Backdoor iCloud: scontro Stati Uniti-Regno Unito
La richiesta di creare una backdoor per accedere ai dati degli utenti su iCloud hanno dato origine ad uno scontro politico tra Stati Uniti e Regno Unito. La Direttrice dell’intelligence nazionale (Tulsi Gabbard) ha avviato un’indagine per verificare se il governo britannico ha violato un accordo bilaterale basato sul CLOUD Act.
Violazione della privacy e delle libertà civiliSecondo il Washington Post, Apple ha ricevuto l’ordine a gennaio sulla base di una legge del 2016 (Investigatory Powers Act). La creazione di una backdoor, attraverso la disattivazione della crittografia end-to-end, avrebbe riguardato tutti gli utenti nel mondo. L’azienda di Cupertino ha deciso invece di eliminare la funzionalità Advanced Data Protection di iCloud solo nel Regno Unito.
Prima della decisione, due politici statunitensi avevano chiesto (PDF) alla Direttrice dell’intelligence nazionale di rispondere ad alcune domande sulla questione entro il 3 marzo. Vogliono in particolare sapere se l’amministrazione Trump era a conoscenza dell’ordine britannico e se quest’ultimo potrebbe violare il CLOUD (Clarifying Lawful Overseas Use of Data) Act.
Sulla base della legge è stato sottoscritto un accordo bilaterale tra Stati Uniti e Regno Unito che prevede lo scambio di prove associate a terrorismo e altri crimini dopo l’autorizzazione di un giudice. Tulsi Gabbard ha risposto (PDF) ai due politici affermando che gli avvocati esamineranno la questione e forniranno un parere legale.
La Direttrice ha comunque sottolineato che il Regno Unito non può chiedere l’accesso ai dati dei cittadini statunitensi né quelli di persone che si trovano all’interno degli Stati Uniti. Analogamente, gli Stati Uniti non possono utilizzare il CLOUD Act per chiedere dati di qualsiasi persona che si trovi nel Regno Unito.
Ogni condivisione di informazioni tra governo e aziende private deve essere effettuata in modo da rispettare e proteggere la legge statunitense e i diritti costituzionali dei cittadini statunitensi. L’ordine del governo britannico potrebbe avere conseguenze politiche tra i due paesi.
Smartwatch Nothing CMF Watch Pro 2 in sconto: mettilo al polso
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L’offerta a tempo per Nothing CMF Watch Pro 2La cassa è sempre realizzata in metallo, mentre i cinturini (a seconda del modello) sono in silicone liquido o in pelle. Tra le specifiche tecniche ci sono il display AMOLED da 1,32 pollici con regolazione automatica della luminosità e quadrante personalizzabile, connettività Bluetooth 5.3, microfono, altoparlante, accelerometro, sensore di luce ambientale, cardiofrequenzimetro, saturimetro, GPS e batteria con autonomia fino a 11 giorni. Non mancano poi il supporto a 120 modalità sportive e la compatibilità è garantita con gli smartphone Android e iOS. Non manca nemmeno la certificazione IP68 per l’impermeabilità. Scopri di più nella scheda dell’orologio.
Scegli la tua colorazione preferita tra grigio scuro, grigio cenere, blu e arancione, la spesa non cambia. In ogni caso, c’è sempre lo sconto applicato in automatico che ti permette di acquistare lo smartwatch CMF Watch Pro 2 di Nothing al suo prezzo di soli 59 euro, grazie all’offerta a tempo dell’e-commerce.
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Ieri, Amazon ha annunciato ufficialmente Alexa+. È l’evoluzione dell’assistente virtuale integrato in milioni di dispositivi distribuiti nel corso degli anni nelle case di tutto il mondo, spesso venduti con prezzi incredibilmente accessibili proprio per rendere capillare la diffusione della tecnologia e dei servizi ad essa correlati. Il plus che fa la differenza è rappresentato dall’inclusione di funzionalità inedite che, neanche a dirlo, si basano sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Questo ha però sia un prezzo (19,99 dollari al mese negli Stati Uniti) sia una conseguenza diretta sulla natura stessa di Alexa.
Smart home a due velocità con l’arrivo di Alexa+Per saperne di più a proposito delle abilità esclusive rimandiamo agli approfondimenti pubblicati su queste pagine: elaborazione dei documenti, interazione con i contenuti multimediali, modalità di scelta del modello AI e catalogo dei dispositivi compatibili. Qui ci concentriamo su un altro aspetto, non trattato in sede di presentazione, ma con il quale si troveranno a dover fare i conti coloro che, fino a oggi, si sono affidati ad Alexa per gestire il proprio ecosistema smart home.
L’arrivo di una versione premium, così può essere definita a tutti gli effetti, crea inevitabilmente un divario tra chi sceglierà di mettere mano al portafogli e chi invece si accontenterà di quella base, accessibile senza una spesa aggiuntiva.
Quella di Amazon è una scelta legittima, quasi certamente operata nel nome della sostenibilità e del ritorno economico: sviluppare una tecnologia AI costa molto, in particolar modo se lo si vuol fare in fretta, per non perdere terreno nei confronti della concorrenza (o per recuperare il gap accumulato), si rende dunque necessario recuperare l’investimento ancor prima di generare un utile. Il discorso non cambia per i costi di mantenimento, anche se il gruppo su questo fronte parte da una posizione di vantaggio, avendo in casa l’infrastruttura cloud di AWS.
