Online Safety Act: file sharing sotto esame per CSAM

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 18:27

A partire da oggi viene applicata nel Regno Unito la legge, nota come Online Safety Act, approvata a fine ottobre 2023. Ofcom (equivalente all’italiana AGCOM), l’autorità che deve verificare il rispetto della legge e imporre sanzioni, ha subito avviato un procedimento che riguarda i servizi di file sharing e file storage.

Servizi usati per condividere CSAM

L’Online Safety Act è simile al Digital Services Act in Europa, in quanto impone alle piattaforme online di implementare misure per ostacolare la diffusione di contenuti illegali (sono oltre 130 suddivisi in 17 categorie), tra cui i CSAM (Child Sexual Abuse Material). Deve essere rispettato da social media, motori di ricerca, forum, servizi di messaggistica, app di dating e gaming, piattaforme di video sharing e servizi di file sharing e file storage.

In caso di violazione possono essere inflitte sanzioni fino al 10% delle entrate globali annuali o 18 milioni di sterline e può essere chiesto al giudice di bloccare l’accesso al servizio/sito. Ofcom ha avviato il primo procedimento nei confronti dei servizi di file sharing e file storage, in quanto usati spesso per condividere immagini pedopornografiche.

L’autorità valuterà se le misure implementate dai servizi consentono di rilevare e bloccare la diffusione di questo tipo di contenuti. Verranno quindi inviate specifiche richieste di informazioni. Se le aziende non risponderanno o non rispetteranno la legge, Ofcom avvierà un’indagine formale.

L’autorità ha suggerito di utilizzare tecnologie di moderazione automatica per individuare velocemente le immagini e rimuoverle dal servizio. La soluzione migliore è quella che prevede la tecnica nota come “hash matching“. Gli hash delle immagini vengono confrontati con quelli delle immagini illegali presenti in database gestiti da varie organizzazioni, tra cui Internet Watch Foundation (IWF), Canadian Centre for Child Protection (C3P) e National Centre for Missing and Exploited Children (NCMEC).

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Conto per freelance con cashback e fino al 2,5% di interessi: ora c'è Vivid

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 18:18

Aprire un conto corrente per freelance diventa molto più conveniente grazie al Conto Vivid. Questo prodotto (disponibile anche per le aziende) rappresenta la soluzione giusta per i liberi professionisti alla ricerca di un conto business completo e ricco di vantaggi che può garantire un’operatività completa oltre alla possibilità di sfruttare fino al 10% di cashback sulle spese e il 2,5% di interessi sulla liquidità non vincolata (per i primi due mesi c’è il 4%).

Per i liberi professionisti, il Conto Vivid è disponibile in due versioni. La prima ha canone zero mentre la seconda ha un canone di 7,9 euro al mese con possibilità di prova gratuita per due mesi. Per tutti i dettagli in merito al conto basta visitare il sito ufficiale di Vivid da cui è anche possibile procedere con l’apertura del conto corrente.

Apri qui il Conto Vivid

Perché scegliere Vivid come conto per freelance

Con Vivid è possibile accedere a un conto aziendale ricco di vantaggi e ideale anche per freelance e liberi professionisti. Il conto in questione offre:

  • fino a 15 IBAN
  • integrazione con software di contabilità
  • carte virtuali e fisiche gratuite 
  • la possibilità di sfruttare fino al 10% di cashback (fino al 5% di cashback con il piano a canone zero) sulle spese per ottenere un rimborso massimo di 150 euro al mese; il cashback varia in base al tipo di spesa sostenuta
  • tasso di interesse del 4% per 2 mesi sulla liquidità non vincolata; successivamente è possibile ottenere fino al 2,5%
  • bonifici istantanei SEPA gratuiti, possibilità di trasferimenti SWIFT

Il Conto Vivid rappresenta l’occasione giusta per i professionisti alla ricerca di un conto business ricco di vantaggi e con costi di mantenimento ridotti (il piano a pagamento costa 7,90 euro al mese con 2 mesi di prova gratuita). Vantaggi aggiuntivi come il cashback e la remunerazione rappresentano un plus in grado di fare la differenza, rendendo il conto proposto da Vivid la scelta giusta, in questo momento.

Per accedere alla promo basta premere sul box qui di sotto.

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Con l'eSIM HolaFly hai internet ovunque ti trovi: ottieni il 5% di sconto

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 18:16

Stai per partire per un viaggio? Grazie alle eSIM di HolaFly, puoi dire addio ai costi di roaming e alle connessioni instabili: con pochi clic, avrai accesso a Internet in oltre 200 destinazioni nel mondo, senza cambiare SIM e senza costi nascosti. Quindi, se stai pianificando un viaggio, ecco tutto quello che devi sapere su questa ottima soluzione: ricevi subito uno sconto del 5%.

Scopri tutti i Paesi di HolaFly

I vantaggi della eSIM HolaFly

In cosa consiste HolaFly? Si tratta di una eSIM, ovvero una SIM virtuale, che ti permette di navigare, lavorare e condividere contenuti in qualunque luogo del mondo senza preoccuparti delle tariffe extra. La tua SIM fisica rimane attiva, permettendoti di ricevere chiamate senza problemi. Inoltre, se il tuo telefono supporta una doppia SIM, puoi alternare facilmente tra il tuo numero abituale e la eSIM.

HolaFly ti permette anche di mantenere il tuo numero WhatsApp, così da restare in contatto con amici e parenti senza bisogno di aggiornare le informazioni di contatto. E se hai bisogno di assistenza, il servizio clienti è disponibile 24/7 per garantirti supporto immediato.

HolaFly offre piani con dati illimitati in numerose destinazioni, garantendo una connessione veloce e affidabile ovunque tu sia. L’attivazione è immediata: basta verificare la compatibilità del tuo dispositivo, acquistare il piano desiderato e seguire le istruzioni ricevute via email. Una volta atterrato nella tua destinazione, sarai subito online senza bisogno di configurazioni complesse.

