Internxt in sconto del 70%: uno dei migliori cloud storage in super offerta
Per chi cerca uno spazio di archiviazione cloud privato, in questo momento c’è un’offerta veramente eccezionale: è possibile avere Internxt con uno sconto del 70% sui nuovi piani a vita. I prezzi partono da 270€ per 1 TB di archiviazione crittografata con tecnologia a conoscenza zero (piano Essential), con la possibilità di usufruire di una garanzia di rimborso entro 30 giorni.
Oltre a garantire la conformità al GDPR e ad essere open-source, i nuovi piani di Internxt includono anche una VPN ultraveloce illimitata e un potente antivirus, offrendo così una protezione completa per la sicurezza dei tuoi dati. Detto questo, andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono le caratteristiche che rendono lo strumento in questione davvero unico.
Tutti i vantaggi di InternxtPerché scegliere Internxt per il tuo cloud storage? Questo servizio è ideale per chi cerca una soluzione sicura, open-source e conforme al regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR). L’azienda che ha creato questo tool ha sede a Valencia, in Spagna, il che le permette di offrire queste caratteristiche, a differenza di molti servizi cloud più conosciuti che hanno sede negli Stati Uniti.
Un altro vantaggio di Internxt è la possibilità di acquistare piani a vita. Pochi servizi cloud offrono questa opzione, che consente un unico pagamento, evitando i costi ricorrenti degli abbonamenti mensili o annuali. A lungo termine, questo rende il piano a vita molto più conveniente.
Infine, con Internxt non si ottiene solo spazio cloud, ma un’intera suite di strumenti per la sicurezza e la privacy online, tra cui antivirus e VPN, per una protezione a 360°.
L’offerta che consente di risparmiare il 70% sui piani a vita è valida per un periodo limitato. Per sfruttarla basta andare sul sito di Internxt.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Non ci sono abbastanza Switch 2 per tutti: Nintendo si scusa
Ancora una volta, Nintendo sembra averci visto lungo, almeno in termini di successo commerciale. Il volume di coloro che desiderano allungare le mani su Switch 2 al day one è di gran lunga superiore rispetto a quello delle unità disponibili al lancio. A dispetto delle polemiche sul prezzo di vendita e sulle sue caratteristiche non esattamente rivoluzionarie, sono in molti a volerla acquistare subito. Non tutti ci riusciranno.
Una lotteria per il preordine di Switch 2 in GiapponeIn un post su X (in giapponese), il presidente della società Shuntaro Furukawa ha dichiarato che il numero supera di gran lunga le nostre aspettative e quello delle console Nintendo Switch 2 che potranno essere consegnate dal My Store il 5 giugno. Il riferimento è solo alle richieste di preordine inoltrate attraverso il sito ufficiale nel paese del Sol Levante: circa 2,2 milioni.
Per questo motivo, il gruppo ha deciso di organizzare una lotteria e di estrarre a sorte chi potrà acquistarla immediatamente, ricevendola al day one. Segue messaggio di scuse.
Ci scusiamo profondamente per non essere stati in grado di soddisfare le vostre aspettative, nonostante i nostri preparativi precedenti.
Non ci sono riferimenti agli altri territori, ma non è da escludere che anche altrove si possa fare i conti con un sold out. A complicare la situazione negli Stati Uniti è stato l’annuncio dei nuovi dazi sulle importazioni da parte di Donald Trump, portando a ipotizzare un rincaro per l’acquirente finale.
Ricordiamo che la data di uscita è stata fissata per il 5 giugno 2025. La versione liscia della console è proposta nel vecchio continente al prezzo di 469,99 euro, mentre quella in bundle con il gioco Mario Kart World a 509,99 euro. Il gioco è venduto separatamente in copia fisica a 89,99 euro, una soglia mai raggiunta prima da Nintendo. Per tutte le informazioni a proposito delle specifiche tecniche e delle funzionalità rimandiamo all’approfondimento dedicato.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Gemini, 7 prompt per aumentare la produttività ogni giorno
Gemini è l‘assistente AI AI di Google, ed è diventato parte integrante della routine quotidiana di molti. Sì, ci sono tanti chatbot là fuori, ChatGPT, Copilot, Claude, ecc., ma Gemini ha qualcosa di speciale. Sarà per la sua integrazione perfetta con Google Workspace, o per il fatto che molte delle sue funzioni sono gratuite (e chi non ama le cose gratis?), ma questo assistente digitale merita una chance.
Come usare Gemini di Google?Google ha integrato Gemini nelle app di Workspace, ciò significa che l’assistente AI ora compare direttamente in Gmail, Documenti e compagnia bella. L’integrazione permette di scrivere email velocemente, rivedere testi, analizzare dati e persino generare immagini senza mai uscire dalle app che usiamo ogni giorno. E no, non bisogna pagare un’extra, una rarità di questi tempi. Le funzionalità AI sono ora incluse nei normali piani Workspace aziendali e scolastici, con un riquadro laterale che appare discretamente quando serve in tutte le applicazioni principali.
All’interno di Gmail, ad esempio, può aiutare a scrivere email formali quando non si ha voglia, riassumere quelle conversazioni infinite che nessuno ha il coraggio di rileggere, e organizzare la posta. Anche nei Documenti fa esattamente quello che ci si aspetta: revisioni, correzioni, idee quando si è in panne. Ma la parte interessante è che può pescare informazioni dalle email e altri file.