Dovrà però essere in grado di spiegare a tutti quegli utenti che hanno già scelto Alexa, convinti di poter accedere a un ecosistema di funzionalità avanzate per la domotica, perché tra poco saranno costretti a sborsare un extra per non rinunciare alle caratteristiche più evolute. Il rischio, se così lo si può definire, è quello di trovarsi di fronte a una smart home a due velocità, una free integrata e l’altra plus per chi paga.
Aumento di prezzo per l’abbonamento Prime?Abbiamo già citato il prezzo fissato da Amazon per il lancio negli Stati Uniti, quando a marzo sarà disponibile in anteprima: 19,99 dollari al mese. Aggiungiamo che, oltreoceano, sarà incluso nell’abbonamento Prime, proposto su base mensile a 14,99 dollari o annuale a 139,00 dollari.
E in Italia? Ancora non ci sono conferme ufficiali, ma difficilmente l’iniziativa sarà replicata da noi alle stesse condizioni. Nel nostro paese, il costo mensile della sottoscrizione è 4,99 euro, mentre quello annuale è 49,90 euro.
L’ipotesi è che l’introduzione di Alexa+ possa essere sfruttata da Amazon come leva per giustificare un aumento di prezzo per l’abbonamento, a cui molti faticherebbero a rinunciare per i vantaggi legati all’e-commerce: spedizioni gratuite, offerte esclusive e così via. Ricordiamo che l’ultimo rincaro risale al settembre 2022.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Alexa+ di Amazon lancia nuove funzioni AI per i bambini
Alexa+ è l’ultima incarnazione dell’assistente virtuale di Amazon. E ora, si fa in quattro anche per i più piccoli. Il colosso dello streaming ha annunciato una serie di nuove funzioni per il suo assistente vocale nuovo di zecca. Molte piaceranno ai più grandi, come la possibilità di saltare alle scene dei film, altre strizzano l’occhio ai bambini.
Amazon ha svelato due nuove funzioni per cui i bambini andranno pazzi: “Esplora” e “Storie“. I piccoli abbonati ad Amazon Kids+ potranno bombardare l’assistente vocale di domande impossibili sulla luna o sui dinosauri e persino farsi inventare storie pazzesche al volo. Tutto merito dell’intelligenza artificiale.
Amazon lancia Alexa+ con funzioni AI “Esplora” e “Storie” dedicate ai più piccoliCon Explore, i piccoli esploratori possono tempestare Alexa di domande su qualsiasi argomento. “Le piante parlano tra loro?” Alexa risponderà che sì, le piante comunicano, ma non con le parole. Oppure si può sfidarla con un quiz tipo: “Una rosa è rossa e cresce in boccioli. Vero o falso?” Insomma, un modo divertente per imparare cose nuove.
Ma la vera magia arriva con Storie. I bambini possono chiedere ad Alexa+ di inventare una storia partendo da uno spunto a loro scelta. Ad esempio la storia di un drago barbuto che suona il sassofono! Basta chiedere, e Alexa darà libero sfogo alla sua fantasia, creando avventure sempre nuove e sorprendenti.
Come ha spiegato Mara Segal, che guida il team di Alexa, non si tratta solo di rispondere a una domanda o raccontare una storia. Il bello di Alexa+ è come riesce a stimolare l’immaginazione dei bambini, coinvolgerli in modi nuovi.
Naturalmente, per usufruire di queste due nuove funzioni, bisogna sottoscrivere l’abbonamento Amazon Kids.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Come scaricare video da YouTube su PC, Mac e Android in modo sicuro
Scaricare video da YouTube può tornare utile in molte situazioni: per guardare contenuti offline, evitare il buffering quando la connessione è instabile o salvare spezzoni per la creazione di nuovi contenuti. In questa guida scopriremo come scaricare video da YouTube su PC, Mac e dispositivi Android.
In questa guida tratteremo solo i metodi più sicuri ed efficaci per scaricare i video da YouTube, escludendo i servizi web che promettono download gratuiti per poi introdurre piani a pagamento, offrono una scarsa qualità video e sono spesso pieni di pop-up pericolosi.
Detto questo, prima di procedere è importante fare una precisazione: scaricare video da YouTube senza autorizzazione del titolare dei diritti è illegale.
Questa guida è stata redatta a scopo puramente informativo. L’uso di software di download per scaricare video da YouTube deve avvenire nel rispetto delle normative sul diritto d’autore. L’autore non incoraggia né promuove l’uso di strumenti per scaricare video protetti da copyright senza permesso. Ogni utilizzo improprio è a rischio e responsabilità dell’utente. Scaricare video con YouTube Premium: il metodo ufficialeSottoscrivendo un abbonamento a YouTube Premium potrai scaricare tutti i video presenti sulla piattaforma. Il piano standard ha un costo mensile di 11,99€ e vale per un singolo account. In alternativa puoi scegliere l’opzione famiglia che costa 17,99€ e consente di aggiungere fino a 5 membri, a patto che si trovino nella stessa residenza. Ciascuno di essi potrà creare un account personale con le proprie preferenze.
