Gestisci prenotazioni e pagamenti senza pensieri con Nexi XPay Hotel
Per gli albergatori e le strutture ricettive, garantire pagamenti sicuri e senza contestazioni è una priorità assoluta. Con Nexi XPay Hotel, incluso nella soluzione POS XPay Pro, puoi semplificare la gestione delle prenotazioni, evitare dispute e garantire incassi sicuri senza complicazioni. Oggi oltre 2.000 hotel e strutture ricettive hanno già scelto questa soluzione per ottimizzare il loro flusso di pagamenti e ridurre il rischio di contestazioni.
Incassi garantiti e gestione delle transazioni senza pensieri: scopri Nexi XPay HotelXPay Hotel è pensato per rendere la gestione dei pagamenti flessibile e senza vincoli, indipendentemente dal canale di prenotazione. Grazie alla soluzione omnicanale, puoi accettare pagamenti a distanza tramite telefono o direttamente dal pannello di controllo, evitando ogni rischio di disconoscimento. Inoltre, con Pay-by-Link Plus, incluso nel pacchetto, puoi gestire con facilità i pagamenti anticipati delle prenotazioni ricevute via telefono, semplificando la gestione del check-in e migliorando l’esperienza dei tuoi ospiti.
Grazie a questa soluzione POS, ogni prenotazione è al sicuro: il sistema protegge l’incasso da contestazioni o disconoscimenti delle transazioni, permettendoti di lavorare con maggiore tranquillità. Da sottolineare poi che l’archiviazione digitale delle pagine di pagamento e dei consensi forniti dal cliente permette di gestire eventuali dispute in modo semplice e rapido direttamente tramite Nexi Business, senza perdite di tempo.
Scegliere XPay Hotel consente di gestire diverse modalità di prenotazione in base alle tue esigenze e alle condizioni tariffarie applicate, assicurandoti sempre il controllo totale sugli incassi:
- Prenotato rimborsabile: permette di richiedere il rimborso del deposito anticipato secondo le condizioni dei circuiti di pagamento;
- Prepagato non rimborsabile: il deposito anticipato non è rimborsabile, garantendo incassi certi per la struttura;
- Garantito con no-show: tutela l’incasso anche in caso di mancata presentazione dell’ospite, secondo i termini predefiniti dai circuiti di pagamento.
Se sei già cliente Nexi con POS, il servizio XPay Hotel è già incluso nella tua offerta. Ti basta accedere al BackOffice di Nexi Business per iniziare subito a utilizzarlo. Se invece non sei ancora cliente Nexi, puoi averlo attivando XPay Pro, la soluzione avanzata per accettare pagamenti di ogni tipo, che include XPay Hotel senza costi di attivazione, senza commissioni di storno e senza spese di chiusura del contratto.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Firefly Aerospace Blue Ghost: missione completata
Firefly Aerospace ha annunciato il completamento della missione. Tutti gli strumenti della NASA a bordo di Blue Ghost hanno funzionato perfettamente sulla Luna e raccolto numerosi dati scientifici. Il lander ha catturato le immagini del tramonto lunare che verranno mostrate nelle prossime ore, quasi certamente durante la conferenza stampa di domani.
Successo totale per Blue GhostBlue Ghost è arrivato sulla Luna il 2 marzo, atterrando nell’area vulcanica Mons Latreille all’interno del Mare Crisium. Firefly Aerospace ha subito iniziato le attività scientifiche attivando uno alla volta i dieci strumenti (uno è stato progettato dall’Agenzia Spaziale Italiana). Il 14 marzo ha catturato le spettacolari immagini dell’eclissi solare (eclissi lunare sulla Terra).
L’azienda texana ha comunicato che la missione è stata completata con successo. Il lander ha catturato le immagini del tramonto lunare prima di terminare le sue attività circa cinque ore dopo l’inizio della fredda notte lunare. Ha quindi funzionato per oltre 14 giorni terrestri. Gli ultimi dati (oltre 119 GB in totale) sono stati ricevuti alle ore 18:15 locali (1:15 di stamattina in Italia). Questo è il messaggio di addio inviato dal lander:
#BlueGhost signing off with one final message from the Moon. Thank you for the unforgettable journey. 💙 #BGM1 pic.twitter.com/IsMzy6VyYz
— Firefly Aerospace (@Firefly_Space) March 16, 2025
Uno degli strumenti era LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment), sviluppato da Qascom per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana con la collaborazione della NASA e il supporto scientifico del Politecnico di Torino. Si tratta del primo ricevitore GNSS ad operare sulla superficie lunare.
Durante il viaggio verso la Luna, LuGRE ha acquisito i segnali GPS e Galileo a circa 410.000 Km dalla Terra. Dopo l’allunaggio di Blue Ghost, il ricevitore ha agganciato e tracciato quattro satelliti (due GPS e due Galileo). Per la prima volta un ricevitore sulla Luna ha calcolato la sua posizione in tempo reale utilizzando un sistema terrestre.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Multipresa smart TP-Link: IMPERDIBILE con questa offerta
Non è la solita ciabatta da inserire nella presa a muro: TP-Link Tapo P300 (in forte sconto su Amazon) è una vera e propria multipresa smart compatibile con le tecnologie della casa intelligente come Alexa e Google Home, così da integrarsi alla perfezione nell’ecosistema già configurato e abilitare funzionalità come il controllo vocale, da remoto e l’impostazione di routine personalizzate. Non lasciarti sfuggire l’offerta di oggi e risparmia sull’acquisto.
