Falsi SMS Bancari inviati dall'Italia: scoperti i cybercriminali
Ieri i Carabinieri hanno scoperto e arrestato un gruppo di cybercriminali che gestivano una centrale operativa della cosiddetta “truffa del sito esca”. La scoperta nel rione Sanità a Napoli dove questi criminali inviavano falsi SMS bancari per rubare dati personali e denaro alle vittime.
Come riporta il Corriere della Sera, i Carabinieri, insospettiti da un insolito movimento sul terrazzo di un immobile diroccato, hanno deciso di effettuare dei controlli. Pensando di trovarsi davanti a una centrale di spaccio, hanno invece scoperto una centrale operativa organizzata nelle truffe online.
Questi falsi SMS bancari sono dei messaggi che allertano il destinatario in merito all’imminente blocco della carta di credito. L’avviso dovrebbe spingere l’utente a cliccare sul link contenuto nel testo per aggiornare i suoi dati e così evitare la sospensione. Questo messaggio è avvalorato dal numero di telefono che, grazie alla tecnologia spoofing telefonico, è identico a quello della banca.
Cliccando sul link la vittima viene indirizzata a una pagina di phishing che, in tutto e per tutto, è identica a quella di accesso all’Home Banking della banca. Qui la vittima, inserendo le credenziali, concede l’accesso al suo conto corrente ai cybercriminali. In questa “retata” i Carabinieri hanno sequestrato un portatile e 5 smartphone usati per inviare falsi SMS bancari.
Falsi SMS bancari: il consiglio dei CarabinieriI Carabinieri, grazie a questo controllo, sono riusciti a documentare cinque truffe dei falsi SMS bancari già andate a segno, con una somma rubata di 10mila euro complessivi, e a fermarne altre tre in corso. Una buona notizia, ma particolarmente triste sapere che in Italia ci siano organizzazioni dedite a questo.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli, con l’occasione, ha lanciato un appello a tutti i cittadini italiani: “Le tecniche di truffa sono sempre più insidiose e articolate, non fidatevi, non comunicate i vostri dati personali in chiamate con estranei o SMS ricevuti da soggetti sconosciuti. Contattate i vostri istituti di credito, contattate i vostri familiari e raggiungete al più presto la Stazione dei Carabinieri più vicina”.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Cobra Kai 6 è completa: guarda gli ultimi episodi con questa offerta
Gli ultimi episodi di Cobra Kai 6 sono finalmente disponibili: puoi guardarli in streaming su Netflix, risparmiando grazie all’offerta Intrattenimento plus di Sky che include l’accesso al catalogo completo della piattaforma, senza interruzioni pubblicitarie. È giunto il tempo di scoprire cosa ha riservato il destino agli eredi spirituali del maestro Miyagi e ai loro avversari.
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Cobra Kai 6 e molto altro con l’offerta di SkyLa serie, che può essere considerata un vero e proprio sequel della saga cinematografica Karate Kid (da cui riprende alcuni protagonisti, interpretati dagli stessi attori), è così giunta al termine della sua sesta stagione, quella conclusiva. Qui eviteremo qualsiasi tipo di spoiler per non rovinare la sorpresa a chi non ha ancora avuto modo di vederla: è fortemente consigliata sia a chi ha un ricordo nitido del giovane Daniel-san che a coloro che non sanno di cosa stiamo parlando, ma vogliono immergersi in una storia fatta di arti marziali, dojo e tornei.
Intrattenimento plus non include sono Netflix e tutte le sue nuove uscite, con abbonamento Base senza pubblicità, ma anche Sky TV. È il pacchetto con le serie originali e gli show di Sky. Qualche esempio? Tutti gli episodi di L’arte della gioia, The white lotus, M Il figlio del secolo e le puntate di programmi come MasterChef Italia.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}WhatsApp, sono disponibili i temi delle chat: come funzionano
Sono arrivati su WhatsApp i temi delle chat personalizzabili. Non che fino a ieri non fosse possibile intervenire sull’aspetto delle conversazioni, ma la novità appena introdotta offre una maggiore libertà di scelta all’utente finale. Vediamo di cosa si tratta.
I temi delle chat sono arrivati su WhatsAppInnanzitutto, la nuova funzionalità è accessibile attraverso le “Impostazioni”, selezionando prima la voce “Chat” e poi “Tema della chat predefinito”, come mostrato dagli screenshot allegati di seguito.
Ci si trova così di fronte alla schermata “Tema della chat” (qui sotto a sinistra), a sua volta composta da tre sezioni: “Temi”, “Colore della chat” e “Sfondo”. La prima mette a disposizione combinazioni di layout predefinite, mentre la seconda e la terza permettono di intervenire direttamente sui due elementi, anche caricando una propria immagine dalla galleria per trasformarla in wallpaper.
Prima di applicare le modifiche è possibile vederne il risultato in anteprima. Non manca nemmeno un selettore per la modalità scura.
È inoltre possibile modificare il tema di una singola conversazione, semplicemente aprendola, accedendo al menu delle “Impostazioni” e selezionando infine “Tema della chat”. Lo stesso vale per i canali, come segnalato dal blog ufficiale di WhatsApp.
Puoi applicare lo stesso tema a tutte le chat o renderle ancora più speciali usando per ognuna un tema diverso. In ogni caso, i temi della chat sono visibili solo a te. Puoi anche cambiare il tema dei tuoi canali.
Il team di Meta al lavoro sull’applicazione afferma che la disponibilità potrebbe non essere immediata per tutti. Come spesso accade in questi casi, si tratta di una distribuzione graduale, che per qualcuno potrebbe comportare un attesa lunga da pochi giorni fino a qualche settimana. Ad ogni modo, per velocizzare i tempi, può tornare utile controllare su Google Play (Android) e App Store (iOS) se è possibile scaricare un aggiornamento.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Offerta di Elon Musk per acquistare OpenAI, svelati i dettagli
Elon Musk ci riprova: dopo Twitter (ora X), il miliardario visionario punta gli occhi su OpenAI. Un consorzio di investitori capitanato dalla sua x.AI ha messo sul piatto ben 97,4 miliardi di dollari per comprare la società di Sam Altman. Una proposta che il CEO ha liquidato con una risata, ma che rischia di mandare all’aria i piani di trasformazione di OpenAI in una società for profit.
