente sicura e con le migliori velocità per lo streaming: perfetta insomma per vedere Atalanta-Bologna senza problemi.

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Le truffe tramite intelligenza artificiale sono ovunque: ecco come riconoscerle e difendersi

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 17:30

Le campagne di phishing alimentate dall’intelligenza artificiale stanno diventando un vero grattacapo. I truffatori sfruttano l’AI per rendere le loro esche più credibili che mai, con una grammatica e una sintassi impeccabili e una struttura migliore.

Ma non bisogna disperare: con qualche accorgimento, si può imparare a riconoscere questi tranelli e non cadere in trappola.

Come riconoscere le truffe AI?

Le truffe AI sono diventate dannatamente difficili da scovare, ma… ci sono sempre dei piccoli dettagli che dovrebbero far scattare subito il campanello d’allarme. È come in natura: anche il migliore dei mimetismi lascia sempre qualche traccia. Ecco quindi, i segnali a cui prestare attenzione.

Analizzare attentamente il linguaggio dell’email

Un tempo bastava una rapida occhiata per fiutare che c’era puzza di bruciato in un’email. Errori grammaticali clamorosi e refusi esilaranti erano una spia infallibile. Ora che i truffatori si sono evoluti e usano sofisticati modelli di linguaggio AI, la faccenda si complica.

Eppure, non tutto è perduto. Anche se ChatGPT e soci sono quasi perfetti nell’imitare il linguaggio umano, è relativamente facile individuare un testo generato dall’AI. Il flusso delle frasi è innaturale, come se tutto fosse troppo perfetto.

Ecco un esempio. Abbiamo usato Gemini di Google per creare un’email fasulla dal servizio clienti di Fastweb per avvisare di una violazione dei dati. Abbiamo anche chiesto all’AI di includere un link esterno, invitando gli utenti a cambiare urgentemente la password. E voilà, ecco come si presenta l’email di phishing generata dall’AI:

Gentile cliente Fastweb,

La informiamo che di recente Fastweb ha subito una violazione dei dati. Ci teniamo a precisare che le informazioni coinvolte non includono password, dati bancari o altri dati sensibili. Tuttavia, per una maggiore sicurezza, le consigliamo di cambiare urgentemente la password del suo account Fastweb.

Per cambiare la password, può seguire questi semplici passaggi:

Acceda alla sua Area Clienti sul sito web di Fastweb.
Vada alla sezione “Dati personali”.
Clicchi su “Modifica password”.
Scelga una nuova password che sia sicura e facile da ricordare.

Le consigliamo di scegliere una password che sia lunga almeno 8 caratteri e che includa sia lettere maiuscole che minuscole, numeri e simboli. Eviti di utilizzare password facili da indovinare, come il suo nome, la sua data di nascita o il nome dei suoi animali domestici.

Se ha bisogno di aiuto per cambiare la password, può contattare il nostro servizio clienti al numero 192.193.

Ci dispiace per l’inconveniente. La sicurezza dei suoi dati è la nostra massima priorità.

Cordiali saluti,

Il team di Fastweb

A prima vista sembra legittima, ma ci sono alcune segnali che dovrebbero insospettire. Ad esempio, la frase “Gentile cliente” è il tentativo del modello di sembrare più amichevole e farci ignorare che un vero servizio conoscerebbe i nostri dati personali (almeno il nome e cognome!) Inutile dire che è un tentativo fallito.

Anche il tono è troppo formale, con piccole pennellate di finta umanità per convincere che sta scrivendo un vero addetto al customer care. Inoltre il linguaggio sembra innaturale. Morale della favola: leggendo con attenzione le email sospette, i segnali del phishing salteranno all’occhio, per quanto abilmente camuffati.

Fare attenzione ai segnali classici del phishing

Gli strumenti AI avranno pure reso le truffe più sofisticate, ma alcune vecchie tattiche sono dure a morire. Quindi, i consigli di sempre per smascherare il phishing sono ancora validi.

