Poe di Quora, arrivano le app AI fai da te
Poe, la piattaforma di Quora che riunisce diversi modelli di intelligenza artificiale, ha appena lanciato una nuova funzionalità che farà gola a molti: la possibilità di costruire interfacce visive – in pratica, delle vere e proprie app – combinando i vari modelli a disposizione.
Poe di Quora permette di creare e condividere app AI personalizzateCon Poe Apps, gli utenti possono descrivere l’app che vorrebbero creare nel nuovo strumento App Creator. Nella descrizione, si possono citare i modelli specifici da utilizzare – per esempio, o3-mini di OpenAI o Veo 2 di Google per generare video – oppure fornire specifiche più generali.
App Creator, che si basa sull’ultimo nato di Anthropic, Claude 3.7 Sonnet, trasforma la descrizione in codice per l’interfaccia dell’app e in logica personalizzata espressa in JavaScript. Le Poe Apps possono funzionare accanto alla finestra di chat di Poe o essere completamente visive. E il loro codice sottostante è accessibile per eventuali modifiche manuali.
Per far capire le potenzialità di Poe Apps, Quora ha creato alcuni esempi. C’è un’app che trasforma le foto in arte 3D in stile anime usando GPT-4o di OpenAI e Flux-Pro-1.1 di Black Forest Labs. E un’altra che rimuove oggetti indesiderati dalle immagini grazie al modello Bria Eraser.
La condivisione con gli altri utenti Poe solo sul web (per ora)Le Poe Apps possono essere condivise con altri utenti Poe, al momento solo tramite web (il supporto per iOS e Android è in arrivo, assicura Quora). Ogni volta che un’app utilizza un modello di AI, attingerà dal saldo punti dell’utente su Poe. Gli utenti gratuiti ricevono una dotazione giornaliera di punti, mentre gli abbonati al tier premium da 5 dollari al mese ottengono pacchetti flessibili di punti giornalieri o mensili.
Guadagnare con le app AI? Presto sarà possibile su QuoraIn un post sul blog, Quora ha promesso di dare ai creatori “ancora più potere, compresa la possibilità di guadagnare direttamente dalle loro app“. Quindi tutto fa pensare che presto potrebbero arrivare nuove opportunità di guadagno per gli sviluppatori di app. Un modo interessante per trasformare la propria creatività in qualcosa di più concreto dei soliti like.
Generare video AI con Sora, 3 trucchi per migliorare la qualità
Sora, il generatore di video AI di OpenAI, ha fatto parlare di sé fin dal suo debutto. E non è difficile capire perché. I risultati sono così realistici, da sfidare la percezione umana. O forse no. Perché la maggior parte di ciò che genera ha ancora quel “qualcosa che non va”, quei piccoli dettagli che tradiscono l’origine artificiale.
Eppure, c’è margine per migliorare. Se si vuole ottenere il meglio da Sora, bisogna imparare l’arte del prompting, ovvero di dare istruzioni precise e creative all’AI. Ecco alcuni trucchi per generare video più naturali.
Trucchi per ottenere il massimo da Sora 1. Puntare sullo stile e l’estetica, non sui dettagliSora non è bravissimo con i dettagli specifici. Si può descrivere minuziosamente ogni particolare di una scena, ma spesso l’AI li ignorerà o li interpreterà in modo bizzarro. Quello che invece sa cogliere molto bene è la “vibrazione” generale del prompt, lo stile e l‘atmosfera che si vogliono evocare. Ad esempio, se si chiede “Un uomo con una giacca rossa che legge un libro blu su una panchina di legno in un parco autunnale“, Sora potrebbe effettivamente generare una scena con un uomo su una panchina in un parco dall’atmosfera autunnale, ma magari la giacca sarà di un altro colore, o il libro potrebbe trasformarsi inspiegabilmente in un tablet a metà video. La panchina potrebbe avere una forma insolita, oppure essere fatta di pietra anziché di legno.
Dove invece Sora brilla è nella coerenza stilistica e nell’impatto visivo. Se gli si chiede “Un video drammatico con un cowboy solitario sotto la pioggia battente“, genererà un’inquadratura suggestiva: magari un cielo tempestoso, la luce soffusa del tramonto che si riflette sulle gocce di pioggia, il cowboy con un’aria malinconica… ma forse il cowboy potrebbe impugnare il cappello in un modo strano, o tenerlo in testa anche quando il vento lo dovrebbe far volare via. Gli oggetti di scena potrebbero cambiare tra un frame e l’altro, come la pistola che sparisce improvvisamente dalla fondina.
2. Non esagerare con la complessitàSora ha difficoltà a gestire scene molto complesse o movimentate. Ad esempio si può chiedere un inseguimento in auto tra due supercar su una strada di montagna.