L’offerta di Elon Musk per acquistare OpenAI: i 5 dettagli chiaveMa c’è un colpo di scena: mentre tenta di papparsi OpenAI, Musk ha fatto causa ad Altman per impedirgli di cambiare lo status dell’azienda da no profit a for profit. Ma come hanno fatto notare gli avvocati di Altman in un’udienza, Musk non può avere entrambe le cose: tentare di acquisire OpenAI e cercare anche di impedirle di cambiare il suo status di non profit. La risposta di Musk? Se OpenAI rinuncia a diventare for profit, ritira l’offerta.
Intanto, la lettera d’intenti del consorzio di Musk è stata resa pubblica. Eccone i dettagli più succulenti:
- Deadline fissata al 10 maggio 2025: l’offerta scade se non si chiude prima, se entrambe le parti mollano o se OpenAI la rifiuta per iscritto.
- Pagamento cash al 100%: niente debiti, solo contanti. Musk ha messo insieme una cordata di investitori, tra cui il VC Joe Lonsdale e Vy Capital.
- Accesso totale a libri e personale: prima di sganciare i soldi, gli acquirenti vogliono spulciare i conti di OpenAI e intervistare i dipendenti. Un modo per x.AI di spiare il concorrente?
- L’offerta mina la causa di Musk: comprare OpenAI contraddice la tesi di Musk secondo cui gli asset di OpenAI non possono essere “trasferiti” a privati, sostengono gli avvocati di Altman.
- Musk si ritira se OpenAI resta no profit: se il board s’impegna a non cambiare status, Musk fa marcia indietro. Forse voleva solo alzare il prezzo che Altman dovrà pagare per comprare la sua creatura?
Dal canto suo, Altman fa spallucce: l’offerta di Musk non dà un valore al ramo no profit di OpenAI e comunque l’azienda non è sul mercato, ha detto il suo avvocato. Eppure, il board dovrà valutare formalmente la proposta, anche se viene da un concorrente. Sarà una mossa strategica o un bluff colossale?
Allarme SMS smishing: la Polizia spiega come riconoscere la truffa
Nelle ultime ore la Polizia Postale ha lanciato un allarme smishing a causa di un SMS truffa particolarmente pericoloso. La sua tecnica è quella di generare preoccupazione e curiosità nel destinatario che lo riceve con l’obiettivo di farlo richiamare a un numero scritto all’interno del messaggio di testo.
Gli esperti della Polizia Postale hanno pubblicato un recente comunicato stampa dove all’interno si trovano le istruzioni per riconoscere questa pericoloso raggiro. Grazie agli elementi forniti dalle forze dell’ordine si può evitare di cadere in questa trappola insidiosa che sfrutta tecniche di ingegneria sociale.
Infatti, se l’utente prova a chiamare il numero indicato nell’SMS truffa di questo attacco smishing si ritroverà costi di chiamata elevati addebitati sulla bolletta telefonica o nel suo credito residuo. Sostanzialmente, come ben specifica la Polizia Postale, si tratta di numerazioni a “valore aggiunto”, usate per la fornitura di servizi a pagamento.
SMS Smishing: come non cadere nella truffaLa Polizia Postale sta avvisando tutti gli utenti italiani di fare attenzione a un SMS truffa che sta circolando in questi giorni tramite una nuova campagna di smishing particolarmente insidiosa. “Se hai ricevuto un SMS che ti invita a contattare un numero che inizia con 892 – 893, con il pretesto di informarti su un’importante comunicazione che ti riguarda, non cedere alla curiosità di chiamare!”, spiegano le forze dell’ordine.
Quindi, per riconoscere questa truffa basta controllare il numero da chiamare. Se inizia con 892 o 893 è importante cancellare immediatamente il messaggio e non effettuare la chiamata. “Richiamando il numero proposto nel messaggio – continua la Polizia Postale – si resterà in attesa di ricevere la comunicazione che ci riguarda e alla fine della telefonata ci verrà addebitato il costo del servizio”.
Questa tecnica è molto simile alla truffa telefonica detta Wangiri.
Cosa fare quindi? Le forze dell’ordine consigliano di controllare il contenuto del messaggio con attenzione quando riceviamo un SMS da un mittente sconosciuto, potrebbe trattarsi di una truffa smishing. Inoltre, è importantissimo non cedere alla curiosità di richiamare numerazioni che appaiono fin da subito sospette.
Potresti verificare online se ci sono feedback riguardo quella numerazione o notizie in merito al messaggio che ha ricevuto e che altri hanno già segnalato.
TikTok di nuovo disponibile su App Store e Play Store negli USA
Dopo oltre 25 giorni di esilio forzato, TikTok è stato riammesso negli store di Apple e Google negli Stati Uniti. Le due big tech avevano messo alla porta l’app il 18 gennaio, in ossequio a una legge sulla sicurezza nazionale. Ma ora, come per magia, tutto è tornato come prima.
TikTok torna su App Store e Play Store: la telenovela è finita?Non solo TikTok: anche le altre creature di ByteDance, come l’editor video CapCut e il social Lemon8, sono rispuntati. Apple, che aveva addirittura pubblicato un raro documento di supporto per spiegare la rimozione, che ora è sparito nel nulla. Ma tutto è bene quel che finisce bene, no?
In realtà, la telenovela TikTok non è stata proprio una passeggiata. Dal 19 gennaio, l’app aveva iniziato a ripristinare i servizi per gli utenti esistenti, ma solo per chi non l’aveva disinstallata. Per chi invece aveva disinstallato l’app, aveva suggerito di scaricarla dal suo sito web. Un rimedio da hacker, insomma.
Ma cosa c’è dietro questo tira e molla? Semplice: un ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump appena insediato alla Casa Bianca. ByteDance ha 75 giorni per vendere TikTok a un’entità statunitense, altrimenti sarà bandita per sempre.
USA vuole il 50% di TikTok: nasce il fondo sovranoE non è finita qui. Trump ha dichiarato che gli States vogliono il 50% di TikTok, insieme ad altre aziende, attraverso una joint venture. Per l’occasione, ha pure inaugurato un fondo sovrano USA che potrebbe partecipare all’affare.
