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Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 09:50

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Diamo uno sguardo ai modelli disponibili, da scegliere a seconda delle esigenze.

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Criptovalute 2025: le migliori opportunità da aggiungere al portafoglio

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 09:47

Il 2025 si prospetta un buon anno per le criptovalute, con gli analisti che prevedono una crescita del settore, pilotata come sempre da un possibile rally del Bitcoin.

In particolare, i prossimi mesi si presentano come un periodo interessante, con diversi progetti innovativi con un alto potenziale di crescita e asset consolidati che continuano a offrire stabilità ai trader.

Tuttavia, i neofiti che vogliono iniziare a muovere i primi passi nel settore, potrebbero avere qualche difficoltà a districarsi tra la quantità e le tipologie di criptovalute.

Per questo abbiamo creato una guida con criptovalute suddivise per categorie: dagli asset con un market cap più alto fino ai token emergenti in prevendita.

Prima di cominciare, ricordiamo che il settore delle criptovalute è estremamente volatile, per questo qualsiasi investimento va valutato con molta attenzione. Come guida alternativa, proponiamo questa sulle criptovalute su cui investire nel 2025.

Cosa sono le criptovalute

Le criptovalute sono asset digitali basati su una tecnologia chiamata blockchain. A differenza delle valute tradizionali, come l’euro o il dollaro, le criptovalute non esistono in forma fisica e non sono emesse da un governo, ma vengono generate attraverso processi informatici e scambiate su piattaforme online.

Per questo, il concetto alla base delle criptovalute è la decentralizzazione, ovvero l’assenza di un’autorità centrale che ne controlli il funzionamento.

Proprio qui entra scena la blockchain, un registro digitale che registra tutte le transazioni in modo pubblico e immutabile. Ogni operazione viene verificata da una rete di computer distribuiti in tutto il mondo, eliminando il rischio di manomissioni o frodi.

Allo stesso modo però, la decentralizzazione lascia spazio a truffe, in quanto chiunque può effettivamente creare una criptovaluta e lanciarla sul mercato. La mancanza di controllo ovviamente rende il settore volatile, perché il valore degli asset viene stabilito solo e unicamente dalla legge della domanda e dell’offerta.

Negli ultimi anni, le criptovalute hanno visto una maggiore adozione, sia per quanto riguarda gli investimenti, sia per l’utilizzo reale per pagamenti digitali, giochi online e per il settore degli NFT.

La crescita del settore è stata attribuita alla creazione di ETF (exchange traded fund) per il Bitcoin che hanno attirato gli investitori istituzionali. Inoltre, nuovi utility token e meme coin vendute a un costo basso, sono diventate particolarmente interessanti per i trader alla prime armi, specialmente per i più giovani.

Anche la possibilità di utilizzare gratuitamente wallet non custodial ha fatto la sua parte, in quanto ha permesso a molte persone di investire in criptovalute senza dover affrontare procedure troppo complesse.

Come funzionano gli investimenti in criptovalute

L’ingresso nel settore delle criptovalute può risultare piuttosto complesso, soprattutto per i neofiti che vogliono iniziare a investire.

In generale, esistono diverse strategie di investimento, ognuna con caratteristiche e livelli di rischio differenti.

A seconda dell’approccio scelto, gli utenti possono adottare una strategia di lungo termine attraverso un piano di accumulo, ottenere rendite passive mettendo in staking le proprie criptovalute, oppure operare nel mercato con attività di trading.

Ogni metodo presenta specifici vantaggi, ma anche rischi da non sottovalutare. Vediamoli nel dettaglio.

Compravendita di asset

Il metodo più semplice per iniziare a investire in criptovalute è la compravendita diretta di asset digitali, ovvero acquistando e mantenendo criptovalute con l’obiettivo di rivenderle in a un valore superiore.

Per comprare criptovalute direttamente, si utilizzano piattaforme chiamate exchange. Questi exchange possono essere centralizzati, come Binance e Coinbase, oppure decentralizzati, come Uniswap.

Le criptovalute acquistate si possono conservare direttamente sull’exchange, oppure su un wallet personale, in modo da poter gestire autonomamente i propri asset.

In generale, questa strategia è particolarmente indicata per chi desidera investire nel lungo periodo senza seguire attivamente il mercato.

Tuttavia, il rischio principale risiede nell’elevata volatilità delle criptovalute, in quanto possono subire oscillazioni di valore molto marcate in brevi periodi di tempo.

Inoltre, la sicurezza degli exchange non è sempre garantita, e il rischio di hacking o fallimenti, come già avvenuto con piattaforme di rilievo come FTX, rende indispensabile l’uso di misure di protezione adeguate.

Piano di accumulo

Si tratta di un’ottima strategia per i principianti, in quanto consente di investire in criptovalute senza dover seguire le oscillazioni quotidiane del mercato.

Questo metodo, noto anche come Dollar Cost Averaging (DCA), consiste nell’acquistare una determinata criptovaluta a intervalli regolari, indipendentemente dal suo valore, diluendo così il rischio di acquistare in un momento sfavorevole.

Un investitore può, ad esempio, decidere di acquistare una piccola quantità di Bitcoin ogni mese, senza cercare di prevedere il momento migliore per entrare nel mercato.

Nel lungo periodo, questa strategia consente di mediare il valore di acquisto e ridurre l’impatto della volatilità, evitando di esporsi troppo a bruschi cali di valore.

Tuttavia, il successo di questa strategia dipende dalla solidità della criptovaluta su cui si decide di investire. Questo perché scegliere un asset senza una reale prospettiva di crescita potrebbe portare all’accumulo di criptovalute destinate a perdere valore nel tempo.

Staking

Lo staking è un metodo che permette di guadagnare ricompense passive, bloccando i propri asset su una blockchain con meccanismo di consenso Proof-Of-Stake (PoS), come ad esempio Ethereum o Solana.

Quando si mettono in staking le proprie criptovalute, si contribuisce alla sicurezza della rete e alla convalida delle transazioni. In cambio, si ha la possibilità di venire scelti come validatori e ricevere una ricompensa passiva.

Si tratta quindi di una soluzione particolarmente vantaggiosa per chi vuole provare a generare una rendita passiva senza vendere i propri asset. In confronto al mining del Bitcoin, si rivela più accessibile e più ecologico, in quanto non richiede l’utilizzo di complesse attrezzature.

Tuttavia, anche lo staking presenta dei rischi di cui tenere conto. Molte blockchain prevedono un periodo di blocco durante il quale non sarà possibile ritirare i fondi. Di conseguenza, se la criptovaluta messa in staking crolla, si subiranno perdite notevoli.

Inoltre, le ricompense ottenute attraverso lo staking possono svalutarsi nel tempo, specialmente se l’inflazione dell’asset aumenta e il numero di token distribuiti supera la domanda di mercato.

Trading

Il trading di criptovalute consiste nell’acquistare e vendere asset digitali con l’obiettivo di ottenere un profitto sfruttando le variazioni di valore.

In generale, vista la volatilità del mercato, i trader del settore sono soliti concentrarsi su movimenti di mercato nel breve o nel medio termine.

Questa strategia è conosciuta come swing trading, in quanto sfrutta le oscillazioni del valore su periodi di alcuni giorni o settimane.

I trader analizzano i grafici per individuare trend e segnali d’ingresso e uscita, cercando di massimizzare i guadagni con operazioni sporadiche.

Ci sono poi trader più “estremi” che preferiscono il day trading, ovvero l’apertura e la chiusura di posizioni su un asset nell’arco della stessa giornata.

Il trading, sebbene possa offrire guadagni elevati, è una delle strategie più speculative e rischiose.

La forte volatilità può portare a perdite significative in tempi molto brevi, soprattutto se non si dispone di una gestione del rischio adeguata.

L’utilizzo della leva finanziaria, che permette di moltiplicare il capitale investito, aumenta ulteriormente il rischio di liquidazione dell’intero saldo nel caso in cui il mercato si muova in direzione opposta alla previsione del trader.

Inoltre, il settore delle criptovalute è soggetto a manipolazioni di mercato, con fenomeni come i pump-and-dump, in cui il valore di un asset viene gonfiato artificialmente prima di un crollo improvviso.

La differenza tra trading e holding di criptovalute

Comprendere la differenza tra trading e holding è molto importante per iniziare a capire come funzionano gli investimenti in criptovalute.

Come abbiamo visto, il trading consiste nell’acquistare e vendere criptovalute in un arco di tempo relativamente breve, con l’obiettivo di sfruttare le variazioni di valore per ottenere un guadagno.

L’holding, invece è una strategia di investimento a lungo termine. I trader che adottano questa tecnica, vengono chiamati in gergo “hodlers”. Il termine proviene da un errore di battitura della parola “hold” (tenere).

Gli hodlers acquistano asset digitali e li conservano per mesi o anni, indipendentemente dalle fluttuazioni di mercato a breve termine. Questa strategia si basa sulla fiducia nella crescita dell’ecosistema blockchain e nella solidità di asset come Bitcoin ed Ethereum, considerati da molti come riserve di valore digitali.

L’holding è meno stressante e più accessibile del trading a breve e medio termine, ma allo stesso tempo esclude investimenti su nuovi progetti emergenti, basandosi solo su quelli consolidati.

Le migliori criptovalute per capitalizzazione di mercato

Le criptovalute con una capitalizzazione di mercato (market cap) più alta, sono solitamente quelle più importanti del mercato. Questo parametro rappresenta il valore totale dei token in circolazione di una determinata criptovaluta.

Si tratta di un indicatore fondamentale per comprendere la solidità e l’affidabilità di un asset digitale, poiché una capitalizzazione elevata è spesso sinonimo di maggiore liquidità, stabilità e interesse da parte degli investitori istituzionali e retail.

Le criptovalute con un market cap elevato tendono a resistere di più alla volatilità del mercato, specialmente rispetto ai progetti più piccoli.

