Lenovo Legion Go S disponibile in Italia

Punto Informatico - Dom, 02/23/2025 - 12:02

A distanza di circa una mese dall’annuncio avvenuto al CES 2025 di Las Vegas, Lenovo ha portato in Italia la nuova Legion Go S. La console portatile integra il processore AMD Ryzen Z2 Go e supporta tutti i giochi compatibili con Windows 11. Può essere acquistata sul sito del produttore e nei negozi fisici.

Lenovo Legion Go S: specifiche e prezzo

Lenovo Legion Go S è la versione economica della Legion Go annunciata a fine 2023. Non ha un cavalletto posteriore e controller laterali staccabili. La nuova console ha inoltre uno schermo più piccolo con caratteristiche inferiori: diagonale di 8 pollici, risoluzione di 1920×1200 pixel e refresh rate di 120 Hz.

Queste sono le altre specifiche: processore AMD Ryzen Z2 Go, 16/32 GB di RAM LPDDR5X, SSD da PCIe 4.0 da 512 GB o 1 TB in formato M.2 2242, connettività Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.3, altoparlanti stereo da 2 Watt, jack audio,due porte USB4, card reader microSD, batteria da 55,5 Wh, pulsanti A/B/X/Y, D-Pad, due joystick ad effetto Hall, due trigger e due bumper.

La versione con Windows 11 è di colore bianco (Glacier White). Il software Legion Space permette di accedere rapidamente a tutte le piattaforme e store di giochi, vedere i giochi installati localmente e acquistare nuovi titoli tramite il Legion Game Store. Gli utenti troveranno tre mesi di Xbox Game Pass Ultimate e sconti tramite Gamesplanet.

Il prezzo base della console è 629,00 euro. Dal mese di aprile sarà disponibile la versione con sistema operativo SteamOS (colore Nebula Violet).

Mappatura reti fisse 2025: avviso per gli operatori

Punto Informatico - Dom, 02/23/2025 - 11:35

Infratel Italia ha pubblicato l’avviso per la nuova mappatura delle reti fisse rivolto agli operatori. L’obiettivo è verificare la copertura delle connessioni a banda ultralarga e stabilire eventuali ulteriori interventi, come previsto dalla “Strategia Italiana per la Banda Ultralarga 2023-2026“. Sono state inoltre definite le condizioni di accesso ai collegamenti realizzati nell’ambito del “Piano Isole Minori”, completato a dicembre 2024.

Mappatura reti fisse 2025

La strategia italiana per la banda ultralarga prevede cinque piani principali: Italia 1 Giga, Italia 5G, Scuola connessa, Sanità connessa e Isole minori. La nuova mappatura delle reti fisse riguarda in particolare il piano Italia 1 Giga che dovrebbe portare la connettività con velocità di 1 Gbps in download alle abitazione non raggiunte dalla fibra ottica.

Gli obiettivi sono tre: verificare il mantenimento degli impegni di copertura assunti dagli operatori che hanno risposto all’avviso relativo alla mappatura svolta nel 2021 e alla mappatura relativa ai civici di prossimità svolta nel secondo semestre 2024, valutare la necessità di nuovi interventi fino al 31 dicembre 2028 ed effettuare una mappatura particolareggiata delle reti fisse NGA (Next Generation Access) e VHCN (Very High Capacity Network).

In base all’esito della mappatura potranno essere definiti eventuali ulteriori interventi pubblici. Gli operatori devono seguire tutte le indicazioni contenute nell’avviso e inviare i dati richiesti entro il 7 aprile 2025.

Al momento, l’unico piano completato è quello che riguarda le isole minori. L’operatore aggiudicatario Elettra Tlc S.p.A ha realizzato il collegamento in fibra ottica tra 21 isole e il continente. Infratel Italia ha ora pubblicato le condizioni di accesso e il listino prezzi dei servizi wholesale. Gli operatori interessati devono presentare una richiesta a Infratel.

Grok 3, xAI ha mentito sui risultati dei benchmark?

Punto Informatico - Dom, 02/23/2025 - 10:09

Un dipendente di OpenAI accusa xAI, la società di Elon Musk, di aver pubblicato risultati fuorvianti sui benchmark del suo ultimo modello, Grok 3. Igor Babushkin, uno dei co-fondatori di xAI, respinge le accuse al mittente. Ma chi dice la verità?

Disappointing to see the incentives for the grok team to cheat and deceive in evals.

Tl;dr o3-mini is better in every eval compared to grok 3.

Grok 3 is genuinely a decent model, but no need to over sell. https://t.co/sJj5ByVikp

— Boris Power (@BorisMPower) February 20, 2025

Grok 3, il bluff di xAI? La polemica infiamma il web

Al centro della polemica c’è AIME 2025, una raccolta di difficili quesiti matematici tratti da un recente esame a invito. Alcuni esperti dubitano della validità di AIME come benchmark per l’AI. Eppure, AIME 2025 e le versioni precedenti del test sono comunemente usati per misurare le abilità matematiche dei modelli.

xAI ha pubblicato un grafico che mostra due varianti di Grok 3, Grok 3 Reasoning Beta e Grok 3 mini Reasoning, battere il modello più performante di OpenAI, o3-mini-high, su AIME 2025. Ma i dipendenti di OpenAI hanno subito fatto notare che il grafico di xAI non includeva il punteggio di o3-mini-high a “cons@64”.

Cos’è cons@64? In breve, sta per “consensus@64”, e fondamentalmente dà a un modello 64 tentativi per rispondere a ogni problema di un benchmark, prendendo le risposte generate più frequentemente come quelle definitive. Come si può immaginare, cons@64 tende ad aumentare notevolmente i punteggi dei modelli sui benchmark. Omettere questo dato da un grafico potrebbe far sembrare che un modello superi un altro, quando in realtà non è così.

I punteggi di Grok 3 Reasoning Beta e Grok 3 mini Reasoning per AIME 2025 a “@1” – cioè il primo punteggio ottenuto dai modelli sul benchmark – risultano inferiori a quello di o3-mini-high. Grok 3 Reasoning Beta è anche leggermente dietro al modello o1 di OpenAI impostato su una potenza di calcolo “media”. Eppure xAI pubblicizza Grok 3 come “l’AI più intelligente del mondo“.