Se sei uno studente universitario puoi usufruire di un piano scontato a 6,99€ mensili. Infine, è possibile richiedere la prova gratuita della durata di un mese. Una volta sottoscritto l’abbonamento, potrai iniziare a scaricare i video direttamente nell’app YouTube mobile e riprodurli offline.
Tuttavia c’è una limitazione che potrebbe pesare soprattutto per chi vuole usare i video per creare nuovi contenuti: i file scaricati si possono vedere solo all’interno dell’app YouTube (senza pubblicità), ma non possono essere modificati né scaricati sulla memoria del dispositivo.
Il processo di download è semplicissimo:
- Apri l’app YouTube sul tuo smartphone o tablet.
- Cerca il video che desideri scaricare.
- Seleziona l’icona “Scarica” che trovi accanto al tasto per la condivisione.
- Scegli il formato del video e clicca su “Conferma“.
- Una volta completato il download, troverai il video nella sezione Libreria > Download dell’app.
Questo è il metodo consigliato, il più sicuro, semplice e legale. Potrai scaricare video scegliendo tra i formati resi disponibili dall’autore e guardarli offline direttamente nell’app di YouTube. Se però hai intenzione di usare una parte del video per creare un edit o vuoi modificare il contenuto, dovrai optare per un’altra soluzione.
Scaricare video da YouTube con 4K Video Downloader + (Windows, macOS e Android)4K Video Downloader + è un software disponibile in versione gratuita che consente di scaricare video da YouTube in alta qualità (fino a 8K) con supporto per playlist e sottotitoli. Il funzionamento e l’interfaccia sono molto simili su PC, Mac e dispositivi Android.
Per comodità mostreremo l’interfaccia del software su Windows 11:
- Scarica e installa 4K Video Downloader + dal sito ufficiale a questo indirizzo. Se preferisci, è disponibile anche una versione per dispositivi Android che non si trova sul Play Store.
- Una volta completato il download, accetta i termini della licenza.
- Cliccando sull’icona di YouTube nella schermata principale, potrai accedere al tuo account e selezionare i video da scaricare.
- Se non desideri effettuare l’accesso, copia l’URL del video (clicca con il tasto destro sul video e scegli Copia URL) e incollalo nella barra di ricerca.
- Prima di avviare il download, imposta la qualità del file e il formato che preferisci (MP4, MKV, ecc.).
- Infine seleziona la cartella per il download.
- Ora clicca su “Scarica” e attendi il completamento.
La versione gratuita del software consente di scaricare un massimo di 10 video al giorno, per rimuovere i limiti è necessario creare un account premium e sottoscrivere un abbonamento. Oltre che da YouTube, con la versione gratuita di 4K Video Downloader + puoi scaricare video dalle piattaforme social più popolari come TikTok, Instagram, Facebook e molte altre.
Scaricare video da YouTube senza permessi: cosa si rischia?Scaricare video da YouTube è legale? Vediamo cosa dicono i termini di servizio della piattaforma:
“Puoi accedere ai contenuti solo per informazioni e uso personale, come previsto dalla funzionalità fornita dal servizio e nei limiti consentiti dai Termini di Servizio. Non è consentito scaricare alcun contenuto, a meno che YouTube non mostri un pulsante di download o un link simile per quel contenuto.”
In sostanza, la risposta è no. Gli unici video che si possono scaricare senza un account YouTube Premium sono quelli pubblicati con licenza Creative Commons. Come indicato nei termini di servizio, scaricare illegalmente video da YouTube può portare alla sospensione o alla cancellazione dell’account.
Perché è eticamente sbagliato scaricare illegalmente un video da YouTubePoniamo il caso che, nonostante quanto detto finora, tu voglia scaricare comunque un video da YouTube. Hai mai pensato a cosa comporta?
Lo YouTuber è un lavoro a tutti gli effetti. I creatori di contenuti dipendono dalle entrate pubblicitarie e dai guadagni derivanti dagli abbonamenti YouTube Premium. Ogni volta che scarichi un video illegalmente, stai sottraendo una parte dei loro guadagni. Inoltre, utilizzare contenuti senza autorizzazione dell’autore significa appropriarsi del lavoro altrui.
Senza guadagni non ci sarebbero YouTuber che investono il loro tempo e le loro energie nella creazione di contenuti. Se anche tu come milioni di utenti in tutto il mondo usi quotidianamente YouTube per cercare informazioni, video divertenti o per passare il tempo con gli amici, fai la scelta giusta e rispetta il diritto d’autore.
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Nvidia RTX 5060 Ti: varianti da 8 e 16GB e TBP di 180W
Nuove indiscrezioni che stanno circolando tutt’ora in rete, hanno svelato qualche dettaglio sulla RTX 5060 Ti, la proposta di fascia medio-bassa più potente della nuova generazione di Nvidia, che secondo Wccftech dovrebbe essere disponibile in varianti da 8GB e 16GB di video ram, con la seconda che dovrebbe essere lanciata per prima.