I truffatori adorano spacciarsi per aziende legittime, confidando nel fatto che l’utente non noterà i dettagli che stonano. Un dominio email fasullo, link o allegati non richiesti, URL con errori di ortografia o parole extra: sono tutti segnali che qualcosa non torna.

Ad esempio, invece di un indirizzo email ufficiale come “info@members.netflix.com“, si potrebbe vedere qualcosa come “info@members.netflix-support.com“. Si potrebbe anche ricevere link o allegati non richiesti, che sono generalmente un enorme campanello d’allarme. URL non corrispondenti con errori di ortografia o parole extra quasi impercettibili sono più difficili da individuare, ma sono comunque un chiaro indizio che non si è su un sito legittimo o che non sta rispondendo a un’azienda vera.

Il consiglio più prezioso è farsi due domande: perché mai un’azienda seria dovrebbe mandare un’email del genere e mettere tutta questa fretta di agire? Perché la banca dovrebbe chiedere di scaricare un software o cliccare su uno strano link? E da quando in qua si rivolge con un generico “Gentile cliente“?

Attenzione ai video deepfake

Il deepfake è l’ultima frontiera del phishing. Con l’AI, i truffatori creano video dall’aspetto autentico usando foto e filmati rubati, e poi li usano in chiamate con FaceTime o Zoom per convincere le vittime (spesso anziani) a rivelare dati sensibili.

E non bisogna pensare che ci caschino solo le persone di una certa età e più sprovveduti. Questi deepfake sono così convincenti da ingannare anche i professionisti navigati. È successo a Hong Kong, dove dei truffatori hanno clonato il volto di un CFO e rubato l’equivalente di 25 milioni di dollari.

Come difendersi allora? Verificando sempre la fonte della comunicazione. Se mettono fretta e la richiesta sembra assurda, probabilmente lo è.

Smascherare un deepfake non è facile, ma non è nemmeno impossibile. Anche i video più sofisticati possono avere piccole imperfezioni nei movimenti o nell’illuminazione, o problemi di sincronizzazione labiale. Basta riguardare il video con occhio critico per cogliere qualche dettaglio che non va.

Come individuare le truffe vocali AI

Grazie al deep learning, i truffatori possono clonare le voci in modo incredibilmente realistico. È il cosiddetto vishing, il phishing vocale, e spesso prende di mira gli anziani con finti appelli di parenti in difficoltà.

Ma non bisogna farsi ingannare. Se si riceve una chiamata sospetta che mette fretta di agire, è bene fermarsi un attimo e verificare l’identità di chi sta parlando. È fondamentale anche notare le incongruenze nella storia che raccontano o nella voce stessa. A volte il timbro può suonare un po’ robotico (un po’ come l’autotune) o fuori sincrono, o ci possono essere pause e intonazioni innaturali.

L’AI sta progredendo rapidamente ed è spaventoso pensare a quanto sarà simile all’uomo in futuro. Ma con un po’ di buon senso e spirito critico, possiamo ancora difenderci da queste truffe in salsa AI. Almeno per ora.

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Acrobat sfrutta l'AI per semplificare la lettura dei contratti

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 17:14

Sarà capitato a tutti di dover firmare un contratto lungo e complesso, pieno di termini incomprensibili. Ammettiamolo: quasi sempre si finisce per mettere la firma senza capire davvero cosa c’è scritto. Un rischio che Adobe vuole eliminare con il suo assistente AI di Acrobat.

L’assistente AI di Acrobat rende più chiari contratti

La nuova funzione permette al chatbot di riconoscere automaticamente i contratti e di “tradurli” in un linguaggio più semplice. Niente più clausole nascoste o penali a sorpresa. L’AI evidenzia i punti chiave, le date importanti e i passaggi cruciali. Un riassunto facile da capire anche per i non addetti ai lavori.