Babushkin controbatte, ma non convince

Babushkin sostiene che anche OpenAI ha pubblicato in passato grafici altrettanto fuorvianti, seppur confrontando le prestazioni dei propri modelli. Un osservatore più neutrale ha messo insieme un grafico più “accurato” che mostra le prestazioni di quasi tutti i modelli a cons@64. Ma resta un mistero la metrica forse più importante: il costo computazionale (e monetario) necessario a ogni modello per ottenere il suo punteggio migliore.

Completely wrong. We just used the same method you guys used 🤷‍♂️ pic.twitter.com/exLcS0z2xI

— Igor Babuschkin (@ibab) February 20, 2025

Benchmarking, un’arte imperfetta

Questo caso dimostra quanto poco la maggior parte dei benchmark per l’AI comunichino sui limiti – e sui punti di forza – dei modelli. Misurare l’intelligenza artificiale è un’arte ancora imperfetta, soggetta a interpretazioni e manipolazioni. Forse, invece di inseguire record e primati, dovremmo concentrarci di più sulla trasparenza e sull’equità nel confronto tra modelli.

Come creare un sistema di backup automatizzato per il tuo PC

Punto Informatico - Dom, 02/23/2025 - 09:30

I backup automatizzati sono ormai una prassi per migliaia di aziende e privati. Ma a cosa servono e perché sono così diffusi sia in ambito lavorativo che privato?

Ogni giorno accumuliamo decine di file: foto scattate con lo smartphone, video di vacanze e serate con gli amici ma anche documenti personali e aziendali che costituiscono a tutti gli effetti l’essenza della nostra vita digitale. Archiviamo con leggerezza la nostra vita personale e lavorativa su un dispositivo, spesso sottovalutando il rischio di perdere anni di lavoro e preziosi ricordi per un inconveniente come un guasto hardware, un errore di distrazione, un attacco informatico o, nel peggiore dei casi, un furto.

Perdere i dati non è solo un danno materiale, ma anche un danno morale, soprattutto quando si realizza che una volta persi, nella stragrande maggioranza dei casi, non potremo più riaverli. Fortunatamente, oggi esistono diverse soluzioni semplici da usare e relativamente economiche per tenere al sicuro i file importanti automatizzando il processo di backup. 

Cosa serve per creare un backup automatizzato

La creazione di un backup non richiede necessariamente l’acquisto di un software di terze parti o la sottoscrizione di un abbonamento. Sono disponibili soluzioni gratuite integrate nei principali sistemi operativi come Windows e macOS. Se hai bisogno di funzioni particolari o di un’elevata quantità di spazio, la cosa migliore è acquistare uno spazio sul cloud, oppure investire su un NAS o su un’unità esterna dedicata (SSDHDD)

Se ti serve il backup di qualche documento, oppure vuoi mettere al sicuro le foto che hai sul PC o sullo smartphone, puoi optare per i sistemi di backup automatizzati offerti dal tuo sistema operativo di riferimento o da servizi gratuiti come Google Drive. 

Per cominciare:
  • Scegli i file: prima di configurare il backup, dovrai decidere quali file archiviare. Puoi selezionare singoli documenti, foto, video, file di lavoro, ma anche intere cartelle, partizioni o creare un’immagine del sistema operativo che ti permetterà di ottenere un ripristino completo in caso di malfunzionamento.
  • Scegli il software: puoi scegliere un software come Windows Backup (Windows) o Time Machine (macOS). In alternativa esistono numerosi software di terze parti come Acronis True Image, EaseUS Todo Backup, Macrium Reflect o Cobian Backup. Questi servizi offrono sia piani gratuiti limitati in termini di spazio e funzioni, sia opzioni a pagamento con più spazio di archiviazione e funzioni avanzate. 
  • Decidi dove salvare i dati: puoi usare un supporto fisico, come un HDD, un SSD o un NAS, oppure un servizio di cloud storage come Google Drive, OneDrive, Dropbox e via dicendo. Se vuoi la massima sicurezza, scegli un sistema ibrido che combina il backup locale (su disco rigido o NAS) con il backup su cloud.
  • Imposta la frequenza dei backup: di norma, i backup automatizzati aggiornano i file ogni 24 ore, ma puoi impostare intervalli di tempo più o meno lunghi in base alle necessità. Per quanto riguarda la gestione dei file puoi aggiungere, rimuovere o spostare gli elementi presenti all’interno del backup in ogni momento.

Ora vediamo più nel dettaglio come eseguire un backup automatizzato su Windows e macOS.

Software di backup gratuiti (Windows e macOS)

Queste opzioni gratuite sono integrate nei sistemi operativi Microsoft e Apple; entrambe si appoggiano ai rispettivi cloud e offrono una versione gratuita con spazio limitato e diversi piani di abbonamento che offrono più opzioni di backup e un maggiore spazio di archiviazione.

Backup Windows 11: Windows Backup – OneDrive

Impostare un backup automatizzato su Windows 11 è molto semplice. Basta accedere a Windows Backup con l’account Microsoft per ottenere gratuitamente 5GB di spazio nel cloud di OneDrive. Se ti occorre una copia del sistema o hai bisogno di più spazio puoi optare per un supporto fisico (HDD – SSD esterno, NAS o server) o scegliere un piano di abbonamento.

Una volta selezionato il supporto, apri Windows Backup e scegli le singole cartelle o i file da caricare selezionandole dall’elenco. Ricorda, se deciderai di archiviare i tuoi file sul clopud potrai accedervi da qualsiasi dispositivo collegato con il tuo account Microsoft, ovunque ti trovi.

Il backup di Windows è automatizzato e viene effettuato dal sistema ogni 24 ore. Inoltre, è presente un’opzione per sincronizzare l’account Microsoft con OneDrive in modo da memorizzare le impostazioni di sistema e le preferenze (temi, applicazioni, sfondi, browser etc.).