Tuttavia, alcune di queste criptovalute come Bitcoin ed Ethereum hanno un costo elevato, pertanto risultano poco accessibili ai piccoli trader.

Infatti, sono spesso comprate da investitori istituzionali e gruppi aziendali in cerca di fondi o di “beni rifugio”, specialmente nel caso del Bitcoin. Vediamo qui di seguito quali sono le tre principali criptovalute ad alta capitalizzazione.

Bitcoin (BTC)

Bitcoin è la prima criptovaluta mai creata e ancora oggi domina il mercato in termini di market cap e di valore complessivo.

Creato nel 2009 dal misterioso Satoshi Nakamoto, Bitcoin ha un’offerta limitata a 21 milioni di unità, un fattore che contribuisce a mantenerne alto il valore nel tempo.

Spesso definito “oro digitale”, il Bitcoin ha un valore attuale di circa 86.000 dollari. Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, la criptovaluta ha superato i 100.000 dollari. Secondo gli analisti, durante l’anno potrebbe arrivare a 150.000 dollari, raggiungendo un nuovo valore massimo storico (ATH).

Bitcoin inoltre è il punto di riferimento del mercato delle criptovalute, infatti le oscillazioni del suo valore possono innescare fasi rialziste e ribassiste del mercato, generando fluttuazioni per tutte le altcoin.

Ethereum (ETH)

Se Bitcoin è la criptovaluta più conosciuta, Ethereum è il progetto che ha contribuito all’evoluzione della blockchain.

Lanciata nel 2015 da Vitalik Buterin, Ethereum viene considerata l’altcoin principale, con un valore attuale 2.381 dollari. Per altcoin si intendono tutte le criptovalute “alternative” al Bitcoin.

La blockchain di Ethereum presenta una vera e propria infrastruttura per l’esecuzione di smart contract, protocolli che permettono di automatizzare operazioni senza bisogno di intermediari.

Grazie a questa tecnologia, Ethereum ha permesso lo sviluppo di applicazioni decentralizzate (dApp) come exchange, piattaforme per NFT e nuovi token.

Con l’aggiornamento a Ethereum 2.0 e il passaggio al sistema di validazione Proof-of-Stake, EThereum ha ridotto drasticamente il consumo energetico e migliorato l’efficienza della rete.

Tether (USDT)

A differenza di Bitcoin ed Ethereum, che presentano una forte volatilità, Tether è una stablecoin, ovvero un asset ancorato al valore di una valuta reale, nello specifico del dollaro statunitense.

La sua funzione principale è quella di offrire stabilità agli investitori e ai trader, facilitando lo scambio tra criptovalute e asset tradizionali senza il rischio di oscillazioni di prezzo.

USDT viene ampiamente utilizzato nelle transazioni sui principali exchange e rappresenta una componente essenziale della finanza decentralizzata, servendo come strumento per lo staking, il lending e la gestione della liquidità.

La sua elevata liquidità lo rende uno degli asset più scambiati nel mercato crypto, fungendo da ponte tra il mondo delle valute digitali e quello della finanza tradizionale.

Le migliori criptovalute in prevendita

Le prevendite di criptovalute (o presale) permettono di investire in nuovi progetti blockchain prima del listing sugli exchange.

Fondamentalmente si tratta di una sorta di “promozione” che permette agli sviluppatori di raccogliere fondi per finanziare lo sviluppo del progetto, e ai trader si comprare il token nativo a un valore basso.

Questo perché sono gli stessi creatori del token a impostare il suo valore nella presale, in quanto non ancora lanciato sul mercato.

In alcuni casi, le presale vengono strutturate in diverse fasi, con il valore del token che aumenta progressivamente.

Tuttavia, trattandosi di asset ancora in sviluppo, le prevendite comportano un grado di rischio maggiore rispetto alle criptovalute già consolidate sul mercato.

Per valutare un progetto in prevendita, è fondamentale analizzarne la tecnologia, il team di sviluppo e la roadmap. Un’adeguata ricerca aiuta a distinguere le opportunità promettenti dai progetti meno solidi, consentendo di individuare investimenti con un buon potenziale di crescita.

Qui di seguito presentiamo le due migliori criptovalute in prevendita su cui investire: Solaxy e Bitcoin Bull.

Solaxy

Solaxy è una rete Layer-2 sviluppata per migliorare l’efficienza della blockchain di Solana, nota per la sua velocità e per la vasta quantità di token creati sulla sua rete.

Il trading di questi token può ridurre la reattività della rete, congestionando il traffico delle transazioni e inficiando sulle performance della blockchain.

Per affrontare questa problematica, Solaxy vuole utilizzare un sistema di batch processing, un protocollo che aggrega più transazioni prima di registrarle sulla Layer-1, riducendo i costi di transazione (gas fee) e migliorando la velocità della rete.

Inoltre, Solaxy si avvarrà di un sistema di ancoraggio crittografico alla mainnet di Solana, per mantenere invariati i livelli di protezione per le transazioni e di sicurezza dei dati.

La combinazione di prestazioni ottimizzate e maggiore sicurezza ha generato un forte interesse tra gli investitori, portando la prevendita del progetto a superare i 23 milioni di dollari raccolti.

Il token SOLX, utilizzato per il pagamento delle gas fee sulla Layer-2, è attualmente in vendita a 0,001646 dollari.

Il progetto prevede anche un sistema di staking, che consente ai trader di ottenere rendimenti passivi in base all’APY.

Bitcoin Bull

Bitcoin Bull è un progetto in prevendita basato su un sistema di airdrop, creato per consentire l’esposizione a Bitcoin senza la necessità di acquistarlo direttamente.

La distribuzione di Bitcoin avverrà tramite il lancio di airdop per tutti i titolari del token BTCBULL. Più token BTCBULL si avranno nel wallet, più alta sarà la ricompensa ricevuta dall’airdrop.

Il lancio degli airdrop di Bitcoin è stato programmato per ogni nuova soglia del valore raggiunta dalla famosa criptovaluta. Al momento, gli airdrop sono previsti per le soglie di 150.000, 200.000 e 250.000 dollari.

Tuttavia, bisogna tenere conto che sebbene le previsioni per il BTC siano ottimiste, non è detto che questo riesca a raggiungere nuove soglie del valore entro l’anno, considerando anche che al momento si trova sotto la soglia del 100.000 dollari.

Oltre agli airdrop, Bitcoin Bull integra un meccanismo di burning, con il quale verrà progressivamente ridotta l’offerta totale di BTCBULL per cercare di aumentarne la domanda e il valore dopo il lancio sul mercato.

Bitcoin Bull ha raccolto circa 3 milioni di dollari, con il token BTCBULL disponibile a 0,00238 dollari. Il progetto prevede la possibilità di fare staking su Ethereum dei BTCBULL, per generare rendimenti passivi.

Le migliori criptovalute meme

Le meme coin sono criptovalute ispirate a meme, personaggi virali o trend del web. A differenza delle criptovalute tradizionali, nate con obiettivi tecnologici o finanziari, le meme coin sono progetti basati sull’intrattenimento e la community.

In alcuni casi, queste criptovalute possono raggiungere un’enorme popolarità grazie al supporto della community e all’influenza dei social media.

Va detto che le meme coin sono caratterizzate da un’elevata volatilità, in quanto il loro valore dipende principalmente dall’interesse dei trader e dalla speculazione, nonché dall’hype generato sul web e dalla FOMO (Fear of Missing Out). Per questo sono considerate la tipologia di criptovaluta più rischiosa su cui investire.

Di recente, le meme coin hanno iniziato a fornire utilità ai trader. Per questo si tende a fare una differenza tra le meme coin nuove e quelle “vecchia scuola”, con quelle nuove che offrono funzionalità aggiuntive, come staking, NFT o meccanismi di governance.

Per ulteriori informazioni è possibile leggere questo articolo sulle migliori meme coin.

Meme Index

Meme Index nasce per offrire un modo più sicuro e organizzato di investire nelle meme coin, senza dover scegliere su quali token puntare.

Infatti, il progetto propone quattro panieri, pensati per diversi tipi di trader. Questi indici, ispirati agli ETF, possono comprendere meme coin più stabili e conosciute, così come nuovi token che presentano rischi più elevati, ma allo stesso tempo un buon potenziale di crescita.

In generale, il sistema di Meme Index può aiutare i trader principianti ad orientarsi e mettere nel wallet delle meme coin per investimenti a breve termine.

Il token nativo MEMEX sarà necessario per accedere ai panieri, inoltre consentirà di partecipare alla governance della piattaforma e di votare per aggiungere nuove criptovalute agli indici.

Meme Index ha raccolto circa 4 milioni di dollari in prevendita, con il token MEMEX venduto a 165556 dollari. Non manca la possibilità di fare staking per ottenere ricompense passive basate sull’APY.

Dogecoin

Dogecoin (DOGE) è stata creata nel 2013 dagli sviluppatori Billy Markus e Jackson Palmer come una parodia di Bitcoin, con l’intento di rendere il mondo delle criptovalute accessibile anche ai piccoli trader.

Basata sul protocollo di Litecoin, Dogecoin è la meme coin principale, con il market cap più alto del suo segmento.

La criptovaluta offre transazioni rapide e commissioni basse, ma a differenza di Bitcoin, non ha un’offerta massima limitata, quindi i token DOGE vengono immessi nel mercato in continuazione, rendendolo un asset di tipo inflazionistico.

Negli anni, Dogecoin ha acquisito una notevole popolarità grazie al sostegno di personaggi influenti come Elon Musk, che con i suoi tweet ha spesso influenzato il valore del token.

Di recente, la creazione del DOGE (Department of Governmente Efficency) da parte dell’amministrazione Trump e dello stesso Elon Musk, ha contribuito a far crescere la meme coin. Il valore attuale di Dogecoin è di 0,2016 dollari.