Ma non è tutto. L’assistente AI di Acrobat diventa una specie di Sherlock Holmes dei contratti. È in grado di generare domande specifiche sui documenti per fare chiarezza sui punti poco chiari. E può confrontare fino a dieci versioni diverse dello stesso accordo, per scovare eventuali incongruenze o modifiche sospette.

Come funziona e quanto costa l’assistente AI di Acrobat?

La nuova funzione AI di Adobe Acrobat è disponibile da oggi in tutto il mondo, su pc, web e smartphone. Per ora solo in inglese, ma presto arriveranno altre lingue. Il servizio costa 4,99 dollari al mese. Si può aggiungere agli account individuali gratuiti o a pagamento di Acrobat.

Un prezzo tutto sommato ragionevole, se si pensa al tempo che si può risparmiare. E soprattutto alle brutte sorprese che si possono evitare. Secondo Adobe, infatti, il 70% dei consumatori firma accordi senza conoscere tutti i termini al loro interno. Un dato preoccupante, che fa sicuramente riflettere.

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DeepSeek: 20 anni di prigione agli utenti statunitensi?

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 17:02

DeepSeek ha ricevuto molti complimenti dagli addetti ai lavori, ma anche molte critiche in merito alla raccolta dei dati degli utenti (in Italia è stata bloccata dal Garante della privacy). Un senatore repubblicano degli Stati Uniti ha presentato una proposta di legge per considerare illegale l’uso di tecnologie di intelligenza artificiale sviluppate da aziende cinesi. I trasgressori rischiano fino a 20 anni di prigione.

Prigione e sanzione

La proposta di legge del senatore Josh Hawley, denominata Decoupling America’s Artificial Intelligence Capabilities from China Act, proibisce l’esportazione verso la Cina e l’importazione dalla Cina della tecnologia AI. Per tecnologia si intendono anche i modelli di intelligenza artificiale generativa, come V3 e R1 sviluppati da DeepSeek.

Il ban di prodotti fisici viene applicato fisicamente dalla dogana. I modelli AI sono immateriali, essendo digitali. Quindi anche il download da Internet è vietato. Durante un’intervista a Fox News, il senatore ha confermato che l’obiettivo è fermare DeepSeek. Ma la proposta di legge criminalizzerebbe l’attività di milioni di utenti che hanno scaricato l’app dagli store di Apple e Google.

In caso di violazione della legge (se verrà approvata), i cittadini statunitensi rischiano una sanzione fino a un milione di dollari e fino a 20 anni di prigione. Ci sarebbero inoltre conseguenze per i ricercatori che scaricano il codice sorgente dei modelli (sono open source) e pubblicano studi sui modelli.

Kit Walsh di Electronic Frontier Foundation ha dichiarato:

Il disegno di legge minaccia lo sviluppo e la pubblicazione di progressi dell’AI negli Stati Uniti e siamo particolarmente preoccupati per l’impatto sullo sviluppo aperto e collaborativo di queste tecnologie al di fuori dei sistemi proprietari delle Big Tech. In passato, il governo ha sostenuto che la semplice pubblicazione di informazioni su Internet conta come esportazione e interpretare questa legge in tal modo consoliderebbe ulteriormente il predominio dell’AI proprietaria sulla ricerca aperta o accademica.

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Nvidia: vengono smentiti possibili problemi ai cavi con la RTX 5090

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 16:55

In concomitanza all’uscita delle nuove GPU Blackwell di Nvidia, le testate e gli addetti ai lavori hanno da subito fatto notare come i limiti di potenza fossero notevolmente aumentati rispetto la generazione passata, spingendo anche altri addetti ai lavori nel testare la RTX 5090 per verificare se i vecchi problemi di surriscaldamento dei cavi e dei connettori fossero rimasti oppure siano stati risolti.