Intanto, i rivali di TikTok ne hanno approfittato. Secondo i dati di Cloudflare Radar, il traffico dell’app era tornato al 90% dei livelli pre-ban. Ma X e Bluesky hanno lanciato i video verticali nel feed in stile TikTok, mentre Meta ha lanciato Edits su Instagram, un’app di editing per sfidare CapCut.
TikTok, regina di download: 52 milioni nel 2024Nonostante tutto, TikTok, in fatto di download non ha rivali. L’anno scorso è stata la seconda app più scaricata nel Paese, con 52 milioni di download. Lo dice Sensor Tower, che di numeri se ne intende. Riuscirà la piattaforma cinese a resistere alle pressioni di Trump e soci? Di certo la partita è ancora aperta e ci riserverà altri colpi di scena.
ChatGPT, OpenAI rimuove gli avvisi sui contenuti sensibili
OpenAI ha deciso di rimuovere i messaggi che avvertivano gli utenti quando i contenuti rischiavano di violare i termini del servizio. Una mossa per ridurre i “rifiuti gratuiti e inspiegabili“, secondo Laurentia Romaniuk del team che si occupa del comportamento dei modelli AI.
A lil' mini-ship: we got rid of 'warnings' (orange boxes sometimes appended to your prompts). The work isn't done yet though! What other cases of gratuitous / unexplainable denials have you come across? Red boxes, orange boxes, 'sorry I won't' […]'? Reply here plz!
— Laurentia Romaniuk (@Laurentia___) February 13, 2025
Meno limiti per ChatGPT: OpenAI elimina alcuni avvisi sui contenuti sensibiliNick Turley, capo prodotto di ChatGPT, è stato ancora più diretto: gli utenti ora possono usare il chatbot come meglio credono, a patto di rispettare la legge e non farsi del male. “Felice di eliminare tanti avvisi inutili nell’interfaccia“, ha twittato entusiasta.
Sia chiaro, la rimozione degli avvisi non significa che ora ChatGPT risponderà a qualsiasi domanda sconveniente o asseconderà falsità plateali. Ma come hanno notato alcuni utenti su X, dire addio alle famigerate “box arancioni” che accompagnavano i prompt più piccanti combatte la percezione di un chatbot censurato o filtrato in modo irragionevole.
Fino a pochi mesi fa, argomenti come salute mentale, depressione, erotismo e violenza nella finzione erano un tabù. Da oggi ChatGPT risponderà almeno ad alcune delle domande su questi temi. Anche se un portavoce di OpenAI ci tiene a precisare che il cambiamento non riguarda il modo in cui il modello elabora le risposte.
OpenAI aggiorna le regole: meno censura, più libertàNon a caso, questa settimana OpenAI ha aggiornato le sue linee guida sugli argomenti controversi. Il nuovo “Model Spec” è passato da 10 a ben 63 pagine. Ora è chiaro che i modelli non si tireranno indietro di fronte a temi sensibili e eviteranno di fare affermazioni che potrebbero escludere punti di vista specifici.
La pressione politica dietro la svolta di OpenAI?Dietro questa mossa potrebbe esserci la pressione politica. Molti alleati del presidente Donald Trump, come Elon Musk e lo zar delle criptovalute David Sacks, hanno accusato i chatbot AI di censurare le opinioni conservatrici. Sacks ha puntato il dito proprio contro ChatGPT, definendolo “programmato per essere woke” e falso su argomenti politicamente sensibili. Che la svolta di OpenAI sia una risposta a queste critiche?
OpenAI cancella pagina sull'impegno per la diversità dal sito
OpenAI ha fatto piazza pulita del suo impegno per la diversità, l’equità e l’inclusione. Almeno sul suo sito web. La pagina che un tempo proclamava la dedizione dell’azienda a questi valori ora reindirizza a un generico discorso su “team dinamici” e “background diversi”, senza mai nominare la parola proibita: diversità.
OpenAI cancella pagina dedicata alla diversità dal sitoIl cambio di rotta è evidente. La vecchia pagina, immortalata dall’Internet Archive e citata da CNN nel 2023, parlava di un “investimento costante nella diversità, equità e inclusione” e di un “impegno continuo a migliorare il lavoro per creare un’organizzazione diversificata, equa e inclusiva“. La nuova versione si limita a dire che “le idee più forti emergono quando sono testate, dibattute e migliorate da persone con background, esperienze e modi di pensare diversi“.
Quando esattamente sia avvenuto questo cambio di rotta non è chiaro, ma i segnali puntano a tempi molto recenti. Il 22 gennaio, ABC News citava ancora la pagina sulla diversità come disponibile. Il 27 gennaio, OpenAI aveva già pubblicato il nuovo testo sui “team dinamici“. Alla richiesta di chiarimenti di The Crunch e su eventuali modifiche alle politiche interne, l’azienda non ha risposto.
OpenAI non è l’unica a fuggire dalla diversità…OpenAI non è certo l’unica a prendere le distanze da diversità, equità, inclusione, temi oggi sotto attacco politico e legale. Nell’ultimo mese, Meta, Google e Amazon hanno tutte annunciato tagli o aggiustamenti alle loro politiche DEI. Un trend che sembra coinvolgere tutte le Big Tech.
OpenAI, dal canto suo, lavora a stretto contatto con il governo. Ha ottenuto un contratto governativo e ha lanciato un chatbot per le agenzie federali. Chissà se questo legame ha influito sulla sua improvvisa reticenza sul tema della diversità. Per ora, l’azienda tace. Ma il suo silenzio è più eloquente di mille parole.
Microsoft, l'AI sul lavoro riduce il pensiero critico
Non illudiamoci che l’intelligenza artificiale sia la soluzione a tutti i problemi, anzi. Secondo una nuova ricerca di Microsoft e della Carnegie Mellon University, più usiamo l’AI sul lavoro, meno esercitiamo il pensiero critico. Il rischio? A lungo andare, il cervello si potrebbe atrofizzare.
Microsoft: “L’intelligenza artificiale sul lavoro può rendere pigri”I ricercatori hanno messo il dito nella piaga. Automatizzando i compiti di routine e lasciando all’uomo solo la gestione delle eccezioni, l’AI ci priva delle opportunità quotidiane di allenare il nostro giudizio e rafforzare il nostro “muscolo cognitivo”. Risultato? Quando arrivano le eccezioni, ci troviamo impreparati e con le facoltà mentali arrugginite.