HolaFly: scegli la tua eSIM

Quando usare una eSIM HolaFly?

Sei in viaggio per lavoro e hai bisogno di una connessione affidabile per videochiamate e invio di documenti? HolaFly è la soluzione ideale. Ti trovi in vacanza e vuoi condividere ogni momento senza preoccuparti di terminare i dati? I piani con dati illimitati ti permettono di navigare senza limiti. Anche per i nomadi digitali, la flessibilità delle eSIM HolaFly rappresenta un grande vantaggio, risparmiandoti la necessità di dover acquistare SIM locali in ogni destinazione.

Per chi arriva in un nuovo Paese e ha bisogno di prenotare subito un taxi, cercare un ristorante o orientarsi con le mappe online, HolaFly garantisce una connessione immediata appena atterrati. Anche chi studia all’estero o si trasferisce temporaneamente può beneficiare della comodità di un piano dati senza vincoli.

I piani HolaFly partono da soli 5,90 euro e puoi usufruire di uno sconto del 5% sul tuo prossimo acquisto, sottoscrivendo tramite questo link. Le eSIM di HolaFly sono la scelta ideale per chi vuole rimanere sempre connesso senza dover trovarsi di fronte a costi extra di roaming.

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Roblox lancia Cube per creare oggetti 3D con l'AI

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 17:54

Roblox annuncia Cube, il suo primo modello 3D per dare vita a oggetti tridimensionali grazie all’AI. Ma la vera sorpresa è un’altra: Roblox ha deciso di condividere Cube con il mondo, rilasciando una versione open-source accessibile a tutti, anche fuori dalla piattaforma.

Roblox svela Cube, AI open source per creare oggetti 3D

L’annuncio arriva a un anno di distanza dalla prima presentazione di Cube alla conferenza annuale degli sviluppatori di Roblox. Ora, finalmente, il modello è pronto per il suo debutto ufficiale al Game Developers Conference (GDC), dove Roblox lo presenterà in una demo nel pomeriggio.

I creatori di Roblox potranno mettere le mani su Cube già questa settimana e sperimentare con il suo primo strumento: la generazione di mesh. In parole povere, basterà inserire un prompt (ad esempio “genera un’auto da corsa arancione con strisce nere“) e Cube creerà una rappresentazione 3D dell’oggetto desiderato. I creatori potranno poi modificare l’oggetto all’interno di Roblox Studio per adattarlo alle loro esigenze.

Ma la vera novità è la versione open-source di Cube 3D. Chiunque potrà personalizzarla, creare plug-in o addirittura allenare il modello con i propri dataset per adattarlo alle proprie necessità. Insomma, Roblox non si tiene Cube tutto per sé, ma lo mette a disposizione della comunità per farlo crescere e migliorare. Ma Cube è solo l’inizio. Nei prossimi mesi, infatti, arriveranno anche altri strumenti AI.

Piani futuri: oggetti più complessi e generazione di scene

In futuro, Cube permetterà di generare oggetti più complessi e intere scene. Ad esempio, con lo strumento di generazione di scene si potrà chiedere all’AI di creare una foresta completa e poi cambiare il colore delle foglie degli alberi per mostrare il cambio di stagione. L’obiettivo a lungo termine, come Roblox aveva già anticipato l’anno scorso, è arrivare alla creazione “4D”, dove la quarta dimensione è l’interazione tra oggetti, ambienti e persone.

L’AI, un’arma a doppio taglio per il gaming

Roblox è convinta che Cube aiuterà i creatori a lavorare più velocemente, permettendo anche a piccoli sviluppatori indipendenti di affrontare progetti più grandi. D’altronde, l’azienda ha già rilasciato diversi strumenti AI, ad esempio per la generazione di texture e la creazione di avatar.

Ma l’uso dell’intelligenza artificiale nel gaming solleva anche preoccupazioni. Come rivela un report del GDC, il 30% degli sviluppatori ritiene che l’AI generativa stia influenzando negativamente il settore. E secondo uno studio di CVL Economics, tra un anno il 13,4% dei lavoratori del settore rischiano di essere rimpiazzati o comunque seriamente minacciati dall’AI.

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PrivateVPN è la migliore VPN da scegliere oggi: costa solo 2,08 €/mese

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 17:54

La migliore VPN da scegliere oggi è, senza dubbio, PrivateVPN, uno dei servizi più apprezzati dagli utenti (come confermano le 4,7 stelle su 5 ottenute su Trustpilot). La nuova promozione, infatti, è particolarmente “aggressiva” e garantisce la possibilità di ridurre in modo netto il costo del servizio, scegliendo un abbonamento di ben 36 mesi.

Sfruttando la promo in corso, infatti, PrivateVPN è ora disponibile con un prezzo ridotto a 2,08 euro al mese con la garanzia di poter utilizzare il servizio ben un lungo periodo. Per tutti i nuovi utenti, inoltre, ci sono sempre 30 giorni di tempo per esercitare la garanzia di rimborso. Per accedere all’offerta basta visitare il sito ufficiale di PrivateVPN, tramite il link riportato qui di sotto.

Attiva qui PrivateVPN

PrivateVPN: a questo prezzo è la migliore tra le VPN

Con PrivateVPN è possibile sfruttare un servizio in grado di garantire una connessione VPN senza limiti di banda e di traffico dati, per una connessione sicura e senza tracciamento. Chi utilizza PrivateVPN potrà sfruttare la crittografia del traffico dati (a 2048 bit con AES 256) oltre a una politica no log.

Ad arricchire ulteriormente le caratteristiche del servizio c’è un network di centinaia di server, distribuiti in tutto il mondo. In questo modo, gli utenti hanno la possibilità di aggirare facilmente blocchi geografici e censure online.

La VPN, inoltre, è utilizzabile da 10 dispositivi in contemporanea (grazie alle app di PrivateVPN disponibili per tutti i principali sistemi operativi). Ci sono tutte le caratteristiche giuste per poter utilizzare una VPN di qualità e anche il prezzo è ottimo.