Nvidia: la RTX 5090 non ha alcun problema di surriscaldamento dei cavi

Inizialmente, la testata cinese PCM ha effettuato delle prove sulle nuove RTX 5090, collegate a un potente alimentatore da 1200W. I test comprendevano la 5090D, la RTX 5080 e la 4090 e, come riportato in un post, dopo un test intensivo l’alimentatore da 1200W si sarebbe rotto e i cavi sarebbero anche fusi. PCM non ha tuttavia specificato la precisa sequenza di test, dichiarando solo di aver effettuato prove a pieno carico, ne è noto se i cavi utilizzato fossero gli originali e se questi siano stati posizionati correttamente.

La notizia ha quindi fatto subito il giro del web, facendo ipotizzare il persistere dei vecchi problemi che hanno un po’ impattato in negativo le precedenti schede. Tuttavia, subito dopo, la testata ha aggiornato il suo post aggiungendo nuove informazioni e specificando di aver individuato segni di bruciatura sulla 4090, circoscrivendo così l’origine del problema alla vecchia GPU top di gamma.

Dopo un esame più approfondito, infatti, la RTX 5090 non ha presentato assolutamente alcun danno nei suoi connettori, confermando definitivamente che il problema era stato originato dalla RTX 4090. Anche Nvidia ha provveduto a rassicurare riguardo la sicurezza dei connettori, così come anche i vari produttori di GPU di terze parti stanno adottando nuove precauzioni per impedire possibili danni e installazioni errate.

Se Zotac ha provveduto ad aggiungere un nuovo commutatore che non permette l’avvio della GPU se il cavo di alimentazione non è inserito correttamente, MSI ha invece optato per un indicatore giallo ad alta visibilità per i cavi da 16 pin, mentre invece altri modelli di terze parti fanno anche uso di pad termici appositi, in contatto con la placca metallica posteriore della scheda, che dissipano il calore in eccesso.

La RTX 5090 pare tuttavia avere comunque qualche piccolo problema di gioventù, che riguarda nello specifico un’instabilità in modalità PCI-e 5.0 dovuta alla nuovo PCB.

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Cina apre indagine antitrust su Google in risposta ai dazi USA

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 16:15

La Cina ha aperto un’indagine antitrust su Google, come ritorsione agli aumenti dei dazi americani. Non solo: Pechino ha annunciato anche propri dazi e controlli sulle esportazioni. Una mossa a tenaglia per colpire gli Stati Uniti, nel bel mezzo di una guerra commerciale sempre più accesa.

Google nel mirino dell’antitrust cinese, rappresaglia per i dazi USA

L’Amministrazione statale per la regolazione del mercato cinese sospetta che il colosso di Mountain View abbia violato le leggi antimonopolio nazionali. I dettagli sono top secret, ma secondo indiscrezioni l’inchiesta si concentra sul predominio di Android e sui danni che avrebbe causato ai produttori di smartphone cinesi come Oppo e Xiaomi.

L’annuncio dell’indagine su Google è arrivato a stretto giro con l’entrata in vigore dei dazi del 10% imposti da Trump sui prodotti cinesi. Non è un caso isolato: a dicembre Pechino aveva già aperto un fascicolo antitrust su Nvidia, e ora starebbe valutando di fare lo stesso con Intel.

Un modo per colpire i campioni della Silicon Valley, in un momento di altissima tensione tra le due superpotenze. E per mandare un messaggio chiaro a Washington: se alzi la posta, noi rispondiamo con la stessa moneta.

La Cina non sta a guardare

Ma l’offensiva cinese non si ferma qui. I dazi scatteranno anche su carbone, petrolio, macchine agricole e pickup americani. E poi il vero colpo basso: stop all’export di minerali strategici come tungsteno, tellurio e rutenio.

Un modo per fare male all’economia Usa, colpendo settori chiave come l’energia e l’agricoltura. E per mettere le mani su materie prime fondamentali per la produzione di chip, batterie e altre tecnologie strategiche. Insomma, la Cina è pronta a usare tutte le armi a sua disposizione per difendere i propri interessi.