Lo studio ha coinvolto 319 lavoratori, che hanno riportato 936 esempi di utilizzo dell’AI generativa sul lavoro. Ebbene, più fiducia riponevano nelle capacità dell’AI, meno pensiero critico esercitavano. Al contrario, quando dubitavano dei risultati dell’AI, si impegnavano di più a valutarli e migliorarli, fidandosi delle proprie capacità.
Un altro dato preoccupante emerso dalla ricerca è che chi usa l’AI tende a produrre risultati meno diversificati per lo stesso compito, rispetto a chi non la usa. Segno che manca un giudizio personale, contestualizzato, critico e riflessivo sull’output dell’AI. In altre parole, un deterioramento del pensiero critico.
Ovviamente, ci sono condizioni che favoriscono o scoraggiano l’uso del pensiero critico di fronte all’AI. Ad esempio, chi è sotto pressione per il tempo tende a fidarsi ciecamente dell’AI, mentre chi lavora in contesti ad alta posta in gioco, dove un output sbagliato può fare danni, sta più attento.
L’AI ci rende stupidi? Non è così sempliceL’AI sta davvero atrofizzando il nostro cervello? La risposta non è così semplice. Come notano i ricercatori, l’umanità ha una lunga storia di “esternalizzazione“ dei compiti cognitivi alle nuove tecnologie, dalla scrittura (criticata da Socrate) alla stampa (criticata da Tritemio), dalle calcolatrici (criticate dai prof di matematica) a Internet. E ogni volta c’è chi si preoccupa che queste tecnologie distruggeranno l’intelligenza umana.
Microsoft, che è il maggior investitore di OpenAI, non può certo permettersi di frenare lo sviluppo dell’AI generativa. Ma i suoi ricercatori suggeriscono di progettare strumenti AI che motivino gli utenti a usare il pensiero critico. Insomma, l’AI deve essere un partner nello sviluppo delle competenze, non un sostituto del cervello umano.
Apple abusa del suo potere con la funzionalità ATT
L’autorità antitrust della Germania (Bundeskartellamt) ha pubblicato i risultati preliminari dell’indagine avviata a giugno 2022. Apple avrebbe abusato del suo potere di mercato dando alle sue app un trattamento preferenziale per quanto riguarda la funzionalità App Tracking Transparency (ATT).
Auto-preferenza vietata anche dal DMALa funzionalità ATT è stata introdotta ad aprile 2021 con iOS 14.5. Consente agli utenti di bloccare il tracciamento da parte delle app e quindi di usare i dati per le inserzioni pubblicitarie. A partire da aprile 2023, Apple è soggetta a controlli più rigidi sulla base del German Competition Act.
Gli sviluppatori delle app devono ottenere un consenso esplicito dagli utenti attraverso uno specifico pop-up mostrato al primo avvio dell’app. Viene anche chiesto il consenso per accedere all’Identifier for Advertisers (IDFA) usato dagli inserzionisti per identificare il dispositivo.
L’autorità antitrust tedesca ha rilevato tre pratiche scorrette. I requisiti più stringenti di ATT si applicano solo alle app di terze parti, non alle app di Apple. Le app di terze parti mostrano quattro richieste di consenso consecutive, mentre le app di Apple ne mostrano solo due. Infine, la richiesta per le app di Apple incoraggia ad accettare il consenso, mentre quella delle app di terze parti invita gli utenti a rifiutare il consenso.
Questo trattamento preferenziale è vietato anche dal Digital Markets Act. Un portavoce di Apple ha dichiarato:
App Tracking Transparency offre agli utenti un maggiore controllo sulla propria privacy tramite un prompt obbligatorio, chiaro e di facile comprensione su una cosa: il tracciamento. Tale prompt è coerente per tutti gli sviluppatori, inclusa Apple, e abbiamo ricevuto un forte supporto per questa funzionalità da parte di consumatori, sostenitori della privacy e autorità per la protezione dei dati in tutto il mondo. Crediamo fermamente che gli utenti debbano controllare quando i propri dati vengono condivisi e con chi, e continueremo a impegnarci in modo costruttivo con il Federal Cartel Office per garantire che gli utenti continuino ad avere trasparenza e controllo sui propri dati.
Tim Cook conferma: iPhone SE 4 il 19 febbraio
Dopo mesi di indiscrezioni è arrivata la conferma ufficiale direttamente da Tim Cook. Il CEO di Apple ha comunicato su X che un nuovo membro della famiglia verrà annunciato il 19 febbraio, come aveva previsto Mark Gurman (giornalista di Bloomberg). Si tratta ovviamente dell’atteso iPhone SE 4. Intanto, Alibaba ha comunicato che fornirà i servizi AI per Apple Intelligence in Cina.
Nuovo iPhone SE 4 in arrivoL’attuale iPhone SE 3 è stato annunciato nel 2022. Non è più disponibile in Europa perché la ricarica della batteria avviene tramite porta Lightining, invece che tramite l’obbligatoria porta USB Type-C. Questa non sarà l’unica novità dell’iPhone SE 4. Apple ha eliminato il pulsante Home e il Touch ID, quindi lo sblocco dello smartphone avverrà tramite Face ID.
Queste dovrebbero essere le altre specifiche: schermo OLED da 6,06 pollici (2532×1170 pixel), processore Apple A18, 8 GB di RAM, 128 GB di storage, fotocamera posteriore da 48 megapixel, fotocamera frontale da 12 megapixel, connettività Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3, UWB, GPS, Galileo e 5G (primo modem proprietario di Apple), Action Button, batteria da 3.279 mAh con ricarica rapida da 20 Watt e wireless da 15 Watt.
Get ready to meet the newest member of the family.
Wednesday, February 19. #AppleLaunch pic.twitter.com/0ML0NfMedu
— Tim Cook (@tim_cook) February 13, 2025
Nel video condiviso da Tim Cook c’è il logo di Apple sovrapposto a quello che sembra il profilo di un AirTag. È probabile che verrà annunciata anche la seconda generazione del tracker. Non è previsto nessun evento in streaming. Gli utenti troveranno tutte le informazioni sul sito ufficiale.