Nvidia RTX 5060 Ti: 180W e versioni da 8 e 16GB di memoria videoSecondo le informazioni trapelate, Nvidia RTX 5060 Ti da 16GB di memoria GDDR7 da 28GBps è elencata con il codice PG152SK15, mentre la variante da 8GB di RAM ha il codice PG152SK10. Tutte e due fanno uso di un’ampiezza bus da 128-bit, che si traduce in una larghezza di banda effettiva di 448GB/s. Le nuove 5060 Ti dovrebbero fa uso del nuovo connettore di alimentazione 12V 2+6, anche se non in tutti i modelli, per alimentare i 180W di consumo massimo richiesti dalla GPU.
La scheda, nella versione da 16GB, dovrebbe essere presentata il 5 marzo, un giorno prima delle nuove top di gamma RX 9070 e 9070 XT di AMD, mentre sempre stando a Wccftech la variante da 8GB sarà disponibile a partire da aprile. Videocardz aggiunge che quest’ultima versione sarà accompagnata dalla RTX 5060 base.
A parte queste novità, l’azienda sta tuttora affrontando delle problematiche tecniche che hanno colpito in maniera importante i primi modelli lanciati, vale a dire RTX 5090, 5080, 5070 Ti e 5070 base. Oltre ai problemi di stabilità, per cui l’azienda sta lavorando per trovare una soluzione attraverso l’aggiornamento dei driver e anche del firmware. Oltre a ciò, è anche sorto un importante e grave difetto di fabbrica relativo ai processori grafici per cui parte dei ROP non è funzionante e, di conseguenza, non utilizzabile, con un impatto negativo sulle prestazioni delle schede che, anche nei software per il rilevamento della configurazione hardware, risultano avere meno unità di quelle dichiarate ufficialmente dalla casa.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Investimento Genertel: una soluzione per ogni esigenza
Con le soluzioni di investimento di Genertel è possibile sfruttare due diversi prodotti pensati per soddisfare appieno le esigenze dei piccoli investitori. Il meccanismo è semplice: Genertel propone Deposito Protetto, con un bonus iniziale del 2,5% e la possibilità di sfruttare protezione e rendimento, e Valory, con la possibilità di scegliere tra 3 linee diverse di investimento, andando a valutare l’opzione più vantaggiosa in base a quelli che sono i propri obiettivi oltre che la propria propensione al rischio.
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Cosa prevedono le soluzioni di investimento di GenertelI prodotti di investimento di Genertel sono due. Il primo si chiama Deposito Protetto e garantisce all’utente un bonus iniziale del 2,5%, permettendo di sfruttare tutti i vantaggi di una polizza vita tradizionale, con un bonus di rendimento dello 0,25% ogni cinque anni e nessun costo di sottoscrizione e intermediazione.
A completare l’offerta c’è Valory, la soluzione di investimento multiramo proposta dalla compagnia che propone tre diverse linee di investimento tra cui scegliere:
- Linea Protetta, per ottenere una maggiore tutela del capitale
- Linea Dinamica Guidata, per massimizzare il rendimento, riducendo la volatilità nel medio periodo, con la riallocazione automatica dell’investimento
- Linea Dinamica, pensata per gli investitori più esperti che hanno la possibilità di scegliere l’allocazione dell’investimento e le ripartizioni tra Gestione Separata e Fondo Interno
Entrambe le soluzioni di investimento propone da Genertel prevedono un periodo di detenzione raccomandato di 5 anni.
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Acquisizione Run:ai, NVIDIA denuncia la Commissione UE
La Commissione europea ha approvato l’acquisizione di Run:ai da parte di NVIDIA a fine dicembre 2024. L’azienda californiana non ha tuttavia accettato l’iter che ha portato alla decisione finale, presentando una denuncia per aver avviato l’indagine a seguito della richiesta dell’autorità antitrust italiana.
NVIDIA chiede il rimborso delle speseLe acquisizioni devono essere notificate alla Commissione europea quando rispettano determinati requisiti minimi previsti dall’art. 1 del regolamento sulle concentrazioni, tra cui un fatturato complessivo mondiale delle aziende interessate superiore a 5 miliardi di euro.
L’acquisizione di Run:ai da parte di NVIDIA non superava le soglie minime, quindi non era obbligatorio notificare la transazione alla Commissione europea. Tuttavia, l’indagine è stata avviata ugualmente in seguito alla richiesta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), come stabilito dall’art. 22 del suddetto regolamento.
Secondo NVIDIA, la Commissione ha illegalmente accolto la richiesta di AGCM, interpretando illegittimamente l’art. 22 del regolamento e violando la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea sull’acquisizione di Grail da parte di Illumina. Quest’ultima aveva presentato una simile denuncia.
Nel ricorso presentato da NVIDIA al Tribunale Generale dell’Unione europea viene evidenziato che l’interpretazione dell’art. 22 non rispetta i principi di equilibrio istituzionale, certezza del diritto, proporzionalità e parità di trattamento.
L’azienda californiana chiede pertanto l’annullamento della decisione relativa alla richiesta dell’autorità antitrust italiana e il rimborso di tutte le spese sostenute durante il procedimento, oltre che quelle sostenute per l’attuale ricorso. Un’eventuale sentenza favorevole a NVIDIA potrebbe limitare l’efficacia del regolamento e il potere di intervento della Commissione.
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Instagram: in arrivo un'app separata per i Reel?
