Samsung Galaxy S25 Edge: svelata la possibile data di lancio
A quanto pare, c’è finalmente una data di lancio per il tanto atteso e chiacchierato Samsung Galaxy S25 Edge. Infatti, secondo recenti indiscrezioni provenenti dalla corea, Samsung terrà un evento di lancio il 16 aprile per togliere completamente i veli al suo nuovo smartphone. Tuttavia, il dispositivo raggiungerà i negozi al dettaglio a maggio.
Samsung Galaxy S25 Edge: l’evento di lancio potrebbe essere il 16 aprileAndando più nello specifico, secondo un report condiviso da SEDaily, l’intenzione di Samsung sarebbe quella di avere un leggero vantaggio sulla concorrenza, più precisamente di Apple con l’iPhone 17 Air, che dovrebbe essere a sua volta lanciato quest’anno.
Ad ogni modo, per Samsung si tratta di una sorta di esperimento. L’azienda dovrà valutare se il mercato è effettivamente pronto per smartphone ultrasottili o meno. Questo è anche uno dei motivi per cui si ipotizza che stia producendo il Samsung Galaxy S25 Edge in quantità limitate. Si dice infatti che la quantità iniziale sia di circa 40.000 unità, meno dell’1% del volume mensile di produzione di smartphone dell’azienda. Inoltre, il device dovrebbe essere lanciato in tre opzioni di colore: azzurro, nero e argento.
Il rapporto aggiunge che il Samsung Galaxy S25 Edge è un prodotto strategico e sarà la prima volta dal Galaxy S10 nel 2019 che il colosso sudcoreano introduce un quarto modello nella serie S. Per contesto, la gamma Galaxy S10 includeva il Galaxy S10e, S10, S10 Plus e S10 5G. A partire dalla gamma Galaxy S20 a quella Galaxy S24 dello scorso anno, però, Samsung ha preferito restare con tre modelli.
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Dopo mesi di attesa, OpenAI ha deciso di portare Sora anche nel Vecchio Continente. Gli utenti di ChatGPT Plus e Pro residenti nell’Unione Europea, nel Regno Unito, in Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda potranno finalmente mettere le mani sul popolare generatore di video AI.
OpenAI rilascia il generatore di video AI Sora in EuropaL’arrivo di Sora in Europa era nell’aria da tempo, ma non sono mancate le preoccupazioni legate alla privacy e alla regolamentazione. OpenAI, però, sembra aver trovato la quadra per offrire il suo servizio anche ai cittadini europei, rispettando le norme vigenti. Un traguardo importante per l’azienda.
L’annuncio ufficiale è arrivato tramite un tweet di OpenAI su X, accompagnato da un video che mostra le potenzialità di Sora. Un animaletto adorabile a metà strada tra un gattino e un Gremlin (prima della trasformazione) che fa un giro in gondola a Venezia.
Sora has arrived in the EU and the UK. pic.twitter.com/vk4QynY1N8
— OpenAI (@OpenAI) February 28, 2025
Sora di OpenAI, video realistici con un semplice promptOpenAI aveva già svelato il suo generatore di video AI a febbraio 2024, per poi rilasciarlo a dicembre dello stesso anno. Tuttavia, gli utenti europei erano rimasti a bocca asciutta, complice la complessità del quadro normativo comunitario. Ora, però, la musica è cambiata!
Sora, per chi ancora non lo conoscesse, è un modello di generazione video, capace di creare video fotorealistici a partire da semplici prompt di testo. Vuol dire che basta scrivere una descrizione di ciò che vuole vedere nel video, e lui farà tutto il resto.
Sora può elaborare e rappresentare scene complesse, anche con più personaggi e movimenti articolati (punto debole della maggior parte dei generatori di video AI). Riesce a creare personaggi espressivi e dalle movenze naturali e può trasformare un’immagine statica in un video. Può anche modificare un video già esistente, inserendo nuovi elementi o rimuovendo fotogrammi.
E per chi fosse curioso, esistono anche diversi trucchi interessanti per migliorare la qualità dei video generati con Sora!
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Molto probabilmente Apple lancerà un iPhone 17e, il successore del nuovissimo iPhone 16e, già a febbraio del prossimo intorno. Lo si apprendere da un nuovo report di Consumer Intelligence Research Partners (CIRP), che va ad avvalorare un’affermazione del leaker Fixed Focus Digital sul social network Weibo secondo cui i riferimenti al dispositivo sono già stati individuati nella catena di approvvigionamento cinese.
iPhone 17e in arrivo a febbraio 2026Andando maggiormente in dettaglio, nel report di CIRP viene sottolineato che l’iPhone 16e è solo il primo di un ciclo annuale di modelli più convenienti nella gamma di punta di Apple e l’azienda prevede di lanciare un nuovo dispositivo, un presunto iPhone 17e, a febbraio 2026.
In concomitanza alla diffusione di queste informazioni, il leaker Fixed Focus Digital ha affermato di aver appreso dell’esistenza di un nuovo nome in codice del progetto nella catena di approvvigionamento di Apple e ha suggerito che c’è un’alta probabilità che si riferisca all’iPhone 17e del prossimo anno. Vale la pena notare che Fixed Focus Digital è stato il primo leaker a menzionare la nomenclatura “iPhone 16e” a dicembre, quando tutti gli altri presumevano ancora che il colosso di Cupertino avrebbe semplicemente rilasciato un nuovo dispositivo nella sua consolidata serie “iPhone SE” entry-level.
L’introduzione di un modello “e” di metà ciclo potrebbe aiutare Apple ad aggiornare la sua gamma di punta e generare più interesse dei consumatori rispetto al semplice rilascio dell’iPhone standard in un nuovo colore, una strategia che l’azienda ha utilizzato in passato. Gli acquirenti avrebbero altresì un’idea migliore di quando aspettarsi il prossimo dispositivo entry-level, in contrasto con la tabella di marcia non lineare dei pregressi iPhone SE.
Ovviamente, tutto ciò presuppone che l’iPhone 16e riesca a vendere bene. In caso contrario, la gamma “e” potrebbe subire lo stesso destino della serie “mini”, proprio come ci si aspetta che un modello “Plus” sia assente nella prossima gamma di iPhone 17.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Le migliori alternative a Skype a pagamento e gratuite
Negli ultimi anni, gli strumenti di comunicazione online hanno fatto passi da gigante e Skype è stato per molto tempo considerato il “re” indiscusso delle chiamate VoIP, soprattutto tra gli utenti privati.
Tuttavia, da alcune indiscrezioni e dichiarazioni ufficiali, pare che Microsoft stia gradualmente spostando il proprio focus verso Microsoft Teams, segnando di fatto un lento ma costante abbandono di Skype, almeno per quanto riguarda gli utenti business.
Se da una parte questa notizia potrebbe cogliere molti di sorpresa, dall’altra rappresenta un’ottima occasione per scoprire quali altre soluzioni possono soddisfare – o persino superare – ciò che Skype ha da offrire.
In questo articolo, cercheremo di dare una panoramica completa delle migliori alternative disponibili, sia gratuite sia a pagamento.
Perché cercare alternative a SkypeÈ vero: per moltissimi anni Skype è stato sinonimo di chiamate online e videochiamate. Bastava un account, un microfono e una webcam per parlare con persone dall’altra parte del mondo senza alcun costo o quasi. Tuttavia, con il passare del tempo, abbiamo assistito a una serie di cambiamenti e criticità che hanno portato tanti utenti a guardarsi intorno, pensando di esplorare nuove soluzioni più aggiornate.
- Fine del supporto e futuro incerto: come accennato, Microsoft sta puntando su Teams e ci sono forti indicazioni che Skype (soprattutto in ambito aziendale) verrà dismesso a maggio 2025. Se utilizzi Skype in un contesto lavorativo, potrebbe essere il momento giusto per iniziare a pensare a un servizio alternativo e assicurarti di non ritrovarti con uno strumento “obsoleto”;
- Esperienza d’uso non sempre fluida: alcuni utenti lamentano che l’interfaccia di Skype, rispetto a un tempo, risulti più macchinosa. Le versioni più recenti aggiungono funzionalità, ma talvolta lo fanno in modo confuso, appesantendo l’esperienza complessiva;
- Prestazioni non ottimali: soprattutto su computer o dispositivi meno performanti, Skype tende a consumare una buona fetta di risorse di sistema, influendo sulla fluidità delle altre app in uso;
- Qualità audio-video variabile: negli ultimi anni sono emersi nuovi competitor specializzati che offrono videochiamate in HD stabili e con ritardi minimi. Skype, pur essendo migliorato, può ancora presentare cali di qualità, specialmente in condizioni di rete non perfette;
- Limiti di sicurezza: alcuni utenti preferiscono piattaforme che puntano sulla crittografia end-to-end e su una maggiore trasparenza nella gestione dei dati. Skype, pur essendo sicuro, non sempre offre il livello di protezione desiderato da chi gestisce conversazioni e file sensibili;
- Necessità di funzionalità avanzate: se hai bisogno di webinar con decine o centinaia di partecipanti, sessioni di formazione interattive o integrazioni con software di terze parti, potresti scoprire che Skype non è in grado di offrire tutta questa versatilità.
Da qui nasce l’esigenza di un cambio di rotta verso soluzioni diverse: c’è chi cerca alternative semplicemente più adatte all’uso personale, chi invece vuole strumenti aziendali ricchi di funzioni e pienamente integrabili in un workflow professionale. E visto che Skype, stando alle strategie di Microsoft, sta per perdere ulteriori colpi, dare un’occhiata in giro e trovare una piattaforma più moderna può essere un’ottima mossa.
Cosa valutare nella scelta della migliore alternativa a SkypePrima di tuffarti nelle decine di app che promettono comunicazioni stellari, è importante riflettere su alcuni parametri che ti aiuteranno a prendere una decisione mirata. Scegliere la piattaforma giusta non è solo questione di “marca” o di quanti utenti la usino, ma anche di corrispondenza con le tue esigenze reali.