Con la promozione in corso, il piano di 36 mesi di PrivateVPN è ora disponibile al prezzo scontato di 2,08 euro al mese. L’offerta in questione è valida solo per un breve periodo di tempo e include 30 giorni di tempo per esercitare la garanzia di rimborso integrale.

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Amazon annuncerà nuovi dispositivi Echo con Alexa+

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 17:26

Il 26 febbraio è stato mostrato pubblicamente il funzionamento di Alexa+, la nuova versione dell’assistente digitale che sfrutta modelli AI più avanzati. Panos Panay ha confermato a Bloomberg che i nuovi dispositivi Echo compatibili con Alexa+ arriveranno in autunno.

Nuovi Echo di fascia premium

Amazon ha già comunicato i dispositivi attuali che supporteranno Alexa+ (a fine mese dovrebbe essere accessibile l’anteprima agli utenti statunitensi). Oltre ai modelli di fascia bassa e media, l’azienda di Seattle offrirà prodotti premium “nati” per il nuovo assistente digitale.

Panos Panay ha dichiarato a Bloomberg che i dispositivi Echo verranno riprogettati, quindi nuovo design, nuovi materiali e soprattutto nuovi chip. Gli smart speaker dovranno offrire un suono migliore e una maggiore sicurezza. Grazie ai nuovi chip sarà possibile adottare il cosiddetto “edge processing“, ovvero l’esecuzione locale delle funzionalità AI. Ciò garantirà un incremento di prestazioni (velocità delle risposte) e della privacy (ma le registrazioni vocali dovrebbero essere inviate al cloud).

Il successo dei dispositivi Echo è dovuto principalmente ai prezzi bassi. Lanciare sul mercato prodotti più costosi è un rischio, considerando anche l’abbonamento obbligatorio per usare Alexa+ (19,99 dollari/mese per i non abbonati a Prime). Panay ha fornito alcune anticipazioni sui dispositivi in arrivo.

Amazon vuole puntare su quelli “unthetered”, ovvero senza collegamento alla rete elettrica o al computer. Verranno quindi annunciati nuovi Echo Frames (smart glass con fotocamera, mai arrivati in Italia) e Echo Buds (auricolari wireless). Potrebbero debuttare anche un dispositivo indossabile e occhiali AR. Il lancio è previsto in autunno, ma la data potrebbe cambiare in caso di problemi durante lo sviluppo.

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Taxi volanti elettrici nel Regno Unito già nel 2025?

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 17:00

Joby Aviation non si ferma più. Dopo aver annunciato piani per commercializzare i suoi taxi volanti elettrici in sei paesi, ora punta dritto sul Regno Unito. E per farlo, si è assicurata un partner d’eccezione: Virgin Atlantic.

Il Regno Unito pronto per i taxi volanti elettrici

Quando vedremo i taxi volanti di Joby sfrecciare nei cieli britannici? Bella domanda. L’azienda, che è sbarcata in borsa nel 2021 tramite una SPAC, non ha fornito tempistiche precise. Un portavoce ha solo detto che succederà dopo il debutto negli Emirati Arabi Uniti e negli Stati Uniti.

Joby spera di iniziare i test di mercato a Dubai entro fine anno o inizio 2026, dopo aver consegnato il suo primo velivolo eVTOL (a decollo e atterraggio verticale elettrico) nel paese. Quanto agli USA, il piano era di lanciare un servizio commerciale a New York o Los Angeles nel 2025. Ma quella data potrebbe slittare, visto che Joby deve ancora ottenere tutte le certificazioni necessarie dalla Federal Aviation Administration.

A ottobre 2024, Joby aveva detto di essere vicina a ricevere la certificazione di tipo, che approva il design del veicolo. Ma oggi, un portavoce non ha saputo fornire un aggiornamento sui tempi. E anche nel Regno Unito, Joby dovrà prima ottenere le sue certificazioni dalla Civil Aviation Authority britannica. L’azienda ha fatto domanda per far validare il suo velivolo a luglio 2022.

L’accordo con Virgin

Joby sarà il partner esclusivo della compagnia aerea per la distribuzione nel Regno Unito. Ma attenzione: l’azienda californiana ha già un accordo di esclusiva reciproca con un’altra compagnia, Delta, sia negli USA che nel Regno Unito. Questo perché Delta possiede circa la metà di Virgin.

L’accordo con Delta promette di offrire ai clienti un servizio premium che li porta direttamente dagli eliporti locali all’aeroporto. Quello con Virgin promette una rete simile di siti di atterraggio in tutto il Regno Unito, ma inizierà collegando i passeggeri dagli hub di Virgin a Heathrow e all’aeroporto di Manchester. In futuro, i clienti Virgin potranno prenotare un posto sui velivoli di Joby direttamente tramite l’app e il sito web della compagnia aerea. Sì, avete capito bene: prenotare un taxi volante sarà facile come prenotare un volo.

200 miglia all’ora, 4 passeggeri e un pilota: ecco l’eVTOL di Joby

Ma come sarà questo taxi volante di Joby? Progettato per trasportare un pilota, quattro passeggeri e un po’ di bagagli, promette di volare a velocità fino a 200 miglia all’ora. In pratica, ci vorrebbero solo 15 minuti per coprire il tragitto tra Leeds e Manchester.

Certo, Joby è ancora lontana dal dispiegamento su larga scala. Ma le sue intenzioni sono chiare: lanciare un servizio di taxi aerei negli Stati Uniti, nel Regno Unito, negli Emirati Arabi Uniti, in Corea del Sud, in Giappone, in India e in Australia. Sette paesi, sette mercati potenzialmente rivoluzionati dai taxi volanti elettrici.