Il nuovo iPhone SE 4 supporterà Apple Intelligence. In Cina non è possibile utilizzare le tecnologie AI occidentali. Il presidente del consiglio di amministrazione (Joseph Tsai) ha confermato che Alibaba fornirà le funzionalità di intelligenza artificiale, come previsto da The Information.
Entrambe le aziende hanno già inviato la documentazione alle autorità locali. Apple aveva valutato anche i modelli AI di ByteDance, Tencent e DeepSeek, ma sono stati scartati. L’azienda di Cupertino continua invece a lavorare con Baidu per funzionalità di ricerca e la versione cinese di Siri.
Reddit, in arrivo ricerca con risposte generate dall'AI
Il 2025 porterà una ventata di novità su Reddit, grazie al motore di ricerca potenziato dall’intelligenza artificiale. Il CEO Steve Huffman ha annunciato che questa svolta aiuterà gli utenti a scovare le risposte che cercano, anche quelle più difficili e soggettive.
Reddit potenzia la ricerca con risposte generate dall’AIMa qual è l’asso nella manica di Reddit? Si chiama Reddit Answers e permette di fare domande e ricevere riassunti di risposte e thread pertinenti pescati da ogni angolo della piattaforma. L’idea è di fondere questa funzione con la ricerca attuale, per sfruttare al massimo il tesoro di informazioni accumulato in 20 anni di conversazioni.
Per realizzare questa visione, Reddit sta reclutando ingegneri per creare un piccolo team dedicato alla ricerca, come ha rivelato il CFO Drew Vollero durante la call sui risultati del Q4 2024. L’azienda non è nuova all’AI. L’anno scorso ha portato la traduzione automatica in decine di nuovi territori, ha lanciato insight basati sull’AI per i brand e ha iniziato a testare pagine di risultati di ricerca con riassunti e raccomandazioni di contenuti da diverse community.
Il piano ambizioso di RedditPer Huffman, la ricerca AI è la chiave per far crescere Reddit, migliorando retention e ricavi. L’idea è di integrarla già dal primo login degli utenti per aiutarli a trovare subito ciò che vogliono, a raffinare le loro ricerche. L’obiettivo è spingere gli utenti a incoronare Reddit come il re delle risposte online. Un piano ambizioso, ma che potrebbe fruttare parecchio in termini di monetizzazione.
Peccato che gli investitori non siano rimasti impressionati dai risultati fiscali del Q4 di Reddit, complice anche il cambiamento nell’algoritmo di ricerca di Google. Chissà se la scommessa sull’AI riuscirà a ribaltare la situazione.
San Valentino 2025: i 10 film romantici più amati in Italia e dove vederli
A volte, per stare bene, basta soltanto passare del tempo in compagnia della persona amata. E anche se i film romantici sono un grande classico di San Valentino, a volte è proprio la semplicità a regalarci le emozioni più inaspettate. Non rischiare di ritrovarti a fare zapping la sera del 14 febbraio: il portale JustWatch ha stilato una classifica sui dieci film più romantici di sempre e più popolari in Italia – da Titanic a Past Lives. Tutte pellicole che, fortunatamente, puoi trovare sulle principali piattaforme di streaming: e tu, quale guarderai a San Valentino?
Dove guardare film romantici?Sono 3163 i film romantici disponibili sulle principali piattaforme di streaming in Italia. TimVision si conferma il leader del genere con il 40,6% dell’offerta, rappresentando così la piattaforma di riferimento. Seguono Amazon Prime Video con il 25,7%, che offre un catalogo variegato, e Netflix con il 20,4% e una gamma di titoli intensa. Disney+ contribuisce con il 5,6% dei film romantici, ideali per tutta la famiglia, mentre Now TV (4,2%), Infinity+ (2,1%) e Paramount+ (1,4%) completano l’offerta.
I film romantici più popolari in Italia: la classifica 1. Tutti tranne teAl primo posto troviamo “Tutti tranne te”, commedia romantica diretta da Will Gluck. La storia segue Bea e Ben, una coppia che sembra perfetta dopo un primo appuntamento incredibile, ma che si ritrova improvvisamente divisa da un litigio inspiegabile. Quando vengono invitati allo stesso matrimonio in Australia, decidono di fingere di stare insieme, dando vita a una serie di situazioni esilaranti e momenti di pura chimica.
2. Io prima di teLouisa Clark (Emilia Clarke) giovane e solare, viene assunta per prendersi cura di Will Traynor (Sam Claflin), un ex sportivo tetraplegico che ha perso la voglia di vivere. Con la sua spontaneità e il suo ottimismo, Lou riesce a far breccia nel cuore di Will, regalandogli nuovi momenti di felicità.
3. L’idea che ho di teCon Anne Hathaway nel ruolo di Solène, una madre divorziata che si ritrova per caso al Coachella Music Festival insieme alla figlia. Qui incontra Hayes Campbell (Nicholas Galitzine), il frontman della boyband preferita dalla ragazza. Tra i due nasce una storia d’amore travolgente, ostacolata però dalla differenza d’età e dal peso della notorietà.
4. Past LivesCandidato agli Oscar, diretto da Celine Song. La storia segue Nora e Hae Sung, due amici d’infanzia separati quando la famiglia di Nora emigra dalla Corea del Sud al Canada. Dopo vent’anni, i due si rincontrano a New York, riaprendo vecchie ferite e domandandosi cosa sarebbe potuto essere.
5. GhostedUn’avventura romantica con Chris Evans e Ana de Armas. Cole si innamora di Sadie dopo un appuntamento perfetto, ma lei improvvisamente smette di rispondere ai suoi messaggi. Deciso a riconquistarla, Cole vola a Londra per sorprenderla, solo per scoprire che Sadie è in realtà una spia internazionale.
6. Pretty WomanDiretto da Garry Marshall e interpretato da Julia Roberts e Richard Gere. La storia segue Edward Lewis, un ricco uomo d’affari, e Vivian Ward, una prostituta dal cuore d’oro, che iniziano una relazione destinata a cambiare le loro vite.
7. EstraneiDramma romantico diretto da Andrew Haigh e interpretato da Andrew Scott e Paul Mescal. Il film racconta la storia di Adam, uno sceneggiatore che vive in un condominio quasi deserto a Londra. Qui incontra Harry, un vicino enigmatico con cui inizia una relazione.