Shiba Inu

Shiba Inu (SHIB) è al momento la seconda meme coin più grande per market cap, subito dopo Dogecoin. Lanciata nel 2020 da uno sviluppatore anonimo, negli anni la meme coin ha sviluppato un ecosistema più articolato rispetto a Dogecoin, grazie alla rete Shibarium.

Shibarium è una vera e propria rete Layer-2, creata per migliorare la velocità delle transazioni di Shiba Inu e ridurre i costi.

La rete include altri asset come LEASH e BONE, utilizzati per lo staking e la governance all’interno della piattaforma ShibaSwap, un exchange decentralizzato che consente agli utenti di scambiare e mettere in staking i propri asset.

Shiba Inu ha anche esplorato il settore degli NFT e del metaverso, con lo sviluppo di progetti come Shib: The Metaverse, un mondo virtuale dove è possibile acquistare e sviluppare terreni digitali.

Le migliori criptovalute AI Agent

Le crypto AI agent sono programmi avanzati che combinano intelligenza artificiale e tecnologia blockchain per automatizzare diversi processi e migliorare l’efficienza delle operazioni nel mondo delle criptovalute.

Grazie alla loro capacità di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, questi sistemi sono in grado di prendere decisioni rapide e ottimizzate senza intervento umano.

Uno degli utilizzi principali riguarda il trading automatizzato. L’intelligenza artificiale può monitorare costantemente il mercato delle criptovalute, individuando opportunità di acquisto e vendita sulla base di criteri predefiniti.

Ad esempio, se il valore del Bitcoin (BTC) scende sotto una soglia specifica, un agente AI può acquistare automaticamente il token e rivenderlo più tardi quando il suo valore sale.

Un altro settore in cui questi sistemi trovano applicazione è la gestione dei wallet. Un agente AI può distribuire gli asset in modo intelligente, bilanciando automaticamente il portafoglio per ridurre i rischi e massimizzare i rendimenti.

MIND of Pepe

MIND of Pepe è un progetto in prevendita che combina intelligenza artificiale, meme coin e tecnologia blockchain.

Con più di 6 milioni di dollari raccolti, MIND of Pepe potrebbe diventare una delle migliori critpvalute con AI Agent sul mercato.

Bisogna però considerare che il token nativo MIND è a tutti gli effetti una meme coin, quindi comunque potrebbe subire l’elevata volatilità tipica di queste criptovalute.

Per quanto riguarda le caratteristiche principali, MIND of Pepe si basa un AI Agent in grado di monitorare le tendenze del mercato, partecipare attivamente alle discussioni sui social attraverso un account Twitter dedicato e offrire suggerimenti sulle strategie di trading.

Inoltre, l’AI Agent potrà aiutare i trader nella gestione del wallet e creare autonomamente nuovi token da lanciare sul mercato, permettendo ai suoi utenti di acquistarli in anticipo.

Per accedere alle funzionalità di MIND of Pepe è necessario comprare il token MIND, venduto al valore attuale di 0033992 dollari.

Oltre a queste caratteristiche, il progetto include un sistema di staking, attraverso il quale gli utenti possono bloccare i propri MIND token per ottenere ricompense passive, calcolate in base all’APY.

Fetch.AI

Fetch.AI è una piattaforma che integra intelligenza artificiale (AI) e blockchain per ottimizzare sistemi digitali complessi e gestire grandi quantità di dati.

Fondata nel 2017 e lanciata nel 2019 tramite una IEO su Binance, ha l’obiettivo di rendere l’AI accessibile a tutti, permettendo l’uso di gemelli digitali autonomi per elaborare dati in modo sicuro.

Questi gemelli digitali sono programmabili e applicabili a diversi settori, tra cui DeFi, trasporti, energia e viaggi. Il token FET viene utilizzato per addestrare e gestire i gemelli digitali, supportando anche oracoli, smart contract e nodi di validazione, con possibilità di staking.

La piattaforma si basa su un’architettura scalabile e sicura, integrando il protocollo Inter-Blockchain Communication (IBC) per facilitare la compatibilità con più blockchain e l’utilizzo di FET su vari DEX nell’ecosistema Cosmos.

AI16Z

AI16Z è un progetto che mira a migliorare scalabilità ed efficienza delle blockchain con l’intelligenza artificiale. Il token nativo alimenta un ecosistema progettato per ottimizzare strategie finanziarie, automatizzare smart contract e migliorare le previsioni di mercato.

L’automazione degli smart contract, basata su machine learning, garantisce l’esecuzione delle operazioni in base alle condizioni di mercato in tempo reale, rendendo le transazioni più veloci e affidabili.

Il protocollo sfrutta anche modelli predittivi basati su AI per individuare trend di mercato, offrendo strumenti avanzati per i trader.

L’ecosistema è decentralizzato e regolato da una governance on-chain, che consente ai detentori del token di votare sugli aggiornamenti del protocollo.

Le migliori criptovalute di utilità

Le criptovalute di utilità sono asset digitali progettati per offrire accesso a servizi specifici all’interno di un ecosistema blockchain.

A differenza delle criptovalute tradizionali, che vengono utilizzate principalmente come mezzo di scambio o riserva di valore, i token di utilità svolgono un ruolo fondamentale nel funzionamento delle applicazioni decentralizzate (dApp), consentendo agli utenti di interagire con i protocolli blockchain in modo più avanzato.

Questi token vengono solitamente impiegati per pagare commissioni di transazione, partecipare a funzionalità esclusive, sbloccare servizi premium o persino per governare protocolli decentralizzati attraverso sistemi di voto on-chain.

Negli ultimi anni, il settore delle criptovalute si è avvicinato a diversi ambiti nel campo della tecnologia, di conseguenza si possono trovare molti utility token sul mercato.

Ci teniamo a precisare che nonostante abbiano un’utilità reale, queste criptovalute sono comunque soggette alla volatilità intrinseca del settore, quindi bisogna comunque fare le dovute analisi prima di investire.

BEST Token

BEST Token è un asset digitale progettato per ampliare le funzionalità di Best Wallet, un wallet non-custodial noto per la sua interfaccia intuitiva e le caratteristiche avanzate.

Il progetto introduce nuove opportunità per gli utenti, offrendo vantaggi esclusivi all’interno della piattaforma e migliorando l’esperienza complessiva di gestione delle criptovalute.

Attualmente in prevendita a 0,024125 dollari, BEST consente di accedere a diverse funzionalità chiave, come il voto di governance per partecipare alle decisioni strategiche relative allo sviluppo dell’ecosistema.

Un altro vantaggio significativo è la riduzione delle commissioni sulle transazioni sia per lo scambio di criptovalute, sia per l’acquisto di token in presale direttamente tramite Best Wallet, attraverso la funzione Upcoming Tokens.

Il progetto include anche un sistema di staking, che permette agli utenti di ottenere rendimenti passivi bloccando i propri token BEST. La prevendita del progetto ha raccolto più di 10 milioni di dollari.

BNB

Binance Coin (BNB) è il utility token dell’ecosistema Binance, uno dei principali exchange di criptovalute a livello globale.

Lanciato nel 2017 tramite una Initial Coin Offering (ICO), inizialmente serviva per offrire sconti sulle commissioni di trading sulla piattaforma.

Nel tempo, il suo utilizzo si è ampliato, diventando un asset fondamentale per diverse applicazioni all’interno dell’ecosistema Binance Smart Chain (BSC).

BNB viene utilizzato per pagare i costi delle transazioni della BSC, supportando lo sviluppo e l’interazione con applicazioni decentralizzate (dApp) e protocolli DeFi.

Il token consente inoltre di partecipare al Binance Launchpad, offrendo agli utenti la possibilità di accedere in anteprima a nuovi progetti crypto.

Grazie al meccanismo di staking, gli utenti possono contribuire alla sicurezza della rete e ricevere ricompense, rendendo BNB un elemento chiave per l’operatività e la crescita dell’ecosistema Binance.

Band Protocol

Band Protocol è un’infrastruttura di oracoli decentralizzati che permette di collegare dati del mondo reale agli smart contract su blockchain.

Poiché questi contratti necessitano di informazioni affidabili per funzionare, Band Protocol fornisce un sistema sicuro e scalabile per integrare dati esterni in reti come Ethereum, Binance Smart Chain e Cosmos.

Il protocollo utilizza BandChain, una blockchain compatibile con Cosmos, dove i fornitori di dati pubblicano informazioni tramite API, successivamente validate da un sistema decentralizzato prima di essere utilizzate dagli smart contract.

Il token BAND viene impiegato per pagare i servizi degli oracoli, incentivare i validatori e partecipare alla governance del protocollo.

Le sue applicazioni spaziano dalla finanza decentralizzata (DeFi) al gaming on-chain, fino ai sistemi di assicurazione basati su blockchain.

Come gestire i rischi con le criptovalute

Una delle strategie più importanti per ridurre i rischi relativi al trading di criptovalute è la diversificazione degli investimenti.

Questo approccio consiste nell’investire in diverse criptovalute, in modo da bilanciare le perdite nel caso in cui uno degli asset dovesse subire un calo improvviso.

Ad esempio, molti esperti del settore investono su criptovalute consolidate come Bitcoin ed Ethereum, così come su diverse altcoin meno costose come Solana.

Un altro metodo è l’utilizzo di ordini automatizzati come lo stop-loss e il take-profit. Il primo chiude una posizione quando il valore di una criptovaluta scende sotto una determinata soglia, mentre il secondo vende l’asset una volta raggiunto un determinato livello di guadagno, impedendo così di perdere i profitti accumulati a causa di un’inversione di tendenza.

Inoltre, per mitigare il più possibile i rischi occorre fare analisi di mercato. Nel settore delle criptovalute si utilizzano principalmente l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale.