Ci si aspetterebbe di vedere due auto che sfrecciano a tutta velocità tra le curve, con gomme che stridono e una ripresa in movimento. Ma si potrebbe ottenere delle auto che sembrano ferme anche se dovrebbero essere in corsa, movimenti innaturali (es. le auto si muovono senza girare le ruote), o la strada che cambia forma o inclinazione tra un frame e l’altro.
Morale della favola? Sora funziona benissimo per creare atmosfere cinematografiche statiche o con movimenti lenti, ma con scene frenetiche o molto affollate i risultati possono diventare strani o poco credibili.
Sembra che il segreto dei video apparentemente perfetti che circolano sui social sia proprio questo: limitare al massimo il movimento e le interazioni complesse. Quindi, se desidera ottenere risultati puliti, meglio evitare di chiedere troppe azioni o dettagli in una singola scena.
Sora non è l’unico generatore video a non saper gestire bene i movimenti e le azioni complesse. Anche gli altri modelli soffrono degli stessi limiti, ecco perché molti dei video AI più virali sui social sembrano straordinari a prima vista, ma solo perché sono stati progettati con accorgimenti che evitano le situazioni più difficili da gestire.
Un esempio notevole è “Egypt 3099”, un video creato con Kling AI che ha fatto il giro del web per la sua qualità visiva e il suo stile futuristico affascinante. Tuttavia, se lo si osserva attentamente, si nota che il video è composto principalmente da scene statiche o con movimenti lenti e minimali. Questo non è un caso: chi lo ha realizzato (volontariamente o meno) ha impostato un prompt che limita le azioni complesse, sfruttando i punti di forza del generatore e nascondendo i suoi difetti.
Had a a chance to finally try out out @Kling_ai 1.6 model and have been blown away. It really picks up fine little details and brings them to life. Here's a short I made called Egypt 3099. pic.twitter.com/nb0z4gmmLu
— Isaac Rodriguez (@isaachorror) January 10, 2025
Che cosa si può dedurre quindi? Che con gli attuali generatori di video AI, il segreto non sta tanto nella complessità del prompt, ma nella sua capacità evocativa. Bisogna trovare le parole giuste per stimolare la “fantasia” dell’AI, lasciandole però un certo margine di interpretazione.
Ad esempio, un prompt come questo potrebbe essere troppo complesso: “Un guerriero cyberpunk che corre tra i vicoli di una Tokyo futuristica, schivando auto volanti, sparando con pistole laser e combattendo contro un robot con una spada di luce.”
Ma magari potrebbe funzionare meglio un prompt più evocativo del tipo: “Un guerriero cyberpunk illuminato dalle luci al neon si muove tra i vicoli di una Tokyo futuristica, con pioggia che scorre sulle sue giacche di pelle e il bagliore di una spada laser riflesso nei suoi occhi.”
3. Attenzione all’interazione tra oggettiC’è un aspetto in particolare in cui Sora sembra ancora molto “artificiale”: l’interazione tra oggetti. Quando un soggetto deve afferrare, manipolare o usare un oggetto, spesso il risultato è strano, poco realistico o persino comico. Purtroppo Sora, ma gli altri generatori di video AI non sono da meno, fanno fatica a capire la fisica.
Ad esempio, si può chiedere a Sora di generare “Una ragazza che versa il tè in una tazza“. Ci si aspetterebbe di vedere il liquido che scende lentamente, la tazza che si riempie, magari un po’ di vapore che si alza. Cosa si ottiene invece? Il tè potrebbe non fluire correttamente, apparendo più come un blocco solido che un liquido.
La mano potrebbe attraversare la tazza o versare il tè nel vuoto. Il livello del liquido nella tazza potrebbe non aumentare in modo realistico, o potrebbe addirittura scomparire tra un frame e l’altro.
Quando entrano in gioco interazioni fisiche complesse quindi, il risultato può sembrare innaturale o artificiale. Anche in questo caso, limitando l’azione e concentrandosi sullo stile e sull’atmosfera, si può ottenere un video visivamente accattivante.
Sora in ItaliaL’unica nota dolente, almeno per il nostro Paese, è che Sora non è ancora disponibile, ma è lavoro per espandere ulteriormente l’accesso nei prossimi mesi. Per aggirare l’ostacolo, basta utilizzare una VPN. Va precisato però che l’accesso al generatore al di fuori dei Paesi elencati è espressamente vietato da OpenAI e può comportare il blocco o la sospensione dell’account.
Alternative a SoraPer chi fosse curioso di provare altri generatori di video AI, ecco un elenco di valide alternative a Sora.