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Gestisci prenotazioni e pagamenti senza pensieri con Nexi XPay Hotel

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 16:39

Per gli albergatori e le strutture ricettive, garantire pagamenti sicuri e senza contestazioni è una priorità assoluta. Con Nexi XPay Hotel, incluso nella soluzione POS XPay Pro, puoi semplificare la gestione delle prenotazioni, evitare dispute e garantire incassi sicuri senza complicazioni. Oggi oltre 2.000 hotel e strutture ricettive hanno già scelto questa soluzione per ottimizzare il loro flusso di pagamenti e ridurre il rischio di contestazioni.

Attiva ORA Nexi XPay Hotel

Incassi garantiti e gestione delle transazioni senza pensieri: scopri Nexi XPay Hotel

XPay Hotel è pensato per rendere la gestione dei pagamenti flessibile e senza vincoli, indipendentemente dal canale di prenotazione. Grazie alla soluzione omnicanale, puoi accettare pagamenti a distanza tramite telefono o direttamente dal pannello di controllo, evitando ogni rischio di disconoscimento. Inoltre, con Pay-by-Link Plus, incluso nel pacchetto, puoi gestire con facilità i pagamenti anticipati delle prenotazioni ricevute via telefono, semplificando la gestione del check-in e migliorando l’esperienza dei tuoi ospiti.

Grazie a questa soluzione POS, ogni prenotazione è al sicuro: il sistema protegge l’incasso da contestazioni o disconoscimenti delle transazioni, permettendoti di lavorare con maggiore tranquillità. Da sottolineare poi che l’archiviazione digitale delle pagine di pagamento e dei consensi forniti dal cliente permette di gestire eventuali dispute in modo semplice e rapido direttamente tramite Nexi Business, senza perdite di tempo.

Scegliere XPay Hotel consente di gestire diverse modalità di prenotazione in base alle tue esigenze e alle condizioni tariffarie applicate, assicurandoti sempre il controllo totale sugli incassi:

  • Prenotato rimborsabile: permette di richiedere il rimborso del deposito anticipato secondo le condizioni dei circuiti di pagamento;
  • Prepagato non rimborsabile: il deposito anticipato non è rimborsabile, garantendo incassi certi per la struttura;
  • Garantito con no-show: tutela l’incasso anche in caso di mancata presentazione dell’ospite, secondo i termini predefiniti dai circuiti di pagamento.

Se sei già cliente Nexi con POS, il servizio XPay Hotel è già incluso nella tua offerta. Ti basta accedere al BackOffice di Nexi Business per iniziare subito a utilizzarlo. Se invece non sei ancora cliente Nexi, puoi averlo attivando XPay Pro, la soluzione avanzata per accettare pagamenti di ogni tipo, che include XPay Hotel senza costi di attivazione, senza commissioni di storno e senza spese di chiusura del contratto.

Attiva ORA Nexi XPay Hotel

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Firefly Aerospace Blue Ghost: missione completata

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 16:37

Firefly Aerospace ha annunciato il completamento della missione. Tutti gli strumenti della NASA a bordo di Blue Ghost hanno funzionato perfettamente sulla Luna e raccolto numerosi dati scientifici. Il lander ha catturato le immagini del tramonto lunare che verranno mostrate nelle prossime ore, quasi certamente durante la conferenza stampa di domani.

Successo totale per Blue Ghost

Blue Ghost è arrivato sulla Luna il 2 marzo, atterrando nell’area vulcanica Mons Latreille all’interno del Mare Crisium. Firefly Aerospace ha subito iniziato le attività scientifiche attivando uno alla volta i dieci strumenti (uno è stato progettato dall’Agenzia Spaziale Italiana). Il 14 marzo ha catturato le spettacolari immagini dell’eclissi solare (eclissi lunare sulla Terra).

L’azienda texana ha comunicato che la missione è stata completata con successo. Il lander ha catturato le immagini del tramonto lunare prima di terminare le sue attività circa cinque ore dopo l’inizio della fredda notte lunare. Ha quindi funzionato per oltre 14 giorni terrestri. Gli ultimi dati (oltre 119 GB in totale) sono stati ricevuti alle ore 18:15 locali (1:15 di stamattina in Italia). Questo è il messaggio di addio inviato dal lander:

#BlueGhost signing off with one final message from the Moon. Thank you for the unforgettable journey. 💙 #BGM1 pic.twitter.com/IsMzy6VyYz

— Firefly Aerospace (@Firefly_Space) March 16, 2025

Uno degli strumenti era LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment), sviluppato da Qascom per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana con la collaborazione della NASA e il supporto scientifico del Politecnico di Torino. Si tratta del primo ricevitore GNSS ad operare sulla superficie lunare.

Durante il viaggio verso la Luna, LuGRE ha acquisito i segnali GPS e Galileo a circa 410.000 Km dalla Terra. Dopo l’allunaggio di Blue Ghost, il ricevitore ha agganciato e tracciato quattro satelliti (due GPS e due Galileo). Per la prima volta un ricevitore sulla Luna ha calcolato la sua posizione in tempo reale utilizzando un sistema terrestre.

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Multipresa smart TP-Link: IMPERDIBILE con questa offerta

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 16:37

Non è la solita ciabatta da inserire nella presa a muro: TP-Link Tapo P300 (in forte sconto su Amazon) è una vera e propria multipresa smart compatibile con le tecnologie della casa intelligente come Alexa e Google Home, così da integrarsi alla perfezione nell’ecosistema già configurato e abilitare funzionalità come il controllo vocale, da remoto e l’impostazione di routine personalizzate. Non lasciarti sfuggire l’offerta di oggi e risparmia sull’acquisto.

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TP-Link Tapo P300 è in sconto: la tua casa diventa smart

Integra tre prese tradizionali con le quali alimentare qualsiasi apparecchio o elettrodomestico e altre tre USB, due delle quali Type-A e una Type-C, adatte anche alla ricarica di smartphone, tablet e altri dispositivi tecnologici. Non mancano le protezioni da sovraccarichi, surriscaldamento e ogni altra tutela del caso. Le dimensioni sono pari a 26,8 centimetri di lunghezza, 4 centimetri di altezza e 5,5 centimetri di profondità. Inoltre, il cavo in dotazione è da 1,5 metri, così da poterla posizionare facilmente dove meglio lo si desidera, sulla scrivania oppure dietro a un mobile. Dai uno sguardo alla descrizione completa per conoscere tutti gli altri dettagli.