Backup macOS: Time Machine – iCloud

Se sei un utente Mac puoi fare affidamento su Time Machine. Per iniziare è sufficiente collegare un’unità esterna al Mac tramite le porte USB o Thunderbolt. Apple consiglia un dispositivo di archiviazione che abbia almeno il doppio della capacità di archiviazione del Mac al quale viene collegato. Se hai un MacBook da 1TB, dovrai quindi scegliere un disco di backup da almeno 2TB.

Una volta scelto il dispositivo di archiviazione, dovrai configurarlo come disco per il backup. Se il sistema operativo è macOS Ventura o versioni successive apri il menù Apple e seleziona “Impostazioni di Sistema” > “Generali” > “Time Machine” (nella barra laterale a destra dello schermo). 

Ora scegli la voce “Aggiungi disco di backup” oppure clicca il pulsante “Aggiungi (+)”. A questo punto seleziona il dispositivo di archiviazione collegato all’interno della lista dei dispositivi, quindi clicca su “Set Up Disk” (configura disco).

Una volta impostato come disco di backup predefinito il Mac inizierà ad utilizzarlo di default. A questo punto puoi decidere se eseguire un backup manualmente o attendere l’aggiornamento automatico che, di norma, viene effettuato ogni 24 ore.

Se non disponi di un dispositivo esterno o preferisci archiviare i dati sul cloud, puoi usare iCloud. Questo servizio consente di sincronizzare i dati su tutti i dispositivi collegati al tuo Apple ID. Così facendo foto, video, contatti, calendari, note, password e tutte le impostazioni salvate sui tuoi dispositivi Apple verranno sottoposti a backup automatico. La versione gratuita offre 5GB di spazio, mentre le opzioni a pagamento arrivano fino a 12TB.

L’alternativa: Google Drive 

Se vuoi un po’ di spazio extra gratuito sul cloud e hai un account Gmail (bastano pochi minuti per crearne uno) c’è sempre l’opzione Google Drive. Come tutti i servizi di backup gratuiti, anche Drive offre uno spazio limitato sul cloud. Tuttavia, a differenza di OneDrive di Microsoft, il cloud di Google offre ben 15GB di spazio che possono tornare parecchio utili per caricare foto e documenti. 

Per accedervi è sufficiente scaricare l’app Google Drive sul PC o aprire Drive dal Browser, selezionare “+ (nuovo)” e scegliere i file o le cartelle da caricare sul cloud

Una volta sincronizzati i file, il backup si aggiorna ogni 24 ore consentendo di accedere ai dati da qualsiasi device collegato all’account Google.

Servizi di Backup a pagamento

Se ti occorrono più spazio e più opzioni di archiviazione, dovrai rivolgerti a un servizio a pagamento. Ad esempio, Acronis True Image propone un piano base intorno a 5 €/mese, offrendo un backup completo del sistema, protezione avanzata contro ransomware e la flessibilità di sincronizzare dati su cloud e supporti locali. Se preferisci un approccio semplificato con un’interfaccia intuitiva, Backblaze costa circa 7 €/mese e offre uno spazio illimitato, oltre a diverse opzioni di ripristino sia via web che tramite supporto fisico. In alternativa ci sono servizi come Carbonite che offre un sistema di backup automatico per PC e Mac, protezione in tempo reale e un ripristino rapido dei file a 6 €/mese

Questi sono solo alcuni esempi funzionali a distinguere i servizi a pagamento da quelli gratuiti presenti sui sistemi operativi più diffusi. Se lo spazio offerto dai piani gratuiti elencati in precedenza non ti basta, puoi comunque scegliere di estenderlo pagando un abbonamento ai servizi cloud Microsoft e Apple. Tuttavia, spesso i servizi a pagamento offrono più funzioni e propongono piani convenienti, soprattutto per chi sceglie l’abbonamento annuale.

Considerazioni finali

Come abbiamo visto, creare un backup automatizzato è piuttosto intuitivo e, salvo necessità particolari, in molti casi gratuito. Tuttavia, è importante sottolineare quanto le soluzioni gratuite possano essere limitanti, visto che per avere un backup completo del sistema (immagine del disco) è necessaria un’elevata quantità di spazio. In questi casi, la soluzione migliore è affidarsi a un’unità esterna oppure sottoscrivere un abbonamento mensile/annuale in modo da ottenere più spazio sul cloud.

In generale si può dire che per un’azienda o un privato che conserva documenti importanti è meglio optare per un backup avanzato, possibilmente protetto da crittografia, mentre l’utente comune può tranquillamente affidarsi a servizi gratuiti come Google Drive, Microsoft OneDrive o Apple Time Machine per mettere al sicuro foto e documenti.

Illy diventa l'esca per pericolose email di phishing

Punto Informatico - Dom, 02/23/2025 - 09:00

In questi giorni i cybercriminali stanno diffondendo una pericolosa campagna di email di phishing con un’esca molto singolare: Illy. Questo marchio, collegato al mondo del caffè, è famoso in tutto il mondo ed è particolarmente conosciuto in Italia. Ecco perché i truffatori hanno deciso di sfruttarlo per diffondere un attacco in grado di raggiungere due obiettivi se la vittima cade nella trappola:

  1. furto di identità tramite richiesta di dati da una pagina di phishing che invita l’utente a inserire i propri dati personali e informazioni sensibili come nome e cognome, numero di telefono, email, indirizzo e altro ancora;
  2. furto di denaro attraverso il numero della carta di credito richiesto all’utente per poter ricevere quanto promesso, l’esca della truffa in corso.

Infatti, l’email di phishing comunica al destinatario di essere il fortunato estratto per ricevere in regalo una nuovissima illy Espresso Machine. Nel testo si legge: “Apprezziamo Il Tuo Feedback! Sei stato selezionato come uno dei fortunati per un’opportunità unica di ricevere un nuovissimo illy Espresso Machine!”.

“Per reclamarlo, rispondi semplicemente a poche domande rapide sulla tua esperienza con illy”, conclude la mail di phishing. Cliccando sul bottone giallo “Richiedilo subito” la vittima si ritrova in una pagina fake dove, una volta risposto alle domande di un questionario, dovrà inserire i suoi dati e pagare circa 2€ per ottenere il regalo.