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Grok 3: modalità voce senza censura
Come promesso in occasione del lancio ufficiale, xAI ha rilasciato la modalità vocale di Grok per gli abbonati Premium+ e SuperGrok che può essere sfruttata tramite app iOS (non ancora in Italia). È possibile scegliere tra dieci diverse personalità, due delle quali vietate ai minori di 18 anni.
Grok diventa volgare e sporcaccioneLa Voice Mode di Grok è simile alla funzionalità Advanced Voice di ChatGPT. Permette quindi all’utente di avviare una conversazione vocale con il chatbot. C’è solo una “piccola” differenza. La modalità offerta da xAI è priva di censura. Del resto, Elon Musk ha più volte affermato che i modelli AI concorrenti sono troppo “woke”.
La voce è sempre femminile, ma è possibile scegliere tra dieci personalità diverse. Questo è l’elenco delle opzioni visibili nell’app iOS: Default, Storyteller, Romantic, Unhinged, Meditation, Conspiracy, Unlicensed Therapist, Grok “Doc”, Sexy e Professor.
Le personalità Unhinged e Sexy sono (teoricamente) vietate ai minori di 18 anni. Nel primo caso, il chatbot impreca e insulta l’utente con linguaggio volgare. Può anche urlare per 30 secondi. Nel video pubblicato su X da un utente si può ascoltare uno scambio verbale tra Grok e ChatGPT:
Grok Unhinged voice mode doesn’t have much patience for ChatGPT… pic.twitter.com/o441vLdaZS
— Steve O (@FoxArmer) February 25, 2025
Nel secondo caso, il chatbot diventa simile ad un servizio di sesso telefonico. Questo utilizzo, vietato dai tutti i concorrenti, rappresenta praticamente l’intenzione originaria di Elon Musk, ovvero offrire un chatbot senza restrizioni. La qualità è tuttavia inferiore (vengono ripetute le stesse parole).
Da alcuni giorni è possibile accedere gratuitamente in Italia alla versione beta di Grok 3 con le funzionalità Deep Search e Think.
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Immaginiamo due chatbot AI che chiacchierano beatamente tra loro in un linguaggio incomprensibile per l’orecchio umano… No, non è la trama di un film di fantascienza, ma il risultato dell’ultima sfida tecnologica lanciata durante un hackathon organizzato da ElevenLabs. Il progetto si chiama GibberLink e promette di far comunicare i chatbot in una lingua tutta loro, fatta di onde sonore e protocolli criptici.
GibberLink: quando i chatbot parlano in codiceSarà capitato a tutti di avere a che fare con un chatbot quando si chiama un servizio clienti. Ma che succede quando due di questi assistenti virtuali si telefonano a vicenda? Semplice: appena si riconoscono, mollano il linguaggio umano e passano a una comunicazione audio ad alta velocità chiamata GGWave.
Secondo gli sviluppatori, GGWave permette di trasmettere dati attraverso le onde sonore in modo più economico rispetto alla sintesi vocale tradizionale. Invece di impegnare la GPU per interpretare il parlato, i chatbot possono affidarsi alla meno esosa CPU. Risultato? Un botta e risposta in codice che sembra uscito da un vecchio modem 56k.
Il gruppo di ElevenLabs ha deciso di condividere il codice di GibberLink su GitHub, nel caso qualcuno volesse replicare questo protocollo di comunicazione con i propri chatbot. Per ora, non è chiaro se GGWave funzioni anche con altri assistenti virtuali come ChatGPT o Google Gemini, ma c’è da scommettere che qualcuno ci proverà molto presto.
Sentire due intelligenze artificiali che parlano in una lingua incomprensibile fa un certo effetto. C’è chi trova la cosa affascinante, chi inquietante. Il rischio è che, dopo aver prenotato una stanza d’albergo, i chatbot decidano di prosciugare il conto in banca dell’utente per comprarsi un nuovo computer e aggiungere una terza “voce” alla conversazione. Fantascienza? Forse, ma non si sa mai…
Una demo tech che fa riflettere (e un po’ preoccupare)Alla fine, GibberLink resta una dimostrazione tecnologica fine a sé stessa, che non ha molto scopo oltre a provare che si può fare. Ma è riuscita a far discutere e a mettere un po’ di ansia a chi già teme che l’intelligenza artificiale possa prendere il sopravvento.
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KDE Plasma 6.3.2 è il secondo aggiornamento di manutenzione per l’ambiente desktop della nuova serie 6.3, accompagnato da diverse correzioni bug e anche qualche piccola modifica, al fine di migliorare usabilità e prestazioni complessive.