Trump minaccia dazi “molto sostanziali”

Dal canto suo, Trump non sembra intenzionato a fare marcia indietro. Anzi, ha minacciato dazimolto, molto sostanziali” se non si troverà un accordo con la Cina. E ha annunciato un colloquio imminente con il presidente Xi Jinping, per cercare una via d’uscita dalla crisi.

Ma la strada appare in salita. I dazi Usa contro Messico e Canada, che dovevano scattare in contemporanea con quelli anti-Cina, sono stati congelati per un mese in vista di negoziati. Per Pechino, invece, nessuna tregua all’orizzonte. Segno che la partita con il Dragone si preannuncia lunga e complicata.

Google nel vortice della guerra dei dazi

E Google rischia di trovarsi schiacciato nella morsa della guerra commerciale sino-americana. L’indagine antitrust, infatti, potrebbe complicare ulteriormente i già difficili rapporti del gruppo con la Cina, che dal 2010 blocca i suoi servizi di ricerca e Internet.

Ma soprattutto, potrebbe avere ripercussioni sui legami di Big G con i produttori di smartphone cinesi, che rappresentano una fetta importante del mercato mondiale. Se l’inchiesta dovesse portare a sanzioni o limitazioni, per Google sarebbe un brutto colpo. Sia in termini di immagine che di business.

La guerra dei dazi sta assumendo sempre più i contorni di una sfida tecnologica globale, dove tutti hanno da perderci.

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Fwupd 2.0.5 migliora l'emulazione EFI Key

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 16:05

Dopo il rilascio della versione 2.0.4 due settimane fa, Fwupd torna subito ad aggiornarsi con la nuova versione 2.0.5, con migliorie all’emulazione EFI Key, insieme ad altre funzionalità e diverse correzioni bug.

Fwupd 2.0.5: emulazione EFI Key migliorata e molto altro

Grazie ai miglioramenti relativi all’emulazione EFI Key, Fwupd 2.0.5 può ora emulare dispositivi appositi in grado di leggere quella tipologia di chiavi e viene poi aggiunta una nuova opzione che permettono di saltare determinati test ai dispositivi, in base all’architettura della CPU.

Gli sviluppatori sono anche stati molto impegnati nella risoluzione di diversi bug, che nella versione precedente impattavano nei flussi di lavoro utente. Le correzioni più importanti comprendono:

  • Pulizia dei dispositivi Dell Kestrel quando sono disconnessi
  • Creazione corretta degli oggetti binari EFI_SIGNATURE_LIST
  • Aggiornamenti dbx disabilitati quando non è disponibile alcuna partizione di sistema EFI (ESP)
  • Vengono ora ignorate le voci BootXXXX che non esistono durante il controllo del dbx
  • Sato dei binari EFI di dimensioni zero o malformati durante gli aggiornamenti
  • Inibizione degli aggiornamenti dbx se snapd non è presente nelle configurazioni di crittografia del disco completo in stile Ubuntu
  • Corrispondenza del checksum del dispositivo solo quando il protocollo è allineato
  • Aumento dei requisiti di autenticazione per il processo di caricamento dell’emulazione
  • Richiesta di caricamento di report non riusciti per tentativi di installazione o downgrade
  • Adozione dell’architettura del kernel durante la costruzione dell’ID dell’istanza dbx Scrittura corretta di sbatlevel nei file PE/COFF

In aggiunta ai miglioramenti sopraelencati, Fwupd 2.0.5 estende anche il supporto hardware in modo da permettere l’uso di più lettori di impronte digitali ELAN e della tastiera magnetica Star Labs StarLite.

Tutti i dettagli sul nuovo aggiornamento del software sono disponibili nel changelog ufficiale.

Nel frattempo, su Linux 6.14, attualmente già disponibile nella sua prima release candidate, sono state aggiunte di recente nuove patch per Bcachefs che vanno a correggere diversi bug, migliorando al tempo stesso diversi aspetti del file system.