- Qualità audio e video
Se partecipi spesso a meeting virtuali o fai videochiamate con molte persone, la qualità della trasmissione è fondamentale. Alcune app offrono streaming HD o persino Full HD, mentre altre garantiscono maggiore stabilità anche con connessioni meno veloci; - Interfaccia e facilità d’uso
Soprattutto se devi condividere lo strumento con colleghi o familiari non particolarmente “tech-savvy”, un’interfaccia intuitiva può fare la differenza. Impiegare troppo tempo per capire dove siano i pulsanti o come avviare una condivisione schermo rischia di rendere l’esperienza frustrante; - Compatibilità con dispositivi e sistemi operativi
Windows, macOS, Linux, iOS, Android: viviamo in un mondo multipiattaforma. Assicurati che lo strumento scelto sia disponibile in versione desktop e mobile, in modo da poter partecipare ai meeting ovunque ti trovi; - Funzionalità collaborative
Oltre alla semplice chiamata o videochiamata, potresti aver bisogno di funzioni come condivisione dello schermo, lavagna interattiva, sondaggi in tempo reale o break-out rooms. Se ti serve coordinare un team da remoto o tenere lezioni, queste caratteristiche diventano essenziali; - Sicurezza e privacy
A volte si possono sottovalutare questi aspetti, ma è importante tenere presente il tipo di dati che transita sulla piattaforma. Se lavori con informazioni sensibili, ti conviene optare per una soluzione con crittografia end-to-end o con certificazioni di sicurezza riconosciute; - Struttura dei costi
Non tutte le piattaforme funzionano allo stesso modo: c’è chi offre un piano gratuito base (con limiti sul numero di partecipanti o sulla durata delle chiamate), chi funziona con abbonamenti mensili/annuali e chi richiede costi aggiuntivi per funzioni “premium”. Valuta il tuo budget e le funzioni di cui hai davvero bisogno per non spendere soldi inutilmente; - Integrazioni esterne
Se la piattaforma deve far parte di un ambiente di lavoro complesso, è utile verificare la presenza di plugin e API per collegarsi a CRM, software di project management e servizi di cloud storage, così da semplificare il flusso di lavoro.
Partiamo dalle opzioni gratuite o comunque con piani gratuiti interessanti. Se per te la collaborazione è occasionale o se non hai bisogno di funzionalità troppo avanzate, queste piattaforme offrono comunque una buona esperienza, spesso al livello – o superiore – di quella che era la versione free di Skype.
Zoom (piano gratuito)Zoom è diventato un vero fenomeno, soprattutto nel periodo della pandemia, quando milioni di utenti lo hanno adottato per videolezioni, riunioni di lavoro e ritrovi virtuali tra amici. L’interfaccia semplice e la stabilità generale lo hanno reso uno standard di mercato.
Funzionalità principali
- Fino a 100 partecipanti in simultanea (nel piano free);
- Limitazione di 40 minuti per le chiamate di gruppo;
- Condivisione dello schermo e lavagne whiteboard;
- Possibilità di registrare localmente (anche se con limiti);
- Integrazione con Google Calendar e Outlook per pianificare meeting.
Pro e contro
- Pro: Facile da usare, ampiamente diffuso (tutti sanno cos’è Zoom), aggiornamenti frequenti per risolvere problemi di sicurezza e migliorare le performance;
- Contro: Il limite di 40 minuti potrebbe diventare frustrante in riunioni più lunghe, e alcune funzioni (come la registrazione in cloud) sono riservate ai piani a pagamento.
Google Meet è la soluzione di Big G, che ha preso il posto di Hangouts per le riunioni. È incluso gratuitamente con qualsiasi account Gmail e si integra alla perfezione con Google Calendar, Drive e Gmail stesso.
Funzionalità principali
- Avvio rapido dei meeting da Gmail o Calendar;
- Condivisione dello schermo e sottotitoli in tempo reale (utili per l’accessibilità);
- Nessun software da installare su PC (tutto via browser);
- Chat integrata durante la chiamata;
- Possibilità di sfocare o sostituire lo sfondo.
Pro e contro
- Pro: Interfaccia pulita e semplice, integrazione impeccabile con l’ecosistema Google, perfetto per chi usa già Gmail quotidianamente;
- Contro: Meno funzioni avanzate rispetto ad altre soluzioni, e la versione gratuita mette alcuni limiti su durata e numero di partecipanti (che comunque sono più che sufficienti per la maggior parte degli utenti base).
Jitsi Meet è un progetto open source che si propone come alternativa sicura e trasparente a Skype. Non serve un account: basta andare sul sito, creare una stanza virtuale e invitare le persone.
Funzionalità principali
- Nessun login obbligatorio e utilizzo immediato;
- Condivisione schermo e lavagna interattiva;
- Possibilità di self-hosting (se hai un tuo server, puoi gestire tutto in house);
- Crittografia end-to-end su alcune tipologie di chiamate;
- Plug-in per integrazioni con Slack e altri servizi.
Pro e contro
- Pro: Ottimo per chi tiene alla privacy e alla filosofia open source, facilissimo da avviare, spesso stabile e performante;
- Contro: L’interfaccia è meno “accattivante” di altre soluzioni commerciali; la qualità video può variare a seconda del server e del carico di rete.
Telegram è conosciuto principalmente come app di messaggistica istantanea, ma nel tempo ha ampliato le sue funzioni includendo chiamate vocali e videochiamate. È un servizio completamente gratuito che punta su velocità e sicurezza, grazie a chat cloud-based sincronizzate tra diversi dispositivi. Oltre alla messaggistica, Telegram supporta canali pubblici (o privati) e gruppi con migliaia di membri, risultando interessante anche per team di lavoro o community.
Funzionalità principali
- Chiamate vocali e videochiamate: possibilità di effettuare chiamate 1:1 o di gruppo (sebbene il numero di partecipanti alle videochiamate di gruppo sia ancora limitato rispetto ad altre piattaforme);
- Condivisione file di grandi dimensioni: fino a 2 GB per file, ideale per inviare documenti pesanti;
- Chat segrete: offrono crittografia end-to-end e autodistruzione dei messaggi, per una maggiore privacy;
- Canali e gruppi: ottimi per condividere informazioni e aggiornamenti con un grande numero di persone, con ruoli e permessi personalizzabili;
- Bot e integrazioni: la piattaforma supporta bot personalizzati, utili per automatizzare compiti e gestire contenuti.
Pro e contro
- Pro: veloce, semplice da usare, completamente gratuito e con un ecosistema di funzionalità in costante espansione. L’invio di file di grandi dimensioni è un plus non comune a tutte le alternative;
- Contro: le videochiamate di gruppo non sono ancora al livello di altre soluzioni più specializzate; l’approccio “mobile-first” può risultare scomodo a chi predilige soluzioni principalmente orientate al desktop.
Se le funzionalità gratuite non ti bastano o se hai bisogno di strumenti solidi per la tua attività professionale, esistono servizi a pagamento che offrono performance migliori, integrazioni più avanzate e un’assistenza dedicata. Andiamo a scoprire alcuni dei più noti.
SlackSlack è una piattaforma di comunicazione aziendale basata su canali, concepita soprattutto per il lavoro in team. Sebbene la sua vocazione primaria sia la messaggistica organizzata, Slack integra anche funzioni di chiamate vocali e videochiamate (sia 1:1 che di gruppo, nei piani a pagamento), rendendolo un potenziale sostituto di Skype in contesti professionali dove la collaborazione scritta e la condivisione di file sono fondamentali.
Funzionalità principali
- Chat di gruppo e canali tematici: perfetti per suddividere le discussioni per progetto o reparto, con la possibilità di aggiungere o rimuovere membri in modo flessibile;
- Chiamate vocali e videochiamate: nella versione gratuita si possono effettuare chiamate 1:1, mentre per le chiamate di gruppo è richiesto un piano a pagamento;
- Condivisione di file: caricamento e organizzazione di documenti, con la possibilità di commentare e integrare strumenti di terze parti;
- Integrazioni: Slack è noto per la sua ampia gamma di integrazioni con altri servizi (Trello, Google Drive, GitHub, Zoom, Asana, ecc.) e per la possibilità di creare bot personalizzati.
- Storico conversazioni: nel piano free i messaggi salvati sono limitati a un certo numero, mentre nei piani a pagamento è possibile consultare l’intero archivio.
Pro e contro
- Pro: ottimo per il lavoro in team, con un’interfaccia semplice e la possibilità di collegarlo a tantissimi servizi esterni. Ideale se la comunicazione via chat è al centro del tuo workflow;
- Contro: la versione gratuita ha alcune limitazioni, in particolare sullo storico dei messaggi e sulle videochiamate di gruppo; non è concepito principalmente per grandi webinar o riunioni con centinaia di partecipanti.
Se Skype è in fase calante, Microsoft Teams è in ascesa vertiginosa, tanto da diventare l’hub centrale di collaborazione per molti uffici. Disponibile in versione gratuita e a pagamento (incluso nella suite Microsoft 365), Teams si propone come vero e proprio ecosistema per chat, videochiamate e condivisione di file.
Funzionalità principali
- Chat di gruppo organizzate in canali tematici;
- Videoconferenze con centinaia di persone (anche esterni all’organizzazione);
- Integrazione totale con Word, Excel, PowerPoint, OneDrive e SharePoint;
- Possibilità di pianificare riunioni, registrarle sul cloud e trascriverle;
- Sicurezza di livello enterprise e strumenti di gestione utenti.
Pro e contro
- Pro: Perfetto se la tua azienda già usa Microsoft 365, un’unica piattaforma per gestire comunicazione e documenti, sicurezza certificata;
- Contro: L’interfaccia può sembrare inizialmente complicata, specialmente per utenti non abituati all’ecosistema Microsoft; richiede un po’ di tempo per esplorarne tutte le funzioni.