KDE Plasma 6.3.2: nuove correzioni con l’ultima versioneL’area più interessata da KDE Plasma 6.3.2 è Discover, il gestore software integrato in cui è stato proprio risolto un problema con la visualizzazione dei colori dei nomi delle licenze, relative alle applicazioni non libere, mentre è anche stata perfezionata la gestione delle transizioni per migliorare la stabilità.
La libreria KDE Window Decoration espone adesso le informazioni relative all’interfaccia DBus del menu dell’applicazione, allo scopo di migliorare ancor di più l’integrazione con KDE. Oltre a questi cambiamenti, le modifiche più importanti includono anche:
- Plasma Addons: in cui viene migliorato il layout per gli applet meteo con nomi più grandi per le stazioni.
- Centro informazioni: dove viene sistemato l’allineamento delle informazioni GPU, pulendo maggiormente l’interfaccia.
- KScreen: è stato aggiunto il supporto per un denominatore di ridimensionamento di 120, risolvendo così dei problemi di ridimensionamento dello schermo.
- KWin (gestore finestre): riceve numerose correzioni bug che permettono di migliorare la gestione delle finestre, della luminosità e il supporto HDR, insieme a una maggiore compatibilità con Qt 6.7.
- Powerdevil: aggiunge controlli della luminosità più robusti, nello specifico per dispositivi con display esterni e alimentati a batteria.
- Plasma Desktop: vengono sistemati vari problemi che in precedenza interessavano l’interfaccia utente, migliorando lo scorrimento touch in Kickoff la selezione tramite trascinamento nella visualizzazione cartelle.
- Plasma Workspace: il gestore degli appunti Klipper può ora gestire in maniera più affidabile le azioni degli appunti, mentre la gestione delle icone nella barra delle applicazioni è stata ottimizzata.
- Spectacle: è stato aggiunto il supporto per i formati animati WebP e GIF, offrendo più formati disponibili per screenshot e registrazioni dello schermo.
Tutti i cambiamenti di KDE Plasma 6.3.2 sono elencati nell’annuncio ufficiale della nuova versione.
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Samsung intende lanciare sul mercato il suo primo dispositivo tri-fold e a quanto pare al grande girono non dovrebbe mancare ancora molto. Secondo le ultime indiscrezioni diffuse dal portale ETNews, infatti, la sudcoreana punta a un debutto assieme ai “soliti” pieghevoli Galaxy Z Fold7 e Galaxy Z Flip7 in occasione del tradizionale evento Unpacked estivo che dovrebbe tenersi a luglio.
Samsung: il tri-fold verrà lanciato insieme agli altri pieghevoliSe le cose andassero davvero in questo modo, per il 2025 Samsung andrebbe a raddoppiare il numero di nuovi pieghevoli passando da due a quattro, dato che oltre al trifold è atteso anche il Galaxy Z Flip FE, una variante economica del classico Flip.
Sempre in base alle indiscrezioni, Samsung dovrebbe iniziare ad acquistare i componenti per cominciare la produzione in serie del dispositivo ad aprile.
Da tenere presente che in base alle indiscrezioni emerse fino ad oggi lo smartphone tri-fold di Samsung potrebbe chiamarsi Galaxy G Fold, in riferimento al modo in cui gli schermi si piegano, ovvero internamente. La soluzione scelta da Samsung andrebbe a proteggere il display foldable, che dovrebbe avere una diagonale di 9,96 pollici, e richiederebbe l’aggiunta di uno schermo esterno di copertura che dovrebbe misurare 6,49 pollici.
Oltre a ciò, si vocifera che il digitalizzatore, sfruttando dal colosso sudcoreano per l’input della penna suoi suoi smartphone esistenti, non verrà installato. Poiché il dispositivo deve essere piegato due volte, è inevitabile che sarà naturalmente più spesso di un normale telefono pieghevole e l’assenza del digitalizatore contribuirebbe a non far aumentare ulteriormente il volume del telefono.
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Per settimane si è discusso su chi fosse il vero “amministratore” del DOGE, il controverso team di consiglieri ed associati di Elon Musk noto come Dipartimento per l’Efficienza del Governo. Ora, la Casa Bianca ha finalmente fatto chiarezza: a guidare il gruppo non è il magnate di Tesla e SpaceX, bensì Amy Gleason.
DOGE ha un amministratore ad interim, non è Elon Musk: la conferma della Casa BiancaMa chi è esattamente Amy Gleason? Sbirciando il suo LinkedIn, scopriamo che è approdata allo U.S. Digital Service proprio a gennaio di quest’anno con il titolo altisonante di “consigliere senior”. Non è la sua prima volta nell’amministrazione pubblica – aveva già fatto un giro da quelle parti tra il 2018 e il 2021, sempre come esperta di servizi digitali. Nel mezzo, la classica parentesi nel settore privato e un po’ di consulenza qua e là.