8. TitanicUn capolavoro senza tempo, diretto da James Cameron. La storia d’amore tra Jack (Leonardo DiCaprio) e Rose (Kate Winslet) sul transatlantico più famoso della storia continua a emozionare generazioni di spettatori.
9. Harry, ti presento SallyUna delle commedie romantiche più iconiche di sempre. Diretto da Rob Reiner e scritto da Nora Ephron, il film segue l’amicizia tra Harry (Billy Crystal) e Sally (Meg Ryan), che tra incontri casuali e battibecchi scoprono che tra loro potrebbe esserci qualcosa di più.
10. 10 cose che odio di teLiberamente ispirato a La bisbetica domata di Shakespeare, il film racconta la storia di Kat (Julia Stiles), una ragazza ribelle e indipendente, e Patrick (Heath Ledger), il misterioso bad boy che viene ingaggiato per conquistarla.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Internet ovunque con la saponetta 4G di TP-Link in sconto Amazon
TP-Link M7000 è una saponetta 4G LTE di ultima generazione, vale a dire un router con SIM portatile e con batteria ricaricabile, che ti permette di fatto di avere internet dove ti serve. Oggi puoi acquistarla su Amazon in sconto eccezionale a soli 45,99 euro invece di 59,99.
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La batteria ricaricabile da 2000mAh assicura un’autonomia ideale per restare connessi per diverse ore: la modalità di risparmio energetico disattiva automaticamente il WiFi dopo 10 minuti di attività per garantire una maggiore durata.
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Xiaomi Mi Smart Band 8 è un braccialetto intelligente ideale per lo sport e per tenere sotto traccia i dati relativi alla tua salute. Oggi puoi acquistarlo su Amazon con un fantastico 30% di sconto a soli 25,99 euro invece di 36,99. Grazie alla spedizione Prime potrai riceverlo subito a casa.
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Xiaomi Mi Smart Band 8: perfetta per fitness e saluteCon questo braccialetto smart, dotato di display AMOLED da 1,62 pollici e una risoluzione di 326 pixel per pollice a 60Hz con luminosità massima di 600 nit, potrai avere a tua disposizione oltre 150 modalità sportive, per monitorare con precisione le calorie bruciate, la frequenza cardiaca e la durata degli allenamenti.
Come detto, è pensato anche per la salute con sensori che monitorano continuamente la frequenza cardiaca, il livello di stress e l’ossigeno nel sangue (SpO2). In caso di anomalie, il braccialetto vibrerà per avvisarti, mantenendoti sempre informato e protetto.
La batteria da 190mAh integrata permette alla Mi Smart Band 8 di durare fino a 16 giorni con un utilizzo normale e fino a 6 giorni con la modalità Always On Display (AOD) attivata.
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Insomma, un braccialetto fitness intelligente, che monitora la tua salute e la tua attività fisica, elegante e funzionale: acquistalo a soli 25,99 euro.
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Da oggi, i creatori di YouTube potranno generare video AI per i loro Short grazie all’integrazione con Veo 2, l’ultima versione del generatore di video AI di Google DeepMind. E basterà un semplice prompt testuale.
Short di YouTube: arriva Veo 2 di DeepMind per generare video AIVeo 2 è la risposta di Google a Sora, il popolare generatore di video di OpenAI, che ha stregato anche il cinema hollywoodiano. YouTube già permetteva di creare sfondi AI per gli Short con la funzione Dream Screen. Ma con Veo 2 alza decisamente l’asticella.
Dina Berrada, Direttrice di Prodotto di YouTube, promette video AI generati a una velocità mai vista prima. Merito di Veo 2, che ha imparato a capire meglio la fisica del mondo reale e il movimento umano, sfornando clip più dettagliate e realistiche che mai. E come se non bastasse, i creatori potranno anche scegliere stile, obiettivo ed effetti cinematografici,
SynthID: il bollino dell’AIOvviamente, YouTube ci tiene a giocare pulito e a far sapere a tutti quando un video è stato creato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Per questo, userà SynthID, lo strumento di DeepMind che appone una filigrana sui contenuti generati dall’AI e li identifica come tali. I video avranno anche un bel bollino “fatto con l’AI”, anche se questo non basterà a eliminare del tutto il rischio di condividere contenuti AI potenzialmente fuorvianti.
Come usare Veo 2 per gli Short di YouTube?Usare Veo 2 sarà un gioco da ragazzi. Basterà aprire la fotocamera Short, selezionare Green Screen, navigare su Dream Screen e inserire un prompt testuale.
Chi non vede l’ora di mettere le mani su Veo 2, però, dovrà pazientare ancora un po’. La funzione sarà lanciata giovedì, ma solo per i creatori di Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda. YouTube promette di espandere l’accesso in futuro, ma per ora noi europei dovremo accontentarci di guardare gli altri divertirsi…
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Dopo quello sull’incitamento all’odio, la Commissione europea ha comunicato che il codice di condotta sulla disinformazione è ora integrato nel Digital Services Act (DSA). Le aziende che aderiscono al codice (non è obbligatorio) dovranno rispettare determinati impegni.
Codice in vigore dal 1 luglio 2025Il codice di condotta sulla disinformazione è stato introdotto nel 2018. Nel 2022 è stata presentata una versione “rafforzata”. Inizialmente era stato sottoscritto da 34 aziende. Al momento sono 42, tra cui Adobe, Google, Meta, Microsoft, TikTok e Twitch. Ovviamente non c’è X, in quanto ha ritirato la partecipazione a fine maggio 2023.
Le aziende firmatarie, incluse quelle designate come VLOP (Very Large Online Platform) e VLOSE (Very Large Online Search Engine) in base al DSA, dovranno rispettare una serie di impegni attraverso l’adozione di misure per ridurre i rischi. Lo stesso codice verrà utilizzato come benchmark per verificare la conformità al DSA.