Compra la multipresa smart in offerta
TP-Link Tapo P300 è in sconto: la tua casa diventa smartIntegra tre prese tradizionali con le quali alimentare qualsiasi apparecchio o elettrodomestico e altre tre USB, due delle quali Type-A e una Type-C, adatte anche alla ricarica di smartphone, tablet e altri dispositivi tecnologici. Non mancano le protezioni da sovraccarichi, surriscaldamento e ogni altra tutela del caso. Le dimensioni sono pari a 26,8 centimetri di lunghezza, 4 centimetri di altezza e 5,5 centimetri di profondità. Inoltre, il cavo in dotazione è da 1,5 metri, così da poterla posizionare facilmente dove meglio lo si desidera, sulla scrivania oppure dietro a un mobile. Dai uno sguardo alla descrizione completa per conoscere tutti gli altri dettagli.
Grazie allo sconto del 28% sul listino ufficiale (applicato in automatico), in questo momento puoi acquistare la multipresa smart Tapo P300 di TP-Link al prezzo finale di soli 35,99 euro. Ti segnaliamo che sull’e-commerce ha ricevuto oltre 70.700 recensioni positive con un voto medio che si attesta a 4,6/5.
Compra la multipresa smart in offerta
Hai un abbonamento Prime attivo? Per te c’è anche la consegna gratuita, direttamente a domicilio, prevista già entro domani se la ordini adesso. Sia la vendita che la spedizione sono gestite da Amazon.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Dì addio allo spam e al phishing con Incogni: ora con il 55% di sconto
Le email di spam e i tentativi di phishing sono tra le principali minacce online che ogni giorno riempiono le caselle di posta con messaggi indesiderati e pericolosi. Con Incogni, puoi finalmente liberarti di queste fastidiose email e proteggere i tuoi dati personali da venditori aggressivi e cybercriminali.
E ora, per un periodo limitato, puoi ottenere Incogni con il 55% di sconto, attivando il piano annuale a soli 6,29€ al mese inserendo il codice SWITCHON in fase di acquisto.
Blocca lo spam e proteggi i tuoi dati personali con IncogniOgni giorno, i data broker raccolgono e vendono le tue informazioni personali a terze parti, che le usano per inviarti email pubblicitarie non richieste o, peggio, per orchestrare sofisticati attacchi di phishing con l’obiettivo di rubare i tuoi dati sensibili. Incogni si occupa di intercettare questi broker, chiedendo la rimozione dei tuoi dati dai loro database e impedendo che le tue informazioni vengano diffuse senza il tuo consenso.
Con questo strumento puoi:
- Ridurre drasticamente lo spam eliminando la tua email dai database di marketing aggressivo;
- Prevenire il phishing, bloccando la diffusione delle tue informazioni personali che potrebbero essere usate da cybercriminali;
- Migliorare la tua privacy online, limitando la quantità di dati che aziende e data broker possono raccogliere su di te;
- Evitare chiamate e messaggi indesiderati, poiché Incogni agisce anche sulla rimozione di numeri di telefono dai registri pubblicitari.
Il grande vantaggio di Incogni è che gestisce l’intero processo in modo automatico. Una volta attivato, lo strumento analizza quali broker possiedono i tuoi dati, invia richieste di rimozione e monitora le risposte, aggiornandoti costantemente sullo stato della tua protezione. Non dovrai fare nulla: Incogni lavora per te in background, garantendoti una protezione continua.
Per un periodo limitato, puoi ottenere Incogni al prezzo speciale di 6,29€ al mese per un anno, grazie allo sconto del 55%. Per approfittare dell’offerta, ti basta andare sul sito di Incogni e inserire il codice SWITCHON al momento dell’acquisto.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Proteggi le attività online dei tuoi figli con Norton, al 66% di sconto
Proteggere i bambini e i ragazzi mentre navigano online è oggi una priorità per ogni genitore. Con Norton 360 Advanced, puoi garantire un’esperienza sicura e controllata ai tuoi figli su PC, smartphone e tablet, bloccando contenuti inappropriati, monitorando le loro attività online e impostando limiti di utilizzo.
E ora puoi farlo approfittando di uno sconto speciale del 66%, che permette di attivare il piano annuale a soli 3,75€ al mese.
Controllo parentale completo su tutti i dispositivi: prova ora la protezione di NortonNorton offre strumenti avanzati per aiutarti a monitorare e gestire l’attività online dei più piccoli, prevenendo i rischi legati a internet. Con le sue funzionalità, potrai:
- Filtrare i contenuti: impedisci l’accesso a siti pericolosi o non adatti all’età del bambino;
- Monitorare il tempo di utilizzo: imposta limiti giornalieri per l’uso di app e internet;
- Controllare le ricerche web: verifica cosa cercano i tuoi figli online per proteggerli da contenuti inappropriati;
- Bloccare app pericolose: scegli quali applicazioni possono utilizzare su smartphone e tablet;
- Ricevere report dettagliati: accedi a riepiloghi settimanali o mensili sull’attività online.