Zoom non si ferma alla versione free: i piani Pro e Business tolgono il limite dei 40 minuti e aggiungono funzioni interessanti per professionisti e aziende, come la registrazione in cloud, trascrizioni avanzate (nei piani più alti) e un supporto tecnico prioritario.
Funzionalità principali
- Meeting illimitati senza restrizione di tempo;
- Possibilità di brandizzare il link delle riunioni;
- Dashboard di amministrazione per analisi e report;
- Sale per sottogruppi (breakout rooms) e webinar avanzati (addon dedicato);
- Registrazioni in cloud e trascrizioni automatiche (a seconda del piano).
Pro e contro
- Pro: Ampiamente diffuso, tutti sanno come usare Zoom, scalabilità elevata (dagli individui fino a grandi imprese);
- Contro: I costi crescono se desideri funzioni aggiuntive come i webinar o la crittografia end-to-end su larga scala; in passato ha sofferto qualche problema di sicurezza, anche se la situazione è molto migliorata.
BlueJeans, acquisito da Verizon, è un servizio professionale per le videoconferenze, con un occhio di riguardo alla qualità audio grazie alla partnership con Dolby. È particolarmente apprezzato in ambito aziendale per la possibilità di integrare diversi sistemi di comunicazione.
Funzionalità principali
- Audio HD grazie a Dolby Voice;
- Conferenze e webinar con un numero elevato di partecipanti;
- Integrazione con Microsoft Teams, Slack, Google Calendar e altri sistemi UC (Unified Communications);
- Possibilità di registrare e gestire le sessioni in cloud;
- Strumenti di analisi e reportistica.
Pro e contro
- Pro: Qualità audio superiore alla media, ideale per riunioni in cui l’aspetto sonoro conta più di tutto, integrazioni avanzate per ambienti enterprise;
- Contro: Non è tra i servizi più conosciuti dal grande pubblico, i piani di abbonamento possono risultare costosi se confrontati con altri competitor.
GoTo Meeting fa parte della suite GoTo (prima nota come LogMeIn) e rappresenta una soluzione affidabile per le comunicazioni online, focalizzata in particolare su riunioni di lavoro e collaborazione a distanza.
Funzionalità principali
- Conferenze video fino a 250 partecipanti (nei piani più avanzati);
- Registrazione e condivisione dei meeting con facilità;
- Funzioni di trascrizione e ricerca parole chiave nei meeting registrati;
- Integrazione con Salesforce, Office 365 e Google Workspace;
- Assistenza clienti dedicata.
Pro e contro
- Pro: È un brand storico nel settore del remote working, ottimo supporto tecnico, stabile e professionale;
- Contro: L’interfaccia non è la più accattivante e può sembrare un po’ datata; i costi per i piani Enterprise o con molti partecipanti sono elevati.
Cisco Webex è uno dei pionieri nel campo delle videoconferenze aziendali. Dispone di una versione gratuita (con alcune limitazioni), ma la sua vera forza emerge nei piani a pagamento, progettati per piccole, medie e grandi imprese in cerca di funzionalità avanzate e sicurezza top.
Funzionalità principali
- Meeting con centinaia di partecipanti, webinar ed eventi virtuali;
- Registrazioni su cloud e funzionalità di trascrizione (in alcune versioni);
- Breakout sessions per suddividere riunioni numerose in gruppi di lavoro ristretti;
- Integrazioni con il mondo hardware Cisco e con app terze (es. Slack, Microsoft 365);
- Sicurezza di livello enterprise con crittografia e protocolli di ultima generazione.
Pro e contro
- Pro: Ottima reputazione in termini di affidabilità, robustezza e sicurezza, vasta gamma di strumenti aggiuntivi per la collaborazione professionale;
- Contro: L’interfaccia, a volte, risulta meno user-friendly per chi viene da soluzioni più “consumer”; i piani avanzati non sono economici.
Dal momento che il panorama è così variegato, trovare lo strumento “perfetto” potrebbe sembrare un’impresa. Ecco quindi qualche dritta extra per orientarti:
- Prova concretamente più servizi: la maggior parte delle piattaforme a pagamento offre trial gratuiti di qualche giorno o settimana. Sfruttali per fare test reali, invitando amici o colleghi: ti renderai conto di come l’app si comporta in situazioni di utilizzo quotidiano;
- Valuta i bisogni del tuo team: se devi adottare la piattaforma in ambito aziendale, non dimenticare di raccogliere i feedback dei tuoi colleghi. Magari qualcuno avrà esigenze specifiche (come un plugin per determinate app) di cui non eri a conoscenza;
- Supporto clienti: Prima di scegliere un servizio a pagamento, verifica i tempi di risposta dell’assistenza. Soprattutto se sei alle prime armi o se la tua azienda non può tollerare tempi morti, sapere di poter contare su un helpdesk professionale è un bel vantaggio;
- Controlla il numero massimo di partecipanti: ti serve per meeting ristretti o per grandi eventi con centinaia di persone? Su questa base, potresti dover scartare alcune piattaforme che non vanno oltre una certa soglia o che costano troppo se devi aumentare il limite;
- Rispetta la privacy e le normative: se gestisci dati sensibili (ad esempio informazioni mediche o bancarie), assicurati che la piattaforma rispetti le normative del tuo Paese (GDPR, HIPAA, ecc.) e che abbia processi di protezione adeguati;
- Guarda alle integrazioni: se usi già un software di project management (come Trello o Asana), un CRM o un sistema di e-learning, potrebbe farti comodo una piattaforma che si collega direttamente a questi strumenti. Risparmi tempo e automatizzi i processi.
Insomma, la notizia che Microsoft stia gradualmente spostando l’attenzione da Skype a Teams non deve necessariamente suonare come una campana a morto per le tue comunicazioni online: è piuttosto un’occasione per guardarti attorno e scoprire servizi che potrebbero offrirti persino di più.
Se stai cercando un’alternativa gratuita con un’interfaccia familiare e un’ampia base di utenti, puoi dare un’occhiata a Zoom (piano free) o Google Meet, mentre se ti interessa la privacy e la flessibilità, Jitsi Meet rimane un’opzione open source molto valida.
Se invece hai bisogno di funzioni avanzate per la tua azienda o la tua attività (come webinar di grandi dimensioni, sale riunioni virtuali ad alta capacità, o un sistema completo di collaborazione), ti conviene considerare Microsoft Teams, Zoom Pro, BlueJeans, GoTo Meeting o Cisco Webex. Tutte soluzioni professionali che offrono molto di più rispetto a una semplice videoconferenza.
Nel prendere la tua decisione, ricorda sempre di analizzare in modo approfondito quali sono le necessità del tuo caso specifico: quanti utenti dovrai gestire? Quante videoconferenze pensi di fare ogni settimana? Hai bisogno di registrare e archiviare le sessioni? Hai già un ecosistema di software con cui devi integrare la piattaforma?
Fai qualche prova pratica, chiedi consigli a chi utilizza già queste soluzioni e non dimenticare di considerare i costi a lungo termine. In un mercato così in fermento, non è detto che la decisione di oggi debba essere valida per sempre: i servizi evolvono, le esigenze cambiano e c’è sempre spazio per restare informati e pronti a evolvere verso la soluzione più adatta.
Se Skype è stato il tuo compagno di avventure per tanti anni, non avere timore a provare qualcos’altro, potrebbe sorprenderti in positivo e magari potresti scoprire funzioni di cui non sapevi neppure di avere bisogno.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}iPhone 16e: l'assenza del MagSafe non è un problema
Il nuovo iPhone 16e di Apple è un dispositivo decisamente interessante sotto molti aspetti, ma l’assenza della tecnologia MagSafe ha lasciato in tanti perplessi. Secondo i rappresentati del colosso di Cupertino che hanno parlato con John Gruber di Daring Firewall, però, ciò non costituisce un problema di rilievo.
iPhone 16e: MagSafe assente perché usato da pochiApple ha infatti spiegato che, dati alla mano, la maggior parte degli utenti a cui è destinato il dispositivo utilizza quasi esclusivamente la ricarica via cavo e non fa uso della ricarica a induzione.
Resta tuttavia il dubbio su quale sia, di preciso, questo pubblico a cui il gruppo capitanato da Tim Cook fa riferimento. Se l’iPhone 16e è rivolto principalmente agli ex utenti di iPhone SE, è probabile che questi abbiano sempre utilizzato il cavo semplicemente perché non hanno mai avuto modo di usare il MagSafe. Per cui, se adoperare la ricarica cablata è una scelta cosciente ha senso, ma se Apple desume che questi utenti non sentiranno la mancanza del MagSafe solo perché non l’hanno mai adoperato allora il discorso è ben diverso.
Tuttavia Apple potrebbe pure aver considerato anche il fatto che molti possessori di iPhone 12, 13 e 14 non abbiano mai dato particolare importanza al MagSafe o all’ecosistema di accessori che lo sfruttano.
È altresì bene tenere presente che il MagSafe non si limita alla ricarica. Esistono infatti molteplici accessori che lo sfruttano, come supporti per auto e portafogli magnetici, i quali, di conseguenza, non sono compatibili con iPhone 16e.
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Apple ha annunciato tre importanti novità (PDF) per offrire una maggiore sicurezza ai minori durante l’uso dei servizi. Una funzionalità semplificherà l’impostazione dell’account da parte dei genitori. È prevista inoltre la condivisione di informazioni sull’età. L’azienda di Cupertino aggiornerà infine il sistema di classificazione delle app in base all’età.
Nessuna verifica dell’età nello storeApple permette da anni di creare un “child account” ai genitori e quindi di utilizzare le funzionalità di controllo parentale per i minori di 13 anni (14 anni in Italia). Nei prossimi mesi verrà semplificatala procedura di configurazione. Invece di inserire i dati della carta di credito, i genitori potranno confermare di essere adulti attraverso la cronologia dei pagamenti.
I bambini potranno usare il dispositivo prima del completamento della configurazione dell’account, in quanto verranno applicate le restrizioni predefinite e non saranno accessibili alcune funzionalità, come il download delle app. I genitori potranno inoltre correggere l’età associata all’account, se maggiore di 13 anni.