L’analisi tecnica consiste nello studio dei grafici del valore, nel riconoscimento dei pattern ricorrenti e nella comprensione di indicatori come RSI (Relative Strength Index) e medie mobili.

L’analisi fondamentale invece si basa sullo studio di un progetto alla base di una criptovaluta, quindi prevede la ricerca di informazioni sul team di sviluppo, sugli obiettivi del progetto, sulla sua sicurezza e sugli obiettivi.

Perché il trading è considerato il metodo più rischioso

Parlando di rischi, il trading di criptovalute resta una delle pratiche più rischiose all’interno del settore.

Il primo fattore di rischio è l’alta volatilità del mercato delle criptovalute, con il valore degli asset che può subire variazioni significative in poche ore o addirittura pochi minuti.

Questo può portare a perdite improvvise e difficili da recuperare, soprattutto per chi non ha una solida strategia di gestione del rischio.

Un altro elemento critico è la mancanza di regolamentazione. A differenza dei mercati finanziari tradizionali, il settore delle criptovalute è ancora in una fase di sviluppo normativo e le regolamentazioni variano in base al Paese.

In alcune giurisdizioni, le normative sono poco chiare o soggette a cambiamenti repentini, esponendo gli investitori a restrizioni improvvise che potrebbero limitare l’accesso a determinati servizi o addirittura rendere illegali alcune operazioni.

L’assenza di regolamentazioni lascia completamente scoperti gli investitori alle truffe, all’hacking o al crollo di un exchange. In questi casi, è praticamente impossibile recuperare i fondi, proprio perché non esiste alcun ente che controlla il mercato.

Un altro rischio significativo è la componente emotiva, che spesso influenza le decisioni di investimento, soprattutto tra i trader meno esperti.

Una crescita del valore di un asset può portare all’acquisto impulsivo, mentre il panico causato da improvvisi cali di valore può spingere a vendere in perdita.

Questo fenomeno, noto come FOMO (Fear of Missing Out), è particolarmente comune nelle fasi di mercato rialzista, quando gli investitori temono di perdere un’opportunità di guadagno e comprano asset sopravvalutati.

Spesso i trader neofiti tendono a seguire erroneamente l’entusiasmo di influencer e della community, senza effettuare le dovute analisi.

Infine, i rischi del trading di criptovalute aumentano esponenzialmente con l’uso della leva finanziaria, uno strumento che permette di investire una somma superiore al capitale effettivamente posseduto, prendendo in prestito fondi dall’exchange.

Se da un lato questo può amplificare i profitti, dall’altro può anche moltiplicare le perdite e portare alla liquidazione dell’intero saldo in caso di movimenti di mercato sfavorevoli.

Conclusione

Nella nostra guida abbiamo analizzato criptovalute di diverse tipologie, cercando di individuare le migliori su cui investire in questo mese.

Nuovi progetti in presale come Solaxy, Bitcoin Bull, Meme Index, MIND of Pepe e Best Token possono rivelarsi particolarmente adatti per fare investimenti a basso costo e provare a guadagnare nel breve termine.

Se invece si desidera fare investimenti a lungo termine, allora è meglio puntare sulle criptovalute consolidate presentate nella guida, come Bitcoin, Ethereum o BNB.

In generale, i neofiti dovrebbero iniziare con piccoli investimenti, per testare il terreno e cercare di capire effettivamente come funziona il mercato. Nel mentre è bene imparare ad effettuare analisi di mercato e conoscere i rischi insiti nel trading di criptovalute.

Domande Frequenti Cosa sono le criptovalute e come funzionano?

Le criptovalute sono asset digitali basati su tecnologia blockchain, che consente transazioni sicure, decentralizzate e trasparenti senza intermediari. Ogni operazione viene registrata su un registro pubblico e verificata da una rete di computer distribuita.

Alcune criptovalute, come Bitcoin, sono utilizzate come riserva di valore, mentre altre, come Ethereum, servono per eseguire smart contract e applicazioni decentralizzate.

Conviene investire in criptovalute in prevendita?

Le prevendite (presale) possono offrire opportunità di acquisto a un valore vantaggioso prima del listing sugli exchange, inoltre permettono di studiare attentamente un progetto.

Tuttavia, le criptovalute in prevendita presentano più rischi rispetto alle criptovalute consolidate, poiché si tratta di progetti in fase iniziale che una volta sul mercato potrebbero crescere esponenzialmente, così come crollare vertiginosamente.

Quali sono le migliori criptovalute da tenere nel portafoglio?

Per investimenti a lungo termine è consigliabile puntare su criptovalute consolidate come Bitcoin, Ethereum, USDT o BNB. Per gli investimenti a breve termine invece, si può investire su progetti in presale come Solaxy, Bitcoin Bull, Meme Index, MIND of Pepe o BEST Token.

Quali sono i rischi principali del trading di criptovalute?

Il principale rischio è la volatilità del mercato, che può portare a improvvise oscillazioni di valore. Allo stesso modo, la mancanza di regolamentazione si rivela particolarmente insidiosa nel caso si perdano fondi a causa di frodi e truffe.

Il fattore emotivo gioca un ruolo fondamentale, in quanto può spingere i trader ad acquistare criptovalute solo per la paura di perdersi i guadagni di una possibile crescita.

in collaborazione con ClickOutMedia Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}

TikTok: offerte da quattro possibili acquirenti

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 09:38

Donald Trump ha dichiarato che quattro differenti gruppi sono interessati all’acquisizione di TikTok negli Stati Uniti. Il Presidente ha ribadito che c’è un grande interesse per il social network. L’ordine esecutivo firmato il 20 gennaio ha concesso altri 75 giorni a ByteDance per la vendita. La scadenza è quindi il 5 aprile.

Chi sono i possibili acquirenti?

In base alle legge in vigore da fine aprile 2024, ByteDance doveva vendere TikTok entro il 19 gennaio 2025. La scadenza non è stata rispettata, quindi la piattaforma è rimasta offline per alcune ore (successivamente è tornata online dopo le rassicurazioni di Trump) e le app erano state rimosse dagli store (sono nuovamente disponibili da metà febbraio).

Trump ha esteso la scadenza fino al 5 aprile con un ordine esecutivo (considerato illegale da molti esperti) e ipotizzato l’acquisto del 50% di TikTok attraverso un fondo sovrano. Nel frattempo sono arrivate alcune offerte.

Rispondendo alle domande dei giornalisti sull’Air Force One, Trump ha confermano che ci sono quattro gruppi interessati all’acquisto, senza tuttavia svelare i nomi. Uno è sicuramente il consorzio People’s Bid for TikTok creato da Frank McCourt, fondatore di Project Liberty ed ex proprietario dei Los Angeles Dodgers. Tra i sostenitori ci sono Alexis Ohanian (co-fondatore di Reddit) e Tim Berners-Lee (inventore del World Wide Web).

Un altro consorzio è American Investor Consortium, guidato da Jeese Tinsley (fondatore di Employer.com). Tra i supporter ci sono David Baszucki (co-fondatore di Roblox) e Jimmy Donaldson (alias MrBeast). Altre conferme sono arrivate da Rumble e Perplexity AI. Non confermato ufficialmente l’interesse da parte di Microsoft, Oracle, Walmart e Bobby Kotick (ex CEO di Activision).

Il valore stimato di TikTok USA è 50 miliardi di dollari. L’eventuale vendita dovrà essere approvata dal governo cinese. Trump ha dichiarato che potrebbe estendere la deadline, se necessario.

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False Ricariche Telefoniche: allarme siti truffa per furto dati e denaro

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 09:35

La Polizia Postale, con una certa tempestività, ha avvisato tutti gli utenti tramite il suo sito ufficiale e i suoi profili social in merito a pericolosi siti truffa. Su questi, gli utenti potrebbero acquistare false ricariche telefoniche pensando siano legittime quando invece si tratta di vere e proprie trappole.

L’obiettivo dei cybercriminali che hanno realizzato queste pagine web fake è quello di rubare dati personali, per il furto di identità, e ottenere informazioni finanziarie, per accedere al denaro della vittima. Come avviene questa truffa e perché è così pericolosa? La risposta a questa domanda ce l’hanno data gli esperti di sicurezza informatica della sezione truffe online della Polizia Postale.

“Molti lettori hanno segnalato la presenza sul web di siti truffa che propongono false ricariche telefoniche: il credito acquistato non viene accreditato e non sarà possibile ottenere il rimborso dei soldi spesi. Se il tuo credito telefonico è esaurito il rischio di restare senza connessione può indurti a ‘dimenticare’ quelle semplici regole di sicurezza informatica che possono aiutarti a non cadere nelle truffe online”.

Come difendersi dai siti truffa delle false ricariche telefoniche

I criminali, che hanno realizzato questi siti truffa per vendere false ricariche telefoniche, vogliono fare leva sull’urgenza. Inviando messaggi fasulli che avvertono di un ipotetico credito residuo a zero euro, spingono il destinatario a cliccare sul link indicato nell’SMS o nella Mail.

A volte è possibile anche essere ammagliati da banner pubblicitari che promettono importanti sconti sulla prossima ricarica telefonica, se effettuata cliccando proprio sulla pubblicità. Ormai è abbastanza usuale che anche annunci phishing siano approvati dalle piattaforme social più conosciute.

Come puoi difenderti da questa minaccia? “La fretta è una cattiva consigliera”, avvertono gli esperti della Polizia Postale. “Esegui la ricarica utilizzando App e siti ufficiali accedendo in modo diretto alla pagina di login, evitando di cliccare su link ricevuti tramite messaggi o proposti su banner pubblicitari”.

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Windows 11: l'upgrade che Microsoft vuole a tutti i costi

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 09:34

Windows 11 è qui, ma non tutti sembrano averlo capito. Nonostante gli sforzi di Microsoft, il suo ultimo sistema operativo arranca ancora dietro al predecessore Windows 10. Secondo le stime di Statcounter, Windows 11 si ferma al 38%, mentre Windows 10 domina con quasi il 60%.