Dalla pianificazione ai riassunti: 7 prompt Gemini che semplificano la giornata 1. Chiedere di iscrivere documenti in base a uno stile specificoQuante volte sarà capitato di dover modificare il tono di un’email, di una presentazione o di un documento? Con Gemini, basta un prompt del tipo: “Riscrivi questo testo in uno stile più [professionale, informale, persuasivo]” e voilà, il gioco è fatto. Il bello è che Gemini modifica il testo direttamente nel documento, senza bisogno di fare copia e incolla tra una scheda e l’altra o di passare da un’app all’altra per sistemare il tono.
2. Chiedere di riassumere articoliAmmettiamolo: non sempre abbiamo il tempo (o la voglia) di leggere articoli lunghi, paper di ricerca o le trascrizioni dei video di YouTube. Ed è qui che entra in gioco Gemini, con il suo superpotere di sintesi. Basta chiedergli “Riassumi questo articolo in 3 punti chiave” e l’assistente digitale restituirà un riassunto chiaro e conciso, eliminando tutto il superfluo.
È possibile anche incollare direttamente un link o un testo per ottenere risultati più rapidi. E se si preferisce ascoltare il riassunto invece di leggerlo, nessun problema: Gemini offre uno strumento incredibile che trasforma i documenti in podcast in stile NotebookLM, con la nuova funzione Audio. Le voci AI sono sorprendentemente realistiche e rendono più facile capire un documento mentre si fa altro, magari mentre si fa un giro o cucina.
3. Fare brainstormingA volte le idee migliori arrivano all’improvviso, altre volte invece… latitano. Magari si vuole organizzare una festa di compleanno, inventare il nome di un personaggio o trovare il regalo perfetto per una persona, Gemini può diventare un alleato incredibile per sbloccare la creatività. Basta chiedergli: “Suggerisci 10 idee creative per [tema]“. E se si vuole fare brainstorming in modo ancora più dinamico, c’è Gemini Live. È una modalità interattiva che permette di scambiare idee in tempo reale, come se si stesse parlando con un vero consulente creativo. L’ideale per chi ama pensare a voce alta… anche quando è da solo.
4. Chiedere di spiegare un argomento “come se”Può capitare di imbattersi in un concetto complesso e in quel momento, Gemini può rivelarsi una risorsa estremamente preziosa. Basta scrivere un prompt come: “Spiegami questo argomento come se avessi 10 anni“. Gemini risponderà con una spiegazione chiara e senza tecnicismi.
5. Chiedere una guida passo-passo per raggiungere un obiettivoSi vuole imparare una nuova lingua o pianificare un viaggio, ma non si sa bene da dove partire? Gemini può fornire una guida strutturata per trasformare un’idea vaga e nebulosa in un piano concreto. Basta chiedergli qualcosa del tipo: “Dammi un piano passo-passo per imparare lo spagnolo” oppure “Aiutami a pianificare un viaggio low-cost in Giappone“. L’assistente AI di Google proporrà un piano d’azione personalizzato, con obiettivi realistici, tempistiche, risorse utili e consigli pratici. È un po’come avere un mentore sempre accanto.
6. Chiedere di interpretare un ruoloUna delle funzioni più sorprendenti di Gemini è la sua capacità di interpretare ruoli diversi e di fornire consigli ad hoc. Basta chiedergli: “Comportati come un [ruolo] e dammi consigli su [situazione]“, Gemini si trasformerà in un esperto di marketing, in un career coach o persino in un terapeuta (per una leggera auto-riflessione, s’intende). E se si ha bisogno di sfogarsi dopo una giornata difficile, Gemini Live è sempre pronto ad ascoltare. Certo, non sostituisce un vero amico o un professionista, ma a volte basta anche solo essere ascoltati.
7. Chiedere consigliPrima di buttarsi a capofitto in un nuovo hobby o di imparare una nuova skill, può essere utile chiedere a Gemini “Quali sono gli errori più comuni che fanno i principianti in [hobby/lavoro/abilità]?“. Un piccolo trucco che fa risparmiare tempo, frustrazione e persino soldi. Che si tratti di imparare una lingua, cimentarsi nella grafica digitale o coltivare un orto, sapere in anticipo cosa non fare aiuta a partire col piede giusto e a non mollare alla prima difficoltà. Grazie a questo approccio, si possono portare avanti dei progetti con più costanza. Perché sbagliare è umano… ma imparare dagli errori degli altri è decisamente più furbo!
I vantaggi di GeminiGemini può aiutare a superare i blocchi creativi, a riorganizzare idee confuse e a migliorare la comunicazione con colleghi e clienti. E fin qui, nulla di così diverso rispetto agli altri chatbot competitor. Ma il vero asso nella manica è l’accesso diretto ai propri dati nel cloud. Gemini è integrato già dove si lavora. Non c’è bisogno di aprire un’altra app, non si deve fare login da qualche parte, è semplicemente lì quando serve. Niente più copia-incolla o caricamenti: l’assistente AI di Google vede i documenti, le email e i fogli di calcolo esattamente come li vediamo noi.
Certo, non è tutto rose e fiori. A volte va in confusione con le istruzioni complesse e occasionalmente propone soluzioni troppo generiche. Ma considerando che è essenzialmente gratis (nel senso che paga già il capo), sarebbe assurdo lamentarsi troppo.
DMA: multa per Apple, festeggia Epic Games
Apple ha ricevuto una sanzione di 500 milioni di euro per la violazione del Digital Markets Act (DMA). La Commissione europea ha accertato che l’azienda di Cupertino impedisce agli sviluppatori di informare gli utenti sull’esistenza di soluzioni più economiche all’esterno dello store. Epic Games ha pubblicato un post per festeggiare la decisione.
Grande notizia per gli sviluppatoriTim Sweeney, CEO di Epic Games, ha scritto su X che la sanzione è una grande notizia per gli sviluppatori. La Commissione europea ha stabilito che Apple ha violato la legge con le sue pratiche illegali (non solo la clausola anti-steering, ma anche la Core Technology Fee).
Oltre ad infliggere la multa, la Commissione ha ordinato di rimuovere tutte le restrizioni tecniche e commerciali che Epic Games ha elencato in dettaglio:
- Apple deve consentire alle app scaricate dal suo store di indirizzare gli utenti verso store di terze parti.
- Apple non deve addebitare nessuna commissione per gli acquisti effettuati al di fuori di un’app.
- Apple deve eliminare le restrizioni che impediscono agli sviluppatori di inserire link al proprio sito web o al sistema di pagamento alternativo.
- Apple non deve tracciare, sorvegliare o richiedere agli sviluppatori di inviare dati sugli acquisti effettuati dai consumatori al di fuori delle app.
- Apple deve consentire agli sviluppatori di pubblicizzare prezzi più bassi e di comunicare direttamente con i propri utenti.
Epic Games ricorda infine che la Commissione europea ha avviato un’indagine anche nei confronti di Google. In base ai risultati preliminari, l’azienda di Mountain View ha violato il DMA con l’auto-preferenza in Search e l’anti-steering in Play Store.
Windows 11, chiudere un'app bloccata direttamente dalla barra
Me at the zoo: 20 anni fa, il primo video su YouTube
YouTube, la piattaforma che più di ogni altra è entrata a gamba tesa sulla TV tradizionale cambiando le nostre abitudini e permettendoci di prendere confidenza con il concetto di streaming, compie 20 anni. Per essere più precisi, a spegnere le candeline è oggi il primo video caricato sulla piattaforma, quel Me at the zoo che i suoi protagonisti mai avrebbero pensato potesse diventare un pezzo di storia. Già, perché la fondazione vera e propria della società che avrebbe poi ceduto il servizio a Google risale a un paio di mesi prima, al 14 febbraio 2005.
Il primo video su YouTube compie 20 anniEra il 24 aprile 2005 e la clip è quella visibile qui sotto. 19 secondi girati allo zoo di San Diego, in California, davanti al recinto degli elefanti. Rigorosamente in 4:3, come imponeva lo standard dell’epoca. Nessuno sapevo cosa sarebbe stato di lì a breve uno smartphone e cosa avrebbe comportato l’esplosione del settore mobile. La risoluzione di upload è 240p.
Il primo piano è di Jawed Karim, allora 25enne, co-fondatore insieme a Steve Chen e Chad Hurley. Pochi ne sono a conoscenza, ma i tre sono stati tra i primi dipendenti di PayPal e il progetto è stato finanziato proprio con il denaro accumulato in seguito all’acquisizione da parte di eBay.
La ripresa è stata effettuata da Yakov Lapitsky, un compagno di scuola. Questa la trascrizione.
Bene, quindi eccoci qui di fronte agli, ehm, elefanti. E la cosa bella di questi ragazzi è che hanno delle proboscidi davvero, davvero, davvero lunghe. Ehm… questo è, questo è fantastico. E questo è praticamente tutto quello che c’è da dire.
Non un vero e proprio trattato di zoologia, a dire il vero, ma il video entrerà comunque a modo suo nella storia.
C’è anche un piccolo easter egg. Come visibile qui sopra, l’indicatore che mostra l’avanzamento della riproduzione è stato trasformato per l’occasione in una torta di compleanno.
Valve: Steam non sarà più supportato nei sistemi Linux obsoleti
Valve ha annunciato importanti cambiamenti che interessano il supporto per la sua piattaforma Steam per Linux. Nello specifico, a partire dalla data del 15 agosto 2025, il client non sarà più supportato su distribuzioni con una versione GNU C Library (glibc) più vecchia della 2.31.
Valve annuncia il termine del supporto Steam per i sistemi Linux obsoleti e non aggiornatiGli utenti che utilizzano un sistema Linux con una libreria GNU obsoleta non potranno avviare né Steam né i giochi acquistati finché non aggiorneranno il sistema operativo. La maggior parte degli utenti non ha tuttavia motivo di preoccuparsi.
Le versioni di glibc precedenti alla 2.31 si trovano infatti in distribuzioni Linux ormai rilasciate cinque o più anni fa, come Debian 10 (Buster), Ubuntu 18.04 LTS (Bionic Beaver), Fedora 31, Linux Mint 19, la famiglia CentOS 7/RHEL 7, RHEL 8, AlmaLinux 8 e Rocky Linux 8. Trattandosi di distribuzioni pensate per l’utilizzo desktop, è improbabile che queste versioni siano ancora utilizzate da qualcuno, dato anche che molte di queste non sono ormai più supportate.
Chi tuttavia, per un motivo o per un altro, fosse rimasto ancora a una di queste vecchie versioni, dovrà naturalmente aggiornare il suo sistema per continuare a usare Steam. La libreria GNU è molto importante per il client di Valve perché è un componente runtime di basso livello su cui si basano tutte le applicazioni Linux a collegamento dinamico, funzionando come un vero e proprio kit di strumenti universale che i programmi usano per attività quotidiane come aprire file, visualizzare testo, comunicare in rete o richiedere memoria al kernel.
Quando Steam e i relativi titoli compilati con simboli glibc più recenti, le vecchie librerie non riescono a interpretare le chiamate, rendendo impossibile l’esecuzione sia del client che dei giochi, motivo per cui è strettamente necessario aggiornare la distribuzione Linux installata.
Rimanendo in team, qualche giorno fa è emerso un inedito prototipo di Steam Deck che è stato venduto per una cifra di 2000$ e di cui potete approfondire di più nel nostro articolo.
Apple non rispetta il DMA con la Core Technology Fee
La Commissione europea ha chiuso l’indagine avviata a fine marzo 2024 sulla scelta delle app e le impostazioni predefinite su iOS, tenendo conto delle modifiche apportate da Apple. In base ai risultati preliminari è stata invece confermata la violazione del Digital Markets Act (DMA) con la Core Technology Fee (CTF).
Sufficienti le modifiche di iOSLa Commissione europea aveva avviato due indagini il 25 marzo 2024. Una riguardava la clausola anti-steering, per la quale Apple ha ricevuto una sanzione di 500 milioni di euro. L’altra era relativa agli obblighi di scelta delle app. Quando è iniziato il procedimento, l’azienda di Cupertino non consentiva di rimuovere le app preinstallate, cambiare facilmente le impostazioni predefinite di iOS e scegliere facilmente browser e motore di ricerca.
Come previsto a fine marzo da Reuters, questa indagine è stata chiusa perché Apple ha introdotto diversi cambiamenti a partire da iOS 17.4. Gli utenti europei possono scegliere un browser alternativo a Safari tramite una schermata di scelta e le app predefinite per chiamate, messaggi, tastiera, password manager e traduttore. È inoltre possibile disinstallare diverse app di Apple, tra cui Safari.
Violazione del DMA con la CTFLa Commissione europea ha avviato il 24 giugno 2024 un’altra indagine sulle nuove condizioni contrattuali relative alla distribuzione delle app tramite store alternativi. Apple ha introdotto la famigerata Core Technology Fee (CTF) che gli sviluppatori devono pagare per ogni prima installazione annuale dell’app dopo un milione di download.
In base ai risultati preliminari, Apple ha violato il DMA in quanto questa nuova commissione disincentiva gli sviluppatori ad utilizzare uno store alternativo. Inoltre, la procedura per l’installazione delle app da altri store è onerosa e confusionaria.
Apple non ha dimostrato che tali misure siano necessarie e proporzionate. L’azienda di Cupertino ha ora la possibilità di esercitare il diritto alla difesa esaminando i documenti e commentando la decisione preliminare.
Fedora 43: nuova proposta per rimuovere i pacchetti GNOME X11
Il supporto a X11 sta man mano scomparendo dalle distribuzioni Linux, che ormai preferiscono il ben più moderno Wayland, il quale permette di garantire animazioni più fluide, veloci e dalla grafica più curata. Con Fedora 43, la prossima versione prevista per la fine dell’anno, si punta a un desktop GNOME esclusivamente basato su Wayland, abbandonando completamente il supporto a GNOME X11.
Fedora 43: una nuova proposta suggerisce la rimozione dei pacchetti GNOME X11Una nuova proposta, avanzata per Fedora 43 da uno sviluppatore, prevede la rimozione dei pacchetti GNOME X11 dai repository di Fedora, in modo da utilizzare unicamente la più moderna sessione Wayland. La proposta attende, come di consueto, l’approvazione della commissione interna (FESCo). Tuttavia, la stabilità di GNOME Wayland, il supporto a funzionalità avanzate come HDR (esclusivo di Wayland) e il progressivo abbandono di X11/X.Org Server rendono questo passaggio un’evoluzione naturale e attesa per la prossima versione della distribuzione.
Di seguito quanto riportato nella proposta per Fedora 43:
“Nell’ambito dello sforzo upstream per rimuovere il supporto a X11 da GNOME, Fedora non includerà più i pacchetti GNOME X11. La sessione GNOME X11 non è praticamente sottoposta a test e non viene sviluppata praticamente per niente.
Da diversi anni si sta lavorando attivamente a monte per eliminare i rimanenti ostacoli all’esperienza utente che impedivano l’eliminazione del codice della sessione X11, e questo lavoro è stato completato con GNOME 48. L’obiettivo upstream è di eliminarlo per GNOME 50, disabilitandolo di default in fase di compilazione per GNOME 49.
Questa modifica implementa efficacemente l’obiettivo GNOME 50 in GNOME 49, poiché non c’è nessuno che possa supportare eventuali problemi con GNOME X11 upstream. La sessione X11 è già piuttosto piena di bug, con gravi problemi irrisolti in Mutter (come rhbz#2179566 e glgo#GNOME/mutter#3868) e recentemente Phoronix non è riuscita a confrontare GNOME X11 con Wayland perché “GNOME su X11 non funzionava nemmeno a causa di bug”.
Eliminare la sessione GNOME X11 ci permette ora di accettare la realtà: la sessione GNOME X11 semplicemente non è più supportata (né da noi né da GNOME upstream)”.
A partire da GNOME 50, atteso per il prossimo anno, il supporto a X11 potrebbe completamente essere rimosso.
Sollecito di pagamento per una multa? Occhio alla truffa
È in atto una nuova massiccia campagna di phishing che invia email e SMS con solleciti di pagamento per false sanzioni stradali. In realtà è una truffa: non c’è alcuna multa. L’avviso arriva da CERT-AGID, il Computer Emergency Response Team dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Vediamo di cosa si tratta e come evitare di cadere nella trappola.
Multa o Truffa? Attenzione a email e SMSIl messaggio può presentarsi in diverse forme, riportando informazioni apparentemente credibili relative all’importo, al numero della pratica e alla scadenza imminente per effettuare il versamento. Include sempre un link che invitiamo a non aprire: punta a un sito Web (come quello visibile qui sotto) in cui verrà chiesto di inserire i dettagli inerenti alla carta di credito per saldare il debito. C’è anche il logo della piattaforma pagoPA, utilizzato in modo fraudolento.
È sufficiente dare uno sguardo al dominio che ospita la pagina qui sopra per capire che qualcosa non va: wbsprt.com. Naturalmente, non è il solo: tra gli esempi forniti c’è anche luxuryonlochlomond.co.uk. I cybercriminali ne sfruttano migliaia diversi e non sempre le autorità riescono a bloccarli in breve tempo. Per questo è bene prestare attenzione.
Dunque, come evitare di cadere nella trappola dei cybercriminali e delle loro campagne di phishing? I suggerimenti sono quelli di sempre.
- Diffidare da qualsiasi richiesta proveniente via email o SMS;
- fare attenzione alle comunicazioni con toni allarmistici o scadenze imminenti;
- verificare con attenzione l’indirizzo del sito.
Riportiamo infine il testo dell’email riportato nella segnalazione di CERT-AGID. Se lo hai ricevuto nella tua casella di posta elettronica, sappi che non si tratta di una multa, ma di una truffa. Il titolo è “Gentile Sollecito di Pagamento relativo a Sanzione Stradale – Team PagoPA Veloce”.
Egregio/a proprietario/a del veicolo,
Le scriviamo da Team PagoPA Veloce con la presente per richiamare La Sua attenzione su un importo ancora dovuto per una sanzione relativa a una violazione del codice della strada, identificata dal numero di riferimento [81768902].
L’importo attualmente in attea di pagamento ammonta a 174 €.
La preghiamo di considerare che, in caso di mancata ricezione del pagamento entro la fine della giornata odierna, l’importo complessivo sarà automaticamente aggiornato alla cifra di 450 €.
Al fine di agevolare la Sua regolarizzazione ed evitare l’applicazione dell’importo maggiorato, Le mettiamo a disposizione la nostra piattaforma sicura per il pagamento online tramite il seguente collegamento:
Accedi al Pagamento Sicuro Online
Importo attuale: 174 € (Valido fino ad oggi)
Importo successivo (a partire da domani): 450 €
Le ricordiamo che, una volta decorso il termine indicato, non sarà più possibile procedere con il versamento dell’importo iniziale.
RingraziandoLa per la Sua cortese attenzione e collaborazione,
Team PagoPA Veloce
Il Servizio Sanzioni Stradali a Sua disposizione
*Questo messaggio è stato generato automaticamente dal sistema PagoPA. Per qualsiasi necessità di assistenza o domanda in merito al pagamento online, La invigiamo a consultare [Informazioni di contatto della Sua autorità per i pagamenti online].*
MUST HAVE: il logo Star Wars in versione LEGO sta arrivando
Mancano pochi giorni al lancio e trovi il nuovo set LEGO dedicato al logo di Star Wars in preordine su Amazon. Si tratta di una prenotazione al prezzo minimo garantito. Vale a dire che, se l’e-commerce deciderà di applicare uno sconto da qui al lancio, sarà applicato in automatico prima di effettuare il pagamento, abilitando così un risparmio automatico.
Compra il nuovo set LEGO: Star Wars
LEGO: Star Wars, il logo è in preordine su AmazonIspirato a un design di molto tempo fa, da una galassia lontana lontana…, è una riproduzione 3D della collezione build-and-display, perfetto da esporre a casa o in ufficio. Misura 13 cm di altezza, 30 cm di larghezza e 3 cm di profondità. È composto da un totale pari a 700 pezzi e presenta i classici dettagli in greebling nelle aree nere. C’è anche una sorpresa nascosta all’interno della lettera T, un piccolo easter egg. Con l’app Builder puoi visualizzare una versione digitale in tre dimensioni del modello mentre lo costruisci, monitorando i progressi. Visita la pagina dedicata per conoscere tutti gli altri dettagli.
La data di uscita è fissata per l’1 maggio, giusto in tempo per l’edizione 2025 dello Star Wars Day (4 maggio). Acquistalo al prezzo di 69,99 euro con la prenotazione al minimo garantito.
Compra il nuovo set LEGO: Star Wars
Amazon si occupa direttamente sia della vendita che della spedizione, offrendoti inoltre la consegna gratuita. La riproduzione 3D a mattoncini del logo è un must have per i fan della saga. Non rischiare di dover fare i conti con il sold out: ordinalo oggi, potrebbe andare a ruba e diventare introvabile come succede con i set più richiesti.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Intel: le GPU Arc Xe3 potrebbero usare memorie VRAM GDDR7
Dopo il successo delle GPU Battlemage, da subito molto richieste dopo il loro lancio, le ultime indiscrezioni rivelano che Intel è alla ricerca di nuove figure esperte per lavorare alle prossime schede video Xe3 Celestial, le quali dovrebbero usare le più recenti memorie GDDR7.
Intel: le GPU Celestial potrebbero far uso di VRAM GDDR7Intel è riuscita a far successo lo scorso anno, stupendo il mercato con le sue due nuove GPU Battlemage, vale a dire Arc B580 e B570, le quali hanno suscitato grande interesse tra il pubblico, proprio per l’assenza di soluzioni a prezzo abbordabile. Attualmente, alla conclusione del secondo trimestre di quest’anno, l’azienda non ha ancora rilasciato novità ufficiali per quanto riguarda i futuri piani per le sue GPU desktop, suggerendo che non avesse grandi ambizioni in merito. Tuttavia, nuove informazioni suggeriscono adesso a Santa Clara si stia lavorando a interessanti modelli che dovrebbero essere dotati dei recenti moduli memoria VRAM GDDR7.
Un annuncio riguardo la ricerca di personale, il quale è stato notato dal noto insider Haze2K1, svela che Intel sta attualmente lavorando all’integrazione delle memorie GDDR7 nelle future GPU Arc di fascia desktop consumer. Inoltre, al contrario di quello che affermavano le indiscrezioni precedenti, l’azienda sta lavorando a ulteriori varianti Battlemage basate sul processore grafico BMG-G31, il che potrebbe tradursi in un modello di fascia alta della serie.
Future Arc graphics cards to use GDDR7 ⁉️🤔 pic.twitter.com/hnFTkAGYZb
— Haze (@Haze2K1) April 20, 2025
Nonostante tali informazioni non svelino nulla di dettagliato, risulta quasi palese come Intel abbia intenzione di investire maggiormente nei suoi prodotti che riguardano le GPU desktop, specie con il nuovo CEO Lip-Bu Tan, il quale vuole puntare con decisione sulla fascia consumer, il cui successo dipenderà dalla capacità di soddisfare le aspettative. Naturalmente, non resta che attendere ulteriori aggiornamenti e indiscrezioni in merito, per saperne di più.
Intel è nel frattempo impegnata anche sulla prossima generazione di CPU Nova Lake, la cui produzione è stata nuovamente affidata a TSMC. Il nodo proprietario 18A, i cui miglioramenti gli permettono ormai di essere alla pari del processo N2 di TSMC, verrà invece impiegato per i processori Panther Lake e Xeon Clearwater Forest.
Copilot+ PC: il notebook Dell XPS 13 è sceso al PREZZO MINIMO
Dell XPS 13 (9350) non è il solito portatile: oggi in forte sconto su Amazon, il notebook rientra a pieno tiolo nella categoria dei Copilot+ PC. Integra infatti un comparto hardware con processore di ultima generazione e supporto nativo all’intelligenza artificiale. Ha un display Infinity Edge da 13,5 pollici con risoluzione Full HD+ e pannello da 120 Hz. Non lasciartelo sfuggire al suo prezzo minimo storico.
Compra Dell XPS 13 (9350) in sconto
Notebook: Dell XPS 13, il Copilot+ PC portatileIl cuore pulsante è rappresentato da Intel Core Ultra 7 258V con chip grafico Intel Arc e NPU per l’AI, affiancato da 32 GB di RAM LPDDR5X e da un’unità SSD NVMe M.2 da 1 TB per l’archiviazione dei dati. A questo si aggiungono la connettività Wi-Fi e Bluetooth, la tastiera QWERTY con layout italiano (sopra ci sono i tasti funzione intelligenti), il trackpad in vetro senza giunture, webcam 1080è con microfono, altoparlanti, tante porte fisiche e batteria con autonomia elevata. Scopri di più nella scheda completa. Il sistema operativo preinstallato è Windows 11 Pro con licenza ufficiale e ricezione immediata di tutti gli aggiornamenti distribuiti da Microsoft. Lo stesso vale per le nuove funzionalità, come nel caso di Recall.
Approfittane ora: trattandosi di un’offerta a tempo potrebbe andare sold out o terminare da un momento all’altro. Non lasciarti sfuggire il forte sconto e acquista Dell XPS 13 (9350) al prezzo finale di 1.839 euro, il minimo storico da quando è in vendita.
Compra Dell XPS 13 (9350) in sconto
Il notebook è venduto e spedito da Amazon con disponibilità immediata e consegna gratis entro domani se lo ordini subito. La colorazione è Platinum, quella visibile in queste immagini.
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Annunciare un nuovo prodotto come disponibile da subito, salvo poi rilasciare molte funzionalità solo più avanti, è una strategia di marketing piuttosto diffusa. Ci è cascata persino Apple con il suo pacchetto di funzioni AI. E a farglielo notare ci ha pensato la National Advertising Division.
Apple Intelligence e la pubblicità ingannevoleQuando Apple ha lanciato la pagina web di Apple Intelligence, in cima alla pagina campeggiava la scritta “disponibile ora“. Gli utenti quindi si aspettavano che funzioni come Genmoji, Image Playground e l’integrazione con ChatGPT fossero già pronte all’uso con l’uscita dell’iPhone 16. Peccato che non fosse proprio così…
Come ha fatto notare la NAD, che si occupa di verificare la veridicità delle campagne pubblicitarie, Apple aveva relegato in una notina a piè di pagina il fatto che alcune funzionalità sarebbero arrivate solo in un secondo momento. Una piccola nota che, secondo l’organizzazione, non era “sufficientemente chiara e visibile, oltre che lontana dalle affermazioni principali“.
Dall’iPhone 16 a Siri, le promesse non mantenute di AppleMa non è finita qui. Perché se è vero che alcune funzionalità di Apple Intelligence sono effettivamente arrivate con l’iPhone 16, come gli strumenti di scrittura e la rimozione di oggetti indesiderati dalle foto, altre si sono fatte attendere. E alcune, come la nuova Siri potenziata dall’AI, non si sono ancora viste. Tanto che l’azienda ha dovuto ritirare uno spot con l’attrice Bella Ramsey che mostrava le mirabolanti capacità della nuova Siri, come ricordare il nome di una persona incontrata mesi prima.
La NAD bacchetta Apple, che promette di rimediareDi fronte a queste evidenze, la NAD ha invitato Apple a rimuovere o correggere l’espressione “disponibile ora” utilizzata per pubblicizzare Apple Intelligence. Secondo l’organismo, quella frase poteva indurre facilmente gli utenti a credere che tutte le funzionalità annunciate fossero già utilizzabili. Per evitare malintesi, Apple ha prontamente aggiornato i suoi materiali promozionali. Ma non senza una punta di permalosità.
“Anche se non siamo d’accordo con le conclusioni della NAD relative alle funzionalità che sono disponibili per gli utenti ora, apprezziamo l’opportunità di lavorare con loro e seguiremo le loro raccomandazioni“, ha dichiarato un portavoce dell’azienda. Insomma, Apple ammette l’errore ma non troppo.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Il bollitore intelligente di Xiaomi è ora in offerta a soli 46€
Sì, anche un semplice bollitore può diventare un prodotto tecnologico meraviglioso. E lo Xiaomi Mi Smart Kettle Pro è proprio uno di questi. È un dispositivo intelligente in grado di regolare la temperatura dell’acqua e di mantenerla così da permetterti di gustarti una tisana, un tè caldo o cucinare quello che vuoi in maniera semplice, veloce e soprattutto sicura. Su eBay ora il bollitore Xiaomi Mi Smart Kettle Pro è in promozione a soli 46€ utilizzando il codice sconto PSPRAPR25.
3 ragioni per scegliere Xiaomi Mi Smart Kettle Pro
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Raggiungi sempre la temperatura che vuoiCon il bollitore smart Xiaomi Mi Smart Kettle Pro hai innanzitutto un prodotto estremamente elegante in cui lo stile e il design si uniscono perfettamente alla dimensione tech. Lo puoi tenere a vista sul top della cucina o sul ripiano in soggiorno e non sfigurerà mai.
Ma il bello di Xiaomi Mi Smart Kettle Pro sta nell’utilizzo. Puoi non solo impostare la temperatura che vuoi, ma puoi anche sfruttare le cinque modalità preimpostate specifiche per le diverse preparazioni. Hai quindi la modalità 40°C per i probiotici, quella 50°C per il latte in polvere, quella 70°C per gli alimenti dei bambini, 80°C per il tè e 90°C per il caffè.
XIAOMI MI SMART KETTLE PRO BOLLITORE ELETTRICO ACQUA CON APP 1,5 LITRI 1800W
In qualsiasi momento ti basta premere un tasto e Xiaomi Mi Smart Kettle Pro si occupa di riscaldare la bevanda di cui hai bisogno. E poi puoi controllare il bollitore dall’app sullo smartphone e impostare l’opzione di mantenimento del calore fino a 12 ore. Una volta che hai iniziato a usarlo ti renderai conto di quanto ti è utile.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Intel: la resa del nodo 18A alla pari con N2 di TSMC
Nonostante la decisione da parte di Intel di voler utilizzare un approccio “a doppia fornitura”, affidando a TSMC la produzione delle CPU desktop Nova Lake e alle sue fonderie i prossimi processori Panther Lake e Clearwater Forest, il nodo proprietario 18A è comunque tra i più attesi nel settore, con l’azienda che vuole anche dimostrare l’ambizione di poter assumere un ruolo primario nel settore.
Intel: migliora molto il nodo 18A, ora alla pari con TSMCAllo stato attuale, diverse divisioni Intel hanno ottenuto prestazioni e risultati inferiori alle aspettative. Il futuro appare tuttavia promettente, soprattutto grazie alla divisione Intel Foundry Services (IFS). Sotto la guida di Pat Gelsinger, la fonderia ha acquisito molta priorità, spingendo così l’azienda verso una maggiore integrazione verticale della catena di approvvigionamento.
Sebbene i risultati passati non siano stati sempre positivi, il processo 18A, ormai prossimo al debutto, apre nuove prospettive. Durante l’evento del VLSI Symposium 2025, l’azienda di Santa Clara ha presentato il suo nuovo processo processo, evidenziando significativi progressi che riguardano molti aspetti cruciali, quali la resa, la velocità, il consumo energetico e altro.
Il processo Intel 18A offre innanzitutto un miglioramento della densità superiore al 30% rispetto al precedente Intel 3, grazie a tecnologie come PowerVia e BSPDN. Per quanto riguarda le prestazioni, la potenza e l’area (PPA), 18A garantisce un incremento della velocità del 25% e una riduzione del consumo energetico del 36% a 1,1V con un sotto-blocco standard di core Arm. Inoltre, il processo 18A ottimizza l’utilizzo dell’area, consentendo una maggiore efficienza e la possibilità di realizzare design a densità più elevata.
Un aspetto notevole del nuovo nodo Intel è la mappa del “voltage droop”, che mostra la stabilità del nodo in condizioni di alte prestazioni. Grazie alla tecnologia PowerVia, 18A assicura una distribuzione di energia più stabile. Un confronto delle librerie di celle evidenzia che l’alimentazione sul lato posteriore consente una disposizione più compatta delle celle e un miglioramento dell’efficienza dell’area, liberando spazio per il routing sul lato anteriore.
18A rappresenta quindi il nodo più avanzato di Intel Foundry, con tassi di resa in miglioramento davvero interessanti e che possono rendere molto competitiva l’azienda. Al confronto con la concorrenza, 18A eguaglia la densità SRAM del processo N2 di TSMC, posizionando l’azienda all’avanguardia e praticamente alla pari della fonderia taiwanese.
Come già anticipato nelle ultime notizie, il processo 18A troverà applicazione nei processori Panther Lake e nelle CPU Xeon Clearwater Forest, motivo per cui è già pronto per la produzione in massa di tali prodotti.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Kevin Systrom: Instagram era una minaccia per Facebook
Kevin Systrom, co-fondatore di Instagram, ha segnato un punto a favore della FTC (Federal Trade Commission). Durante la sua testimonianza al processo antitrust ha dichiarato che Meta ha ridotto le risorse per l’app di foto sharing, in quanto minacciava la crescita di Facebook. Systrom ha quindi smentito le affermazioni di Mark Zuckerberg.
Utenti in aumento prima dell’acquisizioneSystrom ha co-fondato Instagram insieme a Mike Krieger, ricoprendo il ruolo di CEO fino al 2018, quando ha rassegnato le dimissioni (anche a causa di contrasti con Zuckerberg). È un testimone chiave della FTC perché potrebbe confermare la tesi dell’agenzia governativa, ovvero che Meta ha acquisito Instagram e WhatsApp per eliminare la concorrenza.
Durante la sua testimonianza, Zuckerberg aveva affermato che Instagram non avrebbe mai raggiunto l’attuale popolarità senza l’aiuto di Facebook (oggi Meta). Systrom ha dichiarato esattamente l’opposto. La crescita di Instagram era esponenziale con migliaia di iscrizioni al giorno. Il primo rallentamento è stato registrato circa un anno dopo l’acquisizione.
Su Facebook veniva suggerito l’uso di Instagram e c’era il cross-posting tra le app. Nel 2018, poco prima delle dimissioni di Systrom e Krieger, Zuckerberg ha deciso di eliminare l’integrazione perché Instagram rappresentava una minaccia per la crescita di Facebook. All’epoca, Instagram aveva un miliardo di utenti, circa la metà di Facebook, ma solo 1.000 dipendenti contro i 35.000 di Facebook.
Systrom ha inoltre dichiarato che Zuckerberg non ha fornito nessuna risorsa (soldi e persone) per aggiungere funzionalità video e migliorare la privacy dopo lo scandalo Cambridge Analytica. L’avvocato di Meta ha tentato di screditare la testimonianza di Systrom, evidenziato che Instagram non avrebbe mai avuto successo come azienda indipendente. Systrom ha risposto che questa era una delle tante probabilità e non c’era nessuna certezza.
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Meta, Oversight Board chiede chiarimenti sulle norme contro l'odio
Quando si tratta di moderazione dei contenuti, Meta non può fare quello che vuole. A ricordarglielo ci pensa il suo stesso Consiglio di Sorveglianza, l’Oversight Board. E stavolta, non le ha mandate a dire.
A gennaio Meta ha introdotto le nuove politiche sui discorsi d’odio. Un cambiamento che, secondo il Consiglio, è stato “annunciato frettolosamente, in una deviazione dalla procedura regolare“. Insomma, Mark Zuckerberg e soci hanno deciso di allentare le maglie sui contenuti offensivi senza dare troppe spiegazioni.
Il Consiglio di Sorveglianza di Meta chiede chiarezza sulla nuove politiche contro i discorsi d’odioIl Consiglio non ci sta e ha chiesto a Meta di fornire maggiori informazioni sulle nuove regole. Non solo: l’organismo vuole che l’azienda valuti l’impatto di queste politiche sugli utenti più vulnerabili, che riporti pubblicamente i risultati e che aggiorni il Consiglio ogni sei mesi. Perché quando si tratta di hate speech, la trasparenza non è un optional.
Ma facciamo un passo indietro. Perché Meta ha deciso di ammorbidire le sue politiche sui discorsi d’odio? Secondo molti osservatori, la svolta è arrivata in vista dell’insediamento del presidente Donald Trump, in un tentativo di permettere “più libertà di parola” su Facebook, Instagram e Threads. Peccato che questa libertà sia andata a scapito delle tutele per immigrati e comunità LGBTQIA+.
Di fronte a questo scenario, il Consiglio di Sorveglianza non è rimasto a guardare. Ha inviato a Meta ben 17 raccomandazioni, chiedendo tra le altre cose di misurare l’efficacia del nuovo sistema di note della community, di chiarire la sua posizione rivista sulle ideologie di odio e di migliorare l’applicazione delle sue politiche contro le molestie. Inoltre, ha ricordato a Meta il suo impegno del 2021 a rispettare i Principi Guida delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani, coinvolgendo le parti interessate colpite dalle nuove politiche. Cosa che, a quanto pare, Meta non ha fatto.
Il Consiglio di Sorveglianza bacchetta MetaIl Consiglio di Sorveglianza non ha il potere di dettare legge sulle politiche generali di Meta. Può solo esprimersi sui singoli casi, e l’azienda è tenuta a seguire le sue indicazioni. Intanto, nelle decisioni pubblicate su 11 casi riguardanti varie piattaforme di Meta, il Consiglio sembra aver criticato diverse delle nuove politiche annunciate da Zuckerberg.