La seconda novità riguarda la condivisione dell’informazione sull’età. I genitori potranno comunicare agli sviluppatori un intervallo di età (non la data di nascita) durante la configurazione dell’account del minore. Apple afferma che questa modalità rispetta il principio della minimizzazione dei dati. Una verifica dell’età a livello di app store, come chiede Meta, comporterebbe la condivisione di dati sensibili anche se non vengono utilizzate app con limitazioni in base all’età.
Apple ha infine pianificato l’aggiornamento del sistema di classificazione delle app. Attualmente, le app pubblicate sullo store sono suddivise in quattro categorie: 4+, 9+, 12+ e 17+. Entro fine anno diventeranno cinque: 4+, 9+, 13+, 16+ e 18+. Molte app sono oggi incluse nella categoria 17+ anche se offrono contenuti vietati ai minorenni (gioco d’azzardo, alcol, droghe, violenza e nudità).
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La notizia è di quelle destinate a far rumore, manca solo la conferma ufficiale: Microsoft sarebbe pronta ad abbandonare Skype. Il condizionale è d’obbligo in attesa dell’annuncio, che potrebbe arrivare attraverso la comparsa di una notifica nell’app. A sganciare la bomba è stato XDA, fonte solitamente molto attendibile, dopo aver verificato la segnalazione giunta da un lettore.
Skype smetterà di funzionare a maggio?Nel codice dell’ultima versione di anteprima rilasciata per Windows è nascosto un messaggio che non lascia molto spazio a interpretazioni. Il gruppo di Redmond avrebbe già deciso di spingere gli utenti verso Teams, a partire dal maggio 2025. Lo riportiamo di seguito in forma tradotta.
A partire da maggio, Skype non sarà più disponibile. Continua le tue chiamate e chat in Teams.
L’utilizzo di Skype è ben radicato. Se confermato, si tratterebbe di un addio a 22 anni di distanza dal lancio del 2003.
Ricordiamo che la piattaforma è stata acquisita nel 2011 da Microsoft, a fronte di un investimento economico quantificato in 8,5 miliardi di dollari. Due anni più tardi ha sostituito Windows Live Messenger.
Quale scenario per gli utenti Skype?A quanto pare, la migrazione verso un’alternativa sarà cosa obbligata. E le tempistiche sono piuttosto strette, considerando la scadenza fissata per maggio.
La volontà, come già scritto, è quella di spingere tutti verso Teams, contribuendo così a farne crescere il market share. Non è però detto che gli utenti accettino, a disposizione ci sono anche Slack, Discord e Telegram solo per fare qualche esempio. I due servizi di Microsoft coesistono da tempo e in più di un’occasione la software house ha provato a renderli interoperabili, senza però mai mantenere le promesse.
Chi utilizza Skype da tempo sa bene quanto la sua natura sia cambiata nel corso degli anni. Sono ormai lontani i tempi in cui la piattaforma ha conquistato molti grazie al suo approccio minimalista, votato alla semplicità. La recente inclusione dei canali e dell’ormai onnipresente intelligenza artificiale hanno fatto storcere il naso a un gran numero di fedeli. A quanto pare, farà la stessa fine di ICQ.
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Decisamente sfacciata è l’offerta che Amazon sta dedicando ad Apple iPhone 16 128GB. In tutte le sue colorazioni è ancora disponibile a un prezzo da non credere! Cosa stai aspettando? Assicurati il massimo della tecnologia con questo gioiellino. Acquistalo adesso a soli 829€, invece di 979€. Si tratta di un’occasione imperdibile, da prendere al volo subito.
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E poi iOS 18 è un ecosistema in grado di unire un’esperienza utente fluida e appagante a una personalizzazione tutta nuova per migliorarne ancora di più l’interazione. Cosa stai aspettando? Queste sono solo alcune delle caratteristiche che rendono Apple iPhone 16 un vero gioiellino da scegliere. Acquistalo ora a soli 829€, invece di 979€.
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Quante volte sarà capitato di studiare per ore, per poi ritrovarti con un pugno di mosche in mano? Si dà fuoco ai libri, ci si impegni al massimo, ma quando poi si tratta di ricordare ciò che si è imparato… il nulla cosmico. Ma ci sono due buone notizie.
Dimenticare rapidamente ciò che si studia è un problema molto più comune di quanto si pensi. L’altra buona notizia è che esiste una soluzione: la ripetizione dilazionata. È una tecnica che aiuta a consolidare le informazioni nella memoria a lungo termine. E con ChatGPT Tasks, si può applicarla in modo semplice ed efficace.
Che cos’èMa cos’è esattamente ChatGPT Tasks? È una nuova funzione che permette di trasformare le conversazioni in compiti concreti, con tanto di promemoria e scadenze. Niente più mille app diverse, niente più post-it attaccati ovunque. Con ChatGPT Tasks, si ha tutto ciò che serve per organizzare lo studio direttamente nella chat.
ChatGPT Tasks è disponibile nei piani Plus, Pro e Teams. Purtroppo non permette di aggiungere file come allegati, il che sarebbe stato utile per caricare direttamente in chat il materiale di studio. Inoltre, è ancora in beta, quindi bisogna aspettarsi qualche intoppo occasionale.
Come pianificare lo studio con ChatGPT Tasks
Per iniziare, basta aprire una nuova chat e selezionare dal menu a tendina il modello ChatGPT-4o con attività programmate. Oppure cliccare sull’icona del profilo e selezionare “Tasks“.
Fase 1: Dividere le materie in blocchi più facili da gestireChi pianifica bene è à metà dell’opera, quindi la prima cosa da fare è delineare gli obiettivi di studio e poi dividere la materia in bocconi digeribili. Niente più mattoni di 500 pagine da mandare giù tutti insieme. Con ChatGPT, ci si può focalizzare su un argomento alla volta, un capitolo alla volta, una lezione alla volta.
E se non si sa da dove iniziare, basta chiedere aiuto a ChatGPT con un prompt ispirato al principio di Pareto, del tipo: “Elenca il 20% degli argomenti di [materia] su cui dovrei dare priorità.” E voilà, si otterrà subito una lista dei temi più succosi da affrontare.
Fase 2: Caricare gli appunti (o scatta una foto)Per trasformare ChatGPT in un vero e proprio assistente di studio, bisogna condividere con lui gli argomenti o gli appunti su cui si vuole lavorare. In questo modo, si possono porre domande, chiedere spiegazioni o generare quiz basati sul materiale caricato.
Si possono caricare i file direttamente dal proprio dispositivo, importandoli da Google Drive o Microsoft OneDrive. Tutti i documenti che si aggiungono saranno raccolti e organizzati nella sezione “Project files”. Se invece gli appunti sono scritti a mano su carta, nessun problema! Basta scattare una foto con l’app di ChatGPT sullo smartphone, e lasciare che il riconoscimento della scrittura faccia il suo lavoro.
Fase 3: Studia con l’AIOra viene il bello: studiare con ChatGPT. Qui ci si può sbizzarrire con diverse tattiche, secondo i propri tuoi obiettivi e lo stile di apprendimento. Si preferisce un riassunto degli argomenti più complessi? Basta chiedere a ChatGPT di condensare le informazioni in punti chiave. Si vuole approfondire un tema specifico? È sufficiente fare domande mirate e lasciare che il tutor guidi nella ricerca. E se si vuole mettere alla prova la propria memoria? Beh, non resta che farsi interrogare senza pietà!
Per ottenere il massimo da ChatGPT, bisogna imparare a comunicare con lui nel modo giusto. Usare prompt chiari, specifici e ben strutturati. E per ottenere risposte migliori, la regola è sempre la stessa: dire al chatbot di OpenAI di immedesimarsi in un esperto della materia.
Come impostare ChatGPT Tasks per le notifiche di ripassoUna volta che si ha il proprio piano di studio, è ora di metterlo in pratica. E qui entra in gioco ChatGPT Tasks con i suoi promemoria. Purtroppo, la funzione è ancora in beta e non permette di allegare materiale di studio ai promemoria. Quindi, si dovranno tenere gli appunti e i quiz in una conversazione separata e usare ChatGPT Tasks solo per i remind.
Ma c’è un trucchetto per aggirare il problema. Invece di impostare tutti i promemoria in una volta sola, basta andare passo passo. Si imposta il promemoria con la prima data, poi si apre l’attività (cliccando sui tre puntini verticali > Modifica) e si aggiungono le altre date in un nuovo prompt. Ad esempio: “Ricordami di ripassare i giorni della settimana in spagnolo il 7 marzo, il 9 marzo, il 13 marzo, il 20 marzo e il 1 aprile.”
Così facendo, si avrà un sistema di ripetizione dilazionata su misura, senza dover ricorrere a mille app diverse. ChatGPT Tasks permette di ricevere notifiche push direttamente sull’app ChatGPT del cellulare e/o via email. Per scegliere dove riceverle basta a andare nelle Impostazioni > Notifiche e personalizzare le preferenze. Ad esempio: “Fammi fare pratica di grammatica spagnola ogni mattina alle 9.”
Ma ChatGPT Tasks può essere più di un semplice servizio di promemoria, ma diventare un assistente per il microapprendimento. Come? Chiedendo di preparare aggiornamenti su un determinato argomento, basandosi su fonti affidabili. Ad esempio: “Ogni venerdì alle 17:00, fammi un riassunto delle principali novità nel settore dell’intelligenza artificiale, prendendo spunto da articoli di ricerca accademica e studi scientifici verificati.”
Come generare quiz per il ripasso attivoDopo aver impostato i promemoria, è ora di passare all’azione. E quale modo migliore per fissare i concetti se non con un bel quiz? Con ChatGPT, creare quiz è facilissimo. Basta fornirgli il materiale di studio, chiedergli di generare domande e poi mettersi alla prova. E se si sbaglia, nessun problema, si può sempre chiedere al tutor virtuale di spiegare l’errore e di dare consigli per migliorare.