Grazie allo sconto del 28% sul listino ufficiale (applicato in automatico), in questo momento puoi acquistare la multipresa smart Tapo P300 di TP-Link al prezzo finale di soli 35,99 euro. Ti segnaliamo che sull’e-commerce ha ricevuto oltre 70.700 recensioni positive con un voto medio che si attesta a 4,6/5.

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Hai un abbonamento Prime attivo? Per te c’è anche la consegna gratuita, direttamente a domicilio, prevista già entro domani se la ordini adesso. Sia la vendita che la spedizione sono gestite da Amazon.

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Dì addio allo spam e al phishing con Incogni: ora con il 55% di sconto

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 16:15

Le email di spam e i tentativi di phishing sono tra le principali minacce online che ogni giorno riempiono le caselle di posta con messaggi indesiderati e pericolosi. Con Incogni, puoi finalmente liberarti di queste fastidiose email e proteggere i tuoi dati personali da venditori aggressivi e cybercriminali.

E ora, per un periodo limitato, puoi ottenere Incogni con il 55% di sconto, attivando il piano annuale a soli 6,29€ al mese inserendo il codice SWITCHON in fase di acquisto.

Attiva ORA Incogni

Blocca lo spam e proteggi i tuoi dati personali con Incogni

Ogni giorno, i data broker raccolgono e vendono le tue informazioni personali a terze parti, che le usano per inviarti email pubblicitarie non richieste o, peggio, per orchestrare sofisticati attacchi di phishing con l’obiettivo di rubare i tuoi dati sensibili. Incogni si occupa di intercettare questi broker, chiedendo la rimozione dei tuoi dati dai loro database e impedendo che le tue informazioni vengano diffuse senza il tuo consenso.

Con questo strumento puoi:

  • Ridurre drasticamente lo spam eliminando la tua email dai database di marketing aggressivo;
  • Prevenire il phishing, bloccando la diffusione delle tue informazioni personali che potrebbero essere usate da cybercriminali;
  • Migliorare la tua privacy online, limitando la quantità di dati che aziende e data broker possono raccogliere su di te;
  • Evitare chiamate e messaggi indesiderati, poiché Incogni agisce anche sulla rimozione di numeri di telefono dai registri pubblicitari.

Il grande vantaggio di Incogni è che gestisce l’intero processo in modo automatico. Una volta attivato, lo strumento analizza quali broker possiedono i tuoi dati, invia richieste di rimozione e monitora le risposte, aggiornandoti costantemente sullo stato della tua protezione. Non dovrai fare nulla: Incogni lavora per te in background, garantendoti una protezione continua.

Per un periodo limitato, puoi ottenere Incogni al prezzo speciale di 6,29€ al mese per un anno, grazie allo sconto del 55%. Per approfittare dell’offerta, ti basta andare sul sito di Incogni e inserire il codice SWITCHON al momento dell’acquisto.

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Proteggi le attività online dei tuoi figli con Norton, al 66% di sconto

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 16:01

Proteggere i bambini e i ragazzi mentre navigano online è oggi una priorità per ogni genitore. Con Norton 360 Advanced, puoi garantire un’esperienza sicura e controllata ai tuoi figli su PC, smartphone e tablet, bloccando contenuti inappropriati, monitorando le loro attività online e impostando limiti di utilizzo.

E ora puoi farlo approfittando di uno sconto speciale del 66%, che permette di attivare il piano annuale a soli 3,75€ al mese.

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Controllo parentale completo su tutti i dispositivi: prova ora la protezione di Norton

Norton offre strumenti avanzati per aiutarti a monitorare e gestire l’attività online dei più piccoli, prevenendo i rischi legati a internet. Con le sue funzionalità, potrai:

  • Filtrare i contenuti: impedisci l’accesso a siti pericolosi o non adatti all’età del bambino;
  • Monitorare il tempo di utilizzo: imposta limiti giornalieri per l’uso di app e internet;
  • Controllare le ricerche web: verifica cosa cercano i tuoi figli online per proteggerli da contenuti inappropriati;
  • Bloccare app pericolose: scegli quali applicazioni possono utilizzare su smartphone e tablet;
  • Ricevere report dettagliati: accedi a riepiloghi settimanali o mensili sull’attività online.

L’integrazione di Norton con tutti i dispositivi della famiglia garantisce una protezione efficace anche in mobilità. Grazie a Norton 360, oltre al controllo parentale, potrai beneficiare di una VPN sicura, protezione contro virus e malware, e strumenti per la privacy, così da offrire ai tuoi figli una connessione sicura ovunque si trovino.

Per un periodo limitato, puoi proteggere l’attività online della tua famiglia a un prezzo speciale: vai sul sito di Norton e attiva Norton Norton 360 Advanced con il 66% di sconto, pagando solo 3,75€ al mese per il primo anno. Un’opportunità imperdibile per garantire ai tuoi figli una navigazione sicura e responsabile, senza preoccupazioni.

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Linux 6.14 supporterà ulteriori controller da gioco

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 15:57

In vista del lancio in versione stabile di Linux 6.14, in arrivo questo finesettimana, nello specifico per domenica 23 marzo, sono stati aggiunti un nuovo set di aggiornamenti che permette al kernel di espandere il supporto per nuovi controller da gioco, nello specifico la console portatile ZOTAC Gaming Zone, TECNO Pocket Go e altro.

Linux 6.14: aggiornato il supporto per ulteriori controller da gioco

Le recenti aggiunte a Linux 6.14 riguardano nuovi ID fornitore/dispositivo del driver XPad, già inserite nel ciclo di sviluppo. Tra questi, come inizialmente accennato, c’è la console portatile ZOTAC Gaming Zone, supportata nel kernel insieme ai suoi controlli per l’input. Si tratta in particolare di una console lanciata lo scorso anno, che incorpora una CPU AMD Ryzen 7 8840U ma che purtroppo viene supportata solamente ora da Linux.