Eppure, il colosso di Redmond ci sta provando in tutti i modi a convincere gli utenti a fare il grande salto. Pubblicità, smentita di miti e leggende, promesse di prestazioni mirabolanti e vantaggi per i giocatori. Ma niente, non c’è stato verso.

La nuova funzione Smart App Control è un buon motivo per passare a Windows 11

Ora, però, Microsoft è pronta a giocarsi un’altra carta, quella della sicurezza. In un recente aggiornamento di una pagina di supporto dedicata alla protezione dei PC con Windows 10, la società ha indicato una funzione di Windows 11 come arma in più contro i software indesiderati.

Si tratta di Smart App Control, che usa la potenza del cloud per bloccare app non firmate, potenzialmente dannose o semplicemente sgradite. Una funzione che, a quanto pare, non è disponibile per chi effettua un semplice aggiornamento da Windows 10 a 11.

Già, perché Smart App Control ha un “difetto di fabbrica”: funziona solo con una nuova installazione pulita di Windows 11. Insomma, chi vuole godersi questa protezione extra, non ha scelta, deve formattare il PC e ripartire da zero.

L’invio dei dati diagnostici a Microsoft, una scelta discutibile

Non solo: durante la prima configurazione del sistema operativo, si dovrà anche lasciare attivata l’opzione per l’invio dei dati diagnostici a Microsoft. Una scelta che potrebbe far storcere il naso a chi tiene alla propria privacy. La sicurezza è importante, e Smart App Control è un’arma in più per difendersi dalle insidie del web. Ma chiedere agli utenti di formattare il PC e per di più, di condividere i dati con Microsoft, potrebbe essere un prezzo troppo alto da pagare.

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Come estrarre fotogrammi da video su Windows: tre metodi efficaci

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 09:30

Se sei un utente Windows e vuoi estrarre un fotogramma da un video hai due possibilità: affidarti agli strumenti integrati nel sistema operativo Microsoft o scegliere un software di terze parti. Le opzioni offerte da Windows sono facili da usare e garantiscono buoni risultati, ma se hai bisogno di immagini di alta qualità e di maggiori opzioni di editing, dovrai usare software di terze parti.

In questa guida illustreremo tre soluzioni efficaci per estrarre immagini dai video: VLC Media Player, Snipping Tool e Shotcut. Nella parte finale della guida vedremo quali sono i migliori formati da utilizzare in base all’utilizzo delle immagini.

Strumento di cattura Windows 

Iniziamo da Snipping Tool, ovvero lo strumento di cattura integrato su Windows che consente di acquisire porzioni o intere immagini riprodotte sul display. Questo software è estremamente facile da usare ma anche molto basilare e non consente di modificare le immagini dopo l’acquisizione.

Ecco come usarlo:

  1. Avvia Snipping Tool digitando “Strumento di cattura” nella barra di ricerca del menu Start.
  2. Apri il video da cui vuoi estrarre l’immagine con un lettore multimediale (Windows Media Player, VLC, ecc.).
  3. Metti in pausa il video nel punto desiderato e premi Windows + Shift + S (o seleziona “Nuovo”) per avviare l’acquisizione.
  4. Seleziona l’area del video con il cursore e rilascia per catturare l’immagine.

Troverai l’immagine nella cartella predefinita di Windows (Pictures > Screenshots).

Snipping Tool è utile per catturare velocemente un fotogramma, ma non garantisce la stessa qualità di un software dedicato e offre meno opzioni avanzate.

Come estrarre un’immagine con VLC Media Player

VLC Media Player è uno dei player multimediali più diffusi tra gli utenti Windows. Oltre ad essere compatibile con un’ampia gamma di file audio e video, questo pratico strumento open source consente di catturare fotogrammi di buona qualità grazie alla sua funzione integrata. 

Vediamo come si usa:

  1. Per prima cosa, se non lo hai già, scarica VLC dal sito ufficiale a questo indirizzo e procedi con l’installazione.
  2. Apri il video con VLC e portalo fino al fotogramma desiderato. Se non riesci ad ottenere il fotogramma esatto scorrendo manualmente sul cursore, premi il tasto “E” per avanzare un frame alla volta.
  3. Una volta individuato, cattura il fotogramma premendo Shift + S oppure selezionando Video > Cattura schermata dal menu in alto.
  4. Troverai l’immagine salvata nella cartella “Immagini” del tuo computer. (Al momento della cattura il software mostra a schermo la cartella di destinazione).

Personalizzare il formato e la cartella di salvataggio

VLC salva gli screenshot in formato PNG (qualità massima) per impostazione predefinita, ma puoi modificarlo andando su Strumenti > Preferenze > Video e scegliere tra JPG, PNG o TIFF. Qui puoi anche cambiare la cartella di destinazione, selezionando un percorso personalizzato.

Migliorare la qualità dello screenshot

Se l’immagine appare sfocata, puoi ottenere un risultato migliore accedendo al menù Strumenti > Preferenze > Ingresso/Codificatori e disabilitando la decodifica hardware. Per ottenere screenshot più definiti puoi impostare l’output video su OpenGL.

Come ottenere immagini in alta risoluzione con Shotcut

Shotcut permette di estrarre fotogrammi senza perdita di qualità, offrendo un controllo avanzato sulla risoluzione e il formato.. Questo editor video open-source consente di catturare fotogrammi in modo semplice e offre un’ampia gamma di funzioni extra.

  1. Scarica Shotcut dal sito ufficiale a questo indirizzo assicurandoti di scegliere la versione adatta al tuo PC (ARM / Intel / AMD – Windows 10/11) e procedi con l’installazione.
  2. Apri Shotcut e importa il video dal quale desideri estrarre il fotogramma cliccando su “Apri file”.
  3. Riproduci il video fino al fotogramma desiderato e usa le frecce della tastiera per navigare la timeline.
  4. Salva il fotogramma andando su File > Esporta > Fotogramma o premendo Ctrl + Shift + E.

Shotcut è particolarmente utile poiché, oltre a estrarre fotogrammi in alta risoluzione, permette anche di modificare il video.

Quale formato scegliere per salvare un fotogramma?

Il formato che sceglierai al momento dell’estrazione del fotogramma ne determinerà qualità e dimensioni, quindi va ponderato in base all’utilizzo che farai dell’immagine.

Se hai bisogno di un’immagine da editare o stampare in alta definizione dovresti optare per un formato pieno, evitando i formati compressi che riducono i dettagli. Se invece vuoi condividere velocemente un’immagine su un social o via email, potresti scegliere un formato più leggero.

Per sintetizzare possiamo dire che esistono tre formati tra cui scegliere: PNG, JPG e TIFF, ognuno con caratteristiche specifiche. Di seguito andremo ad approfondire le differenze e tra i diversi formati e i casi d’uso di ciascuno.

1. PNG – Qualità massima

Questo formato è ideale per estrarre immagini di alta qualità da post produrre.

Vantaggi:

  • Lossless (senza perdita di qualità): mantiene tutti i dettagli del fotogramma.
  • Ottimo per l’editing: perfetto se devi modificare l’immagine senza degradarne la qualità.
  • Supporta la trasparenza: utile se il frame estratto deve essere usato in grafiche o composizioni.

Svantaggi:

  • File di dimensioni più grandi rispetto ad altri formati, soprattutto per immagini complesse.

Quando usarlo?
Se vuoi salvare il fotogramma con la massima qualità possibile e non ti preoccupa la dimensione del file. È la scelta migliore per chi vuole mantenere tutti i dettagli originali o modificare l’immagine successivamente.

2. JPG – Dimensioni ridotte

Il JPG è un formato Ideale se vuoi condividere l’immagine estratta online, ad esempio sui social media, e non hai bisogno di editare il file.

Vantaggi:

  • Compressione elevata: riduce notevolmente la dimensione del file rispetto a PNG.
  • Ottimo per il web: perfetto se vuoi condividere rapidamente l’immagine su social o email.
  • Compatibilità universale: supportato da qualsiasi dispositivo e software.

Svantaggi:

  • Lossy (perdita di qualità): ogni salvataggio riduce leggermente la qualità dell’immagine.
  • Compressione visibile: possono comparire artefatti in dettagli complessi (testo, linee sottili).

Quando usarlo?
Se hai bisogno di un file più leggero e non devi fare modifiche avanzate. È la scelta giusta per chi vuole estrarre un frame da un video e condividerlo rapidamente online.

3. TIFF – Formato professionale per stampa e archiviazione

Ideale per: stampa professionale, archiviazione di immagini di altissima qualità

Vantaggi:

  • Lossless (senza perdita di qualità): simile a PNG, ma con supporto a più livelli di colore.
  • Formato professionale: usato in fotografia, grafica e stampa.
  • Supporta immagini a 16 bit: per chi ha bisogno della massima profondità cromatica.

Svantaggi:

  • File molto pesanti: molto più grandi di PNG e JPG, non adatti alla condivisione online.
  • Supporto limitato: non tutti i programmi lo gestiscono facilmente.
Estrarre immagini dai video è facile, se sai come farlo

Estrarre un fotogramma da un video è molto semplice se si utilizzano gli strumenti giusti. In questa guida, oltre ad offrire una panoramica dei software più accessibili per ottenere immagini dai video, abbiamo approfondito i formati e i loro casi d’uso in modo da fornirti tutte le conoscenze di cui hai bisogno per ottenere subito il risultato che desideri.

Ora non ti rimane che scegliere il software e il formato più adatto alle tue esigenze e metterti all’opera!