L’integrazione di Norton con tutti i dispositivi della famiglia garantisce una protezione efficace anche in mobilità. Grazie a Norton 360, oltre al controllo parentale, potrai beneficiare di una VPN sicura, protezione contro virus e malware, e strumenti per la privacy, così da offrire ai tuoi figli una connessione sicura ovunque si trovino.
Per un periodo limitato, puoi proteggere l’attività online della tua famiglia a un prezzo speciale: vai sul sito di Norton e attiva Norton Norton 360 Advanced con il 66% di sconto, pagando solo 3,75€ al mese per il primo anno. Un’opportunità imperdibile per garantire ai tuoi figli una navigazione sicura e responsabile, senza preoccupazioni.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Linux 6.14 supporterà ulteriori controller da gioco
In vista del lancio in versione stabile di Linux 6.14, in arrivo questo finesettimana, nello specifico per domenica 23 marzo, sono stati aggiunti un nuovo set di aggiornamenti che permette al kernel di espandere il supporto per nuovi controller da gioco, nello specifico la console portatile ZOTAC Gaming Zone, TECNO Pocket Go e altro.
Linux 6.14: aggiornato il supporto per ulteriori controller da giocoLe recenti aggiunte a Linux 6.14 riguardano nuovi ID fornitore/dispositivo del driver XPad, già inserite nel ciclo di sviluppo. Tra questi, come inizialmente accennato, c’è la console portatile ZOTAC Gaming Zone, supportata nel kernel insieme ai suoi controlli per l’input. Si tratta in particolare di una console lanciata lo scorso anno, che incorpora una CPU AMD Ryzen 7 8840U ma che purtroppo viene supportata solamente ora da Linux.
Un altro nuovo controller che sarà possibile utilizzare è TECNO Pocket Go. Oltre a ciò, è anche presenta una patch per correggere il nome del “QH controller”, inviata da uno sviluppatore Valve a gennaio. Questo nello specifico si tratta in realtà di un controller per Lenovo Legion Go S, dove ne era stato introdotto il supporto con SteamOS con il nome “QH controller”, ora corretto con il nominativo corretto.
Le patch per Linux 6.14 riguardano anche il supporto aggiunto per i controller BitDo SN30 Pro, Hyperkin X91 e Gamesir G7 SE. Il resto dei dettagli è disponibile nella pagina dedicata alla richiesta di inserimento.
La nuova versione del kernel è attesa per l’uscita in versione stabile già questa domenica, con diverse novità che interessano diverse aree, dal supporto hardware per nuovi dispositivi a miglioramenti per quelli già supportati, come per la gestione energetica per i portatili Lenovo ThinkPad i quali possono ora impostare le varie modalità a basso consumo, bilanciata e prestazioni massime. Non sono mancate le varie patch per Bcachefs che segano la ripresa dei lavori di sviluppo, dopo lo stop forzato durato qualche mese.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Il giorno che la IA si rifiutò di eseguire un comando
Mancata acquisizione Amazon: futuro incerto per iRobot
iRobot ha pubblicato i risultati finanziari relativi al quarto trimestre e all’intero 2024. L’azienda di Bedford (Massachusetts) ha comunicato agli investitori che il suo futuro è incerto, considerati debiti, concorrenza e la mancata acquisizione da parte di Amazon.
iRobot cerca potenziali acquirenti?Lo scorso 11 marzo sono stati annunciati nuovi robot aspirapolvere. Leggendo il comunicato stampa relativo ai risultati finanziari sembra quasi che i nuovi modelli rappresentino il “canto del cigno” di iRobot.
Il CEO Gary Cohen ha ricordato il piano di ristrutturazione aziendale avviato all’inizio del 2024 con il licenziamento del 51% dei dipendenti. Ciò ha permesso di ridurre i costi rispetto al 2023, ma sono diminuite anche le entrate. L’azienda è quindi ancora in rosso con perdite operative superiori a 100 milioni di dollari. Deve anche restituire un prestito di 200 milioni di dollari al Carlyle Group.
Nel comunicato stampa è scritto che il consiglio di amministrazione valuterà diverse alternative, tra cui il rifinanziamento del debito e una possibile vendita. Viene inoltre evidenziato che il successo dei nuovi prodotti non è garantito per vari motivi (concorrenza, domanda dei consumatori, condizioni macroeconomiche), quindi “ci sono dubbi sostanziali sulla capacità della società di continuare ad operare“. In pratica, iRobot rischia il fallimento.
Le sorti dell’azienda potevano cambiare nel 2022, quando è arrivata l’offerta di 1,7 miliardi di dollari da Amazon. La Commissione europea ha tuttavia ravvisato un possibile impatto sulla concorrenza, quindi Amazon ha rinunciato all’acquisizione e pagato una penale di 94 milioni di dollari. In meno di una settimana, il valore delle azioni di iRobot è diminuito del 46%. La capitalizzazione di mercato è ora circa 107 milioni di dollari, quindi meno di un decimo della somma offerta da Amazon nel 2022.
Linux 6.14 RC7 anticipa la versione stabile ormai vicina
Linux 6.14 giunge alla sua settima release candidate, l’ultima prima della versione stabile, che dovrebbe essere disponibile già da questo fine settimana. Molte sono le novità che ci aspettano nella nuova versione che, come di consueto, amplia il supporto hardware e apporta anche diversi correttivi che permettono di gestire al meglio i dispositivi già supportati, oltre ad introdurre ottimizzazioni, migliorie e nuove funzionalità per il codice sorgente.