Come riconoscere l’email di phishing che sfrutta Illy

Probabilmente ti starai chiedendo come riconoscere una email di phishing, come questa che sfrutta Illy per rubare dati e denaro. Uno degli elementi che dovrebbe subito farti scattare il campanello di allarme e aumentare la soglia della tua attenzione è la proposta. Quando è molto facile vincere un premio costoso allora sei davanti a una pericolosa truffa.

L’obiettivo dei criminali è quello di ottenere i tuoi dati personali e le tue informazioni finanziarie. Quindi sono disposti a tutto pur di spingerti a fornirglieli. La cosa che puoi fare, se non sei dotato di un sistema in gradi di identificare link e mail phishing, è quello di evitare l’interazione con email di questo tipo. Cancellale subito e non cliccare su link sospetti.

Connessione top e 100% anonima con PrivadoVPN a 1,11€ mese

Punto Informatico - Dom, 02/23/2025 - 08:00

Mancano pochi minuti e ci vuole un attimo per assicurarti una connessione top, senza limiti e 100% anonima con PrivadoVPN in offerta a soli 1,11€ al mese. Si tratta di un’offerta incredibilmente vantaggiosa che devi assolutamente attivare adesso. Fai l’affare proprio in questo momento. Ti bastano solo alcuni secondi per avere tutto questo e molto altro a un prezzo decisamente competitivo.

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Amazon chiude l'Appstore per Android

Zeus News - Dom, 02/23/2025 - 00:30
News - Dal 20 agosto le app scaricate potrebbero non funzionare più.

Google non convince l'UE su conformità al DMA: in arrivo sanzioni?

Punto Informatico - Sab, 02/22/2025 - 09:32

La Commissione Europea fa una bella tirata d’orecchie a Google. La sua colpa? Non aver rispettato appieno il famigerato Digital Markets Act, la nuova bibbia della concorrenza digitale made in Bruxelles. Ora il colosso di Mountain View rischia una sanzione, perché i suoi tentativi di mettersi in regola non hanno convinto regolatori concorrenti.

L’UE pronta a multare Google per violazione del DMA

Ma facciamo un passo indietro. Cos’ha combinato Big G per finire nella lista nera dell’UE? Tutto nasce dal sospetto che il motore di ricerca abbia giocato sporco con i suoi servizi, come Google Shopping e Google Flights, mettendoli in primo piano rispetto ai concorrenti. In pratica, se si cercava un volo o un prodotto, si trovavano subito le offerte di Google, anche se magari c’erano alternative migliori. Un po’ come se al ristorante servissero solo il vino della casa, nascondendo gli altri prodotti.

E non finisce qui. Sembra che Google abbia anche messo i bastoni tra le ruote agli sviluppatori di app, impedendo loro di pubblicizzare le offerte fuori dal Play Store. Una pratica che ha fatto storcere il naso a molti, tanto che persino Apple ha dovuto fare marcia indietro e permettere a Spotify di mostrare i prezzi degli abbonamenti esterni.

DMA, l’incubo dei gatekeeper

Ma perché Google e soci tremano davanti al DMA? Semplice: questa legge impone a Big G (ma anche a Apple, Microsoft, Meta, Amazon e ByteDance) di comportarsi bene e di non abusare del loro strapotere. Tradotto: stop ai favoritismi, alla concorrenza sleale e alle pratiche scorrette. Pena: multe da capogiro e una reputazione a pezzi.

Sia chiaro, Google non è rimasta con le mani in mano. Ha provato a cambiare il look dei risultati di ricerca e a tagliare qualche funzione sospetta. Ma il risultato non deve aver fatto fare i salti di gioia a Bruxelles. Anzi, sembra che alcuni siti di comparazione ci abbiano guadagnato, mentre compagnie aeree, hotel e piccoli commercianti ci abbiano rimesso le penne, con un calo dei clic fino al 30%.

L’UE non molla la presa

Nonostante le buone intenzioni (o presunte tali) di Google, la Commissione Europea sembra intenzionata ad andare fino in fondo. Tra qualche mese arriveranno le accuse formali, e per Big G sarà dura uscirne indenne. Ma non è l’unica sulla graticola: anche Apple e Meta rischiano grosso per aver sgarrato con il DMA.

Come dividere i file PDF su Windows 11 in modo gratuito

Punto Informatico - Sab, 02/22/2025 - 09:30

Vuoi dividere un file PDF ma non sai da dove iniziare? In questa guida trovi tutte le informazioni che ti servono per estrarre una o più pagine dai tuoi file PDF in modo semplice e totalmente gratuito

A tutti è capitato, almeno una volta, di dover estrarre una pagina specifica da un documento PDF. Anche se a prima vista può sembrare una procedura complicata che richiede strumenti specifici o una conoscenza avanzata del PC, dividere un file PDF è molto più semplice di quanto si creda. Windows 11, ad esempio, mette a disposizione degli strumenti integrati nel suo browser Edge. Tuttavia, anche in caso dovessi avere bisogno di modifiche che vanno oltre la semplice divisione, esistono diverse app gratuite (online e non) che permettono di modificare i file PDF.

Iniziamo con gli strumenti inclusi nel browser Edge di Windows 11.

Metodo 1: Microsoft Edge (il più rapido)

Forse non lo sapevi ma Microsoft Edge, oltre a essere il browser predefinito di Windows, permette di estrarre pagine specifiche da un PDF in pochi clic:

  1. Seleziona il PDF: apri “Esplora file” (puoi anche premere “Windows+E” per fare prima) e cerca il file PDF che vuoi dividere. Fai clic con il tasto destro e seleziona “Apri con” > “Microsoft Edge”.
  2. Clicca sull’icona di stampa: una volta aperto il PDF in Edge, clicca sull’icona della stampante o premi “Ctrl+P”.
  3. Scegli “Microsoft Print to PDF” nel menù a tendina “Stampante”.