Ecco un prompt che si può usare per creare quiz su misura: “Sei un esperto di [materia di studio]. Crea un quiz su [argomento] con [numero] domande aperte. Chiedi spiegazioni dettagliate o la risoluzione di problemi per assicurarti che io abbia compreso bene. Dopo ogni risposta, dammi un feedback immediato e suggerisci come migliorare.”
Da qui parte un ciclo di apprendimento personalizzato, strutturato in tre fasi:
- Valutazione iniziale: Dopo aver risposto alle domande del quiz, ChatGPT analizzerà le risposte e dirà quali sono gli errori o come si può migliorare.
- Apprendimento mirato: Sulla base degli errori fatti, il chatbot creerà nuove domande mirate a rafforzare i punti deboli. Può consigliare anche di rivedere alcuni concetti prima di riprovare.
- Ripetizione e consolidamento: Il quiz verrà ripetuto più volte, con domande sempre più mirate, fino a quando non si dimostrerà di aver compreso bene l’argomento. Una volta raggiunto un buon livello, ChatGPT può suggerire un ripasso finale per consolidare tutto ciò che si è imparato.
Con o senza ChatGPT, i ripassi e i quiz regolari aiutano a ricordare più di quanto si dimentichi… La memoria è come un muscolo. Più si allena, più diventa forte. E con ChatGPT Tasks, allenare la memoria diventa quasi un divertimento.
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TikTok è, per definizione, una piattaforma dalla natura mobile, che ha creato la propria fortuna sugli schermi dei telefoni. Dopotutto, è caratterizzata dalla presenza di video esclusivamente in formato verticale e dallo scrolling continuo dei contenuti. Eppure, ne esiste una versione desktop accessibile all’indirizzo tiktok.com. È su questa incarnazione del social network che il team di ByteDance si è concentrato, arrivando a mettere a punto il restyling dell’interfaccia annunciato oggi.
TikTok cambia look: il restyling su desktopQuali sono le novità introdotte? A renderle note è un comunicato ufficiale. Ci sono ad esempio il design modulare immersivo per ottimizzare il processo di scoperta dei contenuti, lo streaming live del gaming con supporto nativo all’orientamento orizzontale, un player fluttuante mostrato in primo piano sopra alle altre finestre e la funzionalità Collections in cui salvare gli elementi preferiti.
Oggi, TikTok può contare su una community globale composta da oltre un miliardo di persone provenienti da ogni angolo del mondo. Le recenti questioni legate al ban negli Stati Uniti (mai arrivato a concretizzarsi) e ad altri problemi legali di varia natura non sembrano averne scalfito la popolarità, soprattutto tra la fascia d’età più giovane.
L’introduzione di un restyling dell’interfaccia desktop ha dunque senso. Concludiamo con le parole di Cody Puckett (Product Manager), che fa riferimento al criterio di accessibilità: non va infatti dimenticato che per qualcuno l’utilizzo di uno smartphone presenta più di un problema.
I nostri utenti interagiscono con TikTok in molti modi diversi, motivo per cui siamo entusiasti di presentare questi aggiornamenti dell’app Web. Migliorando le nostre caratteristiche desktop, puntiamo a portare la magia mobile di TikTok sul desktop, offrendo un’esperienza coinvolgente con maggiore flessibilità, in modo che tu possa goderti TikTok sempre e ovunque. Mentre TikTok evolve, rimaniamo impegnati a innovare per la nostra comunità e ad assicurare che la piattaforma sia accessibile a tutti.
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Sam Altman, il CEO di OpenAI, ha ammesso candidamente che la società non ha abbastanza potenza di calcolo per soddisfare la domanda del suo nuovo modello, GPT-4.5.
GPT-4.5: un gigante affamato di GPUGPT-4.5, descritto da Altman come “gigantesco e costoso“, richiederà decine di migliaia di GPU aggiuntive prima che altri utenti di ChatGPT possano accedervi. Per ora, solo gli abbonati a ChatGPT Pro potranno mettere le mani sul nuovo modello. La settimana prossima, toccherà ai clienti di ChatGPT Plus. E gli altri? Beh, a quanto pare dovranno mettersi in fila…
Ma non è solo la fame di GPU a far tremare i polsi. Anche i costi di utilizzo di GPT-4.5 sono decisamente elevati. Parliamo di cifre da capogiro: 75 dollari per ogni milione di token in input (circa 750.000 parole) e 150 dollari per ogni milione di token generati in output. Per rendersi conto della batosta, basta fare un confronto con GPT-4o, finora il fiore all’occhiello dell’azienda. Il costo di inserimento dei dati è 30 volte superiore rispetto a quello di GPT-4o, mentre il costo di generazione è 15 volte più alto.
Altman ha ammesso che la carenza di GPU sta creando non pochi grattacapi all’azienda. “Siamo cresciuti molto e siamo rimasti senza GPU“, ha scritto su X. Non è solo un’ammissione di colpa, ma anche una promessa. Il CEO di OpenAI, infatti, ha assicurato che nelle prossime settimane verranno aggiunte decine di migliaia di nuove GPU, per gli utenti del piano Plus.
GPT-4.5 is ready!
good news: it is the first model that feels like talking to a thoughtful person to me. i have had several moments where i've sat back in my chair and been astonished at getting actually good advice from an AI.
bad news: it is a giant, expensive model. we…
— Sam Altman (@sama) February 27, 2025
chip AI proprietari e data centerOpenAI si ritrova a fare i conti con il suo stesso successo. Questa, infatti, non è la prima volta che Altman lamenta la mancanza di capacità di calcolo. Ma l’azienda ha un piano per uscire da questo impasse. Nei prossimi anni, l’azienda punta a sviluppare i chip AI proprietari e a costruire una vasta rete di data center. Sarà un’impresa titanica, ma necessaria per tenere il passo con la domanda sempre crescente di intelligenza artificiale.
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La nuova promo ING è l’occasione giusta per accedere a un Conto Deposito non vincolato con interessi al 4% per 12 mesi. Aprendo il Conto Corrente Arancio (a zero spese) e rispettando le condizioni indicate dalla promo, infatti, è possibile richiedere il Conto Arancio, con il tasso agevolato citato che rappresenta una delle soluzioni più convenienti oggi sul mercato.
La promozione è molto semplice: completata l’apertura del conto corrente, è sufficiente accreditare stipendio/pensione oppure investire con ING almeno 40.000 euro tramite il servizio MyMoneyCoach. In questo modo, sarà possibile sbloccare il tasso di interesse agevolato.
Per accedere all’offerta è sufficiente visitare il sito ufficiale di ING, tramite il link qui di sotto.
Conto Deposito al 4% con ING: come funziona la promoPer sfruttare l’offerta basta aprire il Conto Corrente Arancio in versione Più. Questo conto include la carta di debito, con prelievi gratis, la carta di credito (con possibilità di rateizzare le spese) e i bonifici ordinari e istantanei, senza alcun costo. Le carte sono utilizzabili tramite Google Pay e Apple Pay. Il canone di mantenimento del conto è di 5 euro al mese ma viene azzerato con l’accredito di stipendio/pensione oppure con entrate per almeno 1.000 euro.
Completata l’apertura del conto, è possibile richiedere il Conto Arancio, un Conto Deposito non vincolato che garantisce interessi al 4% per 12 mesi nel caso in cui il cliente:
- imposti l’accredito dello stipendio
- investa almeno 40.000 euro con MyMoneyCoach
In questo modo, è possibile sfruttare il tasso agevolato sul Conto Deposito, beneficiando così di un sistema sicuro e conveniente per incrementare in sicurezza il valore della propria liquidità. La promozione è valida solo per un breve periodo di tempo e può essere richiesta seguendo il link riportato qui di sotto.
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I nuovi ASUS AirVision M1 hanno fatto ufficialmente il loro ingresso nel mercato degli occhiali smart, un settore caratterizzato da un’offerta sempre più ricca. È ufficiale il lancio in Italia. Segnaliamo il loro debutto nel nostro paese con alcuni indiscutibili punti di forza: dal design ultraleggero (solo 87 grammi di peso) alle funzionalità integrate.
Occhiali smart: ASUS AirVision M1 in ItaliaSi tratta di un dispositivo indossabile pensato sia per l’intrattenimento sia per la produttività. È caratterizzato (come si legge nel comunicato stampa giunto in redazione) da una visualizzazione vivida e immersiva e da un comfort eccezionale. Possono infatti mostrare all’interno del campo visivo dell’utente un display virtuale da 100 pollici con rappresentazione dello spazio colore DCI-P3 al 95%. La luminosità arriva fino a un picco pari a 1.100 nit.
La progettazione di ASUS AirVision M1 ha tenuto conto della necessità di non perdere contatto con l’ambiente circostante, come testimonia la trasparenza del 60% che non isola, pur consentendo una sensazione di immersività e coinvolgimento.
Il design è stato premiato con i riconoscimenti Good Design Award 2024 e Sustainable Tech Special Award al Computex 2024 Best Choice Award.
Dotati di certificazione TÜV Rheinland per il comfort oculare, dispongono di altoparlanti e microfono integrati, porta di connessione USB-C con supporto all’uscita video per il collegamento sia un notebook sia console come ROG Ally e smartphone come ROG Phone, oppure a uno schermo esterno per un’esperienza multimonitor (fino a otto in contemporanea).
È stata inoltre lanciata un’applicazione dedicata, esclusivamente in versione Windows, che consente di personalizzare le dimensioni e la distanza dello schermo virtuale, intervenendo inoltre su parametri come la distanza tra le pupille e il pinning del display.
I nuovi occhiali smart ASUS AirVision M1 sono già disponibili per l’acquisto in Italia al prezzo di 699 euro, presso i Gold Store del marchio e i rivenditori autorizzati.
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Subito dopo l’aggiornamento della lista canali del digitale terrestre, eccoci qui a comunicare che la piattaforma ha anche aggiornato le frequenze dei canali. Infatti, in queste ultime ore è stata modificata la lista dei Mux Nazionali su tutto il territorio italiano.