Un altro nuovo controller che sarà possibile utilizzare è TECNO Pocket Go. Oltre a ciò, è anche presenta una patch per correggere il nome del “QH controller”, inviata da uno sviluppatore Valve a gennaio. Questo nello specifico si tratta in realtà di un controller per Lenovo Legion Go S, dove ne era stato introdotto il supporto con SteamOS con il nome “QH controller”, ora corretto con il nominativo corretto.

Le patch per Linux 6.14 riguardano anche il supporto aggiunto per i controller BitDo SN30 Pro, Hyperkin X91 e Gamesir G7 SE. Il resto dei dettagli è disponibile nella pagina dedicata alla richiesta di inserimento.

La nuova versione del kernel è attesa per l’uscita in versione stabile già questa domenica, con diverse novità che interessano diverse aree, dal supporto hardware per nuovi dispositivi a miglioramenti per quelli già supportati, come per la gestione energetica per i portatili Lenovo ThinkPad i quali possono ora impostare le varie modalità a basso consumo, bilanciata e prestazioni massime. Non sono mancate le varie patch per Bcachefs che segano la ripresa dei lavori di sviluppo, dopo lo stop forzato durato qualche mese.

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Il giorno che la IA si rifiutò di eseguire un comando

Zeus News - Lun, 03/17/2025 - 15:30
News - L'IA ha spiegato di essersi comportata così solo ''per il bene dell'utente''.

Mancata acquisizione Amazon: futuro incerto per iRobot

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 15:26

iRobot ha pubblicato i risultati finanziari relativi al quarto trimestre e all’intero 2024. L’azienda di Bedford (Massachusetts) ha comunicato agli investitori che il suo futuro è incerto, considerati debiti, concorrenza e la mancata acquisizione da parte di Amazon.

iRobot cerca potenziali acquirenti?

Lo scorso 11 marzo sono stati annunciati nuovi robot aspirapolvere. Leggendo il comunicato stampa relativo ai risultati finanziari sembra quasi che i nuovi modelli rappresentino il “canto del cigno” di iRobot.

Il CEO Gary Cohen ha ricordato il piano di ristrutturazione aziendale avviato all’inizio del 2024 con il licenziamento del 51% dei dipendenti. Ciò ha permesso di ridurre i costi rispetto al 2023, ma sono diminuite anche le entrate. L’azienda è quindi ancora in rosso con perdite operative superiori a 100 milioni di dollari. Deve anche restituire un prestito di 200 milioni di dollari al Carlyle Group.

Nel comunicato stampa è scritto che il consiglio di amministrazione valuterà diverse alternative, tra cui il rifinanziamento del debito e una possibile vendita. Viene inoltre evidenziato che il successo dei nuovi prodotti non è garantito per vari motivi (concorrenza, domanda dei consumatori, condizioni macroeconomiche), quindi “ci sono dubbi sostanziali sulla capacità della società di continuare ad operare“. In pratica, iRobot rischia il fallimento.

Le sorti dell’azienda potevano cambiare nel 2022, quando è arrivata l’offerta di 1,7 miliardi di dollari da Amazon. La Commissione europea ha tuttavia ravvisato un possibile impatto sulla concorrenza, quindi Amazon ha rinunciato all’acquisizione e pagato una penale di 94 milioni di dollari. In meno di una settimana, il valore delle azioni di iRobot è diminuito del 46%. La capitalizzazione di mercato è ora circa 107 milioni di dollari, quindi meno di un decimo della somma offerta da Amazon nel 2022.

Linux 6.14 RC7 anticipa la versione stabile ormai vicina

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 15:18

Linux 6.14 giunge alla sua settima release candidate, l’ultima prima della versione stabile, che dovrebbe essere disponibile già da questo fine settimana. Molte sono le novità che ci aspettano nella nuova versione che, come di consueto, amplia il supporto hardware e apporta anche diversi correttivi che permettono di gestire al meglio i dispositivi già supportati, oltre ad introdurre ottimizzazioni, migliorie e nuove funzionalità per il codice sorgente.

Linux 6.14 RC 7: gli ultimi ritocchi prima della versione stabile

A meno che non si verifichi qualche contrattempo, Linux 6.14 è previsto per il rilascio in versione stabile questa domenica del 23 marzo. Tra le numerose nuove funzionalità, spiccano il driver NTSYNC già pronto per Wine e Proton, il driver AMDXDNA per le NPU Ryan AI e tanto altro.

Di seguito il commento di Torvalds in merito al rilascio dell’ultima release candidate:

“Le cose continuano a sembrare piuttosto tranquille e mi aspetto di rilasciare la versione finale 6.14 il prossimo weekend, a meno che non accada qualcosa di molto sorprendente.

 

Nel frattempo, ho rilasciato rc7 e, sebbene sembri tutto bello, piccolo e sicuro (le patch più grandi qui sono alcuni aggiornamenti di autotest e alcuni piccoli revert, ma c’è un piccolo rumore ovunque), sarebbe bello avere un’ultima settimana di buoni test. Quindi, per favore, dategli un’occhiata.”

Tra le recenti aggiunte a Linux 6.14 c’è il supporto a nuovi controller da gioco, oltre a ulteriori correzioni per il file system Bcachefs, il quale ormai ha ripreso a pieno lo sviluppo dopo lo stop forzato. Altre novità riguardano una gestione energetica migliorata per quanto riguarda i portatili ThinkPad di Lenovo, i quali possono ora impostare le varie modalità a basso consumo, bilanciata e alte prestazioni.

Non sono mancate patch per le nuove GPU RDNA 4, le quali permettono di liberare maggior risorse GPU e ottimizzare maggiormente le prestazioni delle schede video di nuova generazione.