  4. Seleziona le le pagine: nel campo “Pagine”, inserisci i numeri corrispettivi alle pagine che ti servono oppure scegli una delle opzioni predefinite:

  5. Salva il file PDF: a questo punto clicca su “Stampa” e scegli dove salvare il file. Dagli un nome che abbia senso in modo da trovarlo facilmente tra i file scaricati (ad esempio “PagineImportanti.pdf”). 

Questo metodo è perfetto se sei alla ricerca di una soluzione rapida che non richieda l’installazione di software di terze parti e consenta di lavorare in locale, senza dover caricare online i tuoi file personali.

Metodo 2: PDFsam Basic (gratuito e ricco di opzioni)

Se hai bisogno di effettuare modifiche più incisive rispetto a una semplice divisione in più pagine (o hai un PDF lunghissimo da tagliare in più pezzi), puoi optare per PDFsam Basic, un software open-source gratuito, ampiamente utilizzato e ricco di funzioni. Anche nella versione Basic, PDFsam permette di effettuare modifiche al testo, inserire immagini e molto altro. Usarlo è molto semplice, se trovi difficoltà puoi affidarti al tutorial.

  1. Scarica PDFsam Basic dal sito ufficiale: puoi effettuare il download a questo indirizzo. (attenzione: durante l’installazione deseleziona l’opzione per PDFsam Enhanced). Attendi il completamento dell’installazione e riavvia il software. Ora avvialo di nuovo e sceglie se effettuare l’accesso con il tuo account Google (o con un account social) o creare un account gratuito. 
  2. Apri il file PDF: nella home page seleziona la voce “Dividi” se vuoi effettuare una semplice estrazione di pagine specifiche, oppure “dividi per dimensione”, “segnalibri” o “estrai” se ti occorre una divisione specifica.

  3. Seleziona le pagine da esportare: una volta entrato nel menù “Dividi” potrai scegliere quali pagine esportare e se creare più file con le pagine selezionate.
  4. Imposta la cartella di destinazione e clicca su “Esegui” per creare un nuovo file PDF con le pagine che hai scelto.

Troverai il tuo nuovo file PDF all’interno della cartella di destinazione che hai selezionato in fase di salvataggio.

Metodo 3: modificare i file online (comodo ma più rischioso)

Non hai voglia di scaricare un software o magari devi semplicemente estrarre una pagina da un file PDF? Bene, in questo caso puoi affidarti a strumenti online come Sejda. Funzionana alla grande ed è facilissimo da usare.  Con Sejda puoi creare un file PDF selezionando le pagine che ti occorrono, modificare il testo, aggiungere pagine e inserire immagini.

In pratica è una via di mezzo tra la semplice divisione offerta da Edge e le soluzioni più avanzate disponibili su PDFsam Basic. 

  1. Vai sul sito ufficiale di Sejda. Nella parte bassa della home page trovi diverse opzioni di modifica. Seleziona Dividi.

  2. Scegli come dividere il file: seleziona la voce “Seleziona le pagine da Dividere“.
  3. Scegli quali pagine dividere: a questo punto potrai selezionare manualmente le pagine da dividere. Una volta completato questo passaggio, sarà sufficiente cliccare sul tasto “Dividi PDF per pagine” > “Scarica PDF”

Questa opzione può risultare comodissima se devi modificare un file PDF al volo dallo smartphone, magari mentre sei in viaggio. Tuttavia, caricare documenti online comporta dei rischi, motivo per cui sconsigliamo vivamente di scegliere questa soluzione per modificare file importanti come documenti che contengono informazioni personali o di lavoro.

In sintesi, dividere un file PDF è molto semplice sia con uno strumento rapido come Microsoft Edge che con opzioni più avanzate come PDFsam Basic. Il consiglio, come sempre, è di scegliere la soluzione più adatta in base al tipo di modifiche che vuoi apportare al tuo file PDF. Ricorda però, ogni volta che carichi un documento online vai incontro a dei rischi, soprattutto se il documento contiene dati sensibili o informazioni personali. Per questo è consigliabile lavorare i file importante in locale con Edge o, in alternativa, con editor gratuiti come PDFsam Basic.

Offerta lampo: Auricolari Sony WF-C700N quasi a metà prezzo

Punto Informatico - Sab, 02/22/2025 - 09:06

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Con gli Auricolari Sony WF-C700N puoi anche personalizzare il sound in base alle tue preferenze. Tutto questo lo trovi all’interno dell’app Sony|Headphone Connet, che ti permette di assumere il controllo completo sulla tua esperienza di ascolto. Acquistali ora in offerta lampo quasi a metà prezzo su Amazon.

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Huang di Nvidia: il mercato ha frainteso l'impatto di DeepSeek

Punto Informatico - Sab, 02/22/2025 - 08:47

Il CEO e fondatore di Nvidia, Jensen Huang, non ci sta. Secondo lui, il mercato ha preso un granchio colossale nel valutare le conseguenze delle innovazioni tecnologiche di DeepSeek sulla sua azienda.

Nvidia difende l’impatto positivo di DeepSeek

In un’intervista pre-registrata con Alex Bouzari, CEO di DataDirect Networks, Huang ha definito il modello di ragionamento open source R1 di DeepSeekincredibilmente eccitante“. Altro che una minaccia per il business di Nvidia, come sembrava pensare il mercato.

Penso che il mercato abbia reagito a R1 come se fosse la fine dell’AI“, ha detto Huang a Bouzari. “Come se fosse caduta dal cielo e non avessimo più bisogno di fare alcun calcolo. Ma è esattamente il contrario. È l’esatto opposto“.

Per Huang, il rilascio di R1 è intrinsecamente positivo per il mercato dell’AI. Invece di rendere obsolete le risorse di calcolo prodotte da Nvidia, accelererà l’adozione dell’intelligenza artificiale. “Sta facendo capire a tutti che ci sono opportunità per rendere i modelli molto più efficienti di quanto pensassimo fosse possibile“, ha aggiunto Huang. “E quindi sta accelerando l’adozione dell’AI“.

Huang ha anche sottolineato che, nonostante i progressi di DeepSeek nel pre-addestramento dei modelli AI, il post-training rimarrà importante e ad alta intensità di risorse.