Digitale Terrestre: l’aggiornamento delle frequenzeEcco tutti i Mux Nazionali del digitale terrestre aggiornati al 28 febbraio 2025.
MUX R RAI Piemonte, Lombardia, Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Lazio, Puglia e Basilicata Ch 30 (Freq 546 Mhz), Valle d’Aosta, Trento, Liguria, Campania e Sardegna Ch 43 (Freq 650 Mhz); Rieti e Arezzo Ch 45 (Freq 666 Mhz); Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia Ch 37 (Freq 602 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 2/3 — (Disponibili 19.91 Mbps)
Rai 1 HD (LCN 1)
Rai 2 HD (LCN 2)
Rai 3 TGR Regione (LCN 3)****
Rai 3 TGR Regione (LCN 3)****
Rai 3 TGR Regione (LCN 3)****
Rai News 24 (LCN 48,548)
Rai 3 HD (LCN 103)
Rai 3 TGR Regione (LCN 8XX)****
Rai 3 TGR Regione (LCN 8XX)****
Rai 3 TGR Regione (LCN 8XX)****
MUX A RAI Ch 26 (Freq 514 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 2/3 — (Disponibili 19,91 Mbps)
Rai 4 (LCN 21)
Rai 5 (LCN 23)
Rai Movie HD (LCN 24,524)
Rai Premium (LCN 25)
Rai Gulp (LCN 42)
Rai YoYo (LCN 43)
Rai Sport HD (LCN 58)
Rai 4K (LCN 101)***
Rai Scuola HD (LCN 146)***
Rai 4 HD (LCN 521)***
Rai Premium HD (LCN 525)***
Rai Storia HD (LCN 554)***
Rai Radio 1 (LCN 701)
Rai Radio 2 (LCN 702)
Rai Radio 3 (LCN 703)
Rai GR Parlamento (LCN 704)***
Rai Isoradio (LCN 705)***
Rai Radio 3 Classica (LCN 706)***
Rai Radio Kids (LCN 707)***
Rai Radio Live Napoli (LCN 708)***
Rai Radio Techete’ (LCN 709)***
Rai Radio Tutta Italiana (LCN 710)***
Rai Radio 1 Sport (LCN 711)***
No Name Radio powered by Rai (LCN 712)***
MUX B RAI DVB-T2 Ch 40 (Freq 626 Mhz) – P:32K QAM256 I.G 1/8 Fec 3/4 — (Disponibili 36,50 Mbps)
Rai 4 HD (LCN 21)
Rai Premium HD (LCN 25)
Rai News 24 HD (LCN 48)
Rai Storia HD (LCN 54)
Rai Scuola HD (LCN 57)
Rai 4K Test (LCN 100)********
Rai Play (LCN 201)***
Rai Radio 2 Visual HD (LCN 202)
Rai Play Sound (LCN 203)***
Rai 1 HD (provvisorio) (LCN 501)
Rai 2 HD (provvisorio) (LCN 502)
Rai 3 HD (provvisorio) (LCN 503)
Rai 5 HD (LCN 523)***
Rai Movie HD (LCN 524)***
Rai Gulp HD (LCN 542)***
Rai YoYo HD (LCN 543)***
Rai Sport HD (LCN 558)***
RTV San Marino (LCN 831)
MUX MEDIASET 1 Ch 46 (Freq 674 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 5/6 — (Disponibili 24,88 Mbps)
Iris HD (LCN 22,522)
27Twentyseven HD (LCN 27,527)
La5 HD (LCN 30,530)
Mediaset Italia2 HD (LCN 49,549)
TGCOM24 HD (LCN 51,551)
RADIO 105 (LCN 66,566)
R101 TV (LCN 67,567)
tivù la guida (LCN 500)
Radio R101 (LCN 771)
Radio Monte Carlo (LCN 772)
RADIO 105 (LCN 785)
VIRGIN RADIO (LCN 786)
MUX MEDIASET 2 Ch 36 (Freq 594 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 5/6 — (Disponibili 24,88 Mbps)
QVC HD (LCN 32)
Cine34 HD (LCN 34,534)
Focus HD (LCN 35,535)
TOPcrime HD (LCN 39,539)
Boing (LCN 40,540)
Boing Plus (LCN 45,545)
Cartoonito (LCN 46,546)
MUX MEDIASET 3 Ch 38 (Freq 610 Mhz) (In Sardegna Ch 29 – 538 Mhz – 38 – 610 Mhz; in Sicilia Ch 24 – 498 Mhz; in Calabria Ch 24 – 498 Mhz, escl. Cosenza e Crotone) – QAM64 I.G 1/4 Fec 3/4 — (Disponibili 22,39 Mbps)
Rete4 HD (LCN 4,104,504)
Canale5 HD (LCN 5,105,505)
Italia1 HD (LCN 6,106,506)
20 Mediaset HD (LCN 20,120,520)
Mediaset Extra HD (LCN 55,556)
Test HEVC main10* (LCN 200)
MUX D-FREE (MUX 3D-FREE) Ch 24, freq. 498 MHz in gran parte d’Italia, escluse varie regioni/province/postazioni insistenti/sconfinanti su fascia Tirrenica, segnatamente Liguria, parte Toscana Tirrenica, parte Umbria, parte Lazio, parte Campania, ove è irradiato sul ch. 23, freq. 490 MHz – QAM64 I.G 1/4 Fec 3/4 — (Disponibili 22,39 Mbps)
BOM CHANNEL (LCN 68)
LINEAGEM (LCN 132)
ArteIN (LCN 133)
DELUXE 139 (LCN 139)
PADRE PIO TV (LCN 145)
PRIMASET (LCN 149)
EQUtv (LCN 151)
Tesory Channel (LCN 152)
FASCINO TV (FASCINO TV 157 HD) (LCN 157)
Canale 165 (FASCINO TV 165) (LCN 165)
ORLERTV* (LCN 166)
CANALE168 (LCN 168)
CANALE169 (LCN 169)
PRIMA FREE* (LCN 170)
AP CHANNEL (269ITALIA) (LCN 220)
RADIO ROMA NETWORK (LCN 222)***
Teleshopping (LCN 225)
Tesory Channel (LCN 228)
CUSANO NEWS 7 (LCN 234)
GENIUS 240 (LCN 240)
SICILIA 242 (LCN 242)
BABEL (LCN 244)***
TCI (LCN 248)***
MOMENTO TV (LCN 251)***
Radio Radio TV (LCN 253)***
ADNPLAY (LCN 254)***
Maria Vision (LCN 255)
Onair tv (LCN 256)***
Byoblu (LCN 262)
NTR RADIO 264 MUSIC TV (LCN 264)
269ITALIA (CANALE 269 AP CHANNEL) (LCN 269)
My Plus Tv (LCN 402)***
Radio Margherita Piu’ (LCN 825)***
SUPERSIX (LCN 833)***
MUX CAIRO DUE Ch 25 (Freq 506 Mhz) o Ch 33 (570 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 3/4 — (Disponibili 22,39 Mbps)
LA7 HD (LCN 7,107,507)
LA7d HD (LCN 29,229,529)
DONNA SPORT TV (DONNA TV)* (LCN 62)
ALMA TV* (LCN 65)
ITALIA 121* (LCN 121)
ARTE ITALIA 124* (LCN 124)
ARTE ITALIA 125* (LCN 125)
ITALIA 126* (LCN 126)
ITALIA 127* (LCN 127)
ITALIA 134* (LCN 134)
ITALIA 135* (LCN 135)
ITALIA 136* (LCN 136)
TELECAMPIONE* (LCN 138)
ITALIA 142 (ITALIA 136) (LCN 142)
ITALIA 143 (ITALIA 135) (LCN 143)
ITALIA 148 (ITALIA 127) (LCN 148)
ITALIA 154 (ITALIA 136) (LCN 154)
ITALIA 155 (ITALIA 134) (LCN 155)
ITALIA 156 (ARTE ITALIA 124) (LCN 156)
ITALIA 159 (ITALIA 127) (LCN 159)
ITALIA 160 (ARTE ITALIA 125) (LCN 160)
ITALIA 161 (ITALIA 121) (LCN 161)
CANALE 163 (ODEON 24) (LCN 163)***
ITALIA 164 (ITALIA 134) (LCN 164)
PROMO SHOPPING (LCN 209)******
ITCHANNEL (LCN 221)***
WELCOME IN (LCN 226)***
CANALE 232 (LCN 232)***
CANALE 235 (LCN 235)***
ITALIA 241 (ITALIA 126) (LCN 241)
PAROLE DI VITA* (LCN 245)
CANALE 268 (LCN 268)******
BUSINESS24 (LCN 410)***
AUTOMOTO (LCN 412)***
ITALIAN FISHING TV CHANNEL (LCN 441)***
PREMIO CLUB (MADE IN BUSINESS) (LCN 454)***
ARTE E CULTURA (ARTE ATELIER) (LCN 455)***
LA7 Test (LCN 829)
Caccia e Pesca (LCN 888)***
LA7 TEST (LCN 907)
LA7 Servizi on demand (LCN 929)
LA7 on demand (LA7 HD) (LCN 997)
LA7 TEST (LCN 998)
LA7d TEST (LA7d HD) (LCN 999)
MUX PERSIDERA1 Ch 44 (Freq 658 Mhz) o Ch 32 (562 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 5/6 — (Disponibili 24,88 Mbps)
NOVE (LCN 9,109,509)
Italia 53 (Casa Italia 53)* (LCN 53)
HGTV – Home&Garden (LCN 56)
Motor Trend (LCN 59)
SPORTITALIA HD (LCN 60,560)
TRAVEL TV* (LCN 61,561)
Deejay TV HD (LCN 69,569)
CUSANO ITALIA TV (LCN 122)
ITALIA CHANNEL (LCN 123)
GOLD TV ITALIA (LCN 128)
LA 4 ITALIA (LCN 129)
CHANNEL 24 (LCN 130)
RETE ITALIA (LCN 131)
LUXURY CHANNEL 137 (LCN 137)
STARMARKET (LCN 140)
Italia 141 (Italia 53) (LCN 141)
FIRE TV (LCN 147)
Italia 150 (Italia 53) (LCN 150)
TV 153 (LCN 153)
CANALE 162 (ZOEEK TV 162) (LCN 162)
PROMO FOOD (CHANNEL 24) (LCN 204)
PROMO TRAVEL (STARMARKET) (LCN 205)
PROMO HOME (RETE ITALIA) (LCN 206)
PROMO LIVING (LUXURY CHANNEL 137) (LCN 207)
CANALE 230 (LUXURY CHANNEL 137) (LCN 230)
CANALE 237 (LUXURY CHANNEL 137) (LCN 237)
RDS Social TV (LCN 265)
Radio Capital (LCN 713)
Radio Deejay (LCN 714)
Radio m2o (LCN 715)*******
Radio Maria (LCN 789)
Radio TV Serie A con RDS (LCN 899)***
MUX PERSIDERA2 Ch 48 (Freq 690 Mhz) o Ch 42 (Freq 642 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 5/6 — (Disponibili 24,88 Mbps)
TV8 HD (LCN 8,108,508)
Cielo (LCN 26)
TV2000 (LCN 28,528)
K2 (LCN 41)