Mentre TikTok si aggira come un’anima in pena in cerca di un cavaliere bianco a stelle e strisce, c’è chi si sfrega le mani. Instagram, per esempio. Il social, che fa capo all’impero di Mark Zuckerberg, vede in questa crisi un’opportunità d’oro per fare breccia nel cuore degli utenti. Pare che Adam Mosseri stia già progettando un’app separata per i Reel.
Trump dà 75 giorni di tempo a TikTokMa facciamo un passo indietro. TikTok ha ottenuto una tregua temporanea di 75 giorni per trovare un nuovo proprietario. All’inizio sembrava che diverse aziende fossero interessate ad acquisire TikTok, tra cui Perplexity. Ad oggi però la piattaforma è ancora in cerca di una nuova casa. Nel frattempo, l’app è stata reinserita su Google Play Store e Apple App Store.
Il governo statunitense teme che Pechino possa usare TikTok per spiare gli utenti USA o influenzare la politica. Il presidente Trump ha persino suggerito una partnership 50-50 tra il governo USA e ByteDance, ma finora non è stato presentato alcun piano concreto in tal senso.
Meta vuole replicare l’esperienza di TikTok su Instagram con un’app a parte per i ReelNon è la prima volta che Instagram prova a lanciare un’applicazione separata per una funzione già presente nell’app principale. Qualcuno ricorderà Lasso? No? Forse perché è durato quanto un gatto in tangenziale. Era un’app di editing video per sfidare TikTok, ma si è rivelata un flop clamoroso. Chiusa e archiviato nel dimenticatoio.
Poi è arrivata “Edits“, l’ennesima app di editing video sfornata da Zuckerberg e soci per dare del filo da torcere a CapCut, il tool di ByteDance. Segno che a Meta non interessa solo scippare gli utenti a TikTok, ma anche rubargli gli strumenti per creare contenuti.
Il problema è che Instagram sembra essere sempre un passo indietro. Lo ha ammesso lo stesso Zuckerberg: abbiamo sottovalutato il potenziale dei video brevi, ci siamo fatti fregare da TikTok. Ora il rischio è di arrivare troppo tardi. Ma se davvero TikTok dovesse scomparire dai radar americani, per Instagram sarebbe un assist a porta vuota. L’occasione perfetta per prendersi la scena e diventare il nuovo re dei video brevi. Sempre che gli utenti non si stufino di vedersi propinare l’ennesima copia di un’app di successo.
Una partita ancora apertaInsomma, la partita è ancora aperta. Da un lato TikTok, che cerca disperatamente un compratore per evitare il ban. Dall’altro Instagram, che aspetta al varco per soffiargli il posto. E in mezzo milioni di utenti che rischiano di ritrovarsi senza la loro dose quotidiana di balletti e lip-sync.
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Monitor da gaming a 84€: rapporto qualità-prezzo imbattibile
Che ne dici di un monitor da gaming al prezzo di soli 84 euro? È tutto vero, grazie all’offerta di Amazon che in questo momento propone Oversteel KRYPTO al suo minimo storico. Si tratta della versione da 24 pollici dotata di un pannello con risoluzione Full HD e di tecnologie avanzate per il gioco: dal tempo di risposta ridotto a 1 ms alla frequenza di aggiornamento da 165 Hz, fino ad AMD FreeSync e NVIDIA G-Sync.
Compra il monitor gaming a soli 84€
Oversteel KRYPTO, il monitor da gaming a prezzo stracciatoSul pannello posteriore sono presenti uno slot DisplayPort 1.2 e due porte HDMI 1.4 per il collegamento di tutti i dispositivi: dai PC alle console, senza dimenticare i lettori multimediali, i decoder e così via. C’è anche la retroilluminazione LED per dare un tocco di colore alla postazione. Non manca nemmeno il sistema Low Blue Light che riduce il quantitativo di luce blu emessa per non affaticare gli occhi e lo stesso vale per Flicker Free che elimina gli sfarfallii indesiderati. Fai un salto sulla pagina dedicata per scoprire tutti gli altri dettagli relativi alle specifiche tecniche.
Per metterlo subito sulla tua scrivania non devi attivare coupon né inserire codici promozionali: ti basta acquistaro ora sull’e-commerce così da poterlo ricevere entro pochi giorni direttamente a casa tua e con la consegna gratuita. Amazon si occupa sia della vendita che della spedizione, attraverso la sua rete logistica.
Compra il monitor gaming a soli 84€
Il forte sconto di oggi propone il monitor da gaming Oversteel KRYPTO al prezzo finale di soli 84 euro, nella sua versione da 24 pollici. Se hai ancora qualche dubbio, puoi dare un’occhiata alle centinaia di recensioni pubblicate da chi lo ha già messo alla prova, assegnandogli un voto medio pari a 4,4/5.
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Amazon Alexa+ su quasi tutti i dispositivi Echo
Durante l’evento di ieri sera, Panos Panay ha mostrato le capacità di Alexa+ utilizzando un Echo Show 21. Al termine della presentazione sono stati comunicati gli altri smart display compatibili. Amazon ha fornito ulteriori dettagli in una pagina dedicata sul sito ufficiale.