Il crollo in borsa? Un equivoco

Le parole di Huang arrivano circa un mese dopo il terremoto causato da DeepSeek, che ha deciso di rendere open source il suo modello R1. Una mossa che ha scosso tutto il settore dell’AI, ma ha colpito soprattutto Nvidia come un fulmine a ciel sereno: il titolo dell’azienda è crollato di quasi il 17% in una sola giornata di contrattazioni dopo l’annuncio di DeepSeek.

Ma Nvidia ha saputo riprendersi. Venerdì il titolo ha aperto a 140 dollari per azione, recuperando quasi tutto il valore perso in circa un mese. Nel frattempo, DeepSeek ha annunciato giovedì che prevede di pubblicare il codice sorgente di cinque repository come parte di un evento dedicato all’open source la prossima settimana.

Assistenti AI per il coding: non sono utili come sembra

Punto Informatico - Sab, 02/22/2025 - 07:08

Strumenti come GitHub Copilot sono sempre più popolari. Il motivo è semplice: aiutano a scrivere codice più velocemente, suggerendo frammenti di codice e automatizzando compiti ripetitivi. Ma attenzione, questa apparente efficienza nasconde un potenziale rischio: un calo della qualità del codice.

Assistenti AI per il coding, i vantaggi sono solo apparenti

A lanciare l’allarme è un report di GitClear, piattaforma di software engineering. Analizzando 211 milioni di righe di codice tra il 2020 e il 2024, i ricercatori hanno notato un crollo del riutilizzo del codice lo scorso anno. Un campanello d’allarme, visto che il riuso è una pratica comune per costruire sistemi ridondanti.

Non è la prima volta che gli assistenti AI per il coding finiscono sotto la lente d’ingrandimento. Un sondaggio di Harness, vendor di software, rivela che la maggioranza degli sviluppatori perde più tempo a debuggare il codice generato dall’AI e a risolvere falle di sicurezza rispetto ai contributi scritti da umani.

Velocità sì, ma a che prezzo?

Anche Google ha messo il dito nella piaga. Un suo report ammette che l’AI può accelerare le revisioni del codice e migliorare la qualità della documentazione, ma a scapito del processo di rilascio del software, che potrebbe diventare meno stabile. Insomma, il rischio è di correre tanto per poi inciampare sul traguardo.

Sia chiaro: gli assistenti AI per il coding hanno un grande potenziale. Possono velocizzare compiti ripetitivi, suggerire soluzioni creative e abbattere la barriera d’ingresso per i neofiti. Ma non sono la bacchetta magica che risolve tutti i problemi dei developer.

Fidarsi è bene, verificare è meglio

Il consiglio per chi usa questi strumenti è di non abbassare la guardia. Controllate sempre il codice generato dall’AI, testarlo a fondo e non datr per scontato che sia privo di errori o vulnerabilità. L’intelligenza artificiale può essere un valido aiutante, ma il cervello umano resta il vero protagonista dello sviluppo software (e non solo).

Come difendersi da un data breach in modo esemplare

Punto Informatico - Sab, 02/22/2025 - 07:02

Nel campo della sicurezza informatica il termine data breach fa riferimento ad una violazione o fuga dei dati personali. Un data breach può infatti essere di due tipi: intenzionale, cioè eseguito da un cybercriminale, oppure accidentale, quando ad esempio si naviga online e iscrivendosi ad un servizio o ad un sito web si cedono in modo involontario i propri dati.

Ciò può portare a conseguenze negative, come ad esempio chiamate indesiderate ed e-mail spam, ma anche più pericolose truffe online e furti di identità. Come difendersi quindi da un data breach? Il rimedio più efficace è rimuovere i dati sottratti dai data broker, aziende o persone che raccolgono le informazioni personali cedute in maniera accidentale dagli utenti quando navigano in Internet.

Ad oggi lo strumento che si è rivelato più efficace in tal senso è Incogni, tool sviluppato dal team del servizio VPN Surfshark che rimuove in automatico i dati personali dei suoi utenti dai database dei cosiddetti broker di dati. Al momento il piano annuale di Incogni è in offerta a 6,29 euro al mese invece di 13,98 euro, grazie al 55% di sconto attraverso il coupon SWITCHON.

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Difendersi da un data breach con Incogni

Per difendersi in modo efficace da un eventuale data breach, lo strumento ideale da utilizzare è Incogni. Dopo che ci si iscrive, occorre concedere al tool l’autorizzazione di richiedere per proprio conto la rimozione dei dati ai data-broker.

In seguito, non appena trova una corrispondenza tra i dati dell’utente in questione e quelli presenti nei database dei broker dei dati, Incogni bussa alla porta di quest’ultimi richiedendo la loro rimozione. Il controllo prosegue anche nelle settimane e nei mesi seguenti, in modo da assicurarsi che il data-broker non rientri in possesso delle informazioni precedenti.

Il piano di un anno di Incogni è disponibile al prezzo scontato di 6,29 euro al mese anziché 13,98 euro, utilizzando il coupon SWITCHON. E se il servizio non dovesse soddisfare le proprie aspettative, si può richiedere il rimborso completo entro 30 giorni dalla data di acquisto.

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DeepSeek apre il codice sorgente di alcuni servizi online

Punto Informatico - Sab, 02/22/2025 - 06:45

La prossima settimana, DeepSeek metterà a disposizione di tutti porzioni del codice dei suoi servizi online, in occasione di un evento dedicato all’open source.

DeepSeek renderà open source parti del codice dei suoi servizi online

Non si tratta di semplici esperimenti o progetti in fase embrionale. DeepSeek rilascerà cinque repository di codice completi di documentazione dettagliata, che sono stati implementati in scenari reali e testati direttamente in produzione. Sono strumenti affidabili e pronti all’uso, che la comunità può adottare e riutilizzare senza doverli perfezionare ulteriormente.

I repository sono come scrigni che contengono i gioielli dello sviluppo software: codice sorgente, file di configurazione, documentazione di progetto. Condividerli significa dare a tutti la possibilità di studiare, modificare e migliorare il proprio lavoro. Una mossa che può accelerare il progresso dell’intera industria.