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Internxt lancia piani con Antivirus e VPN: sicurezza totale per i tuoi file

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 09:30

Internxt è da sempre noto come servizio di cloud storage con una forte impronta orientata alla sicurezza. Ora per offrire un servizio ancora più efficace contro l’aumento delle minacce informatiche, InternXT ha rivisto tutti i suoi piani integrando in ciascuno sia la VPN che un antivirus di livello premium. Aumenta la qualità del servizio ma i prezzi rimangono competitivi anche tenendo conto della promozione grazie alla quale accedere con l’80% di sconto sia ai piani con abbonamento annuale che a quelli con accesso a vita.

Acquista il cloud storage Internxt con l’80% di sconto

Come cambia l’offerta di Internxt

Con i nuovi piani, Internxt aggiunge al suo servizio di cloud storage sia l’antivirus che la VPN. L’antivirus incluso consente di rilevare e neutralizzare le diverse minacce in tempo reale, proteggendo ogni file con algoritmi intelligenti e aggiornamenti costanti. Parallelamente, la VPN offre una navigazione anonima, crittografando il traffico dati e assicurando la privacy in ogni connessione.

In questo modo si ha la possibilità di gestire facilmente tutti i propri file con la garanzia che non vadano persi o che non subiscano attacchi hacker che possano comprometterli o violarne l’integrità. La soluzione è particolarmente indicata per chi lavora in remoto, per le piccole imprese che necessitano di proteggere informazioni sensibili, e per chiunque voglia navigare in totale tranquillità. Questa è la nuova offerta dei piani Internxt:

  • Piano con abbonamento annuale Essenziali – 1TB di spazio di archiviazione – 2€ al mese
  • Piano con abbonamento annuale Premium – 3TB di spazio di archiviazione – 4€ al mese
  • Piano con abbonamento annuale Definitivo – 5TB di spazio di archiviazione – 6€ al mese
  • Piano con accesso a vita Essenziali – 1TB di spazio di archiviazione – 180€
  • Piano con accesso a vita Premium – 3TB di spazio di archiviazione – 380€
  • Piano con accesso a vita Definitivo – 5TB di spazio di archiviazione – 580€

Acquista il cloud storage Internxt con l’80% di sconto

Tutti i piani sono in promozione con l’80% di sconto e includono funzionalità preziose per la sicurezza come la condivisione dei file protetta da password e l’autenticazione a due fattori.

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Solo 113€ per il Mini PC compatto e versatile di BMAX

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 09:26

C’è un’offerta su Amazon che ti permette di acquistare un Mini PC compatto, completo e versatile al prezzo stracciato di soli 113 euro. Si tratta del modello BMAX MaxMini B1 Pro, promosso con un voto medio superiore a 4/5 in oltre 1.100 recensioni pubblicate sull’e-commerce. Ha tutto ciò che serve per gestire le operazioni di base della produttività (editing documenti, posta elettronica ecc.), per navigare e per l’intrattenimento multimediale nel tempo libero. Non lasciarti sfuggire l’occasione e mettilo sulla tua scrivania: ti basta attivare il coupon dedicato disponibile in questo momento.

Compra il Mini PC a soli 113€

BMAX MaxMini B1 Pro: il Mini PC è in offerta

Ecco quali sono le specifiche tecniche più importanti tra quelle integrate da, comparto hardware: processore Intel Celeron N4000 con GPU Intel UHD Graphics 600, 8 GB di RAM DDR4, 128 GB di memoria interna eMMC per lo storage, connettività WiFi, Bluetooth 4.2 ed Ethernet, porte USB 3.0 e 2.0, slot microSD, jack audio, uscite video HDMI e VGA con supporto alla risoluzione 4K. Dai un’occhiata alla scheda del prodotto per saperne di più.

Per acquistare BMAX MaxMini B1 Pro al al prezzo stracciato di soli 113 euro non devi solo attivare il coupon sconto che trovi sull’e-commerce. Il Mini PC ha disponibilità immediata ed è spedito direttamente da Amazon, con la consegna gratuita prevista già entro domani se lo ordini adesso.

Compra il Mini PC a soli 113€

All’interno della scatola trovi anche l’adattatore per l’alimentazione, il manuale utente, un cavo HDMI per il collegamento al monitor e la staffa metallica per l’eventuale montaggio dietro allo schermo. Scopri di più nella pagina dedicata.

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Mac mini con Apple M4 e SSD da 512 GB: GIÙ il PREZZO

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 08:50

Segnaliamo l’offerta di Amazon che in questo momento propone il nuovo Mac mini con chip Apple M4 in sconto sul listino. È la versione con 16 GB di memoria unificata, perfetta per ogni scrivania, soprattutto nell’ambito professionale. La potenza di calcolo è notevole, più che sufficiente per gestire con disinvoltura ogni carico di lavoro legato alla produttività.

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L’offerta di Amazon sul Mac mini con Apple M4

Ha in dotazione il processore realizzato internamente dal gruppo di Cupertino con CPU 10-core, GPU 10-core e Neural Engine 16-core per le operazioni di intelligenza artificiale (c’è il supporto totale ad Apple Intelligence, in arrivo anche in Italia). A questo si aggiungono la connettività Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3 ed Ethernet, cinque porte USB-C (tre con Thunderbolt 4), l’uscita HDMI e il jack per cuffie o altoparlanti. Scopri di più nella descrizione completa.

Approfitta dello sconto che trovi oggi su Amazon e metti sulla tua scrivania il nuovo Mac mini con chip Apple M4, nella versione con SSD da 512 GB e 16 GB di memoria unificata. Grazie all’offerta di oggi lo puoi acquistare al prezzo finale di 908 euro, con un notevole risparmio in confronto al listino ufficiale della mela morsicata.

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Sia la vendita che la spedizione sono gestite direttamente dall’e-commerce, attraverso la sua rete logistica. La disponibilità è immediata e se lo ordini subito lo riceverai già entro domani con la consegna gratuita. Il voto medio assegnato dalle recensioni dei clienti sfiora il perfect score: è 4,7/5.

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Manus, l'agente AI supera DeepSeek e OpenAI? Non proprio

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 08:26

Tutti pazzi per Manus… La piattaforma di intelligenza artificiale “agenziale” è stata lanciata in anteprima la scorsa settimana e sta suscitando un clamore esagerato. In pochi giorni, il server Discord ufficiale di Manus ha raggiunto oltre 138.000 membri e i codici invito si vendono a migliaia di dollari sull’app cinese Xianyu. Ma tutta questa eccitazione è giustificata? Non proprio, a quanto pare.

Agente AI Manus: un mix di modelli esistenti, non un’innovazione da zero

Partiamo da un dato di fatto: Manus non è stata sviluppata da zero. Anzi, si basa su una combinazione di modelli AI già esistenti, come Claude di Anthropic e Qwen di Alibaba. Certo, sono stati affinati e messi insieme in modo intelligente, ma non stiamo parlando di un’innovazione sconvolgente.

Eppure, a sentire i suoi creatori, Manus sarebbe in grado di fare tutto, dal comprare case al programmare videogiochi. Una specie di genio della lampada digitale, insomma. Peccato che la realtà sia un po’ diversa. Yichao “Peak” Ji, un responsabile della ricerca di Manus, ha lasciato intendere in un video virale su X che la piattaforma fosse superiore a strumenti come deep research e Operator di OpenAI. Manus supererebbe deep research su GAIA, un benchmark popolare per gli assistenti AI generali.

Introducing Manus: the first general AI agent.
Try Manus today and see the future of human-machine collaboration: https://t.co/IKBPiiHsta pic.twitter.com/z3C8fUK3eN

— ManusAI (@ManusAI_HQ) March 5, 2025

Ma i primi utenti raccontano un’altra storia. C’è chi si è imbattuto in messaggi di errore e loop infiniti durante i test. Altri fanno notare che Manus commette errori su domande su fatti concreti, non cita sempre le sue fonti e spesso non trova informazioni facilmente reperibili online.

Manus è ancora in fase sperimentale, è chiaro, e sicuramente migliorerà col tempo. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un bel po’ di machine learning, e per ora le sue capacità sembrano più fumo che arrosto. E allora perché tutto questo clamore intorno a Manus? Semplice: perché l’hype vende, soprattutto quando si parla di AI.

Basta un video virale che mostra (o finge di mostrare) le mirabolanti capacità di Manus, ed ecco che il web impazzisce. Poco importa se poi, a una prova dei fatti, la piattaforma si rivela molto meno impressionante di quanto pubblicizzato.

In fondo, siamo nell’era dell’intelligenza artificiale, dove spesso conta più l’apparenza che la sostanza. E Manus, con il suo alone di esclusività dato dalla scarsità di inviti, sembra essere l’ennesimo caso di hype che supera l’innovazione.

Aspettando il vero miracolo…

Sia chiaro, non si vuole sminuire il lavoro di chi sta dietro a Manus. Sviluppare un’intelligenza artificiale è un’impresa titanica e i progressi fatti finora sono comunque notevoli. Ma forse, prima di gridare al miracolo, bisognerebbe aspettare che il miracolo si compia davvero.

Per ora, al di là delle promesse roboanti e dei paragoni azzardati con DeepSeek (che sviluppa modelli AI e ha reso disponibili apertamente molte delle sue tecnologie), Manus sembra essere solo l’ultimo arrivato in un mondo, quello dell’AI, dove il clamore spesso corre più veloce dell’innovazione.

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Guarda in streaming Scissione e tutto Apple TV+: gratis per 7 giorni

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 08:22

Vuoi vedere in streaming Scissione, la serie del momento? La trovi su Apple TV+: attiva subito la prova gratuita e accedi per 7 giorni all’intero catalogo della piattaforma. Inizia il tuo viaggio tra i corridoi della Lumon Industries: basterà guardare il promo episodio per tenerti agganciato e spingerti a divorare entrambe le stagioni.