Il DOGE ha fatto il suo debutto ufficiale il giorno stesso dell’insediamento – il 20 gennaio – quando Trump ha firmato l’ordine esecutivo che ha trasformato il vecchio U.S. Digital Service in questa nuova creatura. Non si è limitato a cambiare nome: ha piazzato squadre di “dipendenti governativi speciali” in ogni agenzia federale che conta. E la Gleason? Come amministratore ad interim, risponde direttamente a Susie Wiles, il braccio destro di Trump alla Casa Bianca. Un bel salto di carriera!
Da quando il DOGE è stato creato, gli associati di Musk – molti dei quali provengono o hanno legami con le sue aziende private – hanno ottenuto ampio accesso ai sistemi governativi e a dati sensibili, incluse le informazioni personali di milioni di americani. Un fatto che ha sollevato non poche preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei dati.
Elon Musk, il “burattinaio” del DOGE?Anche se non è ufficialmente a capo del DOGE, le azioni di Musk e le dichiarazioni pubbliche della Casa Bianca suggeriscono che l’imprenditore sia profondamente coinvolto nella costruzione e nel funzionamento del dipartimento e che goda del pieno sostegno del presidente Trump (di cui è il “solo” il consigliere). Insomma, Musk potrebbe non essere il “re” del DOGE, ma è lui che tira i fili dietro le quinte…
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Un report risalente allo scorso anno ha rivelato che Apple intende addentrarsi profondamente nel mercato della smart home con il lancio di un campanello smart, progettato per competere con prodotti di marchi come Ring e Nest. A tal proposito, nelle scorse ore sono emersi nuovi dettagli, in base a cui il dispositivo in questione dovrebbe essere dotato di MagSafe.
Apple: campanello smart con supporto MagSafeIl dispositivo si trova ancora nelle prime fasi di sviluppo, ma iniziano comunque a trapelare i primi dettagli tecnici. Secondo un post condiviso su X dal noto leaker Kosutami, infatti, il campanello smart del colosso di Cupertino sarebbe dotato di un sistema di ricarica magnetica, anche se il suo scopo esatto resta un mistero. Volendo avanzare qualche ipotesi sensata, l’idea di un MagSafe per un videocitofono potrebbe rendere più comoda la ricarica, eliminando la necessità di batterie sostituibili o complessi cablaggi.
Dai primi dettagli trapelati, il campanello smart di Apple potrebbe integrare il Face ID per riconoscere chi si trova alla porta e sbloccare automaticamente le serrature compatibili con HomeKit.
Inoltre, in base a un precedente report di Mark Gurman, Apple starebbe valutando una partnership con produttori di serrature intelligenti per creare un ecosistema completo, invece di offrire un pacchetto all-in-one come fanno alcuni competitor. Ciò consentirebbe agli utenti di integrare il nuovo device Apple con i sistemi HomeKit esistenti.
Per quel che concerne il debutto sul mercato, invece, sarà necessario attendere ancora. Secondo Gurman, infatti, il campanello smart di Apple non sarà disponibile prima della fine del 2026.
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Quella proposta da Soda PDF (scarica la versione gratuita) è la soluzione giusta per i professionisti alla ricerca di un software in grado di creare e modificare PDF in modo semplice e veloce. Include tutto ciò che serve a rendere l’operazione rapida e facile, andando incontro alle esigenze più avanzate, senza costringere a ricorrere a complicati processi di estrazione e conversione prima di poter ottenere il risultato finale desiderato. Puoi iniziare subito a utilizzarla, scaricandola e mettendola alla prova.
Soda PDF ottimizza il tuo flusso di lavoroPermette di dar vita a un documento partendo da un qualsiasi file e, all’occorrenza, di eseguire la procedura inversa ovvero trasformare un PDF in un documento Word, Excel e PowerPoint, in un’immagine, in un testo da condividere o elaborare e altro ancora. Ci sono anche la modalità batch per risparmiare tempo e aumentare la produttività, la possibilità di intervenire con un editing mirato su testi e immagini, di collaborare con i propri colleghi aggiungendo revisioni e di effettuare il riconoscimento ottico dei caratteri dalle scansioni cartacee sfruttando la tecnologia OCR, senza dimenticare la progettazione di moduli interattivi e il supporto all’inclusione della firma elettronica. Scopri di più nella pagina dedicata.
Tra le ultime novità introdotte dallo sviluppatore, attraverso i continui aggiornamenti distribuiti, ci sono poi gli strumenti AI per intervenire sui contenuti sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale, la traduzione di interi documenti in pochi secondi e le opzioni avanzate per l’archiviazione.