frisbee (LCN 44)
Super! (LCN 47)
Sky TG24 (LCN 50)
SUPERTENNIS (LCN 64)
RadioItaliaTV (LCN 70,570)
RADIO KISS KISS TV (LCN 158)
VH1 (LCN 167)
Radio 24 (LCN 246)
inBlu2000 (LCN 728)
RADIO VATICANA ITALIA (LCN 733)
R Italia SMI (LCN 770)
TV8 News On Demand
MUX PERSIDERA3 Ch 47 (Freq 682 Mhz) o Ch 45 (Freq 666 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 5/6 — (Disponibili 24,88 Mbps)
Real Time (LCN 31)
Food Network (LCN 33)
RTL 102.5 (LCN 36)
Warner TV (LCN 37,537)
GIALLO (LCN 38)
DMAX (LCN 52)
CS24.LIVE (CANALE 63) (LCN 63)
CENTRO SERENA (LCN 144)
RTL 102.5 CALIENTE (LCN 233,533)***
RADIO LIBERTA’ (LCN 252)***
GAMBERO ROSSO (LCN 257)***
RADIOFRECCIA (LCN 258,532)
BIKE (LCN 259)***
URANIA (LCN 260)***
RADIO ZETA (LCN 266,531)
RTL 102.5 (LCN 736)
RADIO ZETA (LCN 737)
RADIOFRECCIA (LCN 738)
RTL 102.5 TRAFFIC (LCN 739)***
RTL 102.5 BEST (LCN 740)***
RTL 102.5 NAPULE’ (LCN 741)***
RTL 102.5 DISCO (LCN 742)***
RTL 102.5 CALIENTE (LCN 743)***
RTL 102.5 BRO&SIS (LCN 744)***
Guida per la lettura della nuova numerazione LCN nazionale del digitale terrestre:
- * Disponibile anche in HD/HQ con tecnologia HbbTV.
- ** Canale Rai 3 TGR sintonizzabile secondo Mux Regionale Rai disponibile nella propria zona. Ci sono alcune versioni già in HD.
- *** Canale visibile in streaming attraverso tecnologia HbbTV.
- **** Programmazione nazionale di Rai 3 disponibile in HD. Selezionare la versione regionale Rai 3 TGR da collocare nella LCN 3. Nei TGR viene applicato Pid dinamico e viene attivata la versione regionale di Rai 3. Alcune versioni in HD, mentre altre in SD.
- ***** Canale accessibile solo con decoder o televisore compatibile con standard DVB-T2 HEVC Main 10.
- ****** Altri canali disponibili in streaming attraverso menu HbbTV.
- ******* m2o TV disponibile con tecnologia HbbTV.
- ******** Canale trasmesso con risoluzione UHD 3840 x 2160p pixel 25fps Main 10@L5.1@Main; chroma = 4:2:0 (Type 0); bit depth = 10 bits (HDR compliant).
Febbraio termina con la nuova numerazione del digitale terrestre
In Italia il mese di febbraio sta terminando con l’aggiornamento della numerazione nazionale automatica dei canali. Questa aggiunge tutte le ultime modifiche apportate negli ultimi giorni e risolvere qualche confusione sul digitale terrestre dalle emittenti.
Il consiglio degli esperti è quello di effettuare una risintonizzazione automatica dei canali per aggiornare il proprio apparecchio a queste novità.
Febbraio finisce con la nuova numerazione canali del digitale terrestreLa nuova numerazione dei canali del digitale terrestre è attiva da oggi con tutti gli ultimi aggiornamenti e le più recenti novità. Ecco l’elenco ufficiale completamente aggiornato al 28 febbraio 2025.
1 Rai 1 HD
2 Rai 2 HD
3 Rai 3 TGR Regione****
4 Rete4 HD
5 Canale5 HD
6 Italia1 HD
7 LA7 HD
8 TV8 HD
9 NOVE
10 Emittente locale
11 Emittente locale
12 Emittente locale
13 Emittente locale
14 Emittente locale
15 Emittente locale
16 Emittente locale
17 Emittente locale
18 Emittente locale
19 Emittente locale
20 20Mediaset HD
21 Rai 4 in conflitto LCN con Rai 4 HD
22 Iris HD
23 Rai 5
24 Rai Movie HD
25 Rai Premium in conflitto LCN con Rai Premium HD
26 Cielo
27 27Twentyseven HD
28 TV2000
29 LA7d HD
30 La5 HD
31 Real Time
32 QVC HD
33 Food Network
34 Cine34 HD
35 Focus HD
36 RTL 102.5
37 Warner TV
38 GIALLO
39 TOPcrime HD
40 Boing HD
41 K2
42 Rai Gulp
43 Rai YoYo
44 frisbee
45 Boing Plus
46 Cartoonito HD
47 Super!
48 Rai News 24 in conflitto LCN con Rai News 24 HD
49 Mediaset Italia2 HD
50 Sky TG24
51 TGCOM24 HD
52 DMAX
53 Italia 53 (Casa Italia 53)*
54 Rai Storia HD
55 Mediaset Extra HD
56 HGTV – Home&Garden
57 Rai Scuola HD
58 Rai Sport HD
59 Motor Trend
60 SPORTITALIA HD
61 TRAVEL TV*
62 DONNA SPORT TV (DONNA TV)*
63 CS24.LIVE (CANALE 63)
64 SUPERTENNIS
65 ALMA TV*
66 RADIO 105
67 R101 TV
68 BOM CHANNEL
69 Deejay TV HD
70 RadioItaliaTV
75 France 24 HD (Valle d’Aosta)
76 RTS Un HD (Valle d’Aosta)
77 TV5 MONDE EUROPE (Valle d’Aosta)
100 Rai 4K Test********
101 Rai 4K***
103 Rai 3 HD
104 Rete4 HD
105 Canale5 HD
106 Italia1 HD
107 LA7 HD
108 TV8 HD
109 NOVE
120 20Mediaset HD
121 ITALIA 121*
122 CUSANO ITALIA TV
123 ITALIA CHANNEL
124 ARTE ITALIA 124*
125 ARTE ITALIA 125*
126 ITALIA 126*
127 ITALIA 127*
128 GOLD TV ITALIA
129 LA 4 ITALIA
130 CHANNEL 24
131 RETE ITALIA
132 LINEAGEM
133 ArteIN
134 ITALIA 134*
135 ITALIA 135*
136 ITALIA 136*
137 LUXURY CHANNEL 137
138 TELECAMPIONE*
139 DELUXE 139
140 STARMARKET
141 Italia 141 (Italia 53)
142 ITALIA 142 (ITALIA 136)
143 ITALIA 143 (ITALIA 135)
144 CENTRO SERENA
145 PADRE PIO TV
146 Rai Scuola HD***
147 FIRE TV
148 ITALIA 148 (ITALIA 127)
149 PRIMASET
150 Italia 150 (Italia 53)
151 EQUtv
152 Tesory Channel
153 TV 153
154 ITALIA 154 (ITALIA 136)
155 ITALIA 155 (ITALIA 134)
156 ITALIA 156 (ARTE ITALIA 124)
157 FASCINO TV (FASCINO TV 157 HD)
158 RADIO KISS KISS TV
159 ITALIA 159 (ITALIA 127)
160 ITALIA 160 (ARTE ITALIA 125)
161 ITALIA 161 (ITALIA 121)
162 CANALE 162
163 CANALE 163 (ODEON 24)***
164 ITALIA 164 (ITALIA 134)
165 Canale 165 (FASCINO TV 165)
166 ORLERTV*
167 VH1
168 CANALE168
169 CANALE169
170 PRIMA FREE*
200 Test HEVC main10*****
201 RaiPlay***
202 Rai Radio 2 Visual HD
203 RaiPlay Sound***
204 PROMO FOOD (CHANNEL 24)
205 PROMO TRAVEL (STARMARKET)
206 PROMO HOME (RETE ITALIA)
207 PROMO LIVING (LUXURY CHANNEL 137)
209 PROMO SHOPPING******
221 ITCHANNEL***
222 RADIO ROMA NETWORK***
225 Teleshopping
226 WELCOME IN***
220 AP CHANNEL (269ITALIA)
228 Tesory Channel
229 LA7d HD
230 CANALE 230 (LUXURY CHANNEL 137)
232 CANALE 232***
233 RTL 102.5 CALIENTE***
234 CUSANO NEWS 7
235 CANALE 235***
237 CANALE 237 (LUXURY CHANNEL 137)
240 GENIUS 240
241 ITALIA 241 (ITALIA 126)
242 SICILIA 242
244 BABEL***
245 PAROLE DI VITA*
246 Radio 24
248 TCI***
251 MOMENTO TV***
252 RADIO LIBERTA’***
253 Radio Radio TV***
254 ADNPLAY***
255 Maria Vision
256 Onair tv***
257 GAMBERO ROSSO***
258 RADIOFRECCIA
259 BIKE***
260 URANIA***
262 Byoblu
264 NTR RADIO 264 MUSIC TV
265 RDS Social TV
266 RADIO ZETA
268 CANALE 268******
269 269ITALIA (CANALE 269 AP CHANNEL)
402 My Plus Tv***
410 BUSINESS24***
412 AUTOMOTO***
441 ITALIAN FISHING TV CHANNEL***
454 PREMIO CLUB (MADE IN BUSINESS)***
455 ARTE E CULTURA (ARTE ATELIER)***
500 tivù la guida
501 Rai 1 HD (provvisorio)
502 Rai 2 HD (provvisorio)
503 Rai 3 HD (provvisorio)
504 Rete4 HD
505 Canale5 HD
506 Italia1 HD
507 LA7 HD
508 TV8 HD
509 NOVE
520 20Mediaset HD
521 Rai 4 HD***
522 Iris HD
523 Rai 5 HD***
524 Rai Movie HD***
525 Rai Premium HD***
527 27Twentyseven HD
528 TV2000
529 LA7d HD
530 La5 HD
531 RADIO ZETA
532 RADIOFRECCIA
533 RTL 102.5 CALIENTE***
534 Cine34 HD
535 Focus HD
536 RTL 102.5
537 Warner TV
539 TOPcrime HD
540 Boing HD
542 Rai Gulp HD***
543 Rai YoYo HD***
545 Boing Plus
546 Cartoonito HD
548 Rai News 24
549 Mediaset Italia2 HD
551 TGCOM24 HD
554 Rai Storia HD***
556 Mediaset Extra HD
558 Rai Sport HD
560 SPORTITALIA HD
561 TRAVEL TV
566 RADIO 105
567 R101 TV
569 Deejay TV HD
570 RadioItaliaTV
701 Rai Radio 1