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Severance (questo il titolo nella versione originale) è senza dubbio una delle produzioni più interessanti degli ultimi anni, capace di mischiare sapientemente il thriller e l’elemento psicologico. Creata da Dan Erickson e diretta da Ben Stiller e Aoife McArdle, vanta poi una fotografia estremamente ricercata e raffinata, una vera e propria gioia per gli occhi. Scopri di più sulla piattaforma della mela morsicata.

Scissione non è certo l’unico contenuto interessante di Apple TV+. Tra gli altri più visti in questo momento ci sono Prime Target che racconta la storia di un brillante studente di matematica sul punto di fare una scoperta rivoluzionaria, Surface incentrato sulla perdita di memoria di cui è rimasta vittima una donna in seguito a un grave trauma e Silo ambientata in un futuro tossico e in rovina, con le persone che vivono in un enorme silo sotterraneo. Tra i film, invece, Misteri dal profondo e Wolfs: Lupi solitari (con George Clooney e Brad Pitt) sono quelli stanno tenendo gli spettatori incollati allo schermo.

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Come già scritto, puoi attivare subito settimana di prova e accedere gratis per 7 giorni all’intero catalogo del servizio, da tutti i tuoi dispositivi e senza pubblicità. Tra le prossime uscite (in arrivo il 14 marzo) ti segnaliamo Dope Thief, la storia di due criminali, amici di vecchia data, che si fingono agenti della DEA per svaligiare una casa sconosciuta nella campagna di Philadelphia, ignari che la truffa si trasformerà in una questione di vita e di morte.

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Allarme Truffa da AGCOM: attenzione ai falsi operatori Amazon

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 07:50

AGCOM ha lanciato un allarme recentemente per avvisare gli utenti circa una nuova truffa realizzata da falsi operatori che si spacciano dipendenti di Amazon. La scelta del marchio non è fatta a caso. Sfruttando la diffusione di questa azienda, legata alla piattaforma di shopping online più diffusa e usata al mondo, propongono formule di investimento sospette promettendo guadagni facili ed elevati.

Ad aver denunciato questa pratica, rivelando anche il contenuto della telefonata e quindi anche la strategia truffaldina, è Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM. Ho voluto rispondere a una delle chiamate truffa per raccontare nei dettagli cosa succede”, ha spiegato.

Iniziando il racconto, Capitanio dice: “Nella mattina del 5 marzo ho ricevuto una chiamata da un sospetto spam. Rispondo e una voce registrata mi comunica la possibilità di investire i miei soldi con Amazon. 35 minuti di telefonata con cui Vivienne da Amazon, così si presenta, mi offre la possibilità di investire 249 euro e di guadagnarne circa 40-90 già nel primo mese. E così per tutti i mesi seguenti”.

Tutto perfetto, come da copione. Diverso tempo fa già Amazon aveva messo in guardia rispetto a questa truffa con falsi operatori. Ma cosa è successo quando Capitanio ha acconsentito di ricevere le istruzioni per questo investimento “miracoloso”?

Cosa succede se ti fidi della truffa con i falsi operatori Amazon

Capitano ha accettato e così la truffa dei falsi operatori Amazon è andata avanti. “Mi chiede la mail così da potermi inviare un link per eseguire la transazione. Devo prima pagare inserendo i dati della mia carta di credito e solo dopo mi darà il link a questa esclusiva piattaforma (ancora senza nome) da cui potrò gestire i miei nuovissimi investimenti”.

Il Commissario Capitanio, continuando il racconto, spiega: “Non si capisce bene cosa stia acquistando. Navigo l’homepage: per 249 euro l’unica cosa che mi offrono è un corso ‘Beginner’ di trading online. Ebook e 47 lezioni inclusi nel pacchetto. Comunico a Vivienne che di Amazon non c’è traccia. Che non so quale sia il nome della piattaforma. Che non ho capito cosa io stia comprando”.

Alla richiesta se si trattasse di Amazon, l’operatrice confermava, cercando di tranquillizzare Capitano sulla faccenda. Peccato però che, come dichiarato dal Commissario, il numero con il quale è stato contattatonon è un numero messo a disposizione dei call center legali.

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Ray-Ban Meta x Coperni, gli occhiali smart in edizione limitata

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 07:03

Un successo inaspettato, quello degli occhiali smart Ray-Ban di Meta. E ora, il colosso dei social network punta ancora più in alto, portando la sua creatura sulla passerella della Paris Fashion Week.

In collaborazione con il brand Coperni, Meta ha svelato i Ray-Ban Meta x Coperni Limited Edition Glasses. Un nome lungo per un prodotto esclusivo, che fonde tecnologia e alta moda.

Ray-Ban e Meta sfilano a Parigi con gli occhiali smart in edizione limitata

Il design prende spunto dall’iconico modello Wayfarer di Ray-Ban, ma con un twist: la montatura è traslucida, poggiata su un telaio grigio-nero. Un look che richiama le edizioni trasparenti in tiratura limitata lanciate lo scorso anno. Le lenti? A specchio grigie, per un effetto ancora più cool. E per il tocco finale, l’immancabile logo Coperni sulla stanghetta.

Chi si è innamorato di questi occhiali al primo sguardo, dovrà fare i conti con la dura realtà. Meta ne produrrà solo 3.600 pezzi, in vendita da lunedì. E il prezzo non è certo per tutte le tasche: 549 dollari, contro i 299 della versione base dei Ray-Ban Meta. Per accaparrarseli, si dovrà essere veloci: le vendite sono già scattate questa notte.

Ma questi occhiali smart non solo solo stilosi. Sono dotati di fotocamera aggiornata da 12 megapixel, che può scattare foto a una risoluzione di 3024 x 4032 pixel e video a 1440 x 1920 pixel a 30 fps. La memoria interna da 32 GB può contenere oltre 500 foto e circa 100 clip da 30 secondi. La batteria promette un’autonomia di circa 4 ore per ogni carica. E non mancano le funzioni di videochiamata e live streaming.

L’asso nella manica? L’AI di Meta

Ma la vera chicca, naturalmente, è l’intelligenza artificiale di Meta a bordo. Basta chiedere, e l’AI scannerizza i codici QR inquadrati, traduce testi, riconosce oggetti e musica (grazie a Shazam), fornisce dettagli storici sui monumenti, prende appunti e molto altro.

Con un comando vocale gli occhiali possono anche trovare e riprodurre contenuti da Spotify e Amazon Music attraverso gli altoparlanti integrati. C’è persino un sistema di traduzione in tempo reale per quattro lingue: inglese, francese, italiano e spagnolo.

Hosting WordPress in offerta con i Saldi di Primavera Hostinger

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 07:02

I piani hosting WordPress di Hostinger sono in offerta a partire da 2,49 euro al mese grazie alla nuova promozione Saldi di Primavera. L’iniziativa in corso sul sito ufficiale della nota azienda di web hosting lituana prevede inoltre due mesi extra di servizio in regalo e una garanzia di rimborso della durata di 30 giorni.

I piani hosting per WordPress di Hostinger includono tutta una serie di funzionalità utili per lanciare nel migliore dei modi la propria attività: dominio e migrazione del sito sono gratuiti, così come il website builder proprietario con funzionalità AI, insieme all’assistenza clienti attiva 24 ore su 24, sette giorni su sette, e la manutenzione interamente gestita per il CMS WordPress.

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Hosting WordPress di Hostinger in offerta

Il piano hosting per siti WordPress più economico di Hostinger è in offerta a 2,49 euro al mese per quattro anni, con due mesi extra in regalo. Al termine del periodo promozionale della durata di 48 mesi, il piano Premium si rinnoverà al prezzo di 5,99 euro al mese.

Una delle caratteristiche chiave delle soluzioni hosting di Hostinger sono i tempi di caricamento più rapidi delle pagine del sito, che si traducono in una migliore esperienza utente e in una migliore ottimizzazione per i motori di ricerca. Tutto questo porta ad avere anche tassi di conversione più alti, per un sensibile aumento dei guadagni.

Un’altra funzionalità chiave è l’hosting gestito per WordPress. I titolari del piano hosting di Hostinger possono infatti contare su aggiornamenti automatici smart di WordPress per mantenere il sito sempre al sicuro, backup automatici per la protezione dei loro dati, e un utile strumento di staging per apportare modifiche al sito web in completa sicurezza.

Tornando all’offerta iniziale, con i Saldi di Primavera dell’azienda di web hosting Hostinger è possibile attivare un piano hosting WordPress competitivo a soli 2,49 euro al mese per 48 mesi.

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Le prestazioni della IA? Si testano con Super Mario

Zeus News - Lun, 03/10/2025 - 07:00
News - Non tutti gli esperti però pensano che un videogioco sia il mezzo migliore per valutare la bontà dei modelli.

Musk può ancora ostacolare la conversione for-profit di OpenAI

Punto Informatico - Lun, 03/10/2025 - 06:45

Elon Musk ha perso l’ultima battaglia nella sua crociata legale contro OpenAI, ma non è ancora detta l’ultima parola. Anzi, il giudice federale che ha respinto la sua richiesta di bloccare la conversione di OpenAI in società a scopo di lucro sembra aver lasciato uno spiraglio aperto per Musk e agli altri oppositori.

Musk non si arrende, vuole ancora bloccare la conversione for-profit di OpenAI

Secondo Musk, OpenAI ha tradito gli ideali con cui era nata, e non manca di tirare in ballo i “complici”: Microsoft e Sam Altman. L’accusa? Aver abbandonato la nobile missione di sviluppare un’AI che fosse un bene per l’intera umanità. Nel 2015 OpenAI si è presentata al mondo come un’organizzazione senza scopo di lucro. Poi, nel 2019, ecco la prima svolta: la trasformazione in un’azienda a “profitto limitato”, una via di mezzo che sembrava un compromesso accettabile.