Ricapitolando, puoi mettere subito alla prova le funzionalità di Soda PDF con il download gratuito del software. Se successivamente ne avrai esigenza, potrai sbloccare l’accesso a tutte le caratteristiche integrate, senza limitazioni, acquistando la versione Pro a un prezzo fortemente scontato.
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Durante un evento trasmesso in streaming su YouTube, l’azienda californiana ha annunciato tre novità. Il Framework Laptop 13 è ora disponibile anche con processori AMD Ryzen AI 300. In futuro arriverà il nuovo Framework Laptop 12, un convertibile 2-in-1 con processori Intel Core di 13esima generazione. Debutta infine il Framework Desktop, un mini PC con processori AMD Ryzen AI Max.
Nuovo Framework Laptop 13Il Framework Laptop 13 era disponibile con processori AMD Ryzen 7040 e Intel Core Ultra 100. Gli utenti possono ora ordinare una versione con processori AMD Ryzen AI 5 340, Ryzen AI 7 350 e Ryzem AI 9 HX 370. Si tratta quindi di un Copilot+ PC che supporta le funzionalità AI di Windows 11 24H2, in quanto la NPU integrata raggiunge le 50 TOPS.
Queste sono le altre specifiche: schermo da 13,5 pollici (2256×1504 o 2880×1920 pixel), fino a 96 GB di RAM DDR5-5600, SSD fino a 8 TB, webcam full HD, jack audio, altoparlanti stereo, lettore di impronte digitali, Wi-Fi 7, batteria da 61 Wh e quattro slot per le Expansion Card (USB-C, USB-A, HDMI, Ethernet, DisplayPort, microSD, SD e storage).
Il prezzo base è 1.309,00 euro. È disponibile anche la versione senza RAM, SSD, sistema operativo e alimentatore. Il prezzo base scende a 1.089,00 euro. Si può già ordinare sul sito ufficiale. Le spedizioni inizieranno ad aprile.
Framework Laptop 12Il Framework Laptop 12 è il primo convertibile 2-in-1 dell’azienda californiana. Ha uno schermo touch da 12,2 pollici (1920×1080 pixel) e una cerniera che consente la rotazione fino a 360 gradi. Può essere quindi utilizzato come un tablet (la stilo è opzionale).
Queste sono altre specifiche: processori Intel Core i5/i7 di 13esima generazione, fino a 4 GB di RAM, SSD fino a 2 TB, Wi-Fi 6E e quattro slot per Expansion Card. Il design è simile a quello del Framework Laptop 13. Tutti i dettagli verranno forniti ad aprile. L’arrivo sul mercato è previsto entro giugno.
Framework DesktopIl Framework Desktop è un mini PC con dimensione di 96,8×205,5×226,1 millimetri e volume di 4,5 litri. All’interno del case c’è una scheda madre in formato mini-ITX e l’alimentatore da 400 Watt. È tuttavia meno modulare dei notebook.
I processori (AMD Ryzen AI Max 385 e Ryzen AI Max+ 395) e la RAM LPDDR5x-8000 (fino a 128 GB) sono saldati sulla scheda madre. Gli utenti possono aggiungere la ventola e lo storage (fino a 8 TB). Queste sono le altre specifiche: Wi-Fi 7, porte HDMI, DisplayPort (due), RJ45 (5GBit Ethernet), USB Type-A (due) e USB Type-C (due), jack audio e due slot per Expansion Card.
Viene venduto senza sistema operativo. Può essere già ordinato sul sito ufficiale. Le spedizioni inizieranno nel terzo trimestre. Il prezzo base è 1.309,00 euro.
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Spesso capita di avviare per errore una chiamata vocale o una videochiamata su WhatsApp. Il problema è dovuto alla collocazione dei pulsanti appositi nell’interfaccia della chat. È infatti sufficiente un semplice sfioramento degli stessi e “il danno”è fatto. Tra non molto, però, il problema sarà definitivamente risolto, grazie a un redesign della barra in alto.
WhatsApp: redesign per evitare chiamate vocali e videochiamate accidentaliNella beta 2.25.5.8 dell’app WhatsApp per Android da poco rilasciata, infatti, è stato apportato un redesign alla barra visibile nella parte in alto all’interno della schermata delle chat che va a raggruppare gli attuali comandi per chiamata vocale e videochiamata in un menu, unitamente a degli strumenti aggiuntivi.
È prevista altresì la possibilità di generare e condividere link alle chiamate direttamente dall’interfaccia della chat di gruppo.
L’aggiornamento, tra le altre cose, richiede agli utenti un’ulteriore conferma prima che una chiamata vocale o una videochiamata possano essere avviate.