Il codice contiene 44 impegni e 128 misure che coprono quattro aree principali:
- Demonetizzazione: riduzione degli incentivi finanziari per i divulgatori di disinformazione
- Trasparenza della pubblicità politica: etichettatura più efficiente per consentire agli utenti di riconoscere la pubblicità politica
- Garantire l’integrità dei servizi: riduzione di account falsi, amplificazione guidata da bot, deepfake dannosi e altri comportamenti manipolativi utilizzati per diffondere disinformazione
- Dare potere agli utenti, ai ricercatori e alla comunità di fact-checking: strumenti migliori per consentire agli utenti di identificare la disinformazione, accesso più ampio ai dati, copertura del fact-checking in tutta l’UE
Meta ha eliminato il fact-checking negli Stati Uniti. Se dovesse fare la stessa scelta in Europa è ovvio che cancellerebbe la sua firma dal codice.
L’integrazione del codice nel DSA sarà effettiva dal 1 luglio 2025. La Commissione europea e il consiglio per i servizi digitali monitoreranno e valuteranno il raggiungimento degli obiettivi del codice. Altri due codici per advertising online e accessibilità devono essere ancora redatti.
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Se almeno una volta ti è passato per la mente di provare Linux ma non l’hai mai fatto per paura di combinare danni ho una buona notizia per te: è molto più semplice di quanto pensi. In questa guida vedremo come passare da Windows a Linux e daremo un rapido sguardo alle distribuzioni consigliate per i principianti.
Come ben sappiamo, gran parte dei PC e notebook in commercio hanno Windows preinstallato. Tuttavia, per curiosità o necessità specifiche, molti utenti sono interessati a provare una distro Linux. Ma quali sono i vantaggi di passare a un sistema operativo open source?
Scopriamolo insieme!
Perché scegliere Linux?Linux è un sistema operativo open source che offre numerosi vantaggi rispetto a Windows:
- Totalmente gratuito: la maggior parte delle distribuzioni Linux è completamente gratuita.
- Sicurezza: Linux è meno bersagliato da virus e malware rispetto a Windows, ma non è immune. La sua sicurezza dipende anche dal modello di permessi e dall’uso di repository ufficiali per l’installazione del software. Tuttavia, esistono malware per Linux (soprattutto per server e IoT) e minacce come rootkit o cryptojacking.
- Estremamente personalizzabile: è un sistema operativo altamente personalizzabile e permette di creare un ambiente su misura per l’utente.
- Veloce e leggero: è meno pesante in termini di risorse e si rivela quindi ideale per PC e Notebook meno recenti.
Linux ha tanti pregi, uno su tutti la sua leggerezza che ne fa un OS perfetto per i PC meno potenti o più datati. Questo vuol dire che se avete un vecchio PC o un portatile che non usate più potreste dargli una nuova vita passando a una distro Linux. Inoltre, fare un test su un dispositivo non più in uso riduce il rischio di perdere dati per un errore umano durante l’installazione dell’OS, quindi se ne avete uno a portata di mano, vi consigliamo di usare quello.
In caso contrario va benissimo anche un PC o un notebook recente. Ora, prima di passare alla guida pratica per l’installazione, vediamo rapidamente quali sono gli aspetti da considerare prima di installare Linux.
Cosa fare prima di iniziarePrima di passare a Linux, è importante prepararsi al meglio:
- Fai un backup dei dati: per prima cosa assicurati di creare una copia dei tuoi dati su un disco esterno o su un servizio cloud. L’installazione di Linux, anche se di rado e solo in determinate situazioni, potrebbe comportare la cancellazione del disco.
- Assicurati che il tuo dispositivo sia compatibile: controlla che il tuo computer sia compatibile con Linux. La maggior parte delle distribuzioni funziona su hardware standard, ma è sempre bene verificare componenti come schede grafiche e stampanti per evitare di installare un OS non compatibile.
- Prova Linux senza installarlo: molte delle distro linux più comuni consentono di usare un supporto “Live USB” o “Live CD” per testare il sistema operativo senza installarlo. Questo metodo, oltre a essere molto sicuro, consente di provare diverse distro senza rischiare di perdere dati. Per creare un Live USB basta scaricare l’immagine ISO della distribuzione scelta (ad esempio, Ubuntu) e usare un software come Rufus (su Windows) per creare un’unità USB avviabile. Una volta creata, sarà sufficiente riavviare il PC e accedere al BIOS per selezionare l’unità Live USB come dispositivo di boot.
Non sai quale distro scegliere? Di seguito ti proporremo le distribuzioni Linux più diffuse e accessibili per un primo approccio al sistema operativo del pinguino.
Le migliori distribuzioni Linux per principiantiEsistono centinaia di distribuzioni Linux, ognuna con caratteristiche specifiche. Queste sono le più consigliate per un utente alle prime armi:
Ubuntu- Consigliata per: utenti che cercano un sistema stabile e ben documentato.
- Interfaccia: moderna e intuitiva, simile a quella di Windows.
- Punti di forza: ampia comunità, ottima compatibilità hardware e una vasta gamma di software disponibili.
Ubuntu è una delle distribuzioni Linux più popolari al mondo ed è studiata appositamente per offrire un’esperienza facile e accessibile anche ai meno esperti. Grazie alla sua interfaccia moderna (basata su GNOME) e a una vasta comunità online, si posiziona come una delle migliori opzioni per chi vuole iniziare con Linux senza impazzire.
Linux Mint- Consigliata per: utenti che preferiscono lavorare in un ambiente simile a Windows.
- L’interfaccia Cinnamon è intuitiva e semplice da usare per chi proviene da Windows.
- Punti di forza: leggero, adatto a computer meno recenti, design intuitivo.
Avendo un’interfaccia che ricorda molto quella di Windows, Linux Mint è la distro perfetta per chi desidera passare a Linux ma ha paura di trovarsi in un ambiente ostile. Essendo basato su Ubuntu offre stabilità, compatibilità con tantissimi software e una leggerezza che lo rende perfetto anche per computer datati.
Zorin OS- Consigliata per: utenti che cercano una transizione fluida da Windows.
- Interfaccia: altamente personalizzabile, può essere configurata per assomigliare alla UI di Windows.
- Punti di forza: pensato specificamente per principianti, offre una versione gratuita e una a pagamento con funzionalità extra.
Zorin OS si rivolge esplicitamente agli utenti Windows, offre un’interfaccia personalizzabile che può essere configurata per diventare praticamente identica a quella del sistema operativo Microsoft. È intuitivo e include molti strumenti utili per i principianti, tra cui una vasta gamma di app presenti sullo store.