Windows 11, l'aggiornamento disinstalla Copilot per errore

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 15:10

L’ultimo aggiornamento di Windows 11 ha fatto un bel casino. Ha disinstallato l’app Copilot e togliendola dalla barra delle applicazioni.

Windows 11, bug rimuove involontariamente l’App Copilot

Ovviamente Microsoft non ha potuto far finta di niente. In un documento di supporto per l’aggiornamento di marzo, ha dovuto ammettere che c’è un problemino con l’app Copilot su alcuni dispositivi. Ma possiamo stare tranquilli, sta lavorando per risolverlo. Nel frattempo, chi è tra gli sfortunati, può sempre reinstallare Copilot dal Microsoft Store e rimetterlo manualmente sulla barra delle applicazioni. Niente di trascendentale.

per Microsoft è chiaramente un errore dell’aggiornamento. Ma c’è da scommettere che qualche utente di Windows 11 che non vedeva l’ora di liberarsi di Copilot stia festeggiando… Del resto, Microsoft sta ancora cercando di capire come rendere il suo assistente AI davvero utile e ben integrato nel sistema operativo. Prima era solo una web app basica, poi è diventato un’app nativa con una UI migliorata e persino una scorciatoia per parlarci come si faceva con Cortana ai tempi di Windows 10.

Il futuro di Copilot? Lo scopriremo il 4 aprile

Ma Microsoft non si arrende. Anzi, ha in serbo grossi piani per Copilot, che svelerà il 4 aprile in un evento speciale per il suo 50° anniversario. Sul palco ci sarà nientemeno che Mustafa Suleyman, il CEO della divisione AI di Microsoft, pronto a stupirci con nuove funzionalità per Copilot. E chissà, magari annuncerà anche i fantomatici modelli di ragionamento AI sviluppati internamente per competere ad armi pari con OpenAI. O forse ci dirà come evitare che Copilot sparisca di nuovo con il prossimo aggiornamento di Windows…

Perché gli strumenti di ricerca AI non sostituiranno Google

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 15:00

Gli strumenti di ricerca basati sull’intelligenza artificiale si sono fatti notare parecchio negli ultimi anni. Uno su tutti, Perplexity. Sono diventati bravissimi in tanti tipi di ricerche e nel dare risposte semplici alle domande. Ma questo basterà basterà per fare fuori Google?

Non si tratta di sottovalutare le potenzialità dell’AI, anzi. Ma quando si parla di sostituire un colosso come Big G, che ha plasmato le nostre abitudini di ricerca per vent’anni, la questione si fa complicata. E pensare che “googlare” è diventato persino un verbo!

5 motivi per cui gli strumenti di ricerca AI non sostituiranno le ricerche su Google

Ci sono almeno 5 ostacoli che l’AI dovrà superare per vincere questa sfida.

1. Il tallone d’Achille dell’aggiornamento

Partiamo da un problema pratico: la freschezza dei risultati. Quante volte  sarà capitato di cercare qualcosa con un tool AI e di ritrovarsi con fonti vecchie di anni. È frustrante, specie quando si fanno ricerche su temi di attualità o in rapida evoluzione. Google, invece, è una garanzia di aggiornamento costante. I suoi spider setacciano il web giorno e notte per indicizzare i nuovi contenuti. Non è raro vedere un articolo o un video appena pubblicato svettare nei risultati. Per un ricercatore, questa tempestività è oro colato.

Certo, anche gli strumenti AI possono migliorare su questo fronte. Ma finché non colmeranno il gap, rimarranno un passo indietro rispetto a Google. E gli utenti continueranno a preferire la certezza di risultati sempre freschi.

2. Il nodo della credibilità

C’è poi la questione spinosa dell’accuratezza e dell’affidabilità dei risultati. Diciamolo senza giri di parole: gli strumenti AI hanno ancora un problema di credibilità. Sarà perché tendono ad avere le allucinazioni e dare risposte inventate, o per la difficoltà a scremare le fonti autorevoli da quelle inattendibili. Fatto sta che è difficile fidarsi ciecamente di ciò che ci dicono.

Purtroppo può capitare di incappare in informazioni inesatte o contrastanti anche usando tool come Perplexity. Ecco perché, quando si ha la necessità di verificare un fatto o un’affermazione, molti preferiscono ancora affidarsi a Google. Per onestà intellettuale, va detto che nemmeno Big G è infallibile. Può capitare di trovare fake news o bufale anche nelle sue SERP. Ma nel complesso, ispira più fiducia rispetto alle AI di oggi. E in un’epoca di disinformazione dilagante, la credibilità è un asset fondamentale per un motore di ricerca.

3. Le abitudini sono dure a morire…

Ma ammettiamo pure che gli strumenti AI risolvano i problemi di aggiornamento e affidabilità. Ammettiamo che diventino impeccabili nelle risposte e trasparenti nelle fonti. Basterà questo per convincere la gente ad abbandonare Google? Forse, o forse no.

Il punto è che Google non è solo un motore di ricerca. È un’abitudine consolidata, un riflesso automatico. Per molti di noi, è il punto di partenza istintivo per qualsiasi ricerca online. Lo usiamo da così tanto tempo che è diventato parte della nostra routine quotidiana. E sappiamo bene quanto sia difficile cambiare le abitudini, specie quelle comode e radicate.

Basta chiedere in giro. Quanti conoscono e usano davvero i tool di AI per le loro ricerche quotidiane? Sicuramente una minoranza. Anche perché sembrano fatti più per smanettoni e appassionati di tech che per il grande pubblico. Manca loro quell’appeal di massa che ha reso Google sinonimo stesso di ricerca online.

Certo, si può sempre sperare in un cambio generazionale. Magari le nuove leve, native digitali e avvezze all’AI, saranno più propense a sperimentare alternative a Google. Ma perché ciò accada, servirà un vantaggio tangibile e immediato. Un’esperienza di ricerca talmente superiore da giustificare lo sforzo di cambiare abitudine. E francamente, gli strumenti AI di oggi non sembrano offrire ancora questo vantaggio.