Linux 6.14 RC 7: gli ultimi ritocchi prima della versione stabileA meno che non si verifichi qualche contrattempo, Linux 6.14 è previsto per il rilascio in versione stabile questa domenica del 23 marzo. Tra le numerose nuove funzionalità, spiccano il driver NTSYNC già pronto per Wine e Proton, il driver AMDXDNA per le NPU Ryan AI e tanto altro.
Di seguito il commento di Torvalds in merito al rilascio dell’ultima release candidate:
“Le cose continuano a sembrare piuttosto tranquille e mi aspetto di rilasciare la versione finale 6.14 il prossimo weekend, a meno che non accada qualcosa di molto sorprendente.
Nel frattempo, ho rilasciato rc7 e, sebbene sembri tutto bello, piccolo e sicuro (le patch più grandi qui sono alcuni aggiornamenti di autotest e alcuni piccoli revert, ma c’è un piccolo rumore ovunque), sarebbe bello avere un’ultima settimana di buoni test. Quindi, per favore, dategli un’occhiata.”
Tra le recenti aggiunte a Linux 6.14 c’è il supporto a nuovi controller da gioco, oltre a ulteriori correzioni per il file system Bcachefs, il quale ormai ha ripreso a pieno lo sviluppo dopo lo stop forzato. Altre novità riguardano una gestione energetica migliorata per quanto riguarda i portatili ThinkPad di Lenovo, i quali possono ora impostare le varie modalità a basso consumo, bilanciata e alte prestazioni.
Non sono mancate patch per le nuove GPU RDNA 4, le quali permettono di liberare maggior risorse GPU e ottimizzare maggiormente le prestazioni delle schede video di nuova generazione.
Windows 11, l'aggiornamento disinstalla Copilot per errore
L’ultimo aggiornamento di Windows 11 ha fatto un bel casino. Ha disinstallato l’app Copilot e togliendola dalla barra delle applicazioni.
Windows 11, bug rimuove involontariamente l’App CopilotOvviamente Microsoft non ha potuto far finta di niente. In un documento di supporto per l’aggiornamento di marzo, ha dovuto ammettere che c’è un problemino con l’app Copilot su alcuni dispositivi. Ma possiamo stare tranquilli, sta lavorando per risolverlo. Nel frattempo, chi è tra gli sfortunati, può sempre reinstallare Copilot dal Microsoft Store e rimetterlo manualmente sulla barra delle applicazioni. Niente di trascendentale.
per Microsoft è chiaramente un errore dell’aggiornamento. Ma c’è da scommettere che qualche utente di Windows 11 che non vedeva l’ora di liberarsi di Copilot stia festeggiando… Del resto, Microsoft sta ancora cercando di capire come rendere il suo assistente AI davvero utile e ben integrato nel sistema operativo. Prima era solo una web app basica, poi è diventato un’app nativa con una UI migliorata e persino una scorciatoia per parlarci come si faceva con Cortana ai tempi di Windows 10.
Il futuro di Copilot? Lo scopriremo il 4 aprileMa Microsoft non si arrende. Anzi, ha in serbo grossi piani per Copilot, che svelerà il 4 aprile in un evento speciale per il suo 50° anniversario. Sul palco ci sarà nientemeno che Mustafa Suleyman, il CEO della divisione AI di Microsoft, pronto a stupirci con nuove funzionalità per Copilot. E chissà, magari annuncerà anche i fantomatici modelli di ragionamento AI sviluppati internamente per competere ad armi pari con OpenAI. O forse ci dirà come evitare che Copilot sparisca di nuovo con il prossimo aggiornamento di Windows…
Perché gli strumenti di ricerca AI non sostituiranno Google
Gli strumenti di ricerca basati sull’intelligenza artificiale si sono fatti notare parecchio negli ultimi anni. Uno su tutti, Perplexity. Sono diventati bravissimi in tanti tipi di ricerche e nel dare risposte semplici alle domande. Ma questo basterà basterà per fare fuori Google?
Non si tratta di sottovalutare le potenzialità dell’AI, anzi. Ma quando si parla di sostituire un colosso come Big G, che ha plasmato le nostre abitudini di ricerca per vent’anni, la questione si fa complicata. E pensare che “googlare” è diventato persino un verbo!
5 motivi per cui gli strumenti di ricerca AI non sostituiranno le ricerche su GoogleCi sono almeno 5 ostacoli che l’AI dovrà superare per vincere questa sfida.
1. Il tallone d’Achille dell’aggiornamentoPartiamo da un problema pratico: la freschezza dei risultati. Quante volte sarà capitato di cercare qualcosa con un tool AI e di ritrovarsi con fonti vecchie di anni. È frustrante, specie quando si fanno ricerche su temi di attualità o in rapida evoluzione. Google, invece, è una garanzia di aggiornamento costante. I suoi spider setacciano il web giorno e notte per indicizzare i nuovi contenuti. Non è raro vedere un articolo o un video appena pubblicato svettare nei risultati. Per un ricercatore, questa tempestività è oro colato.
Certo, anche gli strumenti AI possono migliorare su questo fronte. Ma finché non colmeranno il gap, rimarranno un passo indietro rispetto a Google. E gli utenti continueranno a preferire la certezza di risultati sempre freschi.