Pop!_OS- Funziona anche su hardware meno potente ed è una distribuzione generica con un’ottima esperienza out-of-the-box, in particolare su dispositivi con schede grafiche NVIDIA (offre driver preinstallati). Non è una distro esclusivamente per PC potenti.
- Interfaccia: pulita e moderna.
- Punti di forza: ideale per chi dispone di un PC performante, ottimizzato per il gaming.
Pop!_OS sviluppata da System76 è moderna e performante, particolarmente apprezzata dagli utenti avanzati e dai gamer. Inoltre, a differenza delle altre proposte, è progettata per massimizzare le prestazioni hardware e dà il meglio se abbinata a computer più recenti con componenti hardware di fascia alta.
Fedora Workstation- Consigliata per: chi desidera un sistema sempre aggiornato.
- Interfaccia: GNOME, moderna e minimale.
- Punti di forza: focalizzata su innovazione e stabilità.
Fedora Workstation è una distribuzione orientata agli sviluppatori e agli appassionati di tecnologia che non vogliono rinunciare ad avere gli aggiornamenti più recenti. Basata sull’ambiente desktop GNOME, questa distro offre un’esperienza pulita e minimale.
Come installare Linux: guida passo passoOra che avete scelto la distribuzione che fa al caso vostro è tempo di passare all’installazione:
1- Scarica la distro che hai scelto
Ogni versione di Linux ha un sito web dedicato, come ad esempio ubuntu.com per Ubuntu. Trova il sito ufficiale della distribuzione Linux che hai scelto e scarica l’immagine ISO più recente.
2 – Crea il supporto per l’installazione
Come descritto nel secondo paragrafo, per creare l’immagine del sistema operativo su un supporto USB avrai bisogno di un software come Rufus. Puoi scaricarlo sul sito ufficiale a questo indirizzo.
3 – Configura il BIOS/UEFI
Dopo aver creato il supporto inseriscilo in una porta USB, riavvia il computer e accedi al BIOS/UEFI. Il tasto per accedere al BIOS varia a seconda del produttore ma dovresti trovarlo scritto in chiaro nella prima schermata di caricamento. Se non c’è, ti basta cercare il modello della scheda madre ed effettuare una ricerca sul sito del produttore. Una volta entrato nel BIOS, imposta il boot sul drive USB contenente l’immagine.
4 – Avvia il processo di installazione
Una volta avviato dal supporto USB, seleziona “Installa Linux”. Scegli il layout della tastiera, il fuso orario e le altre impostazioni di base. A questo punto dovrai scegliere come partizionare il disco: puoi Sostituire Windows (eliminando tutti i dati) oppure Installare Linux accanto a Windows (“dual boot”). Una volta scelta la partizione, segui le istruzioni sullo schermo per completare l’installazione.
Step 5 – Riavvia e configura Linux
Terminata l’installazione, riavvia il computer e potrai accedere al tuo nuovo sistema operativo. Al primo avvio dovrai configurare il sistema operativo, creare un account utente e abilitare la connessione internet.
Cosa fare dopo l’installazioneBene, sei riuscito a installare Linux. Ora, per iniziare al meglio, ci sono alcuni passaggi che ti consigliamo di fare al primo avvio:
- Aggiorna subito il sistema: aggiornando il sistema otterrai le ultime patch e gli aggiornamenti di sicurezza. Per effettuare l’update su distribuzioni Debian o derivate, apri il terminale (di solito con Ctrl + Alt + T) e digita: “sudo apt update && sudo apt upgrade” Inserendo questo comando il sistema verificherà lo stato degli aggiornamenti e installerà gli ultimi aggiornamenti disponibili.
- Installa le app che ti servono: ogni distro ha uno store dedicato (es. Ubuntu Software) pieno di app utili come LibreOffice, GIMP o VLC. Molte sono presenti anche su Windows, altre hanno nomi diversi ma svolgono funzioni simili. Cerca di ottenere subito tutte le app che ti servono per svolgere i tuoi task quotidiani (ascoltare musica, vedere video, modificare immagini etc.)
- Impara i comandi base del terminale: anche se le distro Linux consigliate in questa guida offrono interfacce grafiche intuitive, per usarle al meglio dovrai imparare a conoscere comandi come cd, ls o sudo. Esistono molti modi per imparare, dalle guide interattive ai tutorial che puoi trovare sui forum dedicati alle distro o su YouTube. Per sicurezza, esercitati in una directory di test nella quale, ad esempio, potrai creare dei mini progetti di ricerca file (con i comandi find o grep) o automatizzare attività semplici con script Bash (ad esempio un backup).
- Personalizza l’interfaccia: esplora le impostazioni per cambiare temi, sfondi e scorciatoie da tastiera.
- Unisciti alla comunità: forum e gruppi online possono aiutarti a risolvere problemi o scoprire nuove funzionalità.
Come abbiamo visto in questa guida passare a una distro Linux è semplice e presenta diversi vantaggi. Tuttavia, per completezza è giusto sottolineare che indipendentemente dalla distro Linux rimane un sistema operativo limitante per alcune tipologie di utenti. Ad esempio, in termini di compatibilità software, Linux non dispone delle versioni native di software come Adobe Photoshop o Microsoft Office, pur offrendo ai suoi utenti delle alternative valide come Wine. Inoltre, se siete dei gamer dovrete rinunciare ai titoli più recenti dato che, come risaputo, molte case produttrici non sviluppano giochi per Linux (nonostante i recenti progressi con Steam e Proton).
A questo si aggiunge una compatibilità parziale con periferiche e componenti hardware che richiedono configurazioni manuali o driver specifici. Linux manca anche di un supporto tecnico centralizzato, dato che si affida principalmente alla sua ampia comunità online. Per le stesse ragioni, anche in contesti aziendali dove spesso vengono usati software di nicchia, scegliere Linux può risultare controproducente.
Tuttavia, molte di queste limitazioni possono essere aggirate con risorse online, distribuzioni user-friendly e configurazioni ibride come il dual boot, quindi se siete disposti a sacrificare un po’ del vostro tempo per trovare una soluzione e avete dimestichezza con il PC, vale sicuramente la pena di provare una distro Linux. Occhio però, potreste non tornare più indietro!
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