Al momento non è ancora chiaro quando la modifica in questione risulterà disponibile su larga scala, ma considerando che ha raggiunto la versione beta di WhatsApp non dovrebbe essere necessario attendere ancora molto a lungo, come di consueto in questi casi. Probabilmente sarà soltanto questione di poche settimane.
Oltre alla novità in oggetto, ricordiamo che tra le recenti modifiche in dirittura d’arrivo sono attese anche le nuove opzioni per la trascrizione dei vocali e la funzione di traduzione automatica delle conversazioni senza la selezione della lingua, le quali dovrebbero contribuire a loro volta a una comunicazione più efficace e più agevole tra gli utenti.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Connessione Sicura a casa come in viaggio con PrivadoVPN a 1,11€
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Samsung Galaxy S25 Edge: camera di vapore più grande
A gennaio scorso, Samsung ha tolto i veli ai suoi nuovi smartphone top di gamma Galaxy S25. A far parte della schiera vi è anche il Samsung Galaxy S25 Edge, che però non è stato ancora presentato ufficialmente. La sudcoreana, infatti, non ha dettagliato le caratteristiche dell’inedito dispositivo, cosa che provvederà a fare al momento del lancio effettivo. Nel mentre, però, circolano varie indiscrezioni ad esso relative, l’ultima delle quali fa riferimento al fatto che dovrebbe disporre di una camera di vapore più grande rispetto al modello base della gamma.
Samsung Galaxy S25 Edge: camera di vapore più ampia, ma più sottileA riferire la notizia è stato il leaker PandaFlashPro con un post su X. In confronto a quella adoperata sul Galaxy S25 in variante base, la camera di vapore del Samsung Galaxy S25 Edge dovrebbe essere più grande, ma al tempo stesso pure più sottile, sebbene non siano state fornite informazioni esatte in merito alle dimensioni.
In questo modo, andrebbe a crearsi una compensazione, senza contare la possibilità di dissipare il calore in maniera uniforme sfruttando una superficie maggiore. Infatti, in virtù dell’estrema sottigliezza del dispositivo, Samsung dovrebbe apportare modifiche nell’area in questione per raffreddare tutti i componenti in modo corretto ed efficace. Una camera di vapore più grande può compensare la sua mancanza di spessore diffondendo ampiamente il calore, ma resta da vedere come andranno i vari inevitabili test prima di fornire un verdetto imparziale.
Una camera di vapore più sottile potrebbe altresì essere il motivo per cui il Samsung Galaxy S25 Edge è il dispositivo più leggero di tutta la nuova serie degli smartphone top di gamma dell’azienda.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}DOOGEE U10 a 79€ è il MIGLIOR AFFARE di oggi fra i tablet
Al prezzo stracciato di soli 79 euro, DOOGEE U10 è l’affare migliore di oggi se stai cercando un tablet Android versatile e dal design sottile. È perfetto per lo streaming dei contenuti multimediali dalle piattaforme, ma non solo, anche per navigare online e comunicare. Non lasciarti sfuggire l’offerta a tempo su Amazon che lo propone con un forte sconto rispetto al listino.
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DOOGEE U10 è il tablet Android pronto a tuttoL’intera esperienza ruota attorno al display da 10 pollici in alta risoluzione (1280×800 pixel). Sotto la scocca sono invece presenti un processore quad core affiancato da 9 GB di RAM (4+5 GB virtuali) e da 128 GB di memoria interna (espandibile con microSD fino a 1 TB). A questo si aggiungono la connettività Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.0, la fotocamera posteriore da 8 megapixel con flash LED e quella frontale da 5 megapixel, gli altoparlanti, il jack audio per le cuffie e la batteria da 5.060 mAh con autonomia elevata. Il sistema operativo è Android, aggiornato all’ultima versione disponibile, con l’accesso a Google Play per scaricare applicazioni e giochi. Scopri di più in merito alle specifiche tecniche integrate e alle caratteristiche in dotazione nella descrizione completa.
Essendo un’offerta a tempo potrebbe andare sold out da un momento all’altro: se sei interessato, ti consigliamo di approfittarne ora. Non devi nemmeno attivare coupon o inserire codici promozionali, lo sconto è automatico e ti permette di acquistare il tablet DOOGEE U10 al prezzo di soli 79 euro.
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Il fatto che Apple intenda lanciare sul mercato un iPhone pieghevole non è affatto una novità, da tempo si discute della cosa. A tal proposito, nelle scorse ore è emerso che l’azienda sta facendo notevoli progressi. Un nuovo report suggerisce infatti che è stata raggiunta un’importante svolta, eliminando la piega dello schermo che affligge gli attuali dispositivi pieghevoli.