Alexa+ su Echo, Fire TV, app e webGli utenti potranno accedere ad Alexa+ tramite app mobile (Android e iOS) e interfaccia web. Per una migliore interazione e per sfruttare tutte le sue capacità è preferibile utilizzare un dispositivo venduto da Amazon. La nuova versione dell’assistente supporta attualmente solo la lingua inglese e l’accesso sarà inizialmente riservato in anteprima agli utenti statunitensi.
Il rollout avverrà gradualmente e interesserà prima gli Echo Show 8, 10, 15 e 21. Successivamente arriverà su quasi tutti i dispositivi Echo. Gli utenti che hanno un Echo Dot, Echo, Echo Plus, Echo Spot e Echo Show di prima generazione, un Echo Tap o un Echo Show di seconda generazione potranno invece usare solo la versione originale di Alexa.
Alexa+ non è attualmente supportata da Amazon Astro e dai dispositivi “Alexa Built-In” (smart speaker, cuffie, computer, automobili, monitor e smart TV). Amazon scrive che il nuovo assistente sarà accessibile anche su tablet Fire (non più venduti in Italia) e dispositivi Fire TV compatibili, ma non ha specificato i modelli.
L’accesso preliminare sarà gratuito. Al termine del periodo di test sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento. Il costo è 19,99 dollari/mese. Gli abbonati ad Amazon Prime non dovranno pagare nulla, quindi Alexa+ si aggiunge agli altri vantaggi del servizio. Al momento non ci sono informazioni sulla disponibilità in Italia.
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ElevenLabs lancia modello di riconoscimento vocale Scribe
ElevenLabs, fresca di un mega round di finanziamento da 180 milioni di dollari, è nota soprattutto per le sue app in grado di clonare e generare voci. Ma con Scribe esplora un territorio nuovo: quello del riconoscimento vocale.
Come funziona il modello di riconoscimento vocale Scribe di ElevenLabsLa prima cosa che colpisce di Scribe è la sua incredibile versatilità linguistica. Questo modello parla (o meglio, capisce) più di 99 lingue. E per oltre 25 di queste, tra cui inglese, francese, tedesco, hindi e giapponese, vanta un’accuratezza da far invidia ai migliori interpreti umani. Secondo ElevenLabs, Scribe ha già dato una bella lezione a colossi come Google Gemini 2.0 Flash e Whisper Large V3 di OpenAI nei test di benchmark.
Ma Scribe non è solo un modello di riconoscimento vocale. Può cogliere ogni sfumatura e dettaglio del parlato. Oltre a trascrivere l’audio, è in grado di distinguere i diversi interlocutori, di segnare con precisione chirurgica quando viene detta ogni singola parola e persino di “taggare” eventi sonori come le risate del pubblico.
I limiti di ScribeScribe ha ancora qualche limite. Per ora, ad esempio, funziona solo con audio pre-registrato. Quindi, chi pensa di usarlo per trascrivere in diretta le riunioni o per dettare al volo le note vocali, dovrà aspettare ancora un po’. Ma ElevenLabs promette che una versione “real-time” e a bassa latenza è già in cantiere. E conoscendo la velocità con cui questa startup sforna nuovi strumenti, c’è da scommettere che non dovremo attendere molto.
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YouTube è la piattaforma numero uno per i podcast
YouTube non è un’app per podcast, ma ciò non gli ha impedito di diventare la piattaforma numero uno a cui gli utenti interessati a contenuti di questo tipo vanno a rivolgersi. Secondo quanto riferito da Google stessa, infatti, 1 miliardo di persone ascolta podcast ogni mese attraverso YouTube, superando di gran lunga i risultati raggiunti dalla concorrenza.
YouTube domina nel campo dei podcastAndando maggiormente in dettaglio, nel 2023 Spotify ha riferito di avere 100 milioni di ascoltatori regolari di podcast e che circa 500.000.000 persone avevano ascoltato un podcast sulla sua piattaforma dal 2019, quando è cominciata la sua spinta nel mondo dei programmi radiofonici online. Apple, invece, tende a stare dietro Spotify in base ai dati forniti da terze parti. Ad oggi, però, un ottavo della popolazione mondiale usa YouTube per i podcast.
Raggiungere questa enorme porzione di pubblico tramite YouTube richiede tuttavia del lavoro extra per i podcaster. Infatti, gli ascoltatori non possono semplicemente spegnere lo schermo dello smartphone per ascoltare i contenuti a meno che non stiano pagando per YouTube Premium e le persone potrebbero non voler fissare un’immagine statica per un’ora di fila.
Inoltre, fare video per YouTube è molto più costoso di prima. In una newsletter all’inizio di questo mese, Carla Lalli Music, ex creatrice di Bon Appétit, ha detto che le è costato 3.500 dollari girare un singolo video per la piattaforma.
Un’altra grande sfida riguarda l’adattamento alle regole di YouTube. La piattaforma non supporta i feed RSS, pertanto ogni episodio deve essere caricato come un video nativo di YouTube, con tutto quel che ne consegue, in special modo relativamente alle strategie per cerare di incrementare le entrate pubblicitarie. I podcaster non possono pubblicare annunci allo stesso modo in cui lo fanno altrove e non possono ottenere le stesse metriche che normalmente adottano per vendere agli inserzionisti.