702 Rai Radio 2
703 Rai Radio 3
704 Rai GR Parlamento***
705 Rai Isoradio***
706 Rai Radio 3 Classica***
707 Rai Radio Kids***
708 Rai Radio Live Napoli***
709 Rai Radio Techete’***
710 Rai Radio Tutta Italiana***
711 Rai Radio 1 Sport***
712 No Name Radio powered by Rai***
713 Radio Capital
714 Radio Deejay
715 Radio m2o*******
724 RDS Social TV
728 inBlu2000
733 RADIO VATICANA ITALIA
736 RTL 102.5
737 RADIO ZETA
738 RADIOFRECCIA
739 RTL 102.5 TRAFFIC***
740 RTL 102.5 BEST***
741 RTL 102.5 NAPULE’***
742 RTL 102.5 DISCO***
743 RTL 102.5 CALIENTE***
744 RTL 102.5 BRO&SIS***
770 R Italia SMI
771 Radio R101
772 Radio Monte Carlo
785 RADIO 105
786 VIRGIN RADIO
789 Radio Maria
801 Rai 3 TGR Valle d’Aosta**
802 Rai 3 TGR Piemonte**
803 Rai 3 TGR Liguria**
804 Rai 3 TGR Lombardia**
805 Rai 3 TGR Veneto**
806 Rai 3 TGR Trentino Alto Adige Bolzano**
807 Rai 3 TGR Trentino Alto Adige Trento**
808 Rai 3 TGR Südtirol**
809 Rai 3 TGR Friuli Venezia Giulia**
810 Rai 3 TGR Furlanija Krajina (Rai 3 Bis)**
811 Rai 3 TGR Emilia-Romagna**
812 Rai 3 TGR Toscana**
813 Rai 3 TGR Marche**
814 Rai 3 TGR Umbria**
815 Rai 3 TGR Lazio**
816 Rai 3 TGR Abruzzo**
817 Rai 3 TGR Molise**
818 Rai 3 TGR Campania**
819 Rai 3 TGR Puglia**
820 Rai 3 TGR Basilicata**
821 Rai 3 TGR Calabria**
822 Rai 3 TGR Sardegna**
823 Rai 3 TGR Sicilia**
825 Radio Margherita Piu’***
829 LA7 Test
831 RTV San Marino
833 SUPERSIX***
888 Caccia e Pesca***
899 Radio TV Serie A con RDS***
907 LA7 TEST
908 TV8 News On Demand
929 LA7 Servizi on demand
997 LA7 on demand (LA7 HD)
998 LA7 TEST
999 LA7d TEST (LA7d HD)
Guida per la lettura della nuova numerazione LCN nazionale del digitale terrestre:
- * Disponibile anche in HD/HQ con tecnologia HbbTV.
- ** Canale Rai 3 TGR sintonizzabile secondo Mux Regionale Rai disponibile nella propria zona. Ci sono alcune versioni già in HD.
- *** Canale visibile in streaming attraverso tecnologia HbbTV.
- **** Programmazione nazionale di Rai 3 disponibile in HD. Selezionare la versione regionale Rai 3 TGR da collocare nella LCN 3. Nei TGR viene applicato Pid dinamico e viene attivata la versione regionale di Rai 3. Alcune versioni in HD, mentre altre in SD.
- ***** Canale accessibile solo con decoder o televisore compatibile con standard DVB-T2 HEVC Main 10.
- ****** Altri canali disponibili in streaming attraverso menu HbbTV.
- ******* m2o TV disponibile con tecnologia HbbTV.
- ******** Canale trasmesso con risoluzione UHD 3840 x 2160p pixel 25fps Main 10@L5.1@Main; chroma = 4:2:0 (Type 0); bit depth = 10 bits (HDR compliant).
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Con la fine del mercato tutelato dell’energia è stato registrato un importante aumento delle truffe telefoniche collegate al tema luce e gas. A segnalarlo gli esperti e le associazioni a difesa dei consumatori che, ogni giorno, affrontano insieme alle vittime una situazione sempre più insostenibile e pericolosa.
Questo è un problema che colpisce tanto le aziende quanto i privati. A lanciare nuovamente l’allarme è Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino. Pratiche che portano danni economici alle vittime che cadono nella trappola dei call center che agiscono sempre ai limiti della legalità e con strategie per nulla trasparenti.
“Torniamo a segnalare il crescente fenomeno delle truffe telefoniche legate al cambio di gestore di energia e gas. Ogni giorno, i nostri imprenditori, ma anche numerosi cittadini, ci segnalano di essere stati contattati da sedicenti operatori che, con metodi ingannevoli, cercano di convincerli a stipulare nuovi contratti attraverso informazioni fuorvianti”, ha comunicato l’ente.
Allarme truffe telefoniche luce e gasConfartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino ha lanciato un allarme per avvisare imprenditori e privati di un sempre più crescente numero di truffe telefoniche collegate a contratti di luce e gas. Cosa fare per evitare di cadere nella trappola di questi call center e del telemarketing selvaggio?
“La raccomandazione è a prestare la massima attenzione, a non fornire mai dati personali o bancari al telefono e a segnalare immediatamente eventuali tentativi di truffa e sollecitiamo una vigilanza sulla trasparenza delle pratiche commerciali nel settore dell’energia e del gas impedendo, così, che gli utenti subiscano pressioni indebite o restino vittime di vere e proprie frodi”, ha spiegato l’ente.
In questi casi non si tratta di una vera e propria truffa telefonica, realizzata per rubare dati e denaro delle vittime. In realtà si tratta di call center che, con ogni mezzo, cercano di concludere più contratti possibili. Spesso inventano future interruzioni di fornitura, aumenti sconsiderati e altre problematiche per convincere l’utente a cambiare fornitore.
In certi casi, alcuni operatori call center, si fingono enti a difesa dei consumatori sfruttando nomi e marchi impropriamente e illegalmente per generare fiducia nell’interlocutore. Questo serve per spingerlo a chiudere il contratto con loro.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Meta AI: in arrivo l'app dedicata del chatbot di Meta
Secondo la CNBC, il colosso dei social network starebbe per lanciare un’app standalone dedicata al suo assistente Meta AI. Finora, questo chatbot era accessibile solo tramite il sito web e le app della famiglia Meta, come Facebook e WhatsApp. Ma ora, pare che voglia fare il grande passo e avere una casa tutta sua.
Meta punta su app dedicata per Meta AI e abbonamento premiumMeta non si accontenta di offrire il suo assistente AI solo agli utenti delle sue piattaforme. No, vuole di più. Vuole entrare nella mischia e sfidare i big dell’intelligenza artificiale sul loro stesso terreno. E cosa c’è di meglio di un’app dedicata per attirare l’attenzione degli utenti? Secondo CNBC, questo lancio potrebbe avvenire già tra aprile e giugno. Segniamoci queste date sul calendario…
Un abbonamento a pagamento per funzionalità extra? Chissà!Ma le sorprese non finiscono qui. Si vocifera che Meta stia anche pensando di testare un servizio di abbonamento a pagamento per il suo assistente AI. Cosa includerà? Beh, qui il mistero si infittisce. CNBC non è riuscito a scoprire quali saranno le funzionalità extra riservate agli abbonati, né tanto meno il prezzo. Ma non ci sono dubbi sulle intenzioni di Meta: vuole monetizzare il suo chatbot e offrire ai fan più accaniti un’esperienza ancora più coinvolgente.
LlamaCon: il primo evento dedicato all’AI firmato MetaMeta AI non è solo un chatbot, ma fa parte di una strategia più ampia di Meta per diventare un punto di riferimento nel mondo dell’intelligenza artificiale. L’azienda ha già rilasciato modelli “open” come Llama, nella speranza di creare un ecosistema in grado di rivaleggiare con quello di OpenAI. E per dimostrare il suo impegno in questo settore, Meta organizzerà a fine aprile il suo primissimo evento per sviluppatori dedicato all’AI, chiamato LlamaCon.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}