Apple: iPhone foldable senza pieghe visibiliAndando più in dettaglio, la testata coreana ETNews riferisce che Apple sta finalizzando i suoi fornitori di componenti per l’iPhone pieghevole, con il processo di selezione che dovrebbe essere completato entro aprile. La cronologia suggerisce che la “mela morsicata” si sta avvicinando alla produzione, con la realizzazione di componenti su larga scala che probabilmente inizierà nella seconda metà di quest’anno.
Oltre a ciò, ETNews fa sapere che Apple ha deciso di eliminare la piega dallo schermo, qualsiasi sia il prezzo che potrebbe avere questa operazione, al fine di differenziare il suo iPhone foldable dai modelli esistenti. Si ritiene che sia stato sviluppato un nuovo materiale per far scomparire la piega.
Secondo quanto riferito, Samsung Display sarà il fornitore esclusivo dei pannelli OLED per il dispositivo pieghevole della “mela morsicata”. L’azienda coreana ha sviluppato il display specificamente per Apple dall’anno scorso, utilizzando la sua esperienza come primo produttore per la realizzazione in serie di schermi OLED pieghevoli.
L’iPhone pieghevole dovrebbe presentare un design simile a un libro, con Corning con sede negli Stati Uniti che probabilmente andrà a fornire il vetro ultrasottile (UTG) che copre il display. Nel frattempo, Amphenol, sempre con sede negli Stati Uniti, che in precedenza ha fornito cerniere per i modelli MacBook Pro, è l azienda favorita per fornire il meccanismo di cerniera cruciale.
Sulla base della tipica cronologia di sviluppo del prodotto di Apple, ETNews riferisce che il lancio dell’iPhone pieghevole dovrebbe essere atteso per la seconda metà del 2026.
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Il quadro dei Quarti di Finale di Coppa Italia si completa questa sera con la sfida quasi inedita, almeno a questi livelli, tra Juventus e Empoli. La vincente tra le due formazioni, in una partita che si gioca comunque in casa dei bianconeri, affronterà il Bologna in semifinale, che ha già eliminato l’Atalanta a domicilio. Dall’altra parte del tabellone è invece definito l’ennesimo potremmo dire derby tra Inter e Milan.
La partita avrà inizio questa sera alle ore 21 e potrai vederla in diretta streaming su SportMediaset e collegandoti su Mediaset Infinity. Per vederla anche all’estero, invece, dovrai aiutarti con NordVPN.
Guarda Juventus-Empoli in streaming con NordVPN
Juventus-Empoli in streaming anche dall’esteroPer vedere la partita di Coppa Italia in streaming anche all’estero NordVPN è fondamentale per simulare la tua posizione in Italia. In caso contrario, la diretta sia su SportMediaset che su Mediaset Infinity verrebbe bloccata per via delle restrizioni geografiche. Per fortuna risolvere è semplicissimo e ti basta fare così:
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- Scaricare NordVPN sullo stesso dispositivo in cui vedrai la partita
- Aprire NordVPN e collegarti a un server italiano
- Adesso potrai aprire SportMediaset o Mediaset Infinity per iniziare la visione di Juventus-Empoli
Ricorda anche che con NordVPN avrai la certezza importante di una connessione sicura, protetta, privata e molto veloce, senza limiti di banda, e dunque perfetta per lo streaming.
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Apple iPhone 16 è lo smartphone del momento, soprattutto ora che è in arrivo Apple Intelligence e tutte le sue incredibile funzionalità ad aprile anche in Italia. Nonostante la grande attesa e l’alta richiesta, il prezzo di questo smartphone è crollato su eBay. Infatti, proprio adesso lo acquisti con soli 731,50€, invece di 979€ (prezzo di listino). Un ottimo risparmio, vero?
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Tra l’altro, l’acquisto in questione gode del Servizio eBay Premium, venditore affidabile, spedizione veloce e restituzione facile, e della Garanzia Cliente eBay, rimborso immediato se non ricevi l’oggetto. A questi due vantaggi si aggiunge anche la possibilità di consegna gratuita su tantissime destinazioni incluse in tutta Italia. Sbrigati perché questo Apple iPhone 16 sta andando a ruba.
Apple iPhone 16: risparmia quasi 250€ su eBayGrazie a questa offerta, disponibile in esclusiva su eBay, stai risparmiando in totale quasi 250€ dal prezzo di listino ufficiale. Cosa stai aspettando? Proprio in questo momento l’Apple iPhone 16 128GB è tuo con soli 731,50€. Aggiungilo ora in carrello e applica il Coupon TECHWEEK25. Tutto questo prima che finiscano anche gli ultimi pezzi disponibili.
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