2. Il nodo della credibilitàC’è poi la questione spinosa dell’accuratezza e dell’affidabilità dei risultati. Diciamolo senza giri di parole: gli strumenti AI hanno ancora un problema di credibilità. Sarà perché tendono ad avere le allucinazioni e dare risposte inventate, o per la difficoltà a scremare le fonti autorevoli da quelle inattendibili. Fatto sta che è difficile fidarsi ciecamente di ciò che ci dicono.
Purtroppo può capitare di incappare in informazioni inesatte o contrastanti anche usando tool come Perplexity. Ecco perché, quando si ha la necessità di verificare un fatto o un’affermazione, molti preferiscono ancora affidarsi a Google. Per onestà intellettuale, va detto che nemmeno Big G è infallibile. Può capitare di trovare fake news o bufale anche nelle sue SERP. Ma nel complesso, ispira più fiducia rispetto alle AI di oggi. E in un’epoca di disinformazione dilagante, la credibilità è un asset fondamentale per un motore di ricerca.
3. Le abitudini sono dure a morire…Ma ammettiamo pure che gli strumenti AI risolvano i problemi di aggiornamento e affidabilità. Ammettiamo che diventino impeccabili nelle risposte e trasparenti nelle fonti. Basterà questo per convincere la gente ad abbandonare Google? Forse, o forse no.
Il punto è che Google non è solo un motore di ricerca. È un’abitudine consolidata, un riflesso automatico. Per molti di noi, è il punto di partenza istintivo per qualsiasi ricerca online. Lo usiamo da così tanto tempo che è diventato parte della nostra routine quotidiana. E sappiamo bene quanto sia difficile cambiare le abitudini, specie quelle comode e radicate.
Basta chiedere in giro. Quanti conoscono e usano davvero i tool di AI per le loro ricerche quotidiane? Sicuramente una minoranza. Anche perché sembrano fatti più per smanettoni e appassionati di tech che per il grande pubblico. Manca loro quell’appeal di massa che ha reso Google sinonimo stesso di ricerca online.
Certo, si può sempre sperare in un cambio generazionale. Magari le nuove leve, native digitali e avvezze all’AI, saranno più propense a sperimentare alternative a Google. Ma perché ciò accada, servirà un vantaggio tangibile e immediato. Un’esperienza di ricerca talmente superiore da giustificare lo sforzo di cambiare abitudine. E francamente, gli strumenti AI di oggi non sembrano offrire ancora questo vantaggio.
4. Il peso della semplicitàC’è poi un fattore che spesso sottovalutiamo: la facilità d’uso. Può sembrare banale, ma è uno dei segreti del successo di Google. Cosa c’è di più facile che digitare due parole in una casella e premere invio? Niente fronzoli, niente complicazioni. Non serve un manuale per capire come funziona.
Gli strumenti di ricerca AI, invece, di solito richiedono uno sforzo in più. In primis, le interfacce sono più complesse. Poi bisogna imparare a formulare le domande nel modo giusto (i prompt), a interpretare le risposte. Certo, niente di trascendentale. Ma è comunque una barriera in più per l’utente medio, abituato alla semplicità di Google.
Naturalmente, l’usabilità degli strumenti AI potrà migliorare, e anche in fretta. Ma per scalzare Google dovranno raggiungere un livello di semplicità e immediatezza paragonabile, se non superiore. E non è detto che ci riescano, perché dopotutto stiamo parlando di interagire con un’intelligenza artificiale, non con un banale motore di ricerca.
5. Il fattore “wow” che mancaInfine, c’è una questione di percezione e di hype. Diciamolo senza mezzi termini: l’AI è un po’ come la finanza. Tutti ne parlano, ma pochi la capiscono davvero. E molti iniziano a esserne un po’ stufi, specie dopo la sbornia mediatica degli ultimi mesi. Senza dubbio l’intelligenza artificiale cambierà molti aspetti della nostra vita, dalla sanità all’istruzione, dal lavoro allo svago. Ma per quanto riguarda le ricerche online, forse le aspettative si sono un po’ sgonfiate.
Sarà che gli strumenti di ricerca AI, per quanto impressionanti, non hanno ancora avuto quel “fattore wow” che ti fa pensare: “Cavolo, questa roba è magica, devo assolutamente usarla al posto di Google!“. Sarà che dopo un po’ ci si abitua anche ai dialoghi con un chatbot, per quanto sofisticato. Fatto sta che l’entusiasmo iniziale sembra un po’ scemato.
Anche qui, non è detto che le cose non possano cambiare. Magari domani uscirà un tool AI così rivoluzionario e sbalorditivo da far passare ChatGPT per un giocattolo. Ma per ora, all’orizzonte non c’è nulla del genere. E senza un fattore “wow”, per molti utenti il passaggio da Google all’AI rimarrà un “perché no” piuttosto che un “devo farlo subito“.
Il futuro della ricerca onlinePer ora nessuno di questi strumenti AI ha la forza di spodestare Big G dalla vetta delle ricerche online. Nemmeno colossi come Microsoft, che pure ci stanno provando con Bing (anche se non sempre in modo corretto) e altri tool AI. Perché il vantaggio di Google non è solo tecnologico, ma anche psicologico e culturale. È il vantaggio di chi ha plasmato le nostre abitudini e il nostro immaginario collettivo per vent’anni.