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Dazi USA: nessun commento dalle Big Tech

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 16:03

Donald Trump ha firmato ordini esecutivi che introducono dazi aggiuntivi ai beni importati negli Stati Uniti da Cina, Canada e Messico. Quelli per Canada e Messico sono stati temporaneamente sospesi per 30 giorni, mentre quelli per la Cina sono in vigore da oggi. Finora però nessuna Big Tech ha rilasciato un commento ufficiale, mentre il governo cinese ha avviato un’indagine antitrust nei confronti di Google.

Le Big Tech sono dalla parte di Trump?

Il Presidente degli Stati Uniti ha imposto un dazio del 25% sui beni importati da Canada e Messico. Per entrambi i paesi è stata sospesa l’applicazione per un mese. Il Primo Ministro del Canada ha promesso di investire 1,3 miliardi di dollari per proteggere il confine con gli Stati Uniti e impedire l’ingresso di fentanyl, mentre la Presidente del Messico ha promesso di schierare 10.000 militari al confine per bloccare l’ingresso di droghe e immigrati clandestini.

Nessuno “sconto” invece per la Cina. Da oggi è in vigore il dazio del 10% sulle importazioni. Questi costi aggiuntivi saranno (teoricamente) a carico delle Big Tech che producono in Cina e vendono negli Stati Uniti. The Verge ha contattato Apple, Google, Meta, Microsoft, Nintendo, Samsung e Sony, ma non ha ricevuto nessuna risposta. NVIDIA non ha invece voluto rilasciare commenti.

Una delle più colpite sarà Apple, in quanto i suoi prodotti vengono realizzati quasi completamente nelle fabbriche cinesi. Il CEO dell’Information Technology Industry Council, associazione che rappresenta le aziende tech, ha invitato l’amministrazione Trump ad avviare dialoghi costruttivi con i governi stranieri per evitare restrizioni commerciali che possono indebolire l’economia nordamericana e a revocare i dazi quando i risultati saranno raggiunti.

Dopo aver avviato un procedimento legale al WTO, la Cina ha introdotto dazi aggiuntivi sui beni importati dagli Stati Uniti (15% su carbone e gas naturale, 10% su petrolio greggio, attrezzature agricole, automobili e pick-up). Ha inoltre annunciato restrizioni sulle esportazioni di alcuni minerali per salvaguardare gli interessi della sicurezza nazionale (tungsteno, tellurio, rutenio, molibdeno e rutenio). È stata infine avviata un’indagine antitrust nei confronti di Google per presunte pratiche monopolistiche nel mercato dei sistemi operativi mobile.

Il Premier dell’Ontario aveva annunciato la cancellazione di un contratto da 100 milioni di dollari canadesi sottoscritto con SpaceX per l’uso di Starlink, in quanto Elon Musk è un membro del team di Trump che “vuole distruggere famiglie e aziende“. In seguito alla sospensione dei dazi, il contratto non è stato più cancellato.

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Trump crea un fondo sovrano per acquistare TikTok?

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 14:52

Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per la creazione di un fondo sovrano che potrebbe essere utilizzato per acquistare TikTok. Come è noto, il Presidente degli Stati Uniti ha concesso altri 75 giorni di tempo a ByteDance per completare la vendita, ma ci sono dubbi sull’efficacia della decisione.

Serve l’approvazione del Congresso

Nell’ordine esecutivo non ci sono molti dettagli. È scritto solo che il fondo sovrano consentirà di “promuovere la sostenibilità fiscale, ridurre il peso delle tasse sulle famiglie americane e sulle piccole imprese, garantire la sicurezza economica per le generazioni future e promuovere la leadership economica e strategica degli Stati Uniti a livello internazionale“.