4. Il peso della semplicità

C’è poi un fattore che spesso sottovalutiamo: la facilità d’uso. Può sembrare banale, ma è uno dei segreti del successo di Google. Cosa c’è di più facile che digitare due parole in una casella e premere invio? Niente fronzoli, niente complicazioni. Non serve un manuale per capire come funziona.

Gli strumenti di ricerca AI, invece, di solito richiedono uno sforzo in più. In primis, le interfacce sono più complesse. Poi bisogna imparare a formulare le domande nel modo giusto (i prompt), a interpretare le risposte. Certo, niente di trascendentale. Ma è comunque una barriera in più per l’utente medio, abituato alla semplicità di Google.

Naturalmente, l’usabilità degli strumenti AI potrà migliorare, e anche in fretta. Ma per scalzare Google dovranno raggiungere un livello di semplicità e immediatezza paragonabile, se non superiore. E non è detto che ci riescano, perché dopotutto stiamo parlando di interagire con un’intelligenza artificiale, non con un banale motore di ricerca.

5. Il fattore “wow” che manca

Infine, c’è una questione di percezione e di hype. Diciamolo senza mezzi termini: l’AI è un po’ come la finanza. Tutti ne parlano, ma pochi la capiscono davvero. E molti iniziano a esserne un po’ stufi, specie dopo la sbornia mediatica degli ultimi mesi. Senza dubbio l’intelligenza artificiale cambierà molti aspetti della nostra vita, dalla sanità all’istruzione, dal lavoro allo svago. Ma per quanto riguarda le ricerche online, forse le aspettative si sono un po’ sgonfiate.

Sarà che gli strumenti di ricerca AI, per quanto impressionanti, non hanno ancora avuto quel “fattore wow” che ti fa pensare: “Cavolo, questa roba è magica, devo assolutamente usarla al posto di Google!“. Sarà che dopo un po’ ci si abitua anche ai dialoghi con un chatbot, per quanto sofisticato. Fatto sta che l’entusiasmo iniziale sembra un po’ scemato.

Anche qui, non è detto che le cose non possano cambiare. Magari domani uscirà un tool AI così rivoluzionario e sbalorditivo da far passare ChatGPT per un giocattolo. Ma per ora, all’orizzonte non c’è nulla del genere. E senza un fattore “wow”, per molti utenti il passaggio da Google all’AI rimarrà un “perché no” piuttosto che un “devo farlo subito“.

Il futuro della ricerca online

Per ora nessuno di questi strumenti AI ha la forza di spodestare Big G dalla vetta delle ricerche online. Nemmeno colossi come Microsoft, che pure ci stanno provando con Bing (anche se non sempre in modo corretto) e altri tool AI. Perché il vantaggio di Google non è solo tecnologico, ma anche psicologico e culturale. È il vantaggio di chi ha plasmato le nostre abitudini e il nostro immaginario collettivo per vent’anni.

Non è un vantaggio inattaccabile o eterno. La storia della tecnologia è piena di giganti che sembravano invincibili e poi sono crollati sotto i colpi di qualche startup visionaria. Chissà che non tocchi anche a Google, prima o poi. Ma perché ciò accada, gli strumenti di ricerca AI dovranno fare un notevole scatto in avanti.

Deian 12.10 migliora sicurezza e stabilità

Punto Informatico - Lun, 03/17/2025 - 13:55

Il team di sviluppo Debian ha annunciato il rilascio di Debian 12.10, l’ultimo aggiornamento della serie stabile “Bookworm”. Questa versione, resa disponibile da pochi giorni, include una serie di correzioni bug e aggiornamenti di sicurezza, non introducendo nuove funzionalità o cambiamenti significativi al sistema.

Debian 12.10: migliorata la stabilità e la sicurezza

Debian 12.10 è un aggiornamento incrementale progettato per migliorare la stabilità e la sicurezza della distribuzione. Include patch per risolvere ben 68 bug e correzioni di sicurezza per 43 vulnerabilità, garantendo che gli utenti possano mantenere i loro sistemi sicuri e affidabili. Tra i pacchetti aggiornati ci sono clamav, exim4, filezilla, glibc, thunderbird e il kernel Linux, che ora è alla versione 6.1.82 LTS.

Altre correzioni critiche riguardano i pacchetti MariaDB, dove vengono risolti importanti problemi di sicurezza e stabilità, oltre che Python-Django che va a correggere vulnerabilità multiple, tra cui problemi di denial-of-service e SQL injection. Su Nginx è stata risolta una vulnerabilità che avrebbe permesso un possibile bypass dell’autenticazione del certificato client, mentre Widget corregge una gestione errata dei punti e delle virgole nelle informazioni utente negli URL.

Gli utenti che eseguono Debian 12 “Bookworm” con aggiornamenti regolari dai repository ufficiali potrebbero già aver ottenuto le migliorie qui elencate. In alternativa, sono anche disponibile le immagini ISO aggiornate per nuove installazioni, che includono tutte le patch rilasciate finora, utile se si desidera installare Debian senza dover scaricare immediatamente un gran numero di aggiornamenti post-installazione.

Per aggiornare un sistema esistente a Debian 12.10, gli utenti possono semplicemente eseguire i seguenti comandi nel terminale:

sudo apt update && sudo apt upgrade

Per maggiori dettagli sulla nuova versione è possibile consultare l’annuncio ufficiale sul sito di Debian. Le immagini ISO aggiornate per Debian 12.10 sono disponibili per il download per le piattaforme x86_64, arm64, i386 e altre. Chi volesse scaricare l’immagine principale del sistema, in formato netinst, può scaricarla invece da qui.

Apple, la IA ''fatta in casa'' non Ú poi così intelligente

Zeus News - Lun, 03/17/2025 - 13:30
News - Apple Intelligence non Ú ancora arrivata sui dispositivi della Mela perché le sue capacità lasciano molto a desiderare.

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