Non è un vantaggio inattaccabile o eterno. La storia della tecnologia è piena di giganti che sembravano invincibili e poi sono crollati sotto i colpi di qualche startup visionaria. Chissà che non tocchi anche a Google, prima o poi. Ma perché ciò accada, gli strumenti di ricerca AI dovranno fare un notevole scatto in avanti.
Deian 12.10 migliora sicurezza e stabilità
Il team di sviluppo Debian ha annunciato il rilascio di Debian 12.10, l’ultimo aggiornamento della serie stabile “Bookworm”. Questa versione, resa disponibile da pochi giorni, include una serie di correzioni bug e aggiornamenti di sicurezza, non introducendo nuove funzionalità o cambiamenti significativi al sistema.
Debian 12.10: migliorata la stabilità e la sicurezzaDebian 12.10 è un aggiornamento incrementale progettato per migliorare la stabilità e la sicurezza della distribuzione. Include patch per risolvere ben 68 bug e correzioni di sicurezza per 43 vulnerabilità, garantendo che gli utenti possano mantenere i loro sistemi sicuri e affidabili. Tra i pacchetti aggiornati ci sono clamav, exim4, filezilla, glibc, thunderbird e il kernel Linux, che ora è alla versione 6.1.82 LTS.
Altre correzioni critiche riguardano i pacchetti MariaDB, dove vengono risolti importanti problemi di sicurezza e stabilità, oltre che Python-Django che va a correggere vulnerabilità multiple, tra cui problemi di denial-of-service e SQL injection. Su Nginx è stata risolta una vulnerabilità che avrebbe permesso un possibile bypass dell’autenticazione del certificato client, mentre Widget corregge una gestione errata dei punti e delle virgole nelle informazioni utente negli URL.
Gli utenti che eseguono Debian 12 “Bookworm” con aggiornamenti regolari dai repository ufficiali potrebbero già aver ottenuto le migliorie qui elencate. In alternativa, sono anche disponibile le immagini ISO aggiornate per nuove installazioni, che includono tutte le patch rilasciate finora, utile se si desidera installare Debian senza dover scaricare immediatamente un gran numero di aggiornamenti post-installazione.
Per aggiornare un sistema esistente a Debian 12.10, gli utenti possono semplicemente eseguire i seguenti comandi nel terminale:
sudo apt update && sudo apt upgradePer maggiori dettagli sulla nuova versione è possibile consultare l’annuncio ufficiale sul sito di Debian. Le immagini ISO aggiornate per Debian 12.10 sono disponibili per il download per le piattaforme x86_64, arm64, i386 e altre. Chi volesse scaricare l’immagine principale del sistema, in formato netinst, può scaricarla invece da qui.
Apple, la IA ''fatta in casa'' non Ú poi così intelligente
Alphabet Taara diventa indipendente e sfida Starlink
Taara non è più un “moonshot”, ovvero un progetto sperimentale. Alphabet ha annunciato che ora è un’azienda indipendente. Taara sfrutta una tecnologia derivata da Project Loon che permette di offrire connettività a banda larga in aree remote tramite segnali laser. Diventerà quindi un concorrente del servizio Starlink di SpaceX.
Come funziona TaaraProject Loon prevedeva l’uso di palloni aerostatici per portare la connettività in aree remote sfruttando la trasmissione laser. Il progetto è stato chiuso all’inizio del 2021 a causa di ostacoli tecnici, regolamentari e politici, ma alcune tecnologie si possono trovare in Taara.
Utilizzando terminali grandi come un semaforo, montati su torri cellulari, pali o alberi, è possibile inviare un segnale laser dal trasmettitore al ricevitore (che devono essere visibili tra loro) e viceversa fino ad una distanza di 20 Km. All’interno dei terminali ci sono sensori e specchi. Questi ultimi si muovono per allineare i raggi laser finché non viene stabilito un collegamento stabile. Il sistema consuma solo 40 Watt, non richiede specifiche licenze e offre una velocità massima di 20 Gbps.
A fine febbraio è stato annunciato un nuovo chip più compatto che elimina la necessità di specchi e lenti. Taara è già funzionante in 12 paesi, tra cui India e aree dell’Africa. Da settembre 2021 è attivo un collegamento laser tra Brazzaville (Repubblica del Congo) e Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) che copre una distanza di circa 5 Km.
La nuova startup si trova a Sunnyvale (California) e ha 24 dipendenti. Alphabet conserverà una quota di minoranza. Taraa potrebbe insidiare Starlink. Il servizio di SpaceX ha ovviamente una maggiore copertura geografica, ma le prestazioni sono nettamente inferiori. I terminali di Taara possono essere installati in poche ore e il raggio laser non subisce le interferenze delle frequenze radio.
YouTube: bug riproduce gli Shorts in automatico, come risolvere
L’app di YouTube ha un problema, e non da poco. Per alcuni utenti, i video in formato Shorts si aprono automaticamente non appena si avvia l’app, bypassando la homepage. Un comportamento anomalo che sta facendo impazzire parecchia gente.
YouTube apre gli Shorts all’avvio: come risolvere il bugNegli ultimi anni YouTube ha spinto molto sugli Shorts, la sua risposta a TikTok. Questi brevi video hanno una tab dedicata nell’app mobile, compaiono nei feed della Home e delle Iscrizioni e in generale sono onnipresenti. Ma per alcuni sfortunati utenti, gli Shorts sono diventati fin troppo invadenti.