Entro 90 giorni, i Segretari dei Dipartimenti del Tesoro (Scott Bessent) e del Commercio (Howard Lutnick) dovranno presentare al Presidente un piano che include suggerimenti sui meccanismi di finanziamento, strategie di investimento, struttura del fondo e un modello di governance. Il fondo dovrebbe essere creato entro i prossimi 12 mesi.

Trump ha dichiarato che potrebbe essere utilizzato per acquistare TikTok:

Faremo qualcosa, forse con TikTok, e forse no. Se facciamo l’accordo giusto, lo faremo. Altrimenti, non lo faremo… potremmo metterlo nel fondo sovrano.

A gennaio aveva ipotizzato una joint venture al 50% tra il governo statunitense e i nuovi proprietari. Il Presidente ha scritto su Truth Social che c’è un grande interesse per TikTok.

Non è chiaro però come verrà finanziato il fondo. Solitamente viene usato il surplus di bilancio per effettuare investimenti, ma gli Stati Uniti operano in deficit. Inoltre, la sua creazione dovrebbe richiedere anche l’approvazione del Congresso.

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CachyOS aggiunge il supporto alle GPU Nvidia RTX 5000

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 13:58

Dopo il rilascio della precedente versione, avvenuto a dicembre, CachyOS, la distribuzione Arch pensata per il gioco, rilascia il primo nuovo aggiornamento di quest’anno con diverse novità per quanto riguarda il supporto hardware e i miglioramenti alle prestazioni.

CachyOS supporta ora le nuove RTX 5000

CachyOS ha da poco aggiunto il supporto per le nuove GPU Nvidia della serie RTX 5000, con architettura Blackwell, grazie all’ultimo driver 570. L’architettura Blackwell, tuttavia, è in grado di funzionare soltanto con il modulo aperto Nvidia, motivo per cui il modulo predefinito nella ISO è stato ora cambiato in nvidia-open e, chi possiede una GPU meno recente, dovrà evitare di usare l’opzione di avvio “Nvidia”, optando per la prima. Una volta installato il sistema non sarà più necessario attuare alcun intervento, grazie alle funzionalità di rilevamento della distribuzione che selezionano automaticamente tutti i pacchetti necessari per la scheda video installata.

La novità più significativa della nuova versione è tuttavia rappresentata dall’ottimizzazione del kernel con Propeller, basata sull’approccio AutoFDO già introdotto nel precedente aggiornamento. Combinata a LLVM 19 già presente nel repository è possibile aspettarsi un miglioramento di quasi il 10% per quanto riguarda la produttività, insieme a una latenza complessivamente inferiore.

Oltre a ciò, CachyOS apporta diversi miglioramenti alle prestazioni e all’usabilità, come il click tramite tocco abilitato per impostazione predefinita su X11, in modo da rendere più intuitivo l’uso del touchpad, prestazioni migliorate per NTFS grazie all’uso predefinito di NTFS3 anziché NTFS3G per migliorare l’efficienza durante l’accesso alle partizioni, screensaver disabilitati per impostazione predefinita allo scopo di evitare interruzioni durante le attività videoludiche e miglioramenti alla gestione del kernel, con il supporto per il passaggio alla modalità server di scx_loader.

CachyOS include anche correzioni per i possessori di hardware AMD, che interessano la funzionalità Preferred Core e il driver 3D Cache, che adesso può memorizzare in tempo reale le modifiche risolvendo i precedenti problemi di runtime.

Tutte le informazioni sulle novità sono disponibili nell’annuncio della pagina ufficiale dove è anche possibile scaricare la ISO della distribuzione. Chi ha già installato il sistema, può semplicemente eseguire il comando “Pacman” nel terminare per ricevere l’aggiornamento.

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I Beatles e la IA vincono un Grammy

Zeus News - Mar, 02/04/2025 - 13:30
Flash - La canzone Now and Then ha ottenuto il premio come Best Rock Performance.

Xiaomi Redmi Note 14 5G a meno di 250€ è un BEST BUY: anche a rate

Punto Informatico - Mar, 02/04/2025 - 13:02

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