Niente torri d’avorio, solo innovazione dal basso

Come parte della comunità open source, crediamo che ogni riga condivisa diventi uno slancio collettivo che accelera il viaggio“, ha scritto l’azienda su X. Ha poi annunciato che gli aggiornamenti saranno rilasciati con una frequenza giornaliera, e ha aggiunto un messaggio chiaro: ” Niente torri d’avorio, solo pura energia da garage e innovazione guidata dalla comunità“.

🚀 Day 0: Warming up for #OpenSourceWeek!

We're a tiny team @deepseek_ai exploring AGI. Starting next week, we'll be open-sourcing 5 repos, sharing our small but sincere progress with full transparency.

These humble building blocks in our online service have been documented,…

— DeepSeek (@deepseek_ai) February 21, 2025

DeepSeek ha già dimostrato di credere nell’open source. In passato ha rilasciato i suoi modelli AI come R1 con licenze permissive. Questa strategia ha avuto un impatto significativo sul settore, costringendo anche i giganti dell’AI a rivedere le proprie posizioni. Perfino Sam Altman, CEO di OpenAI, ha riconosciuto che il lavoro della startup cinese ha contribuito a ridurre il vantaggio tecnologico della sua azienda. Altman ha lasciato intendere che OpenAI potrebbe rendere open source più tecnologie in futuro.

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Con le Cialde Caffè Borbone ESE Red espresso bar a soli 0,16€

Punto Informatico - Ven, 02/21/2025 - 11:25

Un’offerta bomba sta aspettando proprio te su eBay, salvo esaurimento scorte. Se sei un appassionato di caffè allora non puoi fartela scappare perché unisce risparmio e bontà in un’unica soluzione davvero conveniente. Stiamo parlando delle Cialde Caffè Borbone ESE 44mm Miscela Rossa. Cosa aspetti? Oggi sono in promozione a soli 0,16€ l’una! Un’occasione imperdibile per chiunque.

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YouTube Premium Lite, arriva l'abbonamento più economico

Punto Informatico - Ven, 02/21/2025 - 11:23

Qualcuno forse ricorderà quando, nel lontano 2021, YouTube aveva lanciato in via sperimentale una versione “alleggerita” del suo servizio in abbonamento. Si chiamava Premium Lite e prometteva di offrire un’esperienza senza pubblicità a un prezzo più accessibile. Bene, sembra che quell’idea non sia mai tramontata del tutto nella mente dei vertici di Google.

YouTube Premium Lite pronto al debutto (non per tutti)

Secondo Bloomberg, YouTube sta per lanciare l’abbonamento in quattro mercati chiave: Stati Uniti, Australia, Germania e Thailandia. Il servizio si rivolge a quegli utenti che vogliono godersi i contenuti della piattaforma senza interruzioni pubblicitarie, ma che non sono particolarmente interessati ai video musicali.

Al momento YouTube non ha ancora confermato ufficialmente il lancio. Anche il prezzo resta top secret. Ma qualche indizio c’è: durante una fase di test condotta lo scorso ottobre, un utente aveva notato che il costo mensile di Premium Lite era di 8,99 dollari australiani, contro i 16,99 richiesti per il Premium “full optional”.

Il ritorno di fiamma di YouTube

A dire il vero, non è la prima volta che YouTube fa un tentativo con una versione “light” del suo abbonamento premium. Già tra il 2021 e il 2023 ci aveva provato con un servizio molto simile in alcuni paesi europei, prima di metterlo accantonarlo. Ma c’è una differenza importante: quella prima versione di Premium Lite era priva di pubblicità, mentre quella che sta testando ora sembra che qualche spot lo farà vedere.

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iPhone 17 Air: display più grande del previsto

Punto Informatico - Ven, 02/21/2025 - 11:18

Il presunto iPhone 17 Air di Apple, di cui si discute da svariato tempo a questa parte e che dovrebbe andarci a caratterizzare per la sua estrema sottigliezza, potrebbe presentare uno schermo più grande di quanto inizialmente previsto.

iPhone 17 Air: display da 6,7 pollici

Nel podcast Recycle Bin di questa settimana, Jon Prosser ha infatti riferito che l’iPhone 17 Air sarà dotato di un display da 6,7 pollici, piuttosto che di un display da 6,6 pollici come si vociferava in precedenza.

Oltre a ciò, Prosser ha affermato che l’iPhone 17 Air avrà uno spessore di 5,64 mm, almeno escludendo la presunta barra della fotocamera posteriore del dispositivo, un valore questo che risulta essere decisamente impressionante per uno smartphone moderno.

Da tenere preente che Prosser è un noto YouTuber impegnato nel segmento tech che gestisce il canale Front Page Tech. Come la maggior parte delle fonti, ha un track record misto relativamente ad Apple, con alcuni successi e alcuni fallimenti. Nel 2020, è stata la prima fonte a rivelare il design dell’AirTag molti mesi prima che fosse annunciato. Ha anche condiviso molti dettagli accurati sull’iPad mini 6, sempre mesi prima che il dispositivo fosse lanciato ufficialmente sul mercato. Di contro, lui e altri si sbagliavano sull’Apple Watch Series 7 con bordi piatti, sebbene pare che il colosso di Cupertino abbia testato questo design.

Ad ogni modo, Prosser ha fatto trapelare diversi dettagli relativi ad Apple nelle ultime settimane, compreso il presunto design dell’iPhone 17 Air e dell’iPhone 17 Pro. Ha altresì affermato che iOS 19 sarà caratterizzato da un’app Camera ridisegnata con un’interfaccia simile a visionOS.

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Nintendo Switch 2 potrebbe costare 50 dollari in più

Punto Informatico - Ven, 02/21/2025 - 11:04

Nintendo Switch 2 è diventata ufficiale già da qualche settimana, ma per la presentazione effettiva sarà necessario attendere ancora, sino all’evento programmato per il mese di aprile. Al momento, dunque, non sono stati rivelati tutti i dettagli riguardo la nuova console di casa Nintendo, neppure il prezzo. Proprio a questo proposito, però, circolano svariate ipotesi, più o meno “funeste”.