Il bug si manifesta quando l’ultimo contenuto visualizzato su YouTube è uno Short. La volta successiva che si apre l’app, ci si ritrova catapultati direttamente negli Shorts, anche se magari si voleva vedere tutt’altro. E ultimamente sembra che sia sufficiente aver aperto gli Shorts una volta perché l’app decida di partire sempre da lì, ignorando la homepage.
Il bug ha colpito soprattutto i Nothing Phone (3a) e i Pixel 9 Pro Fold con l’ultima versione dell’app YouTube, ma stando alle segnalazioni su Reddit, il fenomeno è diffuso e in crescita nelle ultime settimane. Non è chiaro quanti utenti abbiano riscontrato lo stesso problema, né se il bug si verifichi anche sui dispositivi iOS.
Una soluzione temporanea in attesa della patch ufficialeChiudere l’app o forzarne l’arresto non serve a nulla. L’unico modo per sbarazzarsi del problema è resettare l’app, cancellando dati e cache. Ma attenzione: non appena si riapriranno gli Shorts, il bug tornerà a fare capolino. Su Android, dove YouTube è preinstallato e non può essere disinstallato del tutto, si può ottenere lo stesso effetto facendo “disinstalla aggiornamenti” dal Play Store. Speriamo che Google risolva il problema al più presto.
Furto di credenziali tramite false email di Booking
Microsoft ha individuato una campagna phishing da dicembre 2024 (e ancora in corso) che sfrutta la notorietà di Booking per distribuire malware. I bersagli dei cybercriminali sono principalmente gli hotel che usano il servizio di intermediazione dell’azienda olandese. L’obiettivo è rubare dati sensibili attraverso vari infostealer.
Phishing e ingegneria socialeGli autori degli attacchi sono stati identificati come Storm-1865 da Microsoft. Le email inviate alle vittime sembrano provenire da Booking. Il contenuto è variabile. Può essere una richiesta di un potenziale ospite, un riferimento ad una recensione negativa oppure la verifica dell’account.
L’email include un link che porta su un sito fake simile a quello di Booking. Viene quindi chiesto di risolvere un CAPTCHA che, in realtà, sfrutta la nota tecnica di ingegneria sociale ClickFix. L’ignara vittima deve aprire Esegui... con Windows + R, premere la combinazione CTRL + V ed eseguire il comando. Con la combinazione CTRL + V viene copiato il comando che scarica il malware.
Microsoft ha rilevato diverse famiglie di infostealer, tra cui XWorm, Lumma stealer, VenomRAT, AsyncRAT, Danabot e NetSupport RAT, che accedono a numerosi dati sensibili (credenziali, cookie, informazioni di pagamento e altri). Successivamente vengono inviati al server C2 (command and control) gestito dai cybercriminali.
L’azienda di Redmond fornisce una serie di consigli per evitare il pericolo: verificare il mittente dell’email, contattare direttamente Booking, posizionare il puntatore del mouse sul link (senza cliccare) per leggere l’URL completo, cercare eventuali errori di ortografia, utilizzare soluzioni di sicurezza e attivare l’autenticazione multi-fattore.
GIMP 3.0 ufficialmente rilasciato in versione stabile: ecco le novità
Dopo anni di sviluppo, GIMP 3.0 è finalmente disponibile in versione stabile, rappresentando un importante aggiornamento che interessa soprattutto interfaccia, prestazioni e funzionalità del celebre editor di immagini open-source e gratuito per tutte le piattaforme principali. Motivo per cui, di seguito, andremo a elencare tutte le novità introdotte nella nuova versione.
GIMP 3.0: cosa c’è di nuovoGIMP 3.0 passa innanzitutto completamente a GTK3, abbandonando il vecchio toolkit GTK2. Questo aggiornamento offre un’interfaccia più fluida e moderna, oltre a una migliore compatibilità con gli ambienti desktop contemporanei. Il passaggio è anche stato motivato da bug irrisolvibili che caratterizzavano la vecchia libreria, di cui ci si è di fatto sbarazzati passando alla nuova.
Ciò permette di beneficiare di:
- Un miglior ridimensionamento dell’interfaccia su schermi a DPI elevati e un conseguente adattamento ottimale di tutti gli elementi, anche quelli più piccoli, per una maggior comodità visiva.
- Input migliorato per i tablet, con interazioni più fluide e più stabilità nell’utilizzo dell’editor.
- Temi basati su CSS, per una personalizzazione e tematizzazione più accessibile.
- Un supporto Wayland nativo su Linux, pur continuando a funzionare anche con X11, per un’esperienza di visualizzazione più moderna e al tempo stesso una compatibilità garantita in tutte le distribuzioni.
Un’altra interessante novità di GIMP 3.0 sono i filtri non distruttivi che, a differenza delle versioni precedenti, non si fondono con i livelli, evitando all’utente la necessità di annullare più passaggi nel caso in cui serva modificare le impostazioni. I filtri attivi vengono infatti conservati, con la possibilità di essere rivisti in qualsiasi momento.