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Intel N150 e Windows 11 Pro: il Mini PC a 169€ è un grande affare
Attiva il coupon che trovi in questo momento su Amazon e metti sulla tua scrivania ACEMAGIC V1, a un prezzo davvero stracciato di soli 169 euro. È il Mini PC con una CPU di ultima generazione (architettura Twin Lake) e caratteristiche tali da renderlo adatto anche alla produttività. Non perdere l’occasione, approfitta dell’offerta a tempo in corso.
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ACEMAGIC V1: le caratteristiche del Mini PCÈ venduto con il sistema operativo Windows 11 Pro preinstallato, fornito con la licenza ufficiale di Microsoft per ricevere tutti gli aggiornamenti distribuiti appena disponibili e lo stesso vale per le nuove funzionalità sviluppate. Riportiamo di seguito le specifiche tecniche più importanti tra quelle integrate nel suo case compatto e dal design elegante, rimandando alla scheda completa sull’e-commerce per altri dettagli.
- Processore Intel 150 con chip grafico Intel UHD;
- 16 GB di RAM DDR4 e SSD M.2 da 256GB (espandibile fino a 2 TB);
- connettività Wi-Fi dual band, Bluetooth 4.2 ed Ethernet;
- due porte USB 3.2 Type-A, due USB 2.0 Type-A e jack audio;
- uscite video HDMI 2.0 e DisplayPort 1.4 con supporto alla risoluzione 4K.
Grazie al forte sconto di oggi applicato in automatico, ACEMAGIC V1 può essere tuo al prezzo finale di soli 169 euro, una spesa davvero contenuta se si considerano le sue peculiarità. Attenzione: l’offerta a tempo sul Mini PC potrebbe scadere o andare sold out da un momento all’altro.
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Volendo, può anche essere montato dietro al monitor con un supporto VESA standard, così da eliminare qualsiasi ingombro sulla scrivania. La spedizione è a carico di Amazon con la consegna gratuita assicurata entro domani, direttamente a casa tua.
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Microsoft Edge: addio alle estensioni Manifest v2
Chi utilizza l’estensione uBlock Origin su Microsoft Edge probabilmente dovrebbe iniziare a cercare browser o addirittura add-on alternativi. Pochi giorni fa, infatti, alcuni utenti hanno notato che Google aveva cominciato a disabilitare uBlock Origin e altre estensioni basate su Manifest V2 come conseguenza della migrazione a Manifest V3 su Chrome e adesso il navigatore di Microsoft sembra sia seguendo l’esempio.
Microsoft Edge: disattivazione delle estensioni basate su Manifest v2Andando maggiormente in dettaglio, la più recente versione Canary di Edge ha iniziato a disabilitare le estensioni basate su Manifest V2 mostrando il seguente messaggio: “Questa estensione non è più supportata. Microsoft Edge consiglia di rimuoverla”. Anche se il browser disattiva le vecchie estensioni senza chiedere, è comunque possibile farle funzionare facendo clic su “Gestisci estensione” e tornando indietro.
A questo punto, non è del tutto chiaro cosa stia succedendo. Google ha cominciato a eliminare le estensioni Manifest V2 a giugno del 2024 e ha una chiara tabella di marcia. La documentazione di Microsoft, invece, riporta che la deadline finale deve essere ancora annunciata. Questo ha portato alcuni a speculare che si tratti di modifiche impreviste provenienti da Chromium, il motore su cui Edge si basa.
Un’altra cosa da tenere presente è che il cambiamento non sembra influenzare la versione stabile di Edge o i canali Beta e Dev. Per ora, solo le versioni Canary disabilitano uBlock Origin e altre estensioni MV2, lasciando agli utenti un modo per riattivarle. Inoltre, uBlock Origin è ancora disponibile sullo store dedicato ai componenti aggiuntivi per Microsoft Edge.
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FBI conferma autori furto crypto da 1,5 miliardi
L’FBI ha confermato che il gruppo Lazarus (noto anche come TraderTraitor) è l’autore del furto di criptovalute più grande della storia. I cybercriminali nordcoreani hanno intercettato il trasferimento dei fondi da un cold wallet di Bybit ad un hot wallet. Emergono intanto nuovi dettagli sulla tecnica utilizzata.
Compromessa la piattaforma Safe{Wallet}L’FBI ha comunicato che gli autori del furto di criptovalute avvenuto il 21 febbraio sono i cybercriminali nordcoreani del gruppo Lazarus, confermando quindi le scoperte di alcuni ricercatori. Per nascondere le tracce delle transazioni sono stati utilizzati migliaia di indirizzi su diverse blockchain.
Una parte della somma in Ethereum è stata convertita in Bitcoin. Lazarus ha iniziato anche a convertire le criptovalute in moneta corrente. L’FBI ha pubblicato 51 indirizzi usati dai cybercriminali e invitato i gestori di nodi RPC, exchange, bridge e servizi DeFi di bloccare le transazioni con o derivanti da indirizzi che il gruppo utilizza per riciclare gli asset rubati.
In base ai primi risultati delle indagini effettuate da Sygnia e Verichains, l’attacco è iniziato con l’accesso all’infrastruttura di Safe{Wallet}, piattaforma e wallet multisig. I cybercriminali hanno compromesso il dispositivo di uno sviluppatore e successivamente un account di Bybit usato per firmare le transazioni.