Nintendo Switch 2: prezzo previsto di 399 dollari

L’ultima indiscrezione sul tema proviene da Joost van Dreunen, analista esperto del settore e co-fondatore di SuperData Research, una realtà specializzata in ricerche di mercato in ambito gaming, secondo cui Nintendo Switch 2 verrà proposta negli USA a 399 dollari di listino.

Sulla base dell’attuale dinamica di mercato e della strategia di posizionamento della piattaforma, il prezzo di cui sopra rappresenta una soglia psicologica critica che concilia le ambizioni hardware premium con l’accessibilità per il mercato di massa.

In questo modo, Nintendo potrebbe mantenere il suo solito margine positivo sull’hardware e allo stesso tempo posizionare la nuova console al di sotto dei prezzi dei dispositivi premium concorrenti.

Il prezzo previsto di 399 dollari sarebbe superiore di 50 dollari rispetto al prezzo di lancio della Nintendo Switch originale di 299 dollari, ma secondo van Dreunen segnegnerebbe un significativo progresso tecnico senza scoraggiare l’importante gruppo target principale delle famiglie.

Inoltre, Van Dreunen non vede una grande minaccia per Nintendo nei PC palmari emergenti come Steam Deck o Asus ROG Ally. Nonostante il boom in questo segmento, il target di questi dispositivi si sovrappongono solo in minima parte a quello di Nintendo, principalmente a causa degli esclusivi giochi first-party dell’azienda giapponese.

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HDD esterno portatile ultrasottile da 500 GB a 25€: IMPERDIBILE

Punto Informatico - Ven, 02/21/2025 - 10:59

Con uno spessore inferiore a 1 cm, il disco fisso esterno portatile da 500 GB del marchio Maxone è tra i più sottili sul mercato. Oggi hai la possibilità di acquistarlo al prezzo stracciato di soli 25 euro. Non c’è bisogno di attivare coupon o di inserire codici: è merito dell’offerta a tempo disponibile su Amazon di cui puoi approfittare subito.

HDD esterno 500 GB: compralo a 25€

Maxone, l’offerta a tempo sull’HDD esterno da 500 GB

Tra i punti di forza c’è la compatibilità con tutti i dispositivi: dai computer desktop e laptop agli smartphone e ai tablet (potrebbe servire un adattatore), fino ai televisori e ai lettori multimediali, senza dimenticare le console videoludiche. La velocità elevata nel trasferimento dati è assicurata dall’impiego della tecnologia USB 3.0 per il collegamento. Un’unità di questo tipo può tornare utile per archiviare file di ogni tipo e per eseguire i backup periodici dei contenuti, mantenendoli al sicuro. Scopri di più nella pagina dedicata alla promozione

Nella confezione sono inclusi il cavo di collegamento con lunghezza pari a 48 centimetri, il manuale d’uso e il foglietto della garanzia di tre anni fornita dal produttore, a cui far ricorso anche per l’assistenza tecnica senza spese. Lo puoi acquistare al prezzo di soli 25 euro, grazie all’offerta a tempo in corso (non sappiamo fino a quando rimarrà attiva).

HDD esterno 500 GB: compralo a 25€

Puoi scegliere tra le colorazioni Rosa e Grigio, la spesa finale non cambia. Il disco fisso esterno portatile ultrasottile da 500 GB del marchio Maxone ha ottenuto un voto medio molto alto (4,4/5) nelle oltre 53.000 recensioni pubblicate dai clienti dell’e-commerce che lo hanno già messo alla prova.

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Elon Musk vuole correggere le note della collettività

Punto Informatico - Ven, 02/21/2025 - 10:58

Elon Musk ha spesso affermato che le note della collettività sono lo strumento migliore per la moderazione dei contenuti. Ieri sera ha cambiato idea, annunciando che verranno introdotte modifiche per migliorare la funzionalità. Quasi contemporaneamente, Meta ha avviato i test delle sue Community Notes negli Stati Uniti.

Note della collettività a misura di Musk

Le note della collettività sono una funzionalità di fact-ckecking crowdsourced. Invece di fare affidamento ad organizzazione esterne, X permette agli stessi utenti (collaboratori) di aggiungere informazioni contestuali a post potenzialmente fuorvianti. Se un numero sufficiente di collaboratori con diversi punti di vista valuta utile una nota, questa verrà mostrata pubblicamente sotto al post.

La Commissione europea ha avviato un’indagine a dicembre 2023 per valutare l’efficacia delle note della collettività e il rispetto del Digital Services Act. Elon Musk ha spesso difeso la scelta di usare questa funzionalità perché garantisce una maggiore libertà di espressione.

Ieri sera ha comunicato che devono essere “corrette” perché sono manipolate da governi e media tradizionali.

Unfortunately, @CommunityNotes is increasingly being gamed by governments & legacy media.

Working to fix this …

It should be utterly obvious that a Zelensky-controlled poll about his OWN approval is not credible!!

If Zelensky was actually loved by the people of Ukraine, he… https://t.co/gy0NjtPwiq

— Elon Musk (@elonmusk) February 20, 2025

All’uomo più ricco del mondo non sono piaciute le note della collettività apparse sotto alcuni post che smentivano le fake news diffuse dal governo statunitense sul Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy. Secondo Donald Trump è un dittatore che ha iniziato la guerra contro la Russia e che ha solo il 4% dei consensi tra la popolazione.

Musk afferma che il 57% indicato da un sondaggio del Kyiv International Institute of Sociology è falso. Ha inoltre aggiunto che Zelenskyy ha preso il controllo dei media e non vuole indire nuove elezioni. Come gli hanno fatto notare alcuni utenti, in Ucraina è stata introdotta la legge marziale dopo l’invasione da parte della Russia.

In base alle Costituzione non è possibile indire elezioni parlamentari e presidenziali finché è in vigore la legge marziale, ovvero finché non finisce la guerra. Altri utenti hanno pubblicato la risposta di Grok che conferma l’impossibilità di indire elezioni.

Musk vuole in pratica alterare il funzionamento delle note della collettività per mostrare solo quelle che sono dalla sua parte. Come ha già fatto con l’algoritmo dei suggerimenti.

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