Si può ad esempio attivare o disattivare un filtro, in modo da avere un’idea veloce sull’effetto applicato, nonché eliminare selettivamente quelli non necessari senza ripristinare le modifiche. Viene anche ancora resa disponibile l’opzione “Unisci filtri”. Questa flessibilità è disponibile anche per i filtri di terze parti.
GIMP 3.0 migliora poi l’accuratezza del colore, con una gamma più ampia di profili RGB, tra cui è anche presente AdobeRGB, gettando le basi anche per modalità come CMYK e LAB. Non mancano ricche novità anche nell’interfaccia, con una nuova finestra di dialogo, una riorganizzazione dei livelli e molto altro, che è possibile consultare nel dettaglio attraverso l’annuncio di rilascio, mentre nella pagina ufficiale è possibile scaricare la nuova versione.
Con pCloud hai un cloud per tutta la vita: oggi fino a 700€ di sconto
Oggi puoi dire stop agli abbonamenti mensili o annuali per il tuo storage online. La soluzione è pCloud, il cloud per tutta la vita che paghi una volta per sempre. Scopri i piani in offerta! Puoi ottenere fino a 700€ di sconto in base alla tua scelta. Si tratta di un servizio comodo ed economico per avere i tuoi dati a completa disposizione online su tutti i tuoi dispositivi e al sicuro.
Scegli uno dei piani pCloud a vita
Comodità e sicurezza sono le parole chiave per la tua vita digitale. I tuoi contenuti saranno sempre accessibili e protetti. Infatti, ogni piano pCloud si distingue solo per la quantità di storage disponibile, ma offrendo le stesse funzionalità su tutte le soluzioni scelte. Cosa stai aspettando? Scopri tutte le soluzioni disponibili e il prezzo vantaggioso disponibile solo oggi.
- pCloud Premium 500GB a soli 199€, invece di 299€ con pagamento unico:
- 500GB di spazio cloud a vita;
- 500GB di Traffico Link Condiviso a vita;
- risparmi 100€.
- pCloud Premium Plus 2TB a soli 399€, invece di 599€ con pagamento unico:
- 2TB di spazio cloud a vita;
- 2TB di Traffico Link Condiviso a vita;
- risparmi 200€.
- pCloud Ultra 10TB a soli 1190€, invece di 1890€ con pagamento unico:
- 10TB di spazio cloud a vita;
- 2TB di Traffico Link Condiviso a vita;
- risparmi 700€.
Come anticipato, tutti i piani cloud di pCloud offrono le stesse funzionalità incluse per sicurezza ed ecosistema. Scopri i piani in offerta! Le caratteristiche premium di ciascuna soluzione assicura il massimo della protezione ai tuoi contenuti e una fruibilità estremamente comoda:
- rigide leggi sulla privacy svizzere;
- data center sicuri e certificati;
- protezione TLS/SSL;
- crittografia 256-bit AES;
- file di qualsiasi dimensione senza limiti di velocità di trasferimento;
- ripristino versione precedente di un file;
- recupero dati fino a 30 giorni prima;
- condivisione link protetti da passaword;
- cartelle condivise;
- lettore musicale integrato;
- lettore video integrato;
- applicazione multi-device;
- caricamento del rullino automatico;
- trasferimento e backup senza sforzo.
Scegli uno dei piani pCloud a vita
Scegli oggi il cloud del futuro con pCloud! Non perdere altro tempo. Scopri subito tutti i piani in offerta!
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}It Takes Two, dagli autori di Split Fiction: CAPOLAVORO a soli 20€
It Takes Two è in forte sconto su Amazon e questo sarebbe già sufficiente per l’acquisto immediato. È uno dei capolavori dell’attuale generazione videoludica. Il titolo realizzato dal team Hazelight (lo stesso sviluppatore del nuovo Split Fiection) è la rappresentazione perfetta di quanto possa essere divertente la modalità cooperativa. Scegli la tua versione tra Xbox e PlayStation, invita un amico e preparati a qualcosa di davvero inaspettato.
Compra It Takes Two a soli 20€
Amazon taglia il prezzo di It Takes TwoPremiato come miglior titolo dell’anno all’uscita, è difficilmente catalogabile in un solo genere: il gameplay è talmente vario e diverso tra una sezione e l’altra da sfuggire a ogni definizione. Di certo è fortemente consigliato a chi vuole vivere un’avventura in compagnia: coinvolgente e avvincente, ancora di più in compagnia di un amico (o del partner) seduto al proprio fianco sul divano, anche se non manca il multiplayer online. La storia prende come fonte di ispirazione una crisi coniugale per un viaggio davvero epico. Ottima anche la longevità. Scopri di più nella scheda del gioco.
Ecco dunque versioni del capolavoro It Takes Two oggi in forte sconto su Amazon con disponibilità immediata. Per gli abbonati Prime c’è anche la consegna gratuita a domicilio.
- Xbox One a 20,99 euro (-48%), compatibile con Xbox Series X/S;
- PS4 a 20,99 euro (-48%), compatibile con PS5.
Compra It Takes Two a soli 20€
In apertura abbiamo citato Split Fiction, nuovo gioco sviluppato dallo studio Hazelight, che riprende le dinamiche cooperative del precedente. Appena lanciato, ha già fatto registrare un record di vendite. Lo trovi in edizione fisica su disco nelle versioni PS5 e Xbox Series X/S, mentre quella PC è disponibile su Amazon solo come codice per il download digitale.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}