In dettaglio è stato iniettato un codice JavaScript che ha permesso di dirottare il trasferimento di circa 1,5 miliardi di dollari in Ethereum dal cold wallet multisig di Bybit ad un wallet controllato dai cybercriminali. Due minuti dopo l’esecuzione della transazione, il codice infetto è stato rimosso, ma ovviamente era troppo tardi.
Il team di Safe{Wallet} ha riconfigurato l’intera infrastruttura e resettato tutte le credenziali. Sono state inoltre aggiunte ulteriori misure di sicurezza per la validazione delle transazioni.
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Google Traduttore: nuove funzioni AI in arrivo
Dopo i miglioramenti alla traduzione in tempo reale, ben presto l’app Google Traduttore accoglierà nuove e interessanti funzioni tutte basate sull’intelligenza artificiale, come ormai da trend. A riferirlo è stata la redazione di Android Authority, secondo cui Google ha in cantiere un importante aggiornamento per la sua rinomata app di traduzione.
Google Traduttore: ecco le nuove funzionalità basate sull’AIAndando più in dettaglio, dal teardown dell’APK della versione 9.3.78.731229477.7 dell’app Google Traduttore per Android, è emersa una dimostrazione del funzionamento della nuova funzione di follow-up basata sull’AI. Sembra essere un’aggiunta particolarmente utile per gli utenti che cercano di comprendere e perfezionare le loro traduzioni in modo più dettagliato.
Utilizzando l’app per tradurre del testo, comparirà quindi un nuovo pulsante “Chiedi un follow-up” posizionato nella parte inferiore della schermata dei risultati. Premendo su di esso sarà possibile scegliere tra le seguenti opzioni.
- Informazioni sulla traduzione: fornisce un contesto aggiuntivo sulla traduzione appena completata. Offre approfondimenti sulle sfumature della traduzione, aiutando gli utenti a capire meglio come l’IA ha generato il risultato.
- Tono e stile personalizzabili: la funzione include anche una serie di opzioni come formale, semplificata, casuale, traduzioni alternative, riformulazione, varianti regionali e altro ancora. Selezionando una di queste, verrà modificato il tono e lo stile della traduzione, consentendo agli utenti di vedere come il tutto cambia in base a diverse impostazioni.
- Feedback audio: gli utenti possono ascoltare il testo tradotto premendo un apposita icona, così da poter ascoltare la pronuncia o il tono. Inoltre, ci sono pulsanti pollice in su e pollice in giù per gli utenti per fornire un feedback sulla qualità della traduzione.
- Altre informazioni: la nuova funzione di Google Traduttore fornisce anche ulteriori note culturali, spiegazioni grammaticali e variazioni regionali, aiutando gli utenti a capire come le traduzioni possono differire a seconda del contesto o della posizione.
Da tenere presente che al momento la novità non è ancora disponibile pubblicamente e non è dato sapere quando esattamente verrà implementata in via ufficiale.
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Alexa+ sceglie il modello AI in base alla richiesta dell'utente
Amazon ha svelato le carte su Alexa+, la nuova versione del suo assistente vocale. E la sorpresa è che questo upgrade non si basa su un singolo modello di intelligenza artificiale, ma su un sistema che seleziona sempre il modello migliore per il compito da svolgere.
Alexa+ di Amazon sceglie il modello AI migliore per ogni compitoDurante l’evento a New York, Daniel Rausch, VP di Amazon, ha spiegato che Alexa+ attinge a Bedrock, la piattaforma cloud dell’azienda progettata per consentire alle organizzazioni di sperimentare con modelli AI. Tra i modelli utilizzati da Alexa+ ci sono Nova, la famiglia di modelli interni di Amazon, e quelli di Anthropic, partner e collaboratore stretto dell’azienda.
Questo approccio selettivo consente ad Alexa+ di comportarsi come un agente AI. L’assistente sfrutta un nuovo sistema chiamato “Experts” per compiti specifici, che orchestrano ed eseguono servizi di Amazon e di terze parti, come gli strumenti di generazione musicale della startup Suno.
Alexa+ naviga sul web e gestisce più attività con un solo comando vocaleAlexa+ sarà compatibile con un’ampia gamma di dispositivi e servizi, anche di informazione. Amazon, infatti, ha stretto una collaborazione con testate giornalistiche importanti come Time, Reuters e Associated Press per fornire news su eventi attuali, movimenti dei mercati finanziari e altro ancora.
Ma non è tutto. L’assistente può navigare sui siti web per completare compiti per conto dell’utente. Ad esempio, può cercare un professionista per riparare un forno rotto e contattare direttamente l’officina. Gli Experts permettono anche ad Alexa+ di eseguire più compiti contemporaneamente. Immaginiamo di voler prenotare un tavolo al ristorante tramite TheFork, poi chiamare un Uber (il servizio è appena ritornato in Italia) per arrivarci e infine inviare il programma della serata via SMS a un contatto. Con Alexa+, si può fare tutto con un solo comando vocale.
Alexa AI Multi-Agent SDKper gli sviluppatoriGli sviluppatori potranno sfruttare queste funzionalità grazie ad Alexa AI Multi-Agent SDK, che sarà presto disponibile in anteprima.
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