Ma a quanto pare, l’appetito vien mangiando. Ora l’azienda vuole diventare una società benefit – un modello che, sì, ha obiettivi sociali, ma che non nasconde certo l’intenzione di fare profitti. E Musk, che è stato uno fondatori, non sembra per niente contento di questa evoluzione.

Il giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha negato a Musk l’ingiunzione preliminare per fermare la transizione di OpenAI. Ma ha sollevato alcuni dubbi sulla legittimità di questa manovra. Secondo la Rogers, quando i soldi del pubblico vengono usati per finanziare la conversione di una no-profit in una for-profit, si verifica un “danno significativo e irreparabile“. E ha ricordato che diversi co-fondatori di OpenAI, tra cui Altman, si erano impegnati a non usare l’organizzazione “come veicolo per arricchirsi“.

Un processo accelerato in autunno

Il giudice Rogers si è detta pronta a offrire un processo accelerato in autunno per risolvere le controversie sulla ristrutturazione aziendale. L’avvocato di Musk ha accolto con favore questa proposta. OpenAI, invece, non ha ancora fatto sapere se accetterà.

Le osservazioni del giudice sulla conversione di OpenAI non sono esattamente una buona notizia per la società. Anzi… gettano una “nuvola” di incertezza normativa sul consiglio di amministrazione di OpenAI. I procuratori generali della California e del Delaware stanno già indagando sulla transizione, e i dubbi sollevati dal giudice potrebbero spingerli a scavare più a fondo.

La sentenza del giudice contiene anche qualche nota positiva per OpenAI. Le prove presentate da Musk per dimostrare che OpenAI avrebbe violato un contratto accettando circa 44 milioni di dollari di donazioni da Musk e poi convertendosi in una for-profit sono state giudicate “insufficienti” per giustificare un’ingiunzione preliminare. Anzi, alcune email mostrano che lo stesso Musk aveva considerato la possibilità che OpenAI diventasse un giorno una società a scopo di lucro.

xAI non rischia danni irreparabili

Il giudice ha anche stabilito che xAI, la società di intelligenza artificiale di Musk co-querelante nel caso, non ha dimostrato che subirebbe “danni irreparabili” se la conversione di OpenAI non venisse bloccata. Inoltre, non l’hanno convinta gli argomenti secondo cui Microsoft violerebbe le leggi antitrust e che Musk avrebbe diritto di agire in base a una disposizione californiana che vieta l’auto-arricchimento.

Musk, un tempo tra i più grandi sostenitori di OpenAI, ora ne è diventato uno dei maggiori avversari. xAI compete direttamente con OpenAI nello sviluppo di modelli AI all’avanguardia, e Musk e Altman si contendono il potere legale e politico sotto una nuova amministrazione presidenziale. Per OpenAI la posta in gioco è alta. Secondo indiscrezioni, l’azienda deve completare la sua transizione entro il 2026, altrimenti parte del capitale raccolto di recente potrebbe trasformarsi in debito.

Un ex dipendente di OpenAI, che ha chiesto l’anonimato, teme che la conversione dell’azienda possa minacciare la sicurezza pubblica. La struttura non profit di OpenAI serviva anche a garantire che la ricerca del profitto non prevalesse sulla missione di far progredire l’AI a beneficio dell’umanità. Ma se OpenAI diventa una tradizionale società a scopo di lucro, potrebbero venire meno i freni a mettere il profitto al di sopra di tutto.

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Oltre 200 film in DVD sono ormai illeggibili

Zeus News - Dom, 03/09/2025 - 23:30
News - Centinaia di dischi prodotti da Warner Bros sono diventati inutilizzabili a meno di vent'anni dalla pubblicazione.

Apple posticipa il lancio dello smart home hub

Punto Informatico - Dom, 03/09/2025 - 18:54

Apple ha annunciato cinque nuovi prodotti tra il 19 febbraio e il 5 marzo. Entro fine mese doveva essere svelato anche uno smart home hub, ma ciò non avverrà. Il lancio è stato posticipato perché la nuova Siri non è ancora pronta. Secondo Mark Gurman, noto giornalista di Bloomberg, l’azienda di Cupertino non ha invece abbandonato i piani per smart glass e altri dispositivi indossabili.

Smart home hub non prima del 2026?

Gurman aveva elencato i prodotti di Apple in arrivo nel 2025 il 12 gennaio. Come previsto, entro il primo trimestre sono stati annunciati nell’ordine: iPhone 16e (19 febbraio), iPad con chip A16 e iPad Air con chip M3 (4 marzo), MacBook Air con chip M4 e Mac Studio con chip M4 Max e M3 Ultra (5 marzo).

Entro fine marzo doveva essere annunciato anche il primo prodotto di una nuova categoria, ovvero uno smart home hub. Si tratta di un dispositivo con schermo da 6 o 7 pollici (simile a quello dell’iPad), chip A18, fotocamera frontale, batteria ricaricabile e altoparlanti interni. L’interazione sarà possibile anche tramite touch, ma l’obiettivo di Apple è incentivare l’uso del controllo vocale tramite Siri.

Molte funzionalità, tra cui quelle basate su Apple Intelligence e quelle per la gestione dei dispositivi smart nell’abitazione, richiedono una versione più avanzate dell’assistente digitale. La nuova Siri è stata però posticipata al 2026 (lo sviluppo potrebbe ricominciare da zero), quindi anche lo smart home hub subirà la stessa sorte.

Sono però iniziati i test interni. I dipendenti possono utilizzare il dispositivo nelle loro abitazione e inviare feedback. Secondo le fonti di Gurman, l’azienda di Cupertino non ha invece abbandonato i piani di sviluppo per occhiali smart (simili ai Ray-Ban di Meta o veri occhiali AR) e di AirPods con fotocamere, ovviamente con funzionalità AI.

Connessione sicura anche un viaggio all'estero: questa VPN è quella giusta

Punto Informatico - Dom, 03/09/2025 - 18:38

Per avere una connessione sicura, soprattutto durante un viaggio all’estero e, quindi, quando non è possibile utilizzare il Wi-Fi di casa o dell’ufficio e non si può usare la rete dati in modo completo, basta avere una VPN.

Scegliendo un servizio di questo tipo, infatti, è possibile proteggere i dati di connessione anche quando l’accesso a Internet avviene tramite una rete non sicura (come un hotspot Wi-Fi pubblico) grazie alla crittografia del traffico dati e la possibilità di utilizzo senza limiti della rete VPN.

La soluzione giusta per una connessione VPN sicura e illimitata è rappresentata da NordVPN, ora disponibile con un prezzo scontato di 3,39 euro al mese, scegliendo il piano biennale con 30 giorni di garanzia di rimborso.

Per accedere all’offerta basta visitare il sito ufficiale di NordVPN, qui di sotto.

Attiva qui NordVPN

Perché affidarsi a NordVPN per una connessione sicura

Con NordVPN è possibile sfruttare una connessione con le seguenti caratteristiche:

  • la protezione del traffico dati con la crittografia per “nascondere” le informazioni trasmesse anche quando si utilizza una rete non sicura
  • una politica no log per eliminare qualsiasi forma di tracciamento
  • una connessione senza limiti di banda e di traffico dati
  • un network di server sparso in tutto il mondo per aggirare i blocchi geografici online
  • la possibilità di utilizzare la VPN da 10 dispositivi in contemporanea

NordVPN è oggi un vero e proprio punto di riferimento per gli utenti. Il servizio ha un costo di 3,39 euro al mese andando a scegliere il piano biennale con 30 giorni di garanzia di rimborso.

Si tratta di un servizio completo, sicuro e illimitato che, scegliendo un abbonamento di lunga durata, consente agli utenti la possibilità di abbattere il costo di utilizzo. Per attivare l’offerta basta premere sul box qui di sotto.

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Fibra Vodafone: costo di attivazione gratuito fino al 10 marzo

Punto Informatico - Dom, 03/09/2025 - 18:35

La nuova iniziativa di Vodafone consente di beneficiare dell’attivazione iniziale della fibra gratuita insieme alle chiamate illimitate incluse, a patto di completare l’acquisto online entro il 10 marzo. Per i nuovi clienti la fibra è in offerta a 25,90 euro al mese.

Lo sconto sul costo di attivazione iniziale è valido per i nuovi clienti che scelgono l’offerta Internet Unlimited della fibra Vodafone, inserendo in fase di iscrizione il coupon CARNEVALE. A conti fatti il risparmio è di 39,90 euro, vale a dire il prezzo richiesto per le nuove attivazioni.

Vai all’offerta di Vodafone

Costo di attivazione iniziale della fibra Vodafone gratuito

L’offerta Internet Unlimited di Vodafone include Internet senza limiti, il modem con Wi-Fi ottimizzato e chiamate illimitate verso numeri fissi e mobili nazionali al prezzo di 25,90 euro al mese, con 39,90 euro di sconto sul costo di attivazione iniziale, che passa dunque da 39,90 euro a zero.

A seconda della propria copertura di rete, è possibile navigare in Internet ad una velocità fino a 2.5 Gigabit/s, valore più che sufficiente per soddisfare le esigenze anche degli utenti più esigenti in termini di prestazioni. Nel prezzo mensile è poi inclusa una SIM dati con 5 Giga al mese, grazie alla quale si può continuare a navigare senza interruzioni da qualsiasi dispositivo.

Per verificare la copertura e maggiori dettagli al riguardo, è sufficiente collegarsi a questa pagina del sito ufficiale Vodafone. Una volta che ci si collega, occorre premere sul pulsante rosso Verifica copertura e seguire la procedura guidata.

Infine, al momento del pagamento, bisogna inserire il codice promozionale CARNEVALE per non pagare il costo di attivazione della nuova linea e risparmiare così 39,90 euro. Confermiamo che il codice va scritto tutto in maiuscolo per essere riconosciuto in automatico dal sistema, altrimenti non si potrà beneficiare dell’offerta valida fino a lunedì 10 marzo.

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