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Updated: 48 min 54 sec fa

Caso antitrust Google: il giudice blocca l'intervento di Apple

Mar, 02/04/2025 - 11:44

Apple ci ha provato, ma ha trovato il muro. Il giudice federale Amit Mehta non ha voluto sentire ragioni e ha rispedito al mittente la richiesta urgente dell’azienda di Cupertino. Apple sperava di mettere un freno al processo che potrebbe dare una bella scossa al dominio di Google nel mondo delle ricerche online, ma il tentativo è andato a vuoto.

Respinta la richiesta di Apple nel caso antitrust contro Google

Una mossa a sorpresa, quella di Apple, che ha lasciato molti osservatori perplessi. Perché Apple dovrebbe preoccuparsi delle sorti di Google? I soldi, eh già. Il contratto che permette a Google di essere il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple avrebbe un valore di 18 miliardi di dollari l’anno. Una cifra “sostanziosa”, che spiega perché Apple sia così interessata a mantenere questo accordo.

Parole che suonano quasi come una confessione. Apple non vuole rinunciare alla sua fetta della torta, anche se questo significa schierarsi dalla parte di un (presunto) monopolista. Una posizione che stride con l’immagine di paladina della privacy e della concorrenza che ama dare di sé.

Ma il giudice Mehta non si è fatto convincere dalle argomentazioni di Apple. Nell’ordinanza con cui ha respinto la richiesta di sospensione, ha scritto che la società “non ha soddisfatto i “rigidi requisiti” per ottenere lo “straordinario sollievo di una sospensione in attesa di appello“.

In particolare, Mehta ha sottolineato che Apple “non ha stabilito una probabilità di successo nel merito” della sua istanza. Tradotto: i legali della Mela non hanno portato prove concrete dei danni certi e gravi che subirebbero se il processo andasse avanti.

Si va verso lo smembramento di Google?

E così, salvo colpi di scena, ad aprile si terrà la fase di dibattimento sulle misure correttive da imporre a Google, dopo che il colosso di Mountain View è stato giudicato colpevole di detenere un monopolio illegale sulle ricerche online.

I pubblici ministeri del Dipartimento di Giustizia hanno chiesto lo scorporo di asset cruciali come il browser Chrome e persino il sistema operativo Android. Google proverà a evitare uno smembramento, proponendo rimedi più soft come lo scioglimento dei contratti di licenza che legano a doppio filo le sue app e servizi.

Ma la strada sembra segnata. E Apple, volente o nolente, dovrà fare i conti con un futuro in cui il suo “partner” potrebbe non essere più così generoso. O addirittura scomparire dal mercato delle ricerche. Un bel grattacapo per Tim Cook e soci, che dovranno inventarsi nuovi modi per monetizzare il famoso giardino recintato. Magari puntando su un motore di ricerca tutto loro? Per ora, l’azienda di Cupertino deve incassare il no del giudice e sperare che Google se la cavi.

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Con Norton 360 Advanced antivirus avanzato e VPN illimitata a 3,75€/mese

Mar, 02/04/2025 - 11:42

Quando si parla di sicurezza online, spesso ci si trova di fronte a costi elevati per ottenere un antivirus di qualità e una VPN affidabile. Tuttavia, con Norton 360 Advanced puoi avere entrambi con un unico abbonamento, al prezzo eccezionale di 3,75€ al mese, grazie allo sconto del 66% attualmente disponibile sul piano annuale.

Considerando che molte VPN premium costano almeno 5€ al mese e un buon antivirus richiede un abbonamento separato, l’offerta di Norton è una delle più convenienti sul mercato. Con una sola sottoscrizione, ottieni protezione completa per il tuo dispositivo e la tua privacy online, senza dover scegliere tra sicurezza informatica e anonimato in rete.

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Un altro punto di forza è il social media monitoring, una funzionalità pensata per proteggere i tuoi account sui principali social network da eventuali tentativi di hacking o esposizione a contenuti pericolosi. Norton 360 Advanced non si limita quindi a difendere il tuo dispositivo dai virus, ma offre una protezione a 360° per la tua vita digitale.

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iPhone 15 è stato lo smartphone più venduto del 2024

Mar, 02/04/2025 - 11:40

Stando a quelli che sono i più recenti dati forniti da Counterpoint Research, lo smartphone più venduto nel 2024 ormai trascorso è stato l’iPhone 15 di Apple. Stupisce particolarmente il fatto che sia riuscito a raccogliere più spedizioni rispetto ad altri modelli della medesima lineaup o più recenti, visto e considerato che può essere già considerato obsoleto, in quanto non dispone dell’hardware necessario per supportare Apple Intelligence.

iPhone 15: re delle vendite degli smartphone nel 2024

Ad occupare, invece, il secondo e il terzo posto in classifica sono l’iPhone 15 Pro Max e ;’iPhone 15 Pro. Il colosso di Cupertino, dunque, è riuscito a monopolizzare il podio con tutti e tre i suoi smartphone della precedente generazione.

Commentando le prestazioni di Apple, l’analista senior Karn Chauhan ha dichiarato: “Il modello base di Apple iPhone 15 ha dominato la lista degli smartphone più venduti nel 2024, con gli Stati Uniti e la Cina che rappresentano quasi la metà delle sue vendite globali. L’iPhone 15 Pro Max e l’iPhone 15 Pro hanno seguito l’iPhone 15 rispettivamente come secondo e terzo smartphone più venduto. La preferenza dei consumatori per le varianti Pro è aumentata in modo significativo, con i modelli Pro che rappresentano più della metà di tutte le vendite di iPhone ogni anno per la prima volta. Interessanti piani di finanziamento e offerte di permuta sugli iPhone hanno contribuito alla tendenza alla premiizzazione e hanno reso l’iPhone più accessibile a un pubblico più ampio, in particolare nei mercati emergenti. Questa tendenza ha portato più consumatori a optare per l’ultimo iPhone, aiutando Apple a entrare nella lista del quarto trimestre 2024 dei primi cinque marchi di smartphone indiani per la prima volta in assoluto”.

A seguire troviamo poi gli smartphone di casa Samsung, più precisamente il Galaxy A15 5G, che si colloca al quarto posto. Figura poi la variante 4G e il Galaxy A05 che chiude la top 10.

In classifica, però, sono presenti smartphone del colosso sudcoreano anche appartenenti alla fascia alta del mercato. Al settimo posto, infatti, si colloca il Galaxy S24 Ultra.

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Capsule Caffè Borbone Nespresso: qualità a prezzo bassissimo

Mar, 02/04/2025 - 11:28

Se cerchi una valida alternativa alle capsule originali Nespresso, qualunque sia il motivo, le Capsule Caffè Borbone Respresso Blu sono una delle migliori proposte disponibili sul mercato. Questo perché uniscono l’ottimo prezzo competitivo a una qualità particolarmente alta. Adesso su eBay sono in offerta al 18% di sconto! Si tratta di una promozione molto speciale.

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Tra l’altro, grazie al venditore che ha il 99,5% di feedback positivi, la consegna gratuita è inclusa per tutte le destinazioni. Ciò vuol dire che non dovrai pagare costi aggiuntivi per la spedizione verso casa tua. Inoltre, tutti gli ordini superiori o uguali a 30€ possono essere dilazionati in 3 rate a tasso zero selezionando PayPal o Klarna come metodo di pagamento.

Capsule Caffè Borbone Nespresso: la qualità che costa poco

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Samsung Galaxy S26 Ultra: fotocamera frontale sotto il display

Mar, 02/04/2025 - 11:28

I nuovi smartphone della gamma Galaxy S25 sono stati da poco annunciati, ma è già tempo di parlare della generazione successiva. Nelle scorse ore, infatti, sono emerse interessanti indiscrezioni riguardo la futura serie Samsung Galaxy S26, più precisamente relativamente alla fotocamera frontale che, a quanto pare, verrà nascosta sotto il display.

Samsung Galaxy S26 Ultra con fotocamera UDC

Più precisamente, in base ad alcune indiscrezioni provenienti da una fonte considerata attendibile, un prototipo di Galaxy S26 Ultra non ha il foro nel display per la fotocamera frontale. Ciò significherebbe che Samsung starebbe valutando l’adozione di una UDC (Under-Display Camera).

Questa tecnologia, che è stata introdotta per la prima volta con il Galaxy Z Fold 3, nasconde la fotocamera sotto lo schermo, per un’esperienza visiva discreta. Invece di fare un buco sul display, viene abbassata la densità dei pixel, consentendo una maggiore penetrazione della luce.

Per quanto possa sembrare meraviglioso, la verità, però, è che le fotocamere UDC sono un gradino sotto quelle a foro stenico. Tuttavia, la tecnologia ha fatto molta strada dalla sua introduzione nel 2021 e questo, in combinazione con l’intelligenza di elaborazione delle immagini di Samsung, significa che non c’è un’enorme disparità tra i risultati prodotti dalla fotocamera UDC e una fotocamera frontale convenzionale.

Occorre tuttavia tenere presente che una soluzione del genere non è adatta per foto di alta qualità. Ecco perché potrebbe non essere una buona idea incorporare sotto il display la fotocamera frontale del Galaxy S26 Ultra, visto e considerato che il dispositivo mirerebbe a offrire la possibilità di realizzare scatti professionali.

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iOS 18.3: Apple rilascia una versione ad hoc per iPhone 11

Mar, 02/04/2025 - 11:02

A fine gennaio, Apple ha reso disponibile per i suoi utenti iOS 18.3, unitamente a iPadOS 18.3, macOS Sequoia 15.3 e le nuove versioni dei sistemi operativi per gli altri suoi device. Per i possessori di iPhone 11, però, è pronto per il download e l’installazione un nuovo e specifico update.

iOS 18.3: disponibile una nuova versione specifica per iPhone 11

Nelle scorse ore, infatti, il colosso di Cupertino ha rilasciato una versione aggiornata di iOS 18.3 progettata specificamente per iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max. L’aggiornamento ha numero di build di 22D64.

Gli utenti che posseggono un iPhone 11 possono scaricare e installare il nuovo aggiornamento raggiungendo la sezione Impostazioni di iOS, facendo poi tap sulla voce Generali nella schermata che segue e selezionando la dicitura Aggiornamento software.

Non viene specificato quali siano le novità esatte che questo update introduce, ma con ogni probabilità si tratta di correzioni di bug e/o miglioramenti specifici per tutta la gamma iPhone 11.

Ricordiamo che i cambiamenti più interessanti di iOS 18.3 sono relativi soprattuto ad Apple Intelligence, che in Italia non è ancora fruibile. Più precisamente è stata implementata la funzionalità Visual Intelligence sugli ultimissimi iPhone 16 per aggiungere al calendario le date degli eventi scritte su volantini e poster inquadrati con la fotocamera. Altre novità riguardano i riassunti delle notifiche, l’aggiunta di un’inedita funzione per l’app Calcolatrice che ripete l’ultima operazione matematica quando si preme il tasto uguale e la correzione di un problema con Apple Music che poteva continuare la riproduzione di un brano anche in seguito alla chiusura dell’app.

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SoftBank: l'AGI arriverà prima del previsto, l'accordo con OpenAI

Mar, 02/04/2025 - 10:42

Masayoshi Son, famoso per le sue scommesse visionarie e a volte azzardate, torna a far parlare di sé. Questa volta il tema è l’intelligenza artificiale, o meglio, la sua versione più ambiziosa: l’AGI.

Masayoshi Son di SoftBank ci ripensa, l’AGI è dietro l’angolo

Qualche mese fa Son aveva dichiarato che l’AGI sarebbe arrivata tra due-tre anni. Ora, a sorpresa, ha cambiato idea. Il traguardo sarebbe “molto più vicino” del previsto. Ma Son non si limita alle previsioni. Vuole essere protagonista attivo di questa rivoluzione. E per farlo, ha stretto un accordo con uno dei player più agguerriti del settore: OpenAI.

SoftBank e OpenAI, un sodalizio ad alto potenziale (e rischio)

L’alleanza tra SoftBank e OpenAI si articola su più fronti. Da un lato, il gruppo giapponese partecipa al maxi-investimento da 500 miliardi di dollari nello Stargate Project, il piano per potenziare le infrastrutture AI negli Stati Uniti a beneficio di OpenAI.

Dall’altro, SoftBank ha creato una joint venture paritetica con OpenAI, chiamata SB OpenAI Japan. Obiettivo: commercializzare in esclusiva alle grandi aziende del Sol Levante un nuovo sistema di intelligenza artificiale battezzato Cristal Intelligence.

Ma non è tutto. SoftBank metterà sul piatto 3 miliardi di dollari per integrare le tecnologie di OpenAI nelle proprie controllate. Una scommessa non da poco, che punta a rivoluzionare il modo di fare business attraverso agenti AI sempre più sofisticati.

AGI: una questione di definizioni?

C’è però un interrogativo che aleggia su questa partnership: cosa intendono esattamente Son e Altman per AGI? Il concetto stesso di intelligenza artificiale generale è sfuggente e dibattuto. C’è chi la vede come un sistema in grado di eguagliare e superare le capacità cognitive umane in tutti i campi. Chi invece si accontenta di risultati più circoscritti, come il ragionamento astratto o la creatività.

Altman stesso, di recente, ha cercato di ridefinire l’AGI in termini più pragmatici. Una mossa forse tattica, per stemperare le aspettative e le critiche verso i suoi progetti. Ma che rischia di alimentare la confusione e le speculazioni su cosa sia davvero l’AGI e quanto siamo vicini a raggiungerla.

Cristal Intelligence per le aziende

Al di là delle dispute teoriche, SoftBank e OpenAI sembrano avere le idee chiare su come sfruttare l’AI per il business. Ma cosa fa esattamente Cristal Intelligence? Stando a SoftBank, si tratta di un sistema basato su agenti AI in grado di automatizzare compiti quotidiani e flussi di lavoro nelle aziende. Una promessa allettante, che fa gola a molti manager alle prese con la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei processi.

Due le prime “cavie” annunciate: Arm, la società di chip di proprietà di SoftBank e SoftBank Corp., l’operatore telefonico del gruppo.

Quali sono i rischi?

L’automazione promessa da SoftBank e OpenAI potrebbe avere ricadute pesanti sul mondo del lavoro, con la scomparsa di milioni di posti e la necessità di riqualificare intere fasce di popolazione. Senza contare le implicazioni etiche e sociali di affidare decisioni sempre più cruciali a sistemi di intelligenza artificiale, con tutti i bias e le opacità che li contraddistinguono.

Masayoshi Son sembra esserne consapevole. All’evento di lancio di Cristal Intelligence si è presentato con una sfera di cristallo in mano. Un gesto scaramantico?

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Monopolio Android: Google chiede di annullare il verdetto

Mar, 02/04/2025 - 10:38

Ieri sono iniziate le udienze presso il tribunale di appello di San Francisco alla presenza degli avvocati di Google, Epic Games e Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’azienda di Mountain View ha chiesto l’annullamento del verdetto e della successiva ingiunzione permanente che impone profonde modifiche al Play Store. Il ricorso era stato depositato a fine novembre 2024.

Scetticismo da parte dei giudici

Al termine del processo di primo grado (avviato in seguito alla denuncia di Epic Games), la giuria ha stabilito che Google possiede il monopolio nella distribuzione delle app Android e dei sistemi di pagamento. Il giudice James Donato ha successivamente emesso un’ingiunzione permanente che impone numerose modifiche al Play Store per ripristinare la concorrenza.

L’azienda di Mountain View ha ottenuto una sospensione temporanea fino al termine dell’appello. Google non potrà però sottoscrivere accordi con operatori telefoni e produttori di dispositivi per bloccare l’installazione degli store concorrenti in cambio di denaro, condivisione delle entrate o altri benefici.

Durante la prima udienza, l’avvocato di Google ha evidenziato una serie di errori legali che hanno portato alla sentenza di primo grado. Il caso doveva essere esaminato solo dal giudice e non da una giuria. Ciò rappresenta una disparità di trattamento rispetto all’analogo caso vinto da Apple con il verdetto del giudice.

I giudici del tribunale di appello hanno evidenziato che ci sono chiare differenze tra il mondo Apple e il mondo Android. L’avvocato di Epic Games ha aggiunto che non c’è nessun diritto costituzionale ad un processo senza giuria.

Un avvocato del Dipartimento di Giustizia (che supporta Epic Games) ha sottolineato che, in caso di annullamento dell’ingiunzione, i tribunali non potranno fare il loro dovere ai sensi della legge. La decisione del tribunale di primo grado è quindi un modo molto ragionevole per favorire la concorrenza.

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NOW: tutti i contenuti Sky in streaming senza abbonamento, ecco i prezzi

Mar, 02/04/2025 - 10:30

Scegliendo NOW è possibile accedere a tutta la programmazione di Sky (considerando sia i canali TV che i contenuti on demand) con una spesa ridotta e anche con la possibilità di non dover sottoscrivere un abbonamento vincolante. Le app di NOW sono disponibili su tutte le piattaforme (Smart TV, computer, smartphone, tablet, console etc.) e consentono l’accesso al servizio in modo semplice.

Il punto di forza di NOW è il prezzo. Il servizio si articola in tre diversi Pass (Entertainment, Cinema e Sport) attivabili con prezzi a partire da 6,99 euro al mese e con la possibilità di accedere a bundle in grado di garantire uno sconto aggiuntivo. È sempre possibile aggiungere l’Opzione Premium che mette a disposizione degli utenti la possibilità di sfruttare le 2 visioni in contemporanea, andando anche a eliminare la pubblicità dai contenuti on demand.

Per accedere alle offerte basta visitare il sito ufficiale di NOW, tramite il link qui di sotto.

Accedi qui alle offerte NOW

Quali sono le offerte di NOW?

NOW mette a disposizione dei suoi utenti 3 diversi Pass:

  • il Pass Entertainment che consente l’accesso ai contenuti di Sky TV (show e serie TV)
  • il Pass Cinema che consente l’accesso ai contenuti di Sky Cinema
  • il Pass Sport che consente l’accesso ai contenuti di Sky Sport e Sky Calcio

Le offerte disponibili in questo momento sono le seguenti:

  • Pass Entertainment: 8,99 euro al mese oppure 6,99 euro al mese con 12 mesi di permanenza minima
  • Pass Entertainment + Pass Cinema: 11,99 euro al mese oppure 9,99 euro al mese con 12 mesi di permanenza minima
  • Pass Entertainment + Pass Cinema + Opzione Premium: 14,99 euro al mese oppure 11,99 euro al mese con 12 mesi di permanenza minima
  • Pass Sport: 24,99 euro al mese oppure 14,99 euro al mese con 12 mesi di permanenza minima

C’è poi la promocompleta“, con tutti e tre i Pass inclusi. Ecco i costi:

  • Pass Entertainment + Pass Cinema + Pass Sport: 36,99 euro al mese oppure 24,99 euro al mese con 12 mesi di permanenza minima

Le offerte senza permanenza minima funzionano come Netflix e altri servizi analoghi, con possibilità di disattivare il rinnovo automatico in qualsiasi momento.

Per accedere all’offerta basta seguire il link qui di sotto.

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Apple AirPods 4 praticamente in Regalo su Amazon

Mar, 02/04/2025 - 10:26

Amazon ha deciso di fare un regalo a tutti gli utenti più veloci in grado di aggiudicarsi una delle migliori offerte speciali di oggi. Gli Apple AirPods 4 sono tuoi a soli 129€, invece di 149€. Si tratta di un’occasione incredibile e imperdibile. Cosa stai aspettando? Aggiungili subito in carrello e conferma l’ordine. Stai facendo l’affare del giorno.

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Grazie ai nuovi auricolari di Casa Cupertino hai la possibilità di accedere a tutta la qualità dell’Audio Spaziale Personalizzato a un prezzo super vantaggioso. La versione in promozione è quella senza Cancellazione Attiva del Rumore (ANC). Se l’essere isolato da ciò che ti circonda mentre ascolti la tua musica preferita non è una necessità allora questa è la soluzione perfetta.

Con gli Apple AirPods 4 fai una scelta furba, accedendo al fantastico ecosistema della Mela Morsicata, spendendo pochissimo su Amazon. Tra l’altro, con l’iscrizione a Prime attiva, non solo hai la consegna gratuita inclusa, ma accedi a tantissimi altri servizi sia collegati all’acquisto che non. Insomma, una vera e propria occasione da prendere al volo.

Apple AirPods 4: auricolari wireless pro a prezzo entry level

Fondamentalmente gli Apple AirPods 4 sono auricolari wireless professionali proposti a un prezzo da scaffale, accessibili a tutti. La qualità oggi non fa differenze, garantendo a tutti di godersi la propria musica preferita con un audio decisamente premium e avvolgente. Le caratteristiche eccellenti assicurano un acquisto davvero valido, ora a soli 129€ su Amazon.

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Questi auricolari wireless sono resistenti al sudore e all’acqua. Vuol dire che puoi indossarli senza preoccuparti anche quando ti alleni e sotto la pioggia. Inoltre, grazie alla custodia di ricarica USB-C, hai fino a 24 ore di ascolto totali. La loro forma ergonomica li rende particolarmente confortevoli anche quando indossati per molto tempo.

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Outlook: anche su Mac si può annullare l'invio delle email

Mar, 02/04/2025 - 10:23

Ci sono interessanti novità per tutti gli estimatori e soprattutto gli utilizzatori di Outlook su Mac. Nel corso delle ultime ore, infatti, Microsoft ha implementato una nuova funzione nel suo client di posta elettronica per i computer della “mela morsicata”, andando a includere una feature già disponibile su Windows e su Web, oltre che una delle migliori nuove opzioni che Apple ha aggiunto a Mail, il client predefinito di macOS, negli ultimi anni : la possibilità di annullare l’invio delle email.

Outlook: annullare l’invio delle email è possibile anche su Mac

La funzione risulta essere molto utile in molteplici circostanze. Ad esempio, se ci si rende conto di aver fatto un errore di battitura poco dopo aver inviato un’email o di aver scritto qualcosa di inesatto, è sufficiente fare clic sull’apposita opzione è il gioco è fatto.

Usufruire della funzione è molto semplice: è sufficiente fare clic destro sul messaggio di riferimento in elenco e scegliere la voce Richiama dal menu contestuale proposto, oppure premere il pulsante corrispondente visibile sulla barra degli strumenti dopo aver selezionato una specifica email.

Va tuttavia tenuto presente che la funzionalità è fruibile solo ed esclusivamente se sia il mittente che il destinatario dell’email dispongono di un account di posta elettronica Microsoft 365 o Microsoft Exchange nella stessa organizzazione. I messaggi inviati da o verso un account Hotmail, Gmail o live.com non possono essere richiamati. Ciò significa che è possibile annullare l’invio di un messaggio oltre il minuto o di là del buffer di invio, ma funziona solo tra account Microsoft nella stessa azienda.

La possibilità di annullare l’invio delle email su Outlook per Mac è attualmente in beta per gli utenti che eseguono la versione 16.94 (Build 25011325) o successiva, con un lancio di anteprima previsto per febbraio 2025.

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Milan - Roma: come vedere in streaming dall'estero i quarti di Coppa Italia

Mar, 02/04/2025 - 10:10

La Coppa Italia entra nel vivo con i quarti di finale: la prossima sfida in calendario è Milan – Roma. Il match è in programma mercoledì 5 febbraio a partire dalle 21:00 e sarà trasmesso in diretta TV su Canale 5 e in diretta streaming su Mediaset Infinity, come per tutte le altre partite della competizione.

Per vedere Milan – Roma in diretta streaming dall’estero, invece, è necessario verificare se qualche emittente nel Paese in cui ci si trova al momento trasmette l’evento. Purtroppo, la Coppa Italia è una competizione con una ribalta internazionale ridotta e poche emittenti estere hanno acquisito i diritti.

Gli utenti italiani che si trovano all’estero, però, hanno la possibilità di collegarsi a Infinity grazie a una VPN, andando a selezionare un server italiano. In questo modo, è possibile seguire il match in streaming, risolvendo il problema della mancata trasmissione della partita.

La VPN da usare, in questo momento, è NordVPN, vero e proprio punto di riferimento del settore. Con l’offerta in corso, il servizio ha un costo di 3,39 euro al mese, scegliendo il piano biennale con 30 giorni di garanzia di rimborso e con un risparmio netto rispetto al piano mensile (da 12,99 euro al mese). L’offerta è disponibile tramite il sito ufficiale di NordVPN.

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Milan – Roma: orario e probabili formazioni

Come sottolineato in precedenza, Milan – Roma è in programma mercoledì 5 febbraio con calcio di inizio fissato per le 21:00. Le due squadre vengono da un pareggio nell’ultimo turno di campionato (rispettivamente contro Inter e Napoli).

Ecco le probabili formazioni:

Milan (4-2-3-1):

  • Maignan; Walker, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Fofana, Musah; Chukwueze, Reijnders, Leao; Abraham. All. Conceiçao.

Roma (3-5-2):

  • Svilar; Celik, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Pellegrini, Angelino; Dybala, Dovbyk. All. Ranieri.

La partita sarà trasmessa da Canale 5 e Mediaset Infinity.

Per chi ha bisogno di una VPN, è possibile puntare su NordVPN, ora in offerta a 3,39 euro al mese con 30 giorni di garanzia di rimborso.

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Samsung: il tri-fold dovrebbe chiamarsi Galxy G Fold

Mar, 02/04/2025 - 10:01

Secondo le più recenti indiscrezioni, quest’anno Samsung annuncerà uno smartphone tri-fold, il primo in assoluto per l’azienda. A tal riguardo, nelle scorse ore è emerso quello che dovrebbe essere il nome del dispositivo. A quanto pare, si chiamerà Galaxy G Fold.

Samsung: svelato il nome del tri-fold

La scelta del nome sarebbe espressione della modalità di chiusura del dispositivo. Il tri-fold presenterebbe infatti un design a G, ovvero con due sezioni laterali che si piegano verso il centro. Non sarebbe pertanto un caso il fatto che il colosso sudcoreano abbia optato per questa nomenclatura piuttosto che per Galaxy Z come fatto per il resto dei suoi pieghevoli già in commercio.

Il tri-fold di Samsung dovrebbe presentarsi piuttosto simile al Mate XT Ultimate di Huawei, che si piega come il Galaxy Z Fold 6 e il Pixel 9 Pro Fold, ma con un segmento extra che può essere aperto per un display più ampio e più grande.

Il dispositivo di Samsung, inoltre, avrà presumibilmente uno schermo che misura 9,96 pollici quando è completamente aperto, essendo alto 6,54 pollici. A differenza della soluzione di Huawei, tuttavia, lo schermo si aprirebbe da entrambi i lati, piuttosto che in sequenza. Si dice altresì che il Galaxy G Fold sia più spesso del dispositivo di Huawei.

Samsung avrebbe altresì sviluppato sia lo schermo che la pellicola protettiva del Galaxy G Fold da zero, senza quindi sfruttare le tecnologie già messe a punto con i foldable esistenti.

Le informazioni sono state fornite dal leaker coreano yeux122, che riferisce di aver raccolto informazioni da insider affidabili come Ross Young. Non si tratta, dunque, di informazioni ufficiali, questo è bene tenerlo a mente, ma di dettagli provenienti da fonti vicine all’azienda.

Il conto aziendale imperdibile e con fatturazione elettronica è Finom

Mar, 02/04/2025 - 09:53

Hai un’attività commerciale o un’impresa e vuoi accedere a un sistema di gestione delle finanze pratico e completo? Il conto aziendale numero uno, imperdibile per tutte le funzionalità incluse e i prezzi competitivi, è Finom. Cosa stai aspettando? Apri subito il conto, un mese di piano Premium è gratis.

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Tutte le funzionalità del piano Premium sono a costo zero il primo mese. Così puoi provare questa soluzione senza costi, accedendo a tutte le funzionalità migliori per la gestione intelligente del tuo conto aziendale. Tra l’altro, questo conto include anche la fatturazione elettronica. In un unico posto hai tutto il necessario per ottimizzare la tua attività.

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Conto Aziendale Finom: pratico, economico e completo

Con il conto aziendale Finon non potevi chiedere di meglio. Grazie alla promozione a tempo in corso, hai solo poche ore per ottenere un mese di piano Premium gratis. Iscriviti oggi e approfittane gratuitamente. Dai un’occhiata a cosa hai incluso grazie a questa super offerta!

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Con il conto Finom Premium hai la possibilità di integrare fino a 5 account e 3 portafogli. I limiti di prelievo sono di 2.000€ e il limite di pagamento con carta è di 100.000€. Inoltre, hai la possibilità di associare un numero illimitato di Carte Virtuali e 15 Carte Fisiche fino a 3 per utente. Dulcis in fundo, SEPA in entrata e uscita oltre che bonifici con addebito diretto sono illimitati.

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Web Hosting pro e veloce al 50% di sconto con Serverplan

Mar, 02/04/2025 - 09:25

Se stai cercando soluzioni di web hosting professionali e veloci allora devi scegliere il servizio offerto da Serverplan. Grazie alle sue ultime offerte speciali, puoi approfittare del 50% di sconto sull’attivazione di un piano di Hosting Condiviso. Si tratta di un’occasione davvero imperdibile. Scegli la soluzione perfetta per te!

Scegli un piano di Hosting Condiviso Serverplan

Serverplan sembra proprio fatto su misura per le tue necessità. Esiste un piano perfetto per tutto quello di cui il tuo business online ha bisogno. Ogni tua esigenza verrà soddisfatta, basta scegliere la soluzione giusta e indicata per quello che devi fare e il gioco è fatto. Basta preoccupazioni su prestazioni e velocità. Sarai felice di far parte di una nuova famiglia professionale.

Web Hosting Serverplan: tutte le offerte

Vediamo quindi tutte le offerte disponibili per soluzioni di web hosting Serverplan, tutte al 50% di sconto per un risparmio incredibile senza rinunciare a nulla. Ecco i bundle a tua completa disposizione, pronti per essere attivate all’istante.

  • Hosting Linux:
    • Startup a soli 38€ l’anno, invece di 76€ l’anno;
    • Enterprise a soli 71€ l’anno, invece di 142€ l’anno;
    • Enterprise Plus a soli 115€ l’anno, invece di 230€ l’anno.
  • Hosting Windows ASP.NET:
    • Startup a soli 38€ l’anno, invece di 76€ l’anno;
    • Enterprise a soli 71€ l’anno, invece di 142€ l’anno.

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I prezzi sono da intendersi IVA Esclusa e l’offerta al 50% di sconto è valida per il primo anno, poi al rinnovo verrà addebitato il prezzo di listino.

Caratteristiche di Serverplan

Tutte le soluzioni di web hosting firmate Serverplan includono 1 dominio gratuito per sempre, con le estensioni .it e .eu incluse. Inoltre, hai sempre tanto spazio SSD NVMe. Ogni pacchetto include anche un numero di account email a disposizione da creare e gestire in base alle necessità.

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Importantissimo, ogni piano garantisce un traffico illimitato e l’accesso SSH (quest’ultimo solo per la serie Hosting Linux). Infine, è attivo anche il backup giornaliero automatico e tutte le soluzioni di sicurezza per proteggere le tue informazioni sensibili e i tuoi dati personali.

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OpenAI, nuovo marchio per robot umanoidi e gioielli smart

Mar, 02/04/2025 - 09:25

OpenAI ha depositato venerdì scorso una nuova domanda di marchio presso l’USPTO, l’ufficio brevetti americano. Niente di strano, se non fosse per i prodotti elencati nella richiesta, che lasciano intravedere le ambizioni dell’azienda per il futuro, a breve e lungo termine.

OpenAI, richiesta di registrazione del marchio svela i progetti su robot umanoidi e gioielli AI

Tra i prodotti menzionati spiccano cuffie, occhiali, telecomandi, custodie per laptop e telefoni, smartwatch, gioielli smart e visori per realtà virtuale e aumentata per l’interazione, la simulazione e la formazione assistita dall’AI.

Non è un segreto che OpenAI stia lavorando a un progetto hardware con l’ex designer di Apple Jony Ive. Il CEO Sam Altman ha confermato l’intenzione di sviluppare dispositivi consumer potenziati dall’AI attraverso partnership con più aziende, pur precisando che ci vorranno “diversi anni” anche solo per un prototipo.

Ma la domanda di marchio va oltre, menzionando robot umanoidi. OpenAI ha recentemente assunto Caitlin Kalinowski, ex responsabile della divisione occhiali AR di Meta, per guidare un nuovo team di robotica che dovrebbe testare robot – forse di forma umanoide – alimentati da sensori e AI personalizzati, in grado di interagire e prendere decisioni in modo simile agli esseri umani.

Chip personalizzati e computing quantistico

Scorrendo il documento, si trovano anche riferimenti a chip AI personalizzati e servizi per sfruttare le risorse di computing quantistico per ottimizzare le prestazioni dei modelli AI.

Da tempo si vocifera che OpenAI stia creando chip su misura per eseguire i suoi modelli di intelligenza artificiale. L’azienda ha una divisione dedicata alla co-progettazione di componenti per chip e punterebbe a portare sul mercato un chip personalizzato con i produttori di semiconduttori Broadcom e TSMC già nel 2026.

I piani di OpenAI per il computing quantistico sono più nebulosi, ma l’anno scorso la startup ha assunto un ex architetto di sistemi quantistici della startup PsiQuantum. Come ha notato The Register, il computing quantistico ha il potenziale per migliorare drasticamente l’efficienza dell’addestramento dei modelli AI grazie alla sua capacità di eseguire un vasto numero di calcoli simultaneamente.

Una roadmap in divenire o un’esplorazione a tutto campo?

Certo, le domande di marchio sono spesso scritte in modo volutamente ampio e non indicano necessariamente la roadmap di un’azienda. Quella di OpenAI potrebbe rivelare ambiti che la startup sta esplorando – o almeno, ha preso in considerazione. Ma quando – e se – qualcuna delle tecnologie menzionate arriverà sul mercato è impossibile dirlo con certezza.

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Hot Tub: prima app porno per iOS in Europa

Mar, 02/04/2025 - 09:07

Hot Tub è la prima app per adulti disponibile per iOS in Europa. Può essere scaricata da AltStore PAL, lo store alternativo che può essere installato grazie al Digital Markets Act. Apple ha apertamente accusato la legge europea di favorire questo tipo di contenuti.

Apple non ha nessuna responsabilità

Hot Tub permette di accedere ai contenuti di molti siti per adulti, eliminando inserzioni pubblicitarie, pop-up e tracker. Simili app sono vietate dalle linee guida di Apple. Gli utenti europei possono aggirare le restrizioni scaricando l’app da AltStore PAL.

Lo sviluppatore dello store alternativo (Riley Testut) ha sottolineato che l’app ha superato la revisione di Apple. L’azienda di Cupertino controlla se le app distribuite in Europa tramite AltStore PAL rispettano i requisiti minimi in termini di sicurezza e privacy. Apple avverte che le app pubblicate su store alternativi possono includere pornografia, incitamento all’odio, armi, alcool e droghe.

L’azienda di Cupertino ha dichiarato di non avere nessuna responsabilità, in quanto è costretta a rispettare il Digital Markets Act in Europa:

Siamo profondamente preoccupati per i rischi che le app porno hardcore di questo tipo creano agli utenti dell’UE, in particolare i bambini. Questa app e altre simili mineranno la fiducia dei consumatori e la loro sicurezza nel nostro ecosistema, sul quale abbiamo lavorato per più di un decennio per renderlo il migliore al mondo. Contrariamente alle false dichiarazioni rilasciate dallo sviluppatore del marketplace, non approviamo certamente questa app e non la offriremmo mai nel nostro App Store. La verità è che la Commissione Europea ci obbliga alla distribuzione da parte di operatori di marketplace come AltStore ed Epic, che potrebbero non condividere le nostre preoccupazioni per la sicurezza degli utenti.

Apple tira in ballo Epic Games perché ha investito in AltStore (ciò ha permesso di eliminare l’abbonamento). Il CEO Tim Sweeney ha scritto su X che su Epic Games Store non ci sono e mai ci saranno app porno. Ha inoltre aggiunto che su App Store ci sono le app di Reddit, Discord e X, dove gli utenti possono trovare facilmente contenuti pornografici.

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Confusione sul digitale terrestre: più canali su un unico LCN

Mar, 02/04/2025 - 08:35

Che il digitale terrestre sia sempre in divenire ormai non è più una novità, ma una costante. In queste ultime ore però sembra che la piattaforma sia un po’ in confusione. Voluta o non, sullo stesso LCN vengono trasmessi più canali a intermittenza. Una situazione particolare, ma anche questa non è una novità.

Nello specifico, da alcuni giorni nel Mux D-FREE (MUX 3D-Free), il canale Lineagem, disponibile al Logical Number Channel (LCN) 132, lascia il suo spazio alla trasmissione delle programmazioni di Juwelo, canale tematico a carattere commerciale. Durante la trasmissione di questo canale il logo Lineagem viene rimosso lasciando spazio solo a quello di Juwelo.

La qualità della trasmissione non pare però essere la medesima. Per questo alcuni esperti e addetti ai lavori hanno dei dubbi circa l’effettiva normalità della situazione. Infatti, la trasmissione risulta essere errata nel formato 4:3. Una situazione che arriva proprio mentre la lista canali del digitale terrestre è stata aggiornata.

Digitale Terrestre: cosa deve fare l’utente

In questi casi l’utente non può fare nulla se non attendere una definizione delle trasmissioni. Al momento non sono chiare le motivazioni che hanno portato a questa modifica sul digitale terrestre. Nondimeno, se lo spettatore riscontra problemi di segnale, in questo e in altri canali, la soluzione può essere avviare una ricerca automatica dei canali:

  1. accedi al menù del telecomando;
  2. seleziona la voce “Ricerca Canali”;
  3. avvia la “Ricerca Automatica” dei canali;
  4. attendi il tempo necessario alla ricerca;
  5. conferma la lista proposta;
  6. accetta l’ordine secondo la Numerazione LCN Nazionale.

Nel frattempo il Mux D-Free (MUX 3-D FREE) si è aggiornato. Ecco l’elenco aggiornato dei canali a questo momento:

  • BOM CHANNEL (LCN 68)
  • LINEAGEM / JUWELO (LCN 132)
  • ArteIN (LCN 133)
  • DELUXE 139 (LCN 139)
  • PADRE PIO TV (LCN 145)
  • PRIMASET (LCN 149)
  • EQUtv (LCN 151)
  • Tesory Channel (LCN 152)
  • FASCINO TV (FASCINO TV 157 HD) (LCN 157)
  • Canale 165 (FASCINO TV 165) (LCN 165)
  • ORLERTV (LCN 166)
  • CANALE168 (LCN 168)
  • CANALE169 (LCN 169)
  • PRIMA FREE (LCN 170)
  • AP CHANNEL (269ITALIA) (LCN 220)
  • RADIO ROMA NETWORK (LCN 222)
  • Teleshopping (LCN 225)
  • Tesory Channel (LCN 228)
  • CUSANO NEWS 7 (LCN 234)
  • GENIUS 240 (LCN 240)
  • SICILIA 242 (LCN 242)
  • BABEL (LCN 244)
  • TCI (LCN 248)
  • MOMENTO TV (LCN 251)
  • Radio Radio TV (LCN 253)
  • ADNPLAY (LCN 254)
  • Maria Vision (LCN 255)
  • Byoblu (LCN 262)
  • NTR RADIO 264 MUSIC TV (LCN 264)
  • 269ITALIA (CANALE 269 AP CHANNEL) (LCN 269)
  • Radio Margherita Più (LCN 825)
  • SUPERSIX (LCN 833)
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Zero canone e 4% annuo lordo: apri subito SelfyConto

Mar, 02/04/2025 - 08:30

Vuoi un buon motivo per aprire il conto corrente di SelfyConto? Qui è dove te ne forniamo almeno due: zero canone di mantenimento (azzerabile per tutti, come spiegheremo a breve) e un rendimento del 4% annuo lordo sulle somme vincolate a sei mesi per far fruttare i tuoi risparmi, senza alcun rischio. Aggiungiamoci anche i bonifici gratuiti (compresi quelli istantanei) e siamo arrivati a tre.

Apri SelfyConto: zero canone e 4%

Perché conviene aprire SelfyConto di Banca Mediolanum

Per quanto riguarda lo zero canone di tenuta, è disponibile senza limiti di tempo fino al compimento dei 30 anni di età e, per tutti, durante il primo anno. Come anticipato, è comunque azzerabile fino al 31 dicembre 2027 con l’accredito dello stipendio oppure effettuando spese per almeno 500 euro su base mensile. C’è poi la carta di debito che non prevede alcun costo per l’intero primo anno. Scopri di più sulla pagina dedicata.

In merito al rendimento del 4% annuo lordo, le condizioni proposte ti permettono di svincolare quando vuoi le somme senza perdere gli interessi maturati, non dovendo dunque obbligatoriamente attendere la scadenza. Questi sono solo alcuni dei vantaggi che ti aspettano con SelfyConto di Banca Mediolanum. Puoi aprirlo in autonomia, in modo facile e veloce, anche con SPID: segui le istruzioni che trovi sul aprire il conto corrente e, se ne hai bisogno, chiedi l’aiuto di un consulente.

Apri SelfyConto: zero canone e 4%

Quelli che ti abbiamo elencato qui sono alcuni dei principali benefit riservati ai clienti. A questi si aggiungono i prelievi ATM in area euro senza spese, l’invio e la ricezione immediata del denaro con l’app su smartphone e le principali operazioni bancarie gratuite. Ti consigliamo di collegarti al sito ufficiale per scoprire tutte le altre caratteristiche incluse e per capire se sono adatte a soddisfare le tue esigenze.

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DeepSeek bandito da agenzie governative e Paesi: ecco dove

Mar, 02/04/2025 - 08:07

DeepSeek sta perdendo smalto a tempo record. I suoi modelli che hanno fatto impazzire il web, ora fanno infuriare i regolatori di mezzo mondo. Paesi e agenzie governative di ogni latitudine hanno detto “stop” all’AI cinese, preoccupati per le sue pratiche poco trasparenti su etica, privacy e sicurezza.

E non è finita qui. Anche centinaia aziende hanno messo al bando DeepSeek. Il timore principale? Che i dati degli utenti finiscano dritti dritti nelle mani del governo cinese. Eh sì, perché DeepSeek li archivia tutti in patria, dove le aziende sono obbligate per legge a condividerli con l’intelligence di Pechino. Basta una richiesta e voilà, la trasparenza va a farsi benedire.

Insomma, la lista nera di DeepSeek si allunga di giorno in giorno. Ecco un tour veloce dei Paesi e degli enti che hanno messo al bando il chatbot.

DeepSeek, elenco dei Paesi dov’è bandito Italia, la prima a far scattare lo “stop”

Il Belpaese è stato tra i primi a chiudere la porta in faccia a DeepSeek. Merito del Garante della privacy, che ha indagato a fondo su come l’azienda gestisce i dati personali.

A fine gennaio, l’Autorità garante ha aperto un fascicolo su DeepSeek. Obiettivo: capire se rispettasse il GDPR, la legge europea che detta le regole su conservazione e uso dei dati degli utenti UE. Inoltre, ha concesso all’azienda cinese 20 giorni per rispondere alle domande su dove archivia i dati, come li usa e per fare cosa.

DeepSeek ha provato a dribblare, sostenendo che le sue app fossero fuori dalla giurisdizione UE. Risultato? Apps rimosse dagli store italiani di Apple e Google.

Taiwan, allarme sicurezza nazionale

A Taiwan sono stati anche più duri. Per il Ministero degli Affari Digitali, DeepSeekmette a rischio la sicurezza delle informazioni nazionali“. Il divieto di usare il chatbot AI vale per i dipendenti delle agenzie governative, delle scuole pubbliche e delle imprese statali.

Congresso USA, alert ai deputati

Anche gli uffici del Congresso statunitense sono stati avvertiti di non utilizzare DeepSeek. Secondo l’ufficio amministrativo capo (CAO) della Camera, gli hacker stanno già sfruttando il chatbot cinese per infettare i dispositivi con malware. Per ridurre i rischi, hanno limitato le sue funzioni su tutti i dispositivi della Camera.

Texas vieta i chatbot cinesi in toto

In Texas il governatore Greg Abbott ha alzato il tiro. Un ordine esecutivo vieta il chiatbot di DeepSeek e di altre aziende cinesi su tutti i dispositivi governativi dello Stato.

Marina e Pentagono, DeepSeek off limits

Anche la Marina USA ha ordinato ai suoi membri di stare alla larga da DeepSeek. Un’email interna, riportata da CNBC, parla di “potenziali rischi di sicurezza ed etici legati all’origine e all’uso della tecnologia“. Indicazioni categoriche per i marinai: vietato usare l’AI di DeepSeek per qualsiasi compito di lavoro o uso personale. E guai a scaricare, installare o utilizzare le sue app.

Stessa musica al Pentagono. Bloomberg rivela che l’Agenzia per i sistemi IT della Difesa ha chiuso l’accesso a DeepSeek a gennaio. Troppi dipendenti beccati a usare le app senza permesso, sollevando l’allarme dei piani alti. Un divieto con una scappatoia: il personale del Dipartimento della Difesa può ancora usare l’AI cinese, ma solo tramite Ask Sage, una piattaforma autorizzata che non si connette ai server in Cina. Tutto il resto è off limits.

NASA, chi usa DeepSeek è fuori

Cartellino rosso per DeepSeek anche alla NASA. Gli ordini per i dipendenti sono chiarissimi: “DeepSeek e i suoi prodotti e servizi non sono autorizzati per l’uso con i dati e le informazioni della NASA o su dispositivi e reti del governo“. E ancora: “Non è permesso accedere a DeepSeek tramite dispositivi NASA e connessioni gestite dall